Titolo del progetto: “ STERILIZZATORE ULTRA-FLASH

Titolo del progetto: “ STERILIZZATORE ULTRA-FLASH”
Proponente: GIOSUE’ FEOLA
TEL. 3401014152
E-Mail: [email protected]
GENERALITA’
L’idea è quella di realizzare uno sterilizzatore per latte, di nuova concezione, adottando cioè un nuovo
procedimento che si discosta dalle tecnologie fin ora utilizzate. Nella maggior parte dei casi i processi di
riscaldamento avvengono attraverso scambiatori di calore indiretti a superficie, si tratta di sistemi statici
in cui il fluido alimentare viene riscaldato alla temperatura di sterilizzazione a spese di un fluido
termovettore: non è certo la soluzione più efficiente, in quanto richiede un costo di esercizio elevato e un
investimento sull’impianto notevole, oltre alla grande estensione spaziale dell’impianto . Se lo scambiatore
a superficie di scambio termico resta l’unica soluzione disponibile, cercherò di realizzare una macchina
dinamica di alta tecnologia , che realizza il medesimo effetto utile di sterilizzazione del latte ma differisce
nel funzionamento e dai consumi energetici vantaggiosi, rendendo possibile la diffusione e l’utilizzo
dell’apparecchio nei piccoli produttori locali.
DESCRIZIONE
Il metodo che viene proposto in questo progetto riguarda l’attrito viscoso del fluido. Questo
procedimento risulterà interessante per la brevità del trattamento termico e la compattezza
dell’apparecchio. Inoltre è anche un tentativo esemplare di innovazione nel campo dei processi di
riscaldamento dei fluidi: il riscaldamento viene ottenuto per lo sviluppo di calore che si produce in un fluido
Newtoniano (il latte può essere considerato come tale) , che scorre tra due superfici molto ravvicinate, di
cui una è in movimento rapido.
Lo sterilizzatore Ultra-Flash è essenzialmente composto da dichi che ruotano a 50Hz (3000 Rpm) tra
elementi fissi. Lo spazio tra questi elementi è di qualche decimo di mm (variabile con un meccanismo di
regolazione) : il fluido entra dal centro e segue una traiettoria radiale verso la periferia. La sola fonte di
energia è un motore elettrico, e la quasi totalità della potenza viene trasformata in calore. Il rendimento
dell’apparecchio è unicamente funzione della potenza del motore e della differenza di temperatura .
VANTAGGI:
-Dimensioni ultra compatte: le ridotte dimensioni ne consentono l’installazione anche in locali con spazi
limitati.
-Ottimo controllo di temperatura: variando lo spazio tra i dischi si regola la temperatura nel collettore di
uscita.
-Regolazione automatica: disponendo di una sonda termometrica (di tipo PTC) sulla linea di uscita e di un
controllore PID con una modulante sul flusso di ingresso si regola la temperatura al valore impostato.
-Produzione di fluido sterilizzato in maniera istantanea.
-Transitori termici molto contenuti: l’impianto va a regime rapidamente .
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA CON INDICAZIONE DELLE PARTI ESSENZIALI DELL’IMPIANTO
Come si può notare molti componenti dell’impianto sono facilmente reperibili in commercio (Motore
elettrico, cinghia di trasmissione del moto, puleggia, valvole modulanti della portata, sonde termometriche)
, la parte che sarà oggetto di dimensionamento e realizzazione con gli strumenti del Fab Lab sarà il
convertitore di attrito viscoso in calore, costituito da dischi dalle superfici corrugate, alcuni dei quali sono
vincolati solidamente all’albero.
Il MOTORE E LA TRASMISSIONE
E’ un motore elettrico in corrente alternata, a tre fasi con una coppia di poli per fase, alimentato a 50Hz
avrà una velocità angolare di sincronismo di 3000 giri al minuto, funzionerà con una potenza minore di 3
Kw . Al motore verrà collegato un sistema di trasmissione a cinghia multi V, che permetterà di trasmettere il
moto di rotazione all’albero utilizzatore.
L’ALBERO CONDOTTO E L’EQUIPAGGIAMENTO
L’albero condotto verrà realizzato al tornio parallelo partendo da una barra di ferro, le dimensioni saranno
oggetto di dimensionamento agli sforzi alla quale sarà sottoposto durante il funzionamento (flessotorsione).
LA REGOLAZIONE PID E LA MODULANTE
Il sistema di regolazione è di vitale importanza per l’utilità nel suo impiego , per la conservazione di un
equilibrio esistente nel processo e/o il ripristino dello stesso quando, per una qualsiasi ragione, esso viene
turbato (regolazione di temperatura).
La variabile controllata è la temperatura del latte in uscita, mentre l’agente di controllo è la portata in
ingresso. Dal trasmettitore la variazione di temperatura giunge al controllore/regolatore (PID) all’interno
del quale avviene l’elaborazione della misura. Il risultato di tale elaborazione viene inviato come segnale di
potenza all’elemento finale di controllo ( la valvola servomotore). Il tipo di regolatore PID, produce una
variazione nella posizione dell’elemento finale di controllo che è proporzionale a:
-
Scostamento della variabile temperatura dal set point (azione P)
Durata della scostamento (azione I)
Rapidità dello scostamento della variabile (azione D)
LA MODULANTE