Psicologia e AMP - di Nicolò Manfredini

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Psicologia e Atteggiamento Mentale
Positivo
La psicologia si occupa di cose importantissime in ogni ambito
della nostra vita sociale: personale e professionale.
La psicologia studia materie meravigliose: percezione, sensazione,
attenzione, memoria, coscienza, comunicazione, motivazione,
immaginazione, pensiero e creatività. Provate ad immaginare se mentre lavoriamo, comunichiamo o
facciamo sport possiamo fare a meno di una di queste attività. Impossibile.
La psicologia che comunemente conosciamo è quella che studia i ‘matti’, i ‘disadattati’, gli ‘emarginati’. In
poche parole coloro la cui vita è malata e si riflette nella vita di altri individui creando problemi personali,
relazionali o di efficienza.
Negli anni la psicologia ha cercato di diventare scienza delle malattie mentali, ne ha studiato le
caratteristiche partendo dagli errori, dai sintomi, dai comportamenti devianti o dalle relazioni patologiche e
oggi è possibile capire e misurare con precisione malattie come depressione, alcolismo, schizofrenia,
disturbi dell’umore o di personalità. Ad oggi molti disturbi sono trattabili e altri sono curabili. Usando la
metafora del computer, dei molti virus presenti nel sistema si sono trovati gli antivirus, ma non si è
dedicato abbastanza tempo per aggiornare il software, non si sono create nuove applicazioni (App), non si
sono aggiunti nuovi modi di utilizzare ciò che come individui abbiamo in potenza: la libertà di scelta,
l’immaginazione, la creatività.
Psichiatria e psicologia hanno reso le persone meno infelici, ed è una grande conquista del nostro secolo,
ma adesso dobbiamo guardare al lato potenziale e positivo che c’è in ognuno di noi e valorizzarlo.
Ad esempio, dobbiamo riconoscerci un ruolo attivo e un atteggiamento più positivo nel momento in cui
esercitiamo scelte, prendiamo decisioni e ci assumiamo la responsabilità di mettere al centro della nostra
vita un atteggiamento che guarda e trova stati di calma, di felicità, di piacere, di realizzazione.
Ecco che diventa essenziale studiare le debolezze ma con lo sguardo rivolto alle potenzialità, riparare i
disturbi mentali sostenendo le strategie psicologiche, cercare le cose migliori della vita nutrendo il talento
di ognuno di noi per rendere la vita degna di essere vissuta.
Risulta che possiamo interrogarci sulle diverse forme della felicità, possiamo chiederci come sviluppare
emozioni positive, abbiamo la capacità di accrescere i significati delle nostre azioni e disponiamo della forza
per essere spontanei e fluidi nelle esperienze comunicative con le persone e le cose. Possiamo pensare alle
nostre capacità e virtù come un valore.
E’ diverso pensare agli eventi spiacevoli o alle disgrazie avendo un atteggiamento positivo e uno sguardo
alle proprie risorse. E’ proprio un altro paradigma.
Per questo dobbiamo cercare, come ci suggerisce il dott. Seligman (già presidente della più importante
associazione di Psicologi Americani e fautore della psicologia positiva), tre cose:
una vita piacevole, vissuta coscientemente, con emozioni piacevoli e con la capacità di aumentarle. Una
vita dedicata all’impegno, al lavoro, ai figli, all'amore, al tempo libero, al tempo quieto per se stessi. E
soprattutto una vita con un significato.
Tutte queste vite sono soddisfacenti nel momento in cui si riesca ad avere piacere e sensazione insieme,
ma anche capacità di fluire nelle esperienze dove il tempo si ferma, dove niente è così importante se non il
sapere quali sono le nostre migliori capacità per metterle al servizio di qualcosa di più importante di noi: il
lavoro, il piacere, l’amore, l’amicizia, i figli.
Piacere, impegno e significato valgono una vita pienamente vissuta. Se abbiamo capito che le capacità della
felicità, del piacere di vivere, le doti dell'impegno, le qualità del significato, sono diverse dalla capacità di
alleviare la sofferenza, quello che stiamo facendo, aumenterà il senso e la passione per la vita.
L.M.