PG51 - Cepas

Sigla: PG51
CEPAS srl
Viale di Val Fiorita, 90 - 00144 Roma
Tel. 065915373 - Fax: 065915374
E-mail: [email protected]
Sito internet: www.cepas.eu
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P
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PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE DEL PERSONALE OPERANTE
CON TALUNI GAS FLUORURATI EX REGOLAMENTI EUROPEI
303/2008 ( cat. I, II, III, IV) , 304/2008, 305/2008, 306/2008
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10.12.2014
Rev. Generale
Presidente
Amministratore Unico
Comitato di Certificazione
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13.06.2014
Rev. Generale
Presidente
Amministratore Unico
Comitato di Certificazione
Rev.
Data
Motivazioni
Convalida
Approvazione
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PERSONALE OPERANTE CON TALUNI GAS
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INDICE
1.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
2.
RIFERIMENTI
3.
TERMINI E DEFINIZIONI
4.
SCOPO E CATEGORIE DI CERTIFICAZIONE
5.
PROCEDURE DI CERTIFICAZIONE
6.
CERTIFICAZIONE
7.
MANTENIMENTO ANNUALE E RINNOVO DECENNALE
8.
CODICE DEONTOLOGICO E PRESCRIZIONI PER L’USO DEL MARCHIO CEPAS
9.
SOSPENSIONE, REVOCA E RIDUZIONE DEL CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA
CERTIFICAZIONE
10.
TARIFFE
11.
REGISTRI
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PERSONALE OPERANTE CON TALUNI GAS
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1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente documento descrive e regolamenta le specifiche modalità di certificazione definite ed attuate da
CEPAS in qualità di Organismo di Certificazione di Personale, quando una Organizzazione (OR
Organizzazione Richiedente) richiede di certificare il personale operante nelle attività di installazione,
manutenzione e/o riparazione di apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di
calore ed impianti fissi di protezione antincendio ed estintori contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra ai
sensi della normativa cogente. Nello specifico il campo di applicazione è dettagliato nel seguente paragrafo 4.
Nel presente documento sono descritte le azioni che debbono essere poste in essere sia da parte CEPAS che
dal Richiedente.
Il presente documento contiene solo indicazioni specifiche aggiuntive rispetto al regolamento CEPAS RG-01
“Regolamento generale per la certificazione del personale” che si intende parte integrante dello stesso.
La certificazione rilasciata da CEPAS è basata sulla valutazione di un insieme consistente di evidenze
oggettive. Tali evidenze, tuttavia, sono raccolte attraverso un campionamento e possono quindi non garantire
automaticamente la totale conformità ai requisiti.
CEPAS riconosce, altresì, l’importanza dell’imparzialità nel processo di certificazione e per questo motivo si
prefigge di svolgere le proprie attività con obiettività, evitando il conflitto d’interesse.
Il campo di applicazione del presente documento è riferito alla certificazione del personale in funzione
del riferimento normativo e, quando applicabile, distribuita su differenti categorie nell’ambito dello
stesso regolamento (vedi paragrafo 4).
 Regolamento (CE) n. 303/2008: addetto a svolgere una o più delle seguenti attività su apparecchiature
fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore contenenti taluni gas fluorurati ad
effetto serra:
a) controllo delle perdite di applicazioni contenenti almeno 3 kg di gas fluorurati ad effetto serra di
applicazioni contenenti almeno 6 kg di gas fluorurati ad effetto serra dotate di sistemi
ermeticamente sigillati, etichettati come tali;
b) recupero;
c) installazione;
d) manutenzione o riparazione.
 Regolamento (CE) n. 304/2008: addetto a svolgere una o più delle seguenti attività relative agli
impianti fissi di protezione antincendio:
a) controllo delle perdite dalle applicazioni contenenti almeno 3 kg di gas fluorurati ad effetto serra;
b) recupero di gas fluorurati a effetto serra, anche per quanto riguarda gli estintori;
c) installazione;
d) manutenzione o riparazione.
 Regolamento (CE) n. 305/2008: addetto al recupero di taluni gas fluorurati ad effetto serra da
commutatori ad alta tensione.
 Regolamento (CE) n. 306/2008: addetto al recupero di taluni solventi a base di gas fluorurati ad effetto
serra dalle apparecchiature che li contengono.
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2. RIFERIMENTI
Tutti i riferimenti a Leggi, Norme e documenti CEPAS non datati richiamati nel presente documento si intendono nella
loro ultima edizione vigente
2.1 Regolamenti comunitari e leggi
 Regolamento (UE) N. 517/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 sui gas
fluorurati a effetto serra e che abroga il Regolamento (CE) n. 842/2006
 Regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006 su taluni gas
fluorurati ad effetto serra valido fino al 31.12.2014
 Regolamento (CE) n. 1493/2007 della Commissione del 17 dicembre 2007, che istituisce, ai sensi del
Regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, il formato della relazione che deve essere
presentata dai produttori, importatori ed esportatori di taluni gas fluorurati ad effetto serra;
 Regolamento (CE) n. 1494/2007 della Commissione del 17 dicembre 2007, che istituisce, ai sensi del
Regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, la forma delle etichette ei requisiti di
etichettatura ulteriori per i prodotti e apparecchiature contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra;
 Regolamento CE) n. 1516/2007 della Commissione del 19 dicembre 2007, che stabilisce, ai sensi del
regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, perdita requisiti standard di controllo per
le apparecchiature fisse di condizionamento d'aria e pompe di calore contenenti taluni gas fluorurati ad effetto
serra;
 Regolamento (CE) n. 1497/2007 della Commissione del 18 dicembre 2007, che stabilisce, ai sensi del
regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti standard di controllo delle
perdite per i sistemi di protezione antincendio contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra;
 Regolamento (CE) n. 303/2008 del 2 aprile 2008 che stabilisce, conformemente al regolamento (CE) n.
842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti minimi e le condizioni per il riconoscimento
reciproco della certificazione delle imprese e del personale per quanto riguarda apparecchiature fisse di
refrigerazione, condizionamento d'aria e pompe di calore contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra;
 Regolamento (CE) n. 304/2008 del 2 aprile 2008 che stabilisce, conformemente al regolamento (CE) n.
842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti minimi e le condizioni per il riconoscimento
reciproco della certificazione delle imprese e del personale per quanto riguarda impianti fissi di protezione
antincendio e gli estintori contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra;
 Regolamento (CE) n. 305/2008 del 2 aprile 2008 che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n.842/2006
del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti minimi e le condizioni per il riconoscimento reciproco della
certificazione del personale addetto al recupero di taluni gas fluorurati ad effetto serra dai commutatori ad alta
tensione;
 Regolamento (CE) n. 306/2008 del 2 aprile 2008 che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n.842/2006
del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti minimi e le condizioni per il riconoscimento reciproco della
certificazione del personale addetto al recupero di taluni solventi a base di gas fluorurati ad effetto serra dalle
apparecchiature;
 Decreto del Presidente della Repubblica n. 43 del 27 Gennaio 2012 concernete le modalità di attuazione del
Regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006 su taluni gas
fluorurati ad effetto serra;
2.2 Normativa applicabile
 UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012 - Valutazione della Conformità - Requisiti generali per organismi che
eseguono la certificazione di persone
 IAF GD 24:2009 “IAF Guidance on the Application of ISO/IEC 17024:2003”;
 UNI EN 13313:2004 “Impianti di refrigerazione e pompe di calore – Competenza del personale”;
 ISO/IEC 17000:2004 Valutazione della conformità — Vocabolario e principi generali;
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 EA-1/22 A-AB: 2006 EA Policy For Conformity Assessment Schemes
 ACCREDIA - RG-01 Regolamento per l’accreditamento degli Organismi di Certificazione;
 ACCREDIA - RG-09 Regolamento per l’utilizzo del Marchio;
 ACCREDIA - RT-28 Prescrizioni per l’accreditamento di Organismi operanti le certificazioni dei servizi di:
- installazione, manutenzione o riparazione di apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e
pompe di calore contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra, in base alle disposizioni del Regolamento (CE)
n. 303/2008;
- installazione, manutenzione o riparazione di impianti fissi di protezione antincendio e di estintori contenenti
taluni gas fluorurati ad effetto serra, in base alle disposizioni del Regolamento (CE) n. 304/2008;
 Circolare ACCREDIA N° 8/2014 - Chiarimenti relativi alle attività condotte dagli OdC accreditati nello schema
F-GAS
3. TERMINI E DEFINIZIONI
Candidato: Persona fisica o datore di lavoro della persona fisica che presenta la richiesta di certificazione
Organismo di Valutazione (OdV): Figura contemplata dai Regolamenti europei di riferimento per il
presente documento agli:
 Art.11- Reg. CE 303/2008, 304/2008;
 Art. 6 - Reg. CE 305/2008;
 Art. 5 - Reg. CE 306/2008.
Si tratta di struttura indipendente da qualsiasi interesse predominante che ha la responsabilità di preparare
e gestire gli esami per il rilascio del certificato.
Il ruolo può essere esercitato da CEPAS o da Organizzazione qualificata da CEPAS in accordo alle
procedure vigenti (PG54).
MATT: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
4. CAMPO DI APPLICAZIONE E CATEGORIE DI CERTIFICAZIONE
Il Candidato può richiedere il certificato a fronte dei regolamenti di riferimento per il presente documento per i
seguenti scopi e categorie nell’ambito dello scopo, ove previsto:
 Certificato, ai sensi del Regolamento (CE) n.303/2008, per le seguenti Categorie:
a) Categoria I: può svolgere tutte le attività riportate nel seguito:
 controllo delle perdite di applicazioni contenenti almeno 3 kg di gas
fluorurati ad effetto serra e di applicazioni contenenti almeno 6 kg di gas
fluorurati ad effetto serra dotate di sistemi ermeticamente sigillati, etichettati
come tali;
 recupero;
 installazione;
 manutenzione o riparazione.
b) Categoria II: può svolgere attività di:
 recupero;
 installazione;
 manutenzione o riparazione;
in relazione alle apparecchiature di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore contenenti
meno di 3 kg o, nel caso di sistemi ermeticamente sigillati, etichettati come tali, meno di 6 kg di gas
fluorurati ad effetto serra.
Inoltre può svolgere attività di controllo delle perdite di applicazioni contenenti almeno 3 kg di gas
fluorurati ad effetto serra e di applicazioni contenenti almeno 6 kg di gas fluorurati ad effetto serra
dotate di sistemi ermeticamente sigillati, etichettati come tali, a condizione che queste non comportino
un intervento sui circuiti frigoriferi contenenti gas fluorurati ad effetto serra.
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c) Categoria III: può svolgere attività di recupero in relazione alle apparecchiature di refrigerazione e di
condizionamento d’aria e alle pompe di calore contenenti meno di 3 kg o, nel caso di
sistemi ermeticamente sigillati, etichettati come tali, meno di 6 kg di gas fluorurati ad
effetto serra.
d) Categoria IV: può svolgere attività di controllo delle perdite di applicazioni contenenti almeno 3 kg
di gas fluorurati ad effetto serra e di applicazioni contenenti almeno 6 kg di gas
fluorurati ad effetto serra dotate di sistemi ermeticamente sigillati, etichettati come
tali, a condizione che non implichi un intervento sui circuiti di refrigerazione
contenenti gas fluorurati ad effetto serra.
 Certificato, ai sensi del Regolamento (CE) n.304/2008, per svolgere una o più delle seguenti attività
relative agli impianti fissi di protezione antincendio:
a) controllo delle perdite dalle applicazioni contenenti almeno 3 kg di gas fluorurati ad
effetto serra;
b) recupero di gas fluorurati a effetto serra, anche per quanto riguarda gli estintori;
c) installazione;
d) manutenzione o riparazione.
 Certificato, ai sensi del Regolamento (CE) n.305/2008, per svolgere il recupero di taluni gas fluorurati ad
effetto serra da commutatori ad alta tensione.
 Certificato, ai sensi del Regolamento (CE) n.306/2008, per svolgere al recupero di taluni solventi a
base di gas fluorurati ad effetto serra dalle apparecchiature che li contengono.
5. PROCEDURA DI CERTIFICAZIONE
Il rilascio del certificato avviene a seguito di una sessione di esame teorico-pratico finalizzato alla
verifica e valutazione delle conoscenze, competenze ed abilità del candidato alla certificazione.
Il candidato avrà a disposizione le apparecchiature necessarie per lo svolgimento delle previste prove
pratiche debitamente tarate.
La verifica ha luogo in un’unica fase presso la sede operativa di esame individuata da CEPAS.
Nel caso di utilizzo di sedi diverse CEPAS dovrà qualificare le infrastrutture utilizzate per le prove
pratiche
Organismo di Valutazione (OdV)
Qualora CEPAS si avvalga di Organizzazione qualificata l’ODV deve:
a) Applicare le procedure di CEPAS
b) Preparare e sovraintendere agli esami
c) Gestire le registrazioni in conformità ai requisiti CEPAS
d) Utilizzare solo i documenti e le domande di esame predisposte o approvate da CEPAS
e) Disporre di apposita strumentazione idonea garantendone la taratura/manutenzione
Il Candidato (persona fisica o organizzazione agente in nome e per conto di persona fisica) richiedente
la certificazione del personale deve mettere a disposizione di CEPAS seguenti documenti:
Richiesta di certificazione
Sono ammessi all’iter di certificazione tutti coloro che, avendo presentato formale richiesta attraverso il
modulo MD08, documentano quanto segue:

Richiesta di ammissione all’esame di certificazione (MD08)

Certificato di iscrizione nel Registro telematico Gas Fluorurati (*)

copia documento d’identità valido,

2 foto formato tessera (anche formato elettronico TIFF)

regolare pagamento delle quote previste per l’ammissione all’esame CEPAS

attestato corso di formazione nel settore in cui si richiede la certificazione (facoltativo)
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(*) Il rilascio del certificato CEPAS è subordinato all’iscrizione del candidato nel Registro telematico Gas
Fluorurati (www.fgas.it).
Per i Candidati non madrelingua italiana, CEPAS si assicura la corretta comprensione della lingua
italiana, scritta e orale, e a tal fine può richiedere evidenza di corsi riconosciuti.
Nel caso in cui la richiesta sia presentata dal datore di lavoro, la richiesta deve essere firmata anche dalla
persona fisica che deve/richiede di essere certificata.
La richiesta deve fare esplicito e chiaro riferimento allo scopo ed alla categoria richiesti, quando applicabile,
in conformità a quanto esplicitato nel paragrafo 5.
Modalità di svolgimento dell’esame
L’esame di certificazione si svolge nelle località e date stabilite, di volta in volta, dal Direttore il quale, con
l’ausilio del personale dipendente, provvede a comunicarle a ciascun Candidato. Alla sessione d’esame
CEPAS sono presenti i candidati, la Commissione d’esame e il personale CEPAS e, quando previsto, gli
ispettori ACCREDIA; questi ultimi possono riservarsi di intervistare i presenti, nel rispetto comunque del
programma CEPAS di gestione dell’esame.
Prima dell’inizio delle prove d’esame, i candidati sono tenuti a:
- esibire un documento di identità valido,
- firmare il foglio presenze,
- sottoscrivere copia del Codice Deontologico (CD01) e delle Prescrizioni per l'uso del Marchio (MC01), per
accettazione delle procedure dell’intero iter di certificazione.
- presentare la ricevuta degli avvenuti pagamenti delle quote previste per la partecipazione all’esame.
Analogamente, nel caso in cui CEPAS si avvalga di Organizzazione qualificata, l’OdV gestirà l’esame di
certificazione applicando le procedure CEPAS, gestendo direttamente l’esame.
Argomenti e criteri di valutazione
L’esame di certificazione si articola così come di seguito dettagliato:
Regolamento (CE) n.303/2008
L’esame si articola per ciascuna delle categorie indicate al punto 5, è costituito da:
a) Una prova teorica, indicata in Allegato A1 con la lettera T nella colonna della rispettiva categoria.
Tale prova consiste in domande a risposta multipla come specificato nella seguente tabella:
Categorie
Categoria I
Categoria II
Categoria III
Categoria IV
Numero di domande a risposta multipla
30
20
10
10
b) Una prova pratica, indicata in Allegato A1 con la lettera P nella colonna della rispettiva categoria, durante
la quale il candidato esegue il compito corrispondente, avendo a disposizione il materiale, le
apparecchiature e gli strumenti necessari.
L’esame verte su ciascun gruppo di competenze e conoscenze indicato in Allegato A1 con i numeri 1, 2, 3,
4, 5 e 10.
L’esame verte su almeno uno dei gruppi di competenze e conoscenze indicati in Allegato A1 con i numeri 6,
7, 8 e 9. Il candidato non è a conoscenza, prima dell’esame, su quale dei suddetti quattro gruppi sarà valutato
NOTA: Quando, nelle colonne «Categorie» riportate in Allegato A1, più caselle relative alle competenze e
alle conoscenze sono raggruppate in una colonna unica (varie competenze e conoscenze) significa che in sede
di esame non occorre necessariamente valutare tutte le suddette competenze e conoscenze.
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Regolamento (CE) n.304/2008
L’esame CEPAS si articola così come di seguito dettagliato:
a) una prova teorica, indicata in Allegato A2 con la lettera T nella colonna “Tipo di prova”. Tale prova
consiste in 15 domande a risposta multipla.
b) una prova pratica, indicata in Allegato A2 con la lettera P nella colonna “Tipo di prova”, durante la
quale il candidato esegue il compito corrispondente, avendo a disposizione il materiale, le
apparecchiature e gli strumenti necessari.
Regolamento (CE) n.305/2008
L’esame CEPAS si articola così come di seguito dettagliato:
a) una prova teorica, indicata in Allegato A3 con la lettera T nella colonna “Tipo di prova”. Tale prova
consiste in 15 domande a risposta multipla.
b) una prova pratica, indicata in Allegato A3 con la lettera P nella colonna “Tipo di prova”, durante la
quale il candidato esegue il compito corrispondente, avendo a disposizione il materiale, le
apparecchiature e gli strumenti necessari.
Regolamento (CE) n.306/2008
L’esame CEPAS si articola così come di seguito dettagliato:
a)una prova teorica, indicata in Allegato A4 con la lettera T nella colonna “Tipo di prova”. Tale prova
consiste in 10 domande a risposta multipla.
b)una prova pratica, indicata in Allegato A4 con la lettera P nella colonna “Tipo di prova”, durante la
quale il candidato esegue il compito corrispondente, avendo a disposizione il materiale, le
apparecchiature e gli strumenti necessari.
Durata degli esami
La durata degli esami è stabilita come segue:
Durata della prova teorica Durata della prova pratica
Regolamento (CE) n.303/2008
Categorie I
Categorie II
Categorie III
Categorie IV
Regolamento (CE) n.304/2008
Regolamento (CE) n.305/2008
Regolamento (CE) n.306/2008
-
Durata totale
1 ora e 30 minuti
1 ora
30 minuti
30 minuti
2 ore e 30 minuti
1 ora e 30 minuti
45 minuti
45 minuti
4 ore
2 ore e 30 minuti
1 ora e 15 minuti
1 ora e 15 minuti
45 minuti
45 minuti
1 ora e 30 minuti
45 minuti
45 minuti
1 ora e 30 minuti
30 minuti
30 minuti
1 ora
Valutazione degli esami di certificazione
La Commissione, nominata da CEPAS, risulta composta da un responsabile della valutazione e un assistente.
Il Commissario è responsabile della valutazione degli esami in base al confronto con risposte modello.
La prova teorica e la prova pratica dell’esame devono essere valutate separatamente.
La soglia minima per il superamento dell’esame è pari al 70% della sommatoria del massimo punteggio
ottenibile nelle prove sostenute dagli stessi tenendo comunque presente che deve essere anche superata la
soglia minima fissata per la prova teorica (60%). Pertanto, se il Candidato non supera la soglia minima nella
prova teorica non verrà ammesso alla prova pratica e dovrà ripetere l’intero esame (teorico e pratico),
corrispondendo una quota come prevista dal Tariffario CEPAS vigente.
La valutazione complessiva N deve essere calcolata secondo la seguente formula:
N= 0,30 nt + 0,70 np
nt è la valutazione teorica
np è la valutazione pratica
In caso di non superamento esame saranno valutate le opportune azioni a seguire, ove applicabile.
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Registrazioni di esame
Tutta la documentazione dell'esame e dell’eventuale corso sostenuto dai candidati, deve essere
chiaramente identificata (anche mediante apposizione di timbro/firme), esaminata ed approvata CEPAS.
CEPAS, si impegna a conservare, secondo i previsti requisiti di sicurezza e riservatezza, le tutte le
registrazioni relative all’esame per un periodo di 5 anni.
Viene inoltre mantenuto da CEPAS un registro delle persone certificate per la durata di 5 anni tale da
consentire la verifica della posizione delle persone certificate (paragrafo 9).
6. CERTIFICAZIONE
Il Candidato in possesso di tutti i requisiti CEPAS richiesti e dell’iscrizione nel Registro Telematico Gas
Fluorurati e che abbia superato l’esame viene proposto al Gruppo di Approvazione Settoriale e, ad esito
positivo, da questo presentato al Direttore CEPAS per l’approvazione. Il Direttore, per i candidati ritenuti
idonei, rilascia il Certificato, provvede all’iscrizione nell’apposito Registro telematico nazionale e propone la
ratifica al Comitato di Certificazione/Schema CEPAS.
Rilascio del certificato
Il Direttore, sulla base di tutta la documentazione relativa al Candidato e su eventuali indicazioni fornite dai
Gruppi di Approvazione Settoriali, potrebbe valutare l’eventuale necessità di chiedere ulteriori informazioni
al Candidato. In tal caso, il Direttore stabilisce anche quali tempi e modalità siano necessari.
Ad esito positivo della valutazione e all’avvenuto pagamento della quota di iscrizione, il Direttore approva
l’emissione del certificato e comunica il nominativo del Candidato ritenuto idoneo al Comitato di
Certificazione / Comitato di Schema che ratifica la certificazione.
La notifica dell’ottenimento della certificazione viene comunicata al Candidato dal Direttore CEPAS.
E’ previsto che il certificato riporti le seguenti informazioni:
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
Nome dell’Organismo di certificazione
Nome completo della persona certificata e data di nascita
Numero Certificato registro CEPAS
Numero iscrizione registro telematico nazionale
Data di prima emissione e data di scadenza decennale
Attività che il soggetto certificato è autorizzato ad esercitare sulla base dell’esame di
certificazione sostenuto con riferimento al regolamento di riferimento (e categoria quando
applicabile)
Firma del Legale Rappresentante di CEPAS o suo delegato
Il certificato rilasciato da CEPAS vale per un periodo di 10 anni, decorrenti dal giorno indicato nella
delibera per il rilascio. Entro 10 giorni dal rilascio del certificato, CEPAS procederà con l’inserimento
per via telematica nella sezione apposita del Registro di cui al DPR 43/12 delle informazioni relative alle
persone che hanno ottenuto detto certificato.
Circa le modalità di richiesta di trasferimento certificato da parte di persona già certificata da altro Odc si
applica quanto previsto dall’Ente di accreditamento ACCREDIA ed il proprietario delle Schema (MATT).
7. MANTENIMENTO ANNUALE E RINNOVO DECENNALE
Ogni anno le persone fisiche certificate, direttamente o tramite il proprio datore di lavoro, devono inoltrare a
CEPAS o anche tramite OdV una dichiarazione con cui attestano, ai sensi del DPR 445/2000 (MD63):
a) di aver svolto almeno un intervento su un impianto durante l’anno (salvo indicazioni da parte dell’Ente di
Accreditamento, di volta in volta vigenti) *
b) di non aver subito reclami da parte di Clienti sulla corretta esecuzione dell’incarico svolto
c) di aver corrisposto la quota di mantenimento prevista
* Nel caso in cui la persona certificata non abbia effettuato un intervento nell’anno, CEPAS potrà mantenere
la certificazione per il primo anno. Entro l’anno successivo la persona certificata dovrà fornire evidenza di
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aver effettuato almeno un intervento, altrimenti CEPAS dovrà revocare la certificazione e pertanto la
persona, prima di effettuare un nuovo intervento, dovrà essere ricertificata (rif.to Circolare ACCREDIA)
A seguire CEPAS rilascerà una dichiarazione di mantenimento della competenza (dichiarazione di
sussistenza) che costituisce parte integrante del certificato. Entro 10 giorni dal rilascio di tale dichiarazione,
CEPAS provvederà ad inserire per via telematica nella sezione apposita del Registro di cui al DPR, l’esito
degli accertamenti (sussistenza o meno della certificazione).
Alla scadenza decennale della certificazione, il rinnovo avviene previa esecuzione di un nuovo esame come
riportato ai precedenti punti.
Al termine del nuovo esame, CEPAS deve deliberare il rilascio della nuova certificazione. Entro 10 giorni dal
rilascio del nuovo certificato, CEPAS deve inserire per via telematica nella sezione apposita del Registro di
cui al DPR, le informazioni relative alle persone che hanno ottenuto il rinnovo della stessa.
8. CODICE DEONTOLOGICO E PRESCRIZIONI PER L’USO DEL MARCHIO CEPAS
Valgono le medesime regole stabilite per il personale certificato a fronte degli altri schemi gestiti da CEPAS
(vedi CD01 e MC01) e che rispettano anche i requisiti delle norme di riferimento e del Regolamento sull’uso
del marchio dell’ente di accreditamento.(rif. RG-09).
Tali regole definiscono anche le modalità d’uso del marchio nella documentazione degli eventuali OdV.
Gli usi inappropriati o ingannevoli del certificato e marchio in pubblicazioni, cataloghi, ecc. saranno
sanzionati tramite adeguati provvedimenti quali la sospensione o la revoca della certificazione, la
pubblicazione del tipo di infrazione e, ove appropriate, anche azioni legali.
9. SOSPENSIONE, REVOCA E RIDUZIONE DEL CAMPO DI APPILCAZIONE DELLA
CERTIFICAZIONE
CEPAS prevede la sospensione e/o revoca della certificazione alla persona, al verificarsi di una o più
delle seguenti condizioni (salvo indicazioni da parte dell’Ente di Accreditamento e del proprietario delle
schema MATT, di volta in volta vigenti):
 non osservanza delle prescrizioni previste dai documenti contrattuali;
 fondato reclamo scritto per inadempienze verso terzi;
 mancato rispetto dei requisiti previsti per il mantenimento e/o il rinnovo della certificazione;
 mancato pagamento delle quote di iscrizione/mantenimento/rinnovo;
 ogni altra carenza che derivi dal mancato rispetto di quanto formalmente accettato dal candidato
all’atto della certificazione. In tali carenze ricadono anche eventuali azioni che possano influenzare in
maniera negativa e/o ledere l’immagine dell’OdC e delle parti coinvolte;
 formale richiesta da parte della persona certificata (n.b. in caso di disdetta della certificazione prima
della naturale scadenza del certificato è previsto il versamento di una quota come da Tariffario CEPAS
vigente)
Le revoche e le sospensioni delle certificazioni sono inserite per via telematica d a CEPAS nella
sezione apposita del Registro di cui al DPR, entro 10 giorni dalle suddette decisioni.
Eventuali riduzioni del campo di applicazione delle certificazioni saranno comunicate da CEPAS alla
persona secondo le modalità previste dal p.to 2.7.2 del Regolamento CEPAS (RG01), dall’ente di
Accreditamento ACCREDIA e dal proprietario delle schema MATT.
10. TARIFFE
Le tariffe per la certificazione, l’iscrizione, il mantenimento, il rinnovo e la disdetta, sono riportate nel
tariffario CEPAS vigente facente parte dello schema di certificazione.
11. REGISTRI
Le persone certificate vengono inserite in appositi Registri gestiti da CEPAS, resi disponibili ad ACCREDIA
e pubblici attraverso il Registro Telematico Gas Fluorurati pubblicato sul sito www.fgas.it.
A tal fine la pubblicazione dei dati è parte integrante delle prescrizioni contenute nel presente Regolamento.
CEPAS srl
PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE DEL
PERSONALE OPERANTE CON TALUNI GAS
FLUORURATI EX REGOLAMENTI EUROPEI
303/2008, 304/2008, 305/2008, 306/2008
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APPENDICE 1 – COMPETENZE TEORICO PRATICHE RICHIESTE AI SENSI DEL
REGOLAMENTO (CE) N. 303/ 2008 e da verificare in sede Esame
COMPETENZE E CONOSCENZE
1
1.01
1.02
1.03
1.04
1.05
2
2.01
2.02
3
3.01
3.02
3.03
3.04
I
CATEGORIE
II
III
IV
Termodinamica elementare.
Conoscere le unità di misura ISO standard di base per la temperatura,
T
T
T
la pressione, la massa, la densità e l’energia.
Conoscere la teoria di base degli impianti di refrigerazione:
termodinamica elementare (terminologia, parametri e processi
fondamentali quali surriscaldamento, lato alta pressione, calore di
compressione, entalpia, effetto frigorifero, lato bassa pressione,
T
T
sottoraffreddamento), proprietà e trasformazioni termodinamiche dei
refrigeranti, compresa l’identificazione delle miscele zeotropiche e gli
stati fluidi.
Utilizzare le tabelle e i diagrammi pertinenti e interpretarli nell’ambito
di un controllo delle perdite per via indiretta (in cui rientra anche la
verifica del buon funzionamento dell’impianto): diagramma log p/h,
T
T
tabelle di saturazione di un refrigerante, diagramma di un ciclo
frigorifero a compressione semplice.
Descrivere la funzione dei principali componenti dell’impianto
T
-(compressore, evaporatore, condensatore, valvole di espansione
termostatica) e le trasformazioni termodinamiche del refrigerante.
Conoscere il funzionamento di base dei seguenti componenti utilizzati
in un impianto di refrigerazione, nonché il loro ruolo e l’importanza da
essi rivestita nella prevenzione e nel rilevamento delle perdite di
T
refrigerante: a) valvole (valvole a sfera, diaframmi, valvole a globo,
valvole di sicurezza); b) dispositivi di controllo della temperatura e
della pressione; c) spie in vetro e indicatori di umidità; d) dispositivi di
controllo dello sbrinamento; e) dispositivi di protezione dell’impianto;
f) strumenti di misura come gruppi manometrici a scala multipla; g)
sistemi di controllo olio; h) ricevitori; i) separatori di liquido ed olio.
Impatto dei refrigeranti sull’ambiente e relativa normativa ambientale.
Avere una conoscenza di base dei cambiamenti climatici e del
T
T
T
T
Protocollo di Kyoto.
Avere una conoscenza di base del concetto di potenziale di
riscaldamento globale (GWP), dell’uso dei gas fluorurati ad effetto
serra e di altre sostanze quali refrigeranti, degli effetti prodotti sul
T
T
T
T
clima dalle emissioni di gas fluorurati ad effetto serra (ordine di
grandezza del loro GWP), nonché delle disposizioni pertinenti del
regolamento (CE) n. 842/2006 e dei regolamenti che attuano il
presente regolamento.
Controlli da effettuarsi prima di mettere in funzione l’impianto, dopo un lungo arresto,
una manutenzione o una riparazione o durante il funzionamento
Eseguire una prova di pressione per controllare la resistenza
dell’impianto.
Eseguire una prova di pressione per controllare la tenuta dell’impianto.
P
P
Utilizzare una pompa a vuoto.
Mettere in vuoto l’impianto per evacuare aria e umidità secondo la
prassi consueta.
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PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE DEL
PERSONALE OPERANTE CON TALUNI GAS
FLUORURATI EX REGOLAMENTI EUROPEI
303/2008, 304/2008, 305/2008, 306/2008
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( SEGUE)
COMPETENZE E CONOSCENZE
3.05
4
4.01
4.02
4.03
4.04
4.05
4.06
4.07
4.08
4.09
5
5.01
5.02
5.03
5.04
5.05
5.06
5.07
5.08
CATEGORIE
I
II
IIII VI
Annotare i dati nel registro di impianto e redigere un rapporto sulle
T
prove e sui controlli eseguiti durante la verifica.
Controlli per la ricerca di perdite
Conoscere i potenziali punti di perdita delle apparecchiature di
T
refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore.
Consultare il registro di apparecchiatura prima di iniziare una ricerca di
perdite e individuare le informazioni inerenti ad eventuali problemi
T
ricorrenti o ad aspetti problematici cui prestare particolare attenzione.
Effettuare un controllo manuale e a vista di tutto l’impianto in base al
regolamento (CE) n. 1516/2007 della Commissione, del 19 dicembre
2007, che stabilisce, conformemente al regolamento (CE) n. 842/2006
del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti standard di controllo
P
delle perdite per le apparecchiature fisse di refrigerazione,
condizionamento d’aria e pompe di calore contenenti taluni gas
fluorurati ad effetto serra (1).
Controllare l’impianto per individuare le perdite utilizzando un
metodo di misurazione indiretta in conformità del regolamento (CE)
P
n. 1516/2007 e del libretto delle istruzioni dell’impianto.
Utilizzare strumenti di misurazione portatili quali manometri,
termometri e multimetri di misura di volt/ampere/ohm nell’ambito dei
P
metodi di misurazione indiretta per la ricerca di perdite, e interpretare i
valori rilevati.
Controllare l’impianto per individuare le perdite utilizzando uno dei
P
metodi di misurazione diretta in conformità al regolamento (CE) n.
1516/2007.
Controllare l’impianto per individuare le perdite utilizzando uno
dei metodi di misurazione diretta che non implicano un intervento
sui circuiti di refrigerazione, di cui al regolamento (CE) n.
1516/2007.un dispositivo elettronico per il rilevamento di perdite.
Utilizzare
P
Compilare il registro dell’apparecchiatura.
T
Gestione ecocompatibile dell’impianto e del refrigerante nelle operazioni
manutenzione, riparazione o recupero
Collegare e scollegare i manometri e le linee con emissioni minime.
P
Svuotare e riempire una bombola di refrigerante sia allo stato liquido
P
che gassoso.
Utilizzare un’apparecchiatura per il recupero del refrigerante,
P
collegandola e scollegandola con emissioni minime.
Spurgare l’impianto dall’olio contaminato dai gas fluorurati.
P
Individuare lo stato del refrigerante (liquido, gassoso) e la sua
condizione (sotto raffreddato, saturo o surriscaldato) prima della
carica, per poter scegliere il metodo adeguato e il corretto volume
P
della carica. Riempire l’impianto con il refrigerante (sia in fase
liquida che vapore) senza provocare perdite.
Usare una bilancia per pesare il refrigerante.
P
Compilare il registro dell’apparecchiatura annotando tutte le
T
informazioni concernenti il refrigerante recuperato o aggiunto.
Conoscere le prescrizioni e le procedure per trattare, stoccare e
T
trasportare refrigeranti e oli contaminati.
T
-
-
T
-
T
T
-
T
P
-
P
P
-
P
P
-
P
-
-
-
P
-
P
P
P
T
T
di installazione,
P
-
-
P
P
-
P
P
-
P
P
-
P
-
-
P
P
-
T
-
-
T
T
-
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PERSONALE OPERANTE CON TALUNI GAS
FLUORURATI EX REGOLAMENTI EUROPEI
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( SEGUE)
COMPETENZE E CONOSCENZE
6
6.01
6.02
6.03
6.04
6.05
6.06
6.07
7
7.01
7.02
7.03
7.04
7.05
7.06
7.07
7.08
7.09
8
8.01
8.02
CATEGORIE
I
II
IIII VI
Componente: installazione, messa in funzione e manutenzione di compressori
alternativi, a vite e di tipo «scroll», a semplice e doppio stadio.
Illustrare il funzionamento di base di un compressore (ivi compresi la
T
T
regolazione della potenza e il sistema di lubrificazione) e i rischi
di perdita o fuoriuscita di refrigerante connessi.
Installare correttamente un compressore, comprese le
P
apparecchiature di controllo e sicurezza, in modo che non si verifichi
alcuna perdita o fuoriuscita una volta messo in funzione l’impianto.
Regolare gli interruttori di sicurezza e controllo.
Regolare le valvole di aspirazione e scarico.
P
Controllare il circuito di ritorno dell’olio.
Avviare e arrestare un compressore e verificarne il buon
funzionamento, anche rilevando i dati di misura durante il
P
funzionamento.
Redigere un rapporto sulle condizioni del compressore, indicando
eventuali problemi di funzionamento che potrebbero danneggiare
T
l’impianto e a lungo termine, in assenza d’intervento, produrre perdite
o fuoriuscite di refrigerante.
Componente: installazione, messa in funzione e manutenzione di condensatori con
raffreddamento ad acqua o ad aria.
Illustrare il funzionamento di base di un condensatore e i rischi di
T
T
perdita connessi.
Regolare la strumentazione di controllo della pressione di mandata di
P
un condensatore.
Installare correttamente un condensatore, comprese le
P
apparecchiature di controllo e sicurezza, in modo che non si verifichi
alcuna perdita o fuoriuscita una volta messo in funzione l’impianto.
Regolare i dispositivi di sicurezza e controllo.
P
Controllare le linee di scarico e di liquido.
Spurgare il condensatore dai gas non condensabili utilizzando un
P
dispositivo di spurgo per impianti di Refrigerazione.
Avviare e arrestare un condensatore e verificarne il buon
P
funzionamento, anche rilevando i dati di misura durante il
funzionamento.
Controllare la superficie del condensatore.
P
Redigere un rapporto sulle condizioni del condensatore, indicando
eventuali problemi di funzionamento che potrebbero danneggiare
T
l’impianto e a lungo termine, in assenza d’intervento, produrre perdite
o fuoriuscite di refrigerante.
Componente: installazione, messa in funzione e manutenzione di evaporatori con
raffreddamento di acqua o di aria.
Illustrare il funzionamento di base di un evaporatore (compreso il
T
T
sistema di sbrinamento) e i rischi di perdita connessi.
Regolare la strumentazione di controllo della pressione di
P
evaporazione di un evaporatore.
-
-
-
-
CEPAS srl
PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE DEL
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( SEGUE)
COMPETENZE E CONOSCENZE
I
CATEGORIE
II
IIII VI
Installare correttamente un evaporatore, comprese le apparecchiature
P
di controllo e sicurezza, in modo che non si verifichi alcuna perdita o
fuoriuscita una volta messo in funzione l’impianto.
8.04
Regolare gli interruttori di sicurezza e controllo.
P
Verificare che i tubi del liquido e di aspirazione siano nella posizione
8.05
corretta.
8.06
Controllare la linea di sbrinamento a gas caldo.
8.07
Regolare la valvola di regolazione della pressione di evaporazione.
Avviare e arrestare un evaporatore e verificarne il buon
8.08
P
funzionamento, anche rilevando i dati di misura durante il
funzionamento.
8.09
Controllare la superficie dell’evaporatore.
P
Redigere un rapporto sulle condizioni dell’evaporatore, indicando
eventuali problemi di funzionamento che potrebbero danneggiare
8.10
T
l’impianto e a lungo termine, in assenza d’intervento, produrre perdite
o fuoriuscite di refrigerante.
Componente: installazione, messa in funzione e riparazione di valvole di espansione
9
termostatica e di altri componenti.
Illustrare il funzionamento di base dei vari tipi di regolatori di
9.01
T
T
espansione (valvole termostatiche, tubi capillari) e i rischi di perdita
connessi.
9.02
Installare valvole nella posizione corretta.
P
Regolare una valvola di espansione termostatica meccanica ed
9.03
elettronica.
9.04
Regolare un termostato meccanico ed elettronico.
P
9.05
Regolare una valvola azionata a pressione.
9.06
Regolare un limitatore di pressione meccanico ed elettronico.
9.07
Controllare il funzionamento di un separatore d’olio.
P
9.08
Controllare le condizioni di un filtro essiccatore.
Redigere un rapporto sulle condizioni di questi componenti, indicando
eventuali problemi di funzionamento che potrebbero danneggiare
9.09
T
l’impianto e, a lungo termine, in assenza d’intervento, produrre perdite
o fuoriuscite di refrigerante.
10
Tubazioni: allestire una tubazione a tenuta ermetica in un impianto di refrigerazione
Eseguire saldature e brasature a tenuta stagna sui tubi metallici
10.01 utilizzati negli impianti di refrigerazione, condizionamento d’aria
P
P
o pompe di calore.
10.02 Approntare e controllare i sostegni delle tubazioni e dei componenti.
P
P
8.03
-
-
-
-
-
-
CEPAS srl
PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE DEL
PERSONALE OPERANTE CON TALUNI GAS
FLUORURATI EX REGOLAMENTI EUROPEI
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APPENDICE 2 – COMPETENZE TEORICO PRATICHE RICHIESTE AI SENSI DEL
REGOLAMENTO (CE) N. 304/ 2008 e da verificare in sede Esame
COMPETENZE E CONOSCENZE MINIME
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
Avere una conoscenza di base delle problematiche ambientali pertinenti
(cambiamento climatico, protocollo di Kyoto, potenziale di riscaldamento
globale dei gas fluorurati ad effetto serra).
Avere una conoscenza di base delle norme tecniche pertinenti.
Avere una conoscenza di base delle disposizioni del regolamento (CE) n.
842/2006 e dei regolamenti che attuano detto regolamento.
Avere una buona conoscenza dei diversi tipi di apparecchiature antincendio
contenenti gas fluorurati ad effetto serra presenti sul mercato.
Avere una buona conoscenza di tipi di valvole, meccanismi di attivazione,
manipolazione in condizioni di sicurezza, prevenzione di scarichi e perdite.
Avere una buona conoscenza delle attrezzature e degli strumenti necessari per
manipolare le sostanze e lavorare in condizioni di sicurezza.
Essere in grado di installare i contenitori dell’impianto di protezione antincendio
destinati a contenere gas fluorurati ad effetto serra.
Conoscere le modalità corrette di spostamento dei contenitori sottopressione
contenenti i gas fluorurati ad effetto serra.
Saper consultare il registro dell’impianto prima di iniziare una ricerca di perdite
e individuare le informazioni inerenti ad eventuali problemi ricorrenti o ad
aspetti problematici cui prestare attenzione.
Saper effettuare un controllo manuale e a vista di tutto l’impianto alla ricerca di
perdite in base al regolamento (CE) n. 1497/2007 della Commissione, del 18
dicembre 2007, che stabilisce, conformemente al regolamento (CE) n. 842/2006
del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti standard di controllo delle
perdite per gli impianti fissi di protezione antincendio contenenti taluni gas
fluorurati ad effetto serra.
Conoscere le pratiche ecocompatibili per il recupero di gas fluorurati ad effetto
serra durante lo svuotamento e la ricarica di impianti antincendio.
Tipo di
prova
T
T
T
T
T
T
P
T
T
P
T
CEPAS srl
PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE DEL
PERSONALE OPERANTE CON TALUNI GAS
FLUORURATI EX REGOLAMENTI EUROPEI
303/2008, 304/2008, 305/2008, 306/2008
Sigla: PG51
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APPENDICE 3 – COMPETENZE TEORICO PRATICHE RICHIESTE AI SENSI DEL
REGOLAMENTO (CE) N. 305/ 2008 e da verificare in sede Esame
COMPETENZE E CONOSCENZE MINIME
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Avere una conoscenza di base delle problematiche ambientali pertinenti
(cambiamento climatico, protocollo di Kyoto, potenziale di riscaldamento
globale), delle disposizioni del regolamento (CE) n. 842/2006 e dei regolamenti
che attuano detto regolamento.
Caratteristiche fisiche, chimiche e ambientali dell’SF6
Uso di SF6 in apparecchiature elettriche (isolamento, spegnimento d’arco).
Qualità dell’SF6 secondo le norme di settore pertinenti.
Conoscenze relative al progetto di apparecchiature elettriche.
Controllo della qualità dell’SF6.
Recupero di SF6 e miscele contenenti SF6 e pulizia dell’SF6.
Stoccaggio e trasporto di SF6.
Uso di apparecchiature per il recupero di SF6P.
Uso di sistemi stagni di perforazione (tight drilling), se necessario.
Riutilizzo di SF6 e diverse categorie di riutilizzo.
Attività su compartimenti aperti contenenti SF6.
Neutralizzazione di sottoprodotti dell’SF6.
Monitoraggio dell’SF6 e relativi obblighi in materia di registrazione dei dati ai
sensi della normativa nazionale o comunitaria o di accordi internazionali.
Tipo di
prova
T
T
T
T
T
P
P
T
P
P
T
P
T
T
CEPAS srl
PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE DEL
PERSONALE OPERANTE CON TALUNI GAS
FLUORURATI EX REGOLAMENTI EUROPEI
303/2008, 304/2008, 305/2008, 306/2008
Sigla: PG51
Rev. 3
Pag. 17 di 17
APPENDICE 4 – COMPETENZE TEORICO PRATICHE RICHIESTE AI SENSI DEL
REGOLAMENTO (CE) N. 306/2008 e da verificare in sede Esame
COMPETENZE E CONOSCENZE MINIME
1
2
3
4
5
6
Avere una conoscenza di base delle problematiche ambientali pertinenti
(cambiamento climatico, protocollo di Kyoto, potenziale di riscaldamento
globale), delle disposizioni del regolamento (CE) n. 842/2006 e dei regolamenti
che attuano detto regolamento.
Caratteristiche fisiche, chimiche e ambientali dei gas fluorurati ad effetto serra
utilizzati come solventi.
Uso dei gas fluorurati ad effetto serra come solventi.
Recupero dei solventi a base di gas fluorurati ad effetto serra.
Stoccaggio e trasporto dei solventi a base di gas fluorurati ad effetto serra.
Uso di apparecchiature di recupero da sistemi contenenti solventi a base di gas
fluorurati ad effetto serra.
Tipo di
prova
T
T
T
P
T
P