varese - 23 - Udc Cassano Magnago

MARTEDÌ
28
GENNAIO
GALLARATE-MALPENSA
2014
Ha la droga nello zaino
Studente denunciato dalla polizia con sessanta grammi di marijuana
La droga sequestrata dai carabinieri era dentro lo zaino di scuola di un ragazzo (foto Blitz)
Sessantenne si toglie la vita nei boschi
I familiari temevano che si fosse perso
CARDANO AL CAMPO – Lo hanno
trovato morto a casa di un amico,
uno stabile in mezzo ai boschi dove
in solitudine ha deciso di togliersi la
vita. Sono terminate ieri mattina con
l’epilogo peggiore le ricerche di un
sessantunenne, residente a Cardano, scomparso domenica pomeriggio.
Sono stati i familiari a dare l’allarme,
convinti che l’uomo, amante di lunghe passeggiate solitarie nella brughiera attorno a Malpensa, si fosse
perso tra i sentieri o avesse avuto un
malore. Ieri mattina, dal campo allestito in via Papa Giovanni XXIII, si è alzato persino un elicottero nel tentativo
di avvistarlo dall’alto. A terra, nel frattempo, decine di uomini sono rimasti
impegnati per ore nelle ricerche.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, diversi volontari della protezione civile e i vigili del fuoco. Purtroppo è stato tutto inutile. Soltanto l’autopsia stabilirà con esattezza l’orario del decesso, ma è probabile che il sessantunenne fosse morto ancora prima che
iniziassero a cercarlo.
GALLARATE - Il feno- sposti non vengano in almeno è purtroppo diffuso cun modo pregiudicati.
e non è neppure compar- Il presunto baby pusher è
so negli ultimi tempi: gli stato notato poco dopo le
stupefacenti, si sa, circo- 8 dagli agenti in compalano e sono sempre circo- gnia di altri coetanei a polati nelle scuole, anche chi passi dall’ingresso. L
perché tra i consumatori ’ atteggiamento sospetto
più assidui ci sono pro- ed elusivo del crocchio
prio i più giovani.
ha insospettito la pattuÈ partendo da questo pre- glia al punto di procedere
supposto che il commissa- a un immediato controlriato di via Ragazzi del lo.
’99 "martella" gli istituti Il diciottenne, già noto
superiori con periodici per uso personale di droblitz. Venerdì scorso gli ghe, è stato così beccato
agenti della squadra vo- con la ganja conservata
lante hanno
in un sacchetbeccato un dito riposto nelciottenne che
lo zainetto tra
la droga l’avelibri, quaderni
Tradito
va nello zaie astuccio. Un
dall’amico
no. D’altro
altro amico
canto c’è chi
che - con il
impacciato
esce di casa
che ha gettato suo maldestro
con la merententativo di dila "maria"
dina per l’insfarsi di una
per terra
tervallo e chi
minima quantiinvece l’intertà di maria avevallo preferiva in modo
sce passarlo
inequivocabifumando erba. Lo studen- le tradito il gruppo - è state è stato denunciato a to a sua volta sorpreso
piede libero, ma le indagi- con pochi grammi. P e r
ni proseguono. Ciò che i l’impacciato studente è
poliziotti gli hanno trova- scattata la segnalazione
to addosso sono circa ses- alla prefettura in quanto
santa grammi di marijua- assuntore. All’altro invena, facile immaginare ce è stata effettuata una
che l’erba non fosse tutta perquisizione a casa, doa suo uso e consumo ma ve è stato trovata pure delche fosse destinata a esse- l’hashish. «La droga era
re venduta agli amici. È con tutta probabilità destiaccaduto in una scuola nata allo spaccio tra coesulla quale per ora gli in- tanei in ambito scolastivestigatori preferiscono co», affermano gli inquimantenere il riserbo, af- renti.
finché gli accertamenti diSarah Crespi
Il Panperduto? Un gioiello da offrire all’Expo
Procedono i lavori a dighe, canali, navigazione, ostello, musei e Belvedere. Folli: ce la faremo
SOMMA LOMBARDO - La messa in sicurezza delle
dighe, la manutenzione delle sponde dei canali, la navigazione da Locarno a Venezia via Milano, l’apertura di
un ostello della gioventù, la realizzazione di tre musei,
una centrale idroelettrica, la sistemazione della frana al
Belvedere e tanto altro ancora. A tre anni dalla sottoscrizione della convenzione per la messa in sicurezza e
la valorizzazione a fini turistici della diga del Panperduto e dei canali lombardi, il presidente del Consorzio Est
Ticino Villoresi Alessandro Folli fa il punto della situazione e afferma senza indugi: «Per Expo saremo
pronti». Con circa 120 milioni di euro di investimento
totale e sette nuovi cantieri in fase di apertura, l’attività
è frenetica, ma Folli non ha dubbi: «Ce la faremo».
La valorizzazione turistica del Panperduto è uno degli
aspetti più affascinanti del progetto. L’ex casello idraulico è stato trasformato in ostello della gioventù, ribattezzato in Locanda Panperduto. «I lavori di muratura
sono finiti: a marzo arriva l’arredo e poi il governatore
Roberto Maroni verrà qui a inaugurarlo», annuncia il
presidente. Sull’isolino di fronte, sottile striscia di verde che separa i canali dal Ticino, sorgerà invece il museo delle acque italo-svizzere, interamente finanziato
con il programma comunitario Interreg e pronto entro
il prossimo agosto. «Sarà il terzo che apriremo dopo
quelli di Chignolo Po e Castano Primo. Perché, senza
fare propaganda, in tre anni abbiamo già accolto 4mila
alunni in gita nei nostri siti», dice il numero uno del
consorzio, facendo capire la potenzialità del progetto.
Altrettanto attrattiva appare l’idea di poter tornare a navigare dalla Svizzera all’Adriatico passando attraverso
Milano e i suoi navigli. Il ripristino delle conche di navigazione è lo strumento per trasformare il sogno in realtà. Le barriere sono ancora molte, ma entro Expo la diga di Turbigo sarà l'ultimo ostacolo da Somma Lombardo a Milano. Il consorzio Villoresi si è preso in carico
anche il ripristino del versante franato al Belvedere e in
cima alla collina realizzerà un punto panoramica dove
si potrà ammirare l’ansa del Ticino nel tratto suggestivo compreso tra Porto della Torre e Panperduto.
Proprio lì, a poca distanza dall’opera idraulica realizzata da Eugenio Villoresi nel 1886, sarà operativa entro
ottobre 2015 anche la centrale idroelettrica Enel green
power Villoresi. Sarà in grado di produrre 1,1 megawattora sfruttando la forza motrice dell’acqua.
G.C.
BUSINESS OPPORTUNITY MEETING
Il piano B secondo il coach finanziario Bardolla
SAMARATE - L’appuntamento è fissato per domani sera al Caffè Teatro.
Qui è in programma un incontro dedicato a un argomento di particolare interesse in questo periodo e cioè: «Libertà finanziaria - Piano anticrisi - Come creare il tuo piano B».
Si tratta di un business oppotunity
meeting che prevede l’intervento di Alfio Bardolla. Il quale è imprenditore,
scrittore e il più noto financial coach
d’Italia. La serata, nel locale di via Indi-
pendenza 10, prevede la registrazione
tra le 19.30 e le 20 e la presentazione
del tema dalle 20 alle 22. Per informazioni e prenotazioni si può scrivere a
[email protected] oppure telefonare al 349-0719053.
Bardolla è il primo motivatore italiano
nello specifico settore ed è titolare di
una società di formazione finanziaria.
Al suo attivo diversi libri, tra i quali «I
soldi fanno la felicità» e «L’arte della ricchezza».
23
VERSO LE ELEZIONI
Né di destra né si sinistra
«Ma fedeli ai nostri valori»
CardanoinComune lancia la nuova sfida
CARDANO AL CAMPO - Apertura all’esterno per
compattare il fronte moderato, ma chiusura delle
trattative con l’attuale maggioranza di centrosinistra. Sono i due punti fermi da cui parte la rincorsa
elettorale di CardanoinComune, la lista civica di
centro pronta a ripresentarsi al voto della prossima
primavera dopo il buon risultato ottenuto due anni
fa con il 24,2 per cento dei consensi e due seggi.
La capogruppo Michela Marchese, Laura Clerici ed Enrico Tomasini hanno definito ieri in conferenza stampa la strategia. «Entro due settimane hanno detto - presenteremo ai cardanesi la nostra
proposta definitiva». La base di partenza è l’abbandono ufficiale della trattativa
con l’attuale maggioranza
di Cardano Vive. Per mesi,
da entrambi le parti, c’è chi
ha lavorato per tentare di ricostruire l’Ulivo cardanese, ma chi sognava un ritorno al passato si è dovuto
scontrare con la realtà. «Ci
è stato chiesto di essere
soltanto degli annessi al loro progetto, ma noi crediamo di valere un po’ di più
di una posizione residua- Michela Marchese (foto Blitz)
le», dice Tomasini.
La fusione tra CardanoinComune e Cardano Vive,
dunque, non si farà. La strada segnata, ancora tutta da costruire, è un’altra. «Vogliamo essere perno
di un progetto che, ribadendo gli stessi principi di
partecipazione e solidarietà lanciati due anni fa,
sia capace di unire partiti, gruppi o singole persone armate di buona volontà, indipendentemente
dalla loro provenienza», afferma Marchese. Ecco
perché, aggiunge Clerici, CardanoinComune non
per forza si fossilizzerà sul simbolo presentato nel
2012, ma è pronta a evolversi: «Porci con pari dignità nei confronti dei nostri interlocutori significa
essere anche disponibili a un cambiamento, se necessario».
In questo momento, ammette Marchese, il dialogo
è in fase molto avanzata
con il Nuovo centrodestra,
che a Cardano rappresenUfficiale la
ta circa il 90 per cento delrottura con
l’ex Pdl («Abbiamo trovato
l’attuale
una comunione di intenmaggioranza
ti»). Ma cosa accadrà in
queste due settimane è imdi
possibile prevederlo ora.
centrosinistra.
Anche sul candidato sindaAperto invece
co le idee sono molto chiare. «Se da una parte non riun dialogo
teniamo indispensabile
con Ncd
presentarci con il simbolo
di CardanoinComune, dall’altra riteniamo fondamentale che il candidato sindaco sia garante di tutti i nostri valori», afferma in
modo perentorio Tomasini. «Per questo, non possiamo delegare il ruolo ad altri che non siano persone di cui ci fidiamo ciecamente». Marchese,
aspirante sindaco nel 2012, non esclude a priori
una propria ricandidatura («Ma non mi è stato ancora chiesto e non è all’ordine del giorno»), mentre
non ritiene fattibile – in caso di alleanza con Ncd –
la ripresentazione di Giacomo Iametti, già candidato per il Pdl nel 2012: «Nulla contro Giacomo,
ma candidare lui significherebbe identificarci agli
occhi della gente come centrodestra. Noi invece
non siamo né di destra né di sinistra».
Gabriele Ceresa
Prima reazione al canone imposto dalla giunta Poliseno ai fornitori di servizi. Il Comune nomina un legale
La Gei non vuole pagare il sottosuolo e ricorre al Tar
CASSANO MAGNAGO - Piove sul Comune il primo ricorso
contro il canone per l'affitto del
sottosuolo imposto lo scorso anno ai gestori dei servizi le cui infrastrutture sono coperte dell'
asfalto. Dalla rete del metano a
quella dell'acquedotto, fino alle linee del telefono. A farsi avanti
nelle scorse settimane è stata la
Gei, la società che si occupa della distribuzione del gas: il suo ricorso al Tribunale amministrativo regionale è stato comunicato a
Palazzo Mazzucchelli alla fine
del 2013 e per l'amministrazione
di Nicola Poliseno è giunto il momento di nominare un legale a difesa della posizione municipale.
L'obiettivo del gestore del gas è prevede e perché in base a essa ci
quello di ottenere l'annullamento sono Comuni che incassano».
del regolamento con il quale è sta- Insomma, l'esecutivo cassanese è
to introdotto il canone di conces- determinato a confermare la prosione non ricognitorio a carico di pria posizione e di conseguenza
tutti quanti si serle relative richevono del sottosuoste di pagamento
lo cittadino per
recapitate alle vaIl sindaco: «Me lo
farvi passare le
rie aziende inteaspettavo. Ma c’è la
proprie reti. «Il riressate. E, affinlegge. E con noi inutile ché il concetto sia
corso non sarà
l'unico e ce lo
chiaro a tutti, il
fare la voce grossa»
aspettavamo, è
primo cittadino
stato presentato
sottolinea: «Con
dalla società come atto di tutela», noi non basta fare la voce groscommenta Poliseno. «Ma se il no- sa».
stro è un regolamento illegittimo, Anche perché in ballo, se si somallora dovranno spiegarmi per- mano tutti i gestori, c'è l'incasso
ché c'è una legge del 1992 che lo di un piccolo tesoro stimato dagli
uffici comunali in quasi 200mila
euro. Per costituirsi in giudizio e
difendere le proprie ragioni l'amministrazione si è affidata all'avvocato Roberto Zibetti, al quale
è stato dato l'incarico in maniera
ufficiale nei giorni scorsi. L'introduzione del canone non ricognitorio avvenuta lo scorso anno aveva sollevato già allora alcune perplessità nei rappresentanti dei
gruppi di opposizione. Non tanto, però, per questioni legate alla
legittimità del regolamento, quanto per il timore che la tassa imposta potesse portare di riflesso all'
aumento delle tariffe a carico degli utenti.
Elisa Ranzetta