APRILE 2015 - Parrocchia san Remigio

APRILE 2015
SOMMARIO
La parola del Parroco
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Pane per tutti. La comunità si educa
alla condivisione
Calendario Liturgico Pastorale
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Iniziazione Cristiana
Battesimi
Festa Santa Croce (Programma)
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Quaresimale 2015
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La risurrezione di Cristo (1455 circa), olio Filo Diretto con i missionari
su tavola. Polittico della Passione di Dieric
Le Palme a Gerusalemme
Bouts il Vecchio. Granada,
Genitori: istruzioni per l'uso?
Museo de la Capilla Real (Scala)
cui gioia e dolore, disperazione e speranze, vita e morte cantano insieme. Aprile,
tempo che celebra la risurrezione del SiLa risurrezione fiorisce dalla passione, come la vita dalla morte, la vita eterna dal
crogiuolo del dolore.
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12
Una foto per riflettere
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L’Angolo per una poesia
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Volti e storie di persone speciali
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La Goccia
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Cisl Pensionati Vimodrone
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Tu sei
Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivo.
Gita al Parco Nazionale delle Cinque
Tu sei il rivelatore del Dio invisibile, il fondamento di ogni cosa.
Terre il 16 maggio 2015
Tu sei il maestro dell’umanità, tu sei il redentore.
ACLI
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Tu sei nato, sei morto, sei risorto per noi, tu
sei il centro della storia e del mondo.
Un nuovo maercato del lavoro
Tu sei colui che ci conosce e ci ama, tu sei
l’amico della nostra vita.
Biblioteca Parrocchiale San Remigio
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( Paolo VI)
Io leggo perchè...
PARROCCHIA SAN REMIGIO
http://www.parrocchiasanremigiovimodrone.org/
e-mail Redazione Comunità Viva:
OP6
23-31
Avvisi Parrocchiali
Comunità Viva Aprile 2015
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PANE PER TUTTI. LA COMUNITÀ SI EDUCA ALLA CONDIVISIONE
C
Don Angelo, don Flavio, don Adolfo, suor Beatrice, , suor Jivanti
Carissimi,
viviamo nella gioia della Pasqua. La novità che deriva dalla risurrezione di Cristo riguarda Gesù, ma anche noi e
l’universo intero. Il mistero pasquale non
è semplicemente un fatto liturgico, ma
riguarda proprio la nostra esistenza. E’ il
dono che diventa criterio e ragione di
vita perché, anche in noi dobbiamo riconoscere sempre questo mistero, in
quanto la nostra vita è segnata dalla
croce e dalla passione, necessario però
viverle in Cristo Gesù, così che attraverso la croce partecipiamo anche della sua
risurrezione. La nostra vita non è destinata alla morte, anche se ogni giorno
che passa ci avviciniamo ad essa, ma noi
siamo destinati alla risurrezione.
Che cosa ci dice la Pasqua di Gesù in
questo nostro tempo segnato da gravi
stragi verso innocenti, civili o perché
cristiani?
Vediamo rinnovata la passione del Maestro nella carne di tanti nostri fratelli e
sorelle. Nella Settimana santa abbiamo
ripercorso l’umiliazione di Gesù. Oggi
vediamo tutto questo in quanti per il loro
comportamento fedele al Vangelo sono
discriminati e pagano di persona. Pensiamo ai nostri fratelli e sorelle perseguitati perché cristiani, i martiri di oggi – ce
ne sono tanti – non rinnegano Gesù e
sopportano con dignità insulti e oltraggi.
Lo seguono sulla sua via della passione.
La passione di Gesù ricorda che la sofferenza del Maestro non è un fatto isolato,
ma continua tra i suoi discepoli. E’ una
realtà dolorosa di cui forse da parte nostra facciamo fatica a prenderne coscienza.
L’amnesia ha spesso anestetizzato la
coscienza cristiana lungo il Novecento.
Dimenticare tante sofferenze ci ha reso
insensibili a molti altri dolori. Eppure
questi anni sono stati un vero secolo del
martirio. Ogni 24 aprile gli armeni ricordano la grande strage di massa dei cri-
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Comunità Viva Aprile 2015
stiani compiuta dall’impero ottomano
durante la Grande Guerra. In questo
giorno, nel 1915, con l’arresto dei notabili armeni di Istanbul, iniziò la persecuzione che avrebbe spazzato via un milione e mezzo di armeni, assassinati, deportati in maniera insensate e crudeli,
internati in rudimentali campi della morte.
Il 24 aprile 2015 ricorrono i cento anni
dai massacri. La Chiesa armena lo ricorda canonizzando tutti i caduti armeni
come martiri.
Il secolo del martirio cominciato nel
1915, si sta ripetendo. La preghiera è un
degno ricordo.
La sofferenza di tanti fratelli e sorelle
che anche oggi sono perseguitati proprio
per il loro coraggio nel conservare la fede, ci riguarda, sono parte di noi, non
dimentichiamoli. Rompiamo il silenzio,
denunciamo chi vuole far passare questi
avvenimenti come fatti isolati, che non ci
riguardano. Sollecitiamo l’intervento delle istituzioni internazionali che hanno il
dovere di difendere i più deboli e la libertà di professare la propria religione.
La Pasqua di Gesù ha iniziato un mondo
nuovo, una nuova umanità che si rivela
nella capacità di ciascuno di noi di sapere condividere le gioie e i dolori di tutti
perché Cristo Gesù ci ha fatti figli di Dio.
Siamo l’unica famiglia di Dio.
Se la testimonianza di tanti martiri di
oggi ci stupisce, e ci stimola ad una fede
più vera e convinta, più incisiva nella
nostra vita così da impegnarti da veri
cristiani anche nella vita civile, capace di
difendere i diritti fondamentali di tutti,
però non chiudiamoci in un ipocrita silenzio, sentiamoci Chiesa dei martiri e
sosteniamo quelle comunità provate e
impoverite.
Il Signore Gesù, vita e risurrezione dia
forza a chi è nella prova e speranza anche a noi che siamo in cammino verso la
vita eterna.
 11 – 12 aprile Weekend giovani
di decanato
 12 aprile seconda domenica di
Pasqua
Ore 16 Ss. Battesimi
 14 aprile martedì
Ore 15 Movimento terza età: “ La responsabilità per gli incidenti stradali”
Avv. Massimo Colangelo
 19 aprile terza domenica di Pasqua
Durante le sante messe elezioni per il
nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale
Nella messa delle11,30 consegna della Bibbia ai fidanzati.
Dalle 16 alle 18 a Sesto San Giovanni
presso la parrocchia di S. Giovanni
Battista, via Fogagnolo, 96
Incontro: “ I GRUPPI FAMILIARI DENTRO UN CAMMINO DI CHIESA DIOCESANA: LA PROSPETTIVA PASTORALE”
Relatori: Alfonso e Francesca Colzani.
Ore 20,45 in oratorio Percorso per
nuovi educatori.
 20 aprile lunedì
Ore 21 presso la parrocchia Dio Trinità
d’Amore incontro dei catechisti di Iniziazione Cristiana 7 – 11 anni.
 21 aprile martedì
Ore 15 Movimento terza età: Expo –
Nutrire il pianeta, energia di vita. Relatrice: Silvia Borghi della caritas ambrosiana.
 23 aprile giovedì
Ore 21 teatro S. Marco di Cologno
Monzese incontro con Andrea Tornielli: “ Una Chiesa che non ha paura”.
 26 aprile quarta domenica di Pasqua
Giornata mondiale di preghiera per le
vocazioni consacrate.
Giornata caritas parrocchiale.
Ore 16 Ss. Battesimi
 27 aprile lunedì 30 marzo 2015






Anniversario della dedicazione
della nostra chiesa.
28 aprile martedì
Ore 15 Movimento terza età: catechesi
30 aprile giovedì
Veglia dei lavoratori
1 maggio primo venerdì del mese
Ore 15 esposizione eucaristica fino
alle 18
Ore 15 con la presenza degli aderenti
dell’ Azione Cattolica, preghiera perché lo Spirito Santo custodisca tutti i
consacrati nella fedeltà
Ore 17 Movimento terza età che prega
per il dono di vocazioni sacerdotali e
religiose
Ore 20,30 processione alla chiesa di
S. Maria Nova, seguirà concerto.
Apertura del mese di maggio dedicato
a onorare la Madonna.
Calendario della Festa della Santa
Croce.
Sabato e domenica 2-3 maggio
Ritiro dei fanciulli della prima comunione
3 maggio quinta domenica dopo
Pasqua
Giornata nazionale di sensibilizzazione
alla firma 8x1000.
La firma è possibile da parte dei contribuenti pensionati che non ricevendo
più il modello CU a domicilio possono
firmare attraverso la “scheda Unico”
che trovano in chiesa. Compilarla e
consegnarla in segreteria parrocchiale. Chi desidera può anche essere aiutata alla compilazione.
5 maggio martedì
Ore 15 Movimento terza età: Santo
rosario meditato
Pellegrinaggio decanale a Caravaggio.
Partenza ore 19. Iscrizioni in segreteria parrocchiale.
Comunità Viva Aprile 2015
3
 14 maggio giovedì
Solennità dell’Ascensione del Signore
Ore 21 S. Messa
 24 maggio Pentecoste
Ore 10 benedizione delle mamme in
CALENDARIO MESE DI MAGGIO
Vogliamo onorare la Madonna con il santo rosario nelle varie zone della nostra
parrocchia. Ore 21.
 Lunedì 4 maggio
Cappella S. Giuseppe
 Martedì 12 maggio
via Piave 30 ( tre
fontanili)
 Mercoledì 13 maggio S. Isidoro
 Giovedì 14 Solennità dell’Ascensione s.
Messa
 Venerdì 15 maggio
via Fiume 73
(Gescal)
 Sabato 16 maggio
via s. Rita 45
 Lunedì 18 maggio
via XV martiri 2
(Mediolanum)
 Martedì 19 maggio
via della Resistenza
123
attesa di un figlio
 31 maggio Ss: Trinità
Ore 11,30 celebrazione degli anniversari di matrimonio
Mercoledì 20 maggio via Cadorna 23
( oratorio)
 Giovedì 21 maggio
via Roma 1
 Venerdì 22 maggio
cascina S. Rita
 Sabato 23 maggio
via Trieste 12
 Lunedì 25 maggio
via Padana Superiore 203
 Martedì 26 maggio
via Sacco e Vanzetti
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 Mercoledì 27 maggio via XI febbraio 20
( centro parrocchiale )
 Giovedì 28 maggio
via Fiume 76
 Venerdì 29 maggio via Burrona 18
 Sabato 30 maggio pellegrinaggio alla S.
Sindone a Torino
 Domenica 31 maggio pellegrinaggio a piedi all’ Oasi S. Maria di Cernusco s/N

SABATO 18 APRILE 2015 ORE 21
CI VEDIAMO DA TATIANA
DI LEONE ADATTI
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Comunità Viva Aprile 2015
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Comunità Viva Aprile 2015
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Comunità Viva Aprile 2015
MONIZIONE PER LA SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA 2015
IL SILENZIO DOPO L’OMELIA
Questa breve monizione verrà letta (o proposta più liberamente facendo riferimento al testo) da
uno dei sacerdoti all’inizio della celebrazione eucaristica; preferibilmente prima che si esca processionalmente dalla sacrestia, altrimenti dopo l’uscita e prima del segno di croce.
Richiamata l’importanza del silenzio all’inizio della celebrazione eucaristica, vogliamo oggi soffermarci sul silenzio dopo l’omelia. La liturgia invita a sostare dopo la proclamazione delle letture
bibliche e la meditazione proposta nell’omelia. È un tempo di silenzio il cui scopo è quello di dilatare l’ascolto della Parola di Dio e di interiorizzarla. Nella sacra Scrittura il Signore “parla agli uomini come ad amici” (Dei Verbum, n. 2): egli ci attira a sé, ci illumina, ci conforta, ci guida, ci corregge. Il silenzio dopo l’omelia permette alla Parola di risuonare meglio in noi affinché – come accadde ai discepoli di Emmaus – il nostro cuore possa ardere d’amore e il nostro cammino possa
diventare più sicuro e sereno. Rimarremo dunque seduti in silenzio per qualche istante dopo
l’omelia e prima del canto dopo il Vangelo.
Vicariato per l’Evangelizzazione e i Sacramenti
Comunità Viva Aprile 2015
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Non di solo
Quaresimale
2015
N
“Non di solo Pane. Alla tavola di Dio
con gli uomini” è stato il titolo del
Quaresimale 2015 dedicato all’Expo
2015 (‘Nutrire il pianeta, Energia per
la Vita) sul tema ‘cibo’, ma in una
dimensione interiore, religiosa e culturale che tocca sia la persona, sia le
sue relazioni .
Attraverso momenti di canto, filmati ,
e dibattiti sono stati
approfonditi
questi grandi temi in tre serate “UN
GIARDINO
DA
CUSTODIRE”,
[Mons. Eros Monti, Direttore
dell’Istituto Superiore di Studi religiosi
presso “Villa Cagnola” di Gazzada]
“UN
CIBO
DA
CONDIVIDERE” [Luciano Gualzetti,
Vice Direttore Caritas
Ambrosiana
e
Vice
commissario per il padiglione Santa Sede presso Expo 2015], “UN
PASTO
CHE
EDUCA” [Matteo Zappa,
Responsabile Area Minori e Famiglia di Caritas] e
la proiezione
nella serata finale del
Film “Amore, Cucina
e Curry”.
L’obiettivo degli incontri , attraverso
linguaggi diversi musicale, recitativo
e filmico , in contrapposizione al bom-
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Comunità Viva Aprile 2015
A cura della Redazione
bardamento commerciale e mediatico
a cui saremo sottoposti per l’EXPO, è
stato mettere al centro dei processi
di nutrizione e di alimentazione
l’essere umano; prendere coscienza ,
per
rivederne gli stili di vita, di
quanto tutte le risorse del creato siano un dono elargito dal Creatore a
tutta l’umanità, ed un bene che non
va sprecato e distrutto.
“Questo mondo non è un bene ereditato da chi ci ha preceduto ma un bene ricevuto in prestito dai nostri figli”
è il monito di Papa Francesco alle nostre coscienze di uomini e ancor di più
credenti.
Nell’ambito del “UN
GIARDINO DA CUSTODIRE” MONS. EROS
MONTI,
attraverso
una lettura indirizzata
della Bibbia, ha allargato lo sguardo della
fede e del cristiano sul
‘giardino’: Il giardino
primordiale , che riguarda il creato secondo la nozione della Genesi, il ‘giardino’ della
passione e della resurezzione,
il
‘giardino’ dell’Apocalisse’ nella città
celeste.
‘Nutrizione’ e ‘ vita’ , concetti tra di
Non di solo Pane
loro fortemente legati, sono entrambi
dono di Dio e come tali si traducono
nell’indicazione di un compito rivolto
ad ognuno di noi: quello della custodia e della salvaguardia. Il creato ci è
stato affidato da Dio come un dono
perché lo custodissimo. «Il Signore
Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva
plasmato. […] Il Signore Dio prese
l’uomo e lo pose nel giardino di Eden,
perché lo coltivasse e lo custodisse» (Gen 2, 8. 15).
Nella seconda serata LUCIANO
GUALZETTI, vicecommissario Caritas Abrosiana, ha affrontato il tema
del “CIBO DA CONDIVIDERE”, prendendo in esame i concetti di
“condivisione “ (oggi tutto si condivide, sui social media però e non
per temi ben più cruciali del cibo
necessario per vivere),
Cibo come relazione (il cibo non è
mai stato “semplice carburante”, da
ingurgitare ma evento culturale e
antropologico, mezzo e occasione
per uno stare insieme
Relazione di giustizia
nel ‘cibo per
tutti’: (Cambiando gli stili di vita: sobrietà, consumando ciò che basta,
evitando gli sprechi. Cambiando i
confini della solidarietà, per dividere
quello che ho con chi è nel bisogno.
Cambiando le regole, rimuovendo le
cause della fame, garantendo il diritto
al cibo.)
Gualzetti ha motivato la partecipazione della Caritas e della Santa Sede al
prossimo EXPO 2015, in quanto, per
l’ ambito internazionale dell’evento,
occasione per favorire un cambiamento attraverso progetti e politiche adeguate verso il diritto all’alimentazione
di tutti. Campagna Caritas “UNA SOLA FAMIGLIA UMANA: CIBO PER TUTTI”
Nella terza serata MATTEO ZAPPA,
Responsabile Area Minori e Famiglia di
Caritas, ha affrontato l’ambito “UN
PASTO CHE EDUCA” soffermandosi su
concetti quali :
 Cibo come crocevia di legami generatori a loro volta di pratiche che
maturano le persone e ne arricchiscono le identità . Attraverso la
«disciplina del cibo» l’uomo può imparare molto sul suo legame con il
creato e la sua relazione con Dio.
 Ciascuno di noi è chiamato alla responsabilità verso i doni della terra,
alla cura e alla coltivazione del creato; gastronomia e cultura alimentare
possono orientare l’economia, mettendo in moto risorse che riguardano
beni relazionali, facendo convivere i
tempi della natura coi tempi della
cultura
Comunità Viva Aprile 2015
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Non di solo Pane
La famiglia è protagonista di
un’educazione alimentare che significhi
sia “cosa” ma anche “come”
mangiare: le dinamiche delle relazioni, i principi del fare e
dell’autonomia, la conoscenza, la cura … una significativa valenza pedagogica
 Rapporto tra
alimentazione, educazione e cultu ra:
Le scelte
sull’alimentazione sono effetto della
cultura, ma contemporaneamente ne

determinano e rafforzano le dinamiche; l’educazione è lo spazio entro
cui incidere affinché cibo e alimentazione si orientino alla cultura del bene comune
 Educare all’essenzialità, significa contrastare derive consumistiche basate
sullo spreco (delle cose come delle
persone)
Ingredienti:
• 8 uova
• 50 g burro chiarificato
• 100 ml di panna da cucina
• 4 rametti di erba cipollina
• 4 rametti di prezzemolo
• 4 rametti di coriandolo (oppure q.b. in semi
essiccati e macinati)
• peperoncino q.b.
• sale e pepe q.b.
L’OMELETTE DI HASSAM (tratto dal film
“Amore, cucina e… curry”)
Nel film “Amore , cucina e curry”proiettato
nell’ ultima serata del Quaresimale, Madame
Mallory, proprietaria del famoso e rinomato
ristorante Saule Pleureur in Francia, assumeva i cuochi facendo loro cucinare
un’omelette, di cui ne bastava un piccolo
assaggio. Quando Hassam, chef di talento,
appartenente ad una famiglia di ristoratori
fuggita dall’India, propone e cucina la sua
omelette, Madame Mallory non può che inchinarsi al talento di Hassam accettando
come anche l’integrazione tra popoli può
passare attraverso il cibo.
Ecco la ricetta dell’omelette di Hassam
(tratto dal film “Amore, cucina e… curry”)
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Comunità Viva Aprile 2015
Sbattete le uova in una ciotola grande e mescolate le erbe precedentemente tritate.
Aggiungete la panna ed il peperoncino.
Scaldate il burro chiarificato in una padella
antiaderente.
Versate il composto di uova, erbe e panna.
Mescolate delicatamente sollevando la parte
inferiore dell’omelette per consentire alle
uova ancora crude di fluire sotto.
Una volta che le uova sono quasi pronte,
sempre con l’aiuto di una forchetta di legno
staccate i bordi dell’omelette e agitate la padella avanti e indietro.
Poi inclinatela in modo da far scivolare
l’omelette verso il bordo della padella.
Ora sollevate il margine opposto della
omelette e ripiegatela su se stessa.
Buon appetito!
LE PALME A GERUSALEMME
A cura di Suor Rosanna Nava
O
Ogni anno la processione della Domenica
delle Palme e` uno di quei momenti in
cui le parrocchie riprendono vita; infatti
anche chi e`un credente solo perché e`
battezzato ma non praticante, ci tiene
ad avere in casa, quasi fosse un talismano, il rametto di ulivo benedetto.
Noi qui a Gerusalemme, oltre alla processione delle palme nelle parrocchie al
mattino, ci ritroviamo tutti al pomeriggio
per ripercorre il cammino di Gesu` da
Betfage a Gerusalemme, quando entrò
trionfalmente in città. Per il quarto anno
consecutivo ho voluto esserci anch’io tra
le tante persone venute da Israele e
Palestina e i tanti turisti che si sono
uniti a noi per rivivere quei magnifici
momenti e gridare al mondo intero che
Cristo e` il Signore, e` il Re dei re, il
nostro Salvatore. Ci si trova tutti nel
Santuario di Betfage (che conserva al
suo interno la pietra usata da Gesu`
per salire sull’asino); siamo in tanti e
quest’anno ci sono due gruppi che danno
più lustro a questo avvenimento: un
gruppo di greci cattolici capeggiati dal
loro vescovo ed un gruppo con uno stri-
scione sul quale in ebraico c’è scritto
“Ebrei convertiti”. Alle 14,30 il nostro Patriarca, il Nunzio apostolico, il
Padre Custode di Terra Santa, i vescovi ausiliari, fanno il loro ingresso in
Betfage e si dà inizio alla processione
con la lettura in 4 lingue diverse del
brano evangelico di Luca 19,28-38. Si
segue un ordine ben preciso dettato
dallo Status quo che regola tutte le
celebrazioni solenni dei vari santuari .
Partono gli scaut di Gerusalemme seguiti dagli altri gruppi scaut di diverse
parrocchie, seguono le scuole cattoliche, le parrocchie ed i gruppi di turisti. Seguono i religiosi e chiude il Patriarca con le autorità ecclesiali. Dovendo attraversare un quartiere arabo piuttosto fanatico, la polizia israeliana garantisce la sicurezza con gruppi di militari armati durante tutto il percorso della processione. Sono talmente
tanti i partecipanti che quando noi religiosi usciamo dalla chiesa di Betfage il
primo gruppo scaut varca la porta dei
leoni ed entra in Gerusalemme. Alle
17,30 il nostro patriarca con tutte le
autorità ecclesiali entra solennemente in
Gerusalemme ed alle piscine di Siloe
impartisce la Benedizione col Santissimo
Sacramento, sciogliendo così la processione. Ogni momento e` un’emozione
indescrivibile: ripercorrere la stessa
strada di Gesù, risentire quell’osanna
che hanno cantato anche 2000 anni fa,
entrare in Gerusalemme dalla stessa
porta da cui e` passato Lui. Tutto questo ti fa sentire diversa, ti senti felice e
vorresti gridare al mondo intero di non
indugiare oltre, di non aspettare chi e`
già venuto e ci ha donato la salvezza.
Avrei tanto voluto avervi tutti qui a condividere con me questa gioia , ad unire
le vostre voci a quelle di tutte noi per
cantare “Osanna al figlio di David, Osanna al Redentor”
Comunità Viva Aprile 2015
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GENITORI: ISTRUZIONI PER L'USO?
A cura di una neo
neo--mamma
I
Il mestiere dei genitori non si impara
se non nel momento in cui lo si diventa, seppure nessun figlio scenda dal
cielo con libretto delle istruzioni annesso. Neanche Google, che sa sempre tutto, ti può rispondere con certezza sul da farsi quando il tuo adorato cucciolo febbricitante, con moccolo
annesso, piange da un'ora perchè non
gli permetti di vedere altre puntate di
Peppa Pig.
Cambiano le stagioni, passano gli anni, ma i dubbi delle giovani coppie alle
prese con questi esseri umani in miniatura sembrano sempre gli stessi. Lo
sa bene la dottoressa Bruno che,
grazie alla sua lunga esperienza di
pediatra e “psicologa ad honorem” di
mamme e papà, ha condotto con sapienza il primo incontro sulla genitorialità che si è tenuto domenica 22
marzo presso l'oratorio femminile. Un
buon gruppo di neo-genitori ha partecipato al pomeriggio organizzato dal
gruppo dei catechisti battesimali,
spinti forse dalla curiosità di conoscere
il punto di vista di una professionista
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Comunità Viva Aprile 2015
di lunga esperienza o
semplicemente dalla
voglia di confrontarsi
con altre persone che
condividono lo stesso
passaggio della vita.
La pediatra ha iniziato stimolando la platea di genitori chiedendo se nella loro
esperienza concreta
dessero più importanza alla salute del figlio o al proprio messaggio educativo.
A caldo, come accaduto, verrebbe da
rispondere che prima
di tutto viene la salute, sebbene poco
dopo l'attenzione e le domande si siano subito rivolte verso il secondo tema. Come a dire che la tonsillite, in
condizioni normali, è sempre curabile
grazie al supporto di medici e antibiotici, mentre una brutta abitudine o un
comportamento sbagliato, no. A questo proposito appare inerente la citazione di uno degli esperti della medicina pediatrica:
"La più grande sfida del presente riguarda non il lavoro, nè la democrazia, nè l'ambiente ma il
modo in cui i
genitori
si
relazionano ai
propri
figli
perchè
da
questo dipende tutto il resto" (Giorgio
Tamburlini)
La dottoressa
Bruno
ha
quindi elenca-
to le sette regole d'oro della genitorialità, da tenere presenti, perchè sempre vere:
1. Il genitore è l’esperto del proprio
bambino
2. Tutti i genitori hanno delle risorse
3. Tutti i genitori vogliono far bene con
i loro bambini
4. Tutti i genitori hanno qualche criticità
5. Tutti i genitori hanno sentimenti di
ambivalenza
6. I genitori sentono il bisogno di avere compagni di squadra
7. La genitorialità è un processo che si
costruisce per prove ed errori
Forse alcuni punti sembrano scontati e
altri appaiono utopici, ma c'è una verità in ognuno di essi. Se solo si cercasse di applicare questi semplici punti,
forse buona parte delle paure e delle
ansie si attenuerebbero. Quante volte
le neo-mamme si sentono sfiduciate
nei confronti della propria capacità di
comprensione del bambino oppure
preferirebbero cedere a ripicche e
punte d'orgoglio nei confronti dei pa-
renti piuttosto che arrendersi
al bisogno di aiuto e appoggiarsi alla squadra che si ha
intorno.
Anche l'ultima regola, seppur
molto semplice, non è affatto
da sottovalutare. Dal momento in cui questo bel batuffolino
scende sulla terra, per tutta la
nostra vita di genitori , la sua
presenza continuerà a interrogarci. Dovremo prendere decisioni e assumere delle posizioni nei confronti delle sue scelte. E inevitabilmente si sbaglierà. È da mettere in conto
ma, per nostra fortuna, le occasioni per riprovarci non
mancheranno e, come nel metodo scientifico, procedendo
per tentativi ed errori si crescerà, noi da genitori e loro da
figli. In fondo siamo figli anche noi e
abbiamo fresca sulla nostra pelle l'esperienza dall'altra parte della barricata.
Speriamo tutti che nel bilancio finale
della vita da genitori ci verrà riconosciuta l'attenuante della buona volontà, nella misura in cui il nostro impegno sarà visibile e costante, con molta
umiltà e pochi sensi di colpa.
" Il mestiere di genitore impegnerà
per un tempo lungo della vita, ma non
darà mai il tempo di imparare, perchè
nessuno degli atti genitoriali ha mai la
possibilità di essere ripetuto e migliorato: perchè nessun momento educativo torna un'altra volta; ogni scambio
di parole, di affetti, di cure è per sempre; ogni scelta è, in qualche modo,
irrevocabile e lascerà la sua traccia in
noi e nella nostra creatura che ad ogni
oggi è diversa da ieri. Ma importante è
che ognuno sia madre e padre a modo
suo, ognuno secondo il suo cuore per
fare capendo, per capire quello che si
fa" (Franco Panizon)
A maggio per i prossimi incontri.......
Comunità Viva Aprile 2015
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Quando la Musica salva la vita
Siamo negli USA allo
Spaulding Hospital.
Sophie Fellows, 9
anni, dopo un intervento chirurgico per
la rimozione di un
tumore al cervello ,
prende il suo violino
in una seduta riabilitativa con il suo Musico-terapeuta. La
musicoterapia è una
disciplina paramedica che usa il suono,
la musica e il movimento per produrre
effetti regressivi e per
aprire canali di comunicazione che mettano in grado di iniziare il processo di recupero del paziente. Può
essere utilizzata a vari livelli, quali l'insegnamento, la riabilitazione o la terapia, preminentemente in neurologia e psichiatria"
Sophie
Al piccolo Agostino,
quasi quattro anni, dopo
la nascita è stata diagnosticata la sindrome di
Charge. E’ una malattia
rara causa principale
della sordocecità e della
pluriminorazione psicosensoriale, curata presso
il centro diagnostico di
Osimo gestito dalla Lega
del Filo d’oro.
MA AGOSTINO IMPARA
Oltre alla logopedia per
stimolare le corde vocali,
la musicoterapia stimola
le sensazioni tattili di
Agostino, permettendogli
di percepire le vibrazioni
di strumenti come il pianoforte – il suo preferito – e la grancassa. «A livello riabilitativo gli
hanno praticamente salvato la vita. A volte, quando lo porto da medici che non lo conoscono,
mi chiedono se sia vero che ha tutti i problemi cognitivi e sensoriali che pure risultano, perché è un bambino attivo», confida la sua mamma Samuela
Agostino
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Comunità Viva Aprile 2015
L’Angolo
per una poesia
Non Sono Pronto
Di Leone Adatti
Ascolta piccina mia!
Se dovesse bussare la morte alla porta
dille che il nonno non è qui!
e gli occhi di colei che sfiorò me
col suo pensare per farmi dono di
mille illusioni.
Dille piccina mia che tu non vuoi vederla!
Dille che il nonno tuo vuole altro tempo.
Dovrò ascoltare le lodi delle voci
che tutte in coro tra verdi sentieri
della vita mi han condotto.
Ha da pensare, da respirare ancora un
attimo per danzare con la mente tra
i variopinti anni delle stagioni andate
e assaporare il senso della vita.
C'è solo la speranza del presente
sarà presto compagna anch’ella di
ricordi e tutto svanirà.
Dille! Dille piccina che il nonno
In un manto di sereno i miei pensieri,
evanescenti, si perdono come vapori liberi. tuo dovrà ancora raccontare una
novella e tu, per questa sera, non vuoi
E Il tempo è reo! Non vuole restare qui! che entri.
e mi dà fretta!
E’ l'ultima novella.
In questi ultimi frammenti di vita
tutto il mondo mio dovrò scrutare
E’ la più bella!
Comunità Viva Aprile 2015
15
VOLTI E STORIE DI PERSONE SPECIALI
R
Recentemente ho seguito una trasmissione televisiva, che aveva al suo
interno una rubrica dal titolo “Volti e
storie”, in cui si parlava di un giovane
ingegnere indiano, di nome Kailash
Satyarthi, che il 10/12/2014 insieme
a Malala Yousafzai, di 17anni, ha ricevuto il Premio Nobel per la pace.
Penso che tutti conosciamo la storia di
Malala raccontataci più volte dai
mass media per il suo incessante impegno nella lotta per i diritti delle
bambine pakistane all’educazione e
all’istruzione, e per i gravi attentati
che ha subito in questi ultimi anni e
dai quali si è salvata quasi per miracolo, dopo lunghi periodi di ricovero
ospedaliero.
E’ stato scritto molto poco, invece,
sull’ingegnere indiano appartenente
all’alta casta dei bramini, docente universitario, che da oltre 30 anni ha rinunciato a carriere e privilegi per de16
Comunità Viva Aprile 2015
A cura di Rita Giuso Zanetti
dicarsi alla liberazione dei bambini
lavoratori e per garantire loro diritti,
riscatto sociale ed istruzione.
Fondatore del Movimento “Missione per
la salvezza dell’infanzia”, ha condotto
campagne di denuncia, di sensibilizzazione, di protesta ed è riuscito finora
a liberare più di 84.000 bambini dalla
schiavitù: bambini dati in pegno per
debiti da genitori poverissimi che mai
più riescono a riscattarli, bambini costretti al lavoro per sfamare la propria famiglia: perché costano poco,
perché possono essere sfruttati senza
che nessuno li difenda, abusati, rivenduti, specie le bambine come mogli o
nei bordelli, costretti ad orari massacranti, a lavori pericolosi, a fatiche
insopportabili nei campi, nelle fabbriche, nelle miniere, nelle industrie tessili, nelle case.
Cercherò di riassumere quanto è stato detto nella suddetta rubrica, anche se ogni frase ed
Volti e storie di persone speciali
ogni circostanza hanno il loro peso per
comprendere meglio quale uomo
speciale sia questo ingegnere indiano
che ha lottato a lungo contro il lavoro
minorile a favore della libertà e della
salvezza di questi piccoli bimbi, molti
dei quali di età inferiore agli 8-10 anni: ha cercato di svelare le loro orribili
condizioni di lavoro e ha condotto una
lunga battaglia, che gli ha meritato
numerosi riconoscimenti internazionali
sino al “premio Nobel per la pace”.
Comunque, tutto ciò purtroppo gli è
costato minacce, pestaggi, accuse e
persecuzioni; le sue uniche armi sono la sua passione e la sua sete di
giustizia. Secondo l’ONU sono 168
milioni, ancora oggi, i bambini lavoratori nel mondo, che
spesso diventano veri e propri schiavi; ma sono stime
assolutamente per difetto: è
infatti una schiavitù spesso
invisibile, nascosta, taciuta,
diffusa dall’Asia al SudAmerica, dall’Africa sino in
Occidente.
Kailash Satyarthi è sicuramente un uomo di cui è
importante conoscere la
storia ed io vi confesso che,
ascoltando alcuni brani del
suo discorso fatto al momento del
conferimento del premio Nobel per la
Pace, non ho potuto fare a meno di
commuovermi profondamente.
Poiché si è espresso in lingua
inglese, mi avvalgo della traduzione fatta dal giornalista Daniele
Pagani, che ne riporta in sintesi i
brani più salienti.
“Con il cuore che mi si scalda,
riporto alla memoria le migliaia di
volte in cui mi sono sentito liberato ogni volta che ho strappato
un bambino alla schiavitù.
Nel
primo sorriso libero apparso sul
suo splendido volto, io vedo il
sorriso della Divinità.
Io rappresento il suono del silenzio, il
pianto dell’innocenza, il volto della invisibilità. Sono venuto qui per condividere le voci e i sogni dei nostri bambini, sì proprio i nostri , perché loro
sono tutti nostri bambini. Ho fissato i loro occhi spaventati ed esausti
ed ho ascoltato le loro domande.
Vent’anni fa, sulle colline ai piedi
dell’Himalaya, incontrai un bambino
lavoratore piccolo e magro. Mi chiese:
”Davvero il mondo è così povero da
non potermi dare un giocattolo e un
libro, invece che costringermi ad usare
un attrezzo ed una pistola?”.
Ho incontrato un bambino soldato nel
Sudan, rapito da una milizia
estremista.
Il suo primo
addestramento era stato
uccidere i suoi amici e la
sua famiglia.
Mi chiese:
”Cosa ho fatto di male?”.
Dodici anni fa nelle strade
della Colombia una ragazza
madre - rapita, portata via
da casa con la forza, stuprata e ridotta in schiavitù –
mi chiese: ”Non ho mai avuto un sogno. Potrà mio
figlio averne uno?”.
Comunità Viva Aprile 2015
17
Volti e storie di persone speciali
Non c’è violenza più grande che
negare i sogni ai bambini. L’unico
scopo della mia vita è far sì che ogni
bambino sia: libero di essere un bambino; libero di crescere e di svilupparsi; libero di mangiare, dormire e vedere la luce del sole; libero di ridere e
di piangere, libero di giocare, libero di
imparare, libero di andare a scuola,
ma soprattutto libero di sognare.
Mi
rifiuto di accettare e di credere che il
mondo sia così povero da non poterci
fare niente, quando una sola settimana della spesa globale per armamenti
sarebbe sufficiente
per far frequentare
la scuola a tutti i
nostri bambini. Mi
rifiuto di accettare
che leggi, costituzioni, giudici e forze dell’ordine non
siano in grado di
proteggere i nostri
bambini.
Io ho il
privilegio di poter
lavorare con molte
anime coraggiose
che, come me, si
rifiutano di accettarlo.
E’ vero che negli ultimi 20
anni ci sono stati dei progressi: il numero dei bambini costretti a lavorare
si è ridotto di un terzo, però ancora
grandi sfide ci aspettano.
Abbiamo fallito miseramente
nell’impartire ai nostri bambini una
educazione ed una istruzione che non
dia loro un significato ed un obiettivo
nella vita e non dia sicurezza al loro
futuro: un’educazione che costruisca
in loro un senso di cittadinanza globale.
Io temo che non sia lontano il
giorno in cui la somma di questi errori
culminerà in una violenza senza precedenti, un suicidio per l’umanità.
Per fortuna, giovani come Malala si
18
Comunità Viva Aprile 2015
stanno attivando ovunque e stanno
scegliendo la pace e non la violenza,
la tolleranza e non l’estremismo, il coraggio e non la paura.
Le soluzioni
non si trovano nelle legislazioni, nelle
conferenze e nelle politiche a distanza.
Si trovano soprattutto nei piccoli gruppi, nelle organizzazioni locali e negli
individui che si confrontano quotidianamente con i problemi anche rimanendo sconosciuti ed ignoti al mondo;
le soluzioni sono con loro.
Vi chiederete forse: cosa può fare una
persona sola? Lasciate che vi raccon-
“Un bambino,
un insegnante, un libro,
e una penna possono
cambiare il mondo”
ti una storia che ricordo dalla mia infanzia.
Un terribile incendio scoppiò nella foresta.
Tutti gli animali
scappavano, compreso il leone, il re
della foresta.
Ad un tratto un leone
vide un uccellino che si precipitava
verso l’incendio e gli chiese: “Cosa
stai facendo?”.
Con grande sorpresa l’uccellino rispose: “Sto andando a spegnere il fuoco”.
Il leone rise e disse: ”E come pensi di
poter spegnere il fuoco con una sola
goccia d’acqua nel tuo becco?”.
L’uccellino irremovibile gli rispose: “Io
sto facendo la mia parte”.
Di chi sono i bambini che cuciono i
palloni, ma non ci hanno mai giocato
Volti e storie di persone speciali
né giocheranno mai? Sono nostri.
Di chi sono i bambini che lavorano
nelle miniere ed estraggono i minerali? Sono nostri.
Di chi sono i bambini che raccolgono il
cacao, ma non hanno mai assaporato
il gusto del cioccolato? Sono tutti nostri.
Devli era una bambina nata sotto il
peso di debiti intergenerazionali in India, costretta a lavorare. Seduta nella
mia macchina, subito dopo essere stata liberata, questa bambina di otto
anni mi ha chiesto : ”Perché non sei
venuto prima?”. La sua domanda arrabbiata ancora mi sconvolge ed ha il
potere di sconvolgere il mondo. Perché non siamo arrivati prima?
Cosa
stiamo aspettando?
I bambini come
Devli, in tutto il mondo, stanno mettendo in crisi il nostro immobilismo e
aspettano le nostre azioni
Abbiamo urgentemente bisogno di una
azione collettiva: ogni minuto conta,
ogni bambino conta, ogni infanzia
conta.
Chiedo quindi ai governi, alle
agenzie intergovernative, al mondo
degli affari, ai leader religiosi, alla società civile e ad ognuno di noi di mettere fine ad ogni forma di violenza
contro i bambini.
Schiavitù, racket,
sequestri, matrimoni infantili, abusi
sessuali, lavoro minorile e analfabetismo non devono trovare spazio in
nessuna società civilizzata.
Amici, tutti insieme globalizziamo la
compassione per i nostri bambini!
Faccio appello affinchè si dia vita ad
una marcia universale che vada dallo
sfruttamento all’educazione, dalla povertà al benessere condiviso, una
marcia che vada dalla schiavitù alla
libertà, dalla violenza alla pace,
dall’oscurità alla luce.”.
E concludo questa sintesi di considerazioni con un ultimo aneddoto raccontato da Satyarthi.
“Più di cinquanta
anni fa, durante il mio primo giorno di
scuola, incontrai un lustrascarpe; era
un bambino della mia stessa età e sedeva fuori dalla porta della mia scuola,
pulendo scarpe.
Chiesi ai miei maestri: ”Come mai lavora lì fuori, come
mai lui non è qui a scuola con me?”.
Non hanno trovato una risposta da
darmi.
Un giorno racimolai il coraggio necessario e feci questa stessa domanda al padre del bambino e lui mi
rispose: “Non ci ho mai pensato. Noi
siamo nati per lavorare, è così”.
Questo mi fece molto arrabbiare e ancora oggi mi fa arrabbiare. Ho deciso
di sfidare quel pensiero allora e continuo a farlo ancora oggi.
Ebbi allora una visione rivolta al domani.
Vidi quel bimbo lustrascarpe
studiare con me, nella mia classe.
Ora, il domani è diventato oggi, ed io
sono l’oggi, voi siete l’oggi.
Oggi è
il momento in cui tutti i bambini devono aver diritto alla vita, diritto alla libertà, diritto alla salute, diritto
all’istruzione, diritto alla sicurezza,
diritto alla dignità, diritto
all’uguaglianza, diritto alla pace.
Permettetemi di rendere noto a tutti i
popoli la conoscenza di queste drammatiche situazioni, permettetemi di
universalizzare la giustizia, facciamo
in modo di globalizzare in tutto il
mondo la compassione per i nostri
bambini, perché sono tutti bambini nostri.”
Comunità Viva Aprile 2015
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Comunità Viva Aprile 2015
GITA AL PARCO NAZIONALE DELLE CINQUE TERRE
IL 16 MAGGIO 2015
A
A cura di Giovanni Soregaroli
A forte richiesta, si e' deciso di ripete- chiese di San Pietro costruita a picco
re la gita fatta alcuni anni fa al Parco sul mare, uno dei luoghi piu' affasciNazionale delle cinque terre, cercando nati del mondo e San Lorenzo la piu'
di impreziosirla .
antica chiesa di Portovenere. L'itineLa visita ai cinque villaggi di pescato- rario prosegue sempre in battello fini
ri, dove il tempo sembra essersi fer- alle cinque terre che possiamo ammimato, ci da modo di scoprire le carat- rare dal mare attraverso un punto di
teristiche salienti e di comprendere le vista inusuale e privileggiato: prima
radici e le tradizioni di una civilta' an- Rio Maggiore, poi Manarola, Corniglia
tica e affascinante. Trattasi di un am- e Vernazza per giungere a Monterosbiente incontaminato non toccato da so per la pausa pranzo sulla spiaggia.
industrializzazione e cementificazioni Nel primo pomeriggio dopo una breve
ma legato esvisita
sen zi al mente
al borgo storialle attivita'dco, ci sposteella viticultura,
remo in treno
della pesca e
a
Vernazza
del commercio
per la visita
marittimo.
al borgo e alla
Ci incontriamo
celebre chiesa
a La Spezia
di Santa Marcon la guida
gherita di Anche ci seguira'
tiochia.
per tutta la
L'ultima sosta
giornata. Parpotrebbe estenza dal porto
sere fatta a
Gita del 2014 a Borghetto di Valeggio sul Mincio
di La Spezia
Manarola
o
con
battello
Rio Maggiore
per la minicrociera, attraversando per tornare in treno a La Spezia per il
l'ampio e panoramico golfo dei Poeti ritorno a Vimodrone.
si raggiunge Portovenere. Durante la n.b. nel caso in cui il mare non persosta di circa un'ora in questo borgo mettesse la minicrociera, visiteremo i
fortificato, andiamo alla scoperta delle borghi con il treno.
Si comunica che la stagione Fiscale 2015, avra' inizio il 22 aprile e si concludera' nella prima settimana di Luglio.
Sara' presente nella nostra sede, un operatore del CAF per elaborare le pratiche (730-UNICO-TASI- IMU ecc.), in modo diretto e su appuntamento.
Si informa che I contratti di locazione stipulati in base alla legge 431/1998
possono ottenere un rimborso (tramite compilazione del 730) in misura diversa
a secondo dell'ammontare del reddito complessivo, che non deve superare circa 31.000 euro.
Franco Desiante
Comunità Viva Aprile 2015
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UN NUOVO MERCATO DEL LAVORO
A cura di Lorenzo Rota - ACLI Vimodrone
Riprendiamo, in sintesi, l’articolo pubblicato su IL SEGNO della diocesi di Milano, nel numero di Febbraio scorso, a
firma di Alessandro Sirtori, docente di
Diritto del lavoro all’Università Cattolica di Milano.
Il Jobs Act è uno
dei progetti di
prestigio del Governo Renzi. Quali
sono le ragioni
che hanno spinto
l'esecutivo a impegnarsi in una
riforma così profonda nel quadro
legislativo
che
regola il mercato
del lavoro italiano?
Qualche dato statistico: nel novembre 2014 il
tasso di disoccupazione ha raggiunto il 13,4%,
segnando un nuovo massimo storico dagli anni settanta; nel contempo disoccupazione giovanile (15-24 anni) si è assestata al
43,9%, mentre il tasso di occupazione
ristagna al 55%, praticamente invariato
rispetto al già magro risultato di 12 mesi
prima.
La profonda crisi economica dura quasi
ininterrottamente dal 2008. Il sistema di
ammortizzatori sociali appare sbilanciato
verso la tutela degli occupati (tramite la
cassa integrazione) rispetto ai disoccupati
e contribuisce a ingessare il sistema produttivo. Si va verso una semplificazione
dei contratti di lavoro flessibile, sia autonomo, sia subordinato: sarà avviato un
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Comunità Viva Aprile 2015
riesame che condurrà con tutta probabilità in un ridimensionamento e al varo di
un testo unico in materia, con l'eliminazione delle tipologie non più rispondenti
alle nuove esigenze occupazionali e produttive.
L'articolo 18 e le
tutele crescenti.
Il controverso articolo 18 dello Statuto dei lavoratori —
che tutela i dipendenti contro i licenziamenti
illeciti
nelle imprese medio-grandi — rimarrà in vigore solo per
gli attuali occupati
che già ne godono.
Per i nuovi assunti
sarà sperimentato
invece il contratto
a tempo indeterminato a “tutele crescenti”: il lavoratore potrà ottenere
dal giudice la reintegrazione nel posto di lavoro solo in
casi marginali di licenziamento illegittimo
(licenziamento discriminatorio, orale o
nullo; licenziamento disciplinare per fatto inesistente), mentre nelle altre ipotesi
di recesso ingiustificato il lavoratore potrà chiedere un'indennità risarcitoria
compresa tra un minimo di quattro e un
massimo di ventiquattro mensilità di retribuzione, il cui importo concreto sarà
determinato in ragione di due mensilità
per ogni anno di servizio.
Per ora finiamo qui e attendiamo l'approvazione del Jobs Act in stesura finale. Speriamo bene.
IO LEGGO PERCHE’...
A cura di Lorenzo Rota
Papa FRANCESCO
LA VERITA’ E’ UN INCONTRO ( C378)
Omelie da Santa Marta
Ediz. RIZZOLI, 2014, pp.555
A cura di Antonio Spadaro, le parole con cui Papa Francesco sta segnando la vita
della Chiesa, dal 25 marzo 2013 al 20 marzo 2014. Queste omelie hanno un forte
valore simbolico perché dicono il senso dell’annuncio evangelico in una forma
peculiare, inedita. Coloro che sono stati incaricati di pubblicare i resoconti si
sono sintonizzati con lo stile del Papa fino ad individuare estratti fortemente
significativi, incastonati dentro una narrazione che li contestualizza.
Joseph RATZINGER
Benedetto XVI
IL DIO DELLA FEDE E IL DIO DEI FILOSOFI (G 185)
Ediz. MARCIANUM, 2006, pp.91
Il testo, tratto dalla lezione inaugurale di Joseph Ratzinger a Bonn, continua il
discorso di Ratisbona sul rapporto Fede e Ragione. Quale tipo di razionalità è
adatto alla fede cristiana? Il legame operato dalla Chiesa nascente tra pensiero
greco e fede biblica è stato legittimo, tanto da appartenere all’”essenza del
cristianesimo”, oppure è stato un “disastroso equivoco del quale dobbiamo
finalmente liberarci?
Arturo ELBERTI
LA LITURGIA DELLE ORE IN OCCIDENTE (G 188)
Storia e teologia
Ediz. DEHONIANE, 1998, pp.586
Il capitolo IV della Sacrosanctum Concilium, riguardante la sacra liturgia, è dedicato all’Ufficio divino o Liturgia delle Ore, quale preghiera ufficiale della Chiesa
cattolica romana. Il Vaticano II mirava alla revisione dei testi e della struttura
dell’Ufficio divino. Paolo VI con la costituzione apostolica Laudis Canticum del
1° novembre 1970, approvava il rinnovamento dello schema e del testo di
quell’Ufficio plurisecolare.
Mario CIMOSA
NELLE TUE MANI LA MIA VITA (A 192)
Lettura esegetica e spirituale della Bibbia
Salmi 26-50
Ediz. DEHONIANE, 1996, pp.382
Il volume ha come scopo di aiutare i cristiani, preparati culturalmente, ad accostarsi alla Scrittura e a nutrire la propria vita spirituale alla sorgente della Parola di Dio. Viene esaminato ogni singolo salmo tenendo presente la sua concatenazione con gli altri salmi. Il salmo è letto dal punto di vista esegeticospirituale. Segue una rilettura cristiana alla luce del Nuovo Testamento.
Più di 2.000 libri disponibili, classificati in Biblici, Biografici, Spirituali, Sociali, Storici,
Filosofici, Teologici.
La biblioteca è situata al primo piano degli uffici parrocchiali in piazza Vittorio Veneto,3 (ora
Piazza Unità d’Italia), ed è accessibile negli orari di apertura della segreteria.
Catalogo su : http://www.parrocchiasanremigiovimodrone.org
Comunità Viva Aprile 2015
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La Settimana Santa è il tempo che
più ci chiama a stare vicino a Gesù:
l’amicizia si vede nella prova.
Papa Francesco
Jorge Mario Bergoglio
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op6 Aprile 2015
op6 Aprile 2015
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Il Selfie del Cardinale
Siamo a Sulbiate, dopo la celebrazione liturgica della sera di sabato
santo 5 Aprile.
Un meraviglioso bagno di gioventù in un selfie del cardinale Dionigi Tettamanzi, che, dall’alto dei
suoi 81 anni , sembra il più divertito e a suo agio di tutti i ragazzi.
…a fine marzo è entrata in vigore l’ora legale. Tutti ce ne ricorderemo perché ci ha costretto a spostare in avanti gli orologi di casa e a dormire un’ora in meno, ma forse non
tutti sanno che adottare l’ora legale comporta anche diversi vantaggi. L’idea di
“adattare” gli orari dell’uomo al periodo di luce giornaliero è nata durante la Prima Guerra Mondale, nel 1916: spostare l’ora in avanti avrebbe infatti permesso ai combattenti di
guadagnare un’ora di ‘lavoro utile’ nel pomeriggio perdendo un’ora di luce al mattino,
periodo considerato poco produttivo. Al giorno d’oggi l’ora legale ha anche molti vantaggi dal punto di vista economico: è stato calcolato, grazie ad essa, un risparmio energetico
annuo pari al fabbisogno energetico dell’illuminazione pubblica della Sicilia ed una riduzione delle emissioni di anidride carbonica che corrisponde a quella che sarebbe prodotta
in un anno da 117 mila auto a gasolio.
Sara Simonetti
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Te lo spiego io
di Giulia Grimoldi
FESTA DI PRIMAVERA
La Festa di Primavera, in cinese Chunjie 春节,
è conosciuta qui da noi anche con il nome di
Capodanno Cinese ed in Cina è la festa più
importante dell'anno. É così radicata tradizionalmente che viene celebrata anche dai cinesi
che risiedono all'estero, spesso e volentieri in
collaborazione con le popolazioni e le autorità
dei paesi in cui la comunità si è insediata.
La Chunjie celebra l'inizio del nuovo anno secondo il calendario cinese e coincide con la
seconda luna nuova dopo il solstizio d'inverno,
data che per il nostro calendario varia tra il 21
gennaio ed il 19 febbraio.
Ogni anno che inizia è associato ad uno dei 12
animali dello zodiaco cinese, per esempio l'anno che è iniziato lo scorso 19 febbraio è l'anno
della Capra (in cinese Yang 羊); i nati in questo anno sono -secondo l'astrologia cinesepersone sensibili, affettuose, altruiste e notevolmente creative, ma bisogna star loro vicini
perché tendono a perdere le speranze alla
prima difficoltà.
Nei giorni precedenti alla festa si opera una
pulizia radicale di tutta la casa (un po' come
per le nostre “pulizie di primavera”), in passa-
to si pensava che questo permettesse di spazzare via la sfortuna e di fare posto alla buona
fortuna dell'anno nuovo. Finita la pulizia della
casa si passa ad addobbare l'esterno degli edifici: vengono appese lanterne, drappi o strisce
di carta rossa su cui sono scritte parole portatrici di buon auspicio e vengono esposti fiori
colorati. Prima che arrivi la Chunjie bisogna
anche comprare i regali per parenti ed amici,
che verranno poi scambiati in buste rosse.
La Festa di Primavera è un'occasione di riunione famigliare e di visita ad amici. Per questo la
quasi totalità delle aziende e degli esercizi
commerciali chiude per permettere ai dipendenti di tornare a casa al più tardi la sera della
vigilia. Una volta che la famiglia è riunita si
festeggia con una cena abbondantissima (ci
sono così tante pietanze che in genere bisogna
iniziare a cucinare qualche giorno prima per
finire in tempo), il menu varia in base alla regione, ma in genere non mancano mai pesce e
pollo.
La mitologia cinese fa risalire la nascita della
Chunjie ad una antica leggenda che parla di un
mostro di nome Nian (年). Il Nian si nascondeva nei luoghi più selvaggi della Cina ed usciva
dalla sua tana solo una volta ogni anno per
cibarsi di esseri umani, con particolare predilezione per i bambini. Fortunatamente il Nian
aveva dei punti deboli: era terrorizzato dal
colore rosso ed era molto sensibile ai rumori
forti. La gente quindi si difendeva addobbando
la casa di drappi e lanterne rosse, i vestiti erano quanto più rossi possibile e in corrispondenza dell'anno nuovo si festeggiava con rumorosi canti ed esplosioni di petardi. Questi
costumi sono così sentiti che sono in uso ancora oggi.
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Primavera Biancoverde
di Stefania Monguzzi
Il mese di aprile vedrà i nostri atleti
impegnati in moltissime attività. Dopo
una breve sosta dovuta al termine del
campionato invernale CSI, il fine settimana dell’11-12 aprile vedrà la ripresa
delle attività agonistiche con l’inizio del
Torneo Primaverile CSI. Quest’anno ci
saranno due squadre di pallavolo in
più: VOLLEY UNDER 11 (coach Noemi
Pagano) e VOLLEY UNDER 14 (coach
Alessandro Deviardi) a cui facciamo un
grosso in bocca al lupo per il loro debutto nel mondo CSI!
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Aprile, dal lontano 2008, coincide anche con lo svolgimento del nostro torneo casalingo, diventato ormai un appuntamento irrinunciabile per tante
squadre del circondario. Ecco qualche
dettaglio.
Calcio d’inizio: mercoledì 8 aprile 2015
Fischio finale: sabato 2 maggio 2015
Nel mezzo di queste date, nei 12 giorni
di svolgimento, si disputeranno 60 tra
partite e partitelle che vedranno coinvolte 30 squadre di calcio divise in 2
gironi per ogni categoria, un gran nu-
I nostri atleti calcio a San Siro
mero di atleti (circa 500 di età compresa tra 6 e 13 anni), un congruo numero
di atleti/dirigenti (almeno 90) divisi in
5 categorie di calcio (Bigsmall, Under
9, Under 10, Under 11, Under 13).
Questi sono solo alcuni numeri del torneo che vedrà impegnati i numerosissimi volontari del GSO Vimodrone che
ogni anno danno la loro disponibilità
per la riuscita di questa kermesse sportiva, diventata il nostro fiore all’occhiello. Speriamo, anche quest’anno, di
non deludere le aspettative! Siete tutti
invitati a gustare le nostre prelibatezze.
Direttore responsabile
sara simonetti
Segretario di redazione
emanuela fabbri
Progetto grafico a cura di
irene nava
Impaginazione a cura di
stefano maghini
Le atlete Volley Under 14
[email protected]
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AVVISI PARROCCHIALI
In memoria di TERESA CONTI dai suoi vicini €
190 – Per i miei cari da parte di Carla per il
Offerte
campanile € 30 - Da N. N. per il campanile €
per la Chiesa e
10 - Da parte della Compagnia degli Anonimi
le opere
per la parrocchia € 1500 - offerte mese di marparrocchiali
zo 2015 dal circolo parrocchiale San Remigio
€ 990 - per offerta della campana da M. R. €20
Sono tornati alla
Casa del Padre SAVIO GIANFRANCO - GAMBATO GINO
Ammalati ed infermi in casa
Le famiglie che hanno persone ammalate in casa o in ospedale sono
invitate a segnalarlo in Parrocchia: al Parroco o alle Suore. La comunità
potrà così condividere la situazione, nella comunione spirituale, pregando ed invocando il Signore per l’infermo. È possibile ricevere la Santa
Comunione alla Domenica attraverso i ministri straordinari
dell’Eucaristia.
SPORTELLO DELLA FAMIGLIA
Stai vivendo un momento difficile nelle relazioni familiari o sociali?
Hai bisogno di qualcuno che ti consigli o che semplicemente ti ascolti?
VIENI A TROVARCI IL SABATO POMERIGGIO [h 16,00 - 18,00]
presso gli UFFICI PARROCCHIALI
in Piazza Vittorio Veneto, 3 (ora P.za Unità d'Italia).
Potrai trovare gratuitamente e nella più assoluta riservatezza ascolto e
consulenze specialistiche qualificate.
Le famiglie che intendono battezzare un loro figlio sono invitate a comunicarlo al parroco almeno tre mesi prima, così che la comunità
partecipi alla loro gioia e si possa iniziare un cammino di preparazione
al Battesimo. Se possibile si presentino al parroco ambedue i genitori.
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