VENERDÌ 20 FEBBRAIO MALPENSA 2015 Multe, c’è un rimborso Ma nessuno lo riscuote Solo un automobilista si è presentato per il contributo unificato CARDANO AL CAMPO – Si stima che siano state quasi 3mila le multe comminate con l’autovelox in via Adige e via Papa Giovanni XXIII nell’estate del 2013, sollevando l’indignazione popolare. E che siano almeno duecento, ma i numeri in questo caso sono avvolti da un impenetrabile velo di mistero, coloro i quali hanno vinto il ricorso presentato davanti al giudice di pace di Gallarate o al prefetto, ottenendo così l’annullamento della sanzione. Di certo, perché il numero lo conferma il sindaco che nel frattempo si è insediato a Palazzo, Angelo Bellora, è che nel 2014 (il dato è aggiornato fino alle vacanze di Natale) soltanto uno di loro si è presentato in municipio per ottenere il rimborso delle spese del contributo unificato. E’ di 37 euro (o di 206, più otto euro di marca da bollo, per chi aveva subito anche la decurtazione dei punti), così come stabilito da diversi magistrati onorari nella sentenza di condanna del Comune. Insomma, nonostante non ci siano numeri ufficiali, ci sono decine molto probabilmente qualche centinaio - di automobilisti che forse non sanno nemmeno di aver diritto ad avere indietro quanto speso il giorno che hanno deciso di non pagare la sanzione comminata con la famigerata Panda bianca. Ecco perché l’avvocato Marisa Maraffino nei giorni scorsi ha chiesto di far circolare una mail in cui si invitano Sul rettilineo di via Adige nell’estate del 2013 ci fu la strage di multe (foto Blitz) tutti i ricorrenti a rivolgersi al comando di polizia locale per ottenere il rimborso del contributo unificato. Maraffino infatti era stata chiamata nel pieno del polverone da un gruppo di lavoratori dell’Agusta di Cascina Costa, bersagliati di multe sul rettilineo di via Adige, e poi diventata l’avvocato del popolo dei multati distribuendo un modulo precompilato per permettere a tutti di fare ricorso. «Devono presentarsi allo sportello o attivarsi via posta elettronica», scrive Maraffino dopo aver preso contatto con il nuovo comandante dei vigili cardanesi, Simona Berutti. «Devono inviare copia della sentenza oppure del verbale, oppure il numero del verbale e la data dell’infrazione. Dovranno poi comunicare al comando un indirizzo in cui vogliono ricevere il rimborso del contributo oppure le proprie coordinate bancarie per il bonifico». Sem- bra più una questione di principio, e per molti in effetti lo è stato sin dall’inizio, quando trovarono un muro eretto dall’amministrazione comunale precedente dietro cui si pararono giustificando l’operato ai fini della sicurezza e non della cassa. Eppure ci sono 150 verbali circa in cui il superamento di velocità è stato di un chilometro orario, mentre in altri 540 lo sforamento non ha superato di tre il limite dei 50 all’ora. Ci sono persone che transitando sui due rettilinei tutti i giorni più volte al giorno per lavoro o per accompagnare i figli a scuola hanno cominciato a ricevere due, tre, cinque buste verdi. Per loro, aprire la cassetta delle lettere in quel periodo era diventato un supplizio. Un anno e mezzo dopo la Panda bianca è scomparsa dalle strade cardanesi e il servizio autovelox per il momento sospeso. Bellora, sin dalla campagna elettorale aveva promesso un cambio di rotta deciso nei controlli della polizia locale («Attueremo forme di presenza sul territorio improntate alla visibilità degli agenti») e così ha fatto. Per gestire l’eredità passata ha invece stanziato 5mila euro a bilancio («credo possa una cifra verosimile») per tutti coloro che si presenteranno in municipio a richiedere il rimborso del contributo. Ma al momento, informa lui stesso, quel fondo ammonta a 4965 euro. Gabriele Ceresa Servizi più costosi: «Non c’entra solo Roma» Pd contro il sindaco: prende meriti non suoi, ma dà colpe agli altri CASSANO MAGNAGO – È stato uno dei punti fermi della campagna elettorale del sindaco Nicola Poliseno, alla guida della città da maggio 2012, dopo i nove anni di militanza come assessore per la giunta del leghista Aldo Morniroli: nessun aumento Imu relativo alla prima casa. Per l’Imposta municipale propria, infatti, è stata sempre mantenuta l’aliquota minima imposta dallo Stato, ovvero il 4 per mille. D’altra parte, però, come già annunciato in occasione del bilancio di previsione armonizzato per il triennio 2014-2016, a luglio dello scorso anno, qualche aumento, nel corso del tempo è arrivato. Nel 2014, infatti, la giunta di centrodestra ha applicato la Tasi per un milione e trecentomila euro, solo alle prime case, mentre l’Imu per altri immobili o terreni è stata portata al massimo, così come l’aliquota comunale Irpef, salita già dal 2012 all’otto per cento, massima percentuale possibile. Insomma, in qualche modo si è dovuto far quadrare i conti, giustificati da Poliseno guardando ai tagli del Governo vista la diminuzione di un milione e 400mila euro di trasferimenti da parte dello Stato, rispetto all’anno precedente. In tutto 3milioni e mezzo in meno partendo dai Il sindaco Nicola Poliseno con Mauro Zaffaroni del Pd 4milioni e mezzo del 2011 alla previsione di un milione e 200mila euro per il 2015: 800mila euro in meno rispetto al 2014, per i quali il sindaco ha già promesso di andare a tirare la cinghia ad ogni passaggio del bilancio – in vista della votazione in consiglio comunale a marzo del previsionale 2015 – senza alzare nessuna imposta. Intanto, il Partito Democratico, eterno rivale ora all’opposizione tra i banchi di Villa Oliva con il capogruppo Mauro Zaffaroni, che già in consiglio comunale si era espresso contro il bilancio di previsione prima e la variazione poi, ora è sul piede di guerra con la segreteria cittadina. «Al sindaco piace attribuirsi meriti anche di iniziative altrui, e però dare la colpa agli altri per qualsiasi problema o negatività – commenta il vicesegretario Tommaso Police – per mascherare la sua inefficienza amministrativa, ora sostiene che è difficile far tornare i conti del bilancio cassanese per colpa dei tagli dello Stato». E nelle prossime settimane il partito distribuirà in città un volantino ironico realizzato dal responsabile della comunicazione, Mauro Lubraco, dove vengono elencati vari passaggi indigesti degli avversari politici. Insomma, riprendendo l’aumento di alcune imposte e «il pesante aumento dei costi dei servizi, soprattutto per i commercianti», i piddini bocciano Poliseno: «Dopo dodici anni di presenza in giunta dovrebbe sapere che i ristorni da Roma arrivano proporzionalmente in base a quanto si è versato precedentemente. La sua giunta non ha mai avuto uno sguardo lungo verso il futuro. Certe scelte del passato come la tangenziale sud, finita in un vicolo cieco, sono figlie della politica del consenso facile. Ci si poteva limitare a una tangenziale più semplice e meno costosa, come a suo tempo proposto dal Pd. Alla stessa incapacità di progettare pensando al futuro, attribuiamo la rotatoria di via IV Novembre, costata più di 500mila euro e con la nuova viabilità utilizzata solo per metà. Con tale cifra, si poteva costruire, ad esempio, la palestra delle scuole Dante». E concludono: «Non c'è governo nazionale che tenga: le responsabilità locali sono del sindaco e dell’amministrazione che guida». Valentina Colombo 27 VIA MILANO 35 No alla sosta vicino casa Petizione contro i camion Questa sera se ne discute in commissione SAMARATE - Se ne discute oggi alle 21 in commissione Urbanistica. Il tema è un petizione inviata da una quarantina di residenti di via Milano 35 e 37 al sindaco Leonardo Tarantino, al presidente dell'assise Stefano Cecchin, all'assessore Marco Bonacina (Territorio) e per conoscenza al comandante della polizia locale Edoardo Angotti. I promotori della raccolta firme chiedono al Comune la collocazione di un divieto di sosta all'altezza di via Milano 35 al fine d'impedire il parcheggio di auto e camion di grandi dimensioni nella banchina non asfaltata posta vicino alle loro proprietà. L'obiettivo è garantire meglio sicurezza e incolumità di pedoni, ciclisti e automobilisti abituati a circolare in un'arteria stradale trafficata negli orari di punta e snodo di collegamento in direzione di Busto Arsizio. D'altronde l'utilizzo di questa area come luogo di sosta, specialmente in prossimità dei passi carrai, limita non poco la visibilità sulla carreggiata uscente creando le condizioni per un intralcio del traffico e il rischio di incidenti. Comunque, l'amministrazione arriva in commissione con una soluzione già in mano. Spiega Tarantino: «La banchina è ampia. La nostra idea è mantenere la sosta soltanto per le auto vietandola ai mezzi voluminosi. Dobbiamo però definire in un percorso condiviso la portata dei mezzi pesanti». Insomma, l'esecutivo di centrodestra è pronto a venire incontro alle esigenze degli abitanti. Non a caso nei prossimi giorni dovrà essere predisposta dagli uffici comunali un'ordinanza del sindaco e una apposita segnaletica. Con l'obiettivo di migliorare la viabilità e soddisfare i residenti. Non è tutto sul fronte stradale. Primo cittadino e assessore Bonacina fanno sapere che è stata trovata finalmente la chiave di volta per superare un altro problema annoso e di difficile soluzione: la mobilità in località Cascina Barlocco, quartiere a ridosso di Busto Arsizio. Anche in questo caso a partire con tutta probabilità da lunedì 23 febbraio verrà emanata un'ordinanza che prevede il divieto di transito di mezzi pesanti lungo le vie del quartiere e di conseguenza un riassetto della circolazione attraverso l'utilizzo in maniera più fruibile la nuova viabilità. Matteo Bertolli LA CONSULTA Commercianti a caccia di soluzioni CASSANO MAGNAGO - (val.co.) Tasse alte per i commercianti? Una realtà verso la quale la Consulta delle attività produttive, presieduta da Luisa Savogin, lavora per trovare soluzioni. L’organo istituzionale creato per riunire le varie realtà imprenditoriali e commerciali cassanesi, presente anche in commissione Bilancio, promette di restare fedele alle sue priorità. «Riflettiamo sulle tasse stando dalla parte del cittadino, di cui non possiamo che comprenderne i bisogni», spiega Savogin. «Ma, vedendo cosa il Comune cerca di fare nonostante i tagli subiti e gli 800mila euro in meno di trasferimenti statali nel 2015, mi pare difficile abbassare ancora le imposte. Certo, si può sempre migliorare ed è un punto fermi della Consulta».
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