Marzo 2014 SIGARETTE ELETTRONICHE Summary I “prodotti contenenti nicotina” (NCPs), quali ad esempio le sigarette elettroniche, stanno seguendo un processo di evoluzione, e si sta affermando un’evidenza tale per cui alcuni di questi prodotti, se non la loro totalità, danno luogo alla somministrazione di nicotina; Ad oggi, le prove che attestano la dannosità per la salute della sigaretta elettronica sono molto esigue, se non irrisorie, soprattutto se compariamo il prodotto con la sigaretta tradizionale; Le sigarette elettroniche sono utilizzate tanto da fumatori quanto da ex-fumatori, mentre l’utilizzo di tali prodotti da parte di non consumatori di sigarette o di ragazzi è assai circoscritto; ASH ritiene sia necessaria una regolamentazione del settore che assicuri la sicurezza e l’affidabilità del prodotto sebbene, in assenza di danni verso terzi, ASH non ritenga appropriata l’inclusione delle e-cig nel quadro delle “smoke-free regulation” che interessano le sigarette convenzionali; ASH supporta l’idea di una regolamentazione che assicuri che le sigarette elettroniche siano sicure ed efficaci. ASH accoglie di buon grado le linee guida del National Institute for Health and Clinical Excellence (NICE) relative alla riduzione del danno, che spingono per un utilizzo dei prodotti a base di nicotina con licenza come supporto per ridurre/smettere di fumare e/o come alternativa alle sigarette tradizionali. Attualmente le sigarette elettroniche sono regolamentate come generici prodotti di consumo. Una volta che sarà entrata in vigore la Direttiva Europea sui Prodotti del Tabacco (TPD), verso la metà del 2016, le sigarette elettroniche contenenti fino a 20 mg/ml di nicotina rientreranno nell’ambito della direttiva stessa. Oltre a quel livello, o nel caso in cui produttori e importatori decidano di muoversi in questa direzione, le sigarette elettroniche verranno regolamentate come “medicinali”. Alternativa alla Nicotina Il fumo è la principale causa di morte prematura del Regno Unito, pur essendo prevenibile. L’obiettivo di salute pubblica è quello di diminuire i danni causati dai prodotti a base di tabacco. Sebbene l’idea base rimanga quella tale per cui gli individui dovrebbero smettere di fumare completamente ed in via definitiva, vi è un certo consenso verso un approccio (regolamentato) basato sulla riduzione del danno – un approccio tale per cui si riesce a ridurre gli effetti dannosi del fumo senza eliminare il comportamento aberrante. Strategie di questo tipo, in passato, si sono rivelate efficaci, come nel caso delle campagne a) contro lo scambio di aghi tra tossicodipendenti e b) per la sensibilizzazione ai rapporti sessuali protetti contro il rischio di contagio dal HIV. Nel 1976 il Professor Michael Russell scriveva: “le persone fumano per la nicotina, ma muoiono per il catrame”. Infatti, i danni derivanti dal fumo sono causati principalmente dalla combustione del tabacco. Per contrasto, prodotti a base di nicotina che non prevedono l’ausilio della combustione, sebbene causino dipendenza, vengono considerati meno dannosi. Di conseguenza, le sigarette elettroniche costituiscono un’alternativa più sana per quei fumatori che non sono in grado di rinunciare alla nicotina, o che non vogliono farlo. Il National Institute for Health and Care Excellence ha messo a punto delle linee guida circa un approccio verso il tabacco orientato alla riduzione del danno. Le raccomandazioni del NICE hanno il fine d’informare, attraverso un approccio orientato alla riduzione del danno, circa le modalità per ridurre il numero di morti e le malattie contratte a causa del fumo. Nell’ambito di queste linee guida, il NICE appoggia l’utilizzo di prodotti a base di nicotina soggetti a licenza come supporto ai fumatori per ridurre il consumo di tabacco, lenendo l’astinenza da nicotina, e come vero e proprio sostituto delle sigarette, possibilmente in modo permanente. Che cosa sono le sigarette elettroniche? Le sigarette elettroniche, altrimenti conosciute come “sistemi elettronici di dispensazione di nicotina” (ENDS), spesso hanno un design che le rende simili alle sigarette, sia a livello visivo che a livello si sensazioni provate all’utilizzo. Sono state pubblicizzate come alternative meno costose e più salutari delle sigarette, che tra le altre cose possono essere usate dove, invece, non è concesso l’uso delle sigarette tradizionali, in quanto non producono fumo. Una tipica e-cigarette si compone di tre parti principali: la batteria, l’atomizzatore ed il cartomizzatore contenente nicotina. La maggior parte dei cartomizzatori contiene nicotina sospesa in glicole propilenico o glicerina ed acqua. Il livello di nicotina contenuta nei cartomizzatori è variabile è può contenere anche degli aromi. Alcune e-cig cono provviste di una luce, posta all’estremità, che si illumina all’utilizzo, simulando l’effetto sigaretta. Quando un individuo aspira dalla sigaretta, un sensore rileva il flusso d’aria e scalda il liquido contenuto nel cartomizzatore, generando vapore. Il vapore, a sua volta, somministra nicotina al consumatore. Il processo non da luogo al rilascio di fumo, sebbene venga emessa della nicotina vaporizzata durante l’esalazione. È sicuro utilizzare le sigarette elettroniche? Un progetto di revisione condotto nel 2009 dal Tobacco Regulatory Group dell’OMS rileva che tanto il grado di nicotina assorbito, quanto la reale sicurezza della sigaretta elettronica, sono variabili che devono essere ancora stabilite con certezza. Ovviamente, in assenza di una valutazione clinica completa e di un attività di monitoraggio a lungo termine della popolazione, non è possibile garantire in modo ineluttabile la sicurezza dell’uso del prodotto. A livello comparato, i danni derivanti dal fumo di tabacco – la principale causa di morte nel Regno Unito – costituiscono una certezza ben consolidata. La maggior parte delle perplessità in tema di sicurezza, relativamente alle sigarette elettroniche, derivano dall'assenza di una regolamentazione del prodotto e dalla sostanziale incongruenza del controllo qualità ad esso associato. L'attuale mancanza di supervisione e vigilanza da parte di un’authority (anche se la MHRA sta definendo delle linee guida, vedi sezione sulla regolazione) implica una notevole variabilità nell'efficacia del dispositivo, nel livello di nicotina dispensata e nel contenuto di nicotina dei cartomizzatori sia tra i vari brand che, talvolta, al loro stesso interno. Inoltre, un recente studio condotto dalla US Food and Drug Administration (FDA) ha sollevato alcuni problemi di sicurezza circa la presenza di tossine rilasciate, in lievi concentrazioni, dal processo di vaporizzazione di alcuni cartomizzatori. Tuttavia, una rilevazione ha mostrato come il passare dalla sigaretta convenzionale a quella elettronica abbia mantenuto si inalterato il livello di esposizione alla nicotina, ma ha anche sostanzialmente ridotto l’esposizione a determinate sostanze nocive. Non vi sono prove sufficienti degli effetti nocivi derivanti dall'esposizione ripetuta al glicole propilenico, la sostanza in cui è sospesa la nicotina. Uno studio conclude, inoltre, che le sigarette elettroniche hanno un basso profilo di tossicità, sono ben tollerate e sono associate unicamente a lievi controindicazioni. Il vapore della sigaretta elettronica può causare danni a terzi? Anche se le sigarette elettroniche non producono fumo, gli utenti, utilizzandola, emanano un vapore ad esso molto simile, composto in gran parte di acqua. Eventuali rischi derivanti dall’esposizione allo “svapo” passivo, molto probabilmente, si limitano ad irritazioni della gola. A fini di ricerca, degli animali sono stati esposti al glicole propilenico per un periodo compreso tra i 12 e i 18 mesi, con dosi 50-700 volte superiori a quelle che l’animale stesso avrebbe potuto assorbire mediante inalazione. Una volta comparati ad animali non sottoposti al “trattamento”, gli esemplari oggetto dell’esperimento non hanno mostrato alcun segno di irritazione, ne generalizzata ne localizzata, mentre reni, fegato, milza e midollo osseo presentavano tutti condizioni di assoluta normalità. È stata sollevata la questione tale per cui, essendo le sigarette elettroniche molto simili, ad impatto visivo, alle sigarette convenzionali, si può generare confusione in merito al loro utilizzo negli ambienti pubblici, come ad esempio nel trasporto pubblico. Tuttavia, dato che la caratteristica più distintiva del fumo di sigaretta è il suo peculiare odore, che si propaga rapidamente, e che esso non viene rilasciato mediante l'uso della sigaretta elettronica, non è chiaro come tale confusione possa essere giustificata. Inoltre, l'assenza di rischi connessi all’inalazione passiva dei vapori delle e-cig è stato descritto come un "vantaggio non considerato" delle stesse. Come alternativa alle sigarette, le e-cig sono da preferirsi in situazioni in cui il fumo passivo pone seri rischi per la salute di terzi, come ad esempio all’interno di un veicolo o dentro casa. Le sigarette elettroniche sono efficaci? Il grado di efficacia dipende dal tipo di effetto che viene misurato. I Professionisti in ambito sanitario probabilmente saranno più interessati alla loro efficacia nell’ausilio a smettere di fumare. Vi sono ben quattro vantaggi ampiamente percepiti e condivisi dai fumatori: il 60 % dei fumatori ritiene che soddisfi la voglia di fumare, il 55% pensa che li aiuterà a ridurre il consumo di sigarette, il 51% che gli permetterà di smettere di fumare e il 51 % che contribuirà alla rimozione dell’odore di fumo stantio. L’efficacia, ad ogni modo, varia in base ai prodotti ed in funzione degli utenti, conformemente alla loro esperienza personale. Attualmente, nel Regno Unito, qualsiasi prodotto contenente nicotina che si prefigge il trattamento della dipendenza da nicotina è considerato un medicinale, ed è quindi soggetto a regolamentazione da parte della MHRA. Di conseguenza, i produttori di e-cig hanno evitato di fare ricorso ad espliciti proclami in questo senso. Inoltre, l'OMS ha dichiarato che "non è provato che la sigaretta elettronica possa fungere da terapia sostitutiva della nicotina". Tuttavia, i dati dei sondaggi indicano come 4 utenti di e-cig su 10 le usano nel tentativo di smettere di fumare e che le ricerche su internet del prodotto eccedono quelle relative a qualunque altro mezzo per smettere di fumare o che fornisca un usufrutto di nicotina alternativo alla sigaretta. Vi sono alcune prove che attestano come l'uso della e-cig generi astinenza tra alcuni fumatori che non avevano intenzione di smettere. I dati empirici disponibili in merito all’efficacia delle e-sigarette come aiuto per smettere di fumare sono limitati, e rischi e benefici sono ancora all’esame degli esperti. Parte della letteratura in materia afferma che le sigarette elettroniche non sono dispositivi efficienti per quanto riguarda la somministrazione di nicotina, producendo solo modesti ed inaffidabili aumenti del livello di nicotina nel plasma sanguigno. Tali risultati sembrano valere in particolare per i nuovi utenti, mentre negli studi condotti su individui che hanno fatto un uso più prolungato della sigaretta elettronica hanno mostrato valori di nicotina più affidabili. In ogni caso, la capacità degli utenti esperti di utilizzare questi dispositivi in modo da massimizzare l’assunzione si nicotina, o il fatto che la variabilità possa dipendere dalla tendenza degli utenti esperti a prediligere l’uso di dispositivi che possono differire significativamente da quelli utilizzati da utenti inesperti, rappresentano variabili ancora da determinare. Tuttavia, vi è una crescente evidenza a sostegno del fatto che le sigarette elettroniche sono sempre più affidabili in quanto strumenti per l’assunzione di nicotina e che esse hanno un effetto benefico nel ridurre la brama soggettiva di nicotina stessa e, a sua volta, nella riduzione del numero di sigarette fumate. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato l’effettiva capacità di alcuni brand di sigarette elettroniche – mediante i loro prodotti – nel ridurre il desiderio di nicotina soggettivo pur somministrando bassi livelli di sostanza nel plasma. Un'altra caratteristica delle sigarette elettroniche che contribuisce, apparentemente, alla loro efficacia è che permettono di perpetrare la componente comportamentale "mano - bocca", fattispecie che non è adeguatamente tenuta in considerazione dalla maggior parte delle terapie sostitutive della nicotina. Quest’ipotesi è stata dimostrata dalla tendenza degli utenti a manifestare voglie ridotte, più lievi sindromi d’astinenza e a ridurre il numero di sigarette giornaliere anche quando gli viene data da usare una e-cig placebo. Il valore potenziale e l'efficacia percepita delle e-cig nel supportare i tentativi di smettere di fumare rappresentano fattispecie opportunamente verificate mediante la somministrazione di sondaggi agli utilizzatori. Raccomandiamo cautela in merito ai risultati di tali sondaggi, in quanto i componenti del campione di riferimento sono stati “reclutati” su un sito web per utilizzatori di e-cig. Tuttavia, una di queste rilevazioni, condotta a livello internazionale, ha riportato come il 72% degli utenti ritiene che le sigarette elettroniche siano utile nel ridurre il desiderio di nicotina e le relative sindromi di astinenza, mentre il 92% ha sostiene che le e-cig gli ha permesso di ridurre il numero di sigarette tradizionali fumate. Infatti, nella stessa rilevazione, Il 96% degli ex-fumatori sostiene che le sigarette elettroniche li hanno aiutati a smettere, mentre il 79% ha manifestato il timore di ricominciare a fumare in caso smettesse di utilizzare le e-cig. Chi utilizza la sigaretta elettronica nel Regno Unito? La consapevolezza del pubblico in merito alle sigarette elettroniche, negli ultimi anni, è cresciuta notevolmente, e questo anche grazie ai media online che hanno giocato, e giocano, un ruolo fondamentale nella crescente popolarità del prodotto. Tra il 2009 e il 2011, le ricerche condotte su Google utilizzando la parola chiave “sigaretta elettronica” sono aumentate nell’ordine delle cinquanta volte, variabile che l'industria ha cercato di sfruttare investendo in vari annunci on line, pagine web e appositi gruppi sui social network. Oltre all'influenza dei media online, appare evidente anche come l’introduzione di misure maggiormente restrittive verso i prodotti del tabacco abbiano indirizzato il pubblico verso l’utilizzo della ecig. Sulla base di un sondaggio predisposto da ASH, il 3% dei fumatori dello UK ha affermato di utilizzare la ecig nel 2010, cifra che è aumentata al 7% nel 2012 e al 11% nel 2013 (vedi figura 1). Analogamente, il numero di persone che affermano di aver provato le sigarette elettroniche è aumentato considerevolmente negli ultimi anni, passando dal 9% nel 2010 al 22% nel 2012, fino a giungere al 35% nel 2013. Tra i bambini, attualmente, l'uso della sigaretta elettronica è limitato a coloro che hanno già provato in precedenza le sigarette tradizionali. ASH stima che attualmente, nel Regno Unito, gli utilizzatori di sigarette elettroniche si aggirino attorno alla cifra di 1.3 milioni, numero composto in buona percentuale da ex-fumatori e fumatori. Si stima possano essere attorno i 400.000 gli individui che sono riusciti a rimpiazzare le sigarette con le e-cig. Per ciò che concerne l’utilizzo della e-cig da parte di non fumatori, le rilevazioni sinora condotte evidenziano come tale fenomeno si presenti con frequenze irrisorie e trascurabili. Regulation Nel febbraio 2014 il Parlamento Europe ha approvato la direttiva tabacco. Le sigarette elettroniche contenenti fino a 20 mg/ml verranno regolamentate da questa direttiva, mentre sopra tale livello, o nei casi in cui vengono presentati come medicinali, sono soggetti alla direttiva farmaci. Una volta che la direttiva tabacco entra in vigore, che dovrebbe essere maggio 2014, gli Stati membri avranno due anni per recepire le nuove norme nel proprio ordinamento. Fino ad allora le sigarette elettroniche, non vendute come medicinali continueranno essere soggetti alle norme generali di protezione dei consumatori ed è responsabilità dei funzionari sugli standard di produzione di verificarne la sicurezza. Requisiti fondamentali stabiliti dalla direttiva: • Un limite sulla concentrazione di nicotina 20mg/ml (siti per vaper riportano che tale concentrazione sia idonea ad un fumatore medio) • Limite di 10 ml per contenitori di liquidi e e-cig 2 ml per i cartomizzatori, cartucce e serbatoi • Dispositivi di sicurezza (ad esempio chiusura a prova di bambino e di apertura) per contenitori e liquidi , cartucce e serbatoi • Avvertenze sulle superfici più grandi dei pacchetti e sull’imballaggio esterno che copra almeno il 30 % della stessa. Questi devono riportare “Questo prodotto contiene nicotina, sostanza che crea dipendenza” e “Si sconsiglia l'uso ai non fumatori” • L’informazione per consumatori deve anche comprendere istruzioni per l’uso , informazioni su dipendenza e tossicità , l'elenco di tutti gli ingredienti e informazioni sul contenuto di nicotina e divieto di materiale promozionale sui pacchetti • I fabbricanti e gli importatori devono assumersi la piena responsabilità per la qualità e la sicurezza dei prodotti e devono comunicare informazioni dettagliate sui loro prodotti alle autorità competenti in ogni Stato membro • Divieto di pubblicità e sponsorizzazione transfrontaliera in linea le misure per i prodotti del tabacco • Gli Stati membri potranno introdurre garanzie supplementari per esempio su limiti di età e aromi nelle sigarette elettroniche. L'MHRA ha detto che "continua a incoraggiare le imprese a presentare spontaneamente domande di licenze per sigarette elettroniche e altri Prodotti Contenenti Nicotina (PCN)". ASH supporta questa raccomandazione. Ricadere nella regolamento per farmaci del Regno Unito comporta alcuni vantaggi per i produttori e gli importatori, rispetto alla regolamentazione prevista dalla direttiva tabacco. Per esempio: • Solo il 5% di IVA, rispetto al 20% per i prodotti di consumo • I prodotti potrebbero essere resi disponibili su prescrizione medica • è consentita la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione • Limiti di 20 mg/ml sulla concentrazione, 10 ml sulle dimensioni delle ricariche e 2 ml per cartucce o serbatoi non sarebbero vincolanti • I prodotti sarebbero ampiamente disponibili. A seguito di un rinvio da parte del Dipartimento della Salute, NICE ha pubblicato, il 5 giugno 2013, una guida sui prodotti del tabacco utilizzati nell’ottica di una riduzione del danno. Questa guida raccomanda l'uso di prodotti che hanno la licenza PCN, utilizzati per una nicotine replacement therapy autorizzate dalla MHRA (che al momento non includono le sigarette elettroniche) ai fini della riduzione del danno. A tal fine si contempla l’uso di prodotti con licenza PCN come sostituti per il tabacco, possibilmente a tempo indeterminato, in modo da ridurre più che far smettere, a fumare di meno, o da astenersi temporaneamente dal fumo. Attualmente, in Gran Bretagna, le sigarette elettroniche non sono disciplinate dalla legge smokefree. In generale, gli utenti sono liberi di usarle nella maggior parte dei luoghi pubblici come bar, ristoranti e sui mezzi di trasporto pubblico, anche se i gestori di alcuni locali ne hanno vietato l’uso. Un vantaggio spesso citato della legislazione smoke-free è che de-normalizza il fumo. Il divieto di fumare nei luoghi pubblici ha rafforzato nella mente di molte persone che tale comportamento sia passato da una normale attività ampiamente accettata ad una anormale e non accettata. Se pensa che le sigarette elettroniche possano minare questo lungo processo, minacciando la prassi, ormai consolidata, del divieto di fumo nei luoghi pubblici, come ad esempio al lavoro o sui mezzi pubblici. Tuttavia ad oggi non ci sono prove a sostegno di questa tesi. Conclusioni ASH riconosce che, mentre gli sforzi per aiutare le persone a smettere di fumare dovrebbero rimanere una priorità, molte persone o non vogliono smettere di fumare o comunque lo trovano molto difficile. Per questo gruppo di persone, i prodotti sostitutivi che sono stati adeguatamente regolati per garantire la sicurezza del prodotto, la qualità e l'efficacia dovrebbero essere resi disponibili come alternativa al tabacco. La maggior parte delle malattie associate al fumo sono causate da inalazione di fumo che contiene migliaia di sostanze chimiche tossiche. Per contro, la nicotina è relativamente sicura. Le sigarette elettroniche, che contengono nicotina senza le tossine nocive presenti nel tabacco da fumo, possono essere un'alternativa più sicura al fumo. Inoltre, le sigarette elettroniche riducono il rischio da esposizione al fumo passivo in luoghi dove è consentito fumare in quanto non producono fumo. Tuttavia, la nicotina è una sostanza che crea dipendenza, le sigarette elettroniche attualmente disponibili sono sicure con un’efficacia variabile, infatti i fumatori sono incerti circa l'efficacia del prodotto. Nella Regno Unito, la legislazione smoke-free esiste per proteggere le persone dai danni causati dal fumo passivo. ASH non ritiene opportuno che le sigarette elettroniche siano soggetti a tale normativa.
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