- venerdì 24 ottobre 2014 - CORRIERE DEL TRENTINO - Pagina: 6 Giustizia, delega operativa nel 2016 Stima fatta da Dellai. Trasferimento dei dipendenti, contratto al vaglio La delega di funzioni amministrative in materia di giustizia potrebbe essere operativa dal primo gennaio 2016. Probabile infatti che non avvenga prima di tale data il trasferimento effettivo del personale dallo Stato alla Regione, oppure, se passerà lo strumento della subdelega (contestato dai sindacati), alle Province di Trento e Bolzano. La procedura è lunga, come nota anche Lorenzo Dellai, presidente della commissione dei Dodici che sta preparando la norma di attuazione sulla delega. Se si riuscirà ad approvarla entro la fine dell’anno, buona parte del 2015 servirà per il protocollo operativo con il ministero. Facile quindi che il passaggio scatti con riferimento al successivo anno solare: il 2016 appunto. In questi giorni la commissione è impegnata ad esaminare le osservazioni presentate dai sindacati. L’organismo paritetico Stato-Regione sta rivestendo un ruolo centrale sulla questione: è alla commissione infatti che compete l’approvazione della norma di attuazione relativa alla delega. L’incontro di ieri in piazza Dante a Trento, nella sede della Provincia, si è rivelato interlocutorio. I sindacati, Cgil, Cisl e Uil, più i non confederali, si aspettavano una riunione utile per discutere gli aspetti politici, alla presenza di Ugo Rossi, in veste di presidente della Regione. Rossi non si è presentato, lasciando il tavolo all’assessore regionale competente, Giuseppe Detomas, coadiuvato da dirigenti provinciali (Fabio Scalet e Luca Comper) e altri dirigenti regio- TRENTO I tempi Secondo Lorenzo Dellai il 2015 servirà per il protocollo con il ministero nali. Assente anche il direttore generale della Provincia di Bolzano Eros Magnago. «Un incontro anomalo» lo definisce Giampaolo Mastrogiuseppe, segretario della Cgil Funzione pubblica. «Interlocutorio» rimarca il collega Giuseppe Pallanch (Fps Cisl). «La Regione apre al dialogo» rimarca invece Anna Rossi di UilPa. I sindacalisti hanno ripetuto il contenuto delle osservazioni già presentate a Dellai e alla commissione dei Dodici. Le richieste sono riassumibili in quattro punti. Primo, la possibilità per i dipendenti interessati al passaggio di rimanere inquadrati nel contratto statale, tramite la forma giuridica del fuori-ruolo. Secondo, il rifiuto della subdelega, ovvero il Documento generato da Walter Alotti il 24/10/2014 alle 07:15:00 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Il palazzo La sede del tribunale di Trento, in largo Pigarelli. La commissione dei Dodici lavora alla norma di attuazione per il passaggio della delega sulla giustizia (foto Rensi) passaggio della delega dalla Regione alle due Province. Terzo, le garanzie economiche e giuridiche sull’inquadramento del personale. Infine le tabelle di equiparazione. «Alcune osservazioni sono pertinenti» precisa Dellai. «Le stiamo esaminando. Su 15 sigle sindacali presenti all’incontro con la commissione emergono posizioni responsabili. Stiamo approfondendo — si limita a dire — come regolare il rapporto di lavoro nel passaggio Stato-Regione». Subdelega e mantenimento del contratto statale non sono nominate. «Sono più scelte di natura istituzionale» conclude il presidente dei Dodici. Stefano Voltolini © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 2/2
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