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CRONACA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
il Fatto Quotidiano
Poletti: “Scuola, troppi 3 mesi di ferie”
IL MINISTRO DEL LAVORO CONTRO LE VACANZE: “BISOGNA LAVORARE”. NON È UNO SCHERZO, L’HA GIÀ SCRITTO NEL JOBS ACT
TRE MESI di vacanze scolastiche sono troppe, dice il ministro
del Lavoro Giuliano Poletti. “Un
mese di vacanza va bene. Ma
non c'è un obbligo di farne tre.
Magari uno potrebbe essere
passato a fare formazione”. “I
miei figli d’estate sono sempre
andati al magazzino della frutta
a spostare le casse” aggiunge poi
Poletti: “Sono venuti su normali,
non sono speciali”.
Non è una boutade tra le tante
quella lanciata dal ministro emiliano. Anzi, rappresenta un’idea
molto precisa del rapporto tra
scuola e lavoro con l’obiettivo di
far lavorare di più i giovani in età
di studio, di pagarli meno, molto
meno o, addirittura, di non pagarli per niente.
Quando il ministro dice che “non
si distruggerebbe” un ragazzino
se invece “di stare a spasso per le
strade della città va a fare quattro ore di lavoro”, dice qualcosa
che ha già impostato sia nel Jobs
Act che nel disegno di legge sulla
Scuola. I due testi, infatti, si parlano. Nel decreto attuativo del
Jobs Act, quello che deve ancora
Il professore
Giuliano Poletti Ansa
passare in Parlamento, all’articolo 41 si riordina “l’apprendistato per la qualifica”. Oltre ad abrogare la sperimentazione prevista
dalla legge Carrozza, che offriva
agli apprendisti un diploma scolastico a tutto tondo, sostituito
ora con un diploma professionale quadriennale, il decreto mette
a punto contratti di apprendistato “rivolti ai giovani iscritti al
quarto e quinto anno degli istituti tecnici e professionali”.
Il datore di lavoro può rivolgersi
agli studenti offrendo una formazione esterna all’azienda,
presso un ente formativo, e una a
carico del datore di lavoro. Per la
prima “il datore di lavoro - si leg-
ge nel decreto attuativo - è esonerato da ogni obbligo retributivo”. Per la seconda, invece, “è riconosciuta al lavoratore una retribuzione pari al 10 per cento di
quella che gli sarebbe dovuta”
che è già molto ridotta rispetto a
uno stipendio normale. Il progetto è supportato dall’articolo 4
del disegno di legge sulla scuola,
dove si parla di “Scuola, lavoro e
territorio” e che, non a caso, ha
un riferimento molto preciso alla
legge delega sul Jobs Act e
all’apprendistato per la qualifica.
Nella legge, addirittura, si specifica che l’alternanza scuola-lavoro “può svolgersi nel periodo
di sospensione didattica”. Insomma, meno a scuola e più al
lavoro, magari in periodo estivo a
fare lavori stagionali nel settore
alberghiero o agricolo.
“Il ministro Poletti continua a intervenire sui temi dell'istruzione
- dice Gianna Fracassi della segreteria Cgil. “Si continua sulla
strada perdente di uno sviluppo
basato sulla riduzione dei costi e
dei diritti".
Salvatore Cannavò
Massimo Cacciari
L’ex ministro
“Trogloditi,
ragionano peggio
di Brunetta”
di Tommaso
Q
uesti qui non sanno cosa dicono.
Chiacchierano per dare aria ai
denti”. Il giudizio di Massimo
Cacciari sull’uscita “anti-vacanze” del ministro Poletti non è lusinghiero,
per usare un eufemismo. Per il filosofo, ex
sindaco di Venezia, la questione è posta in
modo generico e superficiale. “Tre mesi di
vacanze per gli studenti sono troppi? Perché? Secondo quale ragionamento? Bisognerebbe vedere come vengono impiegati,
tanto per cominciare. E poi bisognerebbe
distinguere tra i diversi ordini di studi. Comunque mi pare un’idea trogloditica”.
“Buona idea:
se riposi a lungo
impari meno”
Rodano
Quale?
Che le vacanze possono essere anche il periodo più formativo della vita di un ragazzo.
Per me è stato così. I viaggi in Grecia e in
Turchia, coi libri alla mano, mi hanno fatto
imparare tantissimo. In effetti, le vacanze
mi hanno formato diecimila volte più di
due anni scolastici. Ma questi qui chiacchierano, chiacchierano e basta. La chiacchiera universale sta travolgendo tutto e
tutti.
Al di là delle chiacchiere, ci sarà pure qualcosa – un ragionamento – dietro questa
“crociata” contro le vacanze.
L’argomento non la appassiona.
C’è l’idea trogloditica che la produttività di
Mi chiedo se siano questi i problemi urgenti una persona si misuri sul tempo di lavoro.
della scuola o dell’insegnaCe l’aveva anche Brunetta,
quest’idea, quando se la
mento. Non mi pare proprio.
È una “questioncella”. Non
prendeva con i dipendenti
ha nulla a che fare con la sopubblici perché non timSOLO
stanza dei fatti. L’ennesimo
bravano. In un’epoca in
slogan gettato in pasto
cui, grazie allo sviluppo
SLOGAN
all’opinione pubblica, tanto
tecnologico, il 90 per cento
È questo il problema
per vedere l’effetto che fa; un
del lavoro potrebbe essere
esercizio periodico. Ma poi,
utilmente svolto a casa,
dei ragazzi? Quello
questi arcaici predicatori
cosa c’entra Poletti con le vacanze degli studenti?
vanno in giro a dire che biche fanno d’estate?
sogna stare più tempo a
Secondo il ministro la disocFuori c’è il deserto.
cupazione è anche una quescuola o in ufficio. Come se
studiare o lavorare un mese
stione “culturale”. Un “perioE poi diciamolo,
do di formazione” durante
in più facesse la differenza.
Un ragionamento talmenl’estate - sostiene - potrebbe
molti viaggi sono più
contribuire a inserire i ragazte comico che non ci si creformativi di una lezione de. Sembra che siano fermi
zi nel mondo del lavoro.
Ma stiamo scherzando? I
a prima dell’invenzione del
giovani fanno una fatica
telefono, questi signori.
enorme a trovare un’occupazione anche Se fosse un ragazzo italiano - probabilmendopo aver terminato gli studi... Il motivo te terrorizzato da quello che lo attende alla
secondo Poletti è che non fanno “forma- fine degli studi - cosa penserebbe delle pazione”? Se avessero lavorato durante il liceo role del ministro?
e le medie, dopo sarebbe più facile trovare Il ragionamento di Poletti nella migliore
lavoro? Ma cosa dicono questi qui... Par- delle ipotesi è offensivo. Se lo prendessimo
lano per dare aria ai denti.
sul serio, l’impostazione del suo discorso
Non è la prima battaglia del governo contro
sarebbe da puri reazionari. Se fosse solo una
le ferie. Sono state messe in discussione an- battuta, invece, sarebbe offensiva nei conche quelle dei magistrati.
fronti dei giovani italiani. Il 40, 50 per cento
(Ride, ndr) Infatti lo stesso discorso vale pure di loro è disoccupato, o lavora a condizioni
per i magistrati. È comico. Le grandi que- tremende. E ora si sentono pure dire da un
stioni della giustizia sono forse le vacanze? È ministro che devono fare chissà cosa dudavvero questo l’ordine di priorità che sta a rante il percorso di studio per riuscire trocuore al governo? Oltretutto si parte da un vare un’occupazione. Poi escono dalle
presupposto sciocco, si ignora un’ovvietà.
scuole e dalle università e c’è il deserto.
Tullio De Mauro
di Elisabetta
L’
ex ministro dell’Istruzione Tullio De Mauro promuove Poletti
che ieri ha dichiarato che “non è
obbligatorio fare tre mesi di vacanze estive”.
De Mauro parla di “una promozione con
riserva”.
Perché?
Reguitti
preoccupazione resta quella di evitare buoni annunci, ignorandone i meccanismi di
realizzazione. Inoltre quando si parla di
scuola bisogna essere molto attenti a come e
dove si mettono le mani. Pertanto la proposta del ministro Poletti è sacrosanta a patto però che poi non si sfrutti la situazione
per parlare di altro.
Non c’è dubbio si tratti di una proposta Ad esempio?
ragionevole dal punto di vista della didat- Non vorrei che il ministro Poletti intentica, che ne trarrebbe sicuri vantaggi. Sono desse ridurre il periodo di vacanze sostiinfatti favorevole a intervalli più brevi e di- tuendolo con la formazione professionale.
luiti nel tempo, come del resto accade in Resto fermamente convinto infatti che l’alaltri paesi europei. L’interruzione di tre me- ternanza scuola-lavoro vada mantenuta nesi tra un anno e l’altro è eccessiva; la ri- gli orari della didattica. Anzi penso andrebpartenza è faticosa rispetto alle competenze be introdotta in tutti gli ordini scolastici.
acquisite. Da questo punto di
Fosse per me inserirei
quella che si usava definire
vista non c’è alcun dubbio e
pratica anche nei licei e
quindi sulla carta la soluzionon solo negli istituti tecne mi convince.
COSA
nici dove peraltro funzioIn cosa consiste invece la rina molto bene. Ritengo
serva?
MANCA
che il luogo del lavoro anSiamo alle solite: la tendenza
Ma bisognerebbe
drebbe utilizzato come
è quella di affrontare i prometodo ovunque, come
blemi a partire da un dettasupportare le famiglie:
autentica occasione forglio finale piuttosto che
mativa. Peccato però che
dall’origine della questione.
spazi verdi, biblioteche
durante il ministero GelIn Italia mancano le strutture
o luoghi dove trascorrere mini siano state ridotte le
che dovrebbero sostenere le
ore di laboratorio che anfamiglie nella gestione dei rail tempo libero.
gazzi durante l’interruzione
drebbero ripristinate, aumentate. Certo c’è bisogno
delle attività scolastiche. CoE, attenti, la formazione
me è ovvio che sia, le dinadi molte risorse oltre che di
va fatta in classe
miche didattiche e formative
parole.
si intrecciano inevitabilmenVacanze brevi, cosa camte con quelle sociali. Di quebierebbe secondo lei per
sti tempi inoltre è necessario tenere conto gli insegnanti?
anche delle gravi difficoltà economiche e Questo è il secondo argomento di merito:
che non tutti possono permettersi baby sit- dovrebbero riorganizzare il loro modo di
ter e corsi a pagamento. Vacanze più corte e vivere dentro e fuori dalla scuola. Insomma
frequenti significherebbero, se non vado er- intervenire significherebbe tener obbligatorato, all’incirca 4 milioni di creature per le riamente conto di alcune evidenze.
quali si creerebbero problemi di assistenza e Così come per la giustizia, anche la riforma
cura.
della scuola sembra debba partire dalle vaQuindi?
canze...
Prima bisognerebbe investire in buoni servizi di supporto alle famiglie: spazi verdi,
biblioteche, mediateche o luoghi ricreativi
in cui i ragazzi potrebbero trascorrere il loro
tempo. In generale le riforme strutturali
hanno bisogno di essere pensate e affrontate
in modo coordinato con la realtà. La mia
Come si diceva c’è la tendenza a soffermarsi
sui dettaglio più che affrontare i problemi
dall’origine. Parlando di magistratura però
ritengo che i tempi medi per incardinare i
processi, siano già una pena a prescindere
dalla presunta colpevolezza degli imputati.
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