1.10 costruiamo la linea del tempo

Costruiamo la linea del tempo
Costruiremo con la classe la linea del tempo utilizzando le informazioni
contenute nelle diapositive che seguono.
Utilizzeremo un rotolo di carta di almeno 7 metri, consegneremo ad ogni ragazzo
un foglietto (un foglio A4 tagliato in 4) e assegneremo ad ognuno il compito di
disegnare uno o più «protagonisti» del racconto che descrive l’evolversi della vita
sul nostro pianeta: organismi unicellulari, alghe, anfibi, rettili e così via. Per
facilitare tale disegni occorre che i ragazzi facciano una ricerca personale sugli
organismi per osservarne le caratteristiche ed essere in grado di riprodurli
correttamente.
Lo schema che segue serve per avere dei riferimenti da disegnare e da
visualizzare.
Era arcaica:
3,4 miliardi di anni fa nell’acqua compaiono le prime forme di vita
2 e 3 miliardi di anni fa appaiono esseri unicellulari simili alle alghe
Era primaria
700 milioni di anni fa nel mare nascono i primi invertebrati come vermi e
meduse
500 milioni di anni fa compaiono nel mare i primi vertebrati: i pesci
400 milioni di anni fa gli anfibi conquistano la terraferma
290 milioni di anni fa compaiono i primi rettili, adattati a vivere solo sulla
terraferma
230 milioni di anni fa i dinosauri dominano il pianeta per decine di milioni
di anni.
200 milioni di anni fa compaiono i primi mammiferi
Era secondaria
160 milioni di anni fa compaiono i primi uccelli
65 milioni di anni fa i dinosauri si estinguono
63 milioni di anni fa i primati abitano le foreste
Era terziaria
5 milioni di anni fa appaiono i nostri antenati
Era quaternaria
2 milioni di anni fa iniziano le glaciazioni
Sul rotolo di carta lungo almeno 7 metri, possiamo rappresentare la linea del
tempo utilizzando una scala 1cm a un milione di anni.
5 miliardi di anni fa si formano il Sole e i pianeti del Sistema Solare, tra cui la Terra.
Il nostro pianeta inizia a percorrere le successive grandi ere della sua esistenza:
Su tale scala non potremo rappresentare i 5 miliardi di anni della nascita del sole.
Per ovviare a ciò, disegneremo il sole sul cartellone.
Poiché non è nemmeno possibile
considerare in tale scala i due-tre
miliardi di anni che corrispondono alla
comparsa degli esseri unicellulari e
pluricellulari, lasceremo uno spazio tra
il disegno del sole e la prima linea che
rappresenta i 700 milioni di anni in
modo da poter attaccare in tale spazio i
disegni di questi organismi.
Periodo Archeozoico (o Arcaico o Precambriano)
Va da circa 4 miliardi di anni fa a circa 700 milioni di anni fa. Si formano la crosta
terrestre, poi la prima atmosfera e l’acqua. Il pianeta è sconvolto da grandi
eruzioni vulcaniche
La prima forma di vita si sviluppò nelle acque dei mari e degli oceani. Era un
essere formato da una sola cellula (organismi unicellulari) estremamente
semplice antenato sia degli animali sia delle piante. Poi più cellule si unirono fra
loro a formare individui più complessi (organismi pluricellulari).
I primi esseri pluricellulari furono organismi acquatici i vegetali furono seguiti da
animali che si cibavano delle piante.
Periodo Paleozoico (o Primario)
Va da circa 700 a circa 200 milioni di anni fa. La vita, nel mare, si fa sempre più ricca.
Circa 400 milioni di anni fa, animali semplici come i nostri invertebrati cominciano
ad avventurarsi sulla terraferma. Li seguono i primi anfibi e alcuni insetti, poi i primi
rettili. La vegetazione terrestre si fa sempre più ricca.
Si comportano come gli attuali anfibi vivono sul terreno, ma depongono uova senza
guscio nell’acqua.
Misuriamo 2 metri dalla linea dei 700 milioni e segniamo 500 milioni, un altro metro
per i 400, 1,10 metri per 290 milioni e altri 60cm per 230. Infine, dopo ulteriori 30 cm,
segniamo 200 milioni. Sono passati 500 milioni anni e 5 metri sulla carta. Il passare del
tempo è evidente sul foglio.
Periodo Mesozoico (o Secondario)
Va da circa 200 a circa 60 milioni di anni fa. La vegetazione terrestre, che ora
comprende grandi foreste di conifere, è il terreno ideale per l’affermazione dei
grandi rettili (sauri), di cui esistono anche molte specie marine. Il loro assoluto
predominio, però, ha un tramonto relativamente rapido: verso la fine del periodo
cominciano ad apparire, insieme alle prime specie di uccelli, i marsupiali. Essi,
oltre a continuare fino ai nostri giorni come gruppo a sé, sono gli antenati diretti
dei mammiferi, che domineranno nel periodo seguente.
Col tempo questi animali poterono vivere esclusivamente sulla terra: erano
eterotermi (avevano la necessità di temperatura miti) e deponevano uova dal
guscio duro. Erano i primi uccelli e gli antenati degli attuali rettili, i dinosauri che
vissero sulla Terra per un tempo lunghissimo.
A 40 cm dalla linea dei 200
milioni segniamo i 160
milioni di anni. Poi dopo 95
cm i 65 milioni e due cm
dopo i 63 milioni.
Periodo Cenozoico (o Terziario)
Va da 60 a 2 milioni di anni fa. Ci sono grandi avvenimenti geologici: i continenti
iniziano a separarsi.
I grandi sauri scompaiono: i terribili sconvolgimenti provocano condizioni alle quali
non riescono, con il loro elementare sistema nervoso, ad adattarsi. I mammiferi,
più agili e con un sistema nervoso più evoluto, si moltiplicano, approfittando anche
del clima di tipo tropicale. Si diffondono le prime piante con fiori. In seguito, il
clima diventerà caldo e umido al sud, piovoso ma ancora mite a nord. I mammiferi
si adattano anche a questo cambiamento, il loro corpo è ricoperto di peli, sono
omeotermi (ossia possono vivere in quasi tutte le condizioni climatiche), non
depongono le uova, ma partoriscono e allattano i loro piccoli diversificandosi
sempre di più: compaiono le prime scimmie antropomorfe e, verso la fine del
periodo, i primi antenati più diretti dell’uomo.
A 58 cm dalla linea dei 63 milioni segniamo 5
milioni di anni, un momento importantissimo: i
nostri antenati fanno la loro comparsa.
Ora mancano 5 cm, ma abbiamo ancora l’ultima
era da considerare.
Periodo Neozoico (o Quaternario)
E’ il periodo che inizia 2 milioni di anni fa e nel quale ci troviamo ancora oggi. Il
clima è caratterizzato da ondate di freddo (le glaciazioni) che si susseguono
irregolarmente ma costantemente. Molte specie non sopravvivono, altre si
adattano. Tra queste, la più tenace sarà proprio quella umana, protagonista di
lunghissime migrazioni da un continente all’altro. L’ultima glaciazione sarebbe
terminata circa 8.000 anni fa e sarebbe stata seguita da un assestamento del
clima, simile a quello attuale.
Tagliamo il cartellone al tempo attuale, ossia a 5 cm dalla linea dei 5 milioni di
anni.
Osserviamo insieme il cartellone.
Molte considerazioni possono
essere fatte. Questa
rappresentazione favorisce
soprattutto la concretizzazione del
passare del tempo. Procedendo
lungo la linea del tempo, si può
vedere come eventi
importantissimi siano molto
lontani tra loro ed altri molto
vicini. L’uomo primitivo appare 5
cm prima della fine della linea. In
5 centimetri ci sono enormi
conquiste e cambiamenti. Il
cartellone ci aiuta a visualizzare
quanto invece siano stati lunghi i
periodi precedenti.
Possiamo colorare il cartellone utilizzando l’azzurro per significare la vita
prevalentemente acquatica e altri colori più terrestri per gli anni successivi.
Inoltre vanno riempite le zone vuote incollando i foglietti con i disegni.
E’ necessario far disegnare piante ed animali eventualmente in ambienti disegnati
dai ragazzi stessi.
Il cartellone può poi essere attaccato in classe su di una parete per avere
l’opportunità di rivederlo spesso e perché possa in questo modo essere utilizzato
per ripassare quanto imparato.