ALTERENERGY project and LOCSEE project joint event Voluntary tools and networking for the EU low carbon agenda: energy policies in Italy and the experience of the Covenant of Mayors. (Bari, September 9th, 2014) Overview on Sustainable Energy Action Plans: policy and implementation in Italy Antonio Lumicisi – Fondazione Ambiente Pulito Roberto Vaccaro - EURAC Sommario: - La politica climatico-energetica dell’Unione Europea: il pacchetto Clima ed Energia al 2020 e il ruolo del Patto di Sindaci e dei PAES. - Gli strumenti finanziari: focus sui fondi strutturali a disposizione delle Regioni - Il supporto tecnico-scientifico di EURAC - Conclusioni Verso il 2020 Pacchetto Clima-Energia (20; 20; 20): - direttiva 29/2009 (che impone ai settori partecipanti al sistema di Emission Trading – EU ETS - una riduzione congiunta delle emissioni del 21% rispetto ai livelli del 2005); - direttiva 28/2009 (che impone il raggiungimento di specifici obiettivi a livello nazionale nell’uso delle fonti di energia rinnovabile da qui al 2020); in ITALIA: burden sharing approvato dalla Conferenza Stato-Regioni - direttiva 27/2012 (che indirizza sui temi dell’efficienza energetica); - decisione 406/2009, denominata Effort Sharing, (che impone una riduzione del 10% delle emissioni di CO2 per i settori non coinvolti nel sistema EU ETS). Mentre il sistema EU ETS viene regolato a livello comunitario, sarà responsabilità del singolo Stato Membro il definire ed attuare politiche e misure per limitare le emissioni nei settori nell’ambito dell’Effort Sharing. I protagonisti che potranno fornire un contributo concreto nell’ambito dell’Effort Sharing sono proprio i Comuni che, aderendo al Patto dei Sindaci, si assumono la responsabilità di ridurre il livello di emissioni climalteranti. I principali settori nell’ambito dell’Effort Sharing riguardano il residenziale, i trasporti, la piccola e media impresa e il settore civile in generale, proprio i settori ove le città hanno una diretta o indiretta competenza. Il Patto dei Sindaci – Covenant of Mayors Le città utilizzano circa l’80% dell’energia consumata in Europa, generando alti livelli di emissioni di CO2 1° residenziale; 2° trasporti; 3° industria: decisione 406/2009, denominata Effort Sharing, che impone una riduzione media del 10% (13% per l’Italia) delle emissioni di CO2 per i settori non coinvolti nel sistema EU ETS Le città devono quindi avere un ruolo nella lotta ai cambiamenti climatici In base al Piano d’Azione europeo sull’efficienza energetica viene istituito il “Patto dei Sindaci” al fine di impegnare le città (delibera del Consiglio Comunale) nel: - raggiungere e superare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 al 2020 (principalmente attraverso programmi di EE e FER) - adottare un Piano d’Azione (PAES) per il raggiungimento di tali obiettivi - fornire un Report biennale - organizzare eventi dedicati (aspetti sociali, consapevolezza dei cittadini) Possibilità PAES sovra-comunale I numeri del Patto dei Sindaci (aggiornamento al 31/08/2014) 5.924 CITTA’ EUROPEE HANNO ADERITO FINORA AL PATTO DEI SINDACI (oltre 190 milioni di abitanti) 3.883 i PAES redatti a livello europeo 2.778 i Comuni italiani (46,9%) 2.023 i PAES di Comuni italiani (52,1%) 104 248 Coordinatori territoriali e Sostenitori Coordinatori territoriali e Sostenitori in Italia (41,9%) Obiettivo (% riduzione) nei PAES (Rapporto JRC – 5year (2008-2012) assessment) Le prime valutazioni di settore (Rapporto JRC – 5year (2008-2012) assessment) RESIDENZIALE NO YES Proiezione sulla base dei PAES approvati al 14/3/2013. (Rapporto JRC – 5year (2008-2012) assessment) ITALIA Al 2020, attesa riduzione di circa 59 MtCO2 e 47 Milioni di MWh di risparmio energetico Ovviamente, in attesa del monitoraggio MEI Il monitoraggio Per verificare i progressi, si prepara un inventario delle emissioni di monitoraggio (MEI) almeno con cadenza biennale. Mentre la BEI mostra il punto di partenza per la riduzione delle emissioni, le MEI successive mostrano i progressi verso il proprio obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2. Sia la BEI che le MEI devono seguire la stessa metodologia coerente con gli anni. L’elaborazione con cadenza regolare di inventari delle emissioni è di fondamentale importanza poiché consente da un lato agli enti locali di misurare l'impatto delle loro azioni sul consumo di energia, dall’altro per mantenere alta la motivazione e l’interesse di tutte le parti che vogliono contribuire alla realizzazione del PAES, permettendo loro di vedere i risultati dei loro sforzi. Le risorse economiche a disposizione BANDI EUROPEI gestiti dalla Commissione Europea - fino ad ora Bando EIE (Partner da 3 Paesi eligibili; 75% cofinanziamento) con sezione MLEI-PDA (Partner unico) adesso HORIZON 2020 il nuovo Programma Quadro europeo per la Ricerca e l'Innovazione (2014 2020) che sostituisce il VII Programma Quadro, il Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP) e l'Istituto Europeo per l'Innovazione e la Tecnologia (EIT). Include quindi anche la prosecuzione dei bandi “Smart Cities and Communities”. E.L.E.N.A. (European Local Energy Assistance) (CE - BEI) FONDI SETTORIALI: EEEF In totale, circa il 20% del bilancio UE è destinato ai progetti e alle politiche sul clima. FONDI STRUTTURALI FONDAZIONI BANCARIE – ISTITUTI DI CREDITO FONDI NAZIONALI: Sistema incentivazione e sostegno RES ed EE; Fondo Rotativo KYOTO; Fondo Rotativo Nazionale per l’EE) Le risorse economiche a disposizione a livello locale e regionale FONDI STRUTTURALI gestiti da Autorità di gestione nazionali o regionali per equiparare i diversi livelli di sviluppo tra le regioni e gli Stati membri. Rappresentano il 36% del bilancio comunitario complessivo (circa 390 miliardi di euro nel periodo 2014-2020). Programmazione 2007-2013: Modello MOLISE - ABRUZZO – SICILIA – SARDEGNA, EMILIA ROMAGNA, ecc.: rimodulazione dei fondi dell’Asse Energia del POR FESR Programmazione 2014-2020: programmazione regionale appena conclusa ed avviata negoziazione con CE: DARE CONTINUITA’ e, soprattutto nel Sud-Italia, aumentare la quota di utilizzo. 22/7: scadenza per presentare i Programmi Operativi Regionali alla CE (avvio fase negoziale) Programmazione 2007-2013 2011: 15% 2013: 40% (49% regioni Centro-Nord; 36% regioni Convergenza) PRIMA RIPROGRAMMAZIONE DELLA SPESA: 52,7% ORA SIAMO NEL CORSO DELLA SECONDA RIPROGRAMMAZIONE DELLA SPESA (2007-2013). Alla quota comunitaria si aggiungeranno: - il cofinanziamento nazionale a carico del Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183 del 1987, inserito nella Legge di Stabilità per il 2014 nella misura di 24 miliardi di euro; - la quota di cofinanziamento regionale da destinare ai POR (quantificabile in una cifra pari al 30 per cento del cofinanziamento complessivo del programma); - le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, il cui rifinanziamento per il periodo 2014-2020 è inserito nella legge di Stabilità 2014 per un importo complessivo di circa 55 miliardi di euro. (FESR + FSE) Totale 43,3 MLD € + cofinanziamento nazionale/regionale (circa 50%) Fonte: MISE-DPS, 2014 La nuova programmazione europea FSE/FESR 2014-2020 11 obiettivi tematici: 1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione 2. Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché l'impiego e la qualità delle medesime 3. Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura 4. Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori 5. Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi 6. Tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse 7. Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete 8. Promuovere l’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori 9. Promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione 10. Investire nell’istruzione, formazione e formazione professionale, per le competenze e l’apprendimento permanente 11. Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente. ITALIA: allocazione agli OT per Fondi FESR e FSE (Fondi 2014-2020, solo risorse comunitarie, Meuro, prezzi correnti) Fonte: Accordo di Partenariato 2014-2020 - ITALIA ITALIA: allocazione agli OT per categoria di Regioni (Fondi 2014-2020, solo risorse comunitarie, Meuro, prezzi correnti) Fonte: Accordo di Partenariato 2014-2020 - ITALIA La nuova programmazione europea FSE/FESR 2014-2020 OBIETTIVO TEMATICO 4 L’Accordo di partenariato Italia - Commissione Europea ha dato il via alla preparazione dei Programmi Nazionali e Regionali (FESR) con cui si potrà dare concreta attuazione agli interventi ed azioni di investimento, previsti dalle Regioni per l’OT 4 (settore efficienza energetica). Le Risorse per l’Italia a valere su questo obiettivo ammontano a circa 3 mld/€ di cui 0,748 mld/€ per le Regioni più sviluppate; 2,165 mld/€ per quelle meno sviluppate, il restante (0,141 mld/€) per le Regioni in transizione. Tuttavia, considerato il fabbisogno finanziario per gli investimenti relativi all’obiettivo tematico n.4 per una “Transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio”, tali risorse non saranno comunque sufficienti a soddisfare la domanda. Occorre individuare da subito strategie, metodi, strumenti innovativi che sappiano stimolare il mercato dei capitali partendo dalle cospicue risorse stanziate dai fondi strutturali. La nuova programmazione europea FSE/FESR 2014-2020 OBIETTIVO TEMATICO 4 L’OT 4 al suo interno ha due importanti priorità su cui probabilmente le Regioni concentreranno le risorse per investimenti FESR: 1) Il miglioramento dell’efficienza energetica negli usi finali e promuovere l’energia intelligente, e 2) L’incremento della mobilità sostenibile nelle aree urbane Coniugare le risorse FESR con meccanismi di partenariato tra pubblico e privato (PPP) in grado di incrementare l’effetto leva delle risorse e stimolare investimenti da parte del settore privato, coinvolgendo le ESCO e le nuove forme contrattuali specifiche quali il Contratto a Prestazione Energetica (CPE). Partendo da un approccio integrato di mobilità urbana multimodale sostenibile, il FESR potrà cofinanziare tra l’altro: materiale rotabile, sistemi di trasporto intelligenti (priorità semaforica, bigliettazione integrata); piccole infrastrutture urbane (parcheggi, piste ciclabili, aree pedonali, corsie preferenziali). Il finanziamento del materiale rotabile di superficie deve concentrarsi su veicoli a basso impatto ambientale ed energetico e deve essere accompagnato da una serie di misure complementari (corsie preferenziali, bigliettazione elettronica, ecc.). Il supporto tecnico-scientifico di EURAC EURAC Ente ricerca nato nel 1992 Diviso in 11 istituti Minoranze e autonomie territoriali Al 2013 quasi 400 collaboratori Bilancio intorno ai 50 M€ Tutela ambiente alpino Medicina e salute Tecnologie Istituto Energie Rinnovabili 70 collaboratori 4 aree tematiche Solare termico e fotovoltaico, efficienza energetica in edilizia e pianificazione energetica Gruppo Energy strategy and Planning (ESP) 15 collaboratori, in crescita Competenze multidisciplinari Coinvolto in diversi progetti internazionali PAES di Bolzano e Bressanone Piano energetico Alta Val di Non E altro… Progetto Sinfonia (del gruppo ESP) Smart Cities and Communities Follow Up del PAES di Bolzano 15 M€ di investimenti sulla città PAES Bolzano Risultati principali IBE 18,45 MWh pro-capite 5,01 ton pro-capite Ripartizione % emissioni 2010 Consumi in GWh anno 2010 Emissioni in kt anno 2010 Obiettivi di riduzione delle emissioni 2010 vs 2020 Riduzione delle emissioni assolute da 520.000 a 396.000 tonnellate di CO2 -24% assoluto Energia termica Tre aree intervento principali: - Riduzione dei consumi (isolamento degli edifici -> regolamento edilizio – bonus cubatura) - Efficienza nella produzione e distribuzione (contabilizzazione individuale) - Utilizzo di fonti rinnovabili Riduzione emissioni 9,7% circa Fonte: energieausweis-consulting.at, TIS, Eurac Energia Termica (teleriscaldamento) Programmazione espansione dal 2013 al 2020: - espansione della rete (inclusione ospedale e numerosi impianti a gasolio); - ottimizzazione dell’utilizzo dell’impianto Riduzione emissioni 5,5% circa Fonte: Fernwärme.de Energia elettrica Potenziale fotovoltaico 200 MW (2 kW pro-capite). Obiettivo 20% (0,4 kW pro-capite) riduzione delle emissioni di ca. il 3,7% (compreso già installato al 2012) - Sostituzione delle lampade per l’illuminazione pubblica che porterà ad una riduzione delle emissioni dello 0,40 %. Interventi di sensibilizzazione, rivolte anche ai consumi domestici, promuoveranno la sostituzione di impianti obsoleti con più nuovi ed efficienti Mobilità M obilità M 1) Completamento della rete di piste ciclabili e potenziamento dell´uso della bicicletta in cittá M 2) Nuovo sistema di trasporto pubblico urbano e di collegamento con l´Oltradige M 3) Attualizzazione e realizzazione del Piano parcheggi M 4) Promozione dell´uso di biciclette e veicoli elettrici M 5) City Logistic - Distribuzione merci in centro cittá M 6) Gestione coordinata della mobilitá con servizio metereologico M 7) Riqualificazione dell´illuminazione pubblica e degli impianti semaforici M 8) Car sharing Riduzione emissioni 4,5% circa Conclusioni PAES: attività complessa (soprattutto se include anche fattibilità economica delle azioni PAES: strumento di conoscenza, pianificazione territoriale, attuazione concreta Auspicabile approccio partecipato Coinvolgimento stakeholders Raccolta dati può essere criticità Può diventare un’opportunità per accedere a fonti di finanziamento (es. Progetto Sinfonia Bz) Ruolo della formazione ed informazione all’interno della P.A. e verso la cittadinanza Ruolo degli Enti sovra-comunali ruolo EM e EGE: per poter cogliere sempre e al massimo tutte le opportunità che si presentano continuamente. GRAZIE PER L’ATTENZIONE !!! [email protected] [email protected]
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