L’importanza della biologia individuale nell’impiego clinico dei marcatori di neoplasia ovarica Federica Braga Scuola di Specializzazione in Biochimica Clinica e Cattedra di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica, Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche “Luigi Sacco”, Università degli Studi di Milano Antigene Carboidratico 125 (CA125) Proteina 4 dell’epididimo umano (HE4) glicoproteina (>200 kDa), riconosciuta da CO125, principalmente espressa dai tessuti di origine Mülleriana marcatore consolidato per la determinazione della recidiva di carcinoma ovarico e il monitoraggio della risposta alla terapia Linee Guida NICE 2011: utilizzo in “primary care setting” per donne con sintomi suggestivi o ad alto rischio per carcinoma ovarico glicoproteina (20-25 kDa) appartenente alla famiglia “four-disulfide core proteins”. Presenta omologie con alcuni inibitori di serinproteasi a parità di sensibilità, HE4 mostra una specificità significativamente più alta rispetto a CA125 per la diagnosi di carcinoma ovarico 2 HE4 supera CA125 in termini di accuratezza diagnostica per l’identificazione di carcinoma ovarico in donne con sospetta sintomatologia Il CA125 verrà sostituito da HE4? possibile, ma prima bisogna meglio comprendere e definire: prestazioni analitiche strategie di interpretazione TRAGUARDI ANALITICI VARIABILITA’ BIOLOGICA INTERPRETAZIONE Variabilità totale Preanalitica Analitica Biologica Intraindividuale (Fraser & Harris, 1989) Interindividuale • Traguardi analitici (imprecisione, bias, errore totale della misura) • Utilità dei limiti di riferimento (indice di individualità) & numero di campioni da esaminare per determinare il punto omeostatico • Differenza critica (“reference change 4 value”) Variabilità Biologica CA125: Limitazioni dei dati disponibili raccolta campioni seriali a distanza di tempo variabile, anche durante il periodo mestruale [1-3] no distinzione tra donne PreM e PostM [1-3] arruolamento di soggetti con condizioni potenzialmente interferenti (es. portatori di altre neoplasie) [3] campioni analizzati in più sedute analitiche [1,3] nessuna informazione sulla distribuzione dei dati [1-3] [1] Browning MC et al. J Nucl Med Allied Sci 1990;34 (Suppl):89s-91s [2] Tuxen MK, et al. Gynecol Oncol 1999;74:12-22 [3] Trapé J, et al. Clin Chem 2005;51:219-22 Variabilità Biologica HE4: Nessun dato disponibile in letteratura OBIETTIVO DELLO STUDIO Determinare la VARIABILITA’ BIOLOGICA di CA125 e HE4 nella stessa coorte di donne, suddivise in pre- e post-menopausa*, attraverso un protocollo estremamente accurato Particolare attenzione alle fonti di variabilità pre-analitica e all’analisi statistica. *Stato menopausale definito come amenorrea da oltre 12 mesi per cause naturali [Nurses’ Health Study] 7 MATERIALI E METODI 28 donne apparentemente sane: 14 preM (età 25-53 anni) 14 postM (età 50-68 anni) CRITERI DI INCLUSIONE: - nessuna storia di malattia cronica; - ciclo mestruale regolare e no uso contraccettivi; - no farmaci, alcol (>10 g di etanolo/g), fumo. 4 prelievi di sangue venoso, uno al mese (durata dello studio: 4 mesi) PRELIEVO: - donne PreM: 12°-14°g del ciclo (ovulazione) - tra 09:00 e 09:30, digiuno almeno 8 h; - no attività fisica 24 h precedenti; - stesso prelevatore; - provette da siero senza gel separatore; - centrifuga, aliquotazione e conservazione a -80 °C.8 MATERIALI E METODI scongelamento e risospensione di tutti i campioni analisi in: - UNICA SEDUTA ANALITICA - DUPLICATO - ORDINE CASUALE utilizzo di un singolo lotto di reagenti Analizzatore ROCHE Modular analytics EVO (electrochemiluminescent immunoassay) 9 ANALISI STATISTICA (I) TEST per OUTLIER (Cochran’s test, Reed’s criterion) TEST di NORMALITA’ DELLA DISTRIBUZIONE (Shapiro-Wilk test e Kolmogorov-Smirnov test) ANOVA per derivare CVA%, CVI%, CVG% Varianza Inter-individuale Varianza Analitica Sogg 1 Varianza Intra-individuale Sogg 2 Sogg n Mann-Whitney rank sum test (confronto mediane) F-test (confronto varianze intra-individuali) 10 ANALISI STATISTICA (II) INDICI DERIVATI: - Differenza critica = 2,77 [CVA2 + CVI2]1/2 - Indice di individualità (II) = σ2A+I/σ2G Se II <0,6: IR non utili Se II >1,4: IR utili - n = 3,842*CVA+I2/100 (stima punto omeostatico entro ±10%) TRAGUARDI ANALITICI: IMPRECISIONE: ≤ 0,25 CVI (O) ≤ 0,5 CVI (D) ≤ 0,75 CVI (M) BIAS: < 0,125 (CVI2 + CVG2)1/2 (O) < 0,25 (CVI2 + CVG2)1/2 (D) < 0,375 (CVI2 + CVG2)1/2 (M) ERRORE TOTALE: = 1,65 (0,25 CVI) + 0,125 (CVI2 + CVG2)1/2 (O) = 1,65 (0,5 CVI) + 0,25 (CVI2 + CVG2)1/2 (D) = 1,65 (0,75 CVI) + 0,375 (CVI2 + CVG2)1/2 (M) 11 RISULTATI TEST OUTLIER: Cochran’s test (duplicati) - Cochran’s test (σ2A+I) 1 - Reed’s criterion - - 27 28 (13 PreM; 14 PostM) (14 PreM; 14 PostM) NORMALITA’ SOGGETTI IDONEI PER LO STUDIO SHAPIRO-WILK TEST (distribuzione medie individuali) SI (100%) SI (89%) SHAPIRO-WILK TEST (tutti) NO (P <0,001) SI (P=0,16) CONVERSIONE DEI DATI IN log naturali!! Confermato dal Kolmogorov-Smirnov test SHAPIRO-WILK TEST SUI DATI convertiti in log (tutti) Mann-Whitney rank sum test (mediane) F-TEST (varianze intra-individuali) SI (P=0,59) PreM = PostM PreM = PostM PreM = PostM PreM > PostM 1 2 2 3 3 4 4 Premenopausal women Premenopausal women 1 5 6 7 8 9 10 6 7 8 9 10 11 11 12 12 13 13 14 1 0 2 4 6 1 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 50 52 54 56 58 60 62 64 66 68 70 72 74 76 2 2 CA125 (U/mL) 3 3 4 4 Postmenopausal women Postmenopausal women 5 5 6 7 8 9 10 5 6 7 8 9 10 11 11 12 12 13 13 14 14 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 HE4 (pmol/L) 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 50 52 54 56 58 60 62 64 66 68 70 72 74 76 CA125 (kU/L) HE4 (pmol/L) Mediana, pmol/L CVA, % CVI, % CVG, % II Tot 48,6 0,98 9,7 16,4 0,35 0,04 PreM 50,6 12,1 15,7 0,01 PostM 47,8 6,5 17,4 Mediana, kU/L CVA, % CVI, % CVG, % II DC, % n Tot 12,3 1,97 9,1 10,6 0,02 25,8 3 PreM 13,2 9,1 10,5 PostM 10,8 9,1 10,8 DC, % n 0,59 33,5 6 0,14 13 18,3 2 RISULTATI TRAGUARDI ANALITICI IMPRECISIONE, % BIAS, % ERRORE TOTALE, % Min Des Ott Min Des Ott Min Des Ott ≤6,8 ≤4,5 ≤2,3 ≤5,2 ≤3,5 ≤1,7 ≤16,5 ≤11,0 ≤5,5 ≤9,1 ≤6,0 ≤3,0 ≤7,4 ≤5,0 ≤2,5 ≤22,4 ≤14,9 ≤7,5 ≤4,9 ≤3,2 ≤1,6 ≤7,0 ≤4,7 ≤2,3 ≤15,1 ≤10,0 ≤5,0 14 CONCLUSIONI ALTA INDIVIDUALITA’ (II<0,6) PER ENTRAMBI I MARCATORI: il monitoraggio dei cambiamenti longitudinali nel tempo delle concentrazioni nel siero è probabilmente una strategia di interpretazione migliore rispetto alla valutazione trasversale del risultato mediante utilizzo di intervalli di riferimento/limiti decisionali Dato che per HE4 la variabilità intraindividuale nelle PreM è doppia rispetto a quella nelle PostM, l’interpretazione dei cambiamenti di questo marcatore deve prevedere l’impiego di specifiche DC in base alla condizione ormonale della donna 25,8% 33,5% 18,3% 15 Centre for Metrological Traceability in Laboratory Medicine (CIRME), University of Milan, IT Mauro Panteghini Clinical Pathology Unit, ‘Luigi Sacco’ University Hospital, Milan, IT & Chair of Clinical Biochemistry and Clinical Molecular Biology, University of Milan, IT Simona Ferraro, Roberta Mozzi, Doriana Basco Tutti coloro che hanno fornito i campioni di sangue per lo studio Roche Diagnostics per aver fornito gratuitamente i reagenti CA125 ed HE4 per la conduzione dello studio 16
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