- Granulati Zandobbio

Itinerari
Desert garden
Stone city
Qui, tra LEGNI FOSSILI e ROSE DEL DESERTO di grandi dimensioni, su un proscenio
di sabbia chiara che si staglia contro il cielo, fra le fioriture colorate dei DELOSPERMA,
si ergono splendidi esemplari di AGAVI diverse.
Un esempio di come creare uno spazio ove restare e godere del sole più intenso.
Palme di altezza diversa, dalle piccole CHAMEROPS HUMILIS alle svettanti TRINAX,
e cespugli di PHORMIUM, splendide YUCCHE fiorite dalle grandi pannocchie di fiori
avoriati risaltano su pietre di colore rosato, come fossimo in un’oasi.
un giardino tra le pietre
In provincia di Bergamo sono stati ricreati ambienti naturali di tutto il mondo
con le piante, i minerali e gli elementi più caratteristici.
Si tratta di location non solo credibili ma anche seducenti, che ci portano lontano
e ci fanno conoscere in poche ore la natura esotica, i giardini nordici e le specie
antartiche. Una visita che, anche per i più scettici, si rivelerà una sorpresa.
La zona della cascata
FOTO SERVIZIO A&M STUDIO
C
hi pensa al giardino, quello da visitare, in modo classico, dopo essere
stati a Stone City dovrà ricredersi. Nato come padiglione espositivo
all’aperto dell’azienda Granulati Zandobbio (a Bolgare, BG), oggi
è divenuto un giardino vero e proprio, con una caratterizzazione che va
ben oltre quella della semplice natura commerciale: la visita si rivelerà
anche per i più scettici un’autentica sorpresa.
● Chi ha creato questo giardino non ha certo improvvisato e ha saputo ricreare
non solo ambienti credibili ma anche seducenti, senza però rendere il tutto
troppo frammentario.
● La grande armonia che troviamo nell’insieme è data dal fatto che è difficile
trovare un giardino meno curato degli altri, o realizzato con uno spirito diverso.
● Aperto al pubblico, con ingresso gratuito, vi darà modo, se siete osservatori
non superficiali e volete apprezzare progetto e realizzazioni, di trascorrere un
paio d’ore, scattando moltissime foto perché ogni angolo nasconde una sorpresa.
Da vedere con calma
A un primo giro forse un po’ troppo frettoloso, spinti dalla curiosità
di vedere tutto e scoprire tutte le soluzioni adottate (che cosa ci sarà,
ad esempio, nel giardino russo?), ne seguirà un secondo, con traquillità,
per meglio gustare i particolari e, perché no, sostare nei giardini
che più vi convincono.
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Casa in fiore
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tema che ripropongono i luoghi dei cinque
continenti. Il fascino sta nella perfetta
fusione fra rocce, lastre, arredi
in pietra, pavimentazioni e piante scelte
per caratterizzarli.
● I materiali lapidei non soverchiano
le specie vegetali (contrariamente a
quanto ci si possa aspettare) ma ogni
elemento trova giustificazione nell’altro
e nessuna delle realizzazioni presentate
ha la pretesa di esaurire un progetto ma
di aprirsi su uno scenario più ampio dove
predomineranno il verde e le piante.
▲
Il giardino del deserto
Stone City, letteralmente la “città della
pietra”, si potrebbe definire un giardino
nato fra le pietre perché gli elementi
lapidei, e non il terreno, costituiscono
l’ossatura vera e propria del giardino.
● È riproposta una tale quantità di
materiali così diversi che, per gli amanti
dei minerali, questo è un vero museo
minerario all’aperto, una sorta di viaggio
alla scoperta delle pietre di tutto il mondo
restando fermi nello stesso luogo.
● E così è anche per i giardini, perché
Stone City è un mosaico di giardini a
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Una suggestione dietro l’altra
L’ingresso a Stone City sembra confermare le nostre perplessità iniziali ma dopo pochi metri ecco a stupirci l’Entrata
Flinstone, in puro stile fumettistico, una grossa pietra in colore ocra che introduce al Giardino mediterraneo.
Il giardino mediterraneo
Quello turco
I muraglioni che contengono il giardino sono formati da gabbie di metallo zincato
riempite di grossi ciottoli di diverso colore, in questo caso grigio scuro, che contrastano
con l’argento delle foglie della CINERARIA MARITTIMA e pongono in risalto il tronco
degli ULIVI. Il ROSMARINO prostrato cade in morbide cascate, le YUCCHE si aprono
in pennacchi sferici, i RAPHIOLEPIS e il PITOSFORO NANO TOBIRA formano il tappeto
sempreverde, e FIORITURE STAGIONALI si susseguono per ricreare in uno spazio
ristretto. L’atmosfera ricorda l’ambiente, la luce e il sole delle nostre regioni del Sud.
Nel giardino turco, dominato dai COLORI
CHIARI, fra il bianco, il giallo e il rosato,
gli ACERI in grosse fioriere spiccano
con forza nella stagione autunnale
proponendo un contrasto che
diventa protagonista assoluto anche
nel piccolo spazio dedicato.
I contrasti del giardino
mediterraneo
Colori chiari
nel giardino turco
Ardesia e rigore
Nel giardino ardesia la pietra diventa
protagonista per creare uno spazio dal
fortissima personalità che non ammette
forti cromatismi se non quello dei vari
elementi strutturali: dal PAVIMENTO
NERISSIMO, alla VENATURA ARANCIONE
delle lastre che creano stanze e
separazioni. In questa sorta di casa che
ha per tetto il cielo, la vegetazione ha
forme definite, come i SEMPREVERDI,
o è cornice di colore come i RAMPICANTI
dai baccelli colorati. Suggestivo e definito,
qui la carta vincente è il rigore.
Lo Zandobbio
Il Giardino che porta il nome dell’azienda
e della località, ha linee essenziali e
suggestive. Mostra nella pratica come
utilizzare grandi MONOLITI COLORATI,
dal verde al rosso sangue, con fioriture
e grandi cespugli, dalla GIUGGIOLA al
CORBEZZOLO, al MAGGIOCIONDOLO.
Grigi protagonista
nel giardino ardesia
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In una realtà così multiforme è facile individuare tantissimi spunti di interesse da riproporre,
isolati dal contesto, in un giardino privato. Per sfuggire a questa tentazione, che ognuno saprà
cogliere da sé, ve ne proponiamo tre di carattere generale.
L’USO DELLE PIETRE COME
ELEMENTO NON SOLO FUNZIONALE
MA DECORATIVO. Le pietre inserite
e contestualizzate in un determinato
angolo di giardino possono ricreare
ambienti particolari, magari quello
d’origine delle piante scelte, o
accentuare un cromatismo in accordo
o in contrasto con il colore della
vegetazione. Le pietre, dunque,
non solo come volume, ma anche
come colore e, ancor più, come
disegno. Molti dei materiali presentati
hanno linee naturali che creano un
effetto disegno di pregio tanto da farci
dire che una buona scelta in tal senso
vale tanto quella delle fioriture.
L’ATTENZIONE ALLE SEDUTE E ALLE
ZONE RELAX. È l’occasione che troppo
spesso manca nei nostri giardini
moderni, perché troppo piccoli, tutti
a vista e solo su un piano, privi di
elementi divisori e con la vegetazione
tutta sviluppata lungo i bordi.
Nei giardini di Stone City la seduta
non è concepita come la sdraio
o la chaise lougue dove prendere
il sole, ma come uno spazio riservato
per la lettura e il pensiero, isolato
fisicamente anche solo da una roccia.
Per capire se nel vostro giardino
questa opzione esiste chiedetevi:
“esiste un posto ove io possa sedere
a riflettere isolato dagli altri?”.
L’IMPORTANZA DI UNA BUONA RETE
IDRICA DI DISTRIBUZIONE
Stone City si trova pur sempre
in Pianura Padana e la vegetazione
si trova fra lastre di graniti diversi,
anche colorati, che assorbono
e riverberano una gran quantità
di radiazione solare e di calore.
Senza un efficiente sistema di
irrigazione saremo costretti
ad intervenire continuamente durante
l’estate e, comunque, le piante
ne soffrirebbero.
Qui l’impianto di irrigazione è ben
dissimulato e le piante, anche dopo
l’estate, si trovano in ottimo stato
vegetativo.
Giardino cino-tedesco
La contaminazione prosegue nel giardino
cino-tedesco che utilizza largamente
il GRANITO sia come pavimentazione sia come
materiale d’arredo e realizzazioni artistiche. Un
sapiente gioco di PROSPETTIVE che fontane
e gocciolatoi invitano a inquadrare in modo
diverso. È forse il MENO TRADUCIBILE
nella realtà dei nostri giardini perché non
appartiene alla sensibilità del nostro
Paese l’utilizzo “edonistico”
del giardino.
La zona cascata
Quest’area è il centro del giardino,
ben visibile da ogni punto e di grande
effetto scenico.
La realizzazione ha un costo di gestione
contenuto grazie al riciclo dell’acqua.
Tuttavia il risultato è di grande impatto
per la possibilità di illuminarla e, in
particolare, per il materiale scelto da
porre dietro il velo d’acqua: BLOCCHI DI
VETRO spezzati irregolarmente capaci di
riflettere la luce in tutte le direzioni. La
zona cascata lascia libero di fronte a sé
una zona destinata a salotto incorniciata
da ricche macchie verdi: una bordura di
GRAMINACEE che si adagia in morbide
onde sulla pavimentazione di ARDESIA
COLORATA, movimentata dall’introduzione
di SEMPREVERDI piramidali di piccola
taglia e da una barriera di FIORITURE a
stelo alto a fare da separazione.
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I monoliti colorati
del giardino Zandobbio
Che cosa ci insegna
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Itinerari
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Itinerari
Il giardino
svizzero
Il giardino svizzero
Come lo avreste immaginato, il giardino
svizzero è capace di ricreare quei volumi
e quei contrasti cromatici che spesso
si incontrano nelle curate dimore elvetiche
dove in SPAZI RISTRETTI si riesce a far
convivere una GRAN VARIETÀ DI SPECIE
mantenendole in EQUILIBRIO
e assicurandosi una FIORITURA CONTINUA
per buona parte dell’anno.
Armonie giapponesi
Nell’ultimo tratto della visita, ecco il
giardino giapponese. Qui trapela in
ogni dettaglio lo STUDIO SAPIENTE del
progetto: anche l’ombra che si disegna
sulle lastre di pietra verticali non è per
caso. Gli arredi, i MONOLITI, l’utilizzo della
pietra nera l’acqua e la scelta di PIANTE
dalle forme geometriche, i CONTRASTI
CROMATICI FORTI e le LINEE PULITE, tutto
riesce a dar vita all’atmosfera orientale.
Il giardino
giapponese
Viaggio in India
A conclusione, nel giardino indiano
troviamo il connubio dei COLORI CALDI
di una realtà esotica e immaginifica con
l’EQUILIBRIO ANGLOSASSONE dei cespugli
TOPIARI e il gusto per la valorizzazione del
particolare come accade per il MONOLITO
VERTICALE, quasi un TOTEM eretto a una
divinità pagana.
Il totem e i bossi
del giardino indiano
INFO
Stone City si trova a Bolgare, provincia
di Bergamo. La visita con assistenza
al pubblico è nei giorni di venerdì e sabato
dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18, la domenica
solo il mattino. Accesso gratuito.
Tel. 035 941584, http://stonecity.granulati.it
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