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Data
24 Giugno 2014
Protocollo: 192/14/AC/cm
Servizio:
Politiche Industria Contrattazione
Sviluppo Sostenibile Agricoltura Cooperazione
Oggetto: Strategia Nazionale per la Biodiversità.
CIRCOLARE N. 53
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A tutte le strutture UIL
LORO SEDI
In previsione del Consiglio informale a Milano (16-17 luglio) dei Ministri Europei dell’Ambiente e del
Lavoro, nel corso del semestre italiano di Presidenza del Consiglio UE (http://www.minambiente.it/pagina/labiodiversita-nel-semestre-italiano-di-presidenza-del-consiglio-ue ) è stata più volte prospettata, in sede di
Ministero dell’Ambiente, e da parte dello stesso Ministro Galletti, la possibilità di un coinvolgimento attivo
(confronti e proposte di merito) di Sindacati e Imprenditori.
In attesa di una formalizzazione in tal senso, nel corso della riunione del ‘Tavolo di consultazione per la
biodiversità’ del 21 maggio u.s., come UIL abbiamo avanzato con CISL e CGIL la sollecitazione al Ministro
dell’Ambiente, per l’incontro di Milano, di mettere in agenda, fra i temi della biodiversità, anche la previsione
di un relativo confronto pubblico.
Entro quella data saranno a disposizione di tutti i risultati della ricerca sull’economia verde nelle aree
protette (effettuata dal Ministero dell’Ambiente e Unioncamere), il rapporto di programmazione della
Strategia Nazionale per la Biodiversità (SNB) fino al 2015, la programmazione dei Fondi comunitari 2014-2020,
il rapporto nazionale su Aree protette e Rete Natura 2000 (http://www.minambiente.it/pagina/rete-natura2000
),
ecc.,
già
in
massima
parte
fin
da
adesso
consultabili
all’indirizzo
ftp://ftp.dpn.minambiente.it/Strategia_Nazionale_Biodiversita/Tavolo_Consultazione_Biodiversita/
Nel 2010, dichiarato dall’ONU ‘Anno internazionale della biodiversità’, si era tenuta a Nagoya, in
Giappone, la decima Conferenza delle Parti della Convenzione per la Diversità Biologica (COP 10 della CBD),
nella quale:
• è stato adottato un Protocollo sull’accesso alle risorse genetiche e la giusta ed equa condivisione dei
benefici derivanti dal loro utilizzo (Protocollo ABS)
• è stato rivisto il Piano strategico per il periodo 2011-2020, da conseguire per il 2050, con una nuova
missione per il 2020 caratterizzata da obiettivi strategici e obiettivi operativi
In tale contesto internazionale, l’Italia si è dotata, attraverso un iter concertativo fra Ministero
dell’Ambiente e Regioni, di uno strumento di fondamentale importanza per una reale integrazione fra
obiettivo di sviluppo sostenibile e tutela del patrimonio di biodiversità: la ‘Strategia Nazionale per la
Biodiversità’ (http://www.minambiente.it/pagina/strategia-nazionale-la-biodiversita ), alla quale, nel maggio
2011, ha fatto seguito analoga ‘Strategia UE verso il 2020’ (http://www.minambiente.it/pagina/la-strategiaeuropea-la-biodiversita-verso-il-2020 ) con sei obiettivi prioritari:
• favorire l’attuazione della normativa in materia ambientale
• ripristinare gli ecosistemi (ad esempio, utilizzando infrastrutture verdi)
•
•
•
•
incentivare agricoltura e forestazione sostenibili
incentivare la pesca sostenibile
combattere le specie aliene invasive
contribuire a bloccare la perdita di biodiversità a livello globale
Per quanto riguarda l’Italia, l’individuazione nella Strategia nazionale di tre tematiche-cardine:
• biodiversità e servizi sistemici
• biodiversità e cambiamenti climatici
• biodiversità e politiche economiche
richiede necessariamente - come da intesa fra Ministero e Regioni e dalle proposte in tal senso dello stesso
Sindacato - un approccio multidisciplinare e una forte condivisione/collaborazione fra decisori politici,
amministrazioni centrali e regionali, mondo accademico e scientifico, portatori di interesse (fra i quali:
Sindacati, imprenditori, associazioni ambientaliste, ecc): da qui, l’istituzione, presso il Ministero
dell’Ambiente, di un Comitato paritetico, di un Osservatorio nazionale e di un Tavolo di consultazione (di cui
la UIL fa parte)
(http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/biodiversita/dm_06_06_2011.pdf ).
Con particolare riferimento a Rete Natura 2000, cioè al principale strumento della politica UE per la
conservazione della biodiversità (istituita dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat”), che tiene anche conto delle
esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali’ (art. 2), da parte della UIL
non può mancare l’impegno a dare il proprio contributo per:
• l’avvio di processi concreti mirati a dare valore, in ambito di programmazione economica, al ‘capitale
naturale’, come asset strategico per il benessere di tutti i cittadini e lo sviluppo socio-economico
italiano ed europeo;
• il miglioramento dell’approccio integrato esistente per il co-finanziamento della gestione di Rete Natura
2000, anche utilizzando al meglio opportunità quali quelle rappresentate dai PAF (Prioritized Action
Framework) e dai Piani di gestione della Aree protette europee, e garantendo che i Programmi
operativi dei diversi Fondi comunitari 2014-2020 ( il prossimo 22 luglio è la data di scadenza per la
presentazione da parte delle Regioni di questi Programmi) siano di supporto e coerenti con la
Strategia sulla Biodiversità (a livello nazionale ed europeo), stante il fatto che nella UE i benefici
economici – quindi, anche occupazionali - derivanti dalla Rete Natura 2000 sono oggi stimati tra i 200
e i 300 miliardi di euro all’anno, a fronte di un costo di non più di 6 miliardi di euro.
Per ogni ulteriore informazione e/o contributi ai fini di iniziative UIL sul tema e di eventuali confronti
pubblici è possibile contattarci all’indirizzo email: [email protected] .
Cordiali saluti.
IL SEGRETARIO CONFEDERALE
(Paolo Carcasi)