F Udì Così Prelios SGR difende la scelta suOlinda ^!n»' ,»\ * \ v fS^:^Vv> ;;^^1 >v Parla l'a.d. Paolo Scordino: "Decisione difficile, presa nell'interesse dei quotisti, per evitare che gli andamenti del mercato potessero avere un impatto ancora peggiore sui prezzi finali degli asset" di MARCO BARLASSMA taso Dopo tanti annunci non concretizzati, in un quadro fino ad oggi di assoluta incertezza per tutta l'industria ed il mercato, è stata emanata la norma che consente la proroga straordinaria della durata dei fondi immobiliari quotati in scadenza. Voi cosa farete? I nostri fondi quotati (Olinda e Te- al 21 agosto è in vigore la possibilità per i fondi immobiliari retali di prorogare il termine della liquidazione per i fondi in scadenza a fine 2015. Le società di gestione avranno così due anni in più per smobilizzare gli investimenti. Una buona notizia anche per i piccoli risparmiatori, perché la cessione degli asset immobiliari potrà avvenire in maniera più diluita e quindi senza che il mercato venga inondato di immobili con un conseguente calo delle quotazioni. Soprattutto conside- D rando che il patrimonio dei fondi retail in scadenza da qui al 2020 vale qualcosa come 5 miliardi di euro. Tra chi ha fatto una scelta diversa (che non le ha risparmiato critiche) Prelios, che in precedenza aveva raggiunto un accordo per la cessione in blocco del patrimonio immobiliare del fondo Olinda ad Axa e Apollo per 303 milioni di euro. Un prezzo a sconto — è la critica - rispetto al valore degl immobili stimato dalla Sgr nel dicembre scorso. Ecco come risponde l'amministratore delegato deììt società Paolo Scordino. cla) essendo stati i "pionieri" sono i primi a giungere a scadenza a fine dicembre 2014. Siamo i primi quindi a fronteggiare, in una situazione di mercato negativa da anni, un problema di sistema che riguarda tutta l'industria dei fondi immobiliari, come dimostra la norma recentemente varata. Dal canto nostro e per tutelare i quoti- sti dei nostri fondi, anche in considerazione di quelle che erano le indicazioni circa un'eventuale norma straordinaria (con una proroga massima, per i nostri fondi. di pochi anni), abbiamo trovalo per Olinda una soluzione che ria niamo essere la migliore po^.r alla luce delle condizioni di mn cato prima dell'estate e dei treni che si stanno registrando anche anno, ma senza che alle iniziative per i prossimi mesi: abbiamo ceintraprese e agli annunci avesse duto tutti gli asset residui in porfatto seguito alcun provvedimentafoglio a due grandi investitoto concreto in tempi e con modari internazionali AXA lità per noi utili. Nell'inteReal Estate e Apolresse dei quotisti non lo. Un'operazione potevamo aspettare che sebbene sia a '"Si discuteva della N oltre, e con quesconto - come è sta operazione proroga da oltre un normale che sia abbiamo rispetin una venditato la scadenza anno. Nell'interesse ta "in blocco", ultima prevista dei quotisti non unica perseguidal Regolamenpotevamo aspettare bile nel quadro to di Gestione del di riferimento -, Fondo sin dal col^ oltre" * locamento. permette di stimare un primo rimborso di almeno 85,00 euro L'operazione su Olinda per quota; anche in relaziodunque andrà avanti? ne a quella che sarà nei prossimi Il closing definitivo dell'operaziomesi la data effettiva del closing, ne è previsto entro il 19 dicemla chiusura delle attività di liquidabre 2014, al verificarsi di determizione del Fondo confermerà evennate condizioni locative relative tuali auspicabili ulteriori rimborad alcuni immobili in portafoglio. si, a seguito del completamento In considerazione dell'appetibilità dell'operazione. Cosa altrimenti degli asset in portafoglio, abbiaimpossibile se avessimo aspettato mo preso questa difficile decisioancora altri mesi, nel quadro di inne, nell'interesse dei quotisti, per certezza, e avessimo perso gli acscongiurare il rischio che gli andaquirenti a ridosso della scadenza menti del mercato potessero avere di fine anno. Inoltre deve considesu questi asset un impatto ancora rare che si discuteva della proropeggiore sui prezzi finali, consiga a cui fa riferimento da oltre un derata l'imminente scadenza. Ci aspettiamo, infatti, che, anche con una proroga straordinaria (come quella poi emanata), nei prossimi anni si riversino oltre 5 miliardi di asset dei fondi immobiliari in scadenza (per non considerare l'offerta di immobili pubblici e di beni repossessed dai crediti in sofferenza), in un contesto che dal nostro punto di osservazione non darà segnali significativi di ripresa almePaolo Scordino no a breve-medio termine. a.d. Prete SGR E con Teda? Anche se la norma sulla proroga straordinaria è stata emanata (e quindi abbiamo un'altra eventuale opzione), stiamo continuando a lavorare su ipotesi diverse ed alternative, anche in considerazione della diversa tipologia di asset in portafoglio del Fondo (molto diversi dagli asset del Fondo Olinda) e della composizione dei par- tecipanti al Fondo (il partecipante di maggioranza detiene circa il 88% delle quote). Una delle ipotesi alternative allo studio (come indicato nel rendiconto del fondo al 30 giugno 2014) prevede la scissione del fondo attraverso il mantenimento nel fondo dei cespiti di maggiore liquidabilità entro la data di scadenza e il trasferimento ad un nuovo fondo immobiliare (riservato e non quotato) di quella parte del patrimonio rappresentato dai beni immobili di minore liquidabilità nell' attuale contesto di mercato. Ma quindi cosa sceglierà chi gestisce fondi che stanno per scadere? La soluzione migliore deve essere valutata nel complessivo assetto degli interessi in gioco in ogni singolo scenario. Ogni fondo ha le sue specificità e le sue caratteristiche, in particolare in ragione degli asset e dei conduttori. La proroga potrà rappresentare uno strumento ulteriore per togliere pressione a chi deve dismettere al fine di trovare un acquirente con più calma, ma l'aggiustamento verso il basso dei valori immobiliari sarà ancora significativo in tutti i comparti per tutto il 2014, e seppur in maniera più contenuto anche per tutto il 2015. Solo nel 2016 potrebbero auspicabilmente tornare segnali migliorativi, anche se le recenti dichiarazioni di governanti ed economisti aumentano gli elementi di incertezza per i futuri scenari e trend di mercato. La proroga straordinaria prevista dalla norma recentemente varata nell'ambito della conversione in legge del decreto competitivita, non fermerà però la generazione di un eccesso di domanda che il mercato farà fatica ad assorbire (soprattutto nei prossimi due o tre). A complicare il quadro, oltre alla lentezza burocratica e amministrativa, il Governo sembra intenzionato a procedere con il proprio programma di dismissione del patrimonio pubblico, da tempo annunciato. Le perduranti difficoltà del mercato immobiliare comporteranno un probabile allungamento dell'orizzonte temporale delle dismissioni e una valorizzazione dei beni in vendita anche inferiore a quella ottenibile oggi. I"
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