APRILE 2015 SOMMARIO La parola del Parroco 2 Pane per tutti. La comunità si educa alla condivisione Calendario Liturgico Pastorale 3 Iniziazione Cristiana Battesimi Festa Santa Croce (Programma) 6 Quaresimale 2015 8 La risurrezione di Cristo (1455 circa), olio Filo Diretto con i missionari su tavola. Polittico della Passione di Dieric Le Palme a Gerusalemme Bouts il Vecchio. Granada, Genitori: istruzioni per l'uso? Museo de la Capilla Real (Scala) cui gioia e dolore, disperazione e speranze, vita e morte cantano insieme. Aprile, tempo che celebra la risurrezione del SiLa risurrezione fiorisce dalla passione, come la vita dalla morte, la vita eterna dal crogiuolo del dolore. 5 11 12 Una foto per riflettere 14 L’Angolo per una poesia 15 Volti e storie di persone speciali 16 La Goccia 20 Cisl Pensionati Vimodrone 21 Tu sei Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivo. Gita al Parco Nazionale delle Cinque Tu sei il rivelatore del Dio invisibile, il fondamento di ogni cosa. Terre il 16 maggio 2015 Tu sei il maestro dell’umanità, tu sei il redentore. ACLI 22 Tu sei nato, sei morto, sei risorto per noi, tu sei il centro della storia e del mondo. Un nuovo maercato del lavoro Tu sei colui che ci conosce e ci ama, tu sei l’amico della nostra vita. Biblioteca Parrocchiale San Remigio 23 ( Paolo VI) Io leggo perchè... PARROCCHIA SAN REMIGIO http://www.parrocchiasanremigiovimodrone.org/ e-mail Redazione Comunità Viva: OP6 23-31 Avvisi Parrocchiali Comunità Viva Aprile 2015 32 1 PANE PER TUTTI. LA COMUNITÀ SI EDUCA ALLA CONDIVISIONE C Don Angelo, don Flavio, don Adolfo, suor Beatrice, , suor Jivanti Carissimi, viviamo nella gioia della Pasqua. La novità che deriva dalla risurrezione di Cristo riguarda Gesù, ma anche noi e l’universo intero. Il mistero pasquale non è semplicemente un fatto liturgico, ma riguarda proprio la nostra esistenza. E’ il dono che diventa criterio e ragione di vita perché, anche in noi dobbiamo riconoscere sempre questo mistero, in quanto la nostra vita è segnata dalla croce e dalla passione, necessario però viverle in Cristo Gesù, così che attraverso la croce partecipiamo anche della sua risurrezione. La nostra vita non è destinata alla morte, anche se ogni giorno che passa ci avviciniamo ad essa, ma noi siamo destinati alla risurrezione. Che cosa ci dice la Pasqua di Gesù in questo nostro tempo segnato da gravi stragi verso innocenti, civili o perché cristiani? Vediamo rinnovata la passione del Maestro nella carne di tanti nostri fratelli e sorelle. Nella Settimana santa abbiamo ripercorso l’umiliazione di Gesù. Oggi vediamo tutto questo in quanti per il loro comportamento fedele al Vangelo sono discriminati e pagano di persona. Pensiamo ai nostri fratelli e sorelle perseguitati perché cristiani, i martiri di oggi – ce ne sono tanti – non rinnegano Gesù e sopportano con dignità insulti e oltraggi. Lo seguono sulla sua via della passione. La passione di Gesù ricorda che la sofferenza del Maestro non è un fatto isolato, ma continua tra i suoi discepoli. E’ una realtà dolorosa di cui forse da parte nostra facciamo fatica a prenderne coscienza. L’amnesia ha spesso anestetizzato la coscienza cristiana lungo il Novecento. Dimenticare tante sofferenze ci ha reso insensibili a molti altri dolori. Eppure questi anni sono stati un vero secolo del martirio. Ogni 24 aprile gli armeni ricordano la grande strage di massa dei cri- 2 Comunità Viva Aprile 2015 stiani compiuta dall’impero ottomano durante la Grande Guerra. In questo giorno, nel 1915, con l’arresto dei notabili armeni di Istanbul, iniziò la persecuzione che avrebbe spazzato via un milione e mezzo di armeni, assassinati, deportati in maniera insensate e crudeli, internati in rudimentali campi della morte. Il 24 aprile 2015 ricorrono i cento anni dai massacri. La Chiesa armena lo ricorda canonizzando tutti i caduti armeni come martiri. Il secolo del martirio cominciato nel 1915, si sta ripetendo. La preghiera è un degno ricordo. La sofferenza di tanti fratelli e sorelle che anche oggi sono perseguitati proprio per il loro coraggio nel conservare la fede, ci riguarda, sono parte di noi, non dimentichiamoli. Rompiamo il silenzio, denunciamo chi vuole far passare questi avvenimenti come fatti isolati, che non ci riguardano. Sollecitiamo l’intervento delle istituzioni internazionali che hanno il dovere di difendere i più deboli e la libertà di professare la propria religione. La Pasqua di Gesù ha iniziato un mondo nuovo, una nuova umanità che si rivela nella capacità di ciascuno di noi di sapere condividere le gioie e i dolori di tutti perché Cristo Gesù ci ha fatti figli di Dio. Siamo l’unica famiglia di Dio. Se la testimonianza di tanti martiri di oggi ci stupisce, e ci stimola ad una fede più vera e convinta, più incisiva nella nostra vita così da impegnarti da veri cristiani anche nella vita civile, capace di difendere i diritti fondamentali di tutti, però non chiudiamoci in un ipocrita silenzio, sentiamoci Chiesa dei martiri e sosteniamo quelle comunità provate e impoverite. Il Signore Gesù, vita e risurrezione dia forza a chi è nella prova e speranza anche a noi che siamo in cammino verso la vita eterna. 11 – 12 aprile Weekend giovani di decanato 12 aprile seconda domenica di Pasqua Ore 16 Ss. Battesimi 14 aprile martedì Ore 15 Movimento terza età: “ La responsabilità per gli incidenti stradali” Avv. Massimo Colangelo 19 aprile terza domenica di Pasqua Durante le sante messe elezioni per il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale Nella messa delle11,30 consegna della Bibbia ai fidanzati. Dalle 16 alle 18 a Sesto San Giovanni presso la parrocchia di S. Giovanni Battista, via Fogagnolo, 96 Incontro: “ I GRUPPI FAMILIARI DENTRO UN CAMMINO DI CHIESA DIOCESANA: LA PROSPETTIVA PASTORALE” Relatori: Alfonso e Francesca Colzani. Ore 20,45 in oratorio Percorso per nuovi educatori. 20 aprile lunedì Ore 21 presso la parrocchia Dio Trinità d’Amore incontro dei catechisti di Iniziazione Cristiana 7 – 11 anni. 21 aprile martedì Ore 15 Movimento terza età: Expo – Nutrire il pianeta, energia di vita. Relatrice: Silvia Borghi della caritas ambrosiana. 23 aprile giovedì Ore 21 teatro S. Marco di Cologno Monzese incontro con Andrea Tornielli: “ Una Chiesa che non ha paura”. 26 aprile quarta domenica di Pasqua Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni consacrate. Giornata caritas parrocchiale. Ore 16 Ss. Battesimi 27 aprile lunedì 30 marzo 2015 Anniversario della dedicazione della nostra chiesa. 28 aprile martedì Ore 15 Movimento terza età: catechesi 30 aprile giovedì Veglia dei lavoratori 1 maggio primo venerdì del mese Ore 15 esposizione eucaristica fino alle 18 Ore 15 con la presenza degli aderenti dell’ Azione Cattolica, preghiera perché lo Spirito Santo custodisca tutti i consacrati nella fedeltà Ore 17 Movimento terza età che prega per il dono di vocazioni sacerdotali e religiose Ore 20,30 processione alla chiesa di S. Maria Nova, seguirà concerto. Apertura del mese di maggio dedicato a onorare la Madonna. Calendario della Festa della Santa Croce. Sabato e domenica 2-3 maggio Ritiro dei fanciulli della prima comunione 3 maggio quinta domenica dopo Pasqua Giornata nazionale di sensibilizzazione alla firma 8x1000. La firma è possibile da parte dei contribuenti pensionati che non ricevendo più il modello CU a domicilio possono firmare attraverso la “scheda Unico” che trovano in chiesa. Compilarla e consegnarla in segreteria parrocchiale. Chi desidera può anche essere aiutata alla compilazione. 5 maggio martedì Ore 15 Movimento terza età: Santo rosario meditato Pellegrinaggio decanale a Caravaggio. Partenza ore 19. Iscrizioni in segreteria parrocchiale. Comunità Viva Aprile 2015 3 14 maggio giovedì Solennità dell’Ascensione del Signore Ore 21 S. Messa 24 maggio Pentecoste Ore 10 benedizione delle mamme in CALENDARIO MESE DI MAGGIO Vogliamo onorare la Madonna con il santo rosario nelle varie zone della nostra parrocchia. Ore 21. Lunedì 4 maggio Cappella S. Giuseppe Martedì 12 maggio via Piave 30 ( tre fontanili) Mercoledì 13 maggio S. Isidoro Giovedì 14 Solennità dell’Ascensione s. Messa Venerdì 15 maggio via Fiume 73 (Gescal) Sabato 16 maggio via s. Rita 45 Lunedì 18 maggio via XV martiri 2 (Mediolanum) Martedì 19 maggio via della Resistenza 123 attesa di un figlio 31 maggio Ss: Trinità Ore 11,30 celebrazione degli anniversari di matrimonio Mercoledì 20 maggio via Cadorna 23 ( oratorio) Giovedì 21 maggio via Roma 1 Venerdì 22 maggio cascina S. Rita Sabato 23 maggio via Trieste 12 Lunedì 25 maggio via Padana Superiore 203 Martedì 26 maggio via Sacco e Vanzetti 5 Mercoledì 27 maggio via XI febbraio 20 ( centro parrocchiale ) Giovedì 28 maggio via Fiume 76 Venerdì 29 maggio via Burrona 18 Sabato 30 maggio pellegrinaggio alla S. Sindone a Torino Domenica 31 maggio pellegrinaggio a piedi all’ Oasi S. Maria di Cernusco s/N SABATO 18 APRILE 2015 ORE 21 CI VEDIAMO DA TATIANA DI LEONE ADATTI 4 Comunità Viva Aprile 2015 i tesim Bat Comunità Viva Aprile 2015 5 6 Comunità Viva Aprile 2015 MONIZIONE PER LA SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA 2015 IL SILENZIO DOPO L’OMELIA Questa breve monizione verrà letta (o proposta più liberamente facendo riferimento al testo) da uno dei sacerdoti all’inizio della celebrazione eucaristica; preferibilmente prima che si esca processionalmente dalla sacrestia, altrimenti dopo l’uscita e prima del segno di croce. Richiamata l’importanza del silenzio all’inizio della celebrazione eucaristica, vogliamo oggi soffermarci sul silenzio dopo l’omelia. La liturgia invita a sostare dopo la proclamazione delle letture bibliche e la meditazione proposta nell’omelia. È un tempo di silenzio il cui scopo è quello di dilatare l’ascolto della Parola di Dio e di interiorizzarla. Nella sacra Scrittura il Signore “parla agli uomini come ad amici” (Dei Verbum, n. 2): egli ci attira a sé, ci illumina, ci conforta, ci guida, ci corregge. Il silenzio dopo l’omelia permette alla Parola di risuonare meglio in noi affinché – come accadde ai discepoli di Emmaus – il nostro cuore possa ardere d’amore e il nostro cammino possa diventare più sicuro e sereno. Rimarremo dunque seduti in silenzio per qualche istante dopo l’omelia e prima del canto dopo il Vangelo. Vicariato per l’Evangelizzazione e i Sacramenti Comunità Viva Aprile 2015 7 Non di solo Quaresimale 2015 N “Non di solo Pane. Alla tavola di Dio con gli uomini” è stato il titolo del Quaresimale 2015 dedicato all’Expo 2015 (‘Nutrire il pianeta, Energia per la Vita) sul tema ‘cibo’, ma in una dimensione interiore, religiosa e culturale che tocca sia la persona, sia le sue relazioni . Attraverso momenti di canto, filmati , e dibattiti sono stati approfonditi questi grandi temi in tre serate “UN GIARDINO DA CUSTODIRE”, [Mons. Eros Monti, Direttore dell’Istituto Superiore di Studi religiosi presso “Villa Cagnola” di Gazzada] “UN CIBO DA CONDIVIDERE” [Luciano Gualzetti, Vice Direttore Caritas Ambrosiana e Vice commissario per il padiglione Santa Sede presso Expo 2015], “UN PASTO CHE EDUCA” [Matteo Zappa, Responsabile Area Minori e Famiglia di Caritas] e la proiezione nella serata finale del Film “Amore, Cucina e Curry”. L’obiettivo degli incontri , attraverso linguaggi diversi musicale, recitativo e filmico , in contrapposizione al bom- 8 Comunità Viva Aprile 2015 A cura della Redazione bardamento commerciale e mediatico a cui saremo sottoposti per l’EXPO, è stato mettere al centro dei processi di nutrizione e di alimentazione l’essere umano; prendere coscienza , per rivederne gli stili di vita, di quanto tutte le risorse del creato siano un dono elargito dal Creatore a tutta l’umanità, ed un bene che non va sprecato e distrutto. “Questo mondo non è un bene ereditato da chi ci ha preceduto ma un bene ricevuto in prestito dai nostri figli” è il monito di Papa Francesco alle nostre coscienze di uomini e ancor di più credenti. Nell’ambito del “UN GIARDINO DA CUSTODIRE” MONS. EROS MONTI, attraverso una lettura indirizzata della Bibbia, ha allargato lo sguardo della fede e del cristiano sul ‘giardino’: Il giardino primordiale , che riguarda il creato secondo la nozione della Genesi, il ‘giardino’ della passione e della resurezzione, il ‘giardino’ dell’Apocalisse’ nella città celeste. ‘Nutrizione’ e ‘ vita’ , concetti tra di Non di solo Pane loro fortemente legati, sono entrambi dono di Dio e come tali si traducono nell’indicazione di un compito rivolto ad ognuno di noi: quello della custodia e della salvaguardia. Il creato ci è stato affidato da Dio come un dono perché lo custodissimo. «Il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. […] Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse» (Gen 2, 8. 15). Nella seconda serata LUCIANO GUALZETTI, vicecommissario Caritas Abrosiana, ha affrontato il tema del “CIBO DA CONDIVIDERE”, prendendo in esame i concetti di “condivisione “ (oggi tutto si condivide, sui social media però e non per temi ben più cruciali del cibo necessario per vivere), Cibo come relazione (il cibo non è mai stato “semplice carburante”, da ingurgitare ma evento culturale e antropologico, mezzo e occasione per uno stare insieme Relazione di giustizia nel ‘cibo per tutti’: (Cambiando gli stili di vita: sobrietà, consumando ciò che basta, evitando gli sprechi. Cambiando i confini della solidarietà, per dividere quello che ho con chi è nel bisogno. Cambiando le regole, rimuovendo le cause della fame, garantendo il diritto al cibo.) Gualzetti ha motivato la partecipazione della Caritas e della Santa Sede al prossimo EXPO 2015, in quanto, per l’ ambito internazionale dell’evento, occasione per favorire un cambiamento attraverso progetti e politiche adeguate verso il diritto all’alimentazione di tutti. Campagna Caritas “UNA SOLA FAMIGLIA UMANA: CIBO PER TUTTI” Nella terza serata MATTEO ZAPPA, Responsabile Area Minori e Famiglia di Caritas, ha affrontato l’ambito “UN PASTO CHE EDUCA” soffermandosi su concetti quali : Cibo come crocevia di legami generatori a loro volta di pratiche che maturano le persone e ne arricchiscono le identità . Attraverso la «disciplina del cibo» l’uomo può imparare molto sul suo legame con il creato e la sua relazione con Dio. Ciascuno di noi è chiamato alla responsabilità verso i doni della terra, alla cura e alla coltivazione del creato; gastronomia e cultura alimentare possono orientare l’economia, mettendo in moto risorse che riguardano beni relazionali, facendo convivere i tempi della natura coi tempi della cultura Comunità Viva Aprile 2015 9 Non di solo Pane La famiglia è protagonista di un’educazione alimentare che significhi sia “cosa” ma anche “come” mangiare: le dinamiche delle relazioni, i principi del fare e dell’autonomia, la conoscenza, la cura … una significativa valenza pedagogica Rapporto tra alimentazione, educazione e cultu ra: Le scelte sull’alimentazione sono effetto della cultura, ma contemporaneamente ne determinano e rafforzano le dinamiche; l’educazione è lo spazio entro cui incidere affinché cibo e alimentazione si orientino alla cultura del bene comune Educare all’essenzialità, significa contrastare derive consumistiche basate sullo spreco (delle cose come delle persone) Ingredienti: • 8 uova • 50 g burro chiarificato • 100 ml di panna da cucina • 4 rametti di erba cipollina • 4 rametti di prezzemolo • 4 rametti di coriandolo (oppure q.b. in semi essiccati e macinati) • peperoncino q.b. • sale e pepe q.b. L’OMELETTE DI HASSAM (tratto dal film “Amore, cucina e… curry”) Nel film “Amore , cucina e curry”proiettato nell’ ultima serata del Quaresimale, Madame Mallory, proprietaria del famoso e rinomato ristorante Saule Pleureur in Francia, assumeva i cuochi facendo loro cucinare un’omelette, di cui ne bastava un piccolo assaggio. Quando Hassam, chef di talento, appartenente ad una famiglia di ristoratori fuggita dall’India, propone e cucina la sua omelette, Madame Mallory non può che inchinarsi al talento di Hassam accettando come anche l’integrazione tra popoli può passare attraverso il cibo. Ecco la ricetta dell’omelette di Hassam (tratto dal film “Amore, cucina e… curry”) 10 Comunità Viva Aprile 2015 Sbattete le uova in una ciotola grande e mescolate le erbe precedentemente tritate. Aggiungete la panna ed il peperoncino. Scaldate il burro chiarificato in una padella antiaderente. Versate il composto di uova, erbe e panna. Mescolate delicatamente sollevando la parte inferiore dell’omelette per consentire alle uova ancora crude di fluire sotto. Una volta che le uova sono quasi pronte, sempre con l’aiuto di una forchetta di legno staccate i bordi dell’omelette e agitate la padella avanti e indietro. Poi inclinatela in modo da far scivolare l’omelette verso il bordo della padella. Ora sollevate il margine opposto della omelette e ripiegatela su se stessa. Buon appetito! LE PALME A GERUSALEMME A cura di Suor Rosanna Nava O Ogni anno la processione della Domenica delle Palme e` uno di quei momenti in cui le parrocchie riprendono vita; infatti anche chi e`un credente solo perché e` battezzato ma non praticante, ci tiene ad avere in casa, quasi fosse un talismano, il rametto di ulivo benedetto. Noi qui a Gerusalemme, oltre alla processione delle palme nelle parrocchie al mattino, ci ritroviamo tutti al pomeriggio per ripercorre il cammino di Gesu` da Betfage a Gerusalemme, quando entrò trionfalmente in città. Per il quarto anno consecutivo ho voluto esserci anch’io tra le tante persone venute da Israele e Palestina e i tanti turisti che si sono uniti a noi per rivivere quei magnifici momenti e gridare al mondo intero che Cristo e` il Signore, e` il Re dei re, il nostro Salvatore. Ci si trova tutti nel Santuario di Betfage (che conserva al suo interno la pietra usata da Gesu` per salire sull’asino); siamo in tanti e quest’anno ci sono due gruppi che danno più lustro a questo avvenimento: un gruppo di greci cattolici capeggiati dal loro vescovo ed un gruppo con uno stri- scione sul quale in ebraico c’è scritto “Ebrei convertiti”. Alle 14,30 il nostro Patriarca, il Nunzio apostolico, il Padre Custode di Terra Santa, i vescovi ausiliari, fanno il loro ingresso in Betfage e si dà inizio alla processione con la lettura in 4 lingue diverse del brano evangelico di Luca 19,28-38. Si segue un ordine ben preciso dettato dallo Status quo che regola tutte le celebrazioni solenni dei vari santuari . Partono gli scaut di Gerusalemme seguiti dagli altri gruppi scaut di diverse parrocchie, seguono le scuole cattoliche, le parrocchie ed i gruppi di turisti. Seguono i religiosi e chiude il Patriarca con le autorità ecclesiali. Dovendo attraversare un quartiere arabo piuttosto fanatico, la polizia israeliana garantisce la sicurezza con gruppi di militari armati durante tutto il percorso della processione. Sono talmente tanti i partecipanti che quando noi religiosi usciamo dalla chiesa di Betfage il primo gruppo scaut varca la porta dei leoni ed entra in Gerusalemme. Alle 17,30 il nostro patriarca con tutte le autorità ecclesiali entra solennemente in Gerusalemme ed alle piscine di Siloe impartisce la Benedizione col Santissimo Sacramento, sciogliendo così la processione. Ogni momento e` un’emozione indescrivibile: ripercorrere la stessa strada di Gesù, risentire quell’osanna che hanno cantato anche 2000 anni fa, entrare in Gerusalemme dalla stessa porta da cui e` passato Lui. Tutto questo ti fa sentire diversa, ti senti felice e vorresti gridare al mondo intero di non indugiare oltre, di non aspettare chi e` già venuto e ci ha donato la salvezza. Avrei tanto voluto avervi tutti qui a condividere con me questa gioia , ad unire le vostre voci a quelle di tutte noi per cantare “Osanna al figlio di David, Osanna al Redentor” Comunità Viva Aprile 2015 11 GENITORI: ISTRUZIONI PER L'USO? A cura di una neo neo--mamma I Il mestiere dei genitori non si impara se non nel momento in cui lo si diventa, seppure nessun figlio scenda dal cielo con libretto delle istruzioni annesso. Neanche Google, che sa sempre tutto, ti può rispondere con certezza sul da farsi quando il tuo adorato cucciolo febbricitante, con moccolo annesso, piange da un'ora perchè non gli permetti di vedere altre puntate di Peppa Pig. Cambiano le stagioni, passano gli anni, ma i dubbi delle giovani coppie alle prese con questi esseri umani in miniatura sembrano sempre gli stessi. Lo sa bene la dottoressa Bruno che, grazie alla sua lunga esperienza di pediatra e “psicologa ad honorem” di mamme e papà, ha condotto con sapienza il primo incontro sulla genitorialità che si è tenuto domenica 22 marzo presso l'oratorio femminile. Un buon gruppo di neo-genitori ha partecipato al pomeriggio organizzato dal gruppo dei catechisti battesimali, spinti forse dalla curiosità di conoscere il punto di vista di una professionista 12 Comunità Viva Aprile 2015 di lunga esperienza o semplicemente dalla voglia di confrontarsi con altre persone che condividono lo stesso passaggio della vita. La pediatra ha iniziato stimolando la platea di genitori chiedendo se nella loro esperienza concreta dessero più importanza alla salute del figlio o al proprio messaggio educativo. A caldo, come accaduto, verrebbe da rispondere che prima di tutto viene la salute, sebbene poco dopo l'attenzione e le domande si siano subito rivolte verso il secondo tema. Come a dire che la tonsillite, in condizioni normali, è sempre curabile grazie al supporto di medici e antibiotici, mentre una brutta abitudine o un comportamento sbagliato, no. A questo proposito appare inerente la citazione di uno degli esperti della medicina pediatrica: "La più grande sfida del presente riguarda non il lavoro, nè la democrazia, nè l'ambiente ma il modo in cui i genitori si relazionano ai propri figli perchè da questo dipende tutto il resto" (Giorgio Tamburlini) La dottoressa Bruno ha quindi elenca- to le sette regole d'oro della genitorialità, da tenere presenti, perchè sempre vere: 1. Il genitore è l’esperto del proprio bambino 2. Tutti i genitori hanno delle risorse 3. Tutti i genitori vogliono far bene con i loro bambini 4. Tutti i genitori hanno qualche criticità 5. Tutti i genitori hanno sentimenti di ambivalenza 6. I genitori sentono il bisogno di avere compagni di squadra 7. La genitorialità è un processo che si costruisce per prove ed errori Forse alcuni punti sembrano scontati e altri appaiono utopici, ma c'è una verità in ognuno di essi. Se solo si cercasse di applicare questi semplici punti, forse buona parte delle paure e delle ansie si attenuerebbero. Quante volte le neo-mamme si sentono sfiduciate nei confronti della propria capacità di comprensione del bambino oppure preferirebbero cedere a ripicche e punte d'orgoglio nei confronti dei pa- renti piuttosto che arrendersi al bisogno di aiuto e appoggiarsi alla squadra che si ha intorno. Anche l'ultima regola, seppur molto semplice, non è affatto da sottovalutare. Dal momento in cui questo bel batuffolino scende sulla terra, per tutta la nostra vita di genitori , la sua presenza continuerà a interrogarci. Dovremo prendere decisioni e assumere delle posizioni nei confronti delle sue scelte. E inevitabilmente si sbaglierà. È da mettere in conto ma, per nostra fortuna, le occasioni per riprovarci non mancheranno e, come nel metodo scientifico, procedendo per tentativi ed errori si crescerà, noi da genitori e loro da figli. In fondo siamo figli anche noi e abbiamo fresca sulla nostra pelle l'esperienza dall'altra parte della barricata. Speriamo tutti che nel bilancio finale della vita da genitori ci verrà riconosciuta l'attenuante della buona volontà, nella misura in cui il nostro impegno sarà visibile e costante, con molta umiltà e pochi sensi di colpa. " Il mestiere di genitore impegnerà per un tempo lungo della vita, ma non darà mai il tempo di imparare, perchè nessuno degli atti genitoriali ha mai la possibilità di essere ripetuto e migliorato: perchè nessun momento educativo torna un'altra volta; ogni scambio di parole, di affetti, di cure è per sempre; ogni scelta è, in qualche modo, irrevocabile e lascerà la sua traccia in noi e nella nostra creatura che ad ogni oggi è diversa da ieri. Ma importante è che ognuno sia madre e padre a modo suo, ognuno secondo il suo cuore per fare capendo, per capire quello che si fa" (Franco Panizon) A maggio per i prossimi incontri....... Comunità Viva Aprile 2015 13 Quando la Musica salva la vita Siamo negli USA allo Spaulding Hospital. Sophie Fellows, 9 anni, dopo un intervento chirurgico per la rimozione di un tumore al cervello , prende il suo violino in una seduta riabilitativa con il suo Musico-terapeuta. La musicoterapia è una disciplina paramedica che usa il suono, la musica e il movimento per produrre effetti regressivi e per aprire canali di comunicazione che mettano in grado di iniziare il processo di recupero del paziente. Può essere utilizzata a vari livelli, quali l'insegnamento, la riabilitazione o la terapia, preminentemente in neurologia e psichiatria" Sophie Al piccolo Agostino, quasi quattro anni, dopo la nascita è stata diagnosticata la sindrome di Charge. E’ una malattia rara causa principale della sordocecità e della pluriminorazione psicosensoriale, curata presso il centro diagnostico di Osimo gestito dalla Lega del Filo d’oro. MA AGOSTINO IMPARA Oltre alla logopedia per stimolare le corde vocali, la musicoterapia stimola le sensazioni tattili di Agostino, permettendogli di percepire le vibrazioni di strumenti come il pianoforte – il suo preferito – e la grancassa. «A livello riabilitativo gli hanno praticamente salvato la vita. A volte, quando lo porto da medici che non lo conoscono, mi chiedono se sia vero che ha tutti i problemi cognitivi e sensoriali che pure risultano, perché è un bambino attivo», confida la sua mamma Samuela Agostino 14 Comunità Viva Aprile 2015 L’Angolo per una poesia Non Sono Pronto Di Leone Adatti Ascolta piccina mia! Se dovesse bussare la morte alla porta dille che il nonno non è qui! e gli occhi di colei che sfiorò me col suo pensare per farmi dono di mille illusioni. Dille piccina mia che tu non vuoi vederla! Dille che il nonno tuo vuole altro tempo. Dovrò ascoltare le lodi delle voci che tutte in coro tra verdi sentieri della vita mi han condotto. Ha da pensare, da respirare ancora un attimo per danzare con la mente tra i variopinti anni delle stagioni andate e assaporare il senso della vita. C'è solo la speranza del presente sarà presto compagna anch’ella di ricordi e tutto svanirà. Dille! Dille piccina che il nonno In un manto di sereno i miei pensieri, evanescenti, si perdono come vapori liberi. tuo dovrà ancora raccontare una novella e tu, per questa sera, non vuoi E Il tempo è reo! Non vuole restare qui! che entri. e mi dà fretta! E’ l'ultima novella. In questi ultimi frammenti di vita tutto il mondo mio dovrò scrutare E’ la più bella! Comunità Viva Aprile 2015 15 VOLTI E STORIE DI PERSONE SPECIALI R Recentemente ho seguito una trasmissione televisiva, che aveva al suo interno una rubrica dal titolo “Volti e storie”, in cui si parlava di un giovane ingegnere indiano, di nome Kailash Satyarthi, che il 10/12/2014 insieme a Malala Yousafzai, di 17anni, ha ricevuto il Premio Nobel per la pace. Penso che tutti conosciamo la storia di Malala raccontataci più volte dai mass media per il suo incessante impegno nella lotta per i diritti delle bambine pakistane all’educazione e all’istruzione, e per i gravi attentati che ha subito in questi ultimi anni e dai quali si è salvata quasi per miracolo, dopo lunghi periodi di ricovero ospedaliero. E’ stato scritto molto poco, invece, sull’ingegnere indiano appartenente all’alta casta dei bramini, docente universitario, che da oltre 30 anni ha rinunciato a carriere e privilegi per de16 Comunità Viva Aprile 2015 A cura di Rita Giuso Zanetti dicarsi alla liberazione dei bambini lavoratori e per garantire loro diritti, riscatto sociale ed istruzione. Fondatore del Movimento “Missione per la salvezza dell’infanzia”, ha condotto campagne di denuncia, di sensibilizzazione, di protesta ed è riuscito finora a liberare più di 84.000 bambini dalla schiavitù: bambini dati in pegno per debiti da genitori poverissimi che mai più riescono a riscattarli, bambini costretti al lavoro per sfamare la propria famiglia: perché costano poco, perché possono essere sfruttati senza che nessuno li difenda, abusati, rivenduti, specie le bambine come mogli o nei bordelli, costretti ad orari massacranti, a lavori pericolosi, a fatiche insopportabili nei campi, nelle fabbriche, nelle miniere, nelle industrie tessili, nelle case. Cercherò di riassumere quanto è stato detto nella suddetta rubrica, anche se ogni frase ed Volti e storie di persone speciali ogni circostanza hanno il loro peso per comprendere meglio quale uomo speciale sia questo ingegnere indiano che ha lottato a lungo contro il lavoro minorile a favore della libertà e della salvezza di questi piccoli bimbi, molti dei quali di età inferiore agli 8-10 anni: ha cercato di svelare le loro orribili condizioni di lavoro e ha condotto una lunga battaglia, che gli ha meritato numerosi riconoscimenti internazionali sino al “premio Nobel per la pace”. Comunque, tutto ciò purtroppo gli è costato minacce, pestaggi, accuse e persecuzioni; le sue uniche armi sono la sua passione e la sua sete di giustizia. Secondo l’ONU sono 168 milioni, ancora oggi, i bambini lavoratori nel mondo, che spesso diventano veri e propri schiavi; ma sono stime assolutamente per difetto: è infatti una schiavitù spesso invisibile, nascosta, taciuta, diffusa dall’Asia al SudAmerica, dall’Africa sino in Occidente. Kailash Satyarthi è sicuramente un uomo di cui è importante conoscere la storia ed io vi confesso che, ascoltando alcuni brani del suo discorso fatto al momento del conferimento del premio Nobel per la Pace, non ho potuto fare a meno di commuovermi profondamente. Poiché si è espresso in lingua inglese, mi avvalgo della traduzione fatta dal giornalista Daniele Pagani, che ne riporta in sintesi i brani più salienti. “Con il cuore che mi si scalda, riporto alla memoria le migliaia di volte in cui mi sono sentito liberato ogni volta che ho strappato un bambino alla schiavitù. Nel primo sorriso libero apparso sul suo splendido volto, io vedo il sorriso della Divinità. Io rappresento il suono del silenzio, il pianto dell’innocenza, il volto della invisibilità. Sono venuto qui per condividere le voci e i sogni dei nostri bambini, sì proprio i nostri , perché loro sono tutti nostri bambini. Ho fissato i loro occhi spaventati ed esausti ed ho ascoltato le loro domande. Vent’anni fa, sulle colline ai piedi dell’Himalaya, incontrai un bambino lavoratore piccolo e magro. Mi chiese: ”Davvero il mondo è così povero da non potermi dare un giocattolo e un libro, invece che costringermi ad usare un attrezzo ed una pistola?”. Ho incontrato un bambino soldato nel Sudan, rapito da una milizia estremista. Il suo primo addestramento era stato uccidere i suoi amici e la sua famiglia. Mi chiese: ”Cosa ho fatto di male?”. Dodici anni fa nelle strade della Colombia una ragazza madre - rapita, portata via da casa con la forza, stuprata e ridotta in schiavitù – mi chiese: ”Non ho mai avuto un sogno. Potrà mio figlio averne uno?”. Comunità Viva Aprile 2015 17 Volti e storie di persone speciali Non c’è violenza più grande che negare i sogni ai bambini. L’unico scopo della mia vita è far sì che ogni bambino sia: libero di essere un bambino; libero di crescere e di svilupparsi; libero di mangiare, dormire e vedere la luce del sole; libero di ridere e di piangere, libero di giocare, libero di imparare, libero di andare a scuola, ma soprattutto libero di sognare. Mi rifiuto di accettare e di credere che il mondo sia così povero da non poterci fare niente, quando una sola settimana della spesa globale per armamenti sarebbe sufficiente per far frequentare la scuola a tutti i nostri bambini. Mi rifiuto di accettare che leggi, costituzioni, giudici e forze dell’ordine non siano in grado di proteggere i nostri bambini. Io ho il privilegio di poter lavorare con molte anime coraggiose che, come me, si rifiutano di accettarlo. E’ vero che negli ultimi 20 anni ci sono stati dei progressi: il numero dei bambini costretti a lavorare si è ridotto di un terzo, però ancora grandi sfide ci aspettano. Abbiamo fallito miseramente nell’impartire ai nostri bambini una educazione ed una istruzione che non dia loro un significato ed un obiettivo nella vita e non dia sicurezza al loro futuro: un’educazione che costruisca in loro un senso di cittadinanza globale. Io temo che non sia lontano il giorno in cui la somma di questi errori culminerà in una violenza senza precedenti, un suicidio per l’umanità. Per fortuna, giovani come Malala si 18 Comunità Viva Aprile 2015 stanno attivando ovunque e stanno scegliendo la pace e non la violenza, la tolleranza e non l’estremismo, il coraggio e non la paura. Le soluzioni non si trovano nelle legislazioni, nelle conferenze e nelle politiche a distanza. Si trovano soprattutto nei piccoli gruppi, nelle organizzazioni locali e negli individui che si confrontano quotidianamente con i problemi anche rimanendo sconosciuti ed ignoti al mondo; le soluzioni sono con loro. Vi chiederete forse: cosa può fare una persona sola? Lasciate che vi raccon- “Un bambino, un insegnante, un libro, e una penna possono cambiare il mondo” ti una storia che ricordo dalla mia infanzia. Un terribile incendio scoppiò nella foresta. Tutti gli animali scappavano, compreso il leone, il re della foresta. Ad un tratto un leone vide un uccellino che si precipitava verso l’incendio e gli chiese: “Cosa stai facendo?”. Con grande sorpresa l’uccellino rispose: “Sto andando a spegnere il fuoco”. Il leone rise e disse: ”E come pensi di poter spegnere il fuoco con una sola goccia d’acqua nel tuo becco?”. L’uccellino irremovibile gli rispose: “Io sto facendo la mia parte”. Di chi sono i bambini che cuciono i palloni, ma non ci hanno mai giocato Volti e storie di persone speciali né giocheranno mai? Sono nostri. Di chi sono i bambini che lavorano nelle miniere ed estraggono i minerali? Sono nostri. Di chi sono i bambini che raccolgono il cacao, ma non hanno mai assaporato il gusto del cioccolato? Sono tutti nostri. Devli era una bambina nata sotto il peso di debiti intergenerazionali in India, costretta a lavorare. Seduta nella mia macchina, subito dopo essere stata liberata, questa bambina di otto anni mi ha chiesto : ”Perché non sei venuto prima?”. La sua domanda arrabbiata ancora mi sconvolge ed ha il potere di sconvolgere il mondo. Perché non siamo arrivati prima? Cosa stiamo aspettando? I bambini come Devli, in tutto il mondo, stanno mettendo in crisi il nostro immobilismo e aspettano le nostre azioni Abbiamo urgentemente bisogno di una azione collettiva: ogni minuto conta, ogni bambino conta, ogni infanzia conta. Chiedo quindi ai governi, alle agenzie intergovernative, al mondo degli affari, ai leader religiosi, alla società civile e ad ognuno di noi di mettere fine ad ogni forma di violenza contro i bambini. Schiavitù, racket, sequestri, matrimoni infantili, abusi sessuali, lavoro minorile e analfabetismo non devono trovare spazio in nessuna società civilizzata. Amici, tutti insieme globalizziamo la compassione per i nostri bambini! Faccio appello affinchè si dia vita ad una marcia universale che vada dallo sfruttamento all’educazione, dalla povertà al benessere condiviso, una marcia che vada dalla schiavitù alla libertà, dalla violenza alla pace, dall’oscurità alla luce.”. E concludo questa sintesi di considerazioni con un ultimo aneddoto raccontato da Satyarthi. “Più di cinquanta anni fa, durante il mio primo giorno di scuola, incontrai un lustrascarpe; era un bambino della mia stessa età e sedeva fuori dalla porta della mia scuola, pulendo scarpe. Chiesi ai miei maestri: ”Come mai lavora lì fuori, come mai lui non è qui a scuola con me?”. Non hanno trovato una risposta da darmi. Un giorno racimolai il coraggio necessario e feci questa stessa domanda al padre del bambino e lui mi rispose: “Non ci ho mai pensato. Noi siamo nati per lavorare, è così”. Questo mi fece molto arrabbiare e ancora oggi mi fa arrabbiare. Ho deciso di sfidare quel pensiero allora e continuo a farlo ancora oggi. Ebbi allora una visione rivolta al domani. Vidi quel bimbo lustrascarpe studiare con me, nella mia classe. Ora, il domani è diventato oggi, ed io sono l’oggi, voi siete l’oggi. Oggi è il momento in cui tutti i bambini devono aver diritto alla vita, diritto alla libertà, diritto alla salute, diritto all’istruzione, diritto alla sicurezza, diritto alla dignità, diritto all’uguaglianza, diritto alla pace. Permettetemi di rendere noto a tutti i popoli la conoscenza di queste drammatiche situazioni, permettetemi di universalizzare la giustizia, facciamo in modo di globalizzare in tutto il mondo la compassione per i nostri bambini, perché sono tutti bambini nostri.” Comunità Viva Aprile 2015 19 20 Comunità Viva Aprile 2015 GITA AL PARCO NAZIONALE DELLE CINQUE TERRE IL 16 MAGGIO 2015 A A cura di Giovanni Soregaroli A forte richiesta, si e' deciso di ripete- chiese di San Pietro costruita a picco re la gita fatta alcuni anni fa al Parco sul mare, uno dei luoghi piu' affasciNazionale delle cinque terre, cercando nati del mondo e San Lorenzo la piu' di impreziosirla . antica chiesa di Portovenere. L'itineLa visita ai cinque villaggi di pescato- rario prosegue sempre in battello fini ri, dove il tempo sembra essersi fer- alle cinque terre che possiamo ammimato, ci da modo di scoprire le carat- rare dal mare attraverso un punto di teristiche salienti e di comprendere le vista inusuale e privileggiato: prima radici e le tradizioni di una civilta' an- Rio Maggiore, poi Manarola, Corniglia tica e affascinante. Trattasi di un am- e Vernazza per giungere a Monterosbiente incontaminato non toccato da so per la pausa pranzo sulla spiaggia. industrializzazione e cementificazioni Nel primo pomeriggio dopo una breve ma legato esvisita sen zi al mente al borgo storialle attivita'dco, ci sposteella viticultura, remo in treno della pesca e a Vernazza del commercio per la visita marittimo. al borgo e alla Ci incontriamo celebre chiesa a La Spezia di Santa Marcon la guida gherita di Anche ci seguira' tiochia. per tutta la L'ultima sosta giornata. Parpotrebbe estenza dal porto sere fatta a Gita del 2014 a Borghetto di Valeggio sul Mincio di La Spezia Manarola o con battello Rio Maggiore per la minicrociera, attraversando per tornare in treno a La Spezia per il l'ampio e panoramico golfo dei Poeti ritorno a Vimodrone. si raggiunge Portovenere. Durante la n.b. nel caso in cui il mare non persosta di circa un'ora in questo borgo mettesse la minicrociera, visiteremo i fortificato, andiamo alla scoperta delle borghi con il treno. Si comunica che la stagione Fiscale 2015, avra' inizio il 22 aprile e si concludera' nella prima settimana di Luglio. Sara' presente nella nostra sede, un operatore del CAF per elaborare le pratiche (730-UNICO-TASI- IMU ecc.), in modo diretto e su appuntamento. Si informa che I contratti di locazione stipulati in base alla legge 431/1998 possono ottenere un rimborso (tramite compilazione del 730) in misura diversa a secondo dell'ammontare del reddito complessivo, che non deve superare circa 31.000 euro. Franco Desiante Comunità Viva Aprile 2015 21 UN NUOVO MERCATO DEL LAVORO A cura di Lorenzo Rota - ACLI Vimodrone Riprendiamo, in sintesi, l’articolo pubblicato su IL SEGNO della diocesi di Milano, nel numero di Febbraio scorso, a firma di Alessandro Sirtori, docente di Diritto del lavoro all’Università Cattolica di Milano. Il Jobs Act è uno dei progetti di prestigio del Governo Renzi. Quali sono le ragioni che hanno spinto l'esecutivo a impegnarsi in una riforma così profonda nel quadro legislativo che regola il mercato del lavoro italiano? Qualche dato statistico: nel novembre 2014 il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 13,4%, segnando un nuovo massimo storico dagli anni settanta; nel contempo disoccupazione giovanile (15-24 anni) si è assestata al 43,9%, mentre il tasso di occupazione ristagna al 55%, praticamente invariato rispetto al già magro risultato di 12 mesi prima. La profonda crisi economica dura quasi ininterrottamente dal 2008. Il sistema di ammortizzatori sociali appare sbilanciato verso la tutela degli occupati (tramite la cassa integrazione) rispetto ai disoccupati e contribuisce a ingessare il sistema produttivo. Si va verso una semplificazione dei contratti di lavoro flessibile, sia autonomo, sia subordinato: sarà avviato un 22 Comunità Viva Aprile 2015 riesame che condurrà con tutta probabilità in un ridimensionamento e al varo di un testo unico in materia, con l'eliminazione delle tipologie non più rispondenti alle nuove esigenze occupazionali e produttive. L'articolo 18 e le tutele crescenti. Il controverso articolo 18 dello Statuto dei lavoratori — che tutela i dipendenti contro i licenziamenti illeciti nelle imprese medio-grandi — rimarrà in vigore solo per gli attuali occupati che già ne godono. Per i nuovi assunti sarà sperimentato invece il contratto a tempo indeterminato a “tutele crescenti”: il lavoratore potrà ottenere dal giudice la reintegrazione nel posto di lavoro solo in casi marginali di licenziamento illegittimo (licenziamento discriminatorio, orale o nullo; licenziamento disciplinare per fatto inesistente), mentre nelle altre ipotesi di recesso ingiustificato il lavoratore potrà chiedere un'indennità risarcitoria compresa tra un minimo di quattro e un massimo di ventiquattro mensilità di retribuzione, il cui importo concreto sarà determinato in ragione di due mensilità per ogni anno di servizio. Per ora finiamo qui e attendiamo l'approvazione del Jobs Act in stesura finale. Speriamo bene. IO LEGGO PERCHE’... A cura di Lorenzo Rota Papa FRANCESCO LA VERITA’ E’ UN INCONTRO ( C378) Omelie da Santa Marta Ediz. RIZZOLI, 2014, pp.555 A cura di Antonio Spadaro, le parole con cui Papa Francesco sta segnando la vita della Chiesa, dal 25 marzo 2013 al 20 marzo 2014. Queste omelie hanno un forte valore simbolico perché dicono il senso dell’annuncio evangelico in una forma peculiare, inedita. Coloro che sono stati incaricati di pubblicare i resoconti si sono sintonizzati con lo stile del Papa fino ad individuare estratti fortemente significativi, incastonati dentro una narrazione che li contestualizza. Joseph RATZINGER Benedetto XVI IL DIO DELLA FEDE E IL DIO DEI FILOSOFI (G 185) Ediz. MARCIANUM, 2006, pp.91 Il testo, tratto dalla lezione inaugurale di Joseph Ratzinger a Bonn, continua il discorso di Ratisbona sul rapporto Fede e Ragione. Quale tipo di razionalità è adatto alla fede cristiana? Il legame operato dalla Chiesa nascente tra pensiero greco e fede biblica è stato legittimo, tanto da appartenere all’”essenza del cristianesimo”, oppure è stato un “disastroso equivoco del quale dobbiamo finalmente liberarci? Arturo ELBERTI LA LITURGIA DELLE ORE IN OCCIDENTE (G 188) Storia e teologia Ediz. DEHONIANE, 1998, pp.586 Il capitolo IV della Sacrosanctum Concilium, riguardante la sacra liturgia, è dedicato all’Ufficio divino o Liturgia delle Ore, quale preghiera ufficiale della Chiesa cattolica romana. Il Vaticano II mirava alla revisione dei testi e della struttura dell’Ufficio divino. Paolo VI con la costituzione apostolica Laudis Canticum del 1° novembre 1970, approvava il rinnovamento dello schema e del testo di quell’Ufficio plurisecolare. Mario CIMOSA NELLE TUE MANI LA MIA VITA (A 192) Lettura esegetica e spirituale della Bibbia Salmi 26-50 Ediz. DEHONIANE, 1996, pp.382 Il volume ha come scopo di aiutare i cristiani, preparati culturalmente, ad accostarsi alla Scrittura e a nutrire la propria vita spirituale alla sorgente della Parola di Dio. Viene esaminato ogni singolo salmo tenendo presente la sua concatenazione con gli altri salmi. Il salmo è letto dal punto di vista esegeticospirituale. Segue una rilettura cristiana alla luce del Nuovo Testamento. Più di 2.000 libri disponibili, classificati in Biblici, Biografici, Spirituali, Sociali, Storici, Filosofici, Teologici. La biblioteca è situata al primo piano degli uffici parrocchiali in piazza Vittorio Veneto,3 (ora Piazza Unità d’Italia), ed è accessibile negli orari di apertura della segreteria. Catalogo su : http://www.parrocchiasanremigiovimodrone.org Comunità Viva Aprile 2015 23 La Settimana Santa è il tempo che più ci chiama a stare vicino a Gesù: l’amicizia si vede nella prova. Papa Francesco Jorge Mario Bergoglio 24 op6 Aprile 2015 op6 Aprile 2015 25 Il Selfie del Cardinale Siamo a Sulbiate, dopo la celebrazione liturgica della sera di sabato santo 5 Aprile. Un meraviglioso bagno di gioventù in un selfie del cardinale Dionigi Tettamanzi, che, dall’alto dei suoi 81 anni , sembra il più divertito e a suo agio di tutti i ragazzi. …a fine marzo è entrata in vigore l’ora legale. Tutti ce ne ricorderemo perché ci ha costretto a spostare in avanti gli orologi di casa e a dormire un’ora in meno, ma forse non tutti sanno che adottare l’ora legale comporta anche diversi vantaggi. L’idea di “adattare” gli orari dell’uomo al periodo di luce giornaliero è nata durante la Prima Guerra Mondale, nel 1916: spostare l’ora in avanti avrebbe infatti permesso ai combattenti di guadagnare un’ora di ‘lavoro utile’ nel pomeriggio perdendo un’ora di luce al mattino, periodo considerato poco produttivo. Al giorno d’oggi l’ora legale ha anche molti vantaggi dal punto di vista economico: è stato calcolato, grazie ad essa, un risparmio energetico annuo pari al fabbisogno energetico dell’illuminazione pubblica della Sicilia ed una riduzione delle emissioni di anidride carbonica che corrisponde a quella che sarebbe prodotta in un anno da 117 mila auto a gasolio. Sara Simonetti 26 op6 Aprile 2015 Te lo spiego io di Giulia Grimoldi FESTA DI PRIMAVERA La Festa di Primavera, in cinese Chunjie 春节, è conosciuta qui da noi anche con il nome di Capodanno Cinese ed in Cina è la festa più importante dell'anno. É così radicata tradizionalmente che viene celebrata anche dai cinesi che risiedono all'estero, spesso e volentieri in collaborazione con le popolazioni e le autorità dei paesi in cui la comunità si è insediata. La Chunjie celebra l'inizio del nuovo anno secondo il calendario cinese e coincide con la seconda luna nuova dopo il solstizio d'inverno, data che per il nostro calendario varia tra il 21 gennaio ed il 19 febbraio. Ogni anno che inizia è associato ad uno dei 12 animali dello zodiaco cinese, per esempio l'anno che è iniziato lo scorso 19 febbraio è l'anno della Capra (in cinese Yang 羊); i nati in questo anno sono -secondo l'astrologia cinesepersone sensibili, affettuose, altruiste e notevolmente creative, ma bisogna star loro vicini perché tendono a perdere le speranze alla prima difficoltà. Nei giorni precedenti alla festa si opera una pulizia radicale di tutta la casa (un po' come per le nostre “pulizie di primavera”), in passa- to si pensava che questo permettesse di spazzare via la sfortuna e di fare posto alla buona fortuna dell'anno nuovo. Finita la pulizia della casa si passa ad addobbare l'esterno degli edifici: vengono appese lanterne, drappi o strisce di carta rossa su cui sono scritte parole portatrici di buon auspicio e vengono esposti fiori colorati. Prima che arrivi la Chunjie bisogna anche comprare i regali per parenti ed amici, che verranno poi scambiati in buste rosse. La Festa di Primavera è un'occasione di riunione famigliare e di visita ad amici. Per questo la quasi totalità delle aziende e degli esercizi commerciali chiude per permettere ai dipendenti di tornare a casa al più tardi la sera della vigilia. Una volta che la famiglia è riunita si festeggia con una cena abbondantissima (ci sono così tante pietanze che in genere bisogna iniziare a cucinare qualche giorno prima per finire in tempo), il menu varia in base alla regione, ma in genere non mancano mai pesce e pollo. La mitologia cinese fa risalire la nascita della Chunjie ad una antica leggenda che parla di un mostro di nome Nian (年). Il Nian si nascondeva nei luoghi più selvaggi della Cina ed usciva dalla sua tana solo una volta ogni anno per cibarsi di esseri umani, con particolare predilezione per i bambini. Fortunatamente il Nian aveva dei punti deboli: era terrorizzato dal colore rosso ed era molto sensibile ai rumori forti. La gente quindi si difendeva addobbando la casa di drappi e lanterne rosse, i vestiti erano quanto più rossi possibile e in corrispondenza dell'anno nuovo si festeggiava con rumorosi canti ed esplosioni di petardi. Questi costumi sono così sentiti che sono in uso ancora oggi. op6 Aprile 2015 27 28 op6 Aprile 2015 op6 Aprile 2015 29 Primavera Biancoverde di Stefania Monguzzi Il mese di aprile vedrà i nostri atleti impegnati in moltissime attività. Dopo una breve sosta dovuta al termine del campionato invernale CSI, il fine settimana dell’11-12 aprile vedrà la ripresa delle attività agonistiche con l’inizio del Torneo Primaverile CSI. Quest’anno ci saranno due squadre di pallavolo in più: VOLLEY UNDER 11 (coach Noemi Pagano) e VOLLEY UNDER 14 (coach Alessandro Deviardi) a cui facciamo un grosso in bocca al lupo per il loro debutto nel mondo CSI! 30 op6 Aprile 2015 Aprile, dal lontano 2008, coincide anche con lo svolgimento del nostro torneo casalingo, diventato ormai un appuntamento irrinunciabile per tante squadre del circondario. Ecco qualche dettaglio. Calcio d’inizio: mercoledì 8 aprile 2015 Fischio finale: sabato 2 maggio 2015 Nel mezzo di queste date, nei 12 giorni di svolgimento, si disputeranno 60 tra partite e partitelle che vedranno coinvolte 30 squadre di calcio divise in 2 gironi per ogni categoria, un gran nu- I nostri atleti calcio a San Siro mero di atleti (circa 500 di età compresa tra 6 e 13 anni), un congruo numero di atleti/dirigenti (almeno 90) divisi in 5 categorie di calcio (Bigsmall, Under 9, Under 10, Under 11, Under 13). Questi sono solo alcuni numeri del torneo che vedrà impegnati i numerosissimi volontari del GSO Vimodrone che ogni anno danno la loro disponibilità per la riuscita di questa kermesse sportiva, diventata il nostro fiore all’occhiello. Speriamo, anche quest’anno, di non deludere le aspettative! Siete tutti invitati a gustare le nostre prelibatezze. Direttore responsabile sara simonetti Segretario di redazione emanuela fabbri Progetto grafico a cura di irene nava Impaginazione a cura di stefano maghini Le atlete Volley Under 14 [email protected] op6 Aprile 2015 31 AVVISI PARROCCHIALI In memoria di TERESA CONTI dai suoi vicini € 190 – Per i miei cari da parte di Carla per il Offerte campanile € 30 - Da N. N. per il campanile € per la Chiesa e 10 - Da parte della Compagnia degli Anonimi le opere per la parrocchia € 1500 - offerte mese di marparrocchiali zo 2015 dal circolo parrocchiale San Remigio € 990 - per offerta della campana da M. R. €20 Sono tornati alla Casa del Padre SAVIO GIANFRANCO - GAMBATO GINO Ammalati ed infermi in casa Le famiglie che hanno persone ammalate in casa o in ospedale sono invitate a segnalarlo in Parrocchia: al Parroco o alle Suore. La comunità potrà così condividere la situazione, nella comunione spirituale, pregando ed invocando il Signore per l’infermo. È possibile ricevere la Santa Comunione alla Domenica attraverso i ministri straordinari dell’Eucaristia. SPORTELLO DELLA FAMIGLIA Stai vivendo un momento difficile nelle relazioni familiari o sociali? Hai bisogno di qualcuno che ti consigli o che semplicemente ti ascolti? VIENI A TROVARCI IL SABATO POMERIGGIO [h 16,00 - 18,00] presso gli UFFICI PARROCCHIALI in Piazza Vittorio Veneto, 3 (ora P.za Unità d'Italia). Potrai trovare gratuitamente e nella più assoluta riservatezza ascolto e consulenze specialistiche qualificate. Le famiglie che intendono battezzare un loro figlio sono invitate a comunicarlo al parroco almeno tre mesi prima, così che la comunità partecipi alla loro gioia e si possa iniziare un cammino di preparazione al Battesimo. Se possibile si presentino al parroco ambedue i genitori. 32 Comunità Viva Aprile 2015
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