Bassilichi fa un salto verso Est Industria Acquisita la società serba Ars Blue. II gruppo ora punta a Polonia, Russia e Turchia. «Entro tre anni più 20% di fatturato» La Bass' 'c ' guarda all'Europa dell'Est, per fare Bassilichi punta alla conquista dell'Europa dell'Est: se l'acquisizione della società serba Ars Blue, comunicata ieri, permette al gruppo fiorentino di completare la propria offerta nella monetica, realizzando la copertura dell'intera filiera dei sistemi di pagamento e back office, l'espansione non si fermerà qui. «Abbiamo un programma di acquisizioni spinto», spiega Marco Bassilichi, presidente del gruppo, rivelando che «cercheremo di fare qualcosa entro il primo trimestre 2015, ma forse anche prima». La zona calda è tra la Polonia, la Russia e la Turchia, con advisor scelto e scouting in corso in paesi come Bulgaria, Romania e Ungheria, oltre ai Balcani. «Entro i prossimi tre anni il 20% del nostro fatturato sarà realizzato là», sottolinea Bassilichi. L'operazione serba ha visto prima l'acquisizione all'8o%, un anno fa, della società che è diventata l'attuale Bassilichi Cee, e ora l'acquisto del 51% di Ars Blue, che permette a Bassilichi di acquisire una piattaforma software avanzata per gestire e monitorare transazioni multicanale in modo completo. Il presidente «Noi integriamo, non delocalizziamo Grazie all'estero crescerà anche l'Italia» «Così inizieremo a emettere carte debito e credito», dice Marco Bassilichi, spiegando che «ora siamo realmente in grado di cogliere nuove opportunità di business nell'ambito dei sistemi di pagamento e di competere con successo a livello internazionale». L'operazione serba è costata complessivamente 1,5 milioni di euro, «e altrettanti ne investiremo nel prossimo triennio», aggiunge il presidente della società. La piattaforma è attualmente in uso in Albania, Bosnia, Macedonia, Montenegro, Serbia, Svizzera, ma anche in paesi africani come Nigeria, Benin, Togo e Camerun, e in paesi asiatici come il Turkmenistan. L'Est Europa sarà il fulcro della strategia della Bassilichi, che punta su quell'area: «Quei Paesi - spiega il presidente hanno uno sviluppo incredibile nel nostro settore, a differenza dell'Occidente dove tutti i Paesi hanno gli stessi problemi dell'Italia, e una infrastruttura bancaria simile, con molte filiali e molto hardware. Invece ad Est stanno ricostruendo un sistema basato sulla multicanalità senza dover azzerare quello vecchio sistema. E poi qui gli italiani sono considerati tantissimo, il made in Italy è forte, e anche essere di Firenze aiuta, specie in questi ultimi anni». L'idea è quella di continuare a crescere attraverso questa politica di acquisizioni, dopo che nel 2014 la previsione di chiusura è pari a 303 milioni di euro di fatturato, con un Ebitda (margine operativo lordo) consolidato di 33,4 milioni. «Noi non compriamo, integriamo afferma Marco Bassilichi Non facciamo cioè la somma algebrica di più società, facciamo uno sforzo per farle entrare nel nostro gruppo. Noi vogliamo internazionalizzare e non delocalizzare, e grazie all'estero crescerà anche l'Italia». Con 2.180 addetti, di cui la maggior parte in Italia, si prevede che la crescita per acquisizione finirà per rafforzare anche le strutture centrali del gruppo: le acquisizioni in Serbia hanno portato quasi 140 nuovi dipendenti. Leonardo Testai 'J RIPRODUZIONE RISERVATA I 1, P La cifra, in milioni di euro, spesa per rilevare il 51% della società serba Ars Blue La previsione di fatturato 2014 della società Bassilichi in milioni di euro INI A Gli addetti, di cui la maggior parte in Italia, 140 in più sono arrivati con le acquisizioni serbe M Marco e Leonardo Bassilichi altro s° to
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