Stada ASP e baita Verzuda

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L’ECO DI BERGAMO
GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE 2014
Valli Seriana e di Scalve
La vecchia baita rinasce
e si converte al nuovo turismo
Oltressenda Alta: restaurata alla Verzuda bassa, a 1.500 metri
L’idea del sindaco Vanoncini: si dormirà accanto al mandriano
delle Orobie bergamasche, la
Giunta regionale, con delibera
del 6 settembre 2013, ha modificato la precedente disposizione di legge. Per cui ha stabilito
che anche in zone Zps sono
possibili lavori per il miglioramento dei pascoli e dei boschi
e per l’accesso agli stessi. Una
decisione importante, che ci ha
consentito di realizzare quanto
programmato».
Terra di mandriani
Oltressenda Alta
ENZO VALENTI
Alcuni faggi centenari – si calcola, secondo la stima del Corpo forestale delle Stato, che abbiano circa 300 anni – sono da
sempre i silenziosi spettatori
delle trasformazioni che hanno
via via interessato il pascolo su
cui insiste la baita della Verzuda bassa, posta sulla destra della valle dell’Ogna, a circa 1.500
metri di quota e di proprietà del
Comune di Oltressenda Alta.
Ora questa località dove i
faggi svettano verso il cielo si
prepara a convertirsi al turismo, grazie alla creazione di
una nuova strada agro silvo pastorale che dalle Baite del Möschel raggiunge la baita di Verzuda bassa, ma soprattutto alla
sistemazione di quest’ultima.
Di queste opere – che si aggiungono a quelle che il piccolo Comune seriano ha recentemente
realizzato per valorizzare pozze d’abbeverata, sentieri e baite, onde incrementare, con la
realizzazione anche di un
ostello della gioventù a Valzurio, un turismo rispettoso dei
luoghi e della natura – parla il
La baita della Verzuda bassa sorge a circa 1.500 metri di quota FOTO PIERINO BIGONI
sindaco Michele Vanoncini:
«Dato che la vecchia stradella
comunale che porta alla baita
della Verzuda bassa era ormai
impraticabile, abbiamo pensato di tracciarne una nuova. Era
necessaria per la sistemazione
della baita in questione. Aveva-
mo in precedenza avuto un finanziamento dalla Regione, sia
per la baita alta di Verzuda, che
è stata completamente ristrutturata, sia per la stradella di
accesso alla Baita bassa , pari a
40 mila euro».
C’era tuttavia un intoppo,
«che sembrava insormontabile. Il nuovo tracciato, infatti,
attraversava alcune zone a protezione speciale, dove non si
potevano eseguire lavori di alcun genere. Per fortuna, dietro
nostra insistenza, come pure
per l’interessamento del Parco
La nuova strada agro silvo pastorale è lunga circa due chilometri e larga in media tre metri
e 50. È stata realizzata in un
mese dalla ditta Lizzardi di
Gromo e vi possono transitare
solo i proprietari di boschi e
pascoli, così come i mandriani
e pastori caricatori dell’alpe.
Oltre all’intervento di ristrutturazione della baita bassa di
Verzuda è stata ultimata la
strada sterrata, grazie anche a
una somma devoluta al Comune dal Parco delle Orobie bergamasche. Esecutrice dei lavori l’impresa Ardil, di Villa
d’Ogna.
Aggiunge il sindaco: «Si è
sostituito l’assito sottostante il
tetto con legno massello, rifatto il manto di copertura isolandolo con appositi pannelli, si è
dotata la baita di nuovo camino
e di stufa a legna». L’idea dell’amministrazione comunale di
Oltressenda Alta è ora quella di
destinare parte della baita bassa e di quella alta della Verzuda
a fini turistici, con la possibilità
di pernottamento, lasciando
naturalmente gli spazi opportuni per il mandriano che sull’alpe lavora d’estate e produce
latticini. 1
Al passo della Manina, sopra Lizzola,
è ormai tutto pronto. Il valico, posto a
1.800 metri di quota, è stato scelto per
ospitare una piastra in acciaio, più conosciuta come «rosa dei venti», con
l’indicazione di tutte le cime circostanti.
L’opera è stata posizionata in
ricordo del compianto Mario
Merelli nei pressi della cappella
della Manina, edificio costruito
nel 1949 in onore della Madonna Pellegrina.
Nei giorni scorsi la sottosezione del Cai di Ardesio, cui Merelli era iscritto, ha infatti terminato la costruzione del basamento in muratura e posato la
grossa piastra in acciaio. L’opera
è stata collocata a poche decine
Terapia del dolore
Un incontro a Parre
Parre
Domani alle 20,30 al cineteatro di Parre è previsto un incontro aperto a tutti
per affrontare il tema «Terapia del
dolore: dalla malattia alla cura».
L’incontro è organizzato dall’associazione Nopain (www.nopain.it) che ha sede all’Ospedale
Niguarda di Milano, una Onlus
nata nel 2007 su iniziativa di
alcuni pazienti in sinergia con
la struttura di terapia del dolore
dell’ospedale milanese.
Quando il dolore, che è un
Per molti il dolore è malattia
di metri dalla chiesetta della
Manina, sul sentiero che collega
i rifugi Curò e Albani.
Il Cai aveva inizialmente individuato il rifugio Coca, luogo
molto amato da Mario, come
possibile sito atto ad ospitare la
Rosa dei venti. Durante la stessa
assemblea era però emerso come il passo della Manina offrisse una migliore vista panorami-
segnale di allarme lanciato dal
nostro organismo, si trasforma
in vera e propria malattia? Pensiamo a patologie come lombalgie primarie, osteoartrite, artrite reumatoide, cefalee e tante
altre malattie che nel tempo
vanno a incidere pesantemente
nell’esistenza del malato, instaurando un circolo vizioso di
depressione, ansia e altri disturbi emotivi che hanno un impatto
pesante sulla qualità della vita.
Paolo Notaro, responsabile
della struttura semplice Terapia
del dolore dell’Azienda ospedaliera Niguarda Ca’ Granda di
Milano e presidente di Nopain
Onlus, comunicherà lo stato
dell’arte della medicina nell’ambito delle cure della malattia del
dolore. 1
NEMBRO
Esenzione Tasi
Richieste accolte
Le richieste per l’esenzione dal versamento del
saldo Tasi presentate dai
contribuenti di Nembro
con Isee inferiore a
14.000 euro sono state
accolte. Gli interessati
possono quindi ritirare
l’attestazione relativa all’esenzione all’ufficio ragioneria del Comune il
lunedì, martedì, giovedì
e venerdì (9-12,20), il lunedì dalle 16,15 alle
18,30.
ALZANO
Si ammira la città
dal grattacielo
Proseguono ad Alzano gli
incontri alla riscoperta
di ambiente, storia, cultura e arte del territorio.
Dopo il pomeriggio di
martedì in municipio per
la presentazione del volume «Mi applicai alle
mercantie ma più agli
studi» di Eliana Acerbis
e Nazzarina Invernizzi,
sabato si sale sul grattacielo per ammirare la città dall’alto. Il ritrovo è
alle 15 a Palazzo Pelandi
in via Mazzini 17. In caso
di maltempo, è già pronta
l’alternativa: si potranno
scoprire «Le opere dei
Fantoni nella chiesa di
San Martino».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ca, praticamente a 360 gradi,
spaziando dal pizzo del Diavolo
al Cavrèl, dal Pizzo Recastello
alla Presolana.
L’inaugurazione, alla presenza del parroco di Valbondione
don Michele Rota, è fissata per
domenica alle 12; su esplicita
richiesta della famiglia, al termine della funzione religiosa si
terrà un rinfresco all’Hotel Camoscio di Lizzola, con proiezioni di filmati sulle spedizioni di
Mario.
Il Cai di Ardesio invita pertanto tutti gli escursionisti interessati a raggiungere il passo
della Manina in onore dell’amico Mario. 1
Il sorriso di Mario Merelli
splende tra le vette
Valbondione
IN BREVE
La rosa dei venti posata al passo della Manina in memoria di Merelli
Mirco Bonacorsi
Cena della solidarietà
per padre Fulgenzio
gio di pescatori. Baba Fulgenzio,
come è affettuosamente chiamato in Africa, è un missionario
passionista nativo di Castel
Rozzone. Insegnante, giornalista e scrittore, ha dedicato la sua
vita alla cultura, all’arte, alla civiltà africana. Nel 1960, studente di Teologia, fonda e dirige la
rivista «Fam» (Fraterno aiuto
missionario) per studenti delle
scuole superiori. Nel 1984 fonda
il Museo di arte, cultura e civiltà
africana a Calcinate.
Sedici anni dopo, il 2 giugno
2000, approda definitivamente
in Tanzania e avvia il Villaggio
della gioia. Per dare continuità
alla sua opera, ha fondato anche
l’istituto religioso «Le mamme
degli orfani». 1
Castione
Una «cena di beneficenza» a Bratto per
aiutare il Villaggio della gioia fondato
in Tanzania da padre Fulgenzio Cortesi,
missionario passionista bergamasco.
L’iniziativa di solidarietà si terrà venerdì 28 novembre a Bratto
in due momenti. Alle 19 la Messa
in chiesa parrocchiale, celebrata da padre Fulgenzio per i benefattori vivi e defunti. Alle 20
cena nell’Hotel Milano (25 euro). Durante la serata saranno
proiettati filmati sulla vita quo-
tidiana del Villaggio della gioia.
Per informazioni e prenotazioni, entro il 25 novembre, contattare il parroco (0346.31193), oppure Antonella, del Gruppo
missionari parrocchiale al numero 338.9647179.
Il Villaggio della gioia, a Dar
es Salaam, ex capitale della Tanzania, è una casa famiglia che
offre un tetto, la formazione
professionale, l’istruzione e l’assistenza sanitaria a ragazzi di
strada e orfani dell’Aids. Sorge
vicino a un poverissimo villag-
Ca. Ep.