+1,8% - Verona World Made

Un Paese su cui scommettere
•
La Polonia è un Paese in cui investire è una garanzia; da anni ormai attrae l’interesse di un
numero crescente di imprese (Europee e non), che operano nei settori più svariati, da quelli
a più alto contenuto tecnologico a quelli manifatturieri
•
•
È il paese con la più alta concentrazione di investitori italiani in un paese estero
•
La Polonia è l’unico Paese Europeo che negli ultimi anni ha sempre registrato un PIL
in crescita
•
Ciò è principalmente dovuto a:
Questo è dovuto non solo all’apertura da parte delle autorità polacche agli investimenti
esteri, ma anche a agevolazioni e benefit conseguenti alla presenza di numerose SEZ
(Zone Economiche Speciali) e alla disponibilità di significative risorse finanziarie stanziate
dall’UE negli ultimi anni, (risorse destinate ad aumentare dai 62 MLD del periodo 20072013 ai 73 MLD previsti per il periodo 2014-2020)
-
il più grande ed il più stabile dei mercati europei emergenti
dal 2007 (e sicuramente fino al 2020) i maggiori finanziamenti europei a livello di CEE
fortissimi legami col mercato Tedesco
uso della valuta nazionale
2
Crescita PIL
8.0%
6.0%
Polonia
4.0%
2.0%
Germania
0.0%
Media
Europea
(2.0)%
(4.0)%
Spagna
(6.0)%
(8.0)%
2005
2006
2007
2008
EU AVG(27 countries )
2009
Germany
2010
Greece
2011
2012
Spain
2013(F)
Grecia
Poland
Fonte: Eurostat
3
Scambi
Scambi Internazionali
Internazionali
•
Il commercio estero è uno dei principali fattori che hanno portato alla crescita economica degli
ultimi anni
•
I dati del 2012 parlano di 155 MLD di valore delle importazioni e di circa 145 MLD di valore
delle esportazioni, per un saldo negativo pari a circa 10 MLD
•
Uno degli obiettivi principali del governo Polacco per i prossimi anni è di ridurre questo saldo
negativo cercando di ridurre le importazioni (soprattutto quelle energetiche provenienti da
Germania e Russia)
•
I primi dati del 2013 indicano che, nonostante la crisi che sta sempre più influenzando i
mercati europei, su quello Polacco non si registrano particolari variazioni del “trend” che lo ha
caratterizzato in questi ultimi anni, l’export è aumentato del 6%, l’import è diminuito del 2,3%
4
Import/Export
I principali Paesi fornitori della Polonia sono:
Germania (21,2%)
Russia (12,7%)
Cina (9,0%)
Italia (5,1%)
I principali mercati di sbocco per la Polonia sono:
Germania (25,0%)
Regno Unito (6,4%)
Rep. Ceca 6,1%,
Francia (5,8%)
Russia (5,3%)
Italia (4,5%)
Export
Germania
Regno Unito
Rep. Ceca
Francia
Russia
ITALIA
Altri
Fonte: www.stat.gov.pl
5
Import/Export
Import dall’Italia per le diverse categorie di prodotti [%]
Export verso l’Italia per le diverse categorie di prodotti [%]
Autoveicoli
29%
Elettro(tec)nica
17%
Agro-Alimentare
12%
Metallo
9%
Chimica e Farmaceutica
Articoli in gomma e Plastiche
Altri
8%
5%
20%
Fonte: ISTAT
6
Attrattività degli Investimenti
La Polonia è valutata come il
Paese più attrattivo
all’interno del CEE
Fonte: : Ankieta koniunkturalna
EŚW 2013, AHK Polska.
7
Investimenti Italiani
Dal 1990 al 2012 in Polonia gli operatori italiani hanno investito 7,4 MLD €
Fonte: NBP, PAIiIZ
8
Principali investitori italiani
•
I principali investitori italiani:
- FIAT
- Unicredit
- Ferrero
- Indesit
- Brembo
- Mapei
- Marcegaglia
9
Doing Business 2014
•
45ma. nella classifica della Banca Mondiale
•
Miglior risultato ottenuto fino ad ora dalla Polonia
•
4° posto a livello mondiale per ottenere crediti
•
La Polonia si ritrova con un’economia fra le 15 che hanno
maggiormente ridotto il divario con le «buone pratiche» a
livello globale
Fonte: Doing Business 2014
10
La Polonia sulle mappe
11
Geografia
•
Paesi confinanti: Germania, Rep. Ceca, Slovacchia,
Bielorussia, Ucraina, Lituania, Russia (enclave Kaliningrad)
•
Superficie: 312.685 kmq
•
Principali città e numero abitanti
-
Varsavia (capitale)
Łódz,
Cracovia
Wrocław (Breslavia)
Poznan
Danzica
Stettino
1.820.000
760.000
750.000
650.000
560.000
460.000
412.000
12
Quadro macroeconomico
2007
Crescita annuale PIL (%)
Disoccupazione (%)
Inflazione (%)
Afflusso investimenti esteri
(mln euro/anno)
Cambio valuta PLN/EUR
2008
2009
2010
2011
2012
2013
6,7
4,8
1,8
3,8
4,3
2,0
1,8*
11,2
9,5
11,9
11,8
12,5
13,4
13,8**
2,5
4,2
3,5
2,3
4,3
2,4
1,6**
17.241
10.031
8.400
6.736
14.800
4.700
N/A
3,783
3,512
4,327
3,994
4,120
4,184
N/A
•
Unica economia in Europa con crescita positiva (+1,8%) nell’anno 2009, l’anno della
crisi finanziaria internazionale
•
L’afflusso complessivo degli IDE in Polonia nel periodo 1990-2012 ha superato i € 172
Miliardi
•
Previsione di crescita del PIL 2013 secondo Eurostat: +1,2 (y/y)
* Trattasi di stima, fonte: FMI;
** Trattasi di stima, fonte: Governo polacco
13
Perchè investire in Polonia (1/3)
Andamento economico
•
L’andamento dell’economia e le prospettive di sviluppo nei prossimi anni, pur con la
dovuta prudenza restano migliori che nel resto d’Europa. La crescita del PIL sarà intorno
al 1,8% nel 2013 ma dovrebbe ritornare oltre il 2% nel 2014, secondo le stime del FMI,
grazie anche al flusso di fondi strutturali europei della programmazione 2014-2020
•
La recente crisi globale ha infatti messo in luce in maniera chiara la consistenza
dell’economia polacca, unica in Europa a mantenersi positiva anche nel 2009, e la
solidità del sistema bancario
•
La Polonia si segnala per la stabilità economica e monetaria. Il rapporto debito-PIL è
inferiore al 60% e il superamento di tale soglia è vietato per norma costituzionale dal
1997. Il tasso di cambio EUR-PLN è in via di progressiva stabilizzazione dopo le
oscillazione del 2007-2009
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Perchè investire in Polonia (2/3)
Assetto demografico e risorse umane
• Popolazione: 38,5 milioni
• Età media: 35 anni
• Alta scolarizzazione, soprattutto in ambito tecnico-scientifico e pratico
Entità dei fondi strutturali
• La dotazione assegnata dall’UE alla Polonia nel periodo 2007-2013 ammontava ad
EUR 67,3 mld per la Politica di Coesione e di EUR 26,9 mld per la Politica Agricola
Comune. Per il periodo 2014-2020 la dotazione è stata aumentata a circa EUR
72,9 mld per la Politiche di Coesione e EUR 28,5 mld per la Politica Agricola
Comune
Aliquota fiscale per le imprese
• Aliquota unica pari al 19%
15
Perchè investire in Polonia (3/3)
Collocazione geografica
• Al centro dei corridoi N/S (Baltico–Adriatico) ed E/O (Ue-Russia)
Concentrazione di grandi centri europei di produzione
• I settori maggiormente presenti e in grande sviluppo sono il bianco
(elettrodomestici), automotive, business processing outsourcing (BPO) ed energie
rinnovabili
Infrastrutture
• Oltre 2.000 km di autostrade e altre infrastrutture da realizzare (porti aeroporti, altra
viabilità, ferrovie, ecc.)
Grandi privatizzazioni in corso
• Opportunità di investimenti in diversi settori
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Scambi commerciali
•
Il livello degli scambi commerciali è costantemente in crescita dal 1990. Il
volume complessivo degli scambi tra i due Paesi nel 2011 è stato di circa 15,5
mld EUR
•
L’Italia come partner commerciale ha realizzato nel Q2 2013:
-
Esportazioni verso l’Italia – 5° posto, dopo la Germania (25,0%), la Gran
Bretagna (6,4%), la Rep. Ceca (6,1%) e la Francia (5,8%), Russia (5,3%),
per un valore di 3,4 mld Euro, 4,5% dell’esportazione polacca
-
Importazioni dall’Italia – 4° posto dopo la Germania (21,2%), la Russia
(12,7) e la Cina (9%), per un valore di 3,8 mld Euro, 5,1% delle
importazioni polacche
Fonte: ICE
17
Investimenti diretti
•
L’Italia è all’9° posto tra i più grandi investitori stranieri in Polonia nel periodo 1990-2011
•
Il valore degli investimenti diretti italiani in tale periodo è pari a 7,4 mld Euro
•
Il capitale italiano è presente in oltre 800 soggetti registrati in Polonia, fra i quali, in oltre
60 società il capitale investito è superiore a 1 mln USD
•
Sulla lista dei 1.536 più grandi investitori stranieri di 37 Paesi, ci sono 82 società italiane
Fonte: PAIiIZ e ICE
18
Fiscalità
IVA
•
L’aliquota ordinaria è del 23%. Alcuni esempi di aliquote ridotte:
- 8% per alcuni generi alimentari, prodotti per bambini, libri e giornali, materiali
medicinali e sanitari, prodotti artigianali, servizi alberghieri, turistici, di
trasporto, trattamento dei rifiuti, costruzione di case per abitazione,
gastronomia
- 5% per cereali, patate, verdura, frutti, animali vivi, pesci, carne, prodotti di
latte, mangimi per animali, pane, zucchero, pasta, succhi di frutta
- 0% per le esportazioni
IRES
•
•
•
L’aliquota è fissa e pari al 19% dal 2004
La tassazione dei dividendi è conforme alle direttive dell’UE
Le direttive dell’UE riguardanti la tassazione degli interessi e tasse di licenza
saranno applicate per un periodo transitorio di 8 anni. Oggi per i soggetti italiani
questa tassazione ammonta al 10%
IRPEF
•
Le aliquote sono graduali: 18% e 32% con un importo libero di 556,02 PLN
19
Zone Economiche Speciali
•
14 Zone Economiche Speciali
localizzate su tutto il territorio
•
Sono, al pari dei fondi UE, lo
strumento di supporto agli
investitori. Attive fino al 2026
•
Benefici offerti:
- esenzioni fiscali dall’imposta sul
reddito d’impresa
- esenzioni fiscali dall’imposta
sugli immobili
- contributi per la formazione delle
risorse umane
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