13/06/2014 Capital - N.412 - giugno 2014 Pag.30 (diffusione:85554, tiratura:133841) T utti in borsa a fare provvista. Dopo anni di debutti con il contagocce, il trend si era già invertito nel 2013 con 22 ingressi a Palazzo Mezzanotte per una raccolta di circa 1,3 miliardi di euro, oltre sei volte tanto rispetto agli 0,19 miliardi rastrellati l’anno prima.Tendenza confermata e addirittura migliorata nella prima parte di quest’anno, dove solo sul segmento Aim, quello destinato alle aziende di media capitalizzazione, a partire da gennaio sono approdate otto società. «Nella prima parte del 2014 abbiamo registrato un forte interesse di società che vogliono quotarsi, di grandi, mediograndi e piccole dimensioni», conferma l’amministratore delegato di Borsa italiana, Raffalele Jerusalmi. A breve l’elenco è destinato ad allungarsi, con nomi di primissimo piano e di dimensioni ben più significative. Come Rottapharm, Cerved e FinecoBank, per citarne alcuni. Senza dimenticare aziende statali come Poste italiane e Fincantieri, che lo Stato colloca in borsa per rastrellare denaro da usare per rispettare gli impegni assunti con l’Ue. Topolini ed elefanti Le società che hanno fatto il loro ingresso a Palazzo Mezzanotte finora sono per lo più pesi piuma.Ad aprire le danze è stata Green Power, azienda attiva nella fornitura di servizi legati alle energie rinnovabili. Sull’Aim sono poi arrivate, in rapida sequenza, Sunshine Capital, investing company nel settore immobiliare all’estero; Expert System, esperta nella tecnologia semantica per la gestione delle informazioni; Gala, attiva nella vendita di energia elettrica e gas, produzione da fonti rinnovabili e miglioramento dell’efficienza energetica; Agronomia, specializzata nella produzione di insalate confezionate; Energy Lab, attiva nelle energie rinnovabili; Ecosuntek, focalizzata nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; Triboo Media, specializzata nella pubblicità online di ultima generazione. «Utilizzeremo quanto raccolto con l’Ipo per continuare a crescere e investire nei pilastri fondanti della nostra strategia: editoria digitale, advertising e tecnologia», spiega il suo presidente, Giulio Corno. Sull’Mta è invece sbarcata Anima Holding, società che controlla l’omonima sgr. «L’Ipo ha riscosso notevole successo, con 30 GIUGNO 2014 Un numero sempre maggiore di imprese solide e ben strutturate sta scegliendo il gran passo della quotazione ed entro l’anno le matricole debutteranno sui diversi listini di Piazza Affari. I nomi, gli obblighi per le aziende, le occasioni per i risparmiatori | Lucia Gabriela Benenati Ipotesi Ipo una domanda pari a 5,4 volte l’offerta, e questo è un segno di apprezzamento della società e del suo modello di business», spiega Marco Carreri, ad di Anima Holding e di Anima Sgr. Ma le vere corazzate sono attese da ora in avanti. A partire da FinecoBank, che ha presentato lo scorso 16 aprile a Borsa italiana la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie (si parla di cifre attorno al 35% del capitale) sull’Mta. Grazie alla sua piattaforma completamente integrata, la banca diretta multicanale di Unicredit (917mila clienti, circa 2.500 promotori) ha raggiunto 45,6 miliardi di euro di total financial asset e una raccolta netta di 1,1 miliardi di euro nel primo trimestre dell’anno. «L’obiettivo della quotazione è quello di accelerare il percorso di crescita di FinecoBank, La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Borsa 13/06/2014 Pag.30 Capital - N.412 - giugno 2014 (diffusione:85554, tiratura:133841) Valter Mainetti, ad di Sorgente Group. Porta in borsa il veicolo Sorgente Res. sfruttando il boom del risparmio in Italia, e sviluppando ulteriormente la nostra offerta di prodotti di banking, trading e investimento, insieme alla nostra rete di promotori finanziari», spiega Alessandro Foti, ad di FinecoBank. Sul listino riservato al mercato telematico azionario approderà anche il gruppo farmaceutico Rottapharm, che ha chiuso il primo trimestre 2014 con un utile di 2,1 milioni CHI BUSINESS Aeroporto Bologna Società controllata dalla Camera di commercio di Bologna. Quota il 35% del capitale. DOVE Star Aim4Aim Società d’investimenti a sostegno delle pmi che decidono di quotarsi in borsa. Aim Braccialini Storica pelletteria fiorentina. Partecipa al progetto Elite di Borsa italiana. Aim Cerved Società leader nel settore del credit information, per un valore stimato fino a 1,9 mld. Quota il 40%. Star Enav È l’Ente nazionale di assistenza al volo. Mta Fincantieri Gruppo della cantieristica di Cassa depositi e prestiti. Mta FinecoBank Banca del gruppo Unicredit. Quota il 35%. Mta Favini Leader nella ideazione e realizzazione di trame e disegni per la produzione di ecopelle. Mta Ovs I grandi magazzini del gruppo Coin. Sono controllati dal fondo di private equity Bc Partners. Mta Poste italiane Il gruppo punta a raccogliere 4 mld di euro. Mta Rottapharm Madaus Gruppo farmaceutico controllato dalla famiglia Rovati. Sarà quotato il 40% del capitale. Mta Segafredo È il marchio più noto del Massimo Zanetti Beverage Group, gruppo con un giro d’affari di 1 mld di euro. Mta Sisal Operatore dei giochi e dei servizi di pagamento. Mta Sorgente Res Società immobiliare del gruppo Sorgente. Mta Statuto Newco che include gli alberghi di lusso Danieli di Venezia e Four Seasons di Milano. Mta Tecnoinvestimenti Specializzata in business information, è controllata al 100% dalle camere di commercio nazionali. Aim Chi decreta il successo delle Ipo Cash is king, la liquidità comanda. I grandi fondi internazionali, tornata la fiducia, traboccano di capitali freschi da riversare sulle società quotate e sono loro a determinare, in buona parte, il successo di uno sbarco in borsa. In Italia tra i fondi più attivi c’è Blackrock, il gestore patrimoniale statunitense creato e guidato da Larry Fink e accreditato di asset in gestione per circa 4.400 miliardi di dollari. Come ha sottolineato recentemente il numero uno italiano del fondo, Andrea Viganò, Blackrock è percepita da molti altri fondi di investimento come una specie di bussola da seguire. E ora che stanno per debuttare le large cap, i fondi saranno in pole position per aggiudicarsi consistenti quote delle azioni collocate. Come successo con Anima, dove si sono inseriti Wellington, Threadneedle e Aviva Capital. di euro e con ricavi pari a 116,6 milioni di euro (+15,4%). Il gruppo della famiglia Rovati punta a portare a Piazza Affari il 40% del capitale attraverso un’offerta pubblica di vendita che dovrebbe valutare la società intorno a 1,9-2,2 miliardi di euro. E sarà ancora l’Mta ad accogliere Cerved, la società leader in Italia nel settore del credit information, con una gamma di prodotti e servizi di cui si avvalgono 34mila imprese e istituti finanziari. L’azienda ha chiuso il 2013 con fatturato a 313,5 milioni di euro e il primo trimestre del 2014 con ricavi a 79,3 milioni di euro. Pronto il progetto di quotazione in Mta anche di Sorgente Res, società immobiliare del gruppo Sorgente guidato da Valter Mainetti. «L’obiettivo della quotazione è quello di proporre un titolo azionario liquido legato al real estate di prestigio, prevalentemente in Italia, offrendo quindi agli investitori italiani ed esteri una realtà attiva in un settore di nicchia che presenta elevate opportunità di rendimento e di crescita», rivela l’ad Mainetti.Anche l’immobiliarista Giuseppe Statuto potrebbe approdare in borsa, quotando i gioielli di famiglia: gli alberghi di lusso Danieli GIUGNO 2014 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Verso Piazza Affari 13/06/2014 Capital - N.412 - giugno 2014 Pag.30 (diffusione:85554, tiratura:133841) di Venezia e il Four Seasons di Milano. Sul settore Star fa rotta Favini, leader nell’ideazione e realizzazione di trame e disegni per la produzione di ecopelle e specializzato nel packaging di lusso. Un futuro da Star anche per l’Aeroporto di Bologna, che dovrebbe quotare il 35% del suo capitale. Entro fine anno sono poi attesi i grandi magazzini Ovs, società che vanta vendite per 973 milioni di euro e un margine operativo lordo di quasi 137 milioni, ma soltanto dopo lo scorporo dal gruppo Coin, in accordo con le banche finanziatrici. I piatti più ricchi arriveranno, in ogni caso, con le grandi dismissioni pubbliche. Il primo debutto sarà quello di Fincantieri, uno dei gruppi cantieristici più grandi al mondo. Il via libera formale è arrivato il 5 maggio dall’assemblea dei soci (il 99,36% è in mano a Fintecna, a sua volta controllata dal Tesoro via Cassa depositi e prestiti). Entro la fine dell’anno si quoteranno poi Enav, l’Ente di assistenza al volo, con la vendita di una quota fino al 49%, e Poste italiane, di cui Fitch ha migliorato l’outlook passandolo da negativo a stabile (in linea con quello dell’Italia). Al timone di Poste è approdato da poche settimane Francesco Caio, che punta a raccogliere 4 miliardi di euro dal collocamento del 40% dell’azienda. I doveri di una debuttante In passato, a tenere lontano dalla borsa le aziende a gestione familiare (cioè la maggioranza) era il timore di perderne il timone una volta spalancate le porte all’azionariato pubblico. Preoccupazione che è andata riducendosi negli anni. «Raramente si perde il controllo dell’azienda A sinistra, Alessandro Foti, amministratore delegato di FinecoBank; a destra, Gianandrea De Bernardis, amministratore delegato di Cerved. perché si tende a mantenere la quota di maggioranza»,puntualizza Barbara Lunghi, responsabile dei mercati per le pmi di Borsa italiana. «I cambiamenti principali che devono affrontare le piccole e medie imprese che si quotano sono più che altro a livello di governance, che va modificata per permettere all’azienda di dialogare con una platea di soggetti più ampi e con le Autorità di vigilanza e per adempiere agli obblighi di informative periodiche al mercato. Non tutte le aziende familiari e private sono pronte a compiere questo passo. Ma se guardano con interesse a Piazza Affari, noi possiamo aiutarle a percorrere questa e altre strade di apertura del capitale attraverso il programma Elite, la nostra piattaforma creata per supportare la crescita e l’internazionalizzazione delle pmi. E non necessariamente nella prospettiva di un ingresso in borsa». In effetti, la quotazione è un processo complesso che coinvolge tutte le principali funzioni societarie. E non di rado le aziende sono costrette a strutturarsi ex novo, dotandosi di divisioni e funzioni che in precedenza non contemplavano nell’organigramma. «La vecchia società cambia pelle per trasformarsi in una public com- Dieci azioni su cui puntare Quali sono i titoli che possono regalare soddisfazioni agli investitori? «Dopo nove trimestri col segno meno in termini di crescita economica, anche un +0.1% a fine 2013 può essere considerato un risultato importante, perché segnala l’inizio dell’inversione di tendenza; la ripresa rimane però debole e incerta, come dimostrato dal -0,1% a inizio 2014», avverte Giampaolo Trasi, responsabile equity & credit research di Intesa Sanpaolo. Che, forte del risultato delle trimestrali, suggerisce i settori da tenere d’occhio. «Il comparto delle utility ha fatto meglio delle attese nel primo trimestre dell’anno», ricorda. Enel, Enel G.P., Terna e Acea potrebbero, quindi, regalare qualche soddisfazione agli investitori nel corso dell’anno. «Primo trimestre positivo anche per il comparto finanziario, con performance solide per le assicurazioni e le sgr», sottolinea l’analista. Come Generali, Vittoria e Cattolica, che hanno riportato risultati 1Q superiori alle attese. Hanno fatto bene anche Indesit, nei beni di consumo, Yoox, comparto dei beni di lusso, e Buzzi Unicem, settore delle costruzioni. 32 GIUGNO 2014 pany», osserva Domenico Fanuele, managing partner dello studio internazionale Shearman & Sterling, advisor per l’Ipo di Rottapharm. «Ma gli effetti positivi sono tanti. Presentarsi come società quotata permette un più facile accesso al mercato dei capitali, considerata la riconosciuta trasparenza del processo di quotazione. Inoltre, grazie alla maggiore visibilità, fa aumentare la possibilità di stringere alleanze e accordi commerciali con le aziende dello stesso settore». Se approdare in borsa garantisce indubbi vantaggi, le porte della quotazione non sono aperte a tutti. Esistono, infatti, peculiarità imprescindibili per le aspiranti deb: trasparenza, dimensioni, crescita di reddito e solidità. Per essere quotata sui mercati principali, la società deve pubblicare e depositare gli ultimi tre esercizi di bilancio, di cui almeno uno certificato da una società di revisione. Inoltre deve disporre di una «buona storia» da raccontare agli investitori e, soprattutto, di un track record finanziario da mostrare come carta d’identità: numeri che certifichino un’effettiva crescita nel tempo, meglio se attraverso più generazioni. «Tra i principali requisiti da possedere ci sono anche il flottante minimo, ovvero il numero di azioni in circolazione al netto della partecipazione di controllo, che varia da mercato a mercato, la libera trasferibilità delle azioni e un governo societario in linea con le disposizioni di legge regolamentari applicabili che, pure in questo caso, variano da mercato a mercato», aggiunge Lukas Plattner, equiy partner dello studio legale Nctm di Milano, che si appresta a portare in borsa Aim4Aim, la newco creata da Ambromobiliare per investire in società già presenti su questo listino e anche su future matricole. La società approderà all’Aim nel secondo trimestre con l’obiettivo di raccogliere 50 milioni in due anni. La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Borsa
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