Focus BTP Italia: settimana emissione 20 ottobre 2014 Dal 20 al 23 ottobre 2014 si tiene il collocamento del settimo BTP Italia, titolo di stato indicizzato all’inflazione italiana (ex tabacco) e pensato prevalentemente per la clientela retail. Le principali caratteristiche di questi titoli sono: (1) la rivalutazione del capitale con cadenza semestrale; (2) l’indicizzazione all’inflazione italiana e non europea; (3) il collocamento tramite MOT; (4) il premio fedeltà per investitori retail che detengono il titolo fino alla scadenza. Restano immutate le due novità introdotte nel collocamento di aprile: la durata di sei anni e il collocamento aperto anche agli investitori istituzionali. La novità di questa emissione riguarda la distribuzione per quest’ultima categoria di investitori: il collocamento avrà luogo nella mattina dell’ultimo giorno e potrebbe prevedere un riparto, nel caso in cui il totale degli ordini ricevuti risulti superiore all’offerta stabilita dal Tesoro. Al contrario, per la clientela dei piccoli risparmiatori ed affini non sarà applicato alcun tetto massimo, come in precedenza. Con riferimento allo scenario di evoluzione dei prezzi da oggi ad ottobre 2020, l’inflazione media annua italiana dovrebbe essere intorno all’1,4% in ulteriore calo rispetto alle precedenti previsioni. La cedola reale minima garantita è stata fissata all’1,15%; la cedola reale effettiva non potrà essere inferiore. Il rendimento nominale lordo, che si trova in prima approssimazione sommando il rendimento reale garantito all’inflazione di periodo attesa, potrebbe essere quindi in area 2,5%. Considerando gli strumenti alternativi, nominali (BTP 4% sett. 2020) e reali (BTPei settembre 2021 indicizzato all’inflazione europea) la valutazione relativa al BTP Italia appare attraente, avendo un’inflazione di break-even (sopra la quale conviene detenere il BTP Italia rispetto agli altri strumenti) inferiore allo 0,5%, quindi inferiore sia rispetto alle nostre previsioni sia rispetto a quella incorporata negli indicizzati all’inflazione europea (leggermente superiore all’1%). Detto in altre parole, rispetto a un ipotetico rendimento nominale in area 2,5% (cedolare reale + inflazione attesa) del BTP Italia, il nominale di riferimento scambia oggi in area 1,5%. Considerando invece gli strumenti analoghi, ossia gli altri BTP Italia scambiati sul secondario e ipotizzando una cedola pari alla cedola minima, il nuovo BTP Italia sarebbe leggermente meno attraente degli ultimi due, che ad oggi incorporano un’inflazione di break-even vicina allo 0. Queste considerazioni portano a ritenere interessante l’investimento in tale strumento, in particolare in un’ottica di detenzione in portafoglio fino alla scadenza (conseguendo così, se investitore retail, anche il premio fedeltà). Indicatori di sintesi delle condizioni di mercato nell’emissione in programma e in quelle precedenti 7^ 6^ 5^ 4^ 3^ 2^ 1^ emissione emissione emissione- emissione emissione emissione emissione mar 2012 giu 2012 ott 2012 apr 2013 nov 2013 apr 2014 ott 2014 Ammontare collocato (mld euro) 7,29 1,7 18 17 22 21 ND Rendimento reale garantito (%) 2,45 3,55 2,55 2,25 2,15 1,65 1,15 (*) Rendimento nominale a 4 (6*) anni (%) 3,38 5,07 3,51 2,53 2,5 2,44 (**) 1,49 (**) Rendimento nominale a 2 anni (%) 2,3 4,36 2,38 1,47 1,39 0,91 0,60 Rendimento nominale a 10 anni (%) 4,84 5,74 5,11 4,31 4,15 3,43 2,49 Spread BTP-Bund (pb) 278 457 363 302 244 178 164 CDS Italia (pb) 350 569 322 272 203 137 141 Note: (*) rendimento reale minimo garantito, il rendimento garantito sarà annunciato al termine dell’emissione e non potrà essere inferiore; (**) rendimento a 6 anni. Fonte: Bloomberg I dati del presente documento sono aggiornati alle ore 10:00 del 20.10.2014 salvo diversa indicazione. Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all’Avvertenza Generale. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche Ricerca per Investitori privati e PMI Fulvia Risso Analista Finanziario Focus 20 ottobre 2014 BTP Italia: i dettagli del collocamento Lunedì 20 ottobre è partito il collocamento del settimo BTP Italia, titolo di stato indicizzato all’inflazione italiana (ex tabacco) emesso dal Tesoro. Si confermano per questa emissione le due novità introdotte in aprile: il titolo ha una durata di 6 anni (non più di 4 come i primi cinque collocamenti) - scadenza ottobre 2020 - e viene dedicata una fase del collocamento, con caratteristiche leggermente differenti, agli investitori istituzionali, fino ad aprile esclusi dal primario. Come nelle precedenti emissioni, il collocamento avviene tramite il MOT, su cui vengono raccolti gli ordini di acquisto da lunedì 20 ottobre fino a mercoledì 22 ottobre compresi per i retail (salvo chiusura anticipata) e il 23 ottobre dalle 9 alle 11 per gli investitori istituzionali. In questo caso non è prevista una chiusura anticipata ma un’eventuale riparto degli ordini immessi. Questa modalità è la principale novità di questa emissione. Novità e tempi dell’emissione Nel dettaglio, per i retail l’allocazione resta illimitata, ossia tutti gli ordini vengono soddisfatti ma, in linea con le tre emissioni precedenti, il Tesoro si riserva di chiudere anticipatamente il collocamento, se giudicasse la domanda eccessiva. La comunicazione dell'eventuale chiusura anticipata nel secondo giorno di collocamento (21 ottobre) verrà data al termine del primo giorno (20 ottobre) oppure entro le ore 13 dello stesso secondo giorno. Nel caso di chiusura anticipata nel terzo giorno (22 ottobre), la comunicazione verrà effettuata al termine del giorno precedente (21 ottobre). Tale comunicazione, di cui verrà dato ampio riscontro, sarà contestuale da parte del MEF e di Borsa Italiana e pubblicata secondo le rispettive prassi. Per gli istituzionali la seconda fase si chiuderà alle ore 11 del giorno 23 ottobre 2014. Al termine, le proposte di adesione verranno soddisfatte interamente ovvero, nel caso in cui la quantità raccolta ecceda quella che il MEF intende offrire, Borsa Italiana procederà ad applicare un meccanismo di riparto equi-proporzionale. Allocazione: il possibile riparto per gli istutizionali è la principale novità dell’emissione Il Tesoro ha piazzato l'ultimo BTP Italia lo scorso aprile quando, nonostante la chiusura anticipata, ha raccolto 20,6 miliardi di euro, chiaramente giudicato dal Tesoro al di sopra del proprio target; da qui deriva molto probabilmente la decisione di limitare con più precisione, utilizzando la tecnica del riparto anziché semplicemente un limite temporale, l’ammontare collocato agli istituzionali. Nel complesso la raccolta di tutte le cinque emissioni fatte negli ultimi due anni supera gli 86 miliardi di euro. Venerdì 17 ottobre è stato comunicato il tasso reale minimo garantito pari all’1,15% mentre poco dopo la chiusura degli ordini sarà reso noto il tasso reale effettivo. Il cosiddetto Premio Fedeltà, ossia l’ammontare fisso pari al 4 per mille lordo, sarà corrisposto dal MEF esclusivamente agli investitori che abbiano acquistato il titolo durante la prima fase del periodo di collocamento e lo abbiano detenuto fino alla scadenza (23 aprile 2020). Il premio fedeltà resta riservato al retail Le caratteristiche del BTP Italia Le principali caratteristiche che differenziano questa tipologia di titoli dagli altri BTP indicizzati presenti sul mercato (BTPei) sono: (1) la corresponsione non solo delle cedole ma anche della rivalutazione del capitale con cadenza semestrale, (2) l’indicizzazione all’inflazione italiana e non alla media europea, (3) il premio fedeltà per investitori retail che detengono il titolo fino alla scadenza (pari al 4 per 1000), (4) il canale di emissione (MOT) e l’allocazione illimitata. Le caratteristiche del BTP Italia Infine, in caso di deflazione, le cedole vengono comunque calcolate sul capitale nominale investito, quindi con una protezione estesa non solo alla quota capitale ma anche agli interessi. Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 2 Focu us 20 ottobre 2014 4 Il taglio minimo o sottoscrivibile è di 1.000 euro e se nee possono sotttoscrivere mu ultipli senza lim mitazioni. I BTTP Italia si posssono sottoscrivvere direttame nte online attraverso i sistem mi di home banking ba , dove sia attiva la funzione di negoziazione titoli attraversso l’accesso al a MOT. In allternativa, com me per tutti gli altri titoli di sta ato, ci si può rrivolgere allo sp portello della banca b in cui si detiene un co onto titoli. er maggiori deettagli si rimanda al sito de el Ministero deel Tesoro, nella a sezione appositamente Pe de edicata a quessta tipologia di titoli (http://ww ww.dt.tesoro.itt/it/debito_pubb blico/btp_italia/). Previsioni P d di inflazion ne e ipotessi di rendim mento Come scritto neella sezione prrecedente, il BTP B Italia è un titolo di stato o indicizzato all'inflazione ita aliana, pertanto fornisce all'investitore una protezionee contro l'effettivo aumento o del costo de ella vita. I prezzzi al consumo o dipendono, oltre che da ffattori “esogen ni” ai singoli paesi, p come l’a azione della Baanca Centrale e i prezzi delle e materie prim me, dalle dinam miche interne di d domanda e offerta e dalle decisioni naazionali in matteria di impos izione fiscale. In questo con ntesto, uno sttrumento che ha come pu unto di riferim mento l’inflazi one italiana, rappresenta un’effettiva u protezione dallaa variazione deel potere d’acq quisto domesticco. Indicizzazione all’inflazione italiana: un’effettiva protezione del potere d’acquisto In nflazione europ pea cui sono ind dicizzati i BTPei e inflazione italliana cui sono in ndicizzati i BTP Italia I (in %) Nota: l’area grigia ind dica le previsioni. Fo onte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su daati Bloomberg Le e nostre previssioni sull’inflazzione italiana, rispetto alla d data dell’ultima a emissione de el BTP Italia ap prile 2014, sono state rivistee ancora al rib basso per il brreve periodo, dato il rallenta amento dei prezzi negli ultimi mesi più ampio a rispetto alle preceden nti attese: il pu unto di minimo o dovrebbe esssere toccato ttra fine 2014 e inizio 2015, con c l’inflazionee al -0,2%, osssia i prezzi in calo rispetto alllo stesso mese dell’anno prrecedente. I prezzi al consu mo in Italia hanno già fatto o registrare va ariazioni annue negative in agosto e in settembre s ma la fase di defflazione dovre ebbe essere te emporanea: daalla primavera del prossimo anno, a si dovreb bbe registrare una gradulale ripresa per arrrivare all’1,1% % a/a a fine 2015 2 e al 2,1% % a/a a fine 2 016. Il tasso tendenziale t do ovrebbe poi crrescere più di quello europeeo, come rifle esso di una rip presa dell’attivvità economica a italiana a frronte di un PILL potenziale piiuttosto compresso. Il trend d di lungo perio odo dovrebbe poi vedere l’iinflazione convvergere verso il 2%, obiettivo o della BCE. p i prossimi an nni Le previsioni per Nel complesso, sull’orizzonte temporale che e coinvolge il ttitolo BTP Italia a, ossia da ogg gi a ottobre 20 020, l’inflazion ne media annu ua dovrebbe esssere, secondo o le nostre prevvisioni, in area 1,4%. Questo Q è il punto da cui paartire per fare alcune consi derazioni sull’ipotetico rend dimento. In pa articolare, il rrendimento del titolo all’em missione sarà,, per approsssimazione, il tasso t reale efffettivo più l’in nflazione annua media dall’emissione alla sscadenza (stima ata). In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche Ipotesi di rend dimento 3 Focus 20 ottobre 2014 La cedola reale minima garantita è stata fissata a 1,15%. L’ipotetico rendimento nominale lordo, che si trova in prima approssimazione sommando il rendimento reale garantito alla variazione dei prezzi attesa nel periodo, potrebbe essere così in area 2,5%, ben più elevato del rendimento che offre un BTP nominale di simile scadenza (all’apertura del collocamento in area 1,5%). Quest’ampia differenza, oltre che per fattori tecnici per i quali si rimanda al paragrafo successivo, si spiega valutando la cosiddetta inflazione di break-even incorporata nei prezzi dei titoli. Ricordiamo che l’inflazione di break-even è il tasso di inflazione al quale, se effettivamente realizzatosi nel corso della vita del titolo, risulta indifferente, dal punto vista della perfomance, detenere il titolo indicizzato o il titolo nominale. Pertanto, un’inflazione di break-even bassa aumenta, ceteris paribus, la probabilità che l’inflazione effettiva di periodo sia superiore e che quindi convenga detenere il titolo reale. Nel BTP Italia di nuova emissione, considerando la cedola minima, è incorporata un’inflazione di break-even in area 0,5%, decisamente inferiore alle nostre previsioni. Alla base della suddetta differenza di rendimento a scadenza – a oggi 1,15% più inflazione attesa per il BTP Italia e 1,5% per il BTP nominale di riferimento (BTP 4% settembre 2020) – si rilevano anche caratteristiche tecniche cruciali, prima fra tutte la differente liquidità degli strumenti. I BTP Italia, proprio per la tipologia di investitori a cui sono prevalentemente rivolti e le modalità di collocamento, sono contraddistinti da un ammontare in circolazione inferiore a quello tipico dei BTP nominali. Questo significa che i BTP Italia sarebbero strumenti potenzialmente soggetti ad ampie oscillazioni di prezzo (sia temporali sia tra prezzo di domanda e prezzo di offerta) che tipicamente caratterizzano le emissioni illiquide. Di conseguenza, parte del premio (maggior rendimento) che i BTP Italia offrono, deriva dalla scarsa liquidità. D'altra parte, la mancanza di un mercato pronti contro termine per questi strumenti, unita alla tendenza “da cassettista” dell’investitore tipo, riduce la volatilità del titolo, come evidente anche dall’andamento dei prezzi dei titoli di stessa tipologia già emessi. Infine, il Tesoro, nella determinazione del tasso reale, probabilmente tiene in considerazione il canale di emissione in parte nuovo (internet banking) e la volontà di fidelizzare investitori meno soliti ad affacciarsi sul primario (retail). BTP Italia vs BTP nominale e BTPei Per quanto scritto, considerando gli strumenti alternativi nominali (il titolo nominale di riferimento per la valutazione dell’emissione attuale è il BTP 4% scadenza settembre 2020), il BTP Italia appare dunque attraente, offrendo un ipotetico rendimento nominale lordo decisamente superiore. Detto in altre parole, rispetto a un ipotetico rendimento nominale in area 2,5% (cedolare reale + inflazione attesa) del BTP Italia, il nominale di riferimento scambia oggi in area 1,5%. Più complessa la valutazione rispetto all’altra tipologia di indicizzati presente sul mercato, ossia i titoli legati all’inflazione europea. La fotogafia attuale dei prezzi rivela come l’inflazione di breakeven incorporata nel BTP Italia in emissione sia inferiore rispetto a quella incorporata nel corrispondente BTPei (scadenza settembre 2021 indicizzato all’inflazione europea) mentre le previsioni per il sentiero futuro dei prezzi indicano un’inflazione italiana che dovrebbe tornare nei prossimi trimestri ad essere superiore a quella europea. Queste considerazioni implicano una preferenza per i BTP Italia rispetto ai BTPei. Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 4 Focu us 20 ottobre 2014 4 BTP B Italia aprile e 2014, nomina ale corrisponde ente e inflazion ne di break-even b BTP Italia novembrre 2013, nomin nale corrispond dente e infla azione di break k-even Fo onte: elaborazioni In ntesa Sanpaolo su dati Bloomberg Fonte: elaborazioni Intesa a Sanpaolo su dati BBloomberg Queste Q consideerazioni portano a ritenere e interessante l’investimento in tale stru umento, in pa articolare in u un’ottica di deetenzione in portafoglio fino o alla scadenzza (conseguendo così, se in nvestitore retaiil, anche il prem mio fedeltà). Confronto C ccon le emissioni preccedenti di BTP Italia Considerando invece gli strum menti analogh hi, ossia gli alt ri BTP Italia sccambiati sul se econdario e ip potizzando unaa cedola pari alla a cedola min nima, il nuovo o BTP Italia sarrebbe leggermente meno atttraente degli u ultimi due, chee ad oggi incorrporano un’inlffazione di brea ak-even vicina allo 0. Nel complesso, ricordiamo che c i collocam menti dei preccedenti BTP Italia, con l’ecccezione del se econdo, si eran no conclusi con un esito deccisamente posittivo. La raccoltta ordini era sttata di 7,29 miliardi m di euro complessivi peer la prima em missione, di 18 miliardi di eurro per la terza emissione, 17 7 miliardi per la quarta, di 22 2 miliardi per la quinta e d di oltre 20 milliardi per la sesta (queste ultime tre nono ostante la chiu usura anticipatta). La cedola reale della prima emissione era stata fisssata al 2,45% % mentre la cedola reale minima garantitta pre-collocam mento era del 2,25%. Le em missioni di otto obre 2012, aprile e novembrre 2013 e april e 2014, la ced dola, invariata rispetto r alla minima, m era statta rispettivameente del 2,55% %, del 2,25%, del 2,15% e dell’1,65%. d La a settima emisssione parte con c una cedolla reale garan ntita di 50 cen ntesimi inferiore a quella asssegnata alla ssesta emissione. D’altra partte si deve conssiderare che il rendimento a 6 anni da metà m aprile ad oggi è sceso di d quasi 100pb b, in un contessto di rischio complessivo c pe ercepito sul sistema-Italia ch he appare stab bilizzzatosi a livvelli piuttosto b bassi, nonosta ante la volatilità registrata ne egli ultimi giorrni abbia ricord dato che la crissi, dal punto dii vista econom mico ma anche finanziario, no on deve ancorra essere consid derata alle spalle (si veda tab bella di 1^ pagina). In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche 5 Focus 20 ottobre 2014 Avvertenza generale Il presente documento è una ricerca in materia di investimenti preparata e distribuita da Intesa Sanpaolo SpA, banca di diritto italiano autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla Banca d’Italia, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Il presente documento è anche distribuito da Banca IMI, banca autorizzata in Italia e soggetta al controllo di Banca d’Italia e Consob per lo svolgimento dell’attività di investimento, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del presente documento, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte di Intesa Sanpaolo, senza alcun obbligo da parte di Intesa Sanpaolo di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito. Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d’offerta di vendita o sottoscrizione, ovvero come un documento per la sollecitazione di richieste d’acquisto o sottoscrizione, di alcun tipo di strumento finanziario. 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I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di compravendita relative a qualsiasi strumento di volta in volta disponibile sul mercato aperto o altrimenti. La pubblicazione ‘Focus’ viene redatta ad hoc per analizzare temi di particolare interesse sui principali mercati. Il precedente report di questo tipo è stato distribuito in data 02.10.2014. Il presente documento è distribuito da Banca IMI e Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, esclusivamente a soggetti residenti in Italia e verrà messo a disposizione del pubblico indistinto attraverso il sito internet di Banca IMI (http://retailhub.bancaimi.com/retailhub/COMMENTI-E-ANALISI.html) e di Intesa Sanpaolo (www.intesasanpaolo.com). Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 6 Focus 20 ottobre 2014 Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse Ai sensi del Regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14.05.1999 e successive modificazioni ed integrazioni, Intesa Sanpaolo ha posto in essere idonei meccanismi organizzativi e amministrativi (information barriers), al fine di prevenire ed evitare conflitti di interesse in rapporto alle raccomandazioni prodotte. Per maggiori informazioni si rinvia al documento “Policy per studi e ricerche” e all’estratto del “Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse” a disposizione sul sito internet di Intesa Sanpaolo (www.intesasanpaolo.com). Certificazione dell’analista L’analista che ha predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, il cui nome e ruolo sono riportati nella prima pagina del documento, dichiara che: (a) le opinioni espresse nel documento riflettono accuratamente l’opinione personale, obiettiva, indipendente, equa ed equilibrata dell’analista; (b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse. Altre indicazioni 1. Né l’analista né qualsiasi altra persona della sua famiglia hanno interessi finanziari nei titoli delle Società citate nel documento. 2. Né l’analista né qualsiasi altra persona della sua famiglia operano come funzionari, direttori o membri del Consiglio d’Amministrazione nelle Società citate nel documento. 3. L’analista citato nel documento è socio AIAF. 4. L’analista citato non riceve bonus, stipendi o qualsiasi altra forma di compensazione basati su specifiche operazioni di investment banking. Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto cui esso è consegnato da Banca IMI e Intesa Sanpaolo e non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni di cui alla presente scheda informativa è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo diversamente indicato. Tali dati, informazioni, opinioni e valutazioni non possono essere oggetto di ulteriore distribuzione ovvero riproduzione, in qualsiasi forma e secondo qualsiasi tecnica ed anche parzialmente, se non con espresso consenso per iscritto da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Chi riceve il presente documento è obbligato a uniformarsi alle indicazioni sopra riportate. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Responsabile Retail Research Paolo Guida Analista Azionario Ester Brizzolara Laura Carozza Piero Toia Analista Obbligazionario Serena Marchesi Fulvia Risso Cecilia Barazzetta Analista Valute e Materie prime Mario Romani Editing: Monica Bosi Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 7
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