in difesa del cittadino di Valerio Staffelli informatore pubblico ditelo a STAFFELLI Bello il campus low cost, peccato per i prezzi finti! una matricola di tor vergata trova un alloggio convenzionato con l’ateneo. ma gli viene chiesto un affitto superiore a quello indicato sul sito della facoltà. e parte lo scaricabarile Cari amici di Oggi, Come la va? Il caso odierno riguarda gli studenti fuori sede alla ricerca di una stanza: prezzi vantaggiosi per dormire vicino all’università? Sulla carta ci sono, ma a conti fatti è solo un’apparenza. SEGNALAZIONE iao Valerio, sono uno dei tanti studenti in difficoltà economica, e a settembre inizio un corso di laurea all’Università di Tor Vergata, a Roma, lontano dalla mia città d’origine. Per cercare un alloggio mi sono mosso mesi fa, ma che prezzi! Visitando il sito del mio ateneo ho scoperto una sorta di convenzione con il Campus X, un complesso residenziale che offriva camere a prezzi convenienti. Allora ho chiamato il campus per prenotare, e sai cosa ho scoperto? Che i prezzi veri sono completamente diversi, molto più alti rispetto a quelli pubblicizzati sul sito dell’ateneo! Ma perché queste differenze? Nessuno me lo sa spiegare. Io e tanti altri studenti ci sentiamo presi per il naso. Mi dai una mano a far chiarezza? C INDAGINE Per far lume su questa strana vicenda ci siamo prima documentati sul campus in oggetto: i 950 posti letto sono stati inaugurati nell’autunno del 2010 alla presen- za dell’allora sindaco Alemanno, del presidente della provincia Zingaretti, della governatrice Polverini, dell’assessore all’istruzione Sentinelli, del rettore dell’u niversità e del presidente ancora alla ricerca Tommaso cercava un alloggio economico in un campus universitario. I prezzi però si sono rivelati più alti rispetto a quanto prospettato dall’ateneo. com’è andata a finire DOPO L’INTERVENTO DI STAFFELLI? L’ASSICURAZIONE PAGA, ma POI NON RINNOVA LA POLIZZA Ricordate il caso di Mauro? Nella rubrica sul numero 25/2014 ci aveva raccontato di avere una polizza sulla casa con Axa e di non aver mai avuto un sinistro. Al primo, causato da un’auto non sua, l’assicurazione non voleva risarcire. Ma dopo il nostro intervento aveva liquidato il danno. Poi Mauro ha ricevuto una lettera in cui l’agenzia Axa lo informa che “allo scadere della polizza questa non verrà rinnovata perché non è più persona gradita”. Un conto è incassare, un conto pagare, eh. dell’Inpdap. L’obiettivo era permettere agli studenti di pagare meno della metà rispetto agli affitti mensili della Capitale. Il punto da chiarire è perché adesso i costi siano diversi da quelli pubblicizzati. Abbiamo così vestito i panni di uno studente, e confermiamo che i prezzi del campus sono davvero molto superiori a quanto promesso. Per esempio, un alloggio base sul sito dell’Università ha un prezzo di 315 euro, mentre, contattando il campus, sale a 450 euro. Ma il perché non è dato saperlo. Allora per vederci chiaro abbiamo contattato ufficialmente il Campus X e... EPILOGO ... E ci ha risposto che «i prezzi erano solo di lancio. Con l’Istat ci sono stati degli aumenti. Abbiamo chiesto più volte all’università di aggiornarli ma non ha mai provveduto». Ah sì? Davvero? Sentiamo cosa dice l’università a tal proposito: «In più occasioni abbiamo richiamato il campus al rispetto dei canoni concordati specificando che l’aumento doveva essere prima condiviso e poi incrementato, solo dopo l’attivazione di servizi aggiuntivi. Il vostro intervento è sicuramente un’occasione per affrontare il tema». Ma allora è il Campus X che fa il furbetto! Siora Direttrice, la invitiamo a ripristinare i prezzi stabiliti nel 2010 per permettere agli studenti di trovare un alloggio adatto alle loro tasche. Insomma, siamo alle solite: i politici mettono la faccia prendendosi i meriti di una bella iniziativa che, come al solito, cambia dal giorno alla notte. Auspichiamo una rapida risoluzione. Campus X, fate i bravi, va là! Inviate le vostre segnalazioni a: www.valeriostaffelli.it oppure al sito di Oggi www.oggi.it o su Twitter a @VStaffelli 95
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