Memorie Scientifiche di Giovanni Crupi SULLE ONDE ECCEZIONALI IN M.F.D. CON EQUAZIONE DI STATO GENERALIZZATA ` E SULLA FORMULAZIONE DI UN CRITERIO DI ECCEZIONALITA G IOVANNI C RUPI S UMMARY. The possible character of exceptionality of the discontinuity waves has been studied in M.F.D. with equation of state depending, a priori, also on electromagnetic field vectors. The influence of the generalized equation of state has been precised. Furthermore, it has been found the possibility of expressing the exceptionality condition by a criterion which makes clear the connection between the classical procedure of determining the wave–fronts and the one of verifying their possible character of exceptionality. In una precedente Nota [1] ho avuto occasione di illustrare le ragioni fisiche che suggeriscono di assumere in M.F.D. un’equazione di stato dipendente anche da grandezze elettromagnetiche ed ho, tra l’altro, studiato l’influenza di tale assunzione sulla propagazione dei fronti d’onda di discontinuit`a compatibili col seguente sistema differenziale: dB = (B · grad)v − B div v, dt d% + % div v = 0, (1) dt dv 1 ∂ψ % = −%(e) v ∧ B + (rot B) ∧ B − (Si grad Bi + Gi grad vi ) − grad %, dt µ ∂% dove p = ψ(%, D1 , D2 , D3 , B1 , B2 , B3 ), (2) ∂ψ ∂ψ Si = + εEilm vl , (3) ∂Bi ∂Dm ∂ψ Bm , Di = −εEilm vl Bm , (4) Gi = εEilm ∂Dl essendo Eilm il noto pseudotensore di Ricci. Nel sistema (1) con B e` stata indicata l’induzione magnetica, con v la velocit`a della generica particella fluida, con p la pressione, con % la densit`a di massa, con %(e) la densit`a spaziale di carica elettrica, con µ la permeabilit`a magnetica e con ε la costante dielettrica del mezzo. Alle equazioni (1) si e pervenuti nella citata Nota [1] nello schema di un processo termodinamicamente isotermico in un fluido non viscoso, omogeneamente costituito, elettricamente conduttore e dotato di conducibilit`a σ → ∞. Inoltre, la densit`a di corrente di spostamento si e` supposta trascurabile rispetto a quella di conduzione. Nel corso degli sviluppi della [1], nella parte riguardante la ricerca dei fronti d’onda, mi sono preminentemente occupato, soffermandomi su alcuni casi particolari, del calcolo effettivo delle velocit`a normali di propagazione allo scopo di cogliere i contributi eventuali della equazione di stato generalizzata nella forma (2). 233 234 G. C RUPI In questi ultimi anni sono stati pubblicati interessanti lavori [2, 3] sulle variet`a caratteristiche dei sistemi differenziali in cui si danno, tra l’altro, delle condizioni che assicurano che un fronte d’onda di discontinuit`a non evolva in onda d’urto (condizioni di eccezionalit`a). E` nell’indirizzo di tali ricerche che mi sono proposto di riesaminare il problema delle variet`a caratteristiche del sistema differenziale (1). Nei nn. 1, 2, dopo aver ritrovato le equazioni a cui soddisfano i vettori caratteristici delle discontinuit`a, si procede al calcolo effettivo delle velocit`a normali di avanzamento dei fronti d’onda in casi pi`u generali di quelli considerati in [1]. Il n. 3 e` stato dedicato all’analisi delle onde compatibili col sistema (1) e propagantisi con la velocit`a di Alfv´en. Tra l’altro, e` stato provato che l’equazione di stato generalizzata (2), nonostante influisca sulla struttura dei vettori caratteristici delle discontinuit`a, non altera n´e la natura eccezionale di tali onde n´e, ovviamente, la loro velocit`a radiale. Nel n. 4, introdotto il concetto di discontinuit`a condizionata, e` stato dimostrato che la condizione di eccezionalit`a pu`o essere formulata mediante un criterio che evidenzia la connessione tra i procedimenti classici di ricerca dei fronti d’onda e l’accertamento del loro eventuale carattere di eccezionalit`a. Infine, i nn. 5, 6, applicando la condizione di eccezionalit`a nella forma del criterio introdotto nel n. 4, sono stati dedicati alla ricerca di eventuali condizioni di eccezionalit`a delle onde associate alle velocit`a di propagazione che si hanno nei due casi particolari in cui si presuppone trascurabile Bn , oppure Gn . Con riferimento a tali onde sono stati calcolati anche i vettori velocit`a radiale, sottolineando i contributi caratteristici dell’equazione di stato generalizzata. 1. – Sia ϕ(t, x1 , x2 , x3 ) = 0 (5) l’equazione di un eventuale fronte d’onda di discontinuit`a, cio`e una superficie che al generico istante t separa la regione in cui e` in atto un processo magneto–fluidodinamico governato dalle (1) dal resto del mezzo. Con x1 , x2 , x3 si indicano le coordinate cartesiane ortogonali e con t il tempo in un sistema inerziale di riferimento S(O, x1 , x2 , x3 , t). Indicheremo, come si fa usualmente [3], il salto delle derivate prime rispetto a ϕ premettendo l’operatore δ alla grandezza, cio`e ∂v ∂v ∂v = − , (6) δv = ∂ϕ ∂ϕ ϕ=0+ ∂ϕ ϕ=0− ∂B δB = , (7) ∂ϕ ∂% δ% = . (8) ∂ϕ Applicando l’operatore δ ad ambo i membri delle (1), si trae W δ B = Bn δ v − Bδ vn , W δ% + %δ v = 0, n (9) ∂ψ 1 δ % n, %W δ v = (n ∧ δ B) ∧ B − Si δ Bi + Gi δ vi + µ ∂% Memorie Scientifiche di Giovanni Crupi S ULLE ONDE ECCEZIONALI IN M.F.D. CON EQUAZIONE DI STATO GENERALIZZATA . . . 235 dove si e` posto W = −λ + vn , (10) grad ϕ n= , (11) | grad ϕ| ∂ϕ/∂t −λ = . (12) | grad ϕ| Com’`e noto, n indica il versore della normale nel generico punto del fronte d’onda orientato positivamente nel senso in cui il fronte avanza, λ indica la velocit`a normale di avanzamento del generico punto del fronte d’onda rispetto al sistema inerziale di riferimento. Eliminando dalla (9)3 le quantit`a δ B e δ %, dopo le (9)1 e (9)2 , si ottiene il seguente sistema lineare ed omogeneo in δvk : (Aik − ζδik )δvk = 0, (13) dove Aik = Bn Bi nk + ni Mk , (14) ζ = −µ%W 2 + Bn , (15) con Mk = −ηnk + Bn (Bk + µSk ) + µW Gk , (16) ∂ψ . (17) η = B 2 + µSq Bq + %µ ∂% Affinch´e il sistema (13) ammetta soluzioni distinte dall’identica, dev’essere det kAik − ζδik k = 0, (18) cio`e ζ 3 − I (1) ζ 2 + I (2) ζ − I (3) = 0, (19) dove con I (1) , I (2) ed I (3) sono stati, rispettivamente, indicati gli invarianti principali della matrice Aik . Si trova facilmente che I (1) = Bn2 + Mn , (20) I (2) = Bn (Bn Mn − Bi Mi ), (3) I = 0, e, quindi, le radici della (19), cio`e gli autovalori della matrice Aik , sono: ζ = 0, B 2 + Mn 1√ ζ= n − ∆, (21) 2 2 2 √ 1 B + Mn + ∆, ζ= n 2 2 dove si e` posto ∆ = (Bn2 − Mn )2 + 4Bn Bi Mi . (22) Ovviamente, le ζ, date da (21)2 e (21)3 , sono reali se ∆ ≥ 0. (23) Memorie Scientifiche di Giovanni Crupi 236 G. C RUPI Ci soffermiamo a mettere in evidenza alcuni casi in cui la condizione (23) e` certamente verificata. Invocando le (16) e (17), la (22) assume la forma 2 ∂ψ B 2 ω Gn B 2 ∂ψ ∆= + + − W −4 n , (24) ∂% %µ % % %µ ∂% dove ω = Bi Si − Bn Sn = Bt St , (25) ∂ψ Bm ni . (26) Gn = εEilm ∂Di Da (24) si trae che la (23) e` sicuramente verificata nei seguenti due casi: a) Bn = 0; b) ω = 0, Gn = 0. Inoltre, per motivi di continuit`a, la (23) pu`o presumersi soddisfatta anche per ω 6= 0 e Gn 6= 0, purch´e 2 ω ∂ψ + B , % ∂% %µ s (27) Gn ∂ψ B 2 + . % ∂% %µ Notiamo, a conclusione del presente numero, che le (21), dopo la (15) e la (16), si possono riguardare come equazioni nella incognita W . 2. – Dalla (21)1 , dopo la (15), si trae |Bn | W = ±√ . (28) %µ Inoltre, si trova facilmente che le (21)2 e (21)3 , dopo le (15) e (16), conducono, separatamente, all’equazione in W W 4 + αW 3 − βW 2 + γ = 0, (29) dove α = Gn , % B2 ∂ψ ω β= + + , (30) %µ ∂% % B 2 ∂ψ γ = n . %µ ∂% A parte il diverso procedimento e le notazioni, la (28) e la (29) coincidono, sostanzialmente, con i risultati gi`a ottenuti nella Nota [1]. Ricordiamo, per`o, che negli sviluppi della [1] le radici della (29) sono state calcolate, a meno dei termini in ω/%, solo nei due casi particolari in cui Bn = 0 (γ = 0) e Gn = 0 (α = 0), mentre sui modi di propagazione connessi alle radici dell’equazione completa (29) sono state fatte soltanto considerazioni a carattere qualitativo. In questo numero ci proponiamo di ricercare le W in condizioni meno restrittive di quelle assunte in [1]. Pi`u precisamente, sar`a abbandonata l’ipotesi a priori che i termini in Memorie Scientifiche di Giovanni Crupi S ULLE ONDE ECCEZIONALI IN M.F.D. CON EQUAZIONE DI STATO GENERALIZZATA . . . 237 √ ω/% siano trascurabili e, a meno di termini di ordine superiore al primo in α/ β, si proceder`a anche al calcolo delle quattro velocit`a di propagazione soddisfacenti all’equazione completa (29). Osserviamo che la (29) e` suscettibile di essere scritta nella seguente forma adimensionale ν 4 + α? ν 3 − ν 2 + γ ? = 0, (31) con α γ W α? = √ , γ? = 2 . ν=√ , β β β Subordinatamente all’ipotesi (27), si ha α? 1, (32) (33) e, quindi, nasce l’idea di ricercare le radici della (31) approssimate ai termini di primo ordine in α? . In tale approssimazione e` lecito porre ν = ν0 + ν1 α? , (34) dove ν0 e ν1 sono dei valori numerici indipendenti da α? . Sostituendo la (34) nella (31) e trascurando i termini di ordine superiore al primo in α? , si deduce che ν0 e ν1 vanno concepiti come soluzioni del sistema ( 4 ν0 − ν02 + γ ? = 0, (35) (4ν02 − 2)ν1 + ν03 = 0. Le radici dell’equazione biquadratica (35)1 sono reali e distinte se ∆? = 1 − 4γ ? > 0. (36) La condizione espressa dalla (36) e` certamente verificata nello schema dell’ipotesi (27)1 . E` appena necessario osservare che, essendo γ ? > 0, segue 0 < ∆? < 1. (37) Dalla (35)1 si deducono le quattro radici reali e distinte q q √ ? 1 √ 1 (1) 1 + 2 γ + 1 − 2 γ?, = − ν 0 2 2 q q √ √ 1 1 (2) ν0 = 1 + 2 γ? − 1 − 2 γ?, 2 q 2 q (38) √ ? 1 √ ? 1 (3) ν = − 1 + 2 γ − 1 − 2 γ , 0 2 2 q q √ √ 1 1 (4) ν = 1 + 2 γ? + 1 − 2 γ?. 0 2 2 (i) In corrispondenza alle ν0 (i = 1, 2, 3, 4) elencate in (38), da (35)2 si traggono i (i) seguenti valori per ν1 : √ 1 − 1 − 4γ ? (1) (2) ν1 = ν1 = √ , 4 1 − 4γ ? (39) √ ? ν1(3) = ν1(4) = − 1 +√ 1 − 4γ . 4 1 − 4γ ? Memorie Scientifiche di Giovanni Crupi 238 G. C RUPI Adesso, inserendo le (38) e (39) nella (34), dopo le (32), restano stabilite le formule: ! q q α β 1 √ √ (1) −1 − β+2 γ+ β−2 γ + p , W = 2 − 4γ 2 4 β ! q q 1 β α √ √ (2) W = − − β+2 γ+ β−2 γ + p −1 , 2 2 4 β − 4γ ! (40) q q 1 β α √ √ (3) W =− β+2 γ+ β−2 γ − p , −1 2 4 β 2 − 4γ ! q q (4) α 1 β √ √ −1 β+2 γ+ β−2 γ − p , W = 2 2 4 β − 4γ che danno le cercate radici della (29), approssimate a meno di termini di ordine superiore √ al primo in α/ β. Tali radici, com’`e noto, sono suscettibili di essere interpretate come velocit`a normali di avanzamento di fronti d’onda rispetto al fluido mobile e, pertanto, alludono a quattro modi distinti di propagazione. Vogliamo ora procedere alla ricerca delle radici della (29) in altri due casi particolari. I) Sia Bn = 0. In tal caso la (28) si riduce a W = 0, (41) mentre la (29) conduce alle (1) W = W (2) = 0, s 2 2 W (3) = − Gn + Bt + ∂ψ + ω − Gn , 4%2 %µ ∂% % 2% s Bt2 ∂ψ ω Gn G2n W (4) = + + + − . 4%2 %µ ∂% % 2% (42) Le (42) si deducono facilmente, dopo aver osservato che per Bn = 0 le (30)2 e (30)3 si particolarizzano nelle Bt2 ∂ψ ω + + , %µ ∂% % γ = 0. β= (43) (44) Le (41) e (42)1 non hanno rilevanza in un problema di propagazione ondosa perch´e alludono a superficie materiali che si appoggiano sempre alle stesse particelle fluide, mentre le (42)2 e (42)3 alludono a due fronti d’onda che si propagano in seno al fluido con velocit`a distinte. E` facile verificare che se nelle (42)2 e (42)3 si trascura il termine in ω, allora si ritrovano le due velocit`a di propagazione stabilite in [1], sempre nell’ipotesi Bn = 0. II) Sia Gn = 0. Memorie Scientifiche di Giovanni Crupi S ULLE ONDE ECCEZIONALI IN M.F.D. CON EQUAZIONE DI STATO GENERALIZZATA . . . 239 In tal caso dalla (30)1 si trae che α = 0, (45) e, quindi, la (29) si specializza in un’equazione biquadratica che conduce alle seguenti radici s 2 B2 ∂ψ ω ∂ψ ω B2 B2 1 (1,2) 2 + + − + + −4 n (W ) = 2 %µ ∂% % %µ ∂% % %µ s 2 B2 ∂ψ ω ∂ψ ω 1 B2 B2 (3,4) 2 −4 n + + + + + (W ) = 2 %µ ∂% % %µ ∂% % %µ ∂ψ , ∂% ∂ψ , ∂% (46) che, per la presenza dei termini in ω, sono pi`u generali di quelle stabilite in [1]. Risulta, inoltre, evidente che nel caso in esame (Gn = 0) la (28) conserva immutata la sua struttura. 3. – In questo numero sar`a dimostrato che il contributo delle grandezze elettromagnetiche nella formulazione dell’equazione di stato (2) non altera il carattere di eccezionalit`a [3] delle onde associate alla velocit`a di Alfv´en (28), nonostante la struttura dei vettori caratteristici delle discontinuit`a ne risulti chiaramente influenzata. Da (13), tenendo presenti le (14), (15), (16), (17) e (28), si trae r µ δ v = kn ∧ Bn B + µBn S ± |Bn |G , (47) % essendo k un fattore di proporzionalit`a. Da (9)1 e (9)2 , dopo la (47) e la (28), si deduce r √ %µ µ Bn n ∧ Bn B + µBn S ± |Bn |G , (48) δB = ± |Bn | % δ % = 0. (49) Nelle (47) e (48) i termini in S e G traducono, evidentemente, i contributi dell’equazione di stato generalizzata nella forma (2). Inoltre, dopo la (10), dalla (28) si trae la seguente formula |Bn | λ = vn ± √ (50) %µ per la velocit`a normale di avanzamento delle onde di Alfv´en. Dalla (50) segue per derivazione che ∂λ = n, ∂v ∂λ n = ±(sign Bn ) √ , (51) ∂B %µ ∂λ 1 |Bn | =± √ . ∂% 2% %µ I fattori caratteristici delle discontinuit`a (47), (48) e (49) forniscono un insieme di sette quantit`a scalari e possono essere interpretate in uno spazio a sette dimensioni S7 come componenti di un unico vettore: d = (δ v, δ B, δ %). (52) Memorie Scientifiche di Giovanni Crupi 240 G. C RUPI Analogamente, accanto al vettore d, sempre in S7 , si pu`o introdurre il gradiente della velocit`a di avanzamento (50): ∂λ ∂λ ∂λ ∇λ ≡ , , . (53) ∂v ∂B ∂% Adattando al nostro caso quanto e` noto [3], la condizione di eccezionalit`a per un fronte d’onda associato ad una velocit`a d’avanzamento β e` espressa dall’annullarsi del prodotto scalare ∂λ ∂λ ∂λ ·δv+ ·δB+ δ %. (54) ∇λ · d = ∂v ∂B ∂% Questa condizione, nel caso in esame delle onde di Alfv´en, risulta verificata. Infatti, sostituendo nella (54) le (47), (48), (49) e (51) si trova ∇λ · d = 0. (55) Resta cosi dimostrato che le onde di Alfv´en compatibili col sistema (1) non evolvono in onde d’urto. A conclusione di questo numero procediamo al calcolo della velocit`a radiale delle onde di Alfv´en, compatibili col sistema (1), B Λ = v ∓ (sign Bn ) √ . (56) %µ La (56) si ricava inserendo la (50) nella nota formula generale [3] ∂λ ∂λ Λ = λn + − · n n. (57) ∂n ∂n 4. – Per costruire il risultato espresso con la (55), ed in particolare per pervenire al calcolo effettivo sia di λ, data dalla (50), che delle discontinuit`a (47), (48) e (49), compatibili col sistema (9), si e` seguito un procedimento diverso da quello adottato in [3], evitando l’uso sistematico dell’algoritmo matriciale. Per tale via non e` stato necessario n´e ricercare λ direttamente come autovalore di una matrice a sette righe e sette colonne, cui saremmo stati condotti applicando il metodo generale illustrato in [3], e n´e si e` dovuto introdurre d come autovettore destro. Adesso, operando una sintesi delle linee fondamentali del procedimento seguito ed introducendo la nozione di discontinuit`a condizionata della derivata rispetto a ϕ di λ(v, B, %), si pu`o dare alla condizione di eccezionalit`a (55) una formulazione concisa ed interessante per le sue evidenti connessioni con i metodi usuali di ricerca dei fronti d’onda di discontinuit`a. La derivata di λ(v, B, %) rispetto a ϕ e` data da ∂λ ∂v ∂λ ∂B ∂λ ∂% ∂λ = + + , (58) ∂ϕ ∂v ∂ϕ ∂B ∂ϕ ∂% ∂ϕ e, quindi, applicando ad ambo i membri della (58) l’operatore δ si trae ∂λ ∂λ ∂λ δλ = δv+ δB+ δ %, (59) ∂v ∂B ∂% la quale esprime che la discontinuit`a della derivata prima di λ(v, B, %) rispetto a ϕ e` legata alle discontinuit`a delle derivate prime dei suoi argomenti come il differenziale di una funzione ai differenziali delle sue variabili. Memorie Scientifiche di Giovanni Crupi S ULLE ONDE ECCEZIONALI IN M.F.D. CON EQUAZIONE DI STATO GENERALIZZATA . . . 241 ∂λ l’espressione che com∂ϕ pete alla δ λ, data da (59), se le discontinuit`a δ v, δ B e δ % sono compatibili col sistema (9), cio`e se sono state calcolate risolvendo il sistema omogeneo (9) dopo aver inserito la λ in esame nei suoi coefficienti. La (55), invocando le (54) e (59), e` suscettibile della forma: Conveniamo, ora, di chiamare discontinuit`a eondizionata di δ λ = 0, (60) e questa, appunto, ci suggerisce di formulare la condizione di eccezionalit`a mediante il seguente criterio: condizione sufficiente affinch´e un fronte d’onda associato ad una velocit`a ∂λ sia nulla. di avanzamento λ sia eccezionale e` che la “discontinuit`a condizionata” di ∂ϕ L’interpretazione data alla (60) col criterio ora enunciato, tra l’altro, ci permette di evidenziare, restando nell’ambito di una visione classica, la connessione tra i metodi usuali di ricerca dei fronti d’onda [4], [5, pp. 55–57] e l’indagine sul loro eventuale carattere di eccezionalit`a. Nei due numeri successivi illustreremo la (59) su due casi particolari. 5. – In questo numero saranno ricercate le eventuali condizioni di eccezionalit`a per le onde associate alle velocit`a di propagazione (41) e (42), relative al caso Bn = 0. I fronti d’onda associati alle velocit`a (41) e (42) si appoggiano sempre alle medesime particelle fluide e, usualmente, vengono indicate come onde materiali. In tal caso, dalla (10), si trae che λ = vn , (61) e, inoltre, si pu`o dedurre dalle (9) solo che 2 B δ + p = 0. (62) %µ Questa condizione, a meno della dipendenza di p dal campo elettromagnetico, presupposta con la (2), coincide sostanzialmente con quella riportata dallo Shih-I Pai [6]. Volgiamo ora l’attenzione ai fronti d’onda associati alle velocit`a (42)2 e (42)3 che, per brevit`a, indicheremo con √ Gn , (63) W (s) = (−1)s θ − 2% dove s = 3, 4 e G2 ∂ψ ω B2 θ = n2 + t + + . (64) 4% %µ ∂% % Dalla (13), dopo le (14), (15), (16), (17) e (63), si trae che δ v = k (s) n, (65) (3) (4) dove per s = 3 si ha la δ v associata a W e per s = 4 quella associata a W . I parametri k (3) e k (4) vanno riguardati come fattori di proporzionalit`a. Da (9)1 e (9)2 , invocando la (65) e ricordando che nel caso in esame Bn = 0, si ricava: k (s) δ B = − (s) B, (66) W k (s) δ % = − (s) %. (67) W Memorie Scientifiche di Giovanni Crupi 242 G. C RUPI Inoltre, dalla (10) si deduce che le velocit`a normali di avanzamento rispetto al sistema inerziale delle onde associate alle (63) sono √ Gn λ = vn − (−1)s θ − , (68) 2% e, quindi, (s) 1 ε ∂ψ ∂λ = n − (−1)s √ ∧ B, ∂v 2 θ % ∂D ∂λ(s) ε ∂ψ (−1)s εGn ∂ψ 2 √ = n ∧ − n∧ + B ∂B 2% ∂D 2%2 ∂D %µ 2 θ (69) ∂ ∂ψ 1 ∂ψ ∂ψ 1 + + B · + εv ∧ · B + S , ∂B ∂% % ∂B ∂D % s 2 2 (s) 2 Bt ∂ ψ ω 1 ∂ω Gn ∂λ = − Gn − (−1) √ − 2+ . − 3− 2 + ∂% 2%2 2% % µ ∂%2 % % ∂% 2 θ Adesso, applicando l’operazione di discontinuit`a condizionata, indicata nella (58), ad ambo i membri della (68), dopo le (65), (66), (67) e (69), si trova k (s) Gn (−1)s Gn 3 Bt2 ω δ λ = (s) − (1 + (−1)s ) + √ + + 2 2% 2% 2 %µ % W θ (70) 2 2 ∂ψ 1 ∂ ψ 1 ∂ω 1 ∂ ψ 1 ∂ω + + Bi + Bi + % 2 + . ∂% 2 ∂%∂Bi 2% ∂Bi 2 ∂% 2 ∂% Fissato il valore di s, ad es. s = 3, le onde associate alia velocit`a W (3) , data dalla (63), hanno carattere eccezionale se la ψ(%, D, B) pu`o essere interpretata come integrale dell’equazione differenziale che si ottiene eguagliando a zero il secondo membro della (70). Analoga conclusione vale per s = 4. In ogni altro caso le onde associate alle velocit`a di propagazione (63) possono evolvere in onde d’urto. Applicando la (57) si trova, dopo la (68), la seguente formula per le velocit`a radiali associate alle (63): β 1 Gn Λ = v − (−1)s √ n + 1 − (−1)s √ G. (71) 2% θ 2% θ I contributi nella (70) e nella (71) dell’equazione di stato generalizzata (2) figurano attraverso i termini in Gn ed ω. Trascurando tali contributi, le (70) e (71) si particolarizzano rispettivamente nelle: (−1)s k (s) 1 3 Bt2 ∂ψ 1 ∂ 2 ψ √ δλ = + + % , (72) ∂% 2 ∂%2 W ?(s) θ? 2 %µ Λ = v − W ?(s) n, ?(s) (73) ? dove con W e θ sono stati indicati gli aspetti particolari delle (63) e (64) per Gn = 0 e ω = 0. E` appena necessario osservare che nel caso di un’equazione di stato di tipo classico p = ψ(%) si possono avere fronti d’onda con carattere eccezionale se la ψ(%) e` suscettibile di essere interpretata come soluzione dell’equazione che si deduce eguagliando a zero il secondo membro della (72). Memorie Scientifiche di Giovanni Crupi S ULLE ONDE ECCEZIONALI IN M.F.D. CON EQUAZIONE DI STATO GENERALIZZATA . . . 243 6. – In questo numero saranno ricercate le eventuali condizioni di eccezionalit`a delle onde associate alle velocit`a (46), relative al caso Gn = 0. Invocando le (30)2 e (30)3 , la (46)1 si pu`o porre nella forma: 2 2 1p 2 β W (1) = W (2) = − β − 4γ, (74) 2 2 da cui W (1) = W (2) = ±τ, (75) dove r β 1p 2 β − 4γ. (76) − τ= 2 2 Dalla (13), dopo le (14), (15), (16), (17) e (75), si trae Bn 2 δ v = k%µ B−τ n , (77) %µ e, quindi, dalle (9)1 e (9)2 , dopo la (77), si ricava δ B = ±k%µτ (B − Bn n), (78) k%2 µ Bn2 2 −τ . δ% = ∓ τ %µ Inoltre, inserendo la (75) nella (10), si deduce per le velocit`a di avanzamento delle onde associate alle (46)1 , la seguente formula β = vn ∓ τ, (79) e, quindi, dopo le (76), (30)2 e (30)3 , per derivazione si ricava ! ∂λ ε β ∂ψ =n∓ 1− p ∧ B, 2 − 4γ ∂v 4τ % ∂D β ∂λ 1 2B ∂2ψ 1 2 p = ∓ + + S −τ t ∂B %µ ∂%∂B % 2τ β 2 − 4γ Bn2 ∂ 2 ψ 2Bn ∂ψ (80) n + , + %µ ∂% %µ ∂%∂B ∂λ B2 1 ∂2ψ ω 1 ∂ω 2 −τ − 2 + =∓ p − 2+ ∂% % µ ∂%2 % % ∂% 2τ β 2 − 4γ B2 ∂2ψ 1 ∂ψ + n . − %µ ∂%2 % ∂% Adesso, applicando ad ambo i membri della (79) l’operatore di discontinuit`a condizionata, indicato in (59), dopo le (77), (78) e (80) si deduce 2 p k Bn ∂2ψ B2 2 p δλ = −τ 2 β 2 − 4γ − · Bt + %µ ∂%∂B %µ 2 β 2 − 4γ 2 2 (81) 2 2 2 2 2Bt ∂ ψ ∂ω 1 Bn ∂ ψ ∂ψ Bn Bt ω − −% 2 − + 2 % 2 − + 2 + . %µ ∂% ∂% τ %µ ∂% ∂% %µ %µ % A questo punto si pu`o concludere che se la ψ(%, D, B) pu`o essere concepita come un integrale dell’equazione di:fferenziale che si ottiene ponendo uguale a zero il secondo Memorie Scientifiche di Giovanni Crupi 244 G. C RUPI membro della (81), allora le onde associate alle velocit`a (46)1 sono eccezionali. Per ogni altra struttura di ψ(%, D, B) tali onde possono evolvere in onde d’urto. Inserendo nella (56) l’espressione di λ data dalla (79), dopo le (76), (30)2 e (30)3 , si ottiene per la velocit`a radiale la seguente struttura: τ 2 Bn ∂ψ 1 p (Bn St + Sn Bt ) − p Bt . (82) Λ = v ∓ τn ∓ 2 2% β 2 − 4γ β − 4γ %µ ∂% Osserviamo, infine, che l’equazione di stato nella forma generalizzata, come in (2), oltre ad influire sui valori di α, β e τ , provoca nella (82) la presenza dei termini in Sn ed St . Omettiamo la discussione relativa ai fronti d’onda associati alle velocit`a di propagazione (46)2 perch´e per essi, evidentemente, valgono ancora conclusioni analoghe a quelle gi`a esposte negli sviluppi del presente numero. Riferimenti bibliografici [1] G. Crupi. Osservazioni sulle equazioni della magneto–fluidodinamica e conseguenze relative alla propagazione dei fronti d’onda. Rend. Ist. Lomb. Sc., A 95, 199–214, 1961. [2] P. D. Lax. Contributions to the theory of partial differential equations. Princeton University Press, 1954. [3] G. Boillat. La propagation des ondes. Gauthier–Villars, Paris, 1965. [4] T. Levi–Civita. Caract´eristiques des syst`emes differentiels et propagation des ondes. Librairie Alcan, Paris, 1932. [5] A. Signorini. Lezioni di Fisica Matematica. Eredi Veschi, Roma, 1959. [6] Shih–I Pai. Magnetogasdynamics and Plasma Dynamics. Springer–Verlag, Wien, 1962. Giovanni Crupi. Sulle onde eccezionali in M.F.D. con equazione di stato generalizzata e sulla formulazione di un criterio di eccezionalit`a. Annali di Matematica Pura e Applicata, Serie 4, IC, 317–331, 1974. Universit`a degli Studi di Messina Istituto di Matematica Memorie Scientifiche di Giovanni Crupi
© Copyright 2024 ExpyDoc