corriere-trentino

Del 15 Maggio 2014
Estratto da pag. 11
Credito coop, riorganizzazione con holding
In Centrale finanziaria del Nordest i proprietari di Mediocredito, Phoenix e Ibt
TRENTO — Il dialogo fra il sistema del credito cooperativo del Nordest e quello nazionale è una strada
obbligata, visti i tempi duri. Ma a fronte del rafforzamento di Roma, con l'acquisizione di Iside da parte di
Iccrea holding, Trento deve contrapporre un sistema altrettanto compatto. Per questo è prevista l'evoluzione di
«Centrale finanziaria del Nordest», che è già una holding, in holding del «sistema imprenditoriale del
Nordest». Nella società entreranno i soggetti che sono proprietari delle diverse realtà, a partire da
Mediocredito, Phoenix e Ibt e via dicendo. Domani, 16 maggio, a Villa Quaranta di Ospedaletto di Pescantina,
in provincia di Verona, sono in programma l'assemblea ordinaria di Cassa centrale banca e quella di Centrale
finanziaria del Nordest (la controllante al 68%, mentre il 25% di Ccb è di Dz Bank). All'ordine del giorno i
bilanci, ma nella sua relazione il presidente Giorgio Fracalossi, oltre ai principali eventi del 2013, illustrerà
«alcune linee di scenario per il futuro del settore».Come riportato dal Corriere del Trentino del 15 aprile, il
movimento a livello nazionale è notevole. Iccrea Holding assumerà entro il 2014 il 62,6% del polo informatico
Iside, controllato dalla Federazione Lombarda delle Bcc. Il ragionamento è lineare: se l'asse Roma-Milano si
rafforza in tal modo, è difficile pensare che il sistema Nordest possa incrementare il dialogo rimanendo a un
livello insufficiente di compattezza.
Uno dei punti chiave è il segmento informatico, terreno in cui da tempo c'è contrapposizione. Il
coinvolgimento delle due società trentine in una holding con Cassa centrale secondo alcuni è un passaggio
quasi obbligato, ma mentre per Ibt non si vedono problemi (il presidente è lo stesso Fracalossi), forse più in
salita pare il cammino con Phoenix, controllata comunque dal Fondo comune delle Rurali trentine. Poi c'è la
partita Mediocredito, che diventerà banca corporate per le imprese del territorio. In questo caso il
ragionamento con gli enti pubblici, che hanno nel complesso il 52,46% delle quote, suddivise in parti uguali
fra Regione, Province di Trento e Bolzano, va avanti. Lo schema comunque c'è e prevede l'evoluzione di
Centrale finanziaria Nordest, in cui entreranno i soggetti ora proprietari dei diversi rami del sistema. Per
esempio, quanto a Phoenix, entrerà nella holding il Fondo comune delle Casse rurali, che ha circa il 70% della
società. Com'è evidente si tratta di una razionalizzazione dell'intero sistema imprenditoriale trentino e del
Nordest, che vedrà nella stessa barca Cassa centrale, Mediocredito, le società informatiche e pure il polo
assicurativo di Assicura Group. La sensazione è che, anche per via delle accelerazioni sull'asse Roma-Milano,
il momento sia cruciale e il sistema del credito cooperativo del Nordest si giochi il proprio ruolo in prospettiva
futura. Enrico Orfano