ALLEGATO A1 PROGETTO DI ATTIVITA' DEL CENTRO DI COORDINAMENTO, SUPPORTO SCIENTIFICO E COMUNICAZIONE SOCIALE DI PRATO Introduzione Quest’azione progettuale, la cui priorità si è imposta sulla scorta degli interventi di emergenza messi in campo dalla Regione Toscana a seguito del drammatico incidente sul lavoro in cui sono morti sette lavoratori di origine cinese, affonda le proprie radici nell’attività conoscitiva sviluppata all’interno del progetto Prato1 e volta ad individuare tra le buone prassi europee2 le modalità più idonee di intervento. In tal senso, il progetto intende porre in essere una serie di provvedimenti mirati a supportare l’operatività delle progettualità in essere. In tal senso, l'attività di centro di coordinamento, supporto scientifico e comunicazione sociale di Prato, da realizzare attraverso il coordinamento della Regione Toscana nell'ambito del progetto integrato per lo sviluppo dell'area pratese e con il supporto operativo del PIN, si configura come progetto finalizzato a mettere in campo strumenti e modalità organizzative appropriate per il raggiungimento degli obiettivi esplicitati al paragrafo 2. Tale progettualità sarà avviata in via sperimentale fino al termine del mese di ottobre 2014; a seguito di tale termine sarà valutata l'opportunità da parte della Giunta regionale di prosecuzione e rifinanziamento di tale attività, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili nel bilancio regiolane nonché nei limiti di spesa del patto di stabilità interno. 1. Le azioni Il progetto prevede diversi livelli di azione: • Un livello di supporto al coordinamento regionale delle diverse azioni in campo, sia sul versante dei controlli che su quello dell’accompagnamento delle imprese verso percorsi di emersione, al fine di evitare sovrapposizioni e soprattutto per assicurare continuità e organicità degli interventi. Tale livello, così come indicato nella DGR 56 del 28-01-2014, dovrà facilitare l’integrazione delle diverse azioni previste nel relativo “Piano triennale straordinario di interventi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro” con quelle del “Progetto integrato dell’Area Pratese”. A tal fine, sarà opportuno attivare un tavolo integrato tra Regione, ASL, i Comuni dell’area pratese, nonché dei competenti organi di 1 1 Si rimanda alle seguenti pubblicazioni tutte oggetto di iniziative pubbliche sul territorio pratese: IRES Toscana, Mi chiamo Chen e abito a Prato, 2012; Berti F., Pedone V., Valzania A. (a cura di), Vendere e comprare. Processi di mobilità sociale dei cinesi a Prato, 2013; Irpet, Il ruolo economico dei cinesi a Prato, 2014. 2 2 Tra le diverse esperienze analizzate si citano quella canadese di Vancouver (Chinese Community Policy Centre: su iniziativa delle associazioni cinesi della città è stato istituito un centro per facilitare l’accesso delle forze dell’ordine alla comunità cinese. I servizi forniti includono mediazioni linguistiche, programmi di prevenzione del crimine in collaborazione con la polizia e altre associazioni, assistenza a vittime di crimine di lingua cinese a partire dalla denuncia fino all’assistenza legale e linguistica durante l’eventuale iter processuale) e quella emiliana di Carpi (Spinner: il progetto, finanziato con fondi FSE, ha coinvolto parti sociali, pubbliche amministrazioni e associazioni di categoria sviluppando diverse azioni fra cui: indagini sull’imprenditoria cinese; formazione d’impresa per mediatori linguistici e culturali; consulenza tecnica per l’emersione di imprese cinesi, assistenza tecnica per l’emissione di certificazioni etiche, corsi in cinese sulla sicurezza sul posto di lavoro, ispezioni delle aziende coinvolte nel progetto, messaggi radio in cinese, produzione e divulgazione di un “Manuale per l’emersione verso l’economia formale”) • • • • • controllo, per lavorare su aspetti specifici e operativi delle singole progettualità. Un livello di supervisione scientifica alle iniziative messe in campo, al fine di poter realizzare interventi metodologicamente corretti e sostenuti da forti elementi di indagine e di studio. Tale supporto dovrà anche individuare e facilitare la messa in campo di servizi e strumenti finalizzati a favorire l’emersione del lavoro irregolare, che caratterizza la comunità produttiva cinese attiva nel distretto del tessile e dell’abbigliamento, nonché la sua integrazione nel tessuto imprenditoriale locale. Un livello di supporto alle azioni di integrazione culturale, mediazione sociale, mediazione dei conflitti già in essere. In quest'ambito, si prevede la realizzazione di specifici programmi di prevenzione del crimine in collaborazione con le forze dell’ordine, l’assistenza a vittime di crimine di lingua cinese, dalla denuncia fino all’assistenza legale e linguistica durante l’eventuale iter processuale. Un livello di comunicazione sociale, specifica che possa garantire il passaggio delle informazioni verso le diverse comunità presenti sul territorio e che possa trasmettere messaggi efficaci, completi e chiari sui diversi aspetti che attengono il rispetto delle regole, i diritti e le possibilità offerte dal territorio in termini sociali, culturali, economici ecc. Tra le diverse iniziative da porre in essere, risulta prioritaria la produzione di materiale informativo (multilingue) finalizzato a far conoscere, a imprenditori e cittadini stranieri (e in primo luogo quelli di lingua cinese), le principali normative relative alla creazione ed alla gestione di imprese, le procedure per la regolarizzazione del lavoro e le relative forme contrattuali e la mappa dei servizi e dei punti di informazione dedicati alle imprese ed ai lavoratori. Alcuni interventi specifici su quartieri dove è maggiore il livello di degrado urbano e dove è più problematica la convivenza delle diverse comunità linguistiche, attraverso la promozione di forme di partecipazione diffusa della popolazione residente. All’interno di tale azioni, sarà fondamentale sostenere e integrare le azioni dell’associazionismo (culturale, sociale e sportivo) dell’area pratese. Un livello di supporto tecnico sia sul versante della mediazione linguistica e della creazione di partnership internazionali da spendere nelle progettazioni future. Al fine di rendere immediata la possibilità di avviare gli interventi sopradetti si intende: A. Integrare l’Accordo di Collaborazione tra Regione Toscana e PIN S.C.R.L. Servizi Didattici e Scientifici per l’Università di Firenze (DGR nr. 1044 del 09-12-2013), con l'attivazione presso il medesimo PIN del progetto di “Centro di Coordinamento, Supporto Scientifico e Comunicazione Sociale” che preveda le seguenti attività: a) Un livello di supporto tecnico al coordinamento regionale, realizzato anche attraverso le professionalità già impegnate nel cd. “progetto Emersione”, al fine di integrare le diverse azioni di controllo (sulle imprese del territori), di ricerca e supporto scientifico (per la definizione di strumenti e percorsi), di formazione/azione (nell’ambito degli interventi per l’emersione delle imprese e del lavoro irregolare). A tale livello dovrà essere affidata anche l’organizzazione dell’equipe degli operatori per lo sviluppo di cui al successivo punto “c” e la realizzazione di specifici programmi di prevenzione e di assistenza a vittime di crimine di lingua cinese da realizzare in collaborazione con le forze dell’ordine e con le associazioni presenti sul territorio; b) Un livello scientifico (di tipo laboratoriale) a cui affidare la supervisione delle diverse azioni e nello specifico l’elaborazione di strumenti e servizi che possano facilitare i percorsi per l’emersione del lavoro irregolare e che consentano l’implementazione di strumenti di indagine e check-up aziendale per l’individuazione degli elementi di non conformità delle imprese dell’area pratese. c) La costituzione di un Equipe di almeno 5 “operatori per lo sviluppo di culture ed imprese” che, affiancando il gruppo del Progetto Prato dovrà assicurare: a.I.l’affiancamento delle attività di controllo al fine del monitoraggio delle situazione e del loro eventuale inserimento nei percorsi di emersione previsti; a.II.l’operatività delle azioni sul versante della mediazione culturale e di conflitto e della comunicazione sociale dirette alle comunità straniere presenti sul territorio ed in particolar modo di quella cinese; a.III.l’affiancamento ed il supporto sul terreno per le attività di ricerca e sperimentazione; d) La realizzazione di campagne informative tese a promuovere i percorsi di emersione e la cultura della legalità anche tra la popolazione straniera ed in particolar modo cinese; e) La realizzazione, con il supporto di soggetti già impegnati sul territorio, di azioni di inclusione e di mediazione sui quartieri dove è maggiore il livello di degrado urbano e dove è più problematica la convivenza delle diverse comunità etniche. f) L’individuazione di esperti per il supporto linguistico (cinese) e per il supporto alla progettazione e alla creazione di partnership internazionali. B. Individuare risorse in spese di investimento destinate a sviluppare hardware, software e tecnologie digitali da mettere in campo al fine di realizzare applicativi e servizi tecnologici che possano consentire efficaci interventi di mappatura e aggancio delle imprese, servizi informatici e piattaforme ad uso delle associazioni di categoria, delle imprese e dei lavoratori, strumenti per il monitoraggio ed i check-up delle aziende. 2. I risultati attesi I risultati attesi dai diversi interventi messi in campo sono: 1. Il supporto al collegamento operativo tra Regione, ASL, Comuni dell’area pratese, nonché competenti organi di controllo, per lavorare, anche attraverso un eventuale tavolo e/o gruppi di lavoro tecnici più ristretti su aspetti specifici e operativi delle singole progettualità. 2. Il supporto alla gestione del gruppo consultivo per l'attuazione delle priorità tematiche del Progetto integrato per lo sviluppo dell'area pratese di cui alla dgr 274/2014 – allegato B e di eventuali gruppi tecnici più ristretti, anche al fine di realizzare specifici programmi di prevenzione e di assistenza alle vittime di crimini. 3. Realizzazione e diffusione di uno strumento informatico per il check-up industriale al fine di definire successivi piani di emersione. 4. Somministrazione del check-up ad almeno 100 aziende/mese (300 h/mese di attività degli operatori per lo sviluppo di culture e imprese) tra quelle sottoposte a controllo (la stima numerica è calcolata sul numero di controlli che verranno effettuati sulle aziende, così come previsto per la ASL 4 dell’area pratese nella DGR 56/2014) ed il loro successivo inserimento nei percorsi i emersione previsti. 5. La realizzazione di almeno cinque interventi di animazione e di coinvolgimento attivo delle comunità locali finalizzate all’inclusione sociale, nei quartieri a maggior degrado urbanistico e sociale; 6. La realizzazione di almeno due prime campagne informative (con pubblicazione di materiale multilingue), da realizzare entro il 2014, tese a promuovere i percorsi di emersione e la cultura della legalità anche tra la popolazione straniera ed in particolar modo cinese. Il piano preventivo dei costi per l'attivazione del centro fino al termine di ottobre 2014 è il seguente: Azioni − − − − − − Coordinamento nr. 5 “operatori per lo sviluppo di culture e imprese” laboratorio per il supporto scientifico Materiali e servizi di comunicazione supporto linguistico e servizi di traduzione sostegno alle iniziative di inclusione/animazione nei quartieri − Supporto in ambito di progettazione europea TOTALE Importo € 0 (*) 40.000 30.000 15.000 5.000 40.000 5.000 135.000 (*) La spesa per il coordinamento è già ricompresa negli impegni previsti nell’accordo di collaborazione con DGR 1044 del 09-12-2014
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