AZIENDE Aon al secondo appuntamento con i risk manager delle maggiori aziende in Italia Il 29 maggio scorso si è svolta la seconda tavola rotonda del ciclo organizzato da Aon, dal titolo “Internazionalizzazione e rischio paese: tra strumenti cognitivi e soluzioni assicurative personalizzate”. SediciManager e Direttori Finanziari di alcune delle principali aziendein Italia si sono confrontati sulla questione dell’internazionalizzazione, riflettendo sui numeri e sugli scenari di rischio che possono verificarsi in un mondo sempre più globalizzato. Le aziende partecipanti all’evento sono state A2A, ABB, Aviva Italia,Brembo, Cooperativa Ceramica D’Imola,Credit Suisse (Italy), Dè Longhi, ERG,Ferrero,LeasePlan Italia, Saipem, Sirti,Sorgenia, Telecom Italia e Unicredit. Ha aperto i lavori Uberto Ventura – Amministratore Delegato di AonSpA – evidenziando come i nuovi rischi, che possono sorgere rapidamente in parti del mondo all’apparenza distanti, possano influenzare il business dellenostre imprese. Aon, con l’obiettivo di aiutare le aziende a valutare e analizzare la propria esposizione a diverse categorie di rischio, ha creato la“PoliticalRiskMap”, una mappa che analizza il rischio politico in 163 Paesi. La mappa si è rivelata uno strumento fondamentale a disposizione delle aziende per delineare le proprie scelte strategiche in termini di internazionalizzazione. A seguire Giovanni Ajassa – Responsabile del Servizio Studi di BNL Gruppo BNP Paribas – ha chiarito lo scenario economicocon particolare riferimento all’Europa, profilando nuovi scenari legati alla predictability, ovvero la creazione di prospettive di crescita dei nuovi paesi, e ai cambiamenti repentini nei contesti politici che producono un forte disordine mondiale. Fabio Massoli – Corporate Financial Risk Managerdi BNL AZIENDE Aon al secondo appuntamento con i risk manager delle maggiori aziende in Italia Gruppo BNP Paribas – ha approfondito i temi sollevati dal Dott. Ajassa: la comprensionedei trend di mercato è fondamentale per una valida gestione del rischio aziendalee per l’elaborazione di efficaci strategie di apertura verso nuovi mercati.La scelta di puntare al mercato internazionale comporta un incremento degli investimenti finanziari, una riorganizzazione aziendale nella produzione, nella commercializzazione e nel trasferimento dei prodotti. Il decennio tra il 1998 e il 2008 ha visto una crescita dell’export italiano di oltre il 50%. Infattigli imprenditori italiani, dopo aver analizzato i rischi sull’internazionalizzazione, hanno puntato sui vantaggi che ne avrebbero potuto trarre: nuovi mercati di sbocco più promettenti e diversificazione dei prodotti. Una scelta che era pressoché necessaria data la bassa crescita della domanda dal mercato sia italiano sia europeo. Tra il 2007 e il 2010, il posizionamento delle imprese su forme più evolute di internazionalizzazione ha favorito una migliore performance in termini di occupazione, produttività e valore aggiunto. (Istat) Alessandro Plateroti, Vice Direttore del Sole 24Ore, ha poi moderato la discussione tra i partecipanti. I Manager presenti si sono trovati d’accordo sulle opportunità che i nuovi mercati offrono, stando però attenti a non sottovalutare i rischi connessi allavaluechaine allasupplychain.L’Italiasembra essere in lenta ripresa dalla crisi e offre alle aziende alcune potenzialità tutt’ora inespresse.Durante la discussione si è dibattuto anche sui rapporti di governanceche le imprese devono adottare per sfruttare tutte le potenzialità delle coperture di rischio. Le prossime tavole rotonde organizzate da Aon saranno“Mergers e Acquisitions: Insurance Solution” (l’11 settembre) e “Welfare Aziendale ed Employee Benefits. Nuovo Orizzonte per le aziende” (il 20 novembre). • Per leggere l’articolo sulla tavola rotonda<<Le aziende mappano il rischio>>de “Il Sole 24 Ore”, clicca qui.
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