Chiusura di diastemi con restauri diretti in composito

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HIUSURA DI DIASTEMI
CON RESTAURI DIRETTI
IN COMPOSITO
CHIUSURA DI DIASTEMI CON RESTAURI DIRETTI IN COMPOSITO
Dr. Marco Veneziani
FIG. 1
Ampi diastemi a carico del settore frontale
superiore
FIG. 2
Diastemi degli elementi frontali superiori
ben evidenti nelle fasi dinamiche del sorriso
FIG. 3
Power bleaching alla poltrona
Paziente Femmina di 67 aa con presenza di ampi
diastemi a carico del settore frontale superiore (Fig.1)
accentuati anche dalla perdita di supporto
parodontale, esito di pregressa malattia parodontale
che è stata trattata e stabilizzata. I diastemi sono
evidenti anche con labbro a riposo e soprattutto nelle
fasi dinamiche del sorriso (Fig.2). La paziente ha ora
un buon controllo di placca, è motivata e vuole
migliorare la sua estetica dentale. Le viene proposto
un trattamento molto conservativo con restauri diretti
adesivi in composito.
Prima di procedere con le fasi restaurative si esegue
uno sbiancamento dei denti vitali con tecnica di
Power–Bleaching alla poltrona (Fig.3). La paziente
non accetta il trattamento domiciliare, che avrebbe
consentito, probabilmente, un risultato migliore e più
stabile nel tempo. Dopo lo sbiancamento,
l’applicazione di materiali restaurativi di tipo adesivo
deve essere rimandata di almeno 2 settimane a causa
dell’effetto inibitorio dei residui di O2 sulla forza
adesiva.
Nella fase di studio del caso si esegue una ceratura
d’analisi in collaborazione con l’odontotecnico con
definizione delle nuove forme e realizzazione di una
mascherina matrice in silicone da laboratorio, mentre
alla poltrona si esegue la scelta delle masse da
restauro (Estelite Sigma Quick) mediante
applicazione diretta del composito (senza adesivo!)
sulle superfici dentarie in campo non isolato (Fig.4-5).
FIG. 4-5
Scelta delle masse da
restauro (Estelite Sigma
Quick) mediante
applicazione diretta del
composito (senza
adesivo) sugli elementi
dentari
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FIG. 6-7-8
Gli elementi del gruppo frontale in cui si evidenziano gli ampi diastemi soprattutto fra gli incisivi centrali e fra
laterale e canino sinistro
Isolato il campo con diga di gomma si procede con una preparazione
ultraconservativa delle superfici dentarie: si esegue detersione delle superfici stesse
con pasta pomice + clorexidina (Fig. 9) e air-flow con polveri di Glicina (Fig.10).Le
superfici vengono “riattivate” mediante passaggio con dischi abrasivi (Fig. 11) e frese
diamantate a grana fine (Fig.12). L’asportazione di tessuto sano è pressoché nulla.
FIG. 9
FIG. 10
Detersione delle superfici con pasta pomice e clorexidina
Air-flow con polveri di Glicina
FIG. 11-12
Le superfici vengono “riattivate” mediante passaggio con dischi abrasivi e frese diamantate a grana fine
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Si eseguono quindi le procedure adesive
utilizzando un’adesivo etch-and-rinse three steps
(Otpibond FL Kerr) che prevede l’applicazione di
un agente mordenzante (Ac Ortofosforico al 37%
Ultraetch ,Ultradent) (Fig. 13) e quindi del Primer e
Bonding fotopolimerizzante.
FIG. 13
Mordenzatura con Acido ortofosforico al 37 % delle
superfici smalto-dentinali
FIG. 14
Mascherina matrice in silicone rigido da laboratorio
Sulla mascherina matrice, precedentemente
preparata in laboratorio, si incidono delicatamente
con una sonda i nuovi profili dettatati dalla
ceratura (Fig.14) e quindi si applica il materiale
composito direttamente sulla mascherina che
verrà quindi posizionata sugli elementi dentari
stampando il primo incremento palatino (Fig.15).
Si completa quindi la ricostruzione della porzione
interprossimale con ulteriori incrementi e l’ausilio
di matrici sezionali trasparenti preformate e
stabilizzate con un cuneo di legno (Fig.16).
Sono state utilizzate masse Estelite Sigma Quick
A3 nel 1/3 cervicale e A2 nel 1/3 medio e incisale
per gli incisivi e A4 + A3 per i canini. Con un
incremento controllato di composito (A2 e A1) è
stato ripristinato anche il margine incisale dell’el 11
parzialmente fratturato .
FIG. 15
FIG. 16
Stratificazione delle masse composito relative
all’aspetto palatino guidate dalla mascherina
matrice
Stratificazione delle masse interprossimali con
ausilio di matrici sezionali in acetato trasparente
preformate e cunei di legno
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Si procede quindi con le fasi di rifinitura con frese diamantate a grana fine e lame
diamantate montate su manipolo reciprocante, quindi si esegue la lucidatura delle
superfici con gommini siliconici montati su CA e per ultimo brillantatura con apposite
paste applicate con spazzolini e feltrini
E’ ben evidente a distanza di 2 settimane (Fig.17-18-19-20) l’ottima integrazione morfofunzionale ed estetica ottenuta a carico di tutto il gruppo frontale riabilitato con chiusura
dei diastemi, contestuale creazione di più adeguate proporzioni dentali e ripristino del
margine incisale dell’ 11.
FIG. 17-18-19
Risultato finale dopo rifinitura, lucidatura e brillantatura delle superfici. E’ ben evidente la chiusura dei diastemi fra gli
incisivi centrali, fra centrali e laterali e fra laterali e canini. A livello dell’ 11 è stato inoltre ripristinato il margine incisale
parzialmente fratturato.
Si apprezza infine la grande naturalezza degli incisivi centrali (Fig.21) e di tutti gli elementi
del gruppo frontale inseriti nella cornice labiale con la creazione di un sorriso ottimale
ottenuto con un approccio conservativo e biomimetico.
FIG. 20
Il gruppo frontale a due settimane dai restauri
FIG. 21
Un dettaglio degli incisivi centrali che evidenzia un’ottima
integrazione e naturalezza dei restauri
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PRIMA
DOPO
A cura del Dottor MARCO VENEZIANI
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