ICS CASTIGLIONE-CASTILENTI -BISENTI SCUOLA DELL'INFANZIA DI BISENTI Le insegnanti della scuola dell'Infanzia di Bisenti, nell'insieme delle proposte di lavoro suggerite dal professor Petracca al corso di formazione di Montorio al Vomano, hanno individuato il pensiero laterale e creativo di E. De Bono e il programma cognitivo dei “SEI CAPPELLI PER PENSARE”(problem solving). Una nuova esperienza, un'idea innovativa, un gioco cognitivo, un metodo, per impiegare al meglio il pensiero. Nella Scuola dell'Infanzia di Bisenti trova la sua applicazione nel gruppo delle “Coccinelle” di quattro e cinque anni. PREMESSA All'inizio dell'anno scolastico, nella sezione B. era sorto un problema: si voleva spedire una lettera di Buon Natale ad una bambina di cinque anni, appartenente al gruppo delle “Coccinelle” improvvisamente trasferita in un'altra città, ma nessuno conosceva l'indirizzo della nuova dimora. Si conosceva solo il nome della città e nient'altro. L'evento era diventato un argomento di conversazione quotidiano perchè la partenza della bambina, molto amata da tutti, aveva lasciato l'amaro in bocca alle amichette e agli amichetti del gruppo. Centinaia soluzioni, decine di espedienti e molteplici ipotesi venivano fuori dai pensieri dei 26 bambini della sezione, fino a sfiorare l'assurdo , il tutto sommerso da una confusione tale da non permettere il proseguimento delle conversazioni. L'entusiasmo, l'esuberanza o anche l'insufficienza della capacità di concentrazione, di attenzione o di ascolto e l'egocentrismo ancora molto presente nel gruppo, manifestavano l'esigenza di strategie o regole non ancora applicate fino ad allora. Il metodo di E. De Bono, portato a conoscenza dalle insegnanti di Bisenti dal prof: Petracca durante il corso di formazione, poteva risultare una strategia efficace per la risoluzione del problema. FINALITA' EDUCATIVE Potenziare la motivazione, la capacità di ascolto, l'attenzione, la concentrazione e l'interiorizzazione delle regole; indebolire l'egocentrismo e il protagonismo TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE • • • • • • Il bambino gioca in modo creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell'identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa di esprimerli in modo sempre più adeguato. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso linguaggio verbale Arricchisce e precisa il proprio lessico Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • • • • • • • • • • • L'INSEGNATE AVRÀ CURA DI METODOLOGIA Progettare il percorso che vuole far intraprendere ai bambini Organizzare lo spazio e i tempi del lavoro Predisporre il materiale informativo ( lettere, cartoline, francobolli, mappamondo, planetario, cartina geografica dell'Italia, dell'Abruzzo e di altre regioni, foto, cartoncino, porporina.... Documentare il percorso. • • • • • • • • • PERCORSO Maturare progressivamente una buona autonomia di base Riconoscere ed esprimere sentimenti ed emozioni Saper comprendere i bisogni e le intenzioni degli altri e superare il proprio punto di vista Formulare ipotesi e modalità si risoluzione di piccoli problemi Conoscere la propria realtà territoriale Condividere i valori della comunità di appartenenza Seguire regole di comportamento e rispettare le regole dei giochi Comunicare, esprimere emozioni, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente; Dialogare con gli adulti e con i compagni, scambiando con loro domande, informazioni e opinioni. Sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura. • • • Applicazione del metodo dei “sei cappelli per pensare” di E. De Bono Valorizzazione del gioco Dialoghi Conversazioni Formulazione di ipotesi Metodologia della ricerca Rappresentazione grafica Realizzazione di prodotti decorativi Sperimentazione dell’uso di materiali vari: mappamondo, cartine geografiche... in modo creativo Le insegnanti illustrano il gioco e espongono le regole. I bambini costruiscono sei cappellini con cartoncino morbido: uno di colore bianco, uno nero, uno rosso, uno giallo, uno verde, uno blu. Le insegnanti spiegano che i cappellini,una volta indossati avrebbero aiutato a pensare: ogni colore aveva la facoltà di far pensare in modo diverso; Al bambino che indossava il cappello bianco veniva chiesto di pensare e di descrivere le cose com'erano andate, ( perche' ad un certo punto della conversazione era sorto un problema e di che problema si trattava.) Al bambino che indossava il cappello rosso veniva chiesto di pensare alle sue emozioni , (cosa sentiva nel suo cuore quando pensava di scrivere alla bambina :gioia, sorpresa, noia, rabbia, paura, tristezza) Al bambino che indossava il cappello nero veniva chiesto di • • • • • • pensare negativo (parlare cioe' delle cose brutte che potevano succedere se e quando si spediva una lettera o un regalino di Buon Natale alla bambina. Al bambino che indossava il cappello giallo veniva chiesto di pensare positivo (spiegare perchè era una buona idea scrivere alla bambina. perchè gli piaceva mandarle un regalino e perche' era contento di costruirlo insieme ad altri bambini) Al bambino che indossava il cappello verde veniva chiesto di pensare creativo (proporre cioe' nuove idee, altre soluzioni per spedire una lettera, altre cose da inviare alla bambina oltre ad una lettera)... Al bambino che indossava il cappello blu veniva chiesto infine di pensare alla soluzione migliore prendendo insieme tutti i pensieri degli altri bambini per poi pensare a cosa fare realmente. Primi approcci con i cappellini per provare a pensare in base alle indicazioni delle insegnanti. Soluzione di piccoli problemi di natura diversa con l'applicazione dei sei cappellini nel grande gruppo. Decisione di risolvere il problema iniziale. Decisione di giocare a piccoli gruppi di sei bambini. Ogni bambino esprime il suo pensiero in base al colore del cappello e in base alle regole del gioco. Decisione e soluzione finale: mandare non solo una semplice lettera di Buon Natale alla bambina ma anche un “librone” con tutte le foto delle “Coccinelle” corredate di frasi, dediche e simboli di Natale. Il cappellino verde fece decidere di far recapitare il regalo e la lettera da un personaggio fantastico ma appartenente alla realtà dei bambini ...Babbo Natale!!! VALUTAZIONE L'obiettivo prefissato dai bambini è stato raggiunto: la lettera e il regalo sono stati recapitati alla bambina da Babbo Natale proprio il giorno della Vigilia di Natale, confermato dalla telefonata della bambina stessa. La magia e la fantasia, dato il contesto natalizio, hanno avuto un ruolo importante per raggiungere una soluzione valida per tutti. Anche l'obiettivo prefissato dalle insegnanti è stato raggiunto: l'applicazione del metodo ha sostenuto la motivazione, la capacità di ascolto, l'attenzione, la concentrazione dei bambini ed ha ostacolato l'egocentrismo e l'esuberanza tipica dell'età. I sei cappelli hanno aiutato a pensare per prendere delle decisioni buone per tutti. Con l'applicazione delle regole del gioco, i bambini sono arrivati alla soluzione del problema senza fare confusione. I cappellini hanno dato a tutti la possibilità di pensare e di parlare. Hanno fatto capire che il parere di ognuno può essere interessante e valido quando necessita una soluzione. DOCUMENTAZIONE Elaborato cartaceo e digitale del percorso fatto con il gruppo sezione “Le Coccinelle” di quattro e cinque anni. Libricino individuale dei bambini contenente gli elaborati che rappresentano graficamente le tappe dell'esperienza vissuta.
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