Sprechi in sanità, una voragine da 25 miliardi nel 2014

Sprechi in sanità, una voragine da 25 miliardi nel 2014
AdnKronos 27-03-15
Ben 25 miliardi di euro sono stati sprecati in sanità nel 2014, circa il 23% del totale della
spesa, 111,4 mld. Le voci che hanno gravato di piu' sono l'eccessivo numero di prestazioni
inefficaci, inappropriate o troppo costose rispetto ai benefici reali (7,6 mld) e la corruzione,
male italico che si annida anche nel Ssn (5-6 mld). Queste le cifre illustrate dal presidente
della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, in apertura della X conferenza nazionale
Gimbe, che riunisce a Bologna circa 500 partecipanti da tutta Italia, in rappresentanza di
tutte le professioni sanitarie.
Gli sprechi, dunque, rappresentano una voragine da 25 miliardi di euro, sottratti a servizi
essenziali e innovazione. Di questi "il 30%, circa 7,69 mld - spiega - viene assorbito dal
sovra utilizzo di interventi sanitari inefficaci, inappropriati o dai costi elevati rispetto ai
benefici reali. In pratica, stiamo sprecando troppo denaro in prestazioni che non servono,
a causa della medicina difensiva ma anche dell'orientamento giudiziario, della
medicalizzazione della società e delle aspettative dei pazienti, del turn over delle
tecnologie, dei conflitti di interesse". Altro che 'less is more'.
A questi si aggiungono "5-6 miliardi di euro (20%) erosi da frodi e abusi - prosegue
Cartabellotta - comportamenti che minano la credibilità del Ssn e contro cui servono azioni
concrete". Poco piu' di 4 mld vengono sprecati "nell'acquisto di tecnologie sanitarie,
farmaci e strumenti medici e di beni e servizi non sanitarie, come mense e lavanderie, a
costi eccessivi, non standardizzati da un capo all'altro della Penisola". Ma c'è anche un
"sottoutilizzo delle prestazioni - evidenzia l'esperto - che brucia 3,08 miliardi (12%) per
l'aggravamento delle condizioni dei pazienti, ricoveri e altri interventi evitabili che si fosse
agito meglio prima". Burocrazia, ipertrofia del comparto amministrativo e la scarsa
diffusione delle tecnologie assorbono circa 3 mld (12%). (segue)
Infine, "l'inadeguato coordinamento dell'assistenza, fra ospedale e territorio, ma anche
all'interno di uno stesso ospedale - afferma Cartabellotta - pesa per 2,56 miliardi di euro
(10%)".
E' "intollerabile - sottolinea - che 25 miliardi di euro l'anno vengano sprecati in quest
modo. Negli ultimi anni la tendenza al definanziamento del Ssn e' stata costante e non si
arresta. In futuro non ci saranno risorse aggiuntive e non si potranno finanziare servizi
essenziali e vere innovazioni se le Regioni non avvia un processo di disinvestimento da
sprechi e inefficiente per reinvestire in ciò che serve davvero, sulla base delle evidenze
scientifiche".
Un processo "necessario, che deve avvenire responsabilizzando le aziende sanitarie, che a
loro volta devono coinvolgere professionisti sanitari e cittadini". All'insegna del motto 'less
is more', "perché il troppo in sanità e medicina non sempre e' salutare ed efficace",
conclude.