14-05-12 relazione 6_La Responsabilità Organizzativa

Catania, 12 Maggio 2014
SOCIETÀ ITALIANA DI ANESTESIA RIANIMAZIONE EMERGENZA E DOLORE
Obiettivo Responsabilità
La Responsabilità Organizzativa:
esperienze a confronto
Domenico Colimberti
Consiglio direttivo nazionale SIQUAS
(Società Italiana per la Qualità dell’Assistenza Sanitaria)
La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
“Responsabilità:
possibilità di prevedere
le conseguenze del
proprio comportamento
e correggere lo stesso
sulla base di tale
previsione”
Nicola Abbagnano
Colimberti 2014
Dizionario di filosofia, UTET, Torino, 1971
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Updated
edition, SAGE
Publications,
Inc., 2007
Gareth Morgan
“Le organizzazioni sono delle realtà
socialmente costruite che si trovano più nelle
menti dei loro membri che nelle strutture”
Colimberti 2014
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Paul E. Plsek
Trisha Greenhalgh
BMJ 2001;323:625–8
BMJ 2001;323:685–8
BMJ 2001;323:746-9
BMJ 2001;323:799-803
“The challenge of
complexity in health care”
Colimberti 2014
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
La scienza dei sistemi complessi adattivi
fornisce concetti e strumenti importanti per
rispondere alle sfide dell’assistenza sanitaria
nel 21° secolo.
La pratica clinica, l’organizzazione, la gestione
delle informazioni, la ricerca, la formazione e
lo sviluppo professionale sono interdipendenti
e configurano altrettanti sistemi complessi
autoregolati e interagenti.
The challenge of complexity in health care
Paul E Plsek, Trisha Greenhalgh BMJ 2001;323:625–8
Colimberti 2014
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Nei sistemi complessi, l’imprevedibilità e il
paradosso sono sempre presenti, e alcuni loro
elementi rimangono non conoscibili.
Nuovi paradigmi concettuali, includenti una
visione del mondo dinamica, emergente,
creativa e intuitiva, devono sostituire i
tradizionali approcci “riduci and risolvi”
all’assistenza clinica e all’organizzazione dei
servizi.
The challenge of complexity in health care
Paul E Plsek, Trisha Greenhalgh BMJ 2001;323:625–8
Colimberti 2014
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Il pensiero manageriale vede l’organizzazione
come una macchina e crede che analizzando
isolatamente ciascuna delle sue parti, specificando
in dettaglio i cambiamenti, combattendo le
resistenze al cambiamento e riducendo la
variabilità si possono ottenere risultati migliori.
Per contro, il pensiero complesso suggerisce che le
relazioni fra le parti sono più importanti delle parti
stesse, e che specifiche minime favoriscono la
creatività più dei piani dettagliati.
Colimberti 2014
Complexity, leadership, and management in healthcare organisations
Paul E Plsek, Tim Wilson BMJ 2001;323:746–9
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
La formazione e l’addestramento tradizionali
sono prevalentemente orientati all’incremento
della competenza (conoscenza, abilità e
attitudini).
Nel mondo complesso di oggi noi dobbiamo
orientare la formazione non verso la mera
competenza ma verso la capacità (l’abilità di
adattarsi al cambiamento, di generare nuove
conoscenze e di migliorare continuamente I
risultati). Coping with complexity: educating for capability
Sarah W Fraser, Trisha Greenhalgh BMJ 2001;323:799–803
Colimberti 2014
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
La capacità viene potenziata mediante il feedback
sui risultati, le sfide dei contesti non conosciuti e
l’uso di metodi non lineari come la narrativa e
l’apprendimento in piccoli gruppi e basato sui
problemi. La formazione della capacità deve
essere focalizzata sui processi (accompagnando i
discenti a costruire i propri obiettivi di
apprendimento, a ricevere i feedback, a riflettere
e a consolidare) ed evitando obiettivi con
contenuti rigidi e prescrittivi.
Colimberti 2014
Coping with complexity: educating for capability
Sarah W Fraser, Trisha Greenhalgh BMJ 2001;323:799–803
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Julio Frenk, MD, Lincoln Chen, MD, Zulfiqar A Bhutta, PhD, Jordan Cohen, MD, Nigel Crisp, KCB,
Timothy Evans, MD, Harvey Fineberg, MD, Patricia Garcia, MD, Yang Ke, MD, Patrick Kelley, MD,
Barry Kistnasamy, MD, Afaf Meleis, PhD, David Naylor, MD, Ariel Pablos-Mendez, MD, Srinath Reddy,
MD, Susan Scrimshaw, PhD, Jaime Sepulveda, MD, David Serwadda, MD and Huda Zurayk, PhD
Health professionals for a new century:
transforming education to strengthen
health systems in an interdependent world
The Lancet, 376:9756, pp. 1923-58 (December 2010)
Colimberti 2014
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Modelli
(per guidare responsabilmente le organizzazioni sanitarie)
• accreditamento istituzionale (DPR 14 gennaio 1997)
• clinical governance
• ISO 9001:2008 (e 9004:2009)
• EFQM
• progetto Joint Commission International – Sicilia
• accreditamento Joint Commission International
• nuovo modello di accreditamento istituzionale
(intesa stato – regioni del 20 dicembre 2012)
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio
1997 (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana del 20 febbraio 1997, n. 42, S.O.
“Approvazione dell'atto di indirizzo e
coordinamento alle regioni e alle province
autonome di Trento e di Bolzano, in materia di
requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi
minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da
parte delle strutture pubbliche e private”
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
“La Direzione aziendale provvede alla
definizione delle politiche complessive
dell'azienda ed esplicita gli obiettivi da
raggiungere, sia per la tipologia ed i volumi
che per la qualità delle prestazioni e dei
servizi che intende erogare.
La Direzione deve esplicitare ai presìdi, alle
unità operative ed alle altre articolazioni
organizzative, il ruolo, gli obiettivi e le
funzioni assegnate agli stessi.”
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
“È adottato un documento in cui sono esplicitati:
- la missione (la ragion d'essere dell'organizzazione ed i valori cui
si ispira);
- le politiche complessive (l'indirizzo dato dalla Direzione
Generale, che consiste nel definire i campi prioritari di azione e
quali metodi adottare per raggiungere gli obiettivi);
- gli obiettivi:
a) articolati nel tempo;
b) congruenti con gli obiettivi dei livelli organizzativi sovraordinati;
- l'organizzazione interna con particolare riferimento a:
a) l'organigramma con il quale vengono individuati i responsabili delle
articolazioni operative e delle funzioni di supporto tecnico-amministrativo;
b) i livelli di responsabilità;
c) le modalità di erogazione del servizio;
d) le prestazioni e/o le attività erogate.”
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
“A framework through
which NHS organisations
are accountable for
continually improving the
quality of their services
and safeguarding high
standards of care by
creating an environment
in which excellence in
clinical care will flourish.”
G. Scally and L. J. Donaldson, BMJ (4 July 1998): 61-65
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Capitolo 17 “Il governo
clinico nella gestione
dell’unità operativa
complessa”
Domenico Colimberti - 2008
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“… L’approccio sistemico al perseguimento
dell’efficacia, dell’appropriatezza e della sicurezza
delle prestazioni assistenziali è reso necessario dalla
crescente complessità organizzativa delle istituzioni in
cui le prestazioni assistenziali vengono erogate, dalla
sempre più frequente esigenza di interventi
multiprofessionali integrati, dalla sempre più rilevante
quantità di informazioni derivate dalle evidenze
scientifiche e dalla sempre maggiore disponibilità di
sofisticate tecnologie complesse.
In un tale contesto, l’insieme degli strumenti del
governo clinico costituisce un intelligente modello di
gestione, finalizzato ad integrare dinamicamente gli
operatori, i pianificatori, i controllori e gli utenti dei
servizi sanitari, e fondato su principi deontologici
largamente condivisi dalla comunità internazionale
dei professionisti dell’assistenza sanitaria.”
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
ISO 9000
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Gli 8 “principi” delle norme ISO 9000
•
•
•
•
•
•
•
•
orientamento al cliente
leadership
coinvolgimento del personale
approccio per processi
approccio sistemico alla gestione
miglioramento continuo
decisioni basate su dati di fatto
rapporti di reciproco beneficio con i fornitori
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
EFQM fundamental concepts
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Regione Siciliana
Assessorato Regionale della Sanita’
ASSESSORATO DELLA SANITA’
DECRETO 11 gennaio 2008
Approvazione degli standard per la gestione del
rischio clinico per le strutture ospedaliere e le centrali
operative SUES 118
(GURS n. 8 del 15 febbraio 2008- parte I)
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Articolo 2
“ … ciascuna struttura ospedaliera,
pubblica o privata, e centrale operativa 118
è obbligatoriamente tenuta ad effettuare,
con cadenza semestrale, una
autovalutazione del livello di rischio
mediante verifica, per ciascun elemento
misurabile riportato nel manuale, del
livello di aderenza della struttura rispetto
ai singoli standard …”
Colimberti 2014
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Ciascuno standard è seguito dall'intento e da uno o più
elementi misurabili.
Lo standard è identificato da una sigla e rappresenta
l'obiettivo da raggiungere.
L'intento dello standard costituisce l'esemplificazione
del contenuto e delle modalità di applicazione dello
standard.
Gli elementi misurabili sono i requisiti dello standard
che sono richiesti per una completa e totale aderenza
allo standard medesimo e che vengono valutati durante
il processo di verifica.
Colimberti 2014
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
QPS.1 - I responsabili del governo e della guida
dell'ospedale partecipano alla pianificazione e al
monitoraggio di programmi per il miglioramento
della qualità e per la sicurezza dei pazienti
Intento di QPS.1
Leadership e pianificazione sono essenziali al fine di
introdurre, e mantenere nel tempo, il miglioramento
della qualità e la riduzione dei rischi. I responsabili del
governo dell'azienda sono importanti tanto quanto i
vari responsabili di dipartimento e i fornitori di
prestazioni cliniche.
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Ciascun dirigente partecipa alla definizione
dell'impegno dell'azienda, del suo approccio al
miglioramento e alla sicurezza, e della gestione e
supervisione del programma. I dirigenti, attraverso la
loro visione aziendale ed il loro supporto
professionale, plasmano la cultura della qualità
dell'azienda sanitaria. I programmi di miglioramento
e sicurezza sono tanto più efficaci se sono pianificati
e se interessano tutta l'azienda sanitaria. I dirigenti
realizzano un piano scritto che sia comprensivo di
tutte le attività dell'azienda.
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Il programma comprende tutti i dipartimenti e i servizi
e tutte le attività correlate alla qualità, come le attività
di controllo della qualità dei laboratori clinici e
l'attività di gestione del rischio. Un programma
complessivo è necessario per migliorare i risultati sul
paziente, poiché durante il ricovero ospedaliero un
paziente viene in contatto con vari dipartimenti e
servizi, e viene curato da diverse figure professionali
(ad esempio, medici e infermieri). Il programma è
anche sistematico nella misura in cui impiega processi
e conoscenze similari per svolgere tutte le attività di
miglioramento della qualità e sicurezza pazienti
Colimberti 2014
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Elementi misurabili di QPS.1
1) I responsabili del governo e della guida partecipano alla
pianificazione dei programmi di miglioramento della qualità e
sicurezza dei pazienti.
2) I responsabili del governo e della guida partecipano al
monitoraggio dei programmi di miglioramento della qualità e
sicurezza dei pazienti.
3) I responsabili dell'organizzazione stabiliscono un processo o un
meccanismo di supervisione per il miglioramento della qualità
dell'organizzazione ed il programma di sicurezza del paziente.
4) I responsabili dell'organizzazione approvano il piano per la
qualità e sicurezza del paziente.
5) I vertici dell'organizzazione ricevono ed agiscono sul rapporto
sulla qualità ed il programma di sicurezza del paziente in modo
continuativo.
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Data di entrata in vigore 1 Aprile 2014
“Joint Commission International (JCI)
serves as a recognized beacon for
quality and safety standards around
the world.
We work with hospitals, health
systems, government ministries, public
health agencies, academic institutions,
and businesses to ensure success at
every stage of a provider’s quality
improvement journey. From
neighborhood clinics to national health
systems, our experts bring leading
practices to the delivery of local care.”
Colimberti 2014
Standard Joint
Commission
International per
l'Accreditamento
degli Ospedali
Inclusi gli Standard per Centri
Medici Ospedalieri Universitari
Quinta Edizione
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
8 “criteri”:
1. Attuazione di un sistema di gestione delle
strutture sanitarie
2. Prestazioni e servizi
3. Aspetti strutturali
4. Competenze del personale
5. Comunicazione
6. Appropriatezza clinica e sicurezza
7. Processi di miglioramento ed innovazione
8. Umanizzazione
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
8 “criteri”
28 “requisiti”
123 “evidenze”
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
1° criterio
Attuazione di un sistema di gestione delle strutture
sanitarie
“Fornisce garanzia di buona qualità dell’assistenza
socio-sanitaria, una gestione della organizzazione
sanitaria che governi le dimensioni più fortemente
collegate alla specifica attività di cura e assistenza in
un’ottica di miglioramento continuo”.
Per corrispondere a tale criterio, ogni Regione e
Provincia autonoma dovrà documentare che nel proprio
sistema di autorizzazione e/o accreditamento siano
presenti per il livello aziendale requisiti che evidenzino:
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
1. modalità di pianificazione, programmazione e
organizzazione delle attività di assistenza e di
supporto;
2. programmi per lo sviluppo di reti assistenziali;
3. definizione delle responsabilità;
4. modalità e strumenti di gestione delle
informazioni (sistemi informativi, dati);
5. modalità e strumenti di valutazione della qualità
dei servizi;
6. modalità di prevenzione e gestione dei disservizi.
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Requisito 1.3: definizione delle responsabilità
Obiettivo
L’obiettivo di questo requisito di garantire che
siano stati definiti i ruoli, le responsabilità e i
canali di comunicazione per una gestione efficace
ed efficiente dell’organizzazione e dei processi.
Razionale
All’interno di un’organizzazione vengono
identificati gruppi di professionisti responsabili
dell’erogazione di servizi sanitari e della loro
qualità e sicurezza.
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Le responsabilità devono essere descritte in un
documento che indichi anche le modalità di
valutazione delle performance dei responsabili
sulla base di specifici criteri propri della struttura
sanitaria e uniformi a livello regionale. Una
rivalutazione dell’organizzazione, delle
responsabilità e del sistema di delega deve essere
effettuata periodicamente ed ogni qualvolta si
presenti un cambiamento significativo
nell'organizzazione e nell’erogazione dei servizi
della struttura.
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Evidenze
Le Regioni e le Province autonome, all’interno
dei propri sistemi di
autorizzazione/accreditamento, verificano la
corrispondenza al requisito sopra indicato
tramite:
• la presenza nell’azienda di documenti che
descrivano i processi e le relative responsabilità
clinico-organizzative, contenenti anche le
indicazioni per la valutazione dei dirigenti;
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
• la presenza di una documentabile attività
di rivalutazione dell’organizzazione,
delle responsabilità e del sistema di delega
da effettuare periodicamente ed ogni
qualvolta si presenti un cambiamento
significativo nell’organizzazione e
nell’erogazione dei servizi della struttura.
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La Responsabilità Organizzativa: esperienze a confronto
Grazie per l’attenzione!
[email protected]
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