Costruiamo la linea del tempo Costruiremo con la classe la linea del tempo utilizzando le informazioni contenute nelle diapositive che seguono. Utilizzeremo un rotolo di carta di almeno 7 metri, consegneremo ad ogni ragazzo un foglietto (un foglio A4 tagliato in 4) e assegneremo ad ognuno il compito di disegnare uno o più «protagonisti» del racconto che descrive l’evolversi della vita sul nostro pianeta: organismi unicellulari, alghe, anfibi, rettili e così via. Per facilitare tale disegni occorre che i ragazzi facciano una ricerca personale sugli organismi per osservarne le caratteristiche ed essere in grado di riprodurli correttamente. Lo schema che segue serve per avere dei riferimenti da disegnare e da visualizzare. Era arcaica: 3,4 miliardi di anni fa nell’acqua compaiono le prime forme di vita 2 e 3 miliardi di anni fa appaiono esseri unicellulari simili alle alghe Era primaria 700 milioni di anni fa nel mare nascono i primi invertebrati come vermi e meduse 500 milioni di anni fa compaiono nel mare i primi vertebrati: i pesci 400 milioni di anni fa gli anfibi conquistano la terraferma 290 milioni di anni fa compaiono i primi rettili, adattati a vivere solo sulla terraferma 230 milioni di anni fa i dinosauri dominano il pianeta per decine di milioni di anni. 200 milioni di anni fa compaiono i primi mammiferi Era secondaria 160 milioni di anni fa compaiono i primi uccelli 65 milioni di anni fa i dinosauri si estinguono 63 milioni di anni fa i primati abitano le foreste Era terziaria 5 milioni di anni fa appaiono i nostri antenati Era quaternaria 2 milioni di anni fa iniziano le glaciazioni Sul rotolo di carta lungo almeno 7 metri, possiamo rappresentare la linea del tempo utilizzando una scala 1cm a un milione di anni. 5 miliardi di anni fa si formano il Sole e i pianeti del Sistema Solare, tra cui la Terra. Il nostro pianeta inizia a percorrere le successive grandi ere della sua esistenza: Su tale scala non potremo rappresentare i 5 miliardi di anni della nascita del sole. Per ovviare a ciò, disegneremo il sole sul cartellone. Poiché non è nemmeno possibile considerare in tale scala i due-tre miliardi di anni che corrispondono alla comparsa degli esseri unicellulari e pluricellulari, lasceremo uno spazio tra il disegno del sole e la prima linea che rappresenta i 700 milioni di anni in modo da poter attaccare in tale spazio i disegni di questi organismi. Periodo Archeozoico (o Arcaico o Precambriano) Va da circa 4 miliardi di anni fa a circa 700 milioni di anni fa. Si formano la crosta terrestre, poi la prima atmosfera e l’acqua. Il pianeta è sconvolto da grandi eruzioni vulcaniche La prima forma di vita si sviluppò nelle acque dei mari e degli oceani. Era un essere formato da una sola cellula (organismi unicellulari) estremamente semplice antenato sia degli animali sia delle piante. Poi più cellule si unirono fra loro a formare individui più complessi (organismi pluricellulari). I primi esseri pluricellulari furono organismi acquatici i vegetali furono seguiti da animali che si cibavano delle piante. Periodo Paleozoico (o Primario) Va da circa 700 a circa 200 milioni di anni fa. La vita, nel mare, si fa sempre più ricca. Circa 400 milioni di anni fa, animali semplici come i nostri invertebrati cominciano ad avventurarsi sulla terraferma. Li seguono i primi anfibi e alcuni insetti, poi i primi rettili. La vegetazione terrestre si fa sempre più ricca. Si comportano come gli attuali anfibi vivono sul terreno, ma depongono uova senza guscio nell’acqua. Misuriamo 2 metri dalla linea dei 700 milioni e segniamo 500 milioni, un altro metro per i 400, 1,10 metri per 290 milioni e altri 60cm per 230. Infine, dopo ulteriori 30 cm, segniamo 200 milioni. Sono passati 500 milioni anni e 5 metri sulla carta. Il passare del tempo è evidente sul foglio. Periodo Mesozoico (o Secondario) Va da circa 200 a circa 60 milioni di anni fa. La vegetazione terrestre, che ora comprende grandi foreste di conifere, è il terreno ideale per l’affermazione dei grandi rettili (sauri), di cui esistono anche molte specie marine. Il loro assoluto predominio, però, ha un tramonto relativamente rapido: verso la fine del periodo cominciano ad apparire, insieme alle prime specie di uccelli, i marsupiali. Essi, oltre a continuare fino ai nostri giorni come gruppo a sé, sono gli antenati diretti dei mammiferi, che domineranno nel periodo seguente. Col tempo questi animali poterono vivere esclusivamente sulla terra: erano eterotermi (avevano la necessità di temperatura miti) e deponevano uova dal guscio duro. Erano i primi uccelli e gli antenati degli attuali rettili, i dinosauri che vissero sulla Terra per un tempo lunghissimo. A 40 cm dalla linea dei 200 milioni segniamo i 160 milioni di anni. Poi dopo 95 cm i 65 milioni e due cm dopo i 63 milioni. Periodo Cenozoico (o Terziario) Va da 60 a 2 milioni di anni fa. Ci sono grandi avvenimenti geologici: i continenti iniziano a separarsi. I grandi sauri scompaiono: i terribili sconvolgimenti provocano condizioni alle quali non riescono, con il loro elementare sistema nervoso, ad adattarsi. I mammiferi, più agili e con un sistema nervoso più evoluto, si moltiplicano, approfittando anche del clima di tipo tropicale. Si diffondono le prime piante con fiori. In seguito, il clima diventerà caldo e umido al sud, piovoso ma ancora mite a nord. I mammiferi si adattano anche a questo cambiamento, il loro corpo è ricoperto di peli, sono omeotermi (ossia possono vivere in quasi tutte le condizioni climatiche), non depongono le uova, ma partoriscono e allattano i loro piccoli diversificandosi sempre di più: compaiono le prime scimmie antropomorfe e, verso la fine del periodo, i primi antenati più diretti dell’uomo. A 58 cm dalla linea dei 63 milioni segniamo 5 milioni di anni, un momento importantissimo: i nostri antenati fanno la loro comparsa. Ora mancano 5 cm, ma abbiamo ancora l’ultima era da considerare. Periodo Neozoico (o Quaternario) E’ il periodo che inizia 2 milioni di anni fa e nel quale ci troviamo ancora oggi. Il clima è caratterizzato da ondate di freddo (le glaciazioni) che si susseguono irregolarmente ma costantemente. Molte specie non sopravvivono, altre si adattano. Tra queste, la più tenace sarà proprio quella umana, protagonista di lunghissime migrazioni da un continente all’altro. L’ultima glaciazione sarebbe terminata circa 8.000 anni fa e sarebbe stata seguita da un assestamento del clima, simile a quello attuale. Tagliamo il cartellone al tempo attuale, ossia a 5 cm dalla linea dei 5 milioni di anni. Osserviamo insieme il cartellone. Molte considerazioni possono essere fatte. Questa rappresentazione favorisce soprattutto la concretizzazione del passare del tempo. Procedendo lungo la linea del tempo, si può vedere come eventi importantissimi siano molto lontani tra loro ed altri molto vicini. L’uomo primitivo appare 5 cm prima della fine della linea. In 5 centimetri ci sono enormi conquiste e cambiamenti. Il cartellone ci aiuta a visualizzare quanto invece siano stati lunghi i periodi precedenti. Possiamo colorare il cartellone utilizzando l’azzurro per significare la vita prevalentemente acquatica e altri colori più terrestri per gli anni successivi. Inoltre vanno riempite le zone vuote incollando i foglietti con i disegni. E’ necessario far disegnare piante ed animali eventualmente in ambienti disegnati dai ragazzi stessi. Il cartellone può poi essere attaccato in classe su di una parete per avere l’opportunità di rivederlo spesso e perché possa in questo modo essere utilizzato per ripassare quanto imparato.
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