Liebe Mitbürger! Cari concittadini! Die Wahlen stehen vor der Tür für den 8. Mai ist die einzige Vorhersage, bei der sich Bürger, Presse und Politiker einig zu sein scheinen ist, dass die Nichtwähler wieder die „stärkste Partei“ sein werden. Aller Rest ist offen. Und chaotisch, zersplittert, nichtssagend. Wir haben einen recht eigenwilligen Wahlkampf gesehen, wahrscheinlich auch wegen der einzigartigen Vielzahl an Kandidaten. Aber einen Wahlkampf, der äußerst technisch, auf Verwaltung und Sicherheit aufgebaut war. Allerdings ist Politik weder Verwaltung, und auch nicht Wirtschaft oder sonst irgendwas. In Hinsicht auf den Menschen steht die Politik höher als die Wirtschaft, weil sie den eigentlichen Sinn des Menschseins betrifft, wie Raymond Aron schrieb. Und in diesem Sinne lebt Politik von Idealen, und solche sind in diesem Wahlkampf nicht wirklich durchgedrungen. So wenig, dass sogar Schreckgespenste abgewrackter Ideologien Anklang gefunden haben. Eine traurige und besorgniserregende Entwicklung für das 21. Jahrhundert, überhaupt für eine Stadt wie Bozen, die in ihrer Geschichte, mehr als andere, in Zeiten liberaler Gesinnung und Führung aufgeblüht ist und in anderen Zeiten gelitten hat. Wir werden derzeit kommissarisch verwaltet, ein klarer Beweis für das anhaltende Scheitern eines „politischen Wir“ Bozens, ein eindeutiges Symptom für eine gespaltene Stadt. Und die Politik reagiert mit 13 Bürgermeisterkandidaten und 17 Listen. An diesem Punkt muss und kann ein Zeichen nur von den Bürgern kommen, die sich wieder aktiver zeigen. In diesem Sinne der Appell an Alle: geht bitte wählen, Alle! Sollte auch jemand an die Macht kommen, der uns unlieb ist, so wird er durch eine starke Wahlbeteiligung seine Aufgabe anders wahrnehmen und in 4 Jahren können wir ihn an seinen Taten messen. Das Schlimmste ist die Gleichgültigkeit. Gleichgültige Bürger kann man regieren wie man will und wo das hinführt kann man in jedem Geschichtsbuch nachlesen. Le elezioni sono alla porta e per l´8 maggio, l´unica previsione su cui concordano cittadini, stampa e politici pare essere che il “partito” degli astensionisti sarà ancora il più forte. Tutto il resto è incerto, caotico, frastagliato, inconcludente. Abbiamo assistito ad una campagna elettorale molto sui generis, probabilmente anche per la singolare moltitudine di candidati. Una campagna molto tecnica, incentrata sull´amministrazione e sulla sicurezza. Ma la politica non è amministrazione, come non è economia o altro. Con riferimento alla popolazione, la politica è più importante dell'economia, poiché riguarda più direttamente il senso stesso dell'esistenza, come scrisse Raymond Aron. Ed in questo senso la politica vive di ideali e quelli non sono emersi particolarmente. Tanto da far venire a galla persino scheletri di ideologie ampiamente fallite. Un fatto triste e preoccupante per il 21.mo secolo, tanto più per una città come Bolzano, storicamente fiorita in tempi in cui ideali liberali governavano, quanto sofferente in altri tempi. In questo momento siamo commissariati, prova del fallimento di un “noi politico” di Bolzano, chiaro sintomo di una città che non è unita. E la politica risponde con 13 candidati sindaco e 17 liste. A questo punto può e deve dare un segnale soltanto la cittadinanza, che si mostra più partecipe. In tale direzione va il nostro appello a tutti i concittadini: andate a votare, tutti! Anche se dovesse arrivare al potere qualcuno che non ci piace, nel sentire una forte partecipazione alle urne starà certamente più attento a come guiderà la nostra città e, fra 4 anni, lo misureremo in base ai fatti. La cosa peggiore è la nostra indifferenza. Con cittadini indifferenti si può governare a ruota libera e le conseguenze è possibile leggerle in ogni libro di storia.
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