V CONVEGNO ORGANIZZATIVO FCSA 21 Giugno 2014 HOTEL PARMA e CONGRESSI Via Emilia Ovest, 281/A PARMA Indagine FCSA sul coinvolgimento ISTITUZIONALE dei Centri FCSA nella gestione NAOC Francesco Marongiu University of Cagliari, Cagliari, Italy Internal Medicine and Haemocoagulophaties Unit Ampia variabilità nelle Regioni ma in generale in linea con il dettato di AIFA: Ematologi che lavorano nei Centri Trombosi. Richiesta nuovo incontro OpenAIFA-FCSA Richiesta di riesame dei criteri per la prescrivibilità degli anticoagulanti orali non antagonisti della vitamina K (NOAC). In particolare si richiede l’inserimento degli specialisti operanti nei Centri Trombosi a prescindere dal tipo di specializzazione del personale medico che vi lavora. Rationale 1: I Centri Trombosi in Italia (circa 300), distribuiti su tutto il territorio nazionale operano da anni nel trattamento della terapia anticoagulante utilizzando criteri volti all’accreditamento del personale, della struttura e dei risultati clinici. Rationale 2: La precedente decisione CTS di limitare la prescrivibilità dei NOAC ai soli specialisti ematologi operanti nei Centri Trombosi sta creando delle importanti differenze regionali, che andrebbero sanate, in quanto hanno creato grande confusione anche all’interno di alcune Regioni. I Centri Trombosi italiani sono stati riconosciuti dalla Conferenza Stato-Regioni nell’aprile del 2010. Indagine FCSA 6 giugno 2014 Vorrei chiedere a chi non ha risposto al precedente questionario circa l'utilizzo dei NOAC nel proprio Centro: a quanti paziente in totale segue b quanti pazienti sono stati passati ai NOAC Hanno risposto alle due domande: 69 Centri (69/299=23 %) 12 centri non autorizzati 57 autorizzati Avevano risposto al questionario inviato a marzo: 17 Centri (5.7 %) 25 Distribuzione delle frequenze dei Centri in base al numero dei pazienti seguiti Frequency 20 15 10 5 0 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 AVK 10000 AVK 1000 100 Log scale 10 57 Centri Totale pazienti: 95666 Pazienti seguiti per Centro: Mediana: 1250 95 % IC: 869-1819 Range: 20-7000 D’agostino: p<0.0001 400 350 300 NOAC 250 200 150 100 50 0 Range: 0-400 Mediana: 24 95 % IC: 20-35 D’Agostino: p<0.0001 30 Percentuale NOAC 25 20 15 10 5 0 N=57 Range: 0-30 % Mediana: 2.1 % 95 % IC: 1.6-3.7 % D’Agostino: p<0.0001 Perché i Centri hanno passato pochi pazienti ai DOAC ? Almeno fino ad ora. 1 Paura dei NOAC (eventi avversi, sanguinamento). 2 Rifiuto dei pazienti dopo le informazioni sui pro e contro. 3 Tempo necessario per farlo (oltre un’ora per paziente). 4 Paura di perdere i pazienti. 5 Alto TTR dei Centri (~70 %). 6 Scarso interesse dei Centri per i NOAC Perché i Centri hanno passato pochi pazienti ai DOAC ? 5 Assenza, ancora, dei test dedicati. 6 Atteggiamento aggressivo delle industrie farmaceutiche. 7 Paura di affrontare un problema clinico. 8 Difficoltà burocratiche (piattaforma AIFA, DS e approvatori regionali). 9 E’ un processo che richiede il suo tempo. Replica 1 1 Paura dei NOAC (eventi avversi, sanguinamento) R: E’ normale quando si tratta di farmaci nuovi. Più che di paura si tratta di un atteggiamento responsabile. 2 Rifiuto dei pazienti dopo le informazioni sui pro e contro R: Cosa possibile, deve far parte del counselling. 3 Tempo necessario per farlo (oltre un’ora per paziente) R: Problema pratico sottovalutato. Occorrerebbe altro personale dedicato. I Centri più grossi sono penalizzati. 4 Paura di perdere i pazienti R: Ce li portano via i cardiologi (poi però alcuni tornano). Replica 2 5 Assenza, ancora, dei test dedicati R: Ancora per poco tempo 6 Atteggiamento aggressivo delle industrie farmaceutiche R: Fastidioso, richiesta da parte mia di farla finita 7 Paura di affrontare un problema clinico R: E’ ora di smetterla di fare gli INR Centri 8 Difficoltà burocratiche (AIFA, DS e approvatori regionali, federalismo regionale). R: Programmato nuovo incontro Open-AIFA (Patologi e Biochimici clinici, Centri Trombosi da inserire, test da implementare). 9 E’ un processo che richiede il suo tempo. R: E’ già successo anni fa: LMWHs Ma allora i DOAC devono essere utilizzati ? 1 I DOAC devono essere utilizzati perchè rappresentano un’occasione di crescita culturale importante per i Centri. Valutare un paziente è un atto clinico che va ben al di là della sorveglianza della TAO «classica». 2 Ma bisogna farlo bene e non in modo disinvolto come abbiamo visto fare in questi ultimi 6 mesi circa. Le complicanze le abbiamo viste e le vedremo noi e non chi prescrive i DOAC. 1989. Centri di sorveglianza della TAO Occorre realizzare che come sorveglianti e basta non si andrà lontano. 2005. Centri per la diagnosi della trombosi e sorveglianza delle terapie antitrombotiche RUOLO DEI CENTRI TROMBOSI Definizione della durata del trattamento. Controllo clinico (e di laboratorio) periodico con aggiornamento della cartella clinica. Attività clinica Cconsulenze per esterni ed all’interno dell’Ospedale. La sorveglianza delle terapie antitrombotiche è solo una parte delle attività (trasversali) di un Centro Trombosi. Conclusioni 1 FCSA è favorevole all’uso dei NOAC purché prescritti in modo corretto. 2 I NOAC hanno vantaggi e svantaggi da considerare nel singolo paziente. 3 I NOAC dimostrano un grande vantaggio nel TEV. 4 L’uso dei NOAC può emancipare i Centri Trombosi. 5 Il futuro dei Centri Trombosi è dipendente dall’attività clinica che si vorrà svolgere. Ma c’è interesse ? 6 Continua l’azione di FCSA per un allargamento a tutti i Centri per la prescrizione e per il loro riconoscimento.
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