ate la Come vi zimiaminaAgin lto Adige? democra Che ruolo de vono e i cittad ini nella avere le cittadin d nostra p e rovincia emocrazia della ? Documentazion e winnen Mitreden & Ge cipazione rte pa è ia az cr Demo rt Dì la sia y tò pe DEMOKRATIE Introduzione blufink – Cooperativa Sociale per processi innovativi, composta da Katharina Erlacher e Katherina Longariva, ha progettato in collaborazione con Georg Senoner e Thomas Pichler una serie di eventi. Inoltre hanno collaborato Karl Gudauner, Monica Margoni, Valentino Liberto e Maximilian Lösch. Editore Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano Foto: Consiglio della Provincia BZ & blufink Traduzione: Consiglio provinciale/regionale Grafica: MarameoLab I membri della 1. Commissione legislativa del Consiglio provinciale di Bolzano Magdalena Amhof, Brigitte Foppa, Eva Klotz, Ulli Mair, Josef Noggler, Dieter Steger, Veronika Stirner, Christian Tschurtschenthaler, Alessandro Urzì stanno predisponendo una nuova legge sulla democrazia diretta. Attraverso una serie di incontri sul tema “democrazia e partecipazione” i cittadini e le cittadine sono stati invitati a prendere parte a sette appuntamenti in tutta la provincia per esprimere le loro richieste e formulare le considerazioni sulla nuova legge. Durante questi appuntamenti i cittadini hanno scambiato le loro opinioni direttamente con i politici. I vari contributi alla discussione sono stati raccolti e vengono presentati in questo opuscolo. Servono come suggerimento per la stesura del testo di legge. La selezione si è basata su criteri qualitativi, i dati contenuti non hanno rilevanza statistica. Con una serie di incontri a livello comprensoriale la 1. Commissione legislativa del Consiglio provinciale di Bolzano ha avviato la fase preliminare per l’elaborazione di una nuova legge sulla democrazia diretta in Alto Adige. Percorrere nuove strade e coinvolgere sin dall‘inizio i cittadini è il motto con il quale è stata avviata questa iniziativa. Da parte dei cittadini presenti, la proposta è stata accolta con sorpresa, ma anche sentita come stimolo. Dopo le lunghe discussioni sul disegno di legge relativo all’iniziativa per più democrazia e al rifiuto della legge approvata dal Consiglio provinciale nel corso di un referendum affermativo, il dibattito pubblico era arrivato ad una battuta d‘arresto. Con questo passo, la commissione legislativa ha dato un segnale importante. Soprattutto in un momento in cui la politica soffre di una grave perdita di credibilità, si cerca l’avvicinamento con i cittadini per progettare con loro gli scenari futuri di partecipazione. Nelle serate di discussione molte persone hanno apertamente dato sfogo alla propria rabbia per le carenze e le inadeguatezze della politica. Ma hanno ribadito anche la necessità di una politica responsabile e orientata ai valori e allo sviluppo della provincia. Numerose proposte sui contenuti della nuova legge sulla democrazia diretta confermano che la cultura della partecipazione in Alto Adige è cresciuta costantemente negli ultimi anni. Intromettersi non è più una parola negativa nel nostro tempo, ma una linea guida, la forza motrice della nostra società civile. I partecipanti alle serate di discussione hanno evidenziato anche molti punti critici. La principale richiesta rivolta alla commissione legislativa riguarda una legge equilibrata per la democrazia diretta, regole per un processo di partecipazione semplice e chiaro e un‘informazione indipendente ed adeguata. 1# Primo giro di discussione Domanda: Come sto vivendo la democrazia in Alto Adige La democrazia è il governo del popolo, dal popolo, per il popolo. [Abramo Lincoln] La democrazia è il potere di un popolo informato. [Alexis de Tocqueville] Perdita di fiducia I partecipanti alla discussione attorno ai tavoli hanno evidenziato innanzi tutto una perdita di fiducia da parte dei cittadini nei confronti della politica. Qui, la delusione per le manipolazioni del potere e gli scandali si mescolano con il malcontento per la mancanza di progressi nello sviluppo della democrazia diretta. Strumenti di partecipazione Questo malessere nei confronti della politica indica che i partecipanti hanno messo in discussione il funzionamento della democrazia in generale e non solo le azioni dei singoli leader politici. Molti vedono le prospettive di sviluppo della democrazia in una partecipazione ampia e attiva dei cittadini nel processo politico. Questo deve essere tuttavia supportato da strumenti appropriati. Sono soprattutto i giovani che parlano di questo potenziale creativo. Necessità di valori e di etica Una volta dato sfogo alla rabbia, diventa chiaro che l’interesse della collettività è per molti una cosa seria e pertanto desiderano uno sviluppo responsabile della società. Questo viene sottolineato dalla richiesta di etica, valori e responsabilità. Svizzera come modello di democrazia Il sistema di democrazia diretta in Svizzera è spesso preso ad esempio e definito come un modello di riferimento per lo sviluppo della democrazia diretta in Alto Adige. Tuttavia, molti sostengono anche che appare irrealistico adottare in larga misura le regole svizzere di democrazia diretta. Situazione in Alto Adige La democrazia diretta viene vista come un correttivo e come integrazione alla democrazia rappresentativa. Molti chiedono insistentemente lo sviluppo di strumenti di democrazia diretta. Non pochi vorrebbero poi sostituire la democrazia rappresentativa con un sistema di democrazia diretta, per garantire la partecipazione dei cittadini al processo decisionale. In molti prevale una sensazione di incertezza, su come in futuro si possa garantire la funzionalità del sistema politico. Alcuni partecipanti sottolineano le opportunità di partecipazione offerte dalla democrazia rappresentativa e appaiono scettici circa l‘introduzione del modello politico di democrazia diretta. Molti partecipanti sono del parere che in Alto Adige non sia radicata la cultura della dialettica democratica. Il terreno per la collaborazione costruttiva tra le istituzioni e i cittadini, così come nei gruppi sociali deve essere spianato. Ci si è rammaricati che a scuola non viene offerta un’adeguata formazione politica. Così mancano sia i punti di partenza teorici che l’esperienza pratica nell’esercizio della partecipazione politica. Vipiteno Silandro Merano Brunico Bressanone Bolzano Egna Mappa dell’Alto Adige con i comprensori 18 7 38 25 61 47 69 20 16-30 Anni 31-45 Anni 46-60 Anni 61-... Anni M F =5 Partecipanti Statistica partecipanti 1# Contributi alla discussione Concezione democratica La frustrazione è grande, viviamo in una democrazia fittizia. • Grande distanza tra politici e la popolazione a causa degli scandali degli ultimi anni. • Viviamo in una fase di pre-democrazia. • I cittadini devono essere ascoltati. • I politici hanno ricevuto la loro legittimazione dal popolo e devono farlo partecipare. • Il consenso è dato da una partnership continua. • La democrazia richiede il rispetto per le opinioni degli altri. • Si dovrebbe poter essere di parere contrario ad un certo livello. • La democrazia è una questione difficile e faticosa. • Ci vuole più coraggio civile. • Abbiamo bisogno di una cultura della discussione, del dialogo e del dibattito costruttivo. Nuovi sviluppi La nuova giunta provinciale è più aperta. • L‘era dell’autoritarismo è finita. • C‘è un cambiamento di modelli in atto. • Nei referendum vi è ora un quorum del 40%, che corrisponde al 50% della partecipazione. • I cittadini sono maturi. • La consapevolezza dei cittadini cresce. • Non possiamo più solo stare a guardare. • Gli ultimi referendum mostrano che c’è in corso dibattito sui vari problemi. • Non si attende più che le decisioni vengano calate dall‘alto. • La democrazia non è parte della nostra tradizione. • Siamo viziati e deleghiamo. • Spesso si dice: „Sono contento che siano gli altri a governare“. • La politica è un lavoro. • Non può essere lasciato tutto ai cittadini. • La gente entra con entusiasmo nella politica e poi viene incanalata nel sistema. I contributi sono stati estratti dalle annotazioni dei partecipanti sui tavoli e dalle trascrizioni degli osservatori durante gli interventi orali. Cittadini e politici I cittadini non vengono mai coinvolti. • I rappresentanti politici devono essere più con il popolo. • I politici eletti hanno paura di perdere il potere se il popolo viene incluso nel processo partecipativo. • Tutti i privilegi, la SEL, questioni spinose. • Quello che mi dà più fastidio è che i politici decidano loro stessi sull’entità dei loro compensi. • Per gli errori dei politici devono pagare i cittadini. • I cittadini possono votare una volta e poi per cinque anni devono tacere. • Le decisioni vengono prese a porte chiuse e poi „fatti passare”. • Non dovrebbero essere dottate delle decisioni senza prima sentire la posizione della popolazione. • Ora decidono tutto le lobby. • Senza sistema lobbistico non si può far nulla, perché purtroppo esiste. Opinioni e esperienze relative a referendum e democrazia diretta A Bressanone molti non erano informati. • È stato votato il progetto voluto dalle lobby. • La votazione su altri tracciati è stata impedita. • A Malles le cose sono andate male, perché la votazione in questione riguardava questioni che non rientravano nella competenza del Comune. • I cittadini devono poter votare sulla pianificazione del territorio? • Alla popolazione deve essere spiegato bene tutto, altrimenti la consultazione non ha senso. • Il cinque per cento di persone convinte sono sufficienti per far cambiare opinione il restante 95 per cento. • Non trovo opportuno che si possa votare su tutto. • La democrazia diretta richiede un sacco di energia. • Va chiarito anche in quali casi si possa ricorrere alla democrazia diretta? • La popolazione ha le competenze per partecipare a una discussione su certi argomenti? • Referendum: Le persone spesso sono messe a dura prova. • Se si fosse fatto un referendum, ora non avremmo la MeBo. • Cercare consenso piuttosto che concentrare l’attenzione sui vincitori e perdenti. • Le resistenze devono essere superate e si deve cercare di accontentare la maggior parte della popolazione. • Bisogna prima conoscere i diversi punti di vista. • La democrazia diretta permette di correggere le decisioni della democrazia rappresentativa. • Le persone devono essere coinvolte nel processo decisionale. • I cittadini devono avere la possibilità di fare proposte. Informazione e media Influenza manipolativa dei mass media. • Le opinioni indesiderate vengono screditate. • Non abbiamo la sicurezza di ottenere le informazioni giuste. • Troppo poche informazioni sulle decisioni politiche, anche a livello di gruppi consiliari. • C’è bisogno di una maggiore trasparenza. • Per i referendum è necessario garantire la par condicio nei mass media. • I nuovi media consentono la verifica immediata delle informazioni. • Il ruolo dei social media deve essere ancora chiarito. • Nel processo di formazione delle opinioni dev’essere consentito anche un ripensamento. • Nelle scuole secondarie non c‘è più alcuna educazione politica. Proposte concrete per la democrazia diretta Bisognerebbe registrare regolarmente quali proposte dei cittadini sono poi state attuate. • Votare più di tre-quattro volte è troppo. • Date fisse per le consultazioni 3/4 volte l‘anno. • Prima della raccolta delle firme si dovrebbe svolgere una discussione approfondita tra oppositori e sostenitori. • Il consenso intorno alla questione referendaria è fondamentale per un referendum (vedi l’esempio di Bressanone). • L’ordinamento dei comuni impedisce la democrazia diretta. • Per i progetti di interesse internazionale sono autorizzati a votare non solo i cittadini confinanti. • Le regole non possono essere stabilite dalla maggioranza a sfavore della minoranza. • Fino al 18esimo anno di età, i giovani non possono partecipare al processo politico. • Alcuni mesi prima della loro approvazione le proposte di legge dovrebbero essere pubblicate in rete in un linguaggio comprensibile. Proposte alla democrazia rappresentativa Obbligo di aggregarsi ad un gruppo consiliare rappresenta un problema. • Liste bloccate non sono un esempio di democrazia. • Abolire i partiti a livello comunale. • Ci vuole un livello intermedio tra i cittadini e il consiglio comunale: devono essere attivati i comitati civici. • Attualmente non c’è possibilità di una scelta che vada al di là degli schieramenti politici. • Limitazione del mandato a due legislature. Iniziativa per più democrazia L‘iniziativa è attiva da 20 anni. • Non si può non prendere sul serio, quando vengono raccolte migliaia di firme. • Nonostante una lunga esperienza in materia, l’iniziativa per più democrazia non è stata coinvolta nella stesura della nuova legge. 2# Secondo giro di discussione GRANDI PROGETTI 82 Famiglia 5 URBANISTICA e GESTIONE DEL TERRITORIO 21 Economia 8 Domanda: Su quali temi vogliamo votare * Questi i temi proposti dai partecipanti nel corso dei 7 incontri Energia 8 COSTITUZIONE PROVINCIALE 32 > Autodeterminazione > Processo decisionale > Modelli e processi partecipativi (2) > Partecipazione – processi deliberativi (2) > Scelta dei rappresentanti del popolo/Principi fondamentali, termini > Problema di fondo: divisione dei poteri > Retribuzione dei politici/ costi della politica (5) > Bilancio (10) > Riduzione della burocrazia > Giustizia > Mandare a casa i politici incapaci > Priorità nella gestione del bilancio provinciale > Convenzione finanziaria con lo stato > Convivenza > Controllo sulla distribuzione dei beni comuni e dei soldi pubblici > Convenzioni internazionali > Regolare il flusso di informazioni > Grandi progetti (21) > Aereoporto (12) > BBT (23) > Collegamento su rotaia con l’Oltradige > Elettrificazione della ferrovia della Val Venosta > Grandi opere/progetti devono essere approvati dalla popolazione > Inceneritore > Impatto sull’ambiente? > Finanziamento > Famiglia (2) > Assistenza / Sostegno per bambini > Sostegno / assistenza genitori > Sostegno famigliare > Energia (3) > Acqua > Promuovere la sostenibilità (2) > Fusione azienda elettrica (2) Agricoltura 4 TEMI Regole per la DEMOCRAZIA 145 > Nuova legge per la Democrazia diretta (57) > Legge elettorale (7) > Partecipazione prima delle decisioni e del voto (19) > Democrazia/regole dei processi democratici (26) > Prima della decisione: informazione (4) > Forme di convenienza sociale/sincerità tra politici e elettori (6) > abolizione della democrazia rappresentattiva > Democrazia rappresentativa - competenze (2) > Iniziativa popolare, referendum, informazione, quorum 0% > Elezioni per tutto/ partecipazione ovunque (4) > Gestione del paesaggio > Abitare/edilizia abitativa > Tutela dell’ambiente/ sotenibilitàt (4) > Raccolta funghi > Lavoro > Urbanistica (7) > Mobilità (3) > Ambiente > Risorse (2) > Pesticidi > Promozione di prodotti regionali > Promozione agricoltura biologica (2) > Regole di gioco/ politica economica (4) > Legge bancaria globale > risorse di interesse pubblico come acqua energia devono rimanere bene comune > promuovere strategie econonomiche sostenibili (bio, energia, mobilità) > Sviluppo economico Sanità e sociale 13 > alimentazione e trasparenza > Sanità (2) > Interventi per la non autosufficienza > Riforma sanitaria (7) > Politica per anziani > decriminalizzazione e legalizzazione di cannabis visionE / futuro 65 comuni 31 > Unione (3) > Accompagnamento > autonomia dei comuni in riguardo alla provincia (3) > Decisioni su strutture in comune/comprensorio > Bilancio e pianificazione pluriennale > Bilancio (3) > Distribuzione equa di soldi pubblici > Toponomastica > Futuro Alto Adige (6) > Futuro per l‘uomo (2) > Domande fondamentali della società (3) > Intesa sociale > Linee guida politica culturale 8 > Reddito minimo per tutti – pari opportunità per tutti 3 > In che direzione? > distribuzione equa della > Formazione scolastica ricchezza del paese secondo metodi Montessori, (materiale e sociale) solidarietà, creatività > Il cittadino “maturo”: > Quanti soldi? informato, che fa sentire la sua voce, attivo …come si realizza questo obiettivo? autodeterminazione 9 > Costituzione propria con giustizia propria (2) > Autodeterminazione (4) > Abbandono di un progetto di autonomia fallito > Autonomia o stato libero > Libertà 2# Contributi alla discussione I contributi sono stati estratti dalle annotazioni dei partecipanti sui tavoli e dalle trascrizioni degli osservatori durante gli interventi orali. i Proposte d diretta ia az r democ Il ruolo nella democrazia > Voglio aver voce in capitolo senza dover necessariamente appartenere ad una associazione o partito. > Voglio avere un ruolo partecipativo. Partecipaz ione > Su questioni tecniche devono esseri i tecnici a decidere. > Su questioni riguardanti il comune devono essere i cittadini a decidere a livello comunale > Quanto sono maturi i cittadini per poter partecipare al processo decisionale? > Su questioni di interesse provinciale, devono poter decidere tutti i cittadini della Provincia. > Tutto ciò che viene votato dal Consiglio provinciale, può essere deciso anche attraverso una consultazione popolare. > Se la competenza è a livello europeo, dovrebbe essere possibile solo un referendum a quello stesso livello (in riferimento a Malles). > Dovremmo poter votare su ciò che ci riguarda. > I cittadini dovrebbero votare sulle questioni fondamentali. > Non voglio decidere su inezie, ma sui progetti di una certa portata. > Vorrei poter dire la mia anche per le piccole cose. > Delegare le decisioni ai politici significa anche democrazia. > Vorrei delegare le questioni che non capisco. > Ci vuole un riscontro positivo nella popolazione prima del voto su un disegno di legge. e Formazion ni e io in op delle ione partecipaz > Ci sono molte richieste, ma molti cittadini non sanno quali passi è necessario fare. > Delegare la responsabilità ha spesso a che fare con la convenienza. > Molti dicono: “non mi interessa “ e non “io sono contrario.” > L’utilizzo di strumenti di partecipazione promuove un processo di apprendimento. > Quando una soluzione viene adottata con successo altrove, allora la provo anch’io. > E ‘necessario trasmettere un senso di responsabilità alle persone. > La necessità di essere coinvolto come cittadino, sorge quando la politica non è in grado di risolvere le cose in modo soddisfacente. > Ci dovrebbero essere contributi per iniziative che promuovono questioni di pubblica utilità. > Dovremmo avere la possibilità di votare e di fare proposte. Le proposte dovranno essere pubblicate in modo trasparente su Internet. > Il divieto di svolgere referendum prima di una elezione serve solo per impedire la partecipazione. Nessuna legge provinciale lo impone. > Ci vogliono due date fisse all’anno per i referendum. In Svizzera ce ne sono quattro. > Non si tratta tanto degli argomenti del voto, quanto piuttosto del metodo di voto. > Ci vuole un comitato che decida ciò che può essere votato. > 8.000-10.000 firme sono sufficienti per chiedere un referendum. Ciò corrisponde ad un mandato in Consiglio provinciale. > L’uso di Internet per il voto su singoli progetti. > Il modello svizzero non è trasferibile alla nostra realtà. > Qual è la differenza tra il referendum e la consultazione popolare? Non ce ne sono. Entrambi non sortiscono alcun effetto. Informazio e media ne > L’informazione è molto importante > Ci vuole un opuscolo informativo sul referendum. > L’informazione è fondamentale se si desidera implementare la democrazia diretta. > I cittadini ricevono informazioni preconfezionate. Sulle cose fondamentali non si discute. > Per la democrazia diretta si ha bisogno di mezzi di informazione liberi. > Il ruolo dei mass media a Bressanone è stato controproducente. ilità responsab ione ipaz partec ù legge per pi ia az r democ quorum firma ni informazio 3# Terzo giro di discussione Domanda: Cosa ci aspettiamo dalla nuova legge sulla democrazia diretta Avere voce in capitolo come cittadini. Il referendum e l’iniziativa popolare sono al centro della legge sulla democrazia diretta. Il primo corrisponde al desiderio che il popolo sovrano disponga di un correttivo alle decisioni adottate dai rappresentanti politici eletti. Il secondo si basa sulla convinzione che la popolazione dovrebbe avere un diritto di iniziativa per avanzare autonomamente delle proposte legislative. L’utilizzo degli strumenti deve essere facilitato e incoraggiato; fondamentale è una soglia bassa per la raccolta delle firme, un metodo semplice per l’autenticazione delle firme, così come un quorum basso o nullo per il voto stesso. La legittimità della decisione spetta a coloro che hanno effettivamente votato. Alcuni chiedono la possibilità di sottoporre le decisioni della giunta provinciale a referendum. Voci scettiche temono una marea di consultazioni in caso di soglie minime per i referendum, con il risultato che una piccola minoranza di votanti deciderà per la maggioranza di coloro che non partecipano al voto. Decisivo per il dibattito sui referendum è stato il tema dell’informazione. Il punto di partenza sono state le riflessioni dei partecipanti sulla sensibilizzazione e la cultura del dibattito. Ogni scelta politica dovrebbe includere i diretti interessati, essere orientata verso il bene comune e avvenire sulla base di argomenti adeguati. Le perizie spesso non sono sufficienti ad illustrare in modo approfondito il problema. Solo se si è interessati direttamente, si possono formulare posizioni che sono essenziali per la sostenibilità delle soluzioni. Nel caso di strumenti di democrazia diretta, a giudizio unanime dei partecipanti, andrebbe osservato il principio di assicurare una informazione completa, pertinente e obiettiva per i cittadini in quanto essi hanno un ruolo attivo nel processo decisionale. Questo compito potrebbe essere assunto da un organismo indipendente. In particolare appare opportuno che gli elettori ottengano insieme alla scheda un opuscolo referendario che illustri il problema dalle diverse angolazioni. In questo caso, i sostenitori e gli oppositori dovranno ricevere lo stesso spazio per illustrare le proprie posizioni. I partecipanti hanno ripetutamente affrontato questioni come la coscienza politica e civile, le regole del gioco, l’ascolto, la cultura del dibattito e l’orientamento del consenso. Sono necessari sforzi a vari livelli per far crescere la capacità di dialogo e di compromesso e allineare il dibattito politico sul bene comune. La “capacità di provare” forme partecipative e democratiche apre la strada ad una società disposta a imparare. È disposto a percorrere una via, chi ha un obiettivo. Pertanto, in futuro, è sempre più necessario – questa la valutazione di alcuni partecipanti affrontare le prospettive a lungo termine piuttosto che rallegrarsi di decisioni a breve termine. Una visione è un insieme di scenari per un buon sviluppo di tutta la comunità. 3# Contributi alla discussione I contributi sono stati estratti dalle annotazioni dei partecipanti sui tavoli e dalle trascrizioni degli osservatori durante gli interventi orali. Le richieste alla commissione legislativa > Legge per la Democrazia Diretta > Referendum e iniziativa popolare con 10.000 firme > Nessun ostacolo e limiti temporali per le possibilità di compartecipazione > Basso quorum > Le donne nella Commissione legislativa debbono sviluppare una tale pressione da riuscire ad istituire un fondo per sostenere l’iniziativa per più democrazia. > Referendum confermativo per le leggi del Consiglio provinciale e delibere della Giunta provinciale come prova che è iniziata una nuova era > Ogni cittadino dovrebbe poter autenticare le firme. > La democrazia diretta include anche la decisione relativa all’auto-determinazione. > Quello che rientra nella democrazia rappresentativa, deve essere anche oggetto di consultazione (da parte del popolo). > Se inizia una nuova era, non ho bisogno di correre dietro ai politici per autenticare le firme per l’iniziativa per piú democrazia. > Come idealista, accolgo con favore l’iniziativa di una nuova legge. Come realista, ho dei dubbi. I politici potrebbero impedire molte opportunità di partecipazione per paura della gente. > Voto indipendente dagli schieramenti politici. > Sono scettico e curioso. > Creare una sintesi tra la proposta di legge dell’iniziativa e la legge del Consiglio provinciale. > Pensare a lungo termine quando si scrive la legge, in modo che in cinque anni non si renda necessario un nuovo dibattito. > Se la Costituzione vieta il voto per l’autodeterminazione, deve essere possibile almeno un sondaggio. > La Commissione legislativa deve scrivere le leggi in modo tale che non bisogna riscriverle mai più. > Le modifiche ci saranno sempre, perché cambia anche la societá. > La democrazia diretta deve svolgere un ruolo di equilibrio tra maggioranza e minoranza. > La democrazia diretta serve da controllo. La popolazione deve poter essere attiva o agire da freno. > Inviare l’opuscolo informativo e nessun’altra pubblicità. Senza informazione non vi può essere una buona decisione. > C’è bisogno di sviluppare una nuova cultura della discussione. Si protesta solamente e basta. Abbiamo scordato come parlare gli uni agli altri. > Rapporto di partenariato tra i responsabili politici e le persone in strada. > Possiamo risolvere i problemi solo insieme. Per fare questo abbiamo bisogno di regole chiare, che possiamo decidere noi stessi. > Integrare i cittadini nei processi decisionali, non solo dare loro il voto alle elezioni. Abbiamo un mosaico comune di verità. > Il problema della dittatura della maggioranza (50 + 1). > Sarei felice se si fosse aprisse una nuova era. > Sarei stupito se iniziasse una nuova era. > I politici dovrebbero spiegare meglio ciò che vogliono. > Vorrei leggi più semplici che siano comprensibili a tutti e non troppo complicate. > La situazione per me come artigiano è insopportabile. Dobbiamo ridurre la quantità di leggi e non lasciare decidere tutto a Roma e Bruxelles. > La politica significa creare la qualità della vita e mettere le persone al centro. > La partecipazione non basta. > Implementare i risultati in quanto volontà popolare > Finanziamento pubblico delle iniziative, in modo che nessun funzionario pubblico debba venir pagato per questo. PPO SVILU ZIONE ECIPA PART INI ITTAD DEI C ZIONE ILIZZA B A S DINI ON CITTA RESP À DEI T N O VOL IA CRAZ ATIVA DEMO N E S T E R P RAP TIVA ECIPA PART TA DIRET Interventi Chi potrebbe meglio riassumere lo stato d’animo e lo svolgimento di queste serate, che i partecipanti stessi? Qui di seguito alcune dichiarazioni: “Questo evento può aiutare a migliorare la mia opinione sulla democrazia rappresentativa.” “Oggi si è avuta la cultura della rinascita della base.” “E ‘difficile trovare un denominatore comune.” “Questa iniziativa è adatta alla costruzione del consenso. Ci vuole tempo, ma si può parlare. “ “Questo evento è una farsa.” “Abbiamo raccolto anche risultati controversi.” “Volevo una discussione aperta sulla democrazia diretta. Ma le cose sono andate diversamente. “ “Se questo oggi è l’inizio di qualcosa di nuovo, sarei sorpreso!” “A questo primo passo della Consiglio provinciale di partecipazione e democrazia della base ne devono seguire degli altri.” Orientamenti Altre iniziative, che continuano su questa via della partecipazione dei cittadini, sono già in preparazione. Nel mese di gennaio / marzo 2015 si susseguiranno una serie di incontri con le associazioni e le organizzazioni per lavorare sulla questione della partecipazione dal loro punto di vista. La società civile organizzata è un importante collegamento tra la popolazione e la politica. Essa contribuisce in modo significativo a creare un ampio consenso sociale sulle decisioni politiche.
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