A scuola per diventare librai

: INTERVISTA
A scuola per
diventare librai
Parte l’ottavo corso della Scuola Librai. Alberto Galla, presidente dell’Ali, ci spiega come la passione per i libri
può diventare un lavoro.
di Sergio Auricchio
L
S. Avallone, A. Galla e l’allieva Eleonora Zugaro
60 : Leggere TuttI n.83 Gennaio-febbraio 2014
a passione per i libri può diventare un lavoro. La domanda va
presentata entro il 28 febbraio
2014
In questi mesi malgrado le difficoltà
del momento molti cercano un’occupazione nel mondo dei libri. Trovare
lavoro in questo settore è un’aspirazione di molti giovani, ma senza un’adeguata preparazione non si va lontano.
Per questo l’Associazione Librai Italiani otto anni fa costituì la Scuola Librai
Italiani (SLI). Dall’anno scorso (prima
si trovava ad Orvieto) la scuola ha sede
a Roma nel Teatro dei Dioscuri in Via
Piacenza, messo a disposizione dal Ministero dei beni e le Attività Culturali
e il Turismo.
La SLI si caratterizza per associare
la formazione teorica, che si sviluppa
in otto settimane, con quella pratica
attraverso stage in libreria. Il corso si
conclude con una sorta di tesi di laurea
dove al diplomando viene richiesto di
realizzare un vero e proprio progetto di
libreria, dall’individuazione della location, al lay out della libreria per passare
all’assortimento e alle attività di promozione e marketing, non trascurando
il settore economico-finanziario, insomma una formazione a tutto tondo
sempre più necessaria per sviluppare
attività di successo. Il costo? 3000 euro. Poco? Molto? Occorre considerare
che la scuola offre una formazione di
alto livello con docenti dell’Università di Venezia Ca’ Foscari ed esperti del
mondo librario ed editoriale. Inoltre
i corsisti possono usufruire gratuitamente del pranzo durante il periodo
di formazione a Roma, e dei trasferimenti, pernottamenti e pasti previsti
per visite di studio. Altro aspetto da
non sottovalutare è il fatto che la partecipazione alla scuola fornisce delle
concrete opportunità per trovare la-
Un momento della consegna dei diplomi agli allievi
voro nel mondo del libro. Le iscrizioni
resteranno aperte fino al 28 febbraio
2014, quindi si terrà la selezione delle candidature; il corso inizierà il 31
marzo 2014 e si concluderà nel mese di
ottobre. Ulteriori informazioni nel sito
www.scuolalibraitaliani.org.
In prossimità dell’inizio dell’8° Corso della SLI, abbiamo rivolto alcune
domande al presidente dell’Associazione Librai Italiani Alberto Galla.
Come Leggere:tutti abbiamo partecipato al Palazzo dei congressi di Roma
alla consegna dei diplomi agli allievi
del settimo corso alla presenza di Silvia Avallone. Ci ha fatto piacere vedere l’entusiasmo che aleggiava nella
grande sala e anche la soddisfazione tra
i diplomati per aver concluso una importante tappa della loro formazione e
soprattutto per alcuni aver già trovato
lavoro in libreria.
Tutto questo sembra in qualche modo
controcorrente rispetto alle difficoltà
presenti nel mondo del libro.
È vero, le difficoltà non mancano ed
i problemi ci sono anche nelle librerie;
ma paradossalmente sono proprio le
difficoltà del settore a richiedere innovazione e formazione.
Oggi molti librai, alcuni anche avanti negli anni, si rendono conto che le
loro librerie hanno bisogno di energie
nuove e profili professionali adeguati
alla nuova situazione; se prima era sufficiente avere un buon assortimento ed
aspettare il cliente, oggi è sempre più
necessario lavorare sul sell out e quindi
sviluppare azioni di marketing e iniziative verso la clientela.
È vero anche che la formazione e
preparazione tecnica si devono accompagnare con la passione e con l’impegno, stando attenti a non farsi scoraggiare alle prime difficoltà. In base a
queste considerazioni, dall’8° Corso la
SLI punterà la sua attenzione proprio
sull’innovazione di cui parlavo sopra e
alcune lezioni saranno aperte ai librai
già in “servizio”.
Molti giovani partecipano al corso
per coronare il loro sogno: aprire una
propria libreria. Quali consigli darebbe
a questi candidati librai e in quali aree
del paese esistono maggiori possibilità
di sviluppare questa impresa?
Tenendo sempre presente il problema del Centro Sud carente di librerie,
ma allo stesso tempo con una debole
propensione alla lettura, più che parlare di macro aree, si dovrebbe guardare
a un bacino di utenza di 30-40000 abitanti e soprattutto puntare su un format adatto al mercato che si intende
coprire.
Importante poi è il rapporto con
scuole biblioteche circoli culturali: la
libreria deve essere vista non solo come un esercizio commerciale, ma un
presidio culturale del territorio.
Quali sono i risultati raggiunti in questi
sette anni di attività della scuola?
Nel corso degli anni, hanno partecipato complessivamente 154 allievi,
con profitti per la maggior parte ottimi
o molto buoni e in minima parte comunque sufficienti.
Circa la metà di essi ha trovato occupazione in libreria mentre alcuni
hanno realizzato il sogno di aprire una
libreria propria. Mi sembra quindi che
il bilancio sia positivo e comunque in
continua evoluzione.
Sono previste borse di studio?
Già dal 7° Corso sono state istituite dieci borse di studio del valore di
1.000,00 euro cad., assegnate ad altrettanti allievi in base al reddito familiare. Anche per l’8° corso 2014 per dieci
allievi quindi la quota di partecipazione sarà di 2.000 euro e non di 3.000.
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