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Profili
contrattuali
della
gestione in bonis delle crisi:
dall’accordo di standstill al
piano di risanamento attestato
LA GESTIONE DELLA CRISI DI IMPRESA
Dott. Stefano Lunardi
31 gennaio 2014
Dallo standstill al piano attestato:
1. SVILUPPO DEL PROCESSO
2. TIPOLOGIE DI OPERAZIONI E DI PIANI INDUSTRIALI
3. LA PIANIFICAZIONE FINANZIARIA A BREVE TERMINE
4. CONTENUTO TIPICO DEL PIANO INDUSTRIALE
5. LA DISCUSSIONE DEL PIANO, EFFETTI SUL SISTEMA BANCARIO
6. LE PRONUNCE DEL PROFESSIONISTA
7. ALCUNI PUNTI DI ATTENZIONE
1. SVILUPPO DEL PROCESSO
2. TIPOLOGIE DI OPERAZIONI E DI PIANI INDUSTRIALI
PIANO DI RISANAMENTO EX ART. 67, 3° COMMA, LETT. (D), L. FALL.
PIANO:
risanamento dell’esposizione debitoria dell’impresa
riequilibrio della sua situazione finanziaria (complessiva)
PROFESSIONISTA:
attestazione di veridicità dei dati aziendali
attestazione di fattibilità del piano
2. TIPOLOGIE DI OPERAZIONI E DI PIANI INDUSTRIALI
RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI EX ART. 182 BIS L. FALL.
PIANO (sotteso all’accordo di ristrutturazione):
ristrutturazione dei debiti con creditori per almeno il 60% dei crediti
capacità assolvimento crediti estranei all’accordo in particolari termini (120 gg.
dall’omologazione se scaduti, entro 120 gg. dalla scadenza se non scaduti alla data di
omologazione)
ACCORDO:
con i creditori rappresentanti almeno il 60% dei crediti
PROFESSIONISTA:
relazione sulla veridicità dei dati aziendali
relazione sulla attuabilità dell’accordo con particolare riferimento alla idoneità ad assicurare
l’integrale pagamento dei creditori estranei nel rispetto dei particolari termini di legge
3. LA PIANIFICAZIONE FINANZIARIA A BREVE TERMINE
PRIMA DELL’AVVIO DEL PROCESSO
consente di comprendere entità e momenti della tensione finanziaria immediata
contribuisce alla scelta del tipo di operazione da intraprendere
permette il miglior utilizzo delle risorse finanziarie disponibili, in rapporto ai limiti di legge
consente di regolare correttamente i flussi finanziari intragruppo
DOPO L’AVVIO DEL PROCESSO
continuo aggiornamento delle condizioni finanziarie a breve dell’impresa
documento imprescindibile per il Professionista
documento frequentemente richiesto dalle banche
utile componente del piano industriale
3. LA PIANIFICAZIONE FINANZIARIA A BREVE TERMINE
Esempio di documento di pianificazione finanziaria per 13 settimane
Customer Trade Collection
03-gen
898
10-gen
211
17-gen
451
24-gen
331
07-feb
1.099
28-feb
585
07-mar
1.071
21-mar
802
28-mar
1.252
-
-
-
-
-
-
-
-
211
451
331
503
1.099
673
721
585
1.071
700
802
1.252
Supplier Trade Payments
(941)
(524)
(665)
(552)
(807)
(602)
(898)
(850)
(686)
(593)
(927)
(190)
-
-
-
(190)
-
-
(504)
-
(290)
F-24
-
-
-
Other Operating Payments
-
(90)
(941)
(43)
Total Operating Payments
Net Cash Flow from Operations
-
-
14-mar
700
-
(444)
-
21-feb
721
898
-
-
14-feb
673
Total Operating Receipts
Salaries
-
31-gen
503
-
-
(320)
-
-
-
(200)
-
-
-
(200)
-
(90)
(220)
(21)
(55)
(58)
(211)
(54)
(13)
(58)
(188)
(21)
(534)
(884)
(1.063)
(686)
(607)
(1.055)
(1.013)
(952)
(862)
(934)
(981)
(948)
(324)
(432)
(732)
(183)
493
(382)
(292)
(367)
209
(233)
(178)
304
(50)
-
-
-
Intercompany payment
-
-
(50)
-
-
-
-
-
-
Intercompany receipt
-
-
1.200
-
-
-
-
800
-
-
-
-
-
Intercompany Net Cash Flow
-
-
1.150
-
-
-
-
800
-
(50)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
508
(367)
159
(233)
(178)
304
Debt Payments
New Loan
Net Cash flow from financing activities
Net Cash Flow
(43)
-
(324)
718
(732)
(183)
493
(382)
BoP Cash
599
556
232
950
218
35
528
146
654
286
445
212
34
Net Cash Flow
(43)
(324)
718
(732)
(183)
493
(382)
508
(367)
159
(233)
(178)
304
EoP Cash
556
232
950
218
35
528
146
654
286
445
212
34
338
4. CONTENUTO TIPICO DEL PIANO INDUSTRIALE
1.
Presentazione dell’impresa o del Gruppo di imprese
2.
Andamento storico recente (sintesi commentata dei bilanci degli ultimi 3 esercizi)
3.
Ragioni della crisi
4.
Linee guida del piano industriale previsionale, e principali assunzioni
5.
Piano industriale patrimoniale, economico e finanziario pre «manovra finanziaria»
6.
«La manovra finanziaria»: proposta di risanamento o ristrutturazione, inquadramento giuridico e
termini finanziari ed economici
7.
Piano industriale patrimoniale, economico e finanziario post «manovra», e pianificazione finanziaria a
breve termine
8.
Crono-programma proposto per l’operazione
9.
Allegati: piani di ammortamento per banca / creditore, illustrazione delle principali operazioni, etc.
4. CONTENUTO TIPICO DEL PIANO INDUSTRIALE
VALUTAZIONI DA PARTE DELL’IMPRENDITORE
Tempistiche: considerazione della durata stimabile dell’operazione, e recepimento degli effetti sul piano
industriale
Action plan: l’importanza di un piano operativo di declinazione in azioni del piano industriale
Contenuto: tenere presenti le indicazioni di prassi (p.e. «Linee-guida per il finanziamento alle imprese in
crisi», Università di Firenze, CNDCEC, Assonime) e giurisprudenza in materia
Fonti: acquisire informazioni statistiche di settore, studi e ricerche recenti, e in generale dati oggettivi che
consentano di suffragare adeguatamente sia la situazione di crisi che le prospettive assunte nel piano
industriale
Consulenti: valutare il supporto di esperti indipendenti e autorevoli in relazione alla tipologia di piano (di
sviluppo, conservativo, liquidatorio), alle linee guida (continuità o turn-around), e con riguardo a tutto il
piano o parti di questo (per esempio ricavi)
Dati di partenza: attenzione particolare alla solidità dei dati di partenza (il Professionista svolgerà attività di
revisione contabile) e alla scelta del riferimento temporale della situazione contabile di partenza (per i
possibili successivi differimenti della data di stipula)
5. LA DISCUSSIONE DEL PIANO
EFFETTI SUL SISTEMA BANCARIO
DISCUSSIONE E CONDIVISIONE DEL PIANO CON IL PROFESSIONISTA
in relazione alla veridicità dei dati di partenza:
importanza della predisposizione di tutti i documenti contabili necessari per tempo, con riferimento alla data più
prossima, e approccio corretto al lavoro di revisione del Professionista da parte dell’imprenditore e dei suoi addetti
il Professionista svolgerà questa parte del suo lavoro con l’approccio di una revisione contabile limitata (principio
International Standard on Review Engagements ISRE 2400, Engagement to Review Historical Financial Statements,
emanato dall’International Auditing and Assurance Standard Board IAASB) o di revisione secondo procedure concordate
(principio International Standard on Related Services ISRS 4400, Engagements to Perform Agreed-upon Procedures
regarding Finalcial Information”); le procedure derivanti da tali criteri non costituiscono una revisione contabile completa,
la natura e i limiti insiti in tali procedure, inoltre, non consentono necessariamente di rilevare errori, frodi, o altre
irregolarità eventualmente commesse
in relazione alla fattibilità del piano o dell’accordo:
il Professionista svolgerà questa parte del suo lavoro con l’approccio dettato dal principio International Standard on
Assurance Engagements ISAE 3400, The Examination of prospective financial information
attenzione alla pianificazione finanziaria di breve periodo e alla sostenibilità del piano nel corso delle negoziazioni
condivisione del piano industriale con la struttura aziendale e i principali operatori aziendali che lo dovranno attuare
individuazione e svolgimento di analisi di sensitività
riguardo alle osservazioni del Professionista nella formulazione della versione finale del piano
5. LA DISCUSSIONE DEL PIANO
EFFETTI SUL SISTEMA BANCARIO
DISCUSSIONE E CONDIVISIONE DEL PIANO CON LE CONTROPARTI (BANCARIE)
L’avvio del processo (di risanamento o ristrutturazione) determina la classificazione del debito verso banche a «partita incagliata»
(«esposizione nei confronti di soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo
periodo di tempo») per tutte le linee di credito da parte del sistema bancario (cfr. Circ. B.d.I. n. 272 del 30 luglio 2008 aggiornata al 16 luglio
2013, rif. capitolo 2; Circ. B.d.I. n. 139 dell’ 11 febbraio 1991 aggiornata al 29 aprile 2011, rif. capitolo 9)
Il debito verso banche viene quindi incluso nella categorie del «credito deteriorato», per l’imprenditore in crisi e per il gruppo di imprese del
quale l’imprenditore in crisi fosse controllante.
La classificazione a partita incagliata determina per le banche:
il peggioramento del rating alla classe prevista
il conseguente immediato incremento del rischio e della perdita attesa
il conseguente innalzamento del livello decisionale per la pratica
la necessità di appostazione di specifici accantonamenti (coverage ratio medio per 20 gruppi bancari ispezionati pari al 21%, fonte «La
recente analisi dei prestiti deteriorati condotta dalla Banca d’Italia: principali caratteristiche e risultati», 29 luglio 2013, Banca d’Italia)
la impossibilità di funzionamento normale delle linee bancarie, e di concessione di nuova finanza se non nell’ambito di un processo
normativamente individuato
Successivamente alla positiva conclusione del processo di risanamento o ristrutturazione, la posizione è classificata a «credito ristrutturato»,
sempre nell’ambito della categoria di «credito deteriorato», e al verificarsi della prima inadempienza sul credito ristrutturato le banche
classificheranno l’intera posizione fra le sofferenze («esposizione verso una controparte in stato di insolvenza anche se non accertato
giudizialmente o in situazione equiparabile») o gli incagli (cfr. Circ. B.d.I. n. 139 dell’ 11 febbraio 1991 aggiornata al 29 aprile 2011, rif. capitolo
9)
6. LE PRONUNCE DEL PROFESSIONISTA
CONTENUTO DEL DOCUMENTO:
contenuto «tipico» suggerito dalla prassi (Circ. Istituto Ricerca DCEC n. 30 dell’ 11 febbraio
2013; Linee-guida per il finanziamento alle imprese in crisi, 2010, Università di Firenze –
CNDCEC - Assonime): incarico, perimetro, debitore in crisi, finalità dell’attestazione, esame
del piano, conclusioni, limitazione o assenza di condizioni e caveat
veridicità dei dati contabili di partenza
fattibilità del piano o idoneità dell’accordo a consentire lo scopo di risanamento /
ristrutturazione prefisso dalla procedura
TIPOLOGIE DI DOCUMENTI:
art. 67 L. Fall.: attestazione di veridicità dei dati aziendali e di fattibilità del piano
art. 182 bis L. Fall.: relazione sulla veridicità dei dati aziendali e sull'attuabilità dell'accordo
con particolare riferimento alla sua idoneità ad assicurare l'integrale pagamento dei creditori
estranei nel rispetto dei termini di legge (necessario esame del piano industriale sotteso
all’accordo di ristrutturazione)
7. ALCUNI PUNTI DI ATTENZIONE
Alla luce delle tempistiche medie di durata di tali processi:
valutazione delle esigenze finanziarie del periodo sino alla stipula
crono-programma dell’operazione
data di partenza del Piano industriale
data di partenza degli impegni finanziari «ristrutturati»
ragionamento su date di partenza «mobili»
Grazie.