EDITORIALE In our hands “Gli ANSP devono prendere il controllo del proprio futuro” di Iacopo Prissinotti responsabile Strategie Internazionali V oglio iniziare questo editoriale con le parole usate da David McMillan nel suo recente intervento all’incontro annuale di CANSO (CANSO AGM 2014), che si è svolto pochi giorni fa a Dublino. David McMillan è una figura rilevante nel nostro settore; è stato capo della CAA (Civil Aviation Authority) inglese, Direttore Generale di Eurocontrol fino al 2012 ed oggi è presidente di Flight Safety Foundation. Il messaggio più rilevante che emerge dall’evento di Dublino è che il nostro settore sta evolvendo velocemente. Il tutto legato alla domanda di trasporto che a livello globale duplicherà entro il 2030. Gli interventi che si sono susseguiti hanno mostrato come lo status quo nel nostro settore non sia più un’opzione. Non è un caso che big players come Airbus e Boeing abbiano creato delle divisioni specializzate nell’ATM o che ENAV si trovi ad investire in Aireon (una società canadese che fornirà servizi di sorveglianza attraverso i satelliti). La crescita e l’evoluzione prevista non potrà essere soddisfatta solo con piccoli ritocchi agli strumenti ed ai modelli attuali, basati per lo più su principi antiquati e superati, c’è bisogno di una rapida evoluzione e di soluzioni di discontinuità. Ci sarà, come in qualsiasi cambiamento, chi resiste e chi invece il cambiamento lo guiderà. La nostra ambizione deve essere questa, continuare a giocare un ruolo di primo piano, guidando l’evoluzione dell’ATM in Europa e nel mondo. Il processo di privatizzazione di cui ENAV è oggetto non nasce dal caso. Un’azienda economicamente ed operativamente sana, dinamica e con prospettive di crescita può rientrare tra le priorità del nostro governo, e così è stato. La trasformazione dunque è, da un lato, il riconoscimento del potenziale della Società, dall’altro rappresenta lo strumento essenziale per affrontare il futuro con ancora maggiore forza ed incisività, riadattando la struttura della Società ai mutamenti del mercato, portando benefici sia interni che esterni. Uno dei temi chiave da affrontare è quello tecnologico, che, come avvenuto in altri settori economici, cambierà il modo di interagire, viaggiare, fornire servizi, lavorare. L’avvento delle tecnologie satellitari, dei nuovi sistemi ATC e dell’integrazione bordo-terra porterà benefici in ter- mini di sicurezza, di qualità dei servizi e di economicità. Anche la competizione (locale, regionale, globale) sarà un elemento nuovo con il quale dovremo fare i conti. La spinta all’efficienza porta nuovi attori ad entrare nel mercato, nuove insidie dunque, ma anche grandi opportunità (si veda la crescente attività di ENAV sui mercati internazionali). Le regole avranno un ruolo chiave, dovranno definire il contesto di riferimento comune nel quale il settore dovrà svilupparsi, regole globali insieme a quelle regionali e quelle locali, per fare in modo che il sistema sia armonizzato e coerente, riconoscendo però le specificità locali. Con chi dovremo lavorare perché questo possa accadere? Innanzitutto con gli altri attori operativi: ANSP, Compagnie aeree ed Aeroporti. Sarà necessario costituire una massa critica che operi per il cambiamento e che guidi il processo di rinnovamento. Un esempio tra tutti è il lavoro che i raggruppamenti industriali europei di ANSP (A6), Compagnie aeree (A4) e aeroporti (ACI-SDAG) stanno facendo insieme per la costituzione del Deployment Manager europeo (ne parleremo ampiamente nei prossimi numeri). Come detto, la tecnologia è la chiave dell’evoluzione. E’ sempre più forte infatti la necessità di avere sistemi di terra e di bordo completamente integrati ed interoperabili; sarà necessario pertanto avere anche il pieno coinvolgimento dell’industria manifatturiera sia di bordo che di terra. Altrettanto importante è la revisione della normativa di riferimento, è pertanto cruciale il ruolo che verrà giocato dalle istituzioni, nazionali (Ministeri competenti, ENAC) ed internazionali (ICAO, Commissione Europea), per la creazione di un contesto normativo ed istituzionale che favorisca la piena espressione delle potenzialità, assicurando regole comuni certe. ENAV, e il settore dell’ATM in generale, è in rapida evoluzione. Il sistema attuale non potrà soddisfare appieno i bisogni futuri, sarà necessario pertanto evolvere e modernizzare l’ATM. In questo rapido processo di cambiamento ci sarà chi attenderà gli eventi e chi invece prenderà l’iniziativa. ENAV, come fatto fino ad ora, è pronta a raccogliere la sfida e, riprendendo le parole di David McMillan, a prendere in mano il proprio futuro. 1 cleared giugno 2014 ATC Full Datalink la parola alla Comunicazione Digitale di Giorgio Verucci e Paolo Veri Roma ACC TC FULL DATALINK (AFD) è uno dei progetti dimostrativi del programma SESAR assegnato ad ENAV con l’obiettivo di utilizzare uno scenario operativo per la conduzione di un certo numero di voli commerciali nello spazio aereo continentale, senza l'utilizzo della radiofrequenza, ovvero senza interazioni vocali tra controllori e piloti, se non in caso di emergenza (recovery action). A Tutti i contatti che avvengono per lo scambio di informazioni e autorizzazioni relative alla conduzione del volo all'interno dello spazio aereo controllato, si realizzano attraverso comunicazioni datalink (CPDLC, Controller Pilot Data Link Communication), ovvero scambi di messaggi aeronautici in modalità di " comunicazione digitale". L'utilizzo di questa tecnologia riguarda tutte le fasi del volo comprese tra il decollo e l'atterraggio, al di sopra dei 10.000 piedi di altitudine (FL 100). Il progetto AFD si è avvalso dell’infrastruttura tecnologica di cui ENAV è dotata, grazie agli investimenti già intrapresi dall’Azienda in altri programmi europei quali LINK.IT, MODO-S, ADS-B e HMI integrata. La piattaforma utilizzata in AFD - installata presso la PSA di Roma ACC - è stata testata integrando le funzionalità di comunicazione con i sistemi avionici reali di Airbus e Boeing, e in seguito con velivoli di Air France, Easy Jet e SAS in un contesto operativo reale. In questo modo, tutta la catena datalink è stata validata nello spazio aereo nazionale e continentale con un certo numero di aerei dotati di apparati avionici differenti. Dopo un intenso lavoro di sperimentazione con Airbus e Boeing per ottenere una cor- retta integrazione delle varie tipologie di avionica, ENAV e NATS hanno portato complessivamente a termine più di 60 voli dimostrando l’efficacia del sistema nelle fasi di rotta e terminale. Durante questa fase di attività, il team di controllori di Roma ACC impegnato nei flight trials di AFD ha espresso l’interesse a provare l’utilizzo della piattaforma in scenari operativi più complessi, ad esempio con più traffici controllati simultaneamente, per valutare con maggior dettaglio l’impatto che questo nuovo modo di comunicare avrà sul loro lavoro. In tal modo, AFD, oltre a centrare gli obiettivi di progetto, ha permesso di avvicinare le nuove funzionalità tecnologiche (datalink, label integrata, Modo-S) alla realtà operativa degli ACC. I flight trials di AFD hanno dimostrato importanti vantaggi quali la possibilità di anticipare e affron- cleared giugno 2014 2 Comunicazione Digitale Il Progetto AFD, coordinato da ENAV nel bienno 2012-2014, ha visto la partecipazione di un Consorzio di imprese composto da Airbus, Boeing, NATS, SITA, Selex-ES, Easy Jet, Air France e Scandinavian Airlines. Le attività di lavoro termineranno alla metà di luglio con la presentazione dei risultati finali dei voli dimostrativi (AFD Demonstration Phase) alla SESAR Joint Undertaking. Nel periodo febbraio-aprile 2014, sono stati controllati i voli Easy Jet tra Roma FCO e Palermo, i voli Air France tra Roma FCO e Parigi CDG e i voli SAS tra Stoccolma e Roma FCO. Per la parte NATS, sono stati utilizzati i voli Easy Jet tra Edimburgo e Bristol, i voli Air France tra Manchester e Parigi CDG e i voli SAS tra Stoccolma ed Edimburgo. ENAV e NATS hanno infine partecipato congiuntamente alla gestione via datalink di alcuni voli Easy Jet tra Bristol e Roma FCO. tare i problemi tecnico-operativi associati alle nuove tecnologie, la familiarizzazione con il sistema e le nuove funzionalità dell’interfaccia uomo/macchina (HMI), nonché l’individuazione di eventuali margini di miglioramento, con soluzioni condivise e accettate dal personale operativo impegnato nel Progetto. Inoltre, la campagna dei flight trials di AFD non è passata inosservata in ambito europeo: le attività dimostrative del Progetto sono state infatti riportate nel documento dell’EASA European Aviation Safety Agency Report Technical Issues in the Implementation of Regulation (EC) No 29/2009 (Data Link), a testimonianza del forte interesse all’uso del datalink nelle comunicazioni terra-bordo-terra. Infine, il Progetto AFD è stato citato fra i Demonstration Projects più significativi nel corso del recente Workshop della DG MOVE sull’evoluzione della normativa comunitaria relativa all’implementazione del datalink da parte degli stati 3 membri (Implementing Rule 29/2009); durante l’evento - a cui ENAV ha partecipato con esperti della Direzione Servizi Navigazione Aerea e della Funzione Strategie Internazionali - la SESAR Joint Undertaking ha espresso parere favorevole all’inserimento di ulteriori large scale demonstration projects all’interno del piano di sviluppo SESAR 2020. La sperimentazione in ambito operativo è uno strumento di valutazione imprescindibile per progettare e gestire sistemi o processi molto complessi propri dell’Air Traffic Management. Per questo motivo, la partecipazione del personale ATC ai Progetti Dimostrativi SESAR testimonia l’importanza che ENAV attribuisce al coinvolgimento dei propri controllori affinché siano parte attiva del cambiamento in essere, cogliendo così l’opportunità di orientare dall’interno lo sviluppo delle modalità operative del futuro sistema ATM, in linea n con gli obiettivi strategici dell’Azienda. cleared giugno 2014 Ciampino e Verona passano ad ENAV di Gianpaolo Dragotta responsabile Pianificazione Servizi – Operazioni di Aeroporto È un passaggio storico quello che si è compiuto il 27 e 29 maggio scorsi sugli aeroporti di Ciampino e Verona Villafranca, quando i Controllori di volo dell’ENAV sono subentrati ai loro colleghi dell’Aeronautica Militare. Un “passaggio di consegne” importante, scaturito da un accordo tra Enac, ENAV e Aeronautica Militare in ottemperanza ai Decreti del Ministero della Difesa del 14/9/2008 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.208 del 11/12/2008) e del 14/3/2013 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.134 del 10/06/2013). In base ai decreti i due aeroporti hanno cambiato lo status, da militari aperti al traffico civile ad aeroporti civili aperti al traffico civile. Il nuovo status giuridico ha significato non solo il trasferimento delle infrastrutture dedicate al controllo del traffico aereo presenti su tali aeroporti dal demanio militare aeronautico al demanio aeronautico civile, ma anche il transito dei servizi della navigazione aerea dall’Aeronautica Militare ad ENAV. Ma quali attività è stato necessario svolgere per consentire ai controllori ENAV di “salire” sulle torri di controllo di Ciampino e Verona Villafranca? La normativa che aveva stabilito questo transito di competenze prevedeva che gli interventi connessi al trasferimento dei servizi della navigazione aerea (SNA) fossero individuati in un programma di dettaglio fra i soggetti istituzionali interessati (EnacAM- ENAV). L’accordo, denominato “Piano Operativo”, è stato elaborato con lo scopo di individuare le moda- cleared giugno 2014 lità e le forme di collaborazione tra AM ed ENAV che consentissero il subentro della Società nei servizi della navigazione aerea, comprensivo delle decisioni tecniche ed operative. La stesura del programma e le conseguenti attività, sono state possibili a seguito di un intenso lavoro che ha visto impegnato personale del gruppo ENAV-Techno Sky, congiuntamente con colleghi dell’Aeronautica Militare e dell’Enac. Ma in concreto quali sono state le attività che hanno consentito di procedere allo svolgimento di questi transiti, governandoli in assoluta sicurezza? Per rendere più chiaro il concetto di quanto abbiamo fatto, possiamo ricorrere ad una similitudine. Si pensi ad una Torre di controllo e alle apparecchiature ad essa collegate come se fosse un aereo, e che questo velivolo venga trasferito da una compagnia aerea ad un'altra. Anche se entrambe le compagnie hanno piloti e tecnici, se l’aereo non è uguale a quelli in dotazione alla società che subentra, questa dovrà analizzare l’aereo e valutare quale addestramento devono fare i propri piloti e tecnici per farlo volare e per manutenerlo. Torniamo adesso nello specifico a spiegare cosa abbiamo fatto in questi mesi: • Addestramento personale controllore ENAV. L’attività ha permesso di prendere familiarità con lo spazio aereo e la geografia dei due aeroporti. La formazione è stata possibile grazie alla collaborazione dell’Aeronautica Militare che ha provveduto ad addestrare i controllori ENAV sulla specificità dei 4 Aeroporti due aeroporti; la preparazione del personale è stata arricchita con l’ausilio dei sofisticati simulatori 3D della Academy ENAV, che hanno consentito di incrementare le ore di addestramento riproducendo in maniera virtuale gli scenari dei due aeroporti; ritornando all’esempio utilizzato, è come sei i “piloti militari” abbiano addestrato i loro colleghi civili a pilotare un nuovo velivolo. • Il nostro personale operativo e tecnico (ENAV e Techno Sky) ha svolto sopralluoghi sulle infrastrutture ed appararti militari collegati alle attività di controllo del traffico aereo (torre di controllo, apparati radio, radiassistenze, apparati meteo, etc) effettuando una valutazione degli interventi da svolgere per adeguarli alle esigenze e standard ENAV. Con il subentro di ENAV nei vari servizi della navigazione aerea, tutti gli apparati ed infrastrutture operative collegate era previsto che fossero consegnate ad ENAV. Ciò ha reso necessario valutare quali apparati ed infrastrutture potevano essere rilevate senza effettuare adeguamenti e quali necessitavano di interventi. Aiutandoci sempre con il nostro paragone, è come se l’aereo fosse stato ispezionato per verificare se tecnicamente fosse idoneo a soddisfare le esigenze della nuova compagnia e se i tecnici subentranti conoscevano i sistemi di bordo e quindi erano in grado di svolgerne la manutenzione. • È stata approntata una pianificazione degli interventi da eseguire. A seguito dei sopralluoghi effettuati da ENAV sui due aeroporti sono stati programmati piani di adeguamento infrastrutturale e tecnologico che, in parte sono stati svolti prima di subentrare, in parte sono ancora in corso di svolgimento. Tornando al nostro esempio: è come se, ispezionato l’aereo, la compagnia che dovesse prenderlo in carico si accorgesse che deve svolgere alcuni interventi sul velivolo per adattarlo ai propri standard, e che alcuni di questi interventi devono essere assolutamente conclusi prima di farlo utilizzare dai suoi piloti, mentre altre attività di adeguamento tecnologico può concluderle successivamente al subentro nell’esercizio dell’aereo, grazie alla collaborazione della compagnia cedente, che “presta” i propri tecnici per svolgere la manutenzione fino a quando i vecchi apparati non sono stati sostituiti. È opportuno sottolineare l’assoluta sintonia e cooperazione che si è venuta a creare, non solo tra il personale del gruppo ENAV, ma anche con i nostri colleghi di Enac e dell’Aeronautica Militare. Infatti, è solo grazie alla professionalità congiunta di tutti coloro che hanno fornito il loro contribuito è stato possibile svolgere questa attività che, è importante evidenziare, in accordo agli impegni assunti dalla nostra Società con i vertici dell’Aeronautica Militare, doveva essere conclusa entro l’inizio della stagione estiva: considerando che lo start up delle attività è stato dato a novembre del 2013, il tempo a disposizione per fare tutto quello di cui abbiamo raccontato è stato di soli sei mesi. Gli accordi presi con le Istituzioni ci vedranno nuovamente impegnati in questo tipo di attività ma la professionalità dimostrata dal nostro personale, riconosciuta anche da tutti gli addetti ai lavori, ci permette di guardare con fidun cia a questi nuovi obiettivi. 5 cleared giugno 2014 Validazione Concetti Operativi Il Centro di Expertise del Consorzio SICTA di Davide Del Vecchio responsabile Centro di Expertise VCO D efinire, Progettare, Validare! Queste tre parole sintetizzano le attività svolte dal Centro di Expertise – Validazione Concetti Operativi del Consorzio SICTA. Il Centro sviluppa le sue attività di ricerca applicata e di innovazione nell’ambito della strategia aziendale e all’interno del dominio ATM/CNS, la cui natura continuamente evolutiva fornisce quella spinta necessaria a tendere verso un costante aggiornamento delle professionalità e un continuo miglioramento della prestazione lavorativa da parte delle persone che lo compongono. Nell’ambito della Direzione Tecnica ed in cooperazione con gli altri centri e strutture aziendali, il Centro di Expertise cura gli aspetti afferenti ai Concetti Operativi innovativi, con particolare riguardo alla definizione e descrizione di uno scenario operativo, specifica dei requisiti utente e dei relativi casi d’uso, pianificazione delle attività di validazione, analisi dei dati raccolti, al reporting delle attività svolte e dei relativi risultati. Nel corso di questi anni, il Centro ha maturato un’esperienza consolidata nell’ambito della definizione delle specifiche e della progettazione di interfacce Uomo-Macchina (Human Machine Interface - HMI), fungendo da “ponte” tra il personale operativo e quello tecnico. In particolare, le risorse del Centro di Expertise sono in grado di “tradurre” le esigenze operative (needs) in forma strutturata per dare il via agli sviluppi SW (di competenza del CdE Ingegneria dei Sistemi del SICTA) necessari agli aggiornamenti della HMI. Attraverso il “look and feel” di un potenziale aggiornamento della HMI, si offre all’utente la cleared giugno 2014 possibilità di interagire con i nuovi elementi grafici, e relative funzionalità, raccogliendo i feedback dei potenziali utilizzatori. Questo processo di raccolta feedback può iniziare già nella fase di definizione del concetto/elemento da validare così da coinvolgere l’utente della HMI fin dall’inizio, minimizzando i rischi di sviluppare una HMI non “user-friendly” e i “costi” di eventuali modifiche, certamente maggiori con livelli di maturità/consolidamento maggiori. In sostanza, le risorse del Centro sono in grado di svolgere un ruolo di primo piano nei processi di “lowfidelity prototyping” che rappresentano un metodo poco dispendioso per focalizzare l’attenzione sul feedback dell’utente, piuttosto che sulle prestazioni del sistema, e di iterare i cicli di test. Attualmente, il CdE VCO è impegnato a supporto della Capogruppo in una serie di programmi di carattere nazionale ed internazionale. In particolare, il supporto alla funzione ENAV Strategie Internazionali avviene, all’interno del programma SESAR. L’impegno internazionale del Centro è assicurato anche dalla leadership del progetto TRAVEL, all’interno del programma CLEANSKY, le cui attività sono focalizzate sugli Environment Friendly Flight Paths per i Green Rotorcraft. In ambito nazionale, invece, il supporto alle attività della Capogruppo è attualmente realizzato attraverso il coinvolgimento nelle attività della funzione aziendale Sistemi ATM-Automazione Operativa, ed in particolare, nel programma Link-IT, il cui obiettivo è l’aggiornamento dell’attuale sistema ATM SATCAS in conformità al 6 Profili 3D più efficienti e CDM aeroportuale: il FEP 2014 di Teresa Di Lallo responsabile Environment e Flight Efficiency I numeri apprezzabili registrati nel 2013 ci rivelano che il piano per l’efficienza dei voli ENAV ha portato una riduzione di circa 10 milioni di kg di carburante consumato nei cieli italiani grazie alla realizzazione di una serie di interventi che contribuiscono ad accorciare le distanze, rendere disponibili quote di volo più alte e diminuire i tempi di rullaggio. Al beneficio economico per i vettori si somma il beneficio per l’ambiente. Il minor consumo di carburante si traduce direttamente in minori emissioni gassose, in termini di gas serra siamo a circa 31 milioni di CO2, tra i maggiori responsabili del riscaldamento globale, a tutto vantaggio quindi dello sviluppo sostenibile del trasporto aereo. I principali progetti che la Società ha inclusi nel piano per il 2014 riguardano la Riorganizzazione dello Spazio Aereo accompagnato dall’ulteriore miglioramento dei profili di volo disponibili, la progettazione di procedure di arrivo e di partenza basate sulla navigazione d’area di precisione e lo sviluppo del programma A-CDM per gli aeroporti maggiori. Un po’ di storia. Il suo primo piano per l’efficienza dei voli ENAV lo elaborò sul finire del 2008. In quel periodo erano state appena individuate congiuntamente da CANSO, IATA ed EUROCONTROL, le linee di azione per razionalizzare il traffico aereo, ridurre i consumi di carburante e l’impatto ambientale dovuto alle emissioni gassose nocive. Un manifesto autorevole da concretizzarsi attraverso la cooperazione tra i fornitori di servizi alla navigazione aerea, i vettori, i gestori aeroportuali. Dal punto di vista dell’ANSP era un ulteriore impulso a migliorare l’offerta dei servizi di navigazione aerea che pur giocano un ruolo fondamentale in tale contesto. Negli anni, sono state numerose le iniziative di collaborazione e condivisione di proposte operative con gli utenti dello spazio aereo attraverso gli incontri periodici con le maggiori compagnie aeree e l’attività di Customer Care, ottenendo così importanti feedback per la progettazione di nuove implementazioni. Il FEP, dal 2012, dà anche un contributo alla realizzazione del “ITALY’S ACTION PLAN ON CO2 EMISSIONS REDUCTION” che gli Stati (nel nostro caso, ENAC) redigono in ambito ICAO – Committee on Aviation Environmental Protection (CAEP) come apporto al raggiungimento degli obiettivi globali di diminuzione dell’impatto ambientale dell’aviazione e contrasto dei cambiamenti climatici. La struttura. Il Piano, aggiornato ed elaborato annualmente, si compone di quat- tro sezioni: la progettazione dello spazio aereo di rotta e la disponibilità di rete, la progettazione dello spazio aereo di terminale interessato dalle partenze e gli arrivi, gli aeroporti, la formazione e addestramento. Il disegno di nuove rotte più dirette e la possibilità di pianificare il free routing, per ora solo durante la notte e nei weekend e festivi, insieme alla costante opera di razionalizzazione e semplificazione del RAD (Route Availability Document) per perfezionare il network anche nella dimensione verticale con il miglior bilanciamento tra la capacità e l’efficienza, in alcuni casi in coordinamento con gli ANSP limitrofi, permette indiscutibili economie. Per le aree terminali la maggior efficienza viene favorita attraverso un più razionale ed efficace utilizzo dello spazio aereo grazie all’introduzione di nuove SID/STAR o al miglioramento dei quelle esistenti, che dal 2011 possono essere anche di tipo P–RNAV, e alla possibilità in determinate circostanze di profili di discesa continui. In ambito aeroportuale è l’Airport Collaborative Decision Making (A-CDM) l’attività chiave del segmento di operazioni a terra perché consente di una gestione più efficiente delle sequenze di partenza ed i tempi di rullaggio. Questo è pienamente operativo già Fiumicino dall’inizio dell’anno e in realizzazione nei maggiori aeroporti, mentre per altri esiste un sistema di scambio dati automatico. Per rafforzare nel personale operativo la consapevolezza del proprio ruolo nell’efficienza del sistema ATM sono previsti moduli specifici di formazione per i corsi di aggiornamento dei CTA. Ciascuna sezione contiene in definitiva la pianificazione per un triennio, la sintesi delle azioni implementate negli anni precedenti ed una stima quantitativa dei benefici sul flight planning delle Compagnie aeree realizzabile con le soluzioni messe in campo l’anno precedente. Il FEP ENAV non opera in isolamento ma dà e riceve feedback rispetto ad altri Piani di valenza nazionale e internazionale nati nel frattempo (PBN Implementation Plan Italy - ERNIP European Route Network Improvement Plan). Con il FEP, ENAV ha un piano organico di azioni nel rispetto della sicurezza basandosi sul miglioramento continuo della gestione del traffico e le potenzialità dei più moderni sistemi tecnologici per la navigazione aerea. Attraverso la disponibilità di un sistema di rotte “gate to gate” più efficiente, ENAV offre maggiori opportunità ai vettori di scegliere percorsi più brevi con tempi di volo nominali inferiori, contribuendo così n alla sostenibilità del volo. 7 cleared giugno 2014 FirenzeTWR tattica avanzata al centro aeroportuale ENAV di Luca Morelli responsabile Comunicazione Interna A vederli lavorare sembrano un equipaggio di vogatori di 4 di coppia i CTA della Torre di controllo di Firenze. Si muovono in perfetta sincronia inserendo atterraggi e decolli sulla 05-23, in una sorta di “Tetris dell’ATC” utilizzando la “Kilo Papa”, la bretella a fondo pista, per “liberare” e preparare la sequenza di partenza. Qui al Vespucci di Firenze infatti si atterra e decolla in opposta, effettuando il back-track per tornare allo stand di parcheggio e per il decollo sull’unica pista presente in mancanza di vie di rullaggio. Una circostanza che richiede una forte gestione tattica da parte dei CTA che, con il “trucchetto della bretella”, riescono ad ottimizzare tempi e distanze fra arrivi e partenze. A coordinare con cleared giugno 2014 anticipo sono i CTA dell’Avvicinamento che, dalla stessa Sala operativa, vettorano il traffico consegnandolo in finale ai colleghi della Torre con una precisione millimetrica per non perdere nemmeno un secondo prezioso. Una gestione puntuale, impeccabile, che si ripete volo dopo volo grazie alla tecnologia ma soprattutto alla sinergia tra il Radar e la Torre che garantiscono il regolare e sicuro svolgimento delle operazioni nello scalo fiorentino. Posto in un area ad alta complessità operativa denominata “nodo di Firenze”, il CA toscano è l’unico impianto italiano alla confluenza di 3 ACC (Milano, Padova, Roma) con i quali dialoga costantemente, potendo contare sulla migliore tecnologia ATC disponibile. Tra i primi impianti 8 Torri di Controllo ad aver debuttato con l’Automazione Operativa Fase III, il servizio di avvicinamento (APP) di Firenze dialoga telematicamente con l’ACC di Roma. Con questo sistema, e grazie anche all’integrazione dei segnali forniti dal radar locale con quelli dall’ACC di Roma (MRT), la “consegna del volo” tra le strutture non è dunque più soggetta ad interrogazione e coordinamento telefonico, realizzando la semplice accettazione telematica (Silent Coordination) con conseguente ottimizzazione dei flussi di traffico. Sull’aeroporto di Firenze si atterra con procedure sia convenzionali che P-RNAV; queste ultime disegnate dalla Funzione Progettazione Spazi Aerei consentono l’avvicinamento al campo seguendo percorsi più diretti e brevi che lo rendono una meta attraente per molte Compagnie aeree che lo scelgono quale scalo al centro della penisola. È proprio di recente la decisione di AIR FRANCE di portare qui aerei sempre più grandi e capienti che, insieme agli Airbus ed Embraer di altre Compagnie, hanno incrementato il volume di passeggeri e di voli. Un margine di incremento importante, che ad oggi ha fatto riscontrare un +14/15% di traffico in più rispetto allo stesso periodo di riferimento 2013 (Summer Season 2013 - aprile-giugno) con una media giornaliera di circa 110 voli al giorno. «Sono numeri che inorgogliscono quelli che registriamo in questo periodo – racconta Aldo Crisafulli responsabile del CA – il nostro impianto ha avuto un percorso di continua crescita tecnologica negli ultimi anni che ha portato, già nel 2005, all’istituzione del servizio di sorveglianza ATS, passato dall’Aeronautica che gestiva l’Avvicinamento da Pisa e con la conseguente formazione di tutto il personale CTA in servizio che qui lavora in un clima di perfetto coinvolgimento. Oggi siamo 9 impegnati nel processo di riorganizzazione degli spazi aerei – sottolinea il capo impianto – avviato dalla DSNA su tutto il territorio; la 3a fase infatti partirà il 13 novembre prossimo con l’allargamento del CTR di Firenze a nord-est fino a quello di Bologna migliorando così il traffico in avvicinamento ad allontanamento. Sarà inoltre migliorato il re-routing per l’aeroporto di Pisa con nuove SID e STAR e previsti nuovi istradamenti da e per l’area di Padova. Insomma – ha continuato Crisafulli – siamo pronti a supportare per parte nostra, la nuova Riorganizzazione con il massimo impegno; d’altra parte i nostri CTA sono abituati ad essere coinvolti in attività di supporto alle sperimentazioni ATC richiesti dalla Società». Attualmente i servizi del traffico aereo nel CTR di Firenze vengono erogati da 29 CTA, 8 EAV, 2 unità di personale amministrativo, il responsabile ufficio impiego e addestramento e il Capo impianto. Nell’area di competenza, l’osservazione ed il monitoraggio dei fenomeni atmosferici viene assicurata dalla Meteo che opera in h24 in collaborazione con l’Ufficio di Previsione di Roma. I fenomeni meteo in quest’area rivestono una particolare rilevanza, vista la presenza di venti prevalenti che possono limitare fortemente l’attività degli aeromobili che atterrano e decollano in questo scalo. Il CA ENAV di Firenze possiede caratteristiche operative complesse ed una configurazione di pista e raccordi che assomigliando in tutto e per tutto al britannico London City Airport. Il personale che vi lavora affronta la delicata attività operativa in una ottima “palestra” ed in un ambiente che esprime forte dinamismo. La prossima sfida? Le nuove procedure in funzione della nuova pista di volo prevista in futuro. n cleared giugno 2014 ENAV assegna 18 borse di Studio per l’estero La Società per il quarto anno premia i figli più meritevoli dei dipendenti di Gianluca Ciacci funzione Comunicazione Interna L o scorso giugno sono state consegnate le borse di studio ai figli di dipendenti ENAV che andranno a studiare all’estero grazie ad un bando di concorso nazionale messo a disposizione dalla Società e da Intercultura. I numeri della premiazione rendono merito a questa iniziativa: 18 studenti, di 15, 16 e 17 anni saranno ambasciatori italiani negli Stati Uniti ed in Malesia con il programma annuale e in Canada, Irlanda e Stati Uniti con un programma estivo. La premiazione dei ragazzi vincitori si è svolta presso la Sala Blu del Terminal 1 all'Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino, durante la quale i giovani studenti hanno ricevuto l’attestato dall'Amministratore Unico Massimo Garbini. In rappresentanza della Fondazione Intercultura sono intervenuti la Vicepresidente, Mietta Denti Rodeschini, e Susie Eibenstein, Responsabile Borse di Studio e Liberalita' della Fondazione. Molta emozione da parte dei familiari presenti e grande entusiasmo da parte dei ragazzi premiati, orgogliosi di ciò che hanno raggiunto con pieno merito e dedizione allo studio e consapevoli dell’opportunità che andranno a vivere con questa esperienza internazionale. cleared giugno 2014 Il responsabile delle Risorse Umane Umberto Musetti ha accolto i ragazzi e genitori introducendo la premiazione, a seguire ci sono state le dichiarazioni della Vicepresidente di Intercultura, Mietta Denti Rodeschini che ha manifestato la propria soddisfazione sulla collaborazione tra ENAV ed Intercultura e Massimo Garbini. «Per ENAV la formazione è un pilastro irrinunciabile, anche grazie alla quale siamo diventati protagonisti a livello globale – ha dichiarato Massimo Garbini – crediamo che puntare sulla crescita e la formazione sia la maniera migliore per creare opportunità per il futuro dei giovani del nostro paese e proprio per questo abbiamo voluto incrementare il valore dell'investimento in Intercultura». A testimoniare l’importanza dell’evento e l’interesse dell’Azienda nei confronti dei giovani studenti, hanno partecipato alla cerimonia anche il responsabile Sviluppo Risorse e Organizzazione, Averardo Andrenacci, il responsabile Comunicazione, Nicoletta Tomiselli ed il responsabile Brand Development, Giulio Gamaleri. n 10 Roma International Air Show 2014 di Gioia Magliozzi Centro Aeroportuale Fiumicino N on era mica così scontato, che mezzo milione di spettatori, provenienti da Roma, ma anche da province e regioni limitrofe, dal 27 al 29 giugno si ritrovassero felicemente sul lungomare di Ostia Lido col naso all’insù, per salutare la spettacolare esibizione di pattuglie acrobatiche e di aeroplani civili e militari. Non era così facile, perché Ostia confina con Fiumicino, e anche il cielo di Ostia confina con quello di Fiumicino aeroporto, e da quest’ultimo gli aerei heavy decollano dalla pista 16R: quella che va verso sud-est, per capirci. Verso Ostia. E si dà il caso che, da Marzo 2014, il “Leonardo da Vinci” sia il 10° aeroporto CDM in Europa, in cui cioè si applicano le procedure di Airport Collaborative Decision Making fra tutti gli attori aeroportuali, dal carico bagagli fino al NMOC (Network Management Operation Centre di Eurocontrol): non sono ammesse deroghe, non sono permessi ritardi in funzione di una manifestazione aerea, per quanto amata e oggi alla sua terza edizione. Risultato: l’evento si è svolto con successo anche grazie ad un imprescindibile coordinamento fra l’Aeronautica Militare Italiana, responsabile del controllo del traffico aereo nelle due aree dedicate all’evento, e l’ENAV. In una prima fase, strategica, si è ritenuta necessaria una corretta comunicazione, al Gen. Maurizio De Rinaldis dell’AM, del nuovo status di aeroporto CDM che Fiumicino ha assunto – cosa che ha richiesto, quindi, una gestione delle esibizioni totalmente diversa da quella dei due anni precedenti (non si poteva fermare né rallentare il traffico aereo per consentirle; anzi: le stesse si sarebbero potute effettuare solo in assenza di traffico in decollo dalla pista 16R). In fase pre-tattica, è stata opportuna la presenza di un Capo Sala Operativa (CTA Antonino Gabriele) della Torre di Controllo di Fiumicino alla riunione di coordinamento tenutasi a Pratica di Mare, presente anche il Vicario di Roma ACC; tatticamente, è stata prevista la presenza sotto la cosiddetta “biga”, ossia presso il centro operativo allestito sulla spiaggia dello stabilimento balneare “Belsito” di Ostia, dello stesso CSO di Fiumicino, in grado di comunicare in diretta con FIUME TWR. Quindi, fianco a fianco con i CTA militari e con i comandanti che dal bagnasciuga seguivano/guidavano le evoluzioni dei velivoli, c’era il nostro Capo Sala Operativa “inviato” che, in contatto continuo con il suo omologo di turno in Torre, si accertava della disponibilità di quelle fasce orarie, precedentemente individuate, libere da decolli per 16R, durante le quali si potessero svolgere le attività in sicurezza e senza impatto sul traffico aeroportuale. Il via al “Roma International Air Show 2014” è stato dato il 27, con l’apertura del Villaggio Expo sul lungomare, dove era stata collocata la Torre Mobile ENAV trasportata da Forlì. Nel weekend si sono avvicendati sul “display”, in gergo tecnico, il luogo delle operazioni, le pattuglie italiana, spagnola e francese, l’Eurofighter, il Tornado, l’AMX e il C27J del Reparto Sperimentale di Volo dell’A.M., e numerosi altri aeromobili in rappresentanza di diversi Paesi europei e non, dando così vita ad uno spettacolo indimenticabile. Insieme ad ENAV, Enac, Regione Lazio, Provincia di Roma, Roma Capitale, Senato e Ministero della Difesa, l’evento sembra esser stato patrocinato anche dai SS. Pietro e Paolo, la cui festività ricorreva proprio domenica 29 giugno, giorno clou della manifestazione, quando il pericoloso aumento dell’intensità del vento avrebbe potuto inficiare il tutto, se avesse richiesto un improvviso cambio delle piste in uso. Vento che è riuscito, tuttalpiù, a deformare appena il cuore disegnato sul display con le scie di condensazione delle Frecce Tricolori, che hanno infine dipinto con i colori nazionali i cieli di Ostia. n 11 cleared giugno 2014 clearedNEWS Aeroporti di Roma: estate 2014, previsti 14 milioni di passeggeri Da luglio a settembre 14 milioni di passeggeri transiteranno negli aeroporti di Roma. Tali prospettive di traffico confermano il trend di crescita (+4,6% complessivo) registrato a Fiumicino e a Ciampino nei primi sei mesi dell’anno in corso. Nei primi giorni di luglio il Leonardo da Vinci ha, infatti, già registrato circa 140.000 passeggeri al giorno. Enac: ripristinata la licenza a New Livingston L’ENAC informa di aver disposto dal 30 giugno scorso, il ripristino della licenza di trasporto aereo della compagnia New Livingston S.p.A. che l’Ente aveva sospeso per problemi di natura finanziaria. Nel proprio provvedimento l’ENAC ha precisato che il vettore, che potrà continuare ad operare senza soluzione di continuità e quindi anche a vendere i biglietti, è obbligato a presentare all’Ente, con cadenza mensile, il monitoraggio economico finanziario della compagnia. ATR: Patrick de Castelbajac nuovo amministratore delegato Patrick de Castelbajac, 43 anni, è stato nominato nuovo amministratore delegato di ATR al posto di Filippo Bagnato che per molti anni è stato a capo della società, una joint venture tra Alenia Aermacchi ed Airbus Group. Bagnato ha infatti ricoperto il ruolo di ceo prima dal 2004 al 2007 e poi dal 2010 ad oggi, contribuendo a fare diventare la società di Tolosa leader mondiale nella costruzione di aerei regionali. Cresce la presenza dell’Italia nell’ambito dell’ICAO Enrico Padula, Console Generale d’Italia a Montreal e anche Rappresentante permanente al Consiglio ICAO, è stato nominato Vice Presidente dell’International Civil Aviation Organization, l’organismo dell’ONU che riunisce la autorità per l’aviazione civile di 191 Paesi membri. L'aeroporto Leonardo da Vinci presenta due nuove figure professionali Trasporto aereo: Quaranta (ENAC) nominato Presidente di JAA – TO L’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma-Fiumicino è lieto di presentarvi due nuovi membri del suo equipaggio: ecco i “Terminal manager” e gli “Airport helper”. Le nuove figure rivestiranno il ruolo di veri e propri “Padroni di casa” dello scalo, supervisionando l’efficienza organizzativa quotidiana e soddisfacendo al meglio le esigenze dei passeggeri 24 ore su 24. L'Ente Nazionale per l' Aviazione Civile informa che nei giorni scorsi, nell' ambito del Comitato di Coordinamento dell' Ecac, European Civil Aviation Conference, che si è svolto a Parigi, il direttore generale Alessio Quaranta è stato nominato presidente del Consiglio di Amministrazione Jaa-To, Joint Aviation Authorities Training Organization, (associated body dell'Ecac), l'organismo che si occupa di formazione in ambito della sicurezza aeronautica, rivolta sia alle autorità per l'aviazione civile dei 44 Paesi che aderiscono all' Ecac, sia all' industria del settore. Ue: la Sesar-Ju prorogata fino al 2024 Il consiglio dei ministri dell’Unione europea ha deciso di prorogare il Single European Sky Air Traffic Management Research Joint Undertaking (Sesar-JU) fino al 2024, quindi ben oltre il mandato originario previsto per il 2016. Fondato nel 2007 dal Regolamento del consiglio 219/2007, il Sesar Joint Undertaking è uno dei partenariati pubblico-privato di maggior successo della Ue, per cui l'intero settore europeo ATM si impegna in un unico sforzo in ambito continentale per superare il passato approccio deframmentato nell'area ATM. Per la Commissione la proroga garantirà le risorse necessarie al completamento delle basi tecnologiche del Single European Sky. cleared giugno 2014 12 Magazine Contact cleared Registrazione Tribunale di Roma n. 526 del 15/12/2003 Ryanair annuncia cinque nuove rotte da Roma Quest’anno Ryanair punta a crescere in Italia del 12% arrivando a trasportare 26 milioni di passeggeri. È l’obiettivo indicato da John Alborante, sales & marketing della compagnia low cost, che ha presentato oggi a Roma la nuova programmazione invernale dalla Capitale. Per l’inverno 2014 sono previste 5 nuove rotte da Roma per Atene, Barcellona, Bruxelles, Colonia e Lisbona (47 in totale) e un incremento dei voli su altre 19 rotte (tra cui Dublino, Madrid e Valencia). EDITORE ENAV SpA Massimo Garbini (Amministratore Unico) Direttore Responsabile Nicoletta Tomiselli Fiumicino è il primo scalo accreditato “Welcome Chinese Airport” L’aeroporto di Fiumicino-Leonardo da Vinci è il primo scalo ad essere ufficialmente accreditato come “Welcome Chinese Airport”, certificazione che ne attesta la conformità ai requisiti di accoglienza definiti dalla China Tourism Academy. Questo importante riconoscimento è frutto del lavoro svolto da Aeroporti di Roma, la società che gestisce entrambi gli scali romani, che negli ultimi anni ha investito molto, sia con iniziative di natura infrastrutturale che di servizio, nel migliorare l’accoglienza del passeggero ed in particolare quella relative alla clientela asiatica. Firenze passa sotto il controllo degli argentini Aeroporto di Firenze passa sotto il controllo degli argentini. Si è concluso il periodo di adesione all’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria promossa da Corporacion America di concerto con Sogim, al termine del quale le due società hanno raggiunto il 61,070% del capitale di AdF. Verso la privatizzazione gli aeroporti di Palermo, Catania e Roma Urbe In un momento in cui il Governo chiede la privatizzazione anche degli aeroporti a gestione diretta Enac è stato deliberata , dal consiglio di amministrazione dell'Ente nazionale per l'aviazione civile, la gara per la totale gestione dell'aeroporto di Rome-Urbe. Si attendono entro la fine di quest'anno le modalità del capitolato di gara. Anche i principali scali della Sicilia hanno deciso di lasciarsi travolgere dall'ondata di rinnovamento. Si da il via dunque, al percorso che porterà il "Falcone-Borsellino" di Palermo-Punta Raisi e l'aeroporto di Catania-Fontanarossa verso il mercato. Comitato Editoriale Corrado Fantini Maurizio Gasparri Luca Morelli Umberto Musetti Maurizio Paggetti Iacopo Prissinotti Vincenzo Smorto Nicoletta Tomiselli Coordinamento Editoriale Luca Morelli In Redazione Luca Morelli, Gianluca Ciacci, Barbara Massini, Enrico Mosca e Roberto Ascheri (fotografie), Federico Maranghi (collaborazione grafica) Redazione via Salaria, 716 – 00138 Roma tel. 0681662301 fax. 0681664339 [email protected] Stampa Aeroporto di Bologna: chiusura totale della pista di volo a metà settembre Prenderanno il via nel mese di settembre alcuni importanti interventi di manutenzione della pista di volo dell’aeroporto di Bologna. I lavori, che comporteranno il rifacimento della segnaletica orizzontale, del manto di usura e degli strati più profondi in corrispondenza delle zone di toccata - della pavimentazione della pista di volo, si svolgeranno prevalentemente in orario notturno e comporteranno la chiusura della pista, con conseguente sospensione di tutte le operazioni di volo. LitografTodi – Todi (PG) copertina di Silvio Zappi La Grecia punta sui trasporti: in arrivo un aeroporto da 800 milioni di Euro Un aeroporto internazionale da 800 milioni di Euro. Ecco il nuovo progetto della Grecia, in uscita dalla pesantissima crisi degli ultimi anni, che prevede collaborazioni e investimenti soprattutto nel settore dei trasporti. Il nuovo scalo sorgerà nella zona di Kastelli sull’isola di Creta, una tra le più importanti mete turistiche greche data la sua posizione strategica tra Europa, Asia e Africa. 13 cleared giugno 2014 Safety Culture Action Plan 2013/2014 nuotare in sicurezza di Maurizio Mancini responsabile Gestione e Valutazione del Rischio e Roberto Filippini Direzione Servizi Navigazione Aerea S e considerassimo valida la citazione: «Safety culture surveys are a bit like describing the water to a drowning man, they tell you how bad things are but do not help you to solve the problem» dovremmo ritenere che le survey siano uno strumento utile per descrivere i problemi ma non per risolverli. In realtà la citazione, che a prima vista potrebbe apparire condivisibile, è decisamente riduttiva rispetto alla materia trattata. È opportuno ricordare che la cultura di Safety è sì oggetto di studio in molte Università europee ma è anche il filo conduttore di molte discussioni tra colleghi in pausa, ad esempio davanti alla macchinetta del caffè. Utilizzando un parallelo con il campo medico, potremmo paragonare la safety culture survey ad un’ecografia. L’ecografista non fornisce soluzioni e non è una cura ma consente di individuare, con maggiore certezza e definizione, eventuali problematiche che i medici specialisti potranno affrontare e risolvere partendo da una maggiore conoscenza. Come nel campo medico anche nel campo della Safety Culture, il livello di dettaglio e di precisione nella descrizione delle zone di miglioramento è direttamente proporzionale all’efficienza e all’efficacia delle soluzioni individuate. Peccato che gli individui siano più propensi ad accettare consigli sul proprio stato di salute piuttosto che sul proprio ambito lavorativo. È inutile dilungarsi sui motivi di questo diffuso comportamento ed è sicuramente più utile comprendere come cleared giugno 2014 modificare questa propensione umana, allo scopo di migliorare le performance proprie e della propria organizzazione. ENAV invece, in qualità di ANSP, si è volontariamente sottoposta ad una safety culture survey con un duplice obiettivo: rappresentare ciò che può essere migliorato e contemporaneamente permettere ai partecipanti alla survey di crescere sia come singoli che come componenti dell’organizzazione. Fare un’ecografia o una “fotografia” del livello di cultura, per rimanere nel nostro ambito, è il primo step per poter successivamente intervenire su atteggiamenti e posizioni, spesso stratificati e aprioristici. ENAV, nell’ottica di conseguire entrambi gli obiettivi succitati, ha deciso di passare dalle parole ai fatti e di produrre qualcosa di tangibile e tracciabile. Tutto ciò che è emerso dalla safety culture survey è stato collegato ad un piano di azioni per il miglioramento, “Action Plan 2013/2014”, in cui le stesse sono state puntualmente definite, “temporizzate” ed allocate in termini di responsabilità. Per esempio, relativamente a quanto emerso sul continuous training, aver consentito l’accesso permanente ad informazioni che fossero aggiornate e, al contempo, rispettose dei singoli e delle professionalità, è una diretta conseguenza della programmazione prevista dall’Action Plan relativamente all’area “Responsabilità”. Anche la sezione “Direzione Servizi Navigazione Aerea”, disponibile sul portale aziendale, è in risposta ad un obiettivo di mi- 14 Safety glioramento che richiedeva lo sviluppo di una modalità di comunicazione formale ma efficace, capace di garantire elevati livelli di affidabilità, univocità interpretativa e fruibilità e che potesse superare la comunicazione “informale” non controllata e non sempre corretta . Indubbiamente, esser passati dal seppur utile passaparola ad un contesto ufficiale dove ciascuno può essere, individualmente, promotore della propria sicurezza, è una sfida vinta sia rispetto alla responsabilità professionale sia rispetto all’aumentata possibilità di far emergere “poor procedure, poor rule, poor understanding, poor supervision, etc.”. La nascita di una rivista come SAFEBULL, finalizzata allo scambio delle informazioni legate alla Safety e all’accrescimento delle conoscenze personali, è un’ulteriore iniziativa da ricondurre al miglioramento di una delle 8 aree analizzate dalla survey: la “Consapevolezza del Rischio”. Un prodotto editoriale specializzato ma aperto al contributo di tutti, con analisi di eventi critici a volte poco noti, va oltre gli obiettivi legati alla “mera” safety promotion divenendo uno strumento per condividere la consapevolezza dei rischi associati alla propria attività professionale. La stessa Just Culture Policy, emessa dall’Amministratore Unico, è figlia di un impegno assunto con l’Action Plan. Infatti, nell’area del Reporting & Learning, il piano approvato dal Direttore Generale evidenziava la necessità di supportare la libera circolazione delle informazioni di Safety collegando la segnalazione (reporting) alla possibilità di fornire proposte di miglioramento (learning). Altre azioni di miglioramento, forse meno appariscenti ma sicuramente altrettanto importanti, sono state originate dalla Safety Culture Survey. Tra queste possiamo annoverare l’adozione del Registro Tecnico Operativo informatizzato, alcune delle modifiche alle procedure di Qualità, le nuove procedure di Safety, ecc. Per quanto finora riportato, è evidente che apporre una crocetta sui questionari della Safety Culture Survey del 2010 non è stata una semplice formalità ma l’inizio di un percorso finalizzato al miglioramento consapevole dei comportamenti, delle attitudini e degli atteggiamenti dei singoli e di conseguenza dell’organizzazione. Essersi sottoposti alla valutazione di un organo terzo (EUROCONTROL), aver fatto proprie le indicazioni emerse dal survey è stato l’inizio di un processo di “condivisione delle informazioni […], esperienze […], errori” che, seppur svolto attraverso attività non immediatamente riconducibili allo stesso, dovrà dimostrarsi valido e utile ad incidere nelle coscienze del personale che, pur “immerso” nel proprio lavoro, avrà gli strumenti utili per evitare il rischio di “annegare”. n 1 Safety Culture Action Plan 2013/2014: “[…] aumentare la propria consapevolezza relativamente alle proprie ed altrui responsabilità […] capire come il suo lavoro impatti sulla Sicurezza delle operazioni.” 2 Safety Culture Action Plan 2013/2014: “[…] comunicazione formale garantisca elevati livelli di affidabilità […] non sia interpretabile […] riesca a sovrastare […] la comunicazione informale” 3 Safety Culture Action Plan 2013/2014: Fiducia 4 Modello M06 della procedura SMS P06 5 Safety Culture Action Plan 2013/2014: Reporting and Learning 15 cleared giugno 2014 L’INTERVISTA La Parola a... Tony Licu Head of Safety Unit – Directorate Network Management/Network Operations Management Division. L’aumento di regolamenti che riguardano la Safety è utile a supportare le donne e gli uomini che garantiscono quotidianamente la safety? Ma soprattutto aiuta a responsabilizzare le organizzazioni aeronautiche? Negli ultimi hanno abbiamo assistito ad una significativa produzione di normativa con il rischio che l’attenzione del settore si concentri sulla "compliance" più che sulla necessità di sviluppare e adottare le “best practices”. L’applicazione delle norme deve portare a qualcosa di utile per i Controllori, i piloti, i tecnici e, in generale, per tutti quelli che, giorno per giorno, assicurano l’elevato livello di Safety nel Trasporto Aereo. Solo così la normativa non sarà percepita solo con un peso e una responsabilità per chi deve garantire la sicurezza. Implementare un Safety Management System (SMS) è il modo giusto per supportare i Controllori del Traffico Aereo ed in generale le attività di safety? Tutti gli ANSP europei hanno un SMS perché l'aumento della complessità del sistema ATM richiede una gestione della Safety che sia strutturata e supportata da processi definiti e da chiare evidenze. Il SMS supera precedenti approcci e garantisce un’adeguata interfaccia tra Provider, Regulator e National Supervisory Authority. Per questo, l’esperienza di 10 anni, mi porta ad affermare che lo scopo del SMS è proprio quello di aiutare i controllori del traffico aereo e l’ATM ed è per questo che un SMS è valido solo se adeguatamente collegato alla fornitura dei servizi, solo se connesso con le operazioni. Se manca il collegamento tra gestione della Safety e gestione delle Operazioni, il SMS è solo teoria… carta da riporre sugli scaffali. L’approccio FAB che valore aggiunto può sviluppare per la Safety? Dal mio punto di vista, uno dei principali vantaggi dell’approccio FAB alla Safety e al SMS è la condivisione delle risorse. Abbiamo sempre meno esperti in Sicurezza Operativa mentre le necessità e le attività sono in aumento. Da questo punto di vista, gli ANSP più strutturati e con maggior esperienza possono svolgere un ruolo di guida, di stimolo ma anche di supporto all'interno FAB. Avendo frequentato per anni le persone di ENAV che lavorano nella Safety e nelle Operazioni, specialmente per la presenza di partner “non europei”, credo che ENAV potrà giocare un importante ruolo proprio nel FAB BLUE MED. La Safety è Paramount ed ha un valore incalcolabile, ma è possibile per un ANSP quantificare costi e ritorni, diretti e indiretti? È molto difficile dare un “prezzo” alla sicurezza. Nel settore ferroviario misurano il loro livello di sicurezza solo attraverso il numero delle vittime coinvolte in incidenti ferroviari ed hanno stimato il costo di una vittima in circa 2 Mil EUR. L’Aviazione e l'industria ATM hanno una filosofia molto diversa. EUROCONTROL ha sviluppato un modello di costo applicabile al SMS che – se adeguatamente impostato – dovrebbe valere massimo il 3% dei costi complessivi di un ANSP. Stiamo lavorando ad un nuovo strumento chiamato Aerospace Performance Factor (APF) che dovrebbe supportare il management a valutare i rischi e a pianificare di gli investimenti, comprendendo le priorità, gli elementi che effettivamente contribuiscono al rischio e anche fino a che livello è utile investire per ridurre e mitigare il livello dei rischio. Per l’ATM, seguendo l’approccio proattivo della nuova Safety - II (sicurezza positiva) dovremo imparare a migliorare in quello che facciamo proprio allo scopo di mi- cleared giugno 2014 16 nimizzare gli impatti di eventuali accadimenti avversi e sono molto lieto di vedere che ENAV insieme NATS, DSNA, Austro Control, AVINOR, AENA, ROMATSA e NAV-Portogallo è uno degli 8 ANSP che valideranno APF. Gli Operatori Aerei e i Piloti sono, abituati a sistemi automatici di rilevazione, reporting, storage e segnalazione di tutti i parametri dell’aeromobile e di quanto avviene a bordo. La registrazione automatica dei sistemi ATM e la registrazione diretta dell’ambiente operativo ATS potrebbe essere una necessità ineludibile. Gli ANSP e il personale è pronto a questa eventualità? Non molti ANSP, per la Safety, sono pronti ad accettare un sistema di monitoraggio automatico. Non mi sorprenderebbe dover aspettare la decisone della Commissione europea per il RP3 poiché prima di dovranno definire e consolidare i principi generali e le regole d’utilizzo. Nel mio Team stiamo usando la policy che ENAV ha adottato per l’uso di AMST (Automatic Safety Monitoring Tool) come esempio di best practice da proporre ad altri Providers. Come ENAV sa, AMST è un tool sviluppato da EUROCONTROL per uso sistemico e produce output utili se raccolti e utilizzati a livello generale e non per analisi di dettaglio o puntuali. ASMT è uno strumento per migliorare il sistema ATM e non deve essere percepito come una sorta di “Grande Fratello”, l’elemento essenziale resta il reporting e se la confidenza e il livello di reporting non è adeguato e sufficiente è inutile implementare un qualsiasi strumento automatico. Il quadro di riferimento giuridico/legale è ancora molto differente nei vari paesi Europei, mentre Safety Policy, Just Culture Policy e Safety Management System sono sempre più uniformi. Le differenti conseguenze di un indagine giudiziaria che fa riferimento a norme penali diverse può essere un ostacolo al reporting di safety? È noto che le procedure giudiziarie possono rendere difficile ed in alcuni casi precludere l’accesso alle informazioni necessarie all’investigazione aeronautica. Inoltre, in molti Paesi resta il timore di un’indagine della magistratura ordinaria che finisca per utilizzare le dichiarazioni rese durante le inchieste aeronautiche a fini punitivi. Se si ha la percezione che la ricerca del colpevole sia prioritaria, sarà difficile avere la massima collaborazione. Per questo abbiamo bisogno che la “just culture“ faccia breccia nel lavoro ma anche nello Stato. Sappiamo che esistono gli incidenti (con vittime) e le situazioni dove non c’è stato pericolo di vita e che la “just culture” dovrebbe applicarsi in entrambe le situazioni. Molte incomprensioni del passato hanno dimostrato che Aviazione e Magistratura devono comunicare e dialogare di più e che la just culture dipende molto da come, nel rispetto dei ruoli, interagiscono il mondo dell’Aviazione e l’Amministrazione della Giustizia. Sono molto contento che insieme IFATCA e ECA in EUROCONTROL stiamo lanciando un progetto che prevede che il mondo dell’Aviazione e quello della Magistratura s’incontrino per discutere di come si possa contribuire alla sicurezza aerea. È un’attività ancora agli inizi, ma la buona notizia è che la magistratura italiana partecipa con PM e Giudici che stanno diventando ambasciatori di Just Culture. La Magistratura di Regno Unito, Italia e Paesi Bassi stanno aiutando EUROCONTROL nella promozione della Just Culture e questo sarebbe stato semplicemente impossibile qualche anno fa. enav.it
© Copyright 2024 ExpyDoc