im pr te a a it u at gr Poste italiane S.p.A. spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB Verona Austria € 10,90, Germania e Olanda € 10,90; Belgio, Francia, Grecia, Lussemburgo, Portogallo (Cont.),Principato di Monaco e Spagna € 9,50; Svizzera Chf 13,90; Svizzera Canton Ticino Chf 12,90; Gran Bretagna £ 11,30. an ANNO 23 N. 266 - MENSILE MARZO 2014 - 4,90€ ® www.gamberorosso.it GIORGIONE L’OSTE CHE SPOPOLA IN TV • LA STORIA CASA BLEVE, OLTRE L’ENOTECA • VERSO L’EXPO MEDITERRANEA & ITALIANA, LA CUCINA CHE CONQUISTA IL MONDO • VINO & TERRITORIO LA VERNACCIA DI ORISTANO ® Poste italiane S.p.A. spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB Verona Austria € 10,90, Germania e Olanda € 10,90; Belgio, Francia, Grecia, Lussemburgo, Portogallo (Cont.),Principato di Monaco e Spagna € 9,50; Svizzera Chf 13,90; Svizzera Canton Ticino Chf 12,90; Gran Bretagna £ 11,30. www.gamberorosso.it Poste italiane S.p.A. spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB Verona Austria € 10,90, Germania e Olanda € 10,90; Belgio, Francia, Grecia, Lussemburgo, Portogallo (Cont.),Principato di Monaco e Spagna € 9,50; Svizzera Chf 13,90; Svizzera Canton Ticino Chf 12,90; Gran Bretagna £ 11,30. sommario COVERSTORY ANNO 23 N. 266 - MENSILE MARZO 2014 - 4,90€ 99 | Giorgione, l’oste che spopola in tv Il protagonista del programma di successo “L’orto in cucina” del Gambero Rosso Channel presenta i suoi piatti e annuncia il nuovo libro di ricette. ANNO 23 N. 266 - MENSILE MARZO 2014 - 4,90€ GIORGIONE ® www.gamberorosso.it L’OSTE CHE SPOPOLA IN TV GIORGIONE L’OSTE CHE SPOPOLA IN TV EDITORIALI • LA STORIA CASA BLEVE, OLTRE L’ENOTECA • VERSO L’EXPO MEDITERRANEA & ITALIANA, 4 | Il buono che fa bene di Laura Mantovano 6 | Uve, mercato & terroir di Gianni Fabrizio 144 | Lettera dalla Francia di Michel Bettane & Thiery Desseauve LA CUCINA CHE CONQUISTA IL MONDO • VINO & TERRITORIO. LA VERNACCIA DI ORISTANO • LA STORIA CASA BLEVE, OLTRE L’ENOTECA • VERSO L’EXPO MEDITERRANEA & ITALIANA, LA CUCINA CHE CONQUISTA IL MONDO • VINO & TERRITORIO. LA VERNACCIA DI ORISTANO WINE 30 | Anacleto Bleve, oltre l’enoteca Il personaggio che ha fatto la storia del vino a Roma racconta mode e tendenze della Capitale. A partire dagli anni in cui vino e grappa cominciarono a camminare insieme sulla via della qualità e nel cuore dei wine lovers. marzo 2014 12 2 MARZO 2014 30 «Sono le cose più semplici a darmi delle idee. La minestra di un contadino, l’amo molto più dei piatti ridicolmente preziosi dei ricchi» Joan Mirò 68 80 37 | Dal vetro alla Grappa Nel racconto di Anacleto Bleve il percorso della grappa di qualità, dai primi monovitigni di Prosecco alle Grappe Tre Bicchieri. leggerezza, semplicità, grandi ingredienti. Una cucina che interpreta perfettamente i tempi e gli stili di vita attuali. 43 | Cibo e distillati, il gioco dell’abbinamento ,IQUI\ZQUWVQKTI[[QKQÅVWIQXQI\\Q\ZILQbQWVITQ e fusion, insieme a Massimo D’Addezio. 80 | Alsazia. Tra Riesling e foie gras Terra vocata al vino, ricca di prodotti che ben si sposano ai calici del territorio ben disposti a esperienze gastronomiche a 360 gradi. TRAVEL 50 | Vino e territorio. La Vernaccia di Oristano Da lieviti particolari e da una tradizione antica, rinasce un vino estremamente territoriale. Le degustazioni e gli abbinamenti. RUBRICHE 8 | Vino, cibo, persone 28 | Foodies. Lungo l’Aniene 108 | Scuola di cucina. Il taglio/5 110 | Top Ten. Gorgonzola dolce 117 | Extravergine 121 | Pizzerie 125 | Ristoranti 131 | Birra. Le americane 135 | Foodshop 139 | Coffee & co. 60 | Grandi verticali. Felsina: Rancia e Fontalloro Alla prova degli anni due grandi vini nati IQKWVÅVQLMT+PQIV\Q+TI[[QKW FOOD 68 | Mediterranea, quindi Italiana La nostra cucina conquista il mondo: 3 MARZO 2014 EDITORIALE IL BUONO CHE FA BENE Da un lato Giorgione, il mitico oste, “laido e corZW\\Wº KW[z [Q I]\WLMÅnisce) che spopola su Gambero Rosso Channel raccogliendo proseliti dagli otto agli ottanta anni, dall’altro gli ambasciatori della cucina italiana nel mondo ovvero i grandi cuochi del nostro paese grazie ai quali oggi il cibo made in Italy non teme confronti e fa sempre più proseliti da Parigi a Tokyo, da Marrakech a Macao. È tra questi due poli che si muove il numero del Gambero Rosso che state per sfogliare. Due mondi diametralmente contrapposti? Meno di quanto possa sembrare a prima vista. E il perché è presto detto. L’arma vincente della cucina italiana, i cardini che ne hanno decretato un successo planetario sono leggerezza, freschezza, ingredienti unici, diversità di prodotti e territori, immediatezza di sapori. Ovvero una cucina moderna e salutare. Ecco allora che il ZINÅVI\W )TNWV[W 1IKKIZQVW M T¼W[\M OZIVLM OZW[[W /QWZOQW*IZKPQM[Q[QZQ\ZW^IVWÅIVKWIÅIVKWM[XWVMV\QLMTTI[\M[[IÅTW[WÅI4MLQNNMZMVbMXW[[WVWZQguardare al massimo la forma, la presentazione, più ZINÅVI\IMIKKI\\Q^IV\MVMTKI[WLMTXI\ZWVLMT,WV )TNWV[W XQ Z][\QKI LI XIZ\M LQ /QWZOQWVM 5I TI sostanza è la stessa: da una parte e dall’altra si punta sul prodotto fresco appena raccolto, da un lato le verdure dell’azienda agricola di Punta Campanella, dall’altro quelle dell’orto dietro casa. E poi pasta, olio extravergine… Ð ÅV \ZWXXW KPQIZW I questo punto di quanto l’Italia abbia in mano un tesoro inestimabile. Un tesoro, però, del quale sembra non aver XMZKMXQ\W ÅVW QV NWVLW il valore. Ma mai come in questo momento è necessario prendere coscienza delle nostre potenzialità. L’Expo 2015, che avrà come nodo centrale il diritto a una alimentazione sana, siK]ZI M []NÅKQMV\M XMZ tutto il pianeta, è dietro l’angolo. E l’Italia deve giocare il suo jolly. Ovvero impegnarsi in prima linea con i nostri migliori cuochi per affermare l’italian style, la valenza salutistica della dieta mediterranea a tutto vantaggio del settore agroalimentare ovvero una migliore promozione e commercializzazione all’estero delle autentiche produzione italiane. Dal canto suo il Gambero Rosso scende in campo in prima persona con una Fondazione, realizzata in collaborazione con il CNR (ne parleremo diffusamente nei prossimi numeri) in nome del buono che fa bene. Una battaglia che deve cominciare dai banchi di scuola (il 22% dei bambini è sovrappeso e 10% è obeso) con un’educazione alimentare seria ma non punitiva che faccia sì che i nostri ragazzi riscoprano quanto è bello far merenda con pane olio e pomodoro. Laura Mantovano 4 MARZO 2014 EDITORIALE UVE, MERCATI & TERROIR In questo numero parliamo di grappe – prodotte dalla distillazione di vinacce, dunque dagli ingredienti primari dei vini – e analizziamo come ci siano le preziose grappe da vini Tre Bicchieri, da uve provenienti da cru particolari. E parliamo della Vernaccia di Oristano, un vino quasi introvabile in commercio, ma che più di altri è doppiaUMV\MÅOTQWLQ]V\MZZQ\WZQW in vigna prima e in cantina XWQZM[W^Q^WLIQTQM^Q\QÆWZ che ne fanno un unicum. Parliamo, cioè, di prodotti KPM QUXWVOWVW ]VI ZQÆM[sione, una meditazione, che non vanno giù con un semplice sorso davanti a un piatto. È quindi arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza in un mondo, quello del vino, che si sta attorcigliando su di sé, spinto e strattonato da esigenze divergenti se non addirittura contrastanti. Da una parte ci sono i consumatori che seguono le tendenze; c’è la critica, che spesso prima ti incensa e poi ti dimentica. Di fronte a ciò il mondo della produzione si sente insicuro e spaventato e non sa più a chi dare retta. Qualcuno chiede vini acidi e taglienti come lame, altri prediligono la grassezza e la sicurezza date da ]VÅVITMUWT\WUWZJQLWY]I[QIJJWKKI\W6WVv solo più il legno a dividere: per i puristi si tratta di uno strumento diabolico di omologazione, per altri il grande vino è inconcepibile senza l’uso del rovere. Ma quale legno? Botti o barrique? Di rove- re di Slavonia o francese, con le doghe piegate a fuoco o a vapore? Gli orange wine (i bianchi macerati sulle bucce) saranno i vini di domani? Più che dare risposta, è ora di dividere i vini in due categorie ben distinte: da una parte i “vini bevanda” e dall’altra i vini di terroir. Si tratta di prodotti merceologici differenti. Il primo comprende tutti i vini il cui scopo è quello accompagnare il pasto senza impegnare più di tanto chi li beve: una categoria che lascia ai produttori ampi spazi di manovra in vigna e in cantina. Il criterio di qualità spesso è direttamente legato a quello di INÅLIJQTQ\o" ]V XZWLW\\W pulito e gustoso a prezzi moderati. L’altra categoria è quella dei vini considerati grandi che, oltre ad accompagnare i cibi, portano con sé connotazioni storico-culturali e sono in grado di trasmettere a coloro che li bevono una nozione di provenienza. In questo caso, le aziende operano in un luogo unico e irripetibile e operare in vigna e in cantina ITÅVMLQM[IT\IZMY]M[\WXI\ZQUWVQW·QV\MZXZM\IVdolo senza soffocarlo – e trasmetterlo alle generazioni successive. I produttori devono scegliere, anche scegliere di avere “due linee” come fanno molti, ma avere ben presente le differenze. E agire conseguentemente, con onestà intellettuale. Gianni Fabrizio 6 MARZO 2014
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