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Programma di viaggio dettagliato :
I più bei Giardini di Praga
1 giorno
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Milano …….., incontro con l’accompagnatore e partenza
con volo di linea ……. per l’aeroporto Vaclav Havel di Praga.
Arrivo in tarda mattinata, transfer dall’aeroporto e quick lunch.
Pomeriggio dedicato alla visita nel quartiere Hradcany del Castello di Praga e dei suoi Giardini.
I Kralovska Zahrada, i giardini reali, circondano il cinquecentesco palazzo di re Ferdinando. Il
capolavoro verde, ora disegnato all’inglese ma per secoli coltivato secondo le mode delle varie
epoche, si distende di fronte al padiglione. Folti cespugli, rampicanti, geometrie verdi, vialetti e
grandi chiome tra cui si intravvedono le guglie della Cattedrale … Al centro del parco, una bella
fontana rinascimentale “sonora” (l’acqua cadendo sul metallo produce un suono musicale).
Interessante anche la corte dei Leoni, dove venivano allevate le fiere, voluta da Rodolfo II, il cui
destino si dice fosse legato a quello di un leone appunto. Una strega infatti avrebbe predetto la
sua morte in seguito a quella di un leone del suo allevamento. Quando la bestia morì, dopo tre
giorni si spense anche l'Imperatore. I giardini ospitano molte statue rinascimentali e barocche e
strutture non meno degne d’attenzione come per esempio il Maneggio barocco, opera di J. B.
Mathey (fine del XVII secolo, dall’anno 1948 sala d’esposizione). La Míčovna (Sala per il gioco della
palla) rinascimentale, opera di Bonifác Wohlmut e che si trova nel Giardino reale, è il più antico
edificio sportivo coperto del genere in Europa (lavoro terminato nel 1569). Proprio qui nel
Giardino reale, nel 1557, fiorirono i primi tulipani transalpini che poi furono portati in Olanda.
Molto interessanti sono anche i Giardini sud ed il Giardino Na Valech , varie volte trasformati
dalla loro fondazione (1559). Il loro aspetto attuale corrisponde alle modifiche effettuate da J.
Plečnik (dopo l’anno 1920): l’entrata principale è da Hradčanské náměstí (piazza di Hradčany), ma
anche la Scalinata del toro li ricollega con la Terza Corte. Il giardino è ornato da un grande piatto
circolare, realizzato da un pezzo di granito di Mrákotín, da una piramide di marna e da molti
padiglioni panoramici (per esempio Bellevue) o da accessori architettonici e scultorei dei tempi
moderni e barocchi. Due obelischi in pietra arenaria commemorano il luogo della caduta dei
luogotenenti defenestrati che, a sorpresa, restarono illesi (1618). Secondo il cronista protestante
Pavel Skála di Zhoř, i defenestrati non si fecero niente perché in quel luogo c’era l’immondezzaio,
secondo la versione cattolica i defenestrati furono aiutati dalla Vergine Maria. Gli spazi erano, fino
all’anno 1991, inaccessibili al pubblico.
Al termine della visita, trasferimento in Hotel e cena tradizionale in un ristorante tipico.
Pernottamento.
2 giorno:
Dopo la prima colazione partenza per la visita del Giardino Botanico di Troja, località nei dintorni
di Praga.
A Troja vi attende un lussuoso palazzo barocco, circondato da splendidi giardini e vigne, il
celeberrimo Zoo e l’orto botanico, ricco di piante esotiche.
Si dice che il palazzo di Troja venne costruito per ricordare l'atmosfera della città eterna, Roma,
volendo evocare i lussuosi palazzi di campagna, pieni d'opere d'arte, al centro di enormi giardini
circondati da vigne e dal fiume gorgogliante.
Nel palazzo di Troja attirerà la vostra attenzione la sua scala monumentale, che più tardi diede il
nome al palazzo. I suoi gruppi scultorei rappresentano, infatti, la lotta dei titani con gli antichi dei
e le allegorie del giorno e della notte e dei continenti.
Sulla collina sopra il Palazzo di Troja si estende l’Orto Botanico. Avrete la possibilità di sedervi per
un attimo nel meraviglioso giardino giapponese, al profumo romantico degli iris, o osservare le
farfalle che vi volano sopra la testa, nella splendida serra Fata Morgana. Il tutto arricchito da
splendide vedute di Praga e della vicina vigna di Santa Clara, dove si coltivava la vite già all'epoca
di Carlo IV.
Una sosta per un pranzo veloce e partenza per Průhonice, a pochi chilometri a sud di Praga.
Visita del Giardino di Průhonice, gioiello del Patrimonio Unesco.
Il Parco di Průhonice, ospita l’Istituto di Botanica dell’Accademia delle Scienze della Repubblica
Ceca ed è uno dei più grandi parchi naturali d’Europa. La bellissima collezione dell’arboreto
è composta da varie specie di piante ed ha grande rilevanza scientifica.
Nel parco ha un ruolo importante il ruscello Botič con le sue affluenze sulle quali furono costruite
chiuse, stramazzi e rami ciechi. Questi assestamenti insieme ai laghetti artificiali “Podzámecký”,
“Labeška” e “Bořín” sono stati creati per aumentare l’umidità dell’aria che influisce positivamente
sulla coltivazione di coniferi e rododendri. Il parco vanta un rispettabile numero di 1600 specie di
piante autoctone e esotiche, una straordinaria collezione di 100 varietà di rododendri presenti
con 8000 esemplari e cultivar. Oltre ai rododendri il parco di Průhonice è famoso come location di
alcune favole ceche trasformate nei film.
La villa di Lednice deve la sua atmosfera piacevole al giardino francese e al parco inglese
punteggiato dalle strutture di carattere romantico, quali per esempio minareto, acquedotto e
molte altre ancora. Tutto il paesaggio attorno alla villa è stato creato dall’uomo, incluso il lago
artificiale con una quindicina di isole e isolette. Le prime piante esotiche furono piantate agli
sgoccioli del ‘700 avendo creato la base per la straordinaria collezione delle piante nordamericane,
unica nel suo genere. Il parco è attraversato da un percorso turistico lungo quasi quattro
chilometri. Da giugno alla fine di ottobre è aperta anche la navigazione fluviale sui canali del parco.
Il parco con la villa, noto come l’area di Lednice-Valtice, si estende su una superficie di quasi 300
km2.
Cena in un ristorante tipico e pernottamento.
3 giorno:
Dopo la piccola colazione ci trasferiamo a visitare il piccolissimo giardino Vrtba nascosto fra le case
barocche di Mala Strana.
Situato sulle pendici della collina di Petřín, il giardino vi permette di ammirare scalinate e aiuole
con decorazioni scultoree e pittoriche.
Con la cremagliera saliamo sulla collina per la Visita al Roseto di Petřín.
La collina di Petřín, situata sopra la Moldava tra il Piccolo Quartiere (Malá Strana) e Strahov, fa
parte delle aree verdi più vaste della città e raggiunge i 320 - 328 m s.l.m. La sua prima
testimonianza scritta risale al 1108, quando sulla collina venivano decapitati gli ultimi membri
della dinastia dei Vršovec. All’epoca, la collina era ricoperta da un fitto bosco che si estendeva fino
alla Montagna Bianca (Bílá Hora). Nel XIV secolo, Carlo IV (Karel IV.) vi fece costruire il Muro della
Fame (Hladová zeď). La sua lunghezza è di 1178 m, l‘altezza di 7,5 - 8 m, la larghezza media di 170
cm. Secondo una spiegazione, egli voleva dare lavoro ai cittadini che facevano la fame nel periodo
di magra del raccolto, in realtà, però, voleva dare al Quartiere Piccolo una nuova fortificazione. La
romantica Cittadella del secolo scorso assolve nuovamente al suo scopo, quello di osservatorio
panoramico. Col passare dei secoli, la cima della collina fu suddivisa in diversi giardini, la cui
coltivazione risale prevalentemente al periodo fino agli anni ´30 del XIX secolo.
Il Roseto, con una superficie di 5,6 ettari, si estende sull’altopiano della cima della collina di Petřín
ed è delimitato dal muro di cinta della fortificazione barocca della città dei secoli XVII e XVIII e dal
Muro della Fame. Negli anni 1932 - 1934 fu fondato il roseto, come il più giovane giardino di Petřín
su alcuni ex terreni militari, secondo il progetto dell‘architetto J. Kumpán. Il Roseto è formato da
tre parti: il roseto a forma di ventaglio, il roseto circolare e la platea con carpini potati a mo’ di
siepe. Il parco è decorato dal gruppo di statue Senno e Sentimento di Ladislav Šaloun. Negli anni
1935 – 37, fu fondata la cosiddetta Květnice – un giardino perenne secondo il progetto
dell‘architetto Z. Profous. Sul terreno dalla superficie di 1.600 m2 furono piantate più di 3 000
piante perenni e a bulbo. La Květnice è decorata da un laghetto con le statue dello Spiritello
dell’acqua (Vodník) e dell‘Ondina (Rusalka) dello scultore accademico Vilém Amort. Intorno alla
torre panoramica di Petřín, all’interno delle fortificazioni tra il Grande giardino di Strahov (Velká
strahovská zahrada), i Giardini Lobkovic, i Giardini del Seminario e il Roseto, si trova il Parco presso
la Torre Panoramica (park U rozhledny). Esso occupa 2,5 ettari sull’altopiano della collina. Il punto
centrale del parco è oggi la Torre panoramica di Petřín, costruita in occasione della Mostra del
Giubileo nel 1891.
Sosta per un breve pranzo e trasferimento in aeroporto per il rientro in Italia.
Programma a cura di
Mice Travel – Praga
Si ringrazia Czech Tourism per testi e immagini.