Gruppo Regionale Liguria CORSO DI AGGIORNAMENTO APERTO Nuove apparecchiature di diagnostica radiologica: aggiornamenti delle procedure di quality assurance e dosimetria 19 febbraio 2014 TC multistrato/dual energy, caratterizzazione e dose Fabrizio LEVRERO S.C Fisica Medica e Sanitaria IRCCS Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino – IST 1972: Housfield e il primo esame TC • N strati 12 • Spessore strato 13 mm • Matrice 80×80 • Tempo di acquisizione di un’immagine 300 s • Tempo di ricostruzione dell’esame 35 min F. Levrero – MS/DE CT 2 • • • • • • • • Cronistoria 1978 prima TC Liguria (EMI II gen.) - Clinica Montallegro 1980 prima TC S. Martino (EMI solo cranio) 1990 tomografo a rotazione continua TC spirale 1998 MSCT 4 strati 2004 MSCT 64 strati 2005 DSCT 2007 MSCT 256 e 320 strati legge di Moore sulla MSCT Sviluppi successivi – Tempo di rotazione GE, PHILIPS – Estensione dei rivelatori TOSHIBA – Doppio tubo SIEMENS F. Levrero – MS/DE CT 3 Sistemi TC • Gantry • Generatore • Tubo RX • Rivelatori ed elettronica asservita • Trasmissione dei dati • Sistema computerizzato di ricostruzione ed elaborazione delle immagini F. Levrero – MS/DE CT 4 Gantry • Geometria rotate/rotate - SFOV 50 cm – 360° • Velocità di rotazione – GE – PHILIPS e TOSHIBA – SIEMENS 0.35 s 0.40 s 0.33 s Vantaggi – Più spazio in meno tempo – Meno artefatti da movimento – Migliore risoluzione temporale Svantaggi – Elevate forze centrifughe • 10 33 g (0.33 s 33 g) • Stabilità, vibrazioni • Per t < 0.2 s forza > 75 g! F. Levrero – MS/DE CT 5 Gantry • Perdita di qualità di immagini – N proiezioni inferiore a parità di campionamento – «tante» file di 700 rivelatori • rivelatore: attenuazione a posizione angolare definita • 700 misure costituiscono una proiezione o vista • 1000 proiezioni ogni 360° di rotazione • Estrema stabilità della posizione della macchia focale e dei rivelatori Generatore • Potenze di picco di 60-100 kW F. Levrero – MS/DE CT 6 Tubo RX • Tubo convenzionale – anodo diametro 160 – 220 mm – capacità termica 5 – 9 MHU heat (HU) = 1.4 x heat (J) • Strati di grafite nel retro dell’anodo F. Levrero – MS/DE CT 7 • PHILIPS Tubo RX – Eliminazione cuscinetti, Sospensione anodo a metallo liquido – Raffreddamento dell’anodo a olio – Capacità Termica Effettiva: 26 MHU (1.6 MHU/min) F. Levrero – MS/DE CT 8 Tubo RX • SIEMENS Rotation Envelope Tube (STRATON) – Anodo costituisce parete rotante dell’involucro – Rateo di dissipazione 5 MHU/min – Capacità termica praticamente non necessaria – Deflessione elettromagnetica del fascio di elettroni • Utilizzata anche nella double z-sampling technology F. Levrero – MS/DE CT 9 Tubo RX • Macchia Focale Dinamica Dynamic Focal Spot – piano x-y in-plane • raddoppia le viste del campione nell’unità di tempo (a parità di tempo di rotazione…) • migliora la risoluzione F. Levrero – MS/DE CT 10 Tubo RX • Macchia Focale Dinamica Dynamic Focal Spot – double z-sampling technology – Movimento periodico del fuoco sull’anodo nella direzione longitudinale – Raddoppia il numero di acquisizioni • 32 0.6 mm • 64 0.6 mm parzialmente sovrapposti – Distanza di campionamento all’isocentro pari a 0.3 mm F. Levrero – MS/DE CT 11 Tubo RX • Macchia Focale Dinamica Dynamic Focal Spot – Catphan lungo asse x – Z-flying focal spot – risoluzione di 15 lp/cm indipendente dal pitch F. Levrero – MS/DE CT 12 Rivelatori • Rivelatori allo stato solido – Materiale sensibile alla radiazione • Tungstato di cadmio, ossido di gadolinio, ossisulfuro di gadolinio drogato • Conversione fotoni X fotoni visibili – Fotodiodo al Si – Corrente elettrica amplificata e digitalizzata • Alta efficienza (elevato Z), basso tempo di abbagliamento • M=1 M=2 – collimazione pre-paziente (ma anche post…) • M>2 – Geometria fissa/adattativa F. Levrero – MS/DE CT 13 Rivelatori • Configurazione dei banchi 40 mm di copertura F. Levrero – MS/DE CT 14 Rateo e trasmissione dei dati • 700 ÷ 900 elementi × 64-128 banchi × 2 Byte ~ 200000 Byte a vista 1.6 Mbit • 4 strati, 0.5 s a rotazione – 1000 × 700 × 4 × 2 Byte a rotazione = 5.6 MB a rotazione = 11.2 MB/s • 128 strati, 0.33 s a rotazione ~ 500 MB/s • Limiti: – considerare velocità scrittura su disco, rete, etc… – ulteriore collo di bottiglia sulla statistica dei rivelatori e sui tempi di ricostruzione – se andiamo lenti abbiamo viste contigue, se andiamo veloci viste distanti F. Levrero – MS/DE CT 15 Ricostruzione • Dal FAN beam al CONE beam – Oggetti che si trovano sullo stesso piano vengono visti da rivelatori diversi nella rotazione del tubo – Più l’oggetto è periferico e maggiore è la distanza tra i rivelatori coinvolti • possono essere generati artefatti – Offset: distanza tra le proiezioni dei due oggetti sul banco dei rivelatori F. Levrero – MS/DE CT 16 Ricostruzione • Quando un fascio FAN diventa CONE? – angolo sotteso dai rivelatori esterni < 1° • Offset inferiore allo spessore di strato • Fascio fan • Geometria planare – angolo sotteso dai rivelatori esterni > 1° • Offset superiore allo spessore di strato • Fascio cone • Metodi di ricostruzione specifici F. Levrero – MS/DE CT 17 Ricostruzione • Ricostruzione – – Advanced Single-Slice Rebinning (ASSR) Adaptive Multiple Plane Reconstruction (AMPR) F. Levrero – MS/DE CT 18 Ricostruzione • Ricostruzione 3D filtered back-projection Feldkamp – – – Tecnica 3D che calcola la retroproiezione filtrata per ciascun «fascio x elementare» I voxel sono ricostruiti da dati che si riferiscono a rivelatori e angoli di rotazione diversi Molto onerosa dal punto di vista del calcolo F. Levrero – MS/DE CT 19 Ricostruzione • Metodi Iterativi – la sezione del corpo in esame è un array di incognite e si può scrivere un sistema di equazioni algebriche (lineari) per le incognite in funzione dei dati misurati (proiezioni) f j incognite 1 j n2 = N (5122 = 262144) gi con i=1...M con M prodotto nriv × nviste (~700000) aij fattore peso: contributo della jma cella all’ imo raggio – manca il termine legato al rumore… soluzione «quasi esatta» – aumentando il tempo di elaborazione miglioro la soluzione, miglioro SNR, posso diminuire la dose… – sono metodi di ricostruzione dell’immagine particolarmente onerosi dal punto di vista delle risorse di calcolo F. Levrero – MS/DE CT 20 Ricostruzione F. Levrero – MS/DE CT 21 Ricostruzione F. Levrero – MS/DE CT 22 Dose in MSCT - generalità • penombra del fascio – utilizzata in SSCT, esclusa in MSCT • overbeaming F. Levrero – MS/DE CT 23 Dose in MSCT - generalità • Aumento dello spessore di collimazione • Riduzione dell’efficienza geometrica F. Levrero – MS/DE CT 24 Dose in MSCT - generalità Sistemi reali problemi • Termici, meccanici Per sicurezza profilo di dose più ampio • Aumento del CTDI del 10-30% rispetto a SSCT – minore per spessori complessivi maggiori – ancora minore con aumento larghezza detettori – maggiore in spessori di strato submillimetrici F. Levrero – MS/DE CT 25 • Dose in MSCT volume di scansione – Lunghezza di scansione lungo z • Deve essere mantenuta all’estensione richiesta • Per un dato paziente il DLP è direttamente proporzionale alla lunghezza di scansione • A regione di scansione definita (es. torace) la Dose Efficace è direttamente proporzionale alla lunghezza di scansione • corrente al tubo (mA) – La Dose Efficace è direttamente proporzionale alla corrente – Il valore appropriato di mA dipende dal tomografo e dalle dimensioni del paziente • adattare la corrente alle dimensioni del paziente, valore di riferimento per il paziente std • BMI per ciascun paziente e valore appropriato della combinazione mA/kV • tensione al tubo (kV) – La dose a parità di mA varia proporzionalmente al quadrato della tensione – Tensioni maggiori hanno penetrazione maggiore, numero più elevato di fotoni sui rivelatori, migliore statistica, peggiore CNR – Pazienti corpulenti richiedono tensioni elevate per avere livelli di rumore accettabili – BMI < 30 kg/m2 la tensione può diminuire fino a 100/80 kV • Riduzione di dose del 30 – 50 % F. Levrero – MS/DE CT 26 Dose in MSCT • Collimazione dinamica – In scansione elicoidale ci sono irraggiamenti che si estendono oltre la lunghezza della scansione – La collimazione dinamica (o adattativa) si utilizza per limitare l’irraggiamento del paziente al di fuori della lunghezza di scansione • Il massimo di risparmio di dose (25%) si raggiunge con intervalli di scansione corti combinati a fasci ampi lungo z – In scansione assiale si procede per passi legati all’estensione dei rivelatori • Se l’ultima scansione è troppo estesa viene schermata parzialmente F. Levrero – MS/DE CT 27 Dose in MSCT • Controllo automatico della corrente – È un controllo normalmente presente nei protocolli non cardiaci – Sulla maggior parte dei tomografi la corrente deve essere impostata manualmente tenendo conto della corporatura del paziente • Schermature in bismuto – Usate per ridurre la dose a organi superficiali radiosensibili • Occhi, tiroide, mammelle – Alcuni studi raccomandano di utilizzare in alternativa il controllo automatico della corrente per evitare qualunque detrimento della qualità d’immagine • Controllo non sempre disponibile in cardio CT • ICRP 103 ha aumentato Wt per la mammella • Riduzione della dose ghiandolare del 23 – 41 % con 1 mm di Bi Riconsiderarne l’uso F. Levrero – MS/DE CT 28 TC Dual Energy • 2 acquisizioni successive a tensione differente, iniezione MdC • 2 acquisizioni simultanee (TC Dual Source) • Applicazioni neuro – Discriminazione osso-MdC nelle immagini angio – Identificazione placche calcifiche – Rimozione osso base cranio • Applicazioni articolari – Tendini e legamenti – protesi • Applicazioni body F. Levrero – MS/DE CT 29 TC a doppio tubo • Due tubi, due serie corrispondenti di rivelatori – Angolazione 90° – Z-flying focal spot • Applicazioni – Cardio TC • Risoluzione temporale trot/4 = 83 ms – 160 kWp • Pazienti obesi – Dual energy • Informazioni funzionali F. Levrero – MS/DE CT 30 Screening TC polmone • Protocolli IEO (10 anni di screening polmonare) – GE OPTIMA 64 F. Levrero – MS/DE CT 31 Screening TC polmone F. Levrero – MS/DE CT 32 Dose Efficace in TC • European Guidelines on Quality Criteria for Computed Tomography – EUR 16262 EN – 1999 Dose locale CTDI Dose globale DLP E = DLP×EDLP [EDLP]=mSv mGy-1 cm-1 F. Levrero – MS/DE CT 33 Dose Efficace in TC 20×0.02 = 0.4 dose efficace RX torace 0.05 ÷ 0.1 mSv F. Levrero – MS/DE CT 34 Cardio TC • Scansione assiale prospettiva (ECG trigger) – Modalità più comune di acquisizione • Bassa dose • Segnale ECG fa partire l’acquisizione nella fase di minore motilità cardiaca • Aumento prudenziale della finestra temporale (padding) – Copertura del volume cardiaco non ottenuta con una singola rotazione • • • • Avanzamento del lettino inferiore alla larghezza del fascio lungo Z Attesa della fase per l’acquisizione Lunghezza di scansione 140 mm Es. SIEMENS: estensione dei detettori 40 mm – 4 acquisizioni in 7 cicli cardiaci F. Levrero – MS/DE CT 35 Cardio TC • Scansione assiale prospettiva (ECG trigger) • Es. PHILIPS: estensione dei detettori 80 mm – 2 acquisizioni in 3 cicli cardiaci • Es. TOSHIBA: estensione dei detettori 160 mm – Unica rotazione in un unico ciclo cardiaco – 160 mm di estensione del fascio che su una FOV di 250 mm darebbe 125 mm di copertura; il metodo di ricostruzione permette la copertura della lunghezza piena di scansione F. Levrero – MS/DE CT 36 Cardio TC • Scansione assiale retrospettiva – L’acquisizione avviene su tutte le fasi del ciclo cardiaco – L’ECG viene registrato e accoppiato ai dati CT per permettere la scelta retrospettiva della/e fase/i da ricostruire • Informazioni funzionali • Grande flessibilità – Se l’estensione è minore l’acquisizione avviene su diversi cicli – Se il tomografo ha una estensione dei detettori sufficiente i dati vengono acquisiti in un solo ciclo F. Levrero – MS/DE CT 37 Cardio TC • Scansione assiale retrospettiva – Se la corrente viene modulata in funzione dell’ECG, la dose diminuisce considerabilmente – Se la corrente viene azzerata al di fuori della finestra temporale relativa alla fase di interesse la scansione assiale retrospettiva diventa prospettiva F. Levrero – MS/DE CT 38 Cardio TC • Scansione elicoidale retrospettiva – E’ il primo approccio introdotto • L’unico possibile con tomografi con copertura dei detettori inferiore alla lunghezza del cuore in caso di ritmo instabile – La scansione avviene continuamente con pitch minimo, determinato principalmente dal ritmo cardiaco e dalla velocità di rotazione del tubo • Su alcuni tomografi selezione automatica del pitch in base al ritmo • Registrazione simultanea del tracciato ECG F. Levrero – MS/DE CT 39 Cardio TC • Scansione elicoidale retrospettiva – La ricostruzione può essere fatta in qualunque fase cardiaca, al limite diversa per ciascuna coronaria • Importante se il ritmo è elevato o instabile – Dose elevata • Dovuta all’irraggiamento continuo e al pitch minimo, necessario perché il ciclo cardiaco (1000 ms a 60 bpm) è maggiore del tempo di rotazione (300 ms) • 3 rotazioni in un ciclo cardiaco: il movimento del lettino deve essere sufficientemente lento per acquisire dati senza vuoti alla fase cardiaca richiesta – Riduzione della dose se si modula la corrente al di fuori della fase di interesse F. Levrero – MS/DE CT 40 Cardio TC • Scansione elicoidale prospettiva – Modalità relativamente nuova, concettualmente equivalente alla scansione assiale prospettiva – Scansione elicoidale prospettiva a pitch elevato • Solo sul modello di tomografo a doppio tubo • Come nella scansione assiale prospettiva l’irraggiamento avviene a un tempo definito dopo l’onda R, il lettino si muove a velocità elevata – Pitch fino a 3.4, avanzamento del lettino di 466 mm/s – Copertura della lunghezza cardiaca di 140 mm in 440 ms – Ciascuna immagine ricostruita ha una risoluzione temporale di 75 ms (1/4 del tempo di rotazione) – La fase cardiaca della prima immagine differisce di 305 ms dall’ultima F. Levrero – MS/DE CT 41 … grazie per l’attenzione!
© Copyright 2025 ExpyDoc