Analisi delle Corrispondenze - SUN

Il Data Mining
metodi esplorativi
Rosaria Lombardo
Dipartimento di Economia
Seconda Università di Napoli
Analisi Multidimensionale dei Dati
L’analisi multidimensionale dei dati (AMD) consiste in un insieme di
tecniche/metodi statistici (Metodi Fattoriali) che consentono la sintesi del
numero di variabili che spiegano un fenomeno.
Si determinano un certo numero di variabili “latenti” (non direttamente osservate
nella realtà) che sono riassuntive (di sintesi) rispetto alle variabili di partenza
Si pensi al reddito di una popolazione di aziende
Il reddito riguarda le attività aziendali nei diversi ambiti economici. E’ lecito
supporre che le attività si distinguono in due “fattori” : attività for profit ed
attività non profit.
Con I Metodi Fattoriali è possibile misurare queste due attività per mezzo di due
variabili latenti, combinazioni lineari delle variabili originarie (fatturato,
utile/perdita, n.dipendenti, costo del lavoro, ecc) ponderate sulla base
dell’importanza del discriminare le aziende viste le loro attività:
“for profit” e “non profit”
1
Analisi Multidimensionale dei Dati
L’analisi multidimensionale dei dati (AMD) trova grande applicazione nelle scienze
economico sociali (es. misurazione di “performance”, “qualità”)
Esigenza di misurare “fenomeni” non direttamente osservabili (variabili latenti)
espressi attravero una serie di “informazioni” sui soggetti/oggetti/individui
(varibili orginarie)
Obiettivi dell’AMD
Costruzione di variabili di sintesi ↔ dimesioni ↔ variabili latenti ↔ variabili non
osservate
Principali Metodi
Analisi in Componenti Principali (ACP) per variabili quantitative
Analisi delle Corrispondenze (AC) per variabili qualitative
I dati originali vengono rappresentati nei sottospazi di migliore
approssimazione in cui vengono evidenziate :
Le relazioni tra le variabili, tra le unità e
tra le une e le altre …
M ETODI
F A T TORIALI
2
Analisi Multidimensionale dei dati quantitativi:
Matrice individui/variabili
1 ......... j .......
.
X=
1
.
.
.
.
i
.
.
.
.
n
xij
p
I metodi fattoriali consentono di ridurre la
dimensionalità dell’insieme dei dati,
eliminando la ridondanza di informazioni nelle
p variabili originarie, spesso altamente
correlate, costruendo un minor numero di
nuove variabili tra loro non correlate, legate
linearmente alle variabili di partenza .
Le righe rappresentano gli individui e sono in genere osservazioni, oggetti, unità
statistiche – n punti nello spazio Rp
Le colonne rappresentano le variabili definite da valori numerici continui – p
punti nello spazio Rn
Obiettivo AMD
In un ottica geometrica la matrice X è vista come una nube di punti in uno
spazio multidimensionale.
Obiettivo:
Sintesi delle informazioni disponibili con la minima perdita
Individuare uno spazio di dimensione ridotta su cui proiettare I punti originari
Problema:
L’operazione di proiezione deforma (riduce) le distanze originarie tra I punti.
Soluzione
Si massimizzano le distanze tra I punti per renderle quanto più fedeli alla realtà
osservata.
Ricerca del miglior sottospazio di approssimazione dei dati tale da consentire
una buona visualizzazione dei punti, deformando il meno possibile le distanze
originarie dei punti (problema di massimo vincolato)
3
Sottospazio
d’approssimazione:
Approccio Geometrico all’AMD
Spazio Individui - Proiezione di n punti dello spazio Rp
Si cerca la Base
ortonormale dello spazio
vettoriale, che si adatta
al meglio alla nube dei
punti osservati
x3
Mi
I vettori della Base sono
costituiti da p autovettori
U=[u1,…, up]
u Hi
x1
x2

2
Min  M i  H i   
i

2

Max OHi  
i

p
OH i   i  x i u   xij u j
Gli autovettori sono
corrispondenti agli
autovalori (variabilità
spiegata) della matrice
simmetrica X’X
(dimensione pxp).
Gli autovalori sono di
numerosità p
j 1
 OH  (Xu)' (Xu)  u' X' Xu
2
i
i
Approccio Geometrico all’AMD
Sottospazio
d’approssimazione:
Spazio Variabili - Proiezione di p punti dello spazio Rn
Si cerca la Base
ortonormale del spazio
vettoriale, che si adatta al
meglio alla nube dei punti
originari
x3
Mj
La Base è costituita da n
autovettori V=[v1,…,vn]
v Hj
x1
x2

2
Min M j  H j   
 j

OH j  i  x j v 
 OH
2
j

2
Max  OH j  
 j

n
x v
i 1
ij
Gli autovettori sono
corrispondenti agli
autovalori (variabilità
spiegata) della matrice
simmetrica XX’
(dimensione nxn)
i
 (X' v)' (X' v)  v' XX' v
Gli autovalori non nulli
sono di numerosità p
j
4
Analisi in Componenti Principali

ACP: Analisi generale
nello spazio centrato
Analisi generale
x3
x3
u
Hn
u
G
Hi
x1
x1
x2
x2
È il problema dell’Analisi Generale con l’origine in G
Analisi in Componenti Principali
È il problema dell’Analisi Generale con l’origine in G

Max  
H   i

 d i, i 
2
H
i


Max   d H2 i, G 
H   i

Sia Y la matrice iniziale dei dati
Trasformazione in matrice valori centrati e
standardizzati Y X ;
xij 
yij - y j
1

sj
n
Ricerca dei vettori di base: Diagonalizzare la matrice di correlazione X’ X
NOTA:
  h
i
i
i
- hi   2 n
2
 h
i
- h
2
i
5
Analisi in Componenti Principali: Spazio Individui Spazio Rp
Problema di Massimo Vincolato
X = [xij]
maxU' X' XU
←Vincolo di Norma
U' U  1
di ortogonalità
Si introduce il moltiplicatore di Lagrange λ (lambda) per
inserire il vincolo di norma unitaria
  u1 ' X' Xu1
Si calcola la derivata prima della funzione l
detta di Lagrange (consideriamo il primo vettore)

u1 ' X' Xu1  2X' Xu1
u

λ(u1 ' u1  1)  2λu1
u
unitaria e
  (u1 ' u1  1)
X' Xu1  u1  0
X' Xu1  u1
λ è anche detto
«autovalore»
e indica
λ1
la variabilità spiegata
(inertia) sul primo
autovettore (detto anche
asse principale)
Maxu1 ' X' Xu1  Maxu1 ' λu1  Max

Analisi in Componenti Principali: Spazio Variabili Spazio Rn
x3
Problema di Massimo Vincolato
X = [xij]
Vincolo di Norma unitaria e
di ortogonalità →
maxV' XX' V
V' V  1
Si introduce il moltiplicatore di Lagrange µ (mi) per
inserire il vincolo di norma unitaria
Si calcola la derivata prima della funzione (consideriamo il primo asse)
  v1 ' XX' v1  μ(v1 ' v1  1)

1)
v1 ' XX' v1  2XX' v1
v1

2) μ(v1 ' v1  1)  2μμ1
v
XX' v1  μv1  0
XX' v1  μv1
Maxv1 ' XX' v1  Maxv1 ' μv1  Maxμ1
µ è anche detto
«autovalore» e indica
la variabilità spiegata
(inertia) sul primo
autovettore (detto anche
asse principale)
6
Relazione tra l’approssimazione in Rn ed Rp
Le relazioni di transizione tra
gli assi principali:
di dimensione (p,1)
u 
1
X' v
λ
v 
1
Xu
λ
di dimensione (n,1)
Espressioni delle coordinate (punto individuo e punto variabile) o
Componenti Principali sul primo asse fattoriale
ˆ 1  X u1  λ1 v1
ˆ '
ˆ
ˆ ˆ

1 1  1 ' 1  1
ˆ1  X' v1  λ1 u1
Espressioni della coordinata individuo sul primo asse fattoriale in termini scalari
ˆ i 1 
 yij - y j

 u j1 

j1  n s j
p
 
Analisi in Componenti Principali: Analisi delle
Variabili
Distanza tra variabili della matrice X
2
 yij - y j 
1 i  yij - y j 
2
2


d 0, j    xij   
1
  s2 
i
i
n
j
 sj n 
d 2  j , j  
 x
ij
- xij  2 
i
d
2

xi2j 

i
 j, j  2 1 -
cor  j, j
2
xi2j - 2  xij xij
i
i
Spazio Rn
punti molto vicini
cor  j, j  1  d ( j, j ' )  0
punti a distanza media
cor  j, j  0  d 2 ( j, j ' )  2
punti molto distanti
cor  j, j  -1  d 2 ( j, j ' )  4
2
j
O
j’
7
ACP: Ausili all’interpretazione
Numero di dimensioni
Variabilità spiegata
Si fissa una soglia di variabilità spiegata in percentuale rispetto
alla variabilità totale (di solito non inferiore al 70%)
Eigenvalue-one (per variabili standardizzate)
Avendo le variabili standardizzate una varianza unitaria si
scelgono solo gli autovalori maggiori di uno (che esprimono che sugli
assi la variabilità sintetizzata è maggiore rispetto a quella delle
singole variabili originarie)
Scree-test
Tecnica grafica, si considerano gli assi i cui autovalori precedono
il valore massimo di variabilità originaria spiegata (valore uno se le
variabili sono standardazzitae)
ACP: Ausili all’interpretazione
Qualità grafica
La qualità della rappresentazione è in funzione dei
contributi assoluti e relativi dei vari punti.
Contributo assoluto: indica il contribuito dato dalla
variabile nella costruzione dell’ asse fattoriale (coordinata al
quadrato, rapportata all’ inerzia associata dell’ asse,
autovalore).
8
ACP: Ausili all’interpretazione
Qualità grafica
Contributo relativo: indica quanto la variabile è ben rappresentata
sull’ asse ricordando che la proiezione non sempre riesce a riprodurre la
distanza iniziale tra due punti.
Si calcola il quadrato della correlazione (coseno dell’ angolo formato
dai vettori corrispondenti) tra i punti originari e i punti proiettati (le
componenti principali).
Quanto più tale valore si avvicina ad 1 tanto più piccolo sarà l’ angolo
formato dai due vettori e tanto migliore quindi la rappresentazione.
M1
u
H1
Analisi in Componenti Principali: nube delle variabili
Fattore “Taglia”
Se la maggior parte delle variabili è correlata positivamente con il
primo asse– equivale a dire che xi1, xi2, …, xip sono simultaneamente
forti o simultaneamente deboli per tutti gli individui
Spazio Rn
2
4
1
1
O
2
4
3
3
Proiezione delle 4
variabili
Piano Fattoriale
9
Analisi in Componenti Principali:
Rappresentazioni grafiche
Rp degli
Spazio
individui
Spazio Rn delle
variabili
u2
0


v2


0
v1
u1

Le due nubi delle variabili coincidono (a meno di un fattore di scala)
Coordinate classiche
Coordinate nel Biplot per
rappresentazioni su unico piano
ˆ  X u  λ v

ˆ 

ˆ  X' v  λ u
ˆ jα  u
λ v
Analisi in Componenti Principali: Punti
supplementari
Spazio Rp degli
individui
Spazio Rn delle
variabili
u2
0


v2
0
u1


v1

Immaginiamo di rilevare i valori delle p variabili relativamente a qualche nuovo
individuo, magari appartenente ad un gruppo esterno all’insieme iniziale e che possa
essere considerato di “controllo”.
Nello spazio possono essere proiettati dei punti supplementari, che non
contribuiscono alla costruzione del piano ma possono fornire un’informazione
supplementare:
Punto individuo supplementare sull’asse u
Punto variabile supplementare sull’asse v
ˆ   X u

i
j
ˆ j  X  ' v i
10
Analisi in Componenti Principali: Punti
supplementari
l’ ACP consente di proiettare in supplementare sui piani fattoriali anche
variabili qualitative ordinali,
Considerando una variabile qualitativa, con m modalità, si definisce una
matrice X di dimensioni (m, p)
in cui si riportano i valori medi delle p variabili calcolate per gli m
sottogruppi individuati dalla variabile nominale e nel proiettare le righe
della matrice come punti supplementari sul piano fattoriale.
Trasformazione in ranghi delle variabili qualitative ordinali con m
modalità di risposta:
xi  0,5
m
xi* 
Esempio ACP: aziende ad energia solare
Cere
Riso
Pata
Zucc
Verd
Vino
Carn
Latt
Burr
Uova
Belgio
72,20
4,20
98,80
40,40
103,20
20,90
102,00
80,00
7,70
14,20
Danimarca
70,50
2,20
57,00
39,50
50,00
22,00
105,80
145,20
4,10
14,30
14,80
Germania
71,30
2,30
74,10
37,10
83,10
22,80
97,20
90,70
6,90
Grecia
109,80
5,40
90,00
30,00
229,50
25,30
77,10
63,10
0,90
11,30
Spagna
71,40
5,80
107,80
26,80
191,70
43,00
102,10
98,40
0,60
15,30
Francia
73,00
4,30
78,20
34,10
95,00
64,50
110,50
98,90
8,90
15,00
Irlanda
93,40
3,20
151,50
34,80
55,00
3,90
105,00
185,90
3,40
11,40
110,20
4,80
38,60
27,90
181,90
61,60
88,00
65,00
2,40
11,10
Olanda
54,60
5,00
86,70
39,70
99,00
14,00
89,40
136,20
5,40
10,70
Portogallo
86,00
5,70
106,60
29,40
100,00
57,00
75,50
96,00
1,50
7,70
RegnoUnito
74,30
4,50
94,10
39,80
60,00
10,40
74,40
129,30
3,20
10,80
Austria
68,70
4,20
62,60
37,10
81,90
34,30
93,40
121,30
4,30
13,40
Finlandia
70,10
5,40
61,60
35,70
52,60
10,20
65,00
208,40
5,80
10,90
Islanda
79,70
1,90
50,20
54,90
50,00
6,20
71,70
205,60
4,60
11,30
Norvegia
76,90
3,50
73,20
37,30
48,30
6,60
54,90
176,50
2,10
11,30
Svezia
69,30
4,30
70,00
37,50
48,50
12,30
60,50
154,10
5,70
12,90
Italia
11
Esempio ACP: la matrice di correlazione
Cere
Riso
Pata
Zucc
Verd
Vino
Carn
Latt
Burr
Cere
1,00
Riso
0,13
1,00
Pata
0,06
0,23
1,00
Zucc
-0,41
-0,69
-0,28
1,00
Verd
0,56
0,57
0,07
-0,64
1,00
Vino
0,29
0,42
-0,13
-0,62
0,54
1,00
Carn
-0,07
-0,15
0,29
-0,19
0,22
0,39
1,00
Latt
-0,34
-0,39
-0,04
0,58
-0,75
-0,69
-0,41
1,00
Burr
-0,52
-0,34
-0,19
0,43
-0,46
-0,06
0,29
0,10
1,00
Uova
-0,34
-0,31
-0,10
0,02
0,07
0,11
0,60
-0,22
0,45
Uova
1,00
Esempio ACP: autovalori e autovettori
Autovalori – Eigenvalues
PCAalimenti$eig
eigenvalue percentage of variance
comp 1
3.89
38.91
comp 2
2.30
22.97
comp 3
1.21
12.13
comp 4
0.97
9.67
comp 5
0.56
5.59
comp 6
0.41
4.06
comp 7
0.31
3.05
comp 8
0.21
2.15
comp 9
0.11
1.09
comp10
0.04
0.37
cumulative percentage of variance
38.91
61.88
74.00
83.68
89.27
93.34
96.39
98.54
99.63
100.00
12
Esempio ACP: coordinate individui
BELGIO
DANIMARCA
GERMANIA
GRECIA
SPAGNA
FRANCIA
IRLANDA
ITALIA
OLANDA
PORTOGALLO
REGNO UNITO
AUSTRIA
FINLANDIA
ISLANDA
NORVEGIA
SVEZIA
1
-0.23
-1.52
-0.85
3.45
2.92
0.68
-0.58
3.42
-0.79
2.40
-0.70
-0.18
-1.48
-3.58
-1.46
-1.49
2
-1.96
-1.48
-2.12
1.43
-0.95
-3.08
0.62
0.31
0.04
1.96
1.17
-0.89
1.43
0.95
2.02
0.54
3
-0.62
0.43
0.30
0.32
-1.23
0.32
-2.93
2.27
-0.67
-0.42
-0.54
0.48
0.26
1.35
0.29
0.39
4
0.10
-1.00
-0.64
-1.14
0.39
0.77
-1.78
-0.75
1.36
0.83
0.25
0.42
1.63
-1.36
-0.07
0.99
5
-0.12
0.28
0.12
0.78
1.72
-1.10
-0.81
-0.57
0.05
-1.55
0.01
0.21
0.05
-0.14
0.63
0.46
Coordinate delle variabili (Correlazioni variabili-fattori)
cereali
1
0.59
2
0.36
3
0.19
4
-0.60
5
-0.20
riso
0.69
0.27
-0.14
0.61
0.07
patate
0.21
0.07
-0.95
-0.10
-0.11
zucchero-0.87
-0.01
0.16
-0.18
-0.04
verdure 0.89
-0.05
0.12
-0.13
0.28
vino
0.73
-0.35
0.30
0.17
-0.34
carne
0.24
-0.81
-0.32
-0.25
-0.15
latte
-0.79
0.39
-0.16
0.02
0.02
burro
-0.50
-0.64
0.09
0.28
-0.31
uova
-0.07
-0.86
-0.01
-0.09
0.43
13
ACP
Rappresentazione
delle variabili:
cerchio delle
correlazioni
Analisi in Componenti Principali
Rappresentazione delle unità statistiche
14
Esempio ACP: ausilii all’interpretazione
Contributi assoluti
1
BELGIO
DANIMARCA
GERMANIA
GRECIA
SPAGNA
FRANCIA
IRLANDA
ITALIA
OLANDA
PORTOGALLO
REGNO UNITO
AUSTRIA
FINLANDIA
ISLANDA
NORVEGIA
SVEZIA
0.1
3.7
1.2
19.1
13.7
0.7
0.5
18.8
1.0
9.2
0.8
0.1
3.5
20.5
3.4
3.6
2
10.5
5.9
12.3
5.6
2.5
25.8
1.1
0.3
0.0
10.4
3.7
2.1
5.6
2.5
11.1
0.8
3
4
5
2.0
1.0
0.5
0.5
7.8
0.5
44.4
26.5
2.3
0.9
1.5
1.2
0.3
9.4
0.4
0.8
0.1
6.5
2.6
8.3
1.0
3.8
20.5
3.6
11.9
4.5
0.4
1.1
17.2
11.9
0.0
6.3
0.2
0.9
0.2
6.8
32.9
13.6
7.3
3.6
0.0
27.0
0.0
0.5
0.0
0.2
4.4
2.4
Esempio ACP: ausilii all’interpretazione
Qualità della rappresentazione (Coseni al quadrato)
1
2
3
4
5
BELGIO
0.01
0.62
0.06
0.00
0.00
DANIMARCA
0.32
0.30
0.03
0.14
0.01
GERMANIA
0.11
0.66
0.01
0.06
0.00
GRECIA
0.69
0.12
0.01
0.07
0.03
SPAGNA
0.57
0.06
0.10
0.01
0.20
FRANCIA
0.04
0.76
0.01
0.05
0.10
IRLANDA
0.02
0.03
0.62
0.23
0.05
ITALIA
0.65
0.01
0.28
0.03
0.02
OLANDA
0.13
0.00
0.09
0.39
0.00
PORTOGALLO
0.41
0.28
0.01
0.05
0.17
REGNO UNITO
0.17
0.48
0.10
0.02
0.00
AUSTRIA
0.02
0.46
0.14
0.10
0.03
FINLANDIA
0.26
0.24
0.01
0.31
0.00
ISLANDA
0.68
0.05
0.10
0.10
0.00
NORVEGIA
0.28
0.54
0.01
0.00
0.05
SVEZIA
0.46
0.06
0.03
0.20
0.04
15
Analisi in Componenti Principali in R –assi 1-3
Esempio ACP: 32 aziende , 5 variabili continue
Sorgenia
Uni-Solar
Enerpoint
NWG
Everlight
Helios
SEProject
Enereco
EnerSolare
Potinst
19.2
12.3
9.8
4.5
2.4
4.3
13.3
1.8
2.1
MiaEnergia
DEA
Conergy
SolarEnergy
SiciliaFTV
Geos
Solargenia
……..
nImpia
653
231
145
345
132
46
121
18
12
Fatt
130 60.2
120 54.3
80 21.3
78 37.8
20 8.7
16 7.4
5 21.5
4 4.9
8 2.1
3.8
2.9
18.4
19
24
523
16 4.2
11 5.2
5 59.8
541
457
1450
221
178
550
12.3
6.4
3.7
1.5
…..
243
28
12
20
6 42.3
120 9.8
190 5.6
12 3.7
…
1089
890
436
198
432
345
189
82
………………
…
Ndip
….
Produ
Ricavo
1400
513
1150
420
789
289
324
123
234
97
432
162
876
324
231
86
256
98
…
16
Esempio ACP: la matrice di correlazione
> round(cor(ener),dig=2)
Potinst
nImpia
Potinst 1.00
0.86
nImpia
0.86
1.00
Ndip
0.32
0.30
Fatt
0.91
0.93
Produ
0.97
0.78
Ricavo 0.95
0.77
>
Ndip
0.32
0.30
1.00
0.35
0.37
0.34
Fatt
0.91
0.93
0.35
1.00
0.88
0.86
Produ
0.97
0.78
0.37
0.88
1.00
0.99
Ricavo
0.95
0.77
0.34
0.86
0.99
1.00
Esempio ACP: autovalori e autovettori
Autovalori – Eigenvalues
eigenvalue percentage of variance cumulative percentage of variance
comp 1
4.72
78.63
78.63
comp 2
0.85
14.19
92.81
comp 3
0.33
5.56
98.38
comp 4
0.05
0.91
99.28
comp 5
0.03
0.54
99.83
comp 6
0.01
0.17
100.00
>
17
Esempio ACP: coordinate individui
Coordinate
> round(PCAener$ind$coord,dig=2)
Dim.1 Dim.2 Dim.3 Dim.4 Dim.5
Sorgenia
6.66 0.68 1.00 0.65 0.05
Uni-Solar
4.09 1.08 -0.26 -0.90 -0.10
Enerpoint
1.79 0.62 -0.43 0.12 -0.27
NWG
1.17 0.65 2.03 -0.32 0.08
Everlight
-0.76 -0.22 0.69 0.13 0.05
Helios
-0.43 -0.35 -0.22 0.02 -0.09
SEProject
1.94 -1.08 -0.90 0.18 -0.66
Enereco
-1.33 -0.43 0.14 -0.13 -0.09
EnerSolare
-1.30 -0.35 -0.01 0.01 -0.08
MiaEnergia
-0.31 -0.35 -0.71 0.06 0.21
DEA
-0.61 -0.40 -0.41 -0.04 0.16
Conergy
5.86 -1.87 0.16 0.09 0.15
SolarEnergy
3.31 -1.30 -0.49 -0.41 0.09
…………………………………………………
Coordinate delle variabili (Correlazioni variabili-fattori)
round(PCAener$var$coord,dig=2)
Dim.1 Dim.2 Dim.3 Dim.4 Dim.5
Potinst 0.98 -0.12 -0.09 0.07 -0.14
nImpia 0.90 -0.11 0.40 0.12 0.05
Ndip 0.43 0.90 0.02 0.01 0.00
Fatt
0.96 -0.07 0.21 -0.19 -0.02
Produ 0.97 -0.05 -0.24 0.00 0.01
Ricavo 0.96 -0.07 -0.26 0.00 0.10
18
ACP
Rappresentazione
delle variabili:
cerchio delle
correlazioni
Analisi in Componenti Principali
Rappresentazione delle unità statistiche
19
Esempio ACP: ausilii all’interpretazione
Contributi assoluti e relativi
> round(PCAener$var$contrib,dig=2)
Potinst
nImpia
Ndip
Fatt
Produ
Ricavo
Dim.1 Dim.2 Dim.3 Dim.4 Dim.5
20.23 1.59 2.17 9.36 58.40
17.26 1.33 47.39 24.51 8.56
3.92 95.70 0.09 0.16 0.06
19.44 0.50 12.75 65.93 0.97
19.81 0.30 16.81 0.00 0.26
19.34 0.58 20.80 0.03 31.76
> round(PCAener$var$cos,dig=2)
Dim.1 Dim.2 Dim.3 Dim.4 Dim.5
Potinst
0.95 0.01 0.01 0.01 0.02
nImpia
0.81 0.01 0.16 0.01 0.00
Ndip
0.18 0.81 0.00 0.00 0.00
Fatt
0.92 0.00 0.04 0.04 0.00
Produ
0.93 0.00 0.06 0.00 0.00
Ricavo
0.91 0.00 0.07 0.00 0.01
>
20