ASD IL GIARDINO DI HOSHIN –TRIESTE Sun SiMiao e i tredici punti demoni Quando in agopuntura si parla dei “tredici demoni” ci si riferisce ad alcuni agopunti che possiedono una spiccata azione nei confronti di disturbi psichici o emotivi, chiamati in cinese qingzhi bing, ovvero le “malattie emozionali”. In realtà, esistono moltissimi altri punti indicati per il trattamento di queste patologie, ma i tredici punti demone si distinguono tra tutti per il loro straordinario potere terapeutico, in grado di agire direttamente sulla vibrazione distonica del soggetto. Disturbi come schizofrenia, stati compulsivi, ossessivi o maniacali, oppure eccesso di aggressività, delirio, fobia e persino l’epilessia sono considerati dalla MTC tutti effetti di alterazioni dello shen causati dall’attacco dei “cento fattori patogeni”, definiti in cinese baibing. I punti demone sono sparsi un po’ ovunque sulla superficie del corpo; essi sono in grado di ripristinare lo shen alterato agendo direttamente sulla causa, la quale appunto è definita guishen, ovvero “demone”. Della pratica associata all’uso dei tredici punti demone si parla nel Daodejing , nel Neijing e ancora nel lingshu, in tutti questi casi il trattamento descritto si rifà alle antiche tecniche dell’agopuntura taoista. Nel Neijing, ad esempio, il modo di infissione è spesso associato a un certo tipo di preparazione da parte dei medici, il quale potrà pungere soltanto dopo aver interrogato i cinque organi e i nove polsi. In questo testo si dice che per fare una buona agopuntura si deve per prima cosa saper governare il proprio: “Colui che usa gli aghi, conosce l’altro attraverso se stesso”. Solo quando si è in grado di governare il proprio shen, si può agire sullo shen di un altro. Inoltre, quando si punge un paziente, bisogna fissarlo dritto negli occhi per tutto il tempo dell’infissione dell’ago. “Se lo shen è fissato dritto negli occhi, il qi scorrerà con maggiore facilità”. Per pungere si dovrà mantenere la mente in uno stato di quiete ed entrare in sintonia con la vibrazione del paziente, perché anche in caso di malattie uguali, stimolate con lo stesso punto, il risultato potrà essere diverso a seconda del livello e della consapevolezza raggiunti dal medico. Questo è un chiaro esempio dell’applicazione dello yi di milza, di cui abbiamo parlato nei capitoli precedenti. Un antico detto recita: “Percepire il qi del paziente quando questa energia arriva attraverso l’ago è come osservare uno stormo di uccelli che si spande in un campo di miglio”. Tra le diverse metodiche di trattamento dei tredici punti demone, spiccano quelle riferite al famoso Sun Simiao, un medico vissuto intorno al VII secolo; egli, dopo aver assistito a tutta a una serie di manifestazioni alquanto strane da parte dei suoi pazienti (si trattava di disturbi epilettici, maniacali, ecc.), decise di comprenderne le cause. In realtà, la scoperta di tali punti non è affatto da attribuire a Sun Simiao, ma lui se ne deve la diffusione. Questi punti sono tra i più antichi conosciuti e vengono fatti risalire addirittura a Bian Que, che visse diversi secoli prima di Sun Simiao. Purtroppo non esistono molte informazioni al riguardo, in quanto all’inizio la puntura dei punti demone veniva esercitata solo da pochi medici, perché era considerata “magica e segreta”. Esistono molteplici storie che narrano la storia di come Sun Simiao venne a conoscenza di questi punti; ne riporta una, raccontatami da un vecchio maestro erboriste, di nome Wang Yongnian, che abita sulle rive del fiume Li nei pressi di Guilin. Sun Simiao volle studiare l’origine dei sintomi psicoemozionali manifestati da alcuni suoi pazienti, così decise di recarsi da un famoso maestro taoista del tempo, di nome Xu Cheng, il quale era conosciuto per essere un cacciatore di demoni. Sun Simiao andò a cercarlo sui monti e dopo diversi giorni di ricerche, quando riuscì finalmente ad incontrare il maestro, gli chiese: ”Maestro Xu, ho assistito a strani avvenimenti, accaduti ad alcuni miei pazienti: credo che queste persone siano dominate da forze oscure, come posso liberarle?”. Xu Cheng rispose: ”Io non sono qui per colmare la tua curiosità di uomo, ma se vuoi posso insegnarti a vedere l’invisibile”. Sun Simiao accettò tale offerta e con grande riverenza chiese: ”Maestro Xu, aiutami a vedere ciò che i miei poveri occhi non sono in grado di vedere”. Il maestro rispose: ”Non sono i tuoi occhi a essere ciechi, bensì la tua mente”. A quel punto, il maestro si alzò in piedi e toccò con le due dita (tecnica delle dita del saggio) Sun Simiao sul punto shangxing “stella superiore”, che corrisponde a GV-23, e subito dopo in corrispondenza di yintang “loggia del sigillo”, posto tra le sopracciglia. Davanti ai suoi increduli, Simiao vide formarsi un vortice, composto di vento e fuoco, che mulinava velocemente, senza una direzione precisa. Pur non avendogli arrecato nessun danno, questa visione spaventò tantissimo il povero Simiao, che rimase bloccato dalla paura. Allora il maestro Xu Cheng si alzò in piedi bruscamente e, sfoderando la propria spada, iniziò a eseguire degli strani movimenti nell’aria colpendo il vortice in punti precisi e facendolo scomparire nel nulla. Sun Simiao, annichilito, con voce fievole chiese al maestro: ”Ma cos’è successo? Cos’era quello strano vortice?”. Il maestro gli rispose con la stessa frase di prima: “ io non sono qui per colmare la tua curiosità di uomo, ma se vuoi posso insegnarti a vedere l’invisibile”. A quel punto Sun Simiao comprese che non era una semplice risposta quella che avrebbe potuto chiarire i suoi dubbi, ma era necessaria la comprensione di qualcosa di molto più grande e misterioso. Il maestro introdusse Sun Simiao all’arte della spada magica, su cui esiste un classico taoista chiamato “Collezione sulla saggezza del maestro dalla spada magica”, e lo mise a conoscenza delle tecniche appartenenti allo yangseng e allo shen qigong . Dopo molta pratica, Sun Simiao apprese le tecniche di spada di Xu Cheng e un bel giorno chiese al maestro: “Se il grande riflette il piccolo, ciò significa che questi vortici che io combatto sulla terra esistono anche nel corpo?”. Il maestro rispose: ”Fa’ che i tuoi ahi diventino la tua spada”. Da quel preciso momento, Sun Simiao iniziò a studiare l’arte di trasformare i movimenti di spada jian in movimenti con gli aghi. In seguito Sun Simiao ritornò al suo piccolo villaggio e cercò di mettere in pratica nella medicina gli insegnamenti ricevuti dal maestro. Con il passare degli anni, egli individuò venticinque piccoli vortici che si formavano sul corpo umano e li definì “vortici demoniaci”, poi escogitò una serie di tecniche le quali, imitando la spada del maestro, erano in grado di distruggere i vortici patogeni. Di questi venticinque punti, solo diciassette sono giunti sino ai giorni nostri: gli altri, purtroppo, sono andati perduti. Esistono varie ipotesi, tra l’altro divergenti, su quali fossero questi misteriosi punti, ma nessuna certezza. Sun Simiao mise a punto una serie di regole e di esercizi per il trattamento di questi punti e si dedicò all’insegnamento dell’arte di “nutrire la vita” yangshengfa, grazie alla quale è possibile prevenire le malattie e l’attacco dei demoni. Gli anni di pratica portarono poi Simiao a preferire alcuni di questi punti rispetto ad altri (probabilmente per necessità di uso comune); di conseguenza, alcuni punti venivano poco utilizzati e, come spesso accade in questi casi, andarono perduti insieme alle loro prescrizioni. Solamente tredici dei diciassette furono in seguito inseriti e menzionati nella grande opera “Formule da mille ducati”, conosciuta anche con il nome di Qianjin Yaofang, ovvero “I rimedi dei mille pezzi d’oro”. Quest’opera è suddivisa in diversi capitoli, inerenti a vari aspetti della vita taoista, tra cui “Tiaoqifa”, ovvero “Vari metodi per regolare i flussi del qi”, come ad esempio le vibrazioni sonore, “Daoling yangxing”, ovvero “Nutrimento della natura intrinseca di Daoling”, “Anmofa”, ovvero come ho già detto, esistono sistemi di trattamento dei tredici punti demone, tutti validi ed efficaci. In questo libro ho preferito accennare a questa particolare tecnica, in quanto la considero molto legata all’antica tradizione taoista. Un altro sistema per trattare i punti demone è senza dubbio quello che utilizza una serie di combinazioni connesse alle tre altezze cosmiche, cielo, uomo e terra, oppure l’ancora più pratico sistema della scelta dei punti in base ai sintomi riferiti. Anche se finora abbiamo parlato di tredici punti demone, qui di seguito ne elencheremo diciassette, in quanto esiste una divergenza d’opinione sull’appartenenza al gruppo di alcuni di loro. 1. Renzhong GV-26 “centro dell’uomo” o guigong “palazzo del demone”. Questo punto mette in comunicazione il cielo e la terra attraverso l’uomo, ristabilisce l’equilibrio tra lo yin e lo yang e controlla la faccia e il naso. Risponde molto bene alla moxa. Risulta efficace nei casi di distacco tra lo hun e il po, o quando si è combattuti tra due cose radicalmente opposte tra loro (di cui una negativa, e che non riesce a controllare). 2. Shaoshang LU-11 “piccolo shang” o guixin “religione del demone”. Questo punto gestisce il po, riavvicinandolo allo shen, e permette di ritrovare nelle cose tangibili anche quel significato più profondo che magari possono rappresentare. Aiuta a distaccarsi dalla materialità e consente di ritrovare il valore delle cose perdute (anche dentro di sé). 3. Yinbai SP-1 “bianco nascosto” o guilei “fortezza del demone” Questo punto rinforza la milza ed è molto reattivo alla moxa, gestisce lo yi, ridona la gioia di ricominciare nelle cose in cui si è arresi in seguito a delusioni importanti, o quando si ha perso la voglia di reagire a stimoli forti che si sono subiti. 4. Daling PC-7 “grande collina” o guixin “cuore del demone”. Questo punto è molto efficace nel calmare qualsiasi stato emozionale in eccesso, pacifica lo shen e governa il cuore, viene usato per placare il desiderio di vendetta (anche solo verbale), o quando la mente continua a pensare a una cosa in particolare e non riesce a liberarsene. 5. Shenmai BL-62 “estensione del vaso” o guili “strada del demone”. Questo punto governa lo zhi, è connesso agli istinti sessuali repressi o mal gestiti e viene spesso impiegato in caso di persone che perdono il controllo delle proprie pulsioni sessuali. 6. Fengfu GV-16 “palazzo del vento” o guizhen “cuscino del demone”. Questo punto elimina il vento, nutre il mare dei midolli e calma lo shen. Agisce riportando la quiete nel cuore, in quanto riesce a far intravedere l’ottimismo nelle vicende quotidiane. In Cina è molto utilizzato per sbloccare situazioni rimaste in sospeso per lungo tempo. E’ utile nei seguenti casi: logorrea (parlare troppo), taciturnità (parlare poco), desiderio di suicidio, spaventi di qualsiasi tipo, eloquio incessante, camminata irrequieta, epilessia, disturbi maniacali ossessivi. 7. Jiache ST-6 “osso della mandibola” o guichuang “letto del demone”. Questo punto giova in particolare ai denti e alla mascella, agisce sullo yi della milza, aumenta l’intraprendenza e la voglia di agire, dona nuova energia, permettendo di riscoprire il bello nell’abitudinarietà. Domina il Demone dell’accidia. 8. Chengjiang CV-24 “contenitore di salsa” o guishi “mercato del demone”. Questo punto regola la salivazione, da qui il nome di “contenitore di salsa”, controlla gli occhi e la bocca. Molto legato al demone dell’invidia, combatte tale demone, liberando il paziente dalla morsa che lo attanaglia. 9. Laogong PC-8 “palazzo della fatica” o guilu “strada del demone” o guiku “antro del demone”. Questo punto favorisce la presa di coscienza e controlla l’ira, permettendo di placare lo shen. E’ utile nei seguenti casi: rabbia eccessiva, riso incessante, tristezza, apprensione per qualsiasi cosa. 10. Shangxing GV-23 “stella superiore” o guitang “sala del demone”. Questo punto permette di vedere chiaro, non solo in senso laterale, Ma anche immateriale. Infatti, placa lo shen e aiuta a individuare con maggiore consapevolezza i propri compiti spirituali. E’ utile nei seguenti casi: gonfiore della faccia, demenza, epilessia, capogiri immotivati, dolore agli occhi. 11. Yinxiafeng extra maschile “vento dello yin inferiore” o guican “forziere del demone”. Questo punto è attivo solo nell’uomo e si trova poco più avanti di huiyin CV-1, con il quale spesso viene scambiato. E’ molto usato in caso di annegamento, perché fa uscire l’acqua dai polmoni. Controlla il demone del sesso, imbrigliandolo nelle reti dello shen. 11Yumentou punto della porta di giada” extrafemminile “protuberanza Questo punto è attivo solo nella donna e si trova ai lati del clitoride. Controlla il demone del sesso, imbrigliandolo nelle reti dello shen. 12. Quchi LI-11 stagno della curva” o guitui “gamba del demone”. Questo punto domina tutti gli eccessi di fuoco e controlla l’ira attraverso il lavoro del po e dello shen. E’ utile nei seguenti casi: febbre alta, ira eccessiva, epilessia, delirio, terrore, perdita di memoria. 13. Haiquan punto extra sotto la lingua “sorgente marina” o guifeng “sigillo del demone”. Questo punto controlla l’invidia e la gelosia attraverso il blocco del demone da parte dello shen e dello hun (per questo si chiama “sigillo del demone”). 14. Shenting GV-24 “corte dello shen” o guigong “loggia del demone”. Questo punto è direttamente connesso a niwan (“palla di fango”) e deve essere trattato con moxa (jiufa) e non infisso. Controlla la superbia, il desiderio di essere superiori agli altri e di mettersi in mostra, ed è dominato dallo shen. E’ utile nei seguenti casi: sindromi maniaco depressive, imitazione dei comportamenti altrui, desiderio irrefrenabile di salire su luoghi elevati, voglia di togliersi i vestiti di dosso, occhi sbarrati, perdita di chiarezza visiva. 15. Yanglingquan GB-34 “fonte della collina yang” o guijinggu “tibia del demone”. Questo punto controlla i tendini, gestisce lo hun ed è strettamente connesso all’avarizia, al desiderio di trattenere tutto (anche le feci). E’ utile nei seguenti casi: paura e spavento, epilessia, sospiri ripetuti, angoscia, voglia di fuggire. 16. Xingjian LR-2 “muoversi attraverso” o guihong “demone rosso”. Questo punto controlla lo shen e lo hun, se il fegato è in pieno si manifesterà rabbia, se in vuoto paura. Il nome guihong “demone rosso” è associato alla qualità fuoco. E’ utile nei seguenti casi: rabbia repressa, aggressività, pazzia, epilessia, visione di fantasmi e ascolto di voci, terrore, irritabilità eccessiva. 17. Ruzhong ST-17 “centro del capezzolo” o guibeizi “tazza del demone”. Questo punto non può essere né infisso né trattato con moxa, al contrario, deve essere manipolato secondo la “tecnica dei nove segreti”. E’ utile nei seguenti casi: forme di invidia eccessiva, reazioni aggressive, superbia.
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