SABATO 20 SETTEMBRE 2014 ANNO 89 - N. 36 UNA COPIA € 1,20 ABBONAMENTO ANNUO € 42 DIREZIONE: ☎ 0373 256350 VIA GOLDANIGA 2/A CREMA SETTIMANALE CATTOLICO CREMASCO D’INFORMAZIONE FONDATO NEL 1926 POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB CREMONA GIORNALE LOCALE ROC www.ilnuovotorrazzo.it Domenica il Papa in Albania Lo accompagniamo con la preghiera Bathore (Tirana): la prima chiesa al mondo dedicata a san Giovanni Paolo II Diocesi di Crema AGGIUNGI UN PASTO A TAVOLA venerdì 26 settembre ore 21 Per aiutare la comunità a garantire un pasto alle persone che accoglie nelle sue 500 realtà in tutto il mondo San Bernardino auditorium Manenti Assemblea Diocesana sull’Iniziazione Cristiana Seconda sessione Presiede il vescovo Oscar 20 e 21 SETTEMBRE I volontari della Comunità saranno presenti nelle seguenti postazioni: - CREMA: parrocchia di San Giacomo - RIPALTA CREMASCA, SERGNANO, CASALE CREMASCO, CASTEL GABBIANO, CAMISANO Diocesi di Crema L’indirizzo esatto per l’invio dei contributi è: [email protected] Pellegrinaggio alla Cattedrale pagina 3 Solo nella parrocchia di S. Maria della Croce a Crema il 27 e 28 settembre Il vescovo Oscar accoglie il mondo della salute Sono invitati gli ammalati, i medici, gli infermieri, il personale sanitario, le associazioni e i fedeli ore 15.30 recita del Santo Rosario ore 16 Santa Messa Domenica 28 settembre pagina 9 La professione Raccolta di fra’ Davide del secco Un giovane cremasco nei frati cappuccini Al via in tre quartieri della città la “misurazione” Autonomie scozzesi L a Scozia ha detto no all’indipendenza. Da quando il suo Parlamento votò l’Atto di Unione al Regno Unito nel 1707, molti speravano di far risorgere la “gloriosa Scozia libera” legata alla dinastia cattolica degli Stuart. Dopo 300 anni i tempi sono cambiati e giovedì il 55% dei cittadini scozzesi ha preferito rimanere all’interno del Regno Unito. I separatisti si sono fermati al 45%, un dato per nulla insignificante. L’affluenza alle urne, la più alta del dopoguerra (85%), il che dice della grande importanza che s’è data all’evento. Importante anche perché su di esso erano e sono puntati gli occhi dell’intera Europa, percorsa da fremiti indipendentisti da est a ovest. Noti quelli dei Catalani e dei Baschi, noti gli obiettivi della Lega Nord italiana. I vescovi scozzesi, in un comunicato diffuso a poche ore dalla fine dello scrutinio, affermano di “riconoscere e rispettare il risultato del referendum” ed “elogiano tutti coloro che hanno partecipato a un dibattito appassionato e, a volte, partigiano”. Alla vigilia del voto, la Conferenza episcopale aveva invitato i cattolici ad andare a votare. Ora i vescovi scrivono “di sperare che possiamo tutti collaborare per il bene della nazione.” Dopo questo referendum, il Regno Unito, quasi sicuramente, si trasformerà in uno Stato federale. Anzi, secondo Alan Renwick, professore di politica comparata all’università di Reading, in Scozia “l’indipendenza è senza via di ritorno ed è soltanto una questione di tempo”. Le promesse fatte durante la campagna elettorale dal primo ministro britannico David Cameron “trasferirà a Edimburgo quasi ogni potere politico e legislativo” con l’eccezione di difesa e politica estera. Il leader del movimento indipendentista, Alex Salmond, ha già chiesto a Londra di rispettare gli impegni assunti per la Scozia. Indipendenza o meno, la sostanza è sempre quella delle autonomie locali, cavallo di battaglia – da noi – di don Sturzo e dei cattolici popolari, oggi purtroppo defilati, dopo aver regalato il tema alla Lega che lo gestisce, ovviamente, a modo suo. In Italia, figlia in gran parte di culture politiche stataliste, le autonomie locali sono in affanno. Abbiamo ancora la presenza, ad esempio, di Regioni autonome, per motivi “bellici”, e altre regioni non autonome. I poteri dello Stato sono ancora asfissianti a tutti i livelli, da quello fiscale a quello scolastico, a quello burocratico. Ora la Scozia insegna: bisogna rilanciare le autonomie, all’interno della grande Unione Europea che dovrebbe rendere fratelli tanti popoli, diversi e liberi. pagina 13 AC: nuovo presidente Il 31enne Antonio Crotti nominato dal Vescovo OGGI Confartigianato CREMA A cura dell’Associazione Autonoma Artigiani Centro di Riabilitazione Equestre T 1979-2014: oggi si brinda al 35° di fondazione utto è pronto per la grande festa del 35° del Cre (Centro di riabilitazione equestre “Emanuela Setti Carraro dalla Chiesa”), organizzata per oggi nella “nuova” sede degli ex Stalloni. A presentare le diverse iniziative il presidente (dal 1993) Alessandro Zambelli, il nuovo direttore Agostino Savoldi, il consigliere Marco Mariani e i volontari Ezio Degli Agosti e Renato Sperolini. Nella conferenza stampa di martedì pomeriggio in sede, Zambelli ha ripercorso la storia del Centro: la sua fondazione effettiva avvenne nel 1979 dopo alcune esperienze sperimentali due anni prima. Innanzitutto, però, spazio alla festa. Il ritrovo, oggi sabato 20 settembre, è fissato alle ore 14.30 agli ex Stalloni di via Verdi. Alle 15.10 la presentazione della giornata e il saluto delle autorità, seguito dall’inaugurazione della nuova sede del Centro di riabilitazione, con l’intitolazione della sala d’attesa finanziata dal Lions all’ingegner Andrea Crotti, presidente storico del Cre. Alle 15.45 un saggio ippico dei ragazzi, seguito da un rinfresco. Musica e giochi completeranno la proposta, che terminerà alle ore 19; per i piccoli ci sarà anche la possibili- tà di un giro tra i viali degli ex Stalloni sul trenino del Carnevale Cremasco. Nell’occasione, come detto, il presidente ha ricordato alcune personalità di primo piano della storia del Cre, come gli storici presidenti Raffaele Canger, primario chirurgo dell’ospedale e il già ricordato Crotti. Curiosa la figura di Gerd Grzesczak – sposò una cremasca e oggi è a capo di una famiglia di stunt man – primo terapista in città, quando il Centro promuoveva anche viaggi in Germania, terra in cui la riabilitazione equestre ebbe inizio: “Un’attività di supporto alle famiglie e agli utenti che nella stragrande maggioranza sono persone con difficoltà motorie. Il cavallo con i suoi movimenti li aiuta a fare ginnastica, determinando un miglioramento delle capacità motorie. Il Cre ha messo a cavallo tantissime persone e ragazzi – ha affermato Zambelli –. Persino me. Vorrei ricordare anche il medico Mario Cerioli che ancora oggi ci segue dopo molti anni”. Impossibile poi non citare Carla Tolotti, “forza e traino della nostra associazione, venuta a mancare lo scorso anno”. I presenti hanno ricordato anche la collaborazione con l’associazione nazionale di riabilitazione equestre, con il Gruppo Stalloni, e alcune tappe importanti del passato. Nel 1991 per merito del presidente Emilio Pini e dell’on. Maurizio Noci s’ottennero fondi per la ristrutturazione della vecchia Club House, nel 1995 venne realizzato un convegno nazionale con oltre cento tecnici della riabilitazione da tutta Italia. Poi altri traguardi e successi, ma anche alcuni momenti difficili: l’ultimo del 2011-2012 con l’ipotizzata chiusura, il trasferimento in container e la rinascita grazie all’interessamento dell’Ufficio Patrimonio e Bilancio regionale dell’assessore Garavaglia, che ha concesso tre ambienti in comodato d’uso gratuito, oggi recuperati al meglio e pronti per l’intitolazione. Quando si parla di Cre sono da sottolineare anche il volontariato (“indispensabile per portare avanti l’attività”, ha detto Mariani), oggi sempre più in crescendo con una trentina di persone, il sostegno dei club cittadini, Lions Crema Host in testa, e dei benefattori, tra cui gli istituti di credito Banca Popolare e Banca Cremasca. Zambelli ha pubblicamente ringraziato tutti, comprese le terapiste di ieri e di oggi: quest’ultime sono Lorena Ricetti, Monica Moruzzi, Ambra Nicolussi e Anna Corada. Gli utenti del prezioso servizio sono oltre novanta. Dopo la festa odierna, domenica 28 settembre, il 18° concorso di salto a ostacoli nazionale di serie C dalle ore 8.30. “Dopo due anni si svolgerà di nuovo agli Stalloni, per noi motivo d’orgoglio”. Torneremo senz’altro a parlarne. Luca Guerini
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