IL PRIMO SETTIMANALE D'EMIGRAZIONE ITALIANA NEL MONDO I L / P E N S I E R O / I T A L I A N O ANNO XXXVIII – 2014 – N.45 “IL GIORNALE DI RIFERIMENTO” Codice ISSN 0260-4582 £ 1.00 “DEGLI ITALIANI IN GB” RIMEMBRANZE CELEBRAZIONI PER IL CENTENARIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE I n occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo, Cinema Undici, Ipotesi Cinema, Rai Cinema, in collaborazione con l’Ambasciata e l’Istituto Italiano di Cultura, sotto l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana, ha avuto luogo la prima mondiale della proiezione del film del regista Ermanno Olmi: ‘Torneranno i Prati’. Il film di grande successo narra la storia della Prima Guerra Mondiale ed è stato proiettato contemporaneamente in 120 località del mondo. L’opera a Londra è stata presentata dall’Ambasciatore Pasquale Quito Terracciano. l’Ambasciatore Italiano nel Regno Unito Terracciano, il Console Generale Mazzanti, l’Ammiraglio Gianluigi Reversi, l’Onorevole Picchi, ed autorità civili e militari. Nelle foto alcuni momenti della cerimonia ai caduti, e la sala dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra, durante la prima mondiale del film di Ermanno Olmi: ‘Torneranno i Prati’. La prima settimana di novembre è stata dedicata come di solito alla commemorazione dei caduti in guerra o deceduti durante l’internamento civile. Ad assistere alla cerimonia della Giornata Italiana delle Rimembranze, tenutasi dentro il Cimitero Militare di Brookwood, nella sezione riservata alle tombe degli italiani, erano presenti Graphic Designer Vanna Paola Maggi FATTI-NOTIZIE E CURIOSITÀ PER LA PROMOZIONE DELLA LINGUA ITALIANA 2 LONDRA SERA ◆ UNICREDIT GROUP MOOR HOUSE 120 LONDON WALL EC2Y 5ET TEL. 020 7826 1830 ◆ CHESHUNT AGENZIA CONSOLARE ◆ AMBASCIATA D’ITALIA 14 THREE KINGS YARD, W1K 4EH TEL. 020 7312 2200 ◆ CONSOLATO GENERALE D’ITALIA 83-86 FARRINGDON STREET LONDON EC4A 4BL ◆ CENTRALINO: 020 7936 5900 FAX: 020 7583 9425 email: [email protected] www.conslondra.esteri.it ◆ ADDETTO PER L’AERONAUTICA 7-10 HOBART PLACE SW1W 0HH TEL. 020 7259 4555 ◆ ADDETTO PER LA DIFESA TEL. 020 7259 4500 ◆ ADDETTO PER L’ESERCITO TEL. 020 7259 4508 ◆ ADDETTO PER LA MARINA TEL. 020 7259 4505 ◆ AMBASCIATA D’ITALIA DUBLINO 63-65 NORTHUMBERLAND ROAD, DUBLIN 4 TEL. 0001 601744 ◆ CONSOLATO GENERALE D’ITALIA EDIMBURGO 32 MELVILLE STREET, EDINBURGH EH3 7HA TEL. 0131 2263631 ◆ ASHFORD AGENZIA CONSOLARE Sig. Gilberto Gabrielli SOUTHDOWN, ASHFORD ROAD, KINGSNORTH, ASHFORD-KENT TN26 1NN TEL/FAX: 01233-733818 Giovedì dalle 18 alle 20 Sabato dalle 9 alle 12 ZONA DI COMPETENZA: le contee del Kent e dell’East Sussex ◆ BIRMINGHAM VICE CONSOLATO ONORARIO LEE HOUSE - BUSINESS CENTRE 1ST FLOOR - ROOM 11 7 HIGHFIELD ROAD - EDGBASTON BIRMINGHAM B15 3EB TEL/FAX: 0121-4546911 Lunedì, martedì, giovedì, venerdì 10.30 - 13.30 ZONA DI COMPETENZA: parte meridionale del West Midlands, la contea del Warwickshire e il distretto del Worcester della contea di Hereford e Worcester ◆ CARDIFF VICE CONSOLATO ONORARIO SIG. ANTONINO CONTINO 58 KINGS ROAD-CANTON CARDIFF CF11 9DD TEL/FAX: 029-20341757 Lunedì, Mercoledì e Venerdì 10.30-13.30 ZONA DI COMPETENZA: i distretti di Hereford della contea di Hereford e Worcester, le contee di Glamorgan e Dyfed-Gwent e il distretto di Brecknock della contea di Powys SIG. CARMELO NICASTRO BOROUGH OFFICES, BISHOP'S COLLEGE ROOM 15, CHURCHGATE, CHESHUNT, HERTS EN8 9XB TEL/FAX: 01992-632266 Martedì e Giovedì 9.30 – 13.00 ZONA DI COMPETENZA: contea dell’Essex, parte settentrionale del Middlesex e parte meridionale del Hertfordshire ◆ ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA 39 BELGRAVE SQUARE SW1X 8NX TEL. 020 7235 1461 LANGUAGE COURSES: 020 7823 1887 ◆ BRITISH-ITALIAN SOCIETY THE OFFICES OF VENICE IN PERIL FUND HURLINGHAM STUDIOS, UNIT 4 15 DAWSON ROAD, LONDON NW2 6UB. TEL. 020 7924 6883 ◆ ITALIAN BOOKSHOP 5 WARWICK STREET, LONDON W1B 5LU ◆ GP ITALIANO "MEDICO DI FIDUCIA DEL CONSOLATO GENERALE": DOTT.SSA ORIETTA EMILIANI, TEL: 07531-728424 020-7373 4102 DOTT.SSA NICOLETTA BARONI TEL. 0795699 7148 BANCHE ITALIANE A LONDRA ◆ BANCA D’ITALIA ROYAL EXCHANGE N.2 LONDON EC3V 3JY TEL. 020 7606 4201 ◆ BUSINESS CLUB ITALIA 18 KENSINGTON COURT PLACE W8 5BJ WWW.BUSINESSCLUBITALIA.ORG ◆ BIIS BANCA INFRASTRUTTURE INNOVAZIONE E SVILUPPO 90 QUEEN STREET EC4N 1SA TEL. 020 7429 7981 ◆ MEDIOBANCA 33 GROSVENOR PLACE EC2V 8JJ TEL. 020 7862 5500 ◆ ICE - ITALIAN TRADE COMMISSION 14 WATERLOO PLACE SW1Y 4AR TEL. 020 7389 0300 ◆ CAMERA DI COMMERCIO E INDUSTRIA ITALIANA NEL REGNO UNITO 1 PRINCES STREET W1B 2AY TEL. 020 7495 8191 www.italchamind.eu ◆ CLUB DI LONDRA 1 PRINCES STREET W1B 2AY TEL. 020 7495 8191 ◆ CHIESA ITALIANA DI SAN PIETRO 136 CLERKENWELL ROAD EC1 TEL. 020 7837 1528 UFFICIO: 4 BACK HILL EC1 ◆ CENTRO PADRI SCALABRINI 20 BRIXTON ROAD SW9 TEL. 020 7735 8236 ◆ ACLI 134 CLERKENWELL ROAD EC1 TEL. 020 7278 0069/0060 ◆ INAS - CISL 248 VAUXHALL BRIDGE ROAD SW1V 1JZ TEL. 020 7834 2157 ◆ INCA - CGIL 124 CANONBURY ROAD N1 TEL. 020 7359 3701 ◆ ENIT - ITALIAN STATE TOURIST BOARD 1 PRINCES STREET W1B 2AY TEL. 020 7408 1254 FAX 020 7399 3567 ◆ ALITALIA 4TH FLOOR FALCON HOUSE 115 – 123 STAINES ROAD HOUNSLOW - MIDDLESEX TW3 3LL PASSENGER RESERVATIONS : 0871 42 41 424 www.alitalia.co.uk ◆ IL CIRCOLO ITALIAN CULTURAL ASSOCIATION www.ilcircolo.org.uk email: [email protected] ◆ LITTLE ITALY RISTORANTE & BAR 21 FRITH STREET SOHO LONDON W1D 4RN TEL. 0207 734 4737 FAX: 0207 734 1777 E: [email protected] www.littleitalysoho.co.uk ◆ BAR ITALIA SOHO 22 FRITH STREET, LONDON W1D 4RP TELEPHONE: 020 7437 4520 GIORNALISMO PER PROFESSIONISTI Diventa giornalista professionista in Gran Bretagna e poi in Italia. In meno di tre mesi otterrai la tessera di giornalista professionista, e la tessera di giornalista Internazionale riconosciuta dalle autorita' di tutto il mondo.. Per ulteriore informazione scrivere aggiungendo una busta con il tuo indirizzo e regolarmente affrancata a: Ministero dell'Informazione, 59 Kings Cross Road London WC1X 9LN (England) ◆ Patronato ITAL-UIL ◆ FINANCIAL ADVISORS REGULATED & AUTHORISED BY THE FSA 35 DOVER STREET, 6TH FLOOR, LONDON W1S 4NQ T. +44 (0) 20 7409 0009 F. +44 (0) 20 7318 9249 E. 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Vita dolce vita” di Marcella Leone de Andreis “Personaggi, scandali e imprese sull’isola negli Anni Cinquanta” è il sottotitolo di questo libro rilegato e riccamente illustrato che narra di un luogo della dolce vita estiva, da sempre meta di viaggiatori a iniziare dall’Imperatore romano Tiberio, uno dei primi a restare ammaliato da quest’isola dalla fama leggendaria. “Questo è il terzo volume di una trilogia che Marcella de Andreis, con ossessiva vocazione indagatrice e impagabile dedizione, va scrivendo da anni su Capri. Credo che tutto, proprio tutto, uomini, donne, eventi, pettegolezzi, liti, amori, tutto e più di tutto quel che è passato per Capri, prima durante e dopo la guerra, si trovi in questi libri”. Sono le parole del grande scrittore e sceneggiatore napoletano Raffaele La Capria che firma la Prefazione del libro intitolata “La dolcissima vita”. Ed era veramente dolce, piena di joie de vivre e amore per gli eccessi, la vita caprese degli Anni Cinquanta quando parafrasando Ennio Flaiano, il meglio non era ancora passato e le stradine dell’isola situata nel Golfo di Napoli davanti alla penisola sorrentina, erano animate da personaggi straordinari che rendevano unico al mondo, un luogo già magico di suo. La II Guerra Mondiale era appena terminata, il mondo si leccava ancora le ferite e mezza Italia era ridotta in macerie e da ricostruire, Audrey Hepburn e Gregory Peck giravano in vespa nel film “Vacanze romane” (1953). Già le prime avanguardie di gaudenti affollavano Capri, smaniose di dimenticare il recente doloroso passato bellico, desiderose di stordirsi con il divertimento, senza dare importanza alle differenze di età, sesso, denaro e pensiero politico. Sotto la volta stellata della piccola isola, questa élite ballava fino all’alba avendo come sottofondo la voce suadente di Roberto Murolo, il ritmo di ‘Tu vuò Fa L’americano’ con Renato Carosone e la sua orchestra, o la melodia di un giovanissimo Peppino di Capri che cantava ‘Luna caprese’. Protetti dai Faraglioni, i tre piccoli isolotti rocciosi a poca distanza dalla riva e dalla celebre Piazzetta (Piazza Umberto I), un salotto all’aperto, in quell’età dell’oro uomini e donne “very important persons che viste da occhi pronti a mitizzare apparivano uguali agli dei. Tutti bellissimi e come circondati da un’aura”, vivevano la loro esistenza a volte favolosa, spesso controcorrente, talvolta controversa. Vip mai banali o scontati, diversi anni luce da quelli che la nostra epoca effimera affamata di mondanità televisiva e pubblicitaria ci ha ormai abituato. “... cito solo i pochi che io stesso nei miei anni giovanili, trovandomi a Capri ammiravo con un’ammirazione che oggi giudico spropositata, cioè fuori posto, ma che sul momento mi ipnotizzava. Ed ecco apparire sin dalle prime pagine di questo libro i divi e divini Rudy e Dado, Rudy Crespi e Dado Ruspoli, belli, ricchi, e titolati, coi loro stili diversi nel vestire, perché teatrale e immaginifico era Dado coi suoi gilet e i suoi pantaloni da torero, o a guaina con le scarpe incorporate, mentre Rudy Crespi era più sobrio e preferiva le bianche immacolate camicie e i normalissimi pantaloni di tela blu, e – ci dice l’autrice di questo libro – che ciononostante fu preso di mira e deriso su un giornale dal comunista Maurizio Ferrara, da Rudy sfidato a duello, un duello che poi non si fece per ordine superiore del Partito comunista che i duelli non ammetteva per principio”. Marcella Leone de Andreis, scrittrice, giornalista formatasi alla scuola di Panorama di Lamberto Sechi, vaticanista e prima donna accreditata presso la Sala Stampa della Santa Sede, da alcuni anni si occupa con autentica passione della storia di Capri nel Novecento. Dopo “Capri 1939”, nel quale documenti inediti d’archivio, testimonianze e memoriali hanno consentito la ricostruzione di un periodo storico difficile, è seguito il volume “Capri 1943. C’era una volta la L ib r i a cura di Isabella Grimaldi de Monterval guerra”, dove documenti rari provenienti dagli archivi italiani, inglesi, tedeschi e americani sono stati legati insieme ai ricordi e alle memorie dei testimoni sia quelli di rango, sia quelli meno titolati. In “Capri 1950. Vita dolce vita” (La Conchiglia, 2014), che chiude la trilogia attraverso magnifiche fotografie in bianco e nero, l’autrice ha ricostruito un mondo privilegiato e dorato nel quale brillano oltre a una fulgida Sophia Loren, le stelle di Hollywood (“… a cominciare dalla Garbo fino a Rita Hayworth, da Clark Gable a Errol Flinn, e potrei andare avanti all’infinito...”). Era possibile inoltre incontrare nelle viuzze caratteristiche, intellettuali e uomini politici come l’allora segretario del PCI Palmiro Togliatti a passeggio con la compagna Nilde Iotti ma soprattutto esponenti del jet-set internazionale. Il lettore avrà modo di trovare “Norman Douglas, Graham Greene, Munthe, Prokosch, Auden, e poi Moravia, la Morante e accanto agli scrittori i grandi giornalisti, Gorresio, Monelli, Lilli, Napolitano, e le più belle dell’anno, Graziella Lonardi, Carlottina Del Pezzo, Doris Pignatelli, le gran dame e donne fatali, Gracie Fields, Mona Bismark, Edda Ciano, le grandi sarte della moda caprese, lo stile e le stoffe di Pucci, i gioielli di Chantecler”. E ancora l’ex Re d’Egitto Farouk, cliente abituale dell’isola anche dopo l’abdicazione, Maria Callas, Aristotele Onassis allora ancora sposato con la moglie Tina Livanos ma già pazzo d’amore per la soprano greca, Palma Bucarelli, sofisticata dama, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna insieme ai suoi tanti adoratori tutti giornalisti di chiara penna e fama. Inoltre lo scrittore Graham Greene che sedeva sempre allo stesso tavolo del suo ristorante preferito, l’industriale Gazzoni che girava in portantina, mentre Edda Mussolini Ciano prendeva ogni sera l’aperitivo in Piazzetta a pochi tavoli dal generale Pietro Badoglio e dal mafioso Lucky Luciano, protetto dalle sue guardie del corpo molto particolari. “E come scordare Malaparte che deve abbandonare l’Isola scortato dai Carabinieri per sfuggire all’ira dei capresi, il poeta cileno Pablo Neruda sorvegliato dalla Polizia per le sue idee sovversive, e il pio Ministro dell’Interno Mario Scelba, severo fustigatore di costumi e nemico giurato degli slips da bagno?”. Ma l’episodio che in quegli anni beati ha segnato per sempre Capri dal mare blu cobalto ha come protagonista don Alessandro Maria Galeazzo (Dado) Ruspoli (19242005). In una sera d’estate l’eccentrico aristocratico stava giocando a tennis quando un corvo cadde mezzo morto sulla terra rossa del campo. Dado lo raccolse e rianimò versandogli nel becco alcune gocce di cognac. Quando l’animale si riprese un po’, Ruspoli lo appoggiò su una spalla avviandosi verso l’Albergo Quisisana dove alloggiava con l’intenzione di far curare il corvo da un veterinario. Era stato l’incontro casuale con un fotografo a trasformare l’episodio in evento. “Subito, da un capo all’altro dell’Isola, si è sparsa la voce della nuova follia: Dado gira con un corvo su una spalla, quindi è chic e ‘fa molto Capri’ girare con un pennuto su una spalla”. Un flash e fu subito mito: “Finii sui giornali di mezzo mondo”, ricordava Ruspoli, neo Imperatore di Capri la cui prodezza leggendaria era stata subito parodiata dal Principe Antonio De Curtis nella pellicola “Totò a colori” per la regia di Steno (1952), dove l’indimenticabile attore partenopeo girava per l’isola con un pappagallo sulla spalla. Famosa per le innumerevoli bellezze naturali (la Grotta Azzurra, Marina Grande il porticciolo dell’isola, Marina Piccola, il belvedere di Tragara, l’Arco Naturale, senza dimenticare Anacapri immersa tra uliveti e vigne), per la storia millenaria, per il paesaggio luminoso, per le sue casette di tufo bianche dove spiccano i fiori viola del rampicante buganvillea, Capri non abdica al suo fascino e volumi come questo lo dimostrano. “E se uno si domanda: furono tutti questi che diedero a Capri la celebrità o fu Capri a darla a loro? La risposta è che dettero e ricevettero. E ricevettero parecchio, perché queste celebrità avevano un senso spiccato per gli affari e i ricchi e i ricconi seppero spendere il loro danaro, si comprarono a poco prezzo pezzi di Capri che dopo un po’ valevano il doppio o il triplo...”. “Personaggi & Persone” di Anna Zampieri Pan Sappiamo tutti che emigrare in un altro paese non vuol dire fare il turista. Il vero immigrante di una, due generazioni fa doveva per forza sacrificare parte della sua identità per poter integrarsi nella terra di accoglienza. Più grande era la differenza fra la terra di origine e la terra che lo ospitava, maggiore era ciò che doveva sacrificare. È proprio leggendo questa ultima raccolta di Anna Zampieri Pan, “Personaggi&Persone”, che ci si rende conto della dignità con cui ognuno ha superato mille ostacoli, di ciò che ognuno ha fatto, di ciò che è diventato, dei successi che ciascuno ha raggiunto. Le prime generazioni di immigrati in questa terra hanno insomma preparato il terreno per i loro figli e nipoti, e in questi ultimi anni stanno offrendo una diversa e fresca visione alle nuove leve di giovani italiani che approdano qui da un’Italia stanca e priva di orizzonti. Le foto in fondo al libro mi ricordano un mosaico, che è esattamente ciò che Anna ha creato con tutte le sue interviste inserite in questo secondo volume di Personaggi e persone: una multiforme carrellata di personaggi con la loro caleidoscopica differenziazione di origini, professioni e successi, anche di quelli in sordina. La grande e ricca diversità che la raccolta ci offre dell’indomabile spirito umano e della forza di volontà degli immigrati italiani in Canada diventa uno specchio della e per la nostra collettività, ma più ancora è una vetrina che testimonia un coraggio e una grinta che tutti gli italiani in Italia dovrebbero venire a conoscere. In un mondo di ‘social media’ in cui conosciamo tutti e nessuno, in cui ci parliamo per cinguettii e mezze parole sospese nel vuoto, è singolare il libro di Anna perché ci presenta persone complete, con uno spessore di esperienza sociale, storica e culturale unico. Viviamo noi tutti in un proprio arcipelago formato dalle poche persone di famiglia, da amici e conoscenti. Ma il mondo in cui viviamo è per lo più un mondo sommerso la cui bellezza e valore si rivelano soltanto se, come dei sub ci immergiamo e coi nostri fari facciamo vivere i colori di quel mondo nascosto. Proprio così Anna ci ha illuminato e fatto conoscere la bellezza di personaggi più o meno noti, e in modo particolare di quelle umili persone che vivono e lavorano da sempre nell’ombra per il bene comune. Coi suoi due volumi Anna è riuscita a gettare ponti fra arcipelaghi sconosciuti e mondi sommersi. Quindi l’importanza di questo volume sta anche nel porci una domanda essenziale: se la continuazione di una cultura è ciò che permette alla seconda o terza generazione di prendere coscienza dell’esperienza della prima. Se accettiamo questa premessa, allora sta a tutti noi, vecchi e giovani continuare il lavoro di Anna e non permettere che il mare si chiuda in silenzio sopra le nostre teste. Noi tutti abbiamo abbracciato questo nuovo paese, l’abbiamo fatto nostro arricchendoci e arricchendolo allo stesso tempo. Con tutto ciò, in ognuna delle storie che Anna ci offre traspare un vago anelito a qualcosa che si è perso per strada, forse la nostra Itaca. Abbiamo doppiato l’istmo, attraversato i mari e gli oceani, abbiamo resistito all’insidia delle sirene e di Circe in varie forme, e abbiamo approdato a nuove spiagge. Ma tornare alla nostra Itaca non è più possibile perché quella Itaca non c’è più. Piuttosto, Itaca è ovunque, perché è parte del viaggio stesso della vita. Non l’abbiamo mai lasciata; è tutto ciò che ci è familiare, è tutto ciò a cui aspiriamo che sta un po’ prima o un po’ dopo di ciò che stiamo vivendo. Quando a fine lettura riposi il libro sulla scrivania, chiusi gli occhi e mi persi nei meandri di lontane letture e ricordi finché affiorò l’immagine di me seduto nel vano di un finestrone del Massey College all’Università di Toronto nei lon- tani anni ’70. Ero stufo del solito atteggiarsi dei miei colleghi nell’interminabile cocktail party offerto in onore del grande scrittore argentino Luis Borges a seguito di una serie di sue conferenze. Ero nell’ombra a guardare la prima neve che stava ricoprendo inesorabilmente il giardino. Mi voltai a un leggero fruscio e mi trovai lo scrittore in persona seduto di fronte a me. Avviò lui il gioco della verità commentando che anche lui ne aveva avuto abbastanza di “small talk”. Conversammo più che altro di letteratura, passando spontaneamente dallo spagnolo all’italiano. Poi di colpo mi confessò che si sentiva vecchio. Colsi l’occasione per invitarlo a parlarmi di un suo racconto in cui un pittore dedica tutta la vita a dipingere un enorme affresco colmo di minutissimi dettagli, ciascuno dei quali lo impegna per oltre un anno. Solo quando capisce che ormai il suo affresco è completato, si allontana abbastanza per osservarlo nella sua interezza e si rende conto che ha fatto un autoritratto. Borges annuì dicendo semplicemente, “Eso es, nos hemos entendido... Precisamente, ci siamo capiti....” e senza aggiungere una parola, mi strinse la mano e si allontanò a passi lenti... dal suo affresco letterario. Ecco, io credo che questo ultimo volume di Anna Zampieri Pan, unito a tutti gli altri, formi un autentico autoritratto di questa straordinaria donna. (Diego Bastianutti) "Istantanee d’epoca. Fotografia in Toscana 1920-1940" di Daniela Cammilli Paesaggi mozzafiato, scorci suggestivi e ritratti carichi di espressività in una serie di scatti degli anni Venti e Trenta: il libro di Daniela Cammilli "Istantanee d’epoca. Fotografia in Toscana 19201940" (Polistampa, pp. 120, euro 28) è sia uno studio prezioso sui fotografi amatoriali che operavano a Firenze e dintorni, sia una galleria di immagini inedite laboriosamente recuperate da archivi locali e fondi privati. Gli anni Trenta sono un periodo di svolta per la fotografia, che da semplice strumento documentale inizia ad assumere un forte valore estetico e artistico. L’autrice, storica dell’arte con numerose pubblicazioni alle spalle e collaborazioni con l’Istituto Centrale per la Documentazione di Roma, il Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, la Soprintendenza Archivistica per la Toscana e il Gabinetto Vieusseux, si concentra sul lavoro di fotografi non professionisti: operatori che, con grandi capacità tecniche, gusto e perizia, effettuavano scatti nelle loro città e nei loro ambienti, in un lavoro fondato spesso su immagini dal taglio sapiente e inquadrature insolite che ha il merito di restituire scorci cittadini ormai perduti, e con essi antichi volti, mestieri e saperi. "A Firenze - racconta la studiosa -, accanto a stabilimenti fotografici consolidati come Alinari e Brogi, esempi di una tradizione ‘di bottega’ altamente qualificata, si muovono altrettante valenti figure di ‘virtuosi’, impegnati a percepire la bellezza circostante e tradurla con il solo e unico piacere di creare". È il caso ad esempio del Gruppo Fotografico Toscano, ma anche di altri nomi che tuttavia rimangono meteore nel clima culturale diffuso in aree geografiche di periferia. Le oltre settanta foto riprodotte nel volume sono testimonianza del lavoro appassionato e a tratti innovativo di questi dilettanti, e nel complesso di un mondo, quello dei nostri nonni e bisnonni, che è sempre più lontano nei ricordi: un mondo di cui la grazia del bianco e nero, come scrive Cristina Acidini nell’introduzione, "capta tutta la transitoria fragilità". LONDRA SERA 4 L’UOMO CHE CREÒ LA COMUNITÀ O ggi l’Inghilterra è teatro di una seconda invasione italiana. Ma quando il nostro direttore arrivò a Londra, la Comunità, nemmeno esisteva. La collettività era solamente quella che ogni domenica si riuniva in Chiesa, frequentava la parrocchia e partecipava alle feste del catechismo. La nascita di ‘Londra Sera’ contribuì ad allargare e trasformare una piccola collettività in una vera grande Comunità Italiana. ‘Londra Sera’ è stato il trait d’union con tutti gli italiani e amanti dell’Italia. La creazione del Club di Londra, la cui prima riunione si tenne presso il ristorante Le Palme di Mimmo e Pasquale, ha consolidato la nascente collettività, con la partecipazione di personaggi come il Ministro Ripa di Meana; l’allora Ambasciatore Andrea Cagiati; l’editore Franco Maria Ricci; il Cav. del Lavoro Massimo Coen; giornalisti e banchieri di grosso calibro come il Conte Pietro Antonelli, chairman dell’Hambros Bank (la banca d’affari poi comprata dalla San Paolo di Torino); Giorgio Cefis, figlio del fondatore della Montedison ed ex president dell’Eni per citarne solo alcuni. Anche il Principe Nicolò Pignatelli d’Aragona Al centro, in primo piano, il direttore di ‘Londra Sera’ assieme ai leggendari corrispondenti italiani del Regno Unito. Il direttore di LONDRA SERA, fotografato in occasione dell’inaugurazione ufficiale del Channel Tunnel (maggio 1994) in presenza di S.M. la Regina Elisabetta II d’Inghilterra e dell’allora Presidente della Repubblica Francese François Mitterrand, mostra le due ultime pietre scavate dal tunnel. Il nostro direttore, fotografato tanti anni fa nella sua magnifica abitazione di allora, vicino ad Ascot, che regolarmente veniva invasa dagli amici dopo le corse ippiche; l’ospitalità era quanto mai cordiale, la tavola ottima e lo Champagne eccellente. Cortes e Augusto Fantechi, super banchiere europeo, di scuola anglo-americana partecipavano agli incontri del Club, creato per dare un contributo a ‘Londra Sera’. In seguito, il Club è stato ceduto a Massimo Coen che lo cedette alla Camera di Commercio ed Industria Italiana in Gran Bretagna. Certo, era una Comunità diversa, ma comunque legata alla Collettività in generale, grazie a ‘Londra Sera’ che ne rappresentava il filo comune. I tempi sono cambiati, ma ‘Londra Sera’ è rimasto fedele ai suoi principi. Oggi bisogna darsi una mossa! Stiamo compiendo ogni sforzo, a costo di enormi sacrifici, per assicurare alla Comunità Italiana un settimanale che: - tenga informati tutti gli italiani in Gran Bretagna su tutto quello che direttamente o indirettamente li riguarda; - pubblicizzi le attività industriali, commerciali, imprenditoriali, culturali ed artistiche dei nostri connazionali e delle associazioni italiane ed italofile in Gran Bretagna; - promuova lo sviluppo dei rapporti tra l’Italia ed il Regno Unito. Il nostro è un team pieno di talento ed animato da ideali profondi, basati sul rispetto e l’ammirazione per la Comunità ed il lavoro italiano in Gran Bretagna. Stiamo cercando di fare di ‘Londra Sera’ un settimanale di cui tutti gli italiani possano andare fieri. Un giornale che vi informerà e che potrete condividere con amici, familiari o clientela. FATEVI CONOSCERE DA “LONDRA SERA” E “LONDRA SERA” VI FARÀ CONOSCERE A TUTTI! 5 LONDRA SERA LONDRA SERA F O T O N EW S SPECIAL WTM 2014 – LA FIERA MONDIALE DEL TURISMO Londra ha accolto ancora una volta gli operatori turistici provenienti da tutto il mondo per l’edizione 2014 del World Travel Market, una delle più importanti rassegne dedicate al turismo e alle vacanze. I rappresentanti di quasi tutte le Regioni d’Italia si sono ritrovati ad ExCel per presentare l’offerta italiana. Durante i principali tre giorni, sono stati firmati contratti per centinaia di milioni di sterline. Gli espositori, provenienti da ogni angolo del globo (anche se i tempi non sono tanto propizi per l’industria dell’ospitalità alberghiera e delle vacanze), hanno registrato oltre 47 mila ordinazioni. In questo settore molto competitivo l’Italia si dovuta confrontare con altre strutture organizzatissime, a volte più forti e flessibili dal punto di vista delle offerte e della politica dei prezzi. Le foto: il Padiglione Italia durante il WTM ad ExCel ed il Cav. Sistina dell’Associazione Italiani nel Mondo UK, mentre programma le vacanze 2015 per i suoi gruppi. ASSOCIAZIONE CALABRESI NEL MONDO Si è tenuta presso la Casa Italiana San Vincenzo Pallotti la Festa dei Calabresi della Gran Bretagna. L’evento annuale, organizzato con cura dal presidente Pino Bravo, dal segretario Silvio Petrasso e dal consultore della Regione Calabria per la Gran Bretagna Elio Folino, si è svolto in allegria e giovialità con un pranzo d’eccezione strettamente calabrese, cucinato dallo chef Antonio Cosco e con la partecipazione di artisti italiani dal calibro di Peppe Voltarelli, venuto per l’occasione dalla Calabria. All’incontro hanno partecipato oltre 100 persone ed erano presenti anche noti personaggi della comunità italiana di Londra, come l’architetto Luigi Billé, presidente del Movimento Italiano in Europa (MIE) con la moglie Olga; l’avvocato Alessandro Gaglione e tanti altri. Nelle foto alcuni momenti della festa. MESSAGGI DALL’ALDILÀ HEAVENOTE.COM Per quanto riguarda la creatività, gli italiani si distinguono sempre. Dopo l’indistruttibile borsa porta pc, adesso entra in gara fra le startup il testamento online che si attiva post-mortem. Tutto è nato dall’idea di Vincenzo Rusciano, il quale ha concepito un modo originale per gestire l’eredità digitale e scrivere messaggi che verranno poi inviati al destinatario del testamento o del messaggio solo post-mortem. L’idea è partita dall’esperienza di una persona, Liborio, che aveva ricevuto un messaggio di eredità da un amico appena deceduto. Nella foto Vincenzo Rusciano e Katie alla ricerca di finanziatori. LA FORZA DEI VINI ZONIN Al centro della foto Luigi Bolzon, Sales Force Coordinator della Casa Vinicola Zonin ed il pugile Oliver Wilson insieme a Pino Longo, Alberto Fauci, Daria Filippelli e Michelle Mason, al St. Giles Hotel per la Festa dell’AMICO (Associazione dei Militari italiani in Congedo). GUGLIELMO PICCHI: I TOTEM SI BATTONO COSÌ Nella foto l’Onorevole Guglielmo Picchi, creatore di una lista civica per i Comites di mezza Europa, che sarà presentata anche alle elezioni nazionali per gli italiani oltreconfine. La lista, nell’eventualità di elezioni anticipate, avrà un valore milionario; intanto a Londra è riuscita ad superare l’ingenuità dei patronati e del PD che ai Comites si erano purtroppo presentati con una lista di firme risicata. Come sempre vincono sagacia ed astuzia. 6 LONDRA SERA strutture diplomatiche nella stessa sede, come ad esempio in Svizzera”. L’esponente 5 Stelle chiede, quindi, di sapere “se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione disagevole che i nostri connazionali si trovano a dover affrontare; se il Ministro interrogato non intenda riconsiderare tutte le decisioni fin qui prese per il riordino della rete consolare, così come progettato dal Ministero degli affari esteri” e, infine, “cosa intenda fare al fine di salvaguardare e assicurare la tutela degli interessi italiani fuori dai confini nazionali, che si trovano, alla luce dei fatti esposti in premessa, privati di tali diritti”. LA FESTA DELLA SIGNORA POLENTA RICONSIDERARE LE CHIUSURE CONSOLARIRI “Riconsiderare tutte le decisioni fin qui prese per il riordino della rete consolare, così come progettato dal Ministero degli affari esteri per salvaguardare e assicurare la tutela degli interessi italiani fuori dai confini nazionali”. Questo, in sintesi, quanto chiesto dalla deputata 5 Stelle Gessica Rostellato al Ministro degli Esteri Mogherini in un’interrogazione a risposta in Commissione in cui sottolinea, in particolare, la situazione creatasi a Manchester dopo la chiusura dello sportello consolare, il 31 luglio scorso. “L'Italia – scrive nella lunga premessa Rostellato – oggi è rappresentata nel mondo attraverso una rete diplomatica (peraltro ancora modellata sull'impianto di mezzo secolo fa) di 319 uffici tra ambasciate, rappresentanze permanenti presso le organizzazioni internazionali, delegazioni diplomatiche speciali, uffici consolari e istituti italiani di cultura, che svolgono un ruolo importante per la cooperazione politica, la promozione delle relazioni economiche, la cooperazione allo sviluppo, la cooperazione culturale e scientifica e i servizi ai cittadini italiani in mobilità e ai cittadini residenti all'estero; l'intero sistema diplomatico-consolare e degli istituti di cultura rappresenta una risorsa preziosa per la protezione e la proiezione globale dei nostri interessi politici, economici, culturali e linguistici, che deve essere rafforzata e potenziata nelle aree geografiche strategicamente più rilevanti”. “Le nostre rappresentanze diplomaticoconsolari – annota la giovane deputata – hanno il compito di assicurare la tutela degli interessi italiani fuori dai confini nazionali ed offrono diversi servizi. I servizi offerti devono essere forniti secondo principi di eguaglianza, imparzialità, efficienza e trasparenza, avendo come obiettivo la tutela dei cittadini italiani rispetto ai diritti fondamentali ed alla libertà personale; la tutela riguarda, ad esempio, i casi di decesso, incidente, malattia grave, arresto o detenzione, atti di violenza, assistenza in caso di crisi gravi (catastrofi naturali, disordini civili, conflitti armati, eccetera), rilascio di documenti di viaggio d'emergenza causa perdita o furto del passaporto; il decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ‘Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo’, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, all'articolo 1, ha individuato per la prima volta l'elaborazione di un programma per la riorganizzazione della rete consolare e diplomatica come passo necessario per il raggiungimento dell'obiettivo di razionalizzazione della spesa pubblica e di superamento del criterio della spesa storica; la situazione economica attuale ha determinato, in seguito, necessarie riduzioni della spesa, come richiesto dalla Commissione incaricata della revisione della spesa e come previsto, in linea con i precedenti provvedimenti, dal decreto- legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012, che, all'articolo 2 comma 5, ha imposto al Ministero degli affari esteri obblighi più stringenti al fine di realizzare l'ammodernamento della rete diplomatico-consolare, in particolare richiedendo una riduzione del 20 per cento del personale diplomatico e dirigenziale e il 10 per cento del restante personale di ruolo, appartenente alle aree funzionali”. “I tagli operati negli anni sul bilancio complessivo del Ministero – denuncia Rostellato – hanno prodotto un impoverimento del ruolo e dei servizi offerti dalle strutture estere, quando non addirittura lo smantellamento e la chiusura delle sedi consolari, che rappresentano strumenti essenziali ai fini della proiezione internazionale del nostro Paese e della tutela dei concittadini all'estero; uno fra questi è il servizio consolare nella città di Manchester, chiuso ufficialmente il 31 luglio 2014; si tratta di uno sportello consolare, dipendente dal consolato generale di Londra che serve una area vasta come il Nord-Italia e una popolazione di riferimento, secondo solo i dati ufficiali dell'AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero), di oltre 40 mila persone. Nel Regno Unito, ad oggi, su una popolazione italiana registrata all'Aire di 230 mila persone (stesso numero anche per i non registrati e quindi fuori statistiche), i soli Consolati operativi sono quello di Londra ed Edimburgo (distanza 600 chilometri). Ricordiamo, che il Regno Unito, in questo momento storico, registra il più alto flusso di arrivi di cittadini italiani nonché di registrazione all'Aire in Europa”. La deputata, poi, fa presente che “data l'ampiezza territoriale della popolazione italiana nel Nord dell'Inghilterra, la chiusura dello sportello consolare sta comportando gravissimi disagi in quanto costringe la nostra gente a spostamenti per i quali sarà necessario assentarsi dal lavoro per almeno mezza giornata o anche più; i disagi sono ancora più forti per i pensionati che hanno difficoltà a spostarsi autonomamente a causa della loro età, persone che non sono in grado di utilizzare il computer per dialogare con un consolato virtuale e che, in assenza di familiari che possano accompagnarli saranno costrette a farsi carico del costo del biglietto ferroviario per venire anche più volte presso gli sportelli; un costo che peserà sul bilancio familiare spesso piuttosto modesto; oltretutto la chiusura dello sportello consolare di Manchester riverserà ulteriore lavoro sul già oberato e saturo Consolato Generale di Londra, il cui personale diplomatico ed amministrativo lavora allo stremo delle forze e delle capacità, senza possibilità di incrementare l'organico”. “A nulla, purtroppo - richiama Rostellato –, sono serviti studi, analisi sulla presenza attuale e futura degli italiani nell'area di Manchester, così come a nulla è servita la mobilitazione dei nostri connazionali sui social e attraverso i media, al fine di scongiurarne la chiusura o trovare una soluzione alternativa; si fa presente che, nonostante le riduzioni avvenute e previste, continuano a persistere situazioni di compresenza di più Un giorno la Signora Polenta decide di dare una grande festa a cui invita i suoi amici da tutte le valli del Trentino; formaggi, salumi, verdure, frutta e tanti altri rispondono all’invito per allestire un allegro e coloratissimo banchetto. In modo divertente e leggero il volume di Stefania De Carli "La festa della Signora Polenta" presenta così ai bambini i prodotti tipici della terra trentina. Il libro, arricchito con i disegni realizzati dai bambini della Scuola Elementare di Pomarolo, è ora disponibile anche nelle versioni in lingua inglese e spagnola. Le edizioni in lingua inglese spagnola sono state realizzate con il sostegno dell’Associazione Trentini nel mondo che ringrazia in modo particolare "Lucia Larentis, Nadia Flaim, Irene Suárez Borda e Silvana Cura per il lavoro di traduzione e revisione dei testi e l’editore Curcu & Genovese per la fruttuosa collaborazione". Il volume sarà distribuito ai Circoli Trentini. INSUFFICIENTI GLI STRUMENTI DI TUTELA PER CHI VUOLE EMIGRARE Ormai da alcuni anni, decine di migliaia di giovani italiani decidono ogni anno di ‘emigrare’ in cerca di un lavoro e di un futuro più stabile e sereno; un futuro migliore, presumono, di quello che riserverebbe loro l’Italia. Il rapporto ‘Italiani nel mondo’ appena pubblicato dalla Fondazione Migrantes documenta che nel corso del 2013 si sono trasferiti all’estero 94.126 italiani. Nel 2012 erano stati 78.941, una variazione in un anno del 16,1%. Al 1° gennaio del 2014 risultavano iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani residenti all’estero) 4.482.115 cittadini italiani. L’aumento in valore assoluto rispetto al 2013 è di circa 141.000 iscrizioni. Giova inoltre ricordare che una gran parte dei giovani che emigrano non si iscrivono, per tutta una serie di ragioni, immediatamente all’AIRE e molti di essi non lo fanno affatto. La recessione economica e la disoccupazione - osserva Fabio Porta, deputato del Pd eletto all’estero nella ripartizione dell’America Meridionale - sono le reali cause che spingono gli italiani a partire di nuovo. Dal 2012 al 2013 quindi si registra una crescita generale delle emigrazioni dall’Italia all’estero, una tendenza questa che sembra destinata ad aumentare ed è sottodimensionata nelle cifre rispetto alla reale dinamica ed entità delle partenze dall’Italia. La nuova emigrazione si muove in buona parte in Europa ma anche Argentina, Brasile, Stati Uniti, Australia, Canada, Venezuela, Cina, sono mete ambite. Ad espatriare sono soprattutto i più giovani e moderne figure di migranti: ricercatori, insegnanti, laureati e diplomati, imprenditori, artigiani qualificati, studenti. Cercano tutti un lavoro, un’attività stabile e gratificante, il riconoscimento delle loro competenze e potenzialità. Pochi sono quelli informati, o che vengono informati, adeguatamente sul sistema di tutela previdenziale, fiscale, sanitaria, assistenziale che l’Italia ha creato (o non ha creato) con la rete dei Paesi nei quali si recano. Nella strategia di internazionalizzazione del Paese, a causa del drastico ridimensionamento delle cosiddette politiche migratorie che da alcuni anni si sta determinando, rischiano di offuscarsi le potenzialità legate alla presenza degli italiani nel mondo e tende a restringersi la rete di relazioni che essa ha assicurato nel tempo, con grave danno del Paese soprattutto in questo passaggio di gravi difficoltà economiche e sociali. In un’interrogazione ai ministri degli Affari Esteri, del Lavoro e dell’Economia, Fabio Porta illustra e commenta il nuovo fenomeno migratorio e chiede al Governo di spiegare quale è la politica messa in campo per tutelare i diritti dei nostri connazionali che emigrano di nuovo (in particolare nei Paesi extracomunitari dove mancano quelle regole e quel coordinamento dei diritti di sicurezza sociale che invece sono una caratteristica consolidata dell’Unione Europea dove pensioni e sanità, ad esempio, sono garantiti ai lavoratori che si spostano da un Paese membro all’altro) e quali sono gli strumenti che si intendono adottare (accordi, convenzioni, intese e trattati internazionali) per salvaguardare diritti e stabilire doveri in ambito sociale, previdenziale, sanitario e fiscale. Denuncia altresì il fatto che oltre a limitare le prospettive di internazionalizzazione dell'Italia, la sensibile riduzione dell'intervento pubblico e il totale abbandono della gestione delle convenzioni bilaterali di sicurezza sociale (nella sua accezione più vasta e quindi previdenza, sanità, assistenza e fisco) non consente di esercitare una doverosa tutela dei diritti e un rigoroso controllo dei doveri socio-previdenziali delle nuove migrazioni di cittadini i quali si recano a lavorare all' estero, anche per lunghi periodi, dove versano i contributi e pagano le tasse, e i quali rischiano poi, a causa delle convenzioni oramai obsolete o inesistenti, di non essere adeguatamente tutelati negli ambiti previdenziale, fiscale e sanitario. Fabio Porta fa un esempio concreto: se si entra nel sito del Ministero della Sanità e si “clicca” sul riquadro delle informazioni relative all’assistenza sanitaria fornita dall’Italia nel caso si volesse soggiornare nei Paesi extracomunitari, la seguente è la risposta che viene data nella maggior parte dei casi: “Se ti rechi nel Paese selezionato per temporaneo soggiorno (turismo, motivi personali, etc.), ricordati che non è prevista alcuna forma di tutela. È esclusa anche la copertura delle prestazioni di pronto soccorso, quindi ti consigliamo di provvedere – prima della partenza – alla stipula di una assicurazione sanitaria privata”. Il parlamentare eletto all’estero rileva inoltre nell’interrogazione che le convenzioni di sicurezza sociale – che attengono ai diritti socio-previdenziali dei lavoratori - sono state stipulate, tranne alcune eccezioni, negli anni settanta e ottanta, come ad esempio quella con l'Argentina che risale al 1984, quella con il Brasile al 1977, con l'Uruguay al 1985, con il Venezuela al 1991, con gli USA al 1978, con il Canada al 1979, con la ex Jugoslavia addirittura al 1961 e sono evidentemente convenzioni obsolete nello spirito, nei contenuti e nella forma che non possono più tutelare adeguatamente diritti e interessi o doveri delle nuove migrazioni perché non sono state adeguate alle evoluzioni e agli aggiornamenti, talvolta radicali, delle legislazioni e dei sistemi previdenziali dei Paesi contraenti. È pertanto primario interesse nazionale fare in modo che non si indeboliscano i rapporti con la diffusa e articolata presenza degli italiani nel mondo e che non vengano a mancare in un momento di seria difficoltà gli apporti derivanti dalla nostra diffusa diaspora; Inoltre se da una parte è ineludibile dovere etico riconoscere alla nostra vecchia emigrazione il contributo storico dato in momenti difficili al Paese, dall’altra non si possono ignorare i compiti di tutela e di solidarietà verso coloro che sono costretti nuovamente a lasciare il Paese perché in seria difficoltà, a partire proprio dalla tutela previdenziale e sanitaria. Fabio Porta impegna quindi il Governo a riprendere i negoziati, sospesi da troppi anni, per la stipula e il rinnovo degli accordi bilaterali di sicurezza sociale e di assistenza sanitaria con i Paesi di emigrazione italiana in America latina, in America centrosettentrionale e nel resto del mondo, al fine di completare il quadro del sistema di tutela internazionale dei diritti previdenziali dei lavoratori migranti e soprattutto di garantire la revisione degli accordi già stipulati ma divenuti ora- 7 LONDRA SERA mai inadeguati e superati dai recenti aggiornamenti e dall'evoluzione normativa delle legislazioni dei Paesi contraenti. Tutto ciò alla luce soprattutto dell’emergere dei nuovi fenomeni migratori dall’Italia, delle nuove forme di mobilità e dei nuovi protagonisti i quali si aspettano dall’Italia una rete di protezione sociale e assistenziale più ampia ed efficiente nelle sue tutele. LA SAIG CHIEDE MONUMENTI ALL’EMIGRAZIONE Nell’ambito delle attività promozionali a sostegno dell’Italia e degli italiani residenti nella Circoscrizione Consolare di Ginevra, la SAIG ha fatto domanda alle città e ai comuni con cui ha sottoscritto un partenariato per collocare dei monumenti all’emigrazione italiana nei loro spazi urbani. Apprezzando l’utilità e il valore dell’iniziativa della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, le città di Vernier, Carouge e Chêne-Bourg hanno espresso parere favorevole. La città d’Onex, invece, si riserva di valutare la domanda della SAIG in occasione di una futura e particolare manifestazione commemorativa. Numerosi incontri tra la SAIG e le competenti amministrazioni hanno permesso di mettere le basi per realizzare questa iniziativa, per la quale sono già state individuati le località dove verranno ospitati i monumenti: Città di Ginevra, Place del Alpes, Città di Vernier, Parc Du Lignon, Città di Carouge, momentaneamente si metterà una targa a Place de Sardaigne, Chêne-Bourg, Place Favre. La storia dell’emigrazione italiana inizia già alla fine dell’800 e poi conosce due picchi prima e dopo il secondo conflitto mondiale. Ma è negli anni ’50, ‘60 e ‘70 che una massa di emigrati italiani oltrepassa le Alpi con il sogno di una vita migliore. Moltissimi italiani scelsero la Svizzera. Il sistema produttivo della Confederazione, uscito praticamente indenne dalla guerra, era soggetto a una forte domanda, anche internazionale, e di conseguenza a un aumento del bisogno di manodopera. Gli imprenditori svizzeri decisero così di rivolgersi ai lavoratori stranieri a basso costo, provenienti soprattutto dalla vicina Italia. Secondo le stime, più di tre milioni di persone lasciarono l’Italia in direzione della Svizzera e del resto dell’Europa. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale agli Anni Sessanta, a emigrare in Svizzera furono soprattutto abitanti del Nord Italia, perché geograficamente più vicini e poiché gli imprenditori li preferivano ai lavoratori del Sud. Poi invece, dal 1963 agli Anni Settanta a spostarsi furono soprattutto i meridionali. Oggi ben integrati, gli italiani hanno saputo adattarsi e contribuire attivamente alla vita socio-politico e culturale dei comuni, città e cantoni elvetiche. Quindi, una manifestazione di riconoscenza da parte di alcune amministrazioni non può che essere salutata con apprezzamento. (Carmelo Vaccaro, Coordinatore della SAIG, Società delle Associazioni Italiane di Ginevra) RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE! Un appello, a sollecitare gli emigrati a preiscriversi nell’Albo degli elettori, rivolto all'associazionismo ed a quanti altri operano attivamente in emigrazione come i patronati che, quotidianamente, sono in contatto con gli emigrati, anche se questo infastidisce notoriamente qualche parlamentare eletto all'estero che da anni combatte una stantia e personale battaglia contro i sindacati ed i patronati. Il prossimo 19 dicembre in tutto il mondo si rinnoveranno (con ben cinque anni di ritardo!) i Comitati degli italiani all'estero (Comites), cioè quegli organismi che rappresentano le comunità italiane a livello di Circoscrizione consolare. Purtroppo queste elezioni si tengono in "zona Cesarini", come si direbbe in gergo sportivo, poiché l'ultimo rinvio per il rinnovo di questi organismi rappresentativi delle comunità italiane all'estero aveva, appunto, fissato la scadenza del 31 dicembre 2014. I tempi per l'organizzazione di queste elezioni sono quindi strettissimi poiché alla scadenza del 19 dicembre mancano ormai poco più di due mesi ed oltretutto il Ministero degli Affari Esteri per far partire del tutto la sua macchina organizzativa ha dovuto attendere l'approvazione definitiva del decreto legge che regolerà queste elezioni. Ed è un bel guaio per la funzionalità della rete del MAE anche perché coloro che desiderano votare per rinnovare i Comites, con la nuova normativa, devono preiscriversi nell'Albo elettorale dell'Ufficio consolare italiano di riferimento entro trenta giorni dalla data delle elezioni, quindi entro il 19 novembre. Dopo di che il plico elettorale per esprimere il voto per corrispondenza - contrariamente al passato - verrà inviato solo ai cittadini italiani che avranno provveduto ad iscriversi nel citato Albo elettorale. Morale, continuo a pensare che avevo ragione a denunciare la ristrettezza eccessiva del tempo a disposizione per l'organizzazione di queste elezioni entro la scadenza del prossimo 31 dicembre. Elezioni che, peraltro, cadranno proprio nell'ultimo fine settimana (19 dicembre) che precede la festività di Natale. Ovvero un periodo di tempo in cui, notoriamente, tutte le persone e le famiglie anche in emigrazione - hanno altro a cui pensare come, per esempio, ai regali, all'albero di Natale, al presepio, al pranzo natalizio) o mettersi in viaggio per trascorre le feste natalizie e di fine anno con i parenti in Italia. Ma ormai la data, sia pure infelice, è stata fissata perché, ci è stato riferito, che non era possibile spostare le elezioni dei Comites alla prossima primavera in quanto non ci sarebbe stata alcuna garanzia di un loro finanziamento nel bilancio dello Stato del 2015, data la situazione economica e finanziaria che sta vivendo l'Italia. Con il rischio che probabilmente non si sarebbe votato neppure nel 2015. Finanziamento che, invece, il Ministro degli Affari Esteri ed il Sottosegretario Mario Giro, sollecitati dallo stesso CGIE, sono riusciti a trovare in questo esercizio finanziario per mantener fede all'impegno di far tenere queste elezioni entro il 2014, dopo ben tre rinvii, nonostante le manovre di risparmio messe in atto in questi ultimi mesi dal governo di Matteo Renzi. Quindi nel variegato mondo dell'emigrazione italiana ci si deve rimboccare le maniche, nonostante tutti i problemi ricordati, affinché le elezioni abbiano il necessario successo di partecipazione al voto. Soprattutto da parte dell'associazionismo (la UIM è già operativa a livello informativo e nel sollecitare le preiscrizioni) e di quanti altri vi operano attivamente come gli stessi patronati che quotidianamente sono in contatto con gli emigrati anche se questo infastidisce notoriamente qualche parlamentare eletto all'estero che da anni combatte una stantia e personale battaglia contro i sindacati ed i patronati. Comunque il pensiero che l'Italia e gli italiani riescono a fare le cose migliori proprio quando sono messi alle strette e si trovano con l'acqua alla gola come in questa circostanza mi rende ottimista, tanto da ritenere che, alla fine, la partecipazione al voto sarà quantomeno decorosa. A meno che..... questa non sia la solita eccezione che conferma la regola: incrociamo le dita! (Dino Nardi, Coordinatore UIM Europa e membro CGIE) IL TRENTENNIO DI FEDEMARCHE Il Museo de Arte Decorativo di Buenos Aires ha ospitato la consegna dell’attestato di benemerenza che il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca ha voluto attribuire alla Fedemarche in occasione dei festeggiamenti per i trenta anni di attività (1984-2014). La cerimonia si è tenuta nell’ambito dell’inaugurazione della Mostra “Meraviglie dalle Marche 2”. A rappresentare il presidente Spacca, l’Assessore all’Agricoltura ed Ambiente, Maura Antonella Malaspina che ha consegnato il riconoscimento al presidente Juan Paolo Brandi. La motivazione sottolinea: “…per esseri distinta nella dedicata funzione di coordinamenti delle Associazioni dei Marchigiani di Argentina, ad essa affiliate e per aver organizzato attività di carattere sociale e culturale finalizzate ai mantenimenti dei legami con la terra d´origine nel facilitare l´integrazione dei marchigiani nella vita del Paese di adozione, nel dare assistenza ai meno fortunati. Alla Federazione ed alle Associazione ad essa aderenti giungano la gratitudine e la riconoscenza delle istituzione della Comunità Marchigiana”. “Siamo emozionati per il prestigioso riconoscimento assegnato dal presidente Spacca - ha dichiarato il presidente Brandi -. Abbiamo raggiunto 30 anni di storia con 24 associazione su tutto il territorio”. Concludendo Brandi ha rivolto un ringraziamento “al Dirigente Raimondo Orsetti per il lavoro fatto, all’Ambasciatore Italiano in Argentina Teresa Castaldo per le parole che ci ha detto e a tutto il Servizio Marchigiani nel Mondo della Regione Marche”. SICILIA MONDO PRESENTA LIBRO DI ALESSANDRA FERRARO Ha avuto luogo a Catania, nel salone di Sicilia Mondo, la presentazione del libro "Non guardate la vita dal balcone. Francesco testimone di speranza" di Alessandra Ferraro, giornalista della Rai, organizzato dalla Segreteria provinciale dell’Assostampa di Catania. La pubblicazione, in anteprima al salone internazionale del libro di Torino, è arrivata in Sicilia per una serie di incontri. Azzia, dopo aver dato il benvenuto, si è congratulato con la giovane giornalista per avere dedicato il libro a Papa Francesco,"un gigante del nostro tempo. Un uomo umile e carismatico che ha saputo parlare al cuore di milioni di uomini con il suo messaggio di amore e di pace, che ha attraversato tutti i continenti portando la freschezza di una ventata di spiritualità in una visione profetica dell’uomo e del mondo". "Un figlio di emigranti – ha detto Azzia - che parla con il linguaggio dell’emigrante ha aperto uno scenario nuovo di solidarietà in un mondo più ecumenico che coinvolge anche l’associazionismo di emigrazione, puntando sempre agli ultimi. Non guardate la vita dal balcone - ha detto Azzia -, è un messaggio non solo per i giovani ma anche per tutte le altre età. L’umanità ne aveva bisogno. Ne abbiamo bisogno anche noi che ci sentiamo Chiesa e popolo di Dio in cammino. Auguri Alessandra - ha proseguito -, il tuo libro si legge tutto di un fiato perché fa rivivere momenti di straordinaria emozione". Ha preso quindi la parola Daniele Lo Porto, Segretario provinciale dell’Assostampa. "Nel ‘Buonasera’ di Francesco – ha detto - appena eletto al soglio pontificio, c’era già il suo programma di semplicità e umanità". L’autrice, da parte sua, ha ricordato "la grande emozione" provata quando, da cronista, ha seguito l’elezione di Jorge Mario Bergoglio. "Un uomo che ha creato una rivoluzione silenziosa –ha detto - investendo e coinvolgendo l’umanità intera, rimasta affascinata dal carisma straordinario di un prete semplice che diventa Papa". "Il libro - dice la Ferraro - ripercorrere la strada compiuta da Papa Francesco in questo suo primo anno di pontificato, attraverso il racconto di discorsi, aneddoti, linguaggi che ci fanno vedere da vicino la statura ecumenica del Papa «venuto dalla fine del mondo»". Particolarmente interessante ed inedito il confronto fatto dalla Ferraro sulle figure dei Papi Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II e la nobiltà di animo di Benedetto XVI. "Non guardate la vita dal balcone, per favore: non mettetevi nella coda della storia. Siate protagonisti!": sono le parole pronunziate da Papa Francesco in occasione di un incontro con gli studenti universitari romani. Un messaggio per tutti gli uomini, credenti e non credenti che lascia il segno. La sala, affollata di giornalisti ed amici, ha lungamente applaudito l’autrice del libro. SERVE NUOVA CHIAVE DI LETTURA DEL FENOMENO MIGRATORIO “Il Rapporto della Fondazione Migrantes registra l’aumento dell’emigrazione soprattutto giovanile ed intellettuale da tutte le regioni del Sud come la nostra. È evidente che bisogna interrogarsi sul fenomeno che, a differenza delle ondate migratorie del secolo scorso, è molto diverso, con in comune tra le diverse generazioni che hanno fatto le valigie in cerca di fortuna, l’impossibilità di trovare nel proprio paese o regione d’origine condizioni ed opportunità di benessere personale e per la propria famiglia”, dichiara Michele Napoli, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale della Basilicata. Per il consigliere di Fi “preso atto dell’altra Basilicata che risiede fuori (117.885 lucani iscritti all’Aire-Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, secondo quanto riferisce il Rapporto), la Regione deve adeguare le proprie politiche per gli emigrati, facendo diventare l’identità lucana elemento attrattivo, come per trattenere le energie giovani a cui si aggiungono, già da qualche tempo, liberi professionisti e piccoli-medi imprenditori. Di fatto – aggiunge Napoli - il fenomeno riguarda anche altre categorie tra cui sicuramente piccoli imprenditori del comparto artigiano che, chiusa l’attività in regione, cercano nuove occasioni imprenditoriali all’estero. Dunque non solo cervelli in fuga e giovani; con la crisi anche i 40-50enni vanno via. Si impone una nuova chiave di lettura del fenomeno dell’ emigrazione di ieri e di oggi, individuando problemi e potenzialità. E tra le potenzialità – sottolinea il consigliere lucano - c’è quella di far diventare i nostri emigrati i migliori ‘ambasciatori’ di tutto ciò che produce la Basilicata”. LA RICETTA DELLA SETTIMANA Involtini di Pesce Spada Ingredienti: 400 gr di pesce spada tagliato in fette sottili; 3 pomodori; olio vergine d'oliva; capperi; olive verdi; pangrattato; Parmigiano grattugiato; prezzemolo; aglio; peperoncino; sale; pepe. Esecuzione: Far soffriggere un trito d'aglio, aggiungere quindi i pomodori a pezzettoni. Aggiungere poi i capperi, le olive tagliate a pezzetti, i capperi ed il peperoncino. Far cuocere a fiamma moderata. Preparare un impasto con il pangrattato, del prezzemolo tritato, il Parmigiano e del pepe. Amalgamare con poco olio. Fare degli involtini con le fette di pesca spada, utilizzando il composto ottenuto come ripieno. Chiudere gli involtini con degli stuzzicadenti e metterli a cuocere nella salsa. 8 LONDRA SERA Painter of Modern Life A not to be missed event early next year is the first major exhibition in the UK for almost 20 years to focus on the career of Renato Guttuso (1911-1987), opens at the Estorick Collection in London in January (Estorick Collection of Modern Italian Art, 39a Canonbury Square, London N1 2AN - T: +44 (0)20 7704 9522 www.estorickcollection.com - Twitter: @Estorick), organized in collaboration with Galleria d’Arte Maggiore, Bologna. Guttuso is one of post-war Italy’s most widely respected painters whose powerful brand of expressionist realism vividly conveyed the angst of a generation. Wanting reflect and engage with the urgency of contemporary life and rebelling against the art advocated by Fascism’s cultural establishment, Guttuso played a key role in forging a style that would go on to dominate Italian art throughout the immediate post-war years. Resolutely ‘popular’, his imagery continued to chronicle Italy’s frequently turbulent political life and the changing face of its society for over 40 years. “Renato Guttuso: Painter of Modern Life” runs from 14 January until 4 April 2015. This exhibition should ensure your Still Life with Lamp (Still Life with Skull and Lamp), 1940-41 RENATO GUTTUSO Portrait of a Woman in Profile, 1950 Houses among the Trees, 1947 diary starts with the right note. Born in Sicily, Guttuso was encouraged to paint from an early age. During the early 1930s he encountered the expressionism of artists from the Scuola Romana and began to employ a more vibrant palette and freer painterly technique. After settling in Rome in 1937 he became associated with the Corrente group Death of a Hero, 1953 who resisted the idea of an art created in accordance with a binding ‘ism’. In 1940, Guttuso joined the Communist Party – despite the fact that he continued to participate in state-sponsored exhibitions, where he won prizes for his political allegories. Guttuso’s Still Life with Lamp gives an idea of his approach; the image appears to be a conventional still life, yet it may in fact be a veiled comment on the brutality and persecution suffered by the regime’s political opponents, or the chaos of war. In the immediate post-war years, the spirit of cooperation and reconciliation that had characterised the Resistance, in which Guttuso had fought, was reflected in a new artistic association esta- 9 LONDRA SERA Neighbourhood Rally, 1975 Heroine (Garibaldean Heroine / Assassinated Partisan), 1954 Landscape with Lovers, n. d. Shark’s Jawbones in a Landscape, 1974 Watermelons, 1986 blished in 1947 called the Fronte Nuovo delle Arti, which he later broke away from. True to his conviction that art should be ‘useful’, Guttuso continued to apply his robust, accessible style to socio-political themes over the course of his career (Portrait of a Woman in Profile, Death of a Hero, Heroine). He remained faithful to the Communist Party throughout his life, twice being elected Senator of the Republic. A work dating from these years (Neighbourhood Rally) captures the ferment of this tumultuous period. Alongside politically-charged imagery, Guttuso continued to create works celebrating the people and the landscape of southern Italy, employing a palette described by the art historian Maurizio Calvesi as having been drawn directly from the intense colours of his native Sicily: “like the fire of Etna, like the turquoise of the Tyrrhenian Sea, like the green of the lizards and the twisted vegetation [and] like the yellow of the oranges and the sulphur”. The Estorick 5Rooftops in Rome, c. 1973 Collection of Modern Italian Art is internationally renowned for its core of Futurist works. It comprises some 120 paintings, drawings, watercolours, prints and sculptures by many of the most prominent Italian artists of the Modernist era. There are six galleries, two of which are used for temporary exhibitions. Since opening in 1998, the Estorick has established a reputation and gained critical acclaim as a key venue for bringing Italian art to the British public. LONDRA SERA 10 Proprietors : Maria, Silvana, Filippo & Franco LONDRA SERA 11 Una vostra visita e` sempre gradita Carlo Jewellers Fin dal 1967 Roberto Zintu Sardinian Wines Ltd. 56, Glebe Road Finchley London N3 2AX Tel.(+44) 7795951991 Disponiamo di un ricco assortimento di articoli di gioielleria e oreficeria da 9 a 18 ct. e Perle coltivate di ottima qualita`. Un diamante e` per sempre, ma compralo buono, di qualita`! CANTINA DEL VERMENTINO Orario 10 am. - 5 pm. 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"Il Friuli Venezia Giulia trae motivo d'orgoglio dall'avere Trieste tra le sue gemme più preziose e dunque partecipa con pienezza e convinzione alle celebrazioni del sessantesimo anniversario della sua seconda redenzione", ha detto la presidente della Regione Debora Serracchiani in un messaggio fatto pervenire al sindaco di Trieste Roberto Cosolini, in occasione del LX anniversario del ritorno della città all'Italia. Nel suo messaggio Serracchiani indirizza un caloroso saluto "ai fanti piumati, che per primi portarono la ban- DOSSIER STATISTICO IMMIGRAZIONE 2014 Si conferma strutturale la presenza di immigrati nel nostro Paese: anche con il perdurare della crisi economica sono aumentati di 164 mila unità gli stranieri residenti in Italia nel 2013, un +3,7% rispetto all’anno precedente, per un totale di 4.922.085 (l’8,1% della popolazione complessiva). Il superamento del numero dei connazionali all’estero – 4.482.115 alla fine del 2013 – conferma dunque la trasformazione dell’Italia in Paese di immigrazione, mentre la consistenza dei flussi in entrata ed uscita ne fanno luogo fortemente connotato dal fenomeno migratorio. Ad illustrare numeri, caratteri e aspetti sui quali intervenire il Dossier statistico Immigrazione 2014, curato dal Centro Studi e Ricerche Idos per l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni razziali del Dipartimento Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei Ministri e presentato presso il Teatro Orione a Roma. Un appuntamento ormai tradizionale – il primo Dossier risale al 1991 – per fare il punto sul profilo che la presenza immigrata ha assunto nel nostro Paese, sensibilizzare stampa e opinione pubblica in merito ad una più corretta ed equilibrata lettura del tema e stimolare la politica ad interventi mirati sulle necessità reali che esso pone. Nel contesto europeo, il primo Paese di presenza straniera è la Germania, con oltre 7 milioni di immigrati – secondo sbocco mondiale per l’immigrazione con carattere permanente, dopo gli Stati Uniti, seguito da Spagna, Regno Unito e Italia, in cui gli immigrati si aggirano sui 5 milioni, e Francia, con poco più di 4 milioni. ITALIANI RASSEGNATI AL “FAI DA TE” SANITARIO È molto diffusa la percezione che la qualità dell'assistenza sanitaria pubblica si vada riducendo, con punte di grave malcontento nelle regioni meridionali. Il 49% degli italiani giudica inadeguati i servizi sanitari offerti dalla propria regione, ma la percentuale si riduce significativamente al Nord-Est (27,5%) e aumenta nettamente al Sud (72%). Seppure la maggioranza degli italiani ritiene che il Servizio sanitario della propria regione sia rimasto uguale negli ultimi due anni, in particolare al Nord-Est (70%), il 38,5% rileva un peggioramento, e ad avere questa opinione sono soprattutto i residenti del Mezzogiorno (46%). È quanto emerge dal Monitor Biomedico 2014, l'indagine condotta periodicamente dal Censis nell'ambito del Forum per la Ricerca Biomedica che fa il punto sulle questioni chiave della sanità italiana. I risultati della ricerca sono stati presentati a Roma da Ketty Vaccaro, responsabile del s e t t o r e Welfare del Censis, e discussi da Carla Collicelli vice direttore del Censis, Giuseppe De Rita presidente del Censis, e M a s s i m o Scaccabarozzi presidente di Farmindustria. L'aspetto che pesa più negativamente nel rapporto con le strutture sanitarie pubbliche è la lunghezza delle liste d'attesa: è l'opinione del 64% degli italiani. Negativo è anche il giudizio sulla chiusura dei piccoli ospedali: il 67% si dichiara contrario, perché costituiscono un presidio importante (44%). Cresce la quota di coloro che reputano negativa l'attribuzione di maggiori responsabilità alle regioni (il 36% di oggi contro il 30,5% del 2012). A causa della crisi, nell'ultimo anno il 53% degli italiani si è rassegnato a sopportare tempi di attesa più lunghi per effettuare analisi, visite e cure mediche nelle strutture pubbliche. Ed è aumentato il ‘fai da te’: il 48% si è rivolto direttamente al privato per effettuare analisi, visite e cure a causa delle liste d'atte- sa, il 35% si è rivolto al privato per ricevere prestazioni di migliore qualità, e due terzi degli italiani hanno sostenuto spese di tasca propria, in particolare per il ticket sui farmaci (66%) e sulle visite specialistiche (45,5%), o per le prestazioni odontoiatriche private (45,5%). L'informazione sulla salute corre sul web. Più del 70% degli italiani si ritiene molto o abbastanza informato sulla salute, ma cresce la quota di coloro che temono il rischio della confusione causata dalle troppe informazioni (il 54,5% contro il 41% del 2012). Il medico di base rimane la fonte di informazione più consultata dagli italiani (73%), seguito dallo specialista (27%). Ma cresce il ruolo dei media. La percentuale di italiani che almeno qualche volta traducono in comportamenti le informazioni sulla salute acquisite da tv, radio, giornali, internet è passata dal 30% del 2012 al 48% del 2014. Si tratta più frequentemente dell'acquisto di integratori e vitamine (35%) o farmaci (25%), ma anche di modifiche al proprio stile di vita (26%). A utilizzare internet come fonte di informazione sanitaria è ormai il 42% degli italiani. Di questi, il 78% usa il web per informarsi su patologie specifiche, il 29% per trovare informazioni su medici e strutture a cui rivolgersi, il 25% per prenotare visite, esami o comunicare tramite email con il proprio medico. GLI ESORCISTI LANCIANO L'ALLARME "Le pratiche dell'occultismo, del satanismo e dell'esoterismo aprono un po’ la strada all’attività demoniaca straordinaria", avverte lo psichiatra Valter Cascioli, portavoce dell'Associazione Internazionale Esorcisti, dopo il messaggio inviato da Papa Francesco all'Aie, in occasione del primo convegno svolto a Roma in seguito al riconoscimento ufficiale arrivato dal Vaticano nello scorso giugno ad opera della Congregazione per il Clero. "Il numero delle persone che si rivolgono a queste pratiche, con gravi danni sociali, psicologici, spirituali e morali, è in costante aumento - rivela Cascioli a Radio Vaticana - e questo ci preoccupa perché, di rimando, abbiamo anche un aumento dell’attività demoniaca straordinaria, in modo particolare vessazioni, ossessioni e soprattutto possessioni diaboliche". Per lo psichiatra, "a volte sono sottovalutati i rischi che vengono da queste pratiche. La stessa attività demoniaca ordinaria, ovvero la tentazione, non viene presa molto in considerazione da chi ha una fede tiepida. Infatti, noi esortiamo a una maggiore vigilanza. Del resto, viviamo in un momento storico particolarmente critico dove la fretta, la superficialità, l’individualismo esasperato, la secolarizzazione sembrano quasi dominare la nostra società". NUOVO REGOLAMENTO ANAGRAFICO Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio ha approvato un regolamento che adegua il regolamento anagrafico della popolazione residente alla disciplina che ha istituito l’Anagrafe nazionale della popolazione residente. Il decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, ha introdotto nel nostro ordinamento l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR); l’istituzione di un’unica struttura per la gestione dei LONDRA SERA FOTOGIORNALE dati anagrafici che subentra all’Indice Nazionale delle Anagrafi (INA), all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) e alle Anagrafi della popolazione residente curate dai comuni implica quindi la necessità di aggiornare la disciplina che regola la materia degli adempimenti anagrafici. L’istituzione dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente si inquadra all’interno del programma di accelerazione del processo di informatizzazione della pubblica ammini- strazione e di razionalizzazione e di semplificazione dell’azione amministrativa. Il regolamento approvato mira a rendere coerenti le norme del regolamento anagrafico con questa recente innovazione di sistema, modificando il quadro normativo per assicurare il corretto svolgimento degli adempimenti anagrafici anche all’interno del nuovo assetto. Sul testo sarà sentito il garante per la protezione dei dati personali e sarà acquisito il parere del Consiglio di Stato. RENZI: IMPEGNO POLITICO A TEMPO DETERMINATO ''Non bastano sei mesi, ma certo già la prossima primavera vedremo il Paese ripartire, dopo troppo tempo di palude e di stagno". È la previsione del premier Matteo Renzi, in un'intervista al settimanale 'Oggi', in edicola con un'edizione speciale dedicata ai suoi 75 anni. "Come governo ci siamo dati un orizzonte di mille giorni, per dire che le riforme di cui abbiamo bisogno sono profonde e coraggiose e non per guadagnare tempo. Ma i cambiamenti che abbiamo messo in campo e che stiamo realizzando, dal lavoro alla giustizia, dall'economia al ridisegno delle nostre istituzioni, cominceranno presto a dispiegare i loro effetti". Renzi esclude, ancora una volta, di puntare alle elezioni anticipate nel 2015 ("No. Si vota nel 2018") e ribadisce che il suo impegno in politica è a tempo determinato. "Non penso alla politica come a una condanna a vita – aggiunge - come una professione buona per tutte le stagioni. Penso sia una passione, un servizio e un impegno. Che è a tempo come responsabilità, per cui tra qualche anno mi vedo magari a fare qualcos'altro. Ma prima c'è da cambiare l'Italia. Cosa vorrei si dicesse di me nei libri di storia? Preferirei che si dicesse nei libri di geografia che l'Italia è tornata sulla mappa". RICETTA ANTI-STRESS Ormai si moltiplicano gli studi che puntano il dito contro lo stress, un'insidia per la salute mentale che accelera anche l'invecchiamento cellulare. Ma ora una ricerca dell'Università della California a San Francisco individua anche i 3 alleati per attenuare l'impatto negativo dello stress. La ricetta degli scienziati è semplice: dieta sana, sonno regolare ed esercizio fisico possono attenuare l'effetto dello stress. Almeno nelle donne, protagoniste della ricerca americana. Il lavoro, pubblicato su 'Molecular Psychiatry', ha confrontato le reazioni di 239 donne in post-menopausa e non fumatrici, seguite per 12 mesi e sottoposte ad analisi del sangue per misurare la lunghezza dei telomeri all'inizio e alla fine dello studio. "Le partecipanti che hanno fatto attività fisica, hanno dormito e mangiat o bene, dopo u n anno p r e sentavano un accorciamento dei telomeri ridotto rispetto alle coe- 13 tanee che non avevano fatto una vita sana, a pari livello di stress", spiega Eli Puterman, primo autore della ricerca. I telomeri, ricorda, sono i 'cappucci' di protezione che si trovano alle estremità dei cromosomi e influenzano la velocità dell'invecchiamento cellulare. Man mano che si accorciano, le cellule muoiono più velocemente. Ebbene, sembra che per proteggere i telomeri, e dunque le cellule, dall'invecchiamento, non resta che darsi da fare: allenarsi regolarmente, mangiar sano e dormire bene sono sufficienti a fare da 'scudo' contro lo stress. PAOLO GENTILONI NUOVO MINISTRO MAE Paolo Gentiloni è stato nominato Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Gentiloni prende il posto di Federica Mogherini che ha dato le sue dimissioni da ministro degli Esteri per andare a ricoprire l’incarico di Alto rappresentante UE per la Politica Estera e la Sicurezza. Paolo Gentiloni è un deputato del Partito Democratico, fa parte della Commissione Esteri ed è presidente della sezione Italia-Stati Uniti dell’Unione Interparlamentare. Eletto per la prima volta in Parlamento con la Margherita nel 2001, Gentiloni è stato presidente della Commissione di Vigilanza Rai e ministro delle Comunicazioni nel biennio 2006-2008. È stato anche fra i fondatori della Margherita nel 2002. Nel 2007 ha fatto parte del C o m i t a t o Promotore nazionale del Partito Democratico. Gentiloni, che compirà 60 anni il prossimo 22 novembre, è nato a Roma ed è laureato in Scienze P o l i t i c h e . Giornalista professionista, da sempre segue i problemi ambientali. Ha infatti lavorato come direttore del mensile ‘La Nuova Ecologia’, una pubblicazione vicina a Legambiente. SCOMPARSO AMBASCIATORE BRUNO BOTTAI È morto il presidente della Società Dante Alighieri Bruno Bottai. Bottai era nato a Roma il 10 luglio 1930. All’età di soli 24 anni era entrato in carriera diplomatica per concorso, rivestendo presto la carica di vice console a Tunisi e secondo segretario alla Rappresentanza italiana presso la n a s c e n t e C o m u n i t à Europea dal 1958 al 1961; continuò a seguire in particolare gli sviluppi europei negli anni di servizio presso la Segreteria generale del Ministero quale capo del Servizio coordinamento (196166) e poi alla presidenza del Consiglio quale consigliere diplomatico del presidente (1970-72). Gli Anni Settanta lo hanno visto prima capo Servizio stampa della Farnesina (1972-76), poi ambasciatore presso la Santa Sede (1979-81), carica rivestita una seconda volta, dal 1994 al 1997, a chiusura di carriera. Ambasciatore di grado nel maggio 1981, ebbe successivamente gli incarichi di D i r e t t o r e Generale degli Affari Politici (1981-85), ambasciatore a Londra (1985-87) e segretario generale della Farnesina ( 1 9 8 7 - 9 4 ) . Dall’aprile del 1995 era presidente della Società Dante Alighieri. 14 LONDRA SERA La Scelta FUSION CUISINE ESPERIENZA L'UNICO GUSTO TRA LA CUCINA ITALIANA E LA CUCINA MAROCCHINA IL TAGLIO DI CAPELLI PIU' ALLA MODA DI LONDRA GINO HAIRDRESSER-GENTS 33A Dean Street Soho W1D 4PP TEL. 0207 437 2029 UNA VISITA E' SEMPRE GRADITA 86-90 Lamb's Conduit Street London WC1N 3 LZ Tel. 020 7242 4119 UNIVERSAL G A R D E N LT D Importazione di tutti i prodotti ortofrutticoli dalla Sicilia e dall'Italia con Olio Extra Vergine di Oliva Siciliano, Salumi e Ricotta fresca, erbe speziate ed Origano fresco,Mozzarella e tante altre qualita' di frutta e verdura di stagione e non. Pomodoro e Asparagi di tutte le qualita'. 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Indirizzo ......................................................................................................................................... Città ................................ County ..................................... Codice postale .................. Email ................................................................ Tel....................................................... Data .................................. Firma ................................................................................ Subscription Fee £75 (for 1 Year). Cheque to be made payable to: Press Promotions and sent with this form to: 59 Kings Cross Road, London WC1X 9LN *Termini e Condizioni: la lotteria è riservata a tutti quelli che hanno superato il 18esimo anno di età. Il sorteggio sarà realizzato al raggiungimento del nostro target di 5.000 nuovi abbonati. Il vincitore sarà informato tramite posta. Il giudizio dell'estrazione è insindacabile. 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