34 L’ECO DI BERGAMO SABATO 27 SETTEMBRE 2014 Provincia «Brebemi con 16 mila mezzi» Legambiente va all’attacco I volontari di Legambiente hanno contatto i veicoli che transitano sulla nuova autostrada direttissima: «È sottoutilizzata, si abbassi il pedaggio» A pagina 37 [email protected] www.ecodibergamo.it/cronaca/section/ Frana di Serina La Provincia in aiuto del Comune «Tempi più veloci» Dopo i ritardi di cui era stato accusato il sindaco Pirovano tende la mano: vizi di comunicazione «A disposizione per progettazione e direzione» Uno dei macigni che incombono sulla strada provinciale Serina GIOVANNI GHISALBERTI La Provincia di Bergamo supporterà il Comune di Serina nella progettazione e nella direzione lavori per la messa in sicurezza del versante franato a Rosolo. «Così facendo – spiega il presidente della Provincia Ettore Pirovano – dovremmo riuscire a guadagnare tre-quattro mesi di tempo, evitando anche la procedura d’appalto per la progettazione esecutiva». La buona notizia che, quindi, dovrebbe dare un’accelerata alla riapertura della strada provinciale 27 della Val Serina, chiusa ormai da dieci mesi per frana, arriva all’indomani della polemica sorta proprio sui ritardi dei lavori. Ritardi messi in evidenza in particolare dal comitato di cittadini che da mesi si batte per velocizzare i tempi di ripristino della viabilità. Sotto accusa era finito il sindaco di Serina Giovanni Fattori, responsabile unico del procedimento per la messa in sicurezza del versante. Il Comune, per il supporto tecnico, finora si è rivolto a una società di consulenza di Barletta. «C’è stato probabilmente un vizio di comunicazione – spiega il presidente Pirovano –. Forse il sindaco non aveva capito che la nostra non voleva essere un’intrusione ma un affianca- Il blocco della strada «Così risparmiamo 3-4 mesi per la progettazione esecutiva» Lavori per 1,2 milioni di euro poi Via Tasso ricostruirà il ponte mento al loro lavoro». «Il sindaco di Serina e io ci siamo chiariti reciprocamente – continua Pirovano – e abbiamo concordato di ampliare la collaborazione già in atto tra la Provincia e i Comuni, in particolare con Serina. La collaborazione, che sarà ratificata tra il sindaco e il dirigente della Viabilità Renato Stilliti, potrà velocizzare sensibilmente i tempi di redazione del progetto esecutivo e il conseguente appalto dell’opera potendo contare sulla diretta collaborazione della Provincia che ha tutto l’interesse a un veloce buon esito dei lavori di messa in sicurezza della montagna perché soltanto dopo la bonifica potranno iniziare il lavori per la costruzione del nuovo ponte, il cui progetto è già completato». Lunedì, dunque, è previsto un incontro tra il sindaco di Serina Giovanni Fattori e il dirigente Stilliti, per definire le modalità con cui la Provincia supporterà il Comune. «Il Comune di Serina dovrà chiedere ufficialmente alla Provincia un aiuto – continua Pirovano –. A quel punto il nostro ufficio tecnico potrà prendersi in carico della progettazione esecutiva, senza perdere i tempi della procedura della gara, quindi potrà assumere anche la direzione dei lavori. Così facendo dovremmo riuscire a guadagnare 3-4 mesi di tempo. Pur rimanendo il sin- L’ultima assemblea pubblica organizzata dal Comitato daco di Serina sempre il responsabile unico del procedimento visto che il finanziamento regionale di 1,2 milioni di euro è stato assegnato al suo Comune». «Con la Provincia stiamo già collaborando da tempo – aggiunge il sindaco di Serina Fattori – e lunedì vedremo come muoverci per la progettazione. Potrebbe essere che se ne prenda carico la Provincia: in questo modo risparmieremmo tempo e soldi». La frana che da circa dieci mesi sta bloccando la viabilità in Val Serina con forti disagi per i pendolari e ripercussioni su economia e turismo, è caduta in località Rosolo di Algua. Fosse stato solo il crollo del ponte forse la cosa si sarebbe risolta in tempi più veloci. «Invece – spiega il dirigente La protesta del comitato in fiera: finora pochi fatti SERINA «A quasi dieci mesi dalla caduta della frana le parole spese e le promesse fatte da chi sta “gestendo” la situazione sono state molte, ma i fatti, per contro, sono quasi pari a zero». Il comitato pubblico «Strada provinciale 27», che da alcuni mesi si batte per il ripristino più veloce possibile della viabilità in Val Serina, ha scelto la storica fiera zootecnica serinese per alzare ancora la voce contro i ritardi della messa in sicurezza della frana di Rosolo. Il comitato ha distribuito centinaia di volantini e attac- cato uno striscione inequivocabile: «La nostra pazienza sta finendo». «Il sindaco, come responsabile unico del procedimento – spiega il comitato – si è dimostrato inadeguato per tale compito e quindi chiediamo che rinunci a tale incombenza, lasciando spazio a figure più competenti». Quindi si punta il dito contro Provincia, Regione e Ster, i cui ruoli sarebbero «mancati completamente». Si chiede loro un intervento affinché trovino una «figura che lavori concretamente per la frana». Lo striscione apparso mercoledì a Serina del Comitato sulla provinciale 27 della Provincia Stilliti – durante le ispezioni del versante franato sono emerse situazioni di rischio ben maggiori». In particolare una quarantina di massi a rischio crollo sulla provinciale. In quel momento si ipotizzò anche la realizzazione di un tunnel che avrebbe risolto ogni problema, ma i costi erano decisamente troppo elevati. Così, da allora, si è riusciti a Infine il comitato chiede di poter avere un proprio rappresentante all’interno degli organismi che si occupano della questione, ovvero Unione dei Comuni Valle Serina, Provincia, Regione e Comuni: «La popolazione ha il diritto di essere informata e, dopo quasi dieci mesi di silenzio, interrotto solo per annunciare false date di riapertura, riteniamo doveroso essere coinvolti». Il comitato ha quindi accolto positivamente la notizia della collaborazione tra Comune e Provincia per la progettazione e la direzione lavori. «È sicuramente un passo avanti ed è quello che chiedevamo – spiega Diego Bonaldi – ma devono sapere che qualcuno sta perdendo la pazienza». 1 35 L’ECO DI BERGAMO SABATO 27 SETTEMBRE 2014 Divano sul monumento Denunciati due giovani Arzago: c’è la ricevuta, riparte l’istanza di grazia per Monella I carabinieri di Serina sono risaliti a due 23enni: avrebbero compiuto il gesto per una bravata. Sono stati denunciati per danneggiamento A pagina 38 È stato depositato il documento che certifica il risarcimento all’albanese ucciso da Antonio Monella. Ora l’istanza di grazia può ripartire A pagina 39 «Valle Imagna, strada libera entro tre mesi» Berbenno, inizia la sistemazione definitiva Poi sparirà il semaforo all’imbocco della galleria Berbenno REMO TRAINA Il punto in cui il dicembre scorso è scesa la frana che blocca la viabilità in Val Serina. Il ponte sarà ricostruito ex novo ripulire solo il versante lungo tutta la strada (circa 400-500 metri) dalle piante. Nel frattempo è stato assegnato anche l’incarico di progettazione preliminare per la messa in sicurezza. «Con il supporto dell’ufficio tecnico della Provincia - prosegue Stilliti - dovremmo riuscire ad accelerare i tempi. I lavori di messa in sicurezza del versante dovrebbero inizia- re tra fine anno e inizio 2015. Una volta conclusi la Provincia provvederà alla ricostruzione del ponte ex novo, per una spesa di 305 mila euro». Il vecchio ponte sul torrente Serina, danneggiato dalla frana di dicembre, sarà demolito e al suo posto verrà realizzato quello nuovo. 1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA Dovranno portare pazienza ancora una novantina di giorni, forse meno, gli utenti della strada provinciale della Valle Imagna che da otto mesi devono fermarsi davanti al semaforo messo all’imbocco della galleria «La Grate - Ponte Giurino» all’indomani della frana scesa all’inizio di febbraio. La paurosa frana di 15.000 metri cubi che aveva invaso la strada provinciale proprio all’imbocco della galleria tra Ponte Giurino e Capizzone, finendo nella vallata sottostante, aveva reso impossibile il transito sulla provinciale, provocando non pochi problemi di viabilità per i cittadini della Valle Imagna. Immediato l’intervento della Ster di Bergamo-Regione Lombardia che in collaborazione con i Comuni di Berbenno e Capizzone, la Provincia, Comunità montana Valle Imagna e Bim, ha permesso di assegnare i lavori di somma urgenza per 200.000 euro all’impresa Bettineschi di Colere. La ditta in una quindicina di giorni aveva riaperto il tratto di strada, sulla quale si procede con circolazione a senso unico alternato, regolato da semaforo. «A ciascuno la sua parte» Il sopralluogo di ieri mattina a Ponte Giurino La frana era scesa all’inizio di febbraio. Lavori affidati a impresa di Colere L’intervento definitivo Nel frattempo gli stessi enti hanno operato per attivare l’intervento definitivo di rimozione dei restanti detriti – più di 5.000 metri cubi –, consolidare il pendio, sistemare la valletta e realizzare le opere d’ingegneria naturale previste dal progetto. In particolare saranno eseguiti dei profondi drenaggi per captare le acque e tenere mion e ruspe avevano già iniziato a rimuovere le macerie. Al sopralluogo e all’inizio dei lavori erano presenti gli assessori regionali all’Ambiente Claudia Terzi e alla Sicurezza e Protezione civile Simona Bordonali, i sindaci di Berbenno Claudio Salvi e di Capizzone Alessandro Pellegrini, il presidente della Comunità montana Valle Imagna Roberto Facchinetti, i tecnici della Provincia Daniele Sari e Matteo Centurelli. «La frana di Berbenno ha causato notevoli disagi agli abitanti della valle, interrompendo per qualche giorno anche i collegamenti viabilistici. La Regione Lombardia si è attivata immediatamente per riaprire la strada e per effettuare gli interventi di stretta necessità – hanno dichiarato i due assessori regionali –. Questa mattina, a distanza di pochi mesi, abbiamo dato il via alla seconda fase dei lavori, finalizzati alla stabilizzazione definitiva del versante. Abbiamo voluto presenziare anche per dimostrare la vicinanza della Regione. Questa seconda fase comporta un ulteriore investimento di 300.000 euro che la Regione ha voluto effettuare per garantire la sicurezza dei residenti e per evitare altre interruzioni dei collegamenti. I lavori – garantiscono – saranno ultimati in massimo 90 giorni». Gli assessori regionali Terzi e Bardonali ieri in sopralluogo asciutto il pendio. I lavori, per un importo di circa 300.000 euro, sono stati appaltati all’impresa Cosepi di Alfredo Piantoni di Colere che dovrà ultimare i lavori entro 90 giorni. Ma per l’ingegner Claudio Merati della Ster, responsabile del procedimento, l’opera potrebbe terminare, se tutto va per il verso giusto, entro 60 giorni. Ieri mattina a Ponte Giurino si è svolto un sopralluogo durante il quale Merati ha spiegato gli aspetti tecnici delle opere che verranno realizzate. Subito dopo il geologo Michele Gargantini, direttore dei lavori, il titolare dell’impresa Cosepi Alfredo Piantoni e Claudio Merati hanno sottoscritto il verbale di inizio lavori. Nel frattempo ca- Via stretta, Oltressenda «scuce» a Pirovano il progetto I due assessori lanciano anche una freccia lontano: «Questi ultimi mesi sono stati caratterizzati da forti precipitazioni che hanno interessato tutto il territorio lombardo – concludono –. La Regione ha fatto e sta facendo tutto il possibile, anche al di là delle proprie competenze, per risolvere tutte le criticità che si sono verificate. Ricordiamo però che la Lombardia ha un residuo fiscale di circa 50 miliardi di euro all’anno e sarebbe ora che anche lo Stato centrale intervenisse per risolvere i problemi del nostro territorio». Insieme ai sindaci e agli assessori regionali c’era anche Bruna Vanotti che con la famiglia abita proprio davanti al pendio franato, da dove cioè sono scesi i detriti che da mesi stazionano sul suo terreno. 1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA in tutto), al momento, è in grado di garantire uno stanziamento di 10 mila euro. La speranza di un bando OLTRESSENDA ALTA C’è l’ostello «Baita Valle Azzurra», inaugurato un paio d’anni fa nel luogo dove sorgeva la scuola elementare. C’è la valle del Möschel con i suoi panorami, le sue baite e i suoi funghi (poche settimane fa in questi boschi sono passati pure 25 micologi americani in visita alle nostre montagne). E c’è una frazione, Valzurio, abitata stabilmente da una ventina di persone. Per arrivare a tutto questo dal «capoluogo» di Oltressenda Alta, Nasolino, c’è però da percorrere una strada comunale che, per come è oggi, rischia di diventare un serio deterrente per molti guidatori. Nei due chilometri finali infatti, dalla località Camai fino appunto a Valzurio, ci sono ben 14 curve, su una via asfaltata ma stretta (la larghezza massima non supera i 3,5 metri), che in diversi tratti non permette il passaggio insieme di due auto. Insomma, allargare la carreggiata si rende necessario anche per ragioni di sicurezza, considerato l’aumento dell’interesse turistico della zona, e pure il saltuario passaggio, da queste parti, di mezzi di tra- sporto di legname. Con questo intento si è mossa l’amministrazione di Oltressenda Alta, chiedendo l’aiuto della Provincia, che ieri (nell’ultima seduta di Giunta prima delle elezioni di domani) ha dato il via libera a un protocollo d’intesa con il Comune. In pratica, Via Tasso mette a disposizione il proprio personale per redigere, entro la fine di ottobre, un progetto preliminare per l’allargamento e la messa in sicurezza della strada, che corre lungo un costone. Sarà lo stesso ente poi a garantire la progettazione definitiva Uno scorcio di Valzurio ed esecutiva, e la direzione dei lavori, per un impegno complessivo stimato in circa 2.300 euro, che è dato essenzialmente dai costi del personale che sarà impegnato nelle varie attività di progettazione, esecuzione di sopralluoghi, coordinamento. L’appalto e il finanziamento del cantiere, poi, saranno a carico del Comune, e i costi da una prima stima dovrebbero aggirarsi sui 190 mila euro. A oggi è dunque difficile ipotizzare quando i lavori potranno partire: il piccolo Comune montano (gli abitanti sono 160 «Ma avere il progetto è un passo importantissimo – spiega il sindaco di Oltressenda, Michele Vanoncini – perché così potremo essere pronti e organizzati nel caso si apra l’opportunità di qualche bando per reperire le risorse. Per questo ringraziamo la Provincia. Mi piacerebbe molto riuscire a risolvere questa situazione prima della fine del mio mandato, nel 2016. Le persone del posto ormai sono anche un po’ abituate, ma per chi viene da fuori è più difficile. Soprattutto in inverno». 1 Fausta Morandi
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