IL CROCIATO - Fraternità Sacerdotale San Pio X

IL CROCIATO
Organo della Crociata Eucaristica Italiana
Anno XXVIII - n. 7-8 Luglio - Agosto 2014
Prega
Comunicati
Sacrificati
Sii Apostolo
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Il Crociato
La lettera del vostro Cappellano
Cari Crociati,
Un giorno San Francesco e Fra Leone andarono a far visita ad una
famiglia provata dalla malattia di un loro figliolo per il quale tutti avevano pregato. Il nonno ricevette cordialmente gli ospiti riferendo loro che il bambino stava già meglio. “Ne sono
felicissimo e ne ringrazio il Signore! disse Francesco.
“Ah! Bisognerebbe sempre ringraziarLo”, replicò il
vegliardo con calma e gravità, “anche quando le cose
non si aggiustano come vorremmo. Purtroppo è difficile! Manchiamo sempre contro la speranza! Quando
ero giovane, chiedevo sempre conto a Dio quando le
cose non andavano come desideravo io; e se Dio “mi
fece aspettare”, mi turbavo, m’irritavo anche! Adesso
non chiedo più nessun conto a Dio. Ho capito che
quest’atteggiamento era infantile e ridicolo. Dio è
come il sole. Che si veda o non si veda, che appaia o si nasconda, esso
irradia. Andate ad impedire al sole di irradiare! Orbene! Nello stesso
modo non si può impedire a Dio di usare la Sua misericordia!”.
“È verissimo”, disse Francesco, “Dio è il Bene, e non può volere
che il bene. Però, a differenza del sole che irradia senza di noi e sopra
le nostre teste, Egli ha voluto che la Sua Bontà passasse per il cuore
degli uomini; e questa è cosa meravigliosa ma anche terribile. Dipende
da ognuno di noi, per conto nostro, che gli uomini ricevano o no la
Misericordia di Dio. Ecco perché la bontà è cosa così grande”.
Questo episodio della vita di San Francesco ci insegna come dobbiamo imparare a ringraziare anche in momenti difficili e di prova
senza mai perdere la speranza e la fiducia in Dio!
Augurandovi una buona estate benedico voi e le vostre famiglie,
In Gesù e Maria,
Il Cappellano
Luglio - Agosto
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I miei quindici minuti di silenzio
La preghiera
❁ Il tuo primo
dovere è certo:
pregare.
Può essere
buono chi non
prega? Sarebbe come
dire che gli uccelli volano
senza ali; è possibile?
❁ Pregare vuol dire parlare e ascoltare il Signore; dirGli che Lo ami, che Lo adori, che Lo ringrazi, che Lui
è il tuo Dio, il tuo aiuto, la
tua forza, la tua ricompensa,
che tu vuoi vivere per Lui...
È difficile? No.
❁ Come chiedi un favore
alla mamma o ad un compagno, così puoi chiedere
tutto a Gesù. Non hai che a
rivolgerti a Lui, dovunque ti
trovi, perché Dio ti è sempre
presente e sempre pronto ad
aiutari.
❁ “Domandate e ricevere-
te, bussate e vi sarà aperto,
cercate e troverete”, ha detto
Gesù. E allora, prega.
❁ Il Signore può darti
qualunque grazia; basta che
Giela domandi: “Tutte le grazie che chiederete nella preghiera, le otterrete!”. Essa
è veramente onnipotente sul
Cuore di Dio.
❁ Basta che la tua preghiera sia fatta con piena fiducia nel Signore, come tuo
Padre che ti ama immensamente e che può tutto; con
umiltà, perché Dio resiste
alla superbia; e con perseveranza, perché il Signore talvolta può farti aspettare un
poco prima di darti la grazia
che domandi.
❁ È così la tua preghiera?
Sei devoto, attento, o preghi
solo con le labbra, recitando
meccanicamente delle formule che sai a memoria o
che leggi sui libri?
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Il Crociato
San Pio X
il Papa dei fanciulli
2a parte
Che cosa farà Bepi Sarto ora che i professori gli hanno
detto che potrà far carriera studiando?... l’avvocato? il medico? il maestro?
No: farà il Prete! Egli sente che il Sacerdote è maestro,
medico delle anime, avvocato dei poveri... ma soprattutto
ministro di Gesù! A quindici anni sceglie questa via. Indossa
nella sua chiesa, tra lo stupore e l’ammirazione dei compaesani, la veste nera ed entra nel Seminario di Padova, dove
resterà otto anni a studiare per diventare
un bravo Prete.
Padova, la città degli studi e
dell’Università è soprattutto
celebre per il suo “Santo”, la
meravigliosa chiesa di Sant’Antonio, nella quale talvolta
il Sarto seminarista si raccolse
devoto a pregare. Negli antichi registi del Seminario di
Padova troviamo scritto questo giudizio: “Irreprensibile nella condotta, superiore a tutto per intelligenza, eccellente per memoria: dà tutto a sperare!”. Chi sa che Sacerdote bravo sarebbe venuto fuori da
un chierico così esemplare!
Finalmente spuntò l’alba radiosa del 18 settembre 1858, il
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giorno in cui fu consacrato Sacerdote. L’indomani mattina,
circondato dalla mamma e dalle sorelle (il papà era morto
due anni dopo la sua entrata in Seminario), Don Giuseppe
celebrò la sua Prima Messa su quell’altare che per tanti anni
l’aveva visto zelante chierichetto.
Le sue mani che un giorno si sarebbero levate benedicenti
sul mondo intero, e che erano ancora profumate dal sacro
Crisma, strinsero per la prima volta l’Ostia Divina.
I primi passi nel campo del suo apostolato sacerdotale
Don Giuseppe Sarto li inizia a Tombolo, piccolo paese della
Diocesi di Treviso.
Nei nove anni che il futuro Papa passa in quel paese, deve
assistere il vecchio Parroco talvolta infermo e immobile. Tra
quei contadini analfabeti, inizia una scuola serale e si fa promettere intanto che non bestemmieranno più e verranno alla
chiesa.
Ma la sua grande predilezione
sono i bimbi, ai quali, giocando, insegna a diventare bravi,
onesti e buoni.
Don Bepi (così lo chamano i suoi birichini e la gente del paese) non ha orario
nelle sue giornate di lavoro.
Talvolta, rimboccate le maniche prepara le frittelle per
premio ai ragazzi più buoni e diligenti alla scuola di catechismo. Assiste le famiglie più povere. Non di rado torna
a casa senza mantello, senza portafoglio... persino senza
scarpe! Una volta che non aveva proprio nulla, regalò il suo
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Il Crociato
orologio!
Salzano! Don Giusepppe Sarto è nominato Arciprete.
La sua carità risplende instancabile e luminosa, soprattutto
nell’anno 1873 quando scoppia la terribile epidemia del colera.
Treviso. Lo zelante arciprete di Salzano è nominato Canonico della Cattedrale di Treviso. Ora tutto lo chiameranno “Monsignore”. Dappertutto, anche qui, fa del bene:
ma il suo zelo risplende soprattutto nelle fatiche del confessionale, ora che è pure Direttore Spirituale dei chierici del
Seminario...
Ma ben altri erano i disegni di
Dio. Nel settembre del 1884,
il Papa Leone XIII chiama
Giuseppe Sarto alla dignità
di successore degli Apostoli: e lo nomina Vescovo di
Mantova.
In questa Diocesi vasta e
difficile, Mons. Sarto continuerà a mostrarsi sempre
buono, maestro sapiente,
pastore vigilante, guadagnandosi la stima di tutti, l’affetto
dei fanciulli, tra i quali non disdegnerà anche da Vescovo di
scendere per insegnare il Catechismo.
Nove anni dopo, il Papa Leone XIII lo chiama ad un’altra
dignità più alta. Giuseppe Sarto per i suoi grandi meriti e le
sue virtù è creato Cardinale di Santa Romana Chiesa. È il
2 giugno 1893. Il 24 novembre 1894 il Cardinal Sarto, rivestito dello splendore della sacra porpora, entra trionfalmente
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nella sua nuova Diocesi. Infatti è stato nominato Patriarca
di Venezia.
La città della Laguna lo accoglie a festa. Zelante ed energico, lavora instancabilmente per il bene di tutti.
Come sempre, i poveri, i
sofferenti, i derelitti sono
i suoi preferiti. Si recava
sovente tra i galeotti della Giudecca, stringendoli
paternamente al suo cuore, che era lo stesso di
Cristo.
Quando il 19 luglio
1903 morì Papa Leone
XIII, anche il Cardinale Sarto si recò a Roma per eleggergli
un sucessore. Venezia, alla sua partenza, lo salutava commossa. Ma ai suoi figli in ansia per il timore che restasse a
Roma, egli rispose: “State sicuri! Ho il biglietto di andata e
ritorno!”.
Ma invece non ritornò! Non rivide più la sua Laguna e la
terra veneta che tanto amava... Il Cardinal Giuseppe Sarto,
nonostante che si schermisse dicendosi indegno ed incapace, fu eletto Papa col nome di Pio X!
Il 3 agosto 1903 dalla loggia di San Pietro corse al mondo
l’annuncio: “Abbiamo il Papa!”. Sei giorni dopo, sul capo
del povero figlio di contadini di Riese, si posava la triplice
corona regale del più grande tra i sovrani della terra: il Vicario di Cristo!
RESTAURARE OGNI COSA IN CRISTO. È il programma del suo
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Il Crociato
lavoro di Pontefice. Elevato al grande incarico dopo 45 anni
di ministero sacerdotale, egli porta nel governo della Chiesa
tutta la sua esperienza. Il mondo in quegli anni è in burrasca
e le difficoltà sono molte. Ma la nave di Pietro, affidata al
coraggioso e santo timoniere, taglia sicura le onde tempestose.
L’opera di questo santo Pontefice fu gigantesca: maestro
dei governanti e dei popoli; padre di tutti. Riceveva i suoi
figli diletti nelle maestose stanza del palazzo Vaticano che
la fede e la devozione dei cristiani, attraverso i secoli, ha
innalzato e arricchito per il Vicario di Cristo.
Ma soprattutto ama intrattenersi coi poveri per dir loro
una parola da vero amico e vero padre. Egli sa
che si cerca di allontanare il popolo dal Papa
e da Cristo! Per questo ogni domenica non si
stanca di spiegare personalmente ai fedeli le verità della dottrina cristiana, unica vera difesa dei
diritti del popolo e degli
operai.
Ma erano sempre i fanciulli la sua preoccupazione maggiore. Per essi
preparò il testo di dottrina cristiana che noi studiamo ancor
oggi nelle nostre parrrocchie e che chiamiamo: “IL CATECHISMO DI SAN PIO X”.
Voleva che, da quelle pagine, i giovani imparassero che il
disonore più grave per un uomo è l’ignoranza religiosa e il
male più brutto il vizio e il peccato!
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Un giorno, metre il Papa distribuiva la S. Comunione, un
bimbo sfuggito alla vigilanza della mamma, gli si accostò
chiedendogli con angelico candore: “Signor Papa, perché
non lo dài a me Gesù?”. L’episodio lo commosse... “Quanti
bimbi – pensava il vecchio Papa – aspettano Gesù!”. Dettò allora una Decreto (nel 1910) che esortava ad ammettere
presto i bimbi alla Prima Comunione. Promulgandolo esclamò: “Avremo dei Santi tra i fanciulli!”.
Quando scoppiò la prima guerra mondiale, nel 1914, il
cuore di San Pio X non resse. Aveva fatto di tutto per scongiurare l’immane conflitto. Aveva gridato ai governanti: “Io
benedico la pace, non la guerra!”.
Ma la sua voce non venne ascoltata. Si offrì vittima. Dio accolse l’estrema offerta del
suo Servo. La mattina
del 20 agosto 1914 mentre la terrra si arrossava
di sangue fraterno, su un
povero letto di ferro, il
cuore di San Pio X cessava di battere: era la prima e la più santa vittima
della guerra!
Oggi la Chiesa lo esalta alla gloria dei Santi: la sua tomba
è un altare.
Dall’alto dei cieli, San Pio X, il Papa del Catechismo e
dell’Eucaristia, il Papa dei fanciulli sorride e benedice: Per
la pace del mondo e la salvezza della società egli ripete: SALVATE LA GIOVENTÙ! ✺
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Il Crociato
La Sacra Scrittura
Ingnegnosa finzione dei Gabaoniti
Alla notizia che gli Ebrei per comando Divino avrebbero
sterminato tutti gli abitanti del paese, quelli
di Gabaon, una città
presso Gerusalemme,
studiarono di evitare
lo sterminio con un’ingegnosa finzione. Facendo finta di venire
da lontano, con vestiti
e scarpe logore, otri e
sacchi sdruciti, pani secchi, tutti sporchi di polvere, si presentarono a Giosuè chiedendo di avere con lui pace e alleanza. Giosuè prestò fede a ciò che dissero, e credendo che
non fossero compresi fra le genti che Dio aveva ordinato di
steminare, giurò di salvarli.
Tre giorni dopo seppe che il loro paese era vicinissimo, e
non volendo mancare al giuramento fatto, risparmiò loro la
vita, ma in pena della loro frode, li condannò a trasportare
acqua e legna per i bisogni degli Ebrei.
Giosue’ ferma il sole
Il Re di Gerusalemme ed altri cinque Re unirono i loro
sudditi per opporsi a Giosuè, loro nemico comune. Giosuè
li assalì e dopo un’aspra battaglia, mise in fuga l’esercito
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degli alleati. Il Cielo stesso combattè in loro favore, facendo piovere all’improvviso una terribile grandine di sassi, da
cui i nemici furono in gran parte schiacciati. Ne restavano
però ancora molti, e la notte
avrebbe recato un grande vantaggio al nemico. Fu allora
che Giosuè, vedendosi mancare il tempo per riportare una
vittoria completa, pieno di fiducia in Dio e in presenza dei
figli d’Israele, esclamò ad alta
voce: Fermati, o sole, e tu, o
luna, non ti avanzare! Questi
pianeti obbedirono alla potenza divina invocata da Giosuè,
e fermarono il loro corso per
lo spazio di ventiquattr’ore, e non fu mai veduta una così
lunga giornata né prima né poi. I cinque Re furono presi ed
uccisi, e quando s’incontrarono dei nemici furono debellati
e dispersi. Dopo questo fatto, nessuno poté più resistere alla
spada di Giosuè. Secondo gli ordini di Dio, vinse trentun
Re, e in breve s’impadronì della terra, che 550 anni prima il
Signore aveva promesso ad Abramo ed alla sua posterità.
Ultime azioni di Giosue’
Divenuto possessore di sì fertile paese, Giosuè lo divise
e ne diede una parte a ciascuna tribù. Convocato il popolo
nella campagna di Silo, dove era stato collocato il Tabernacolo e l’arca dell’alleanza, offrirono a Dio un sacrificio
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Il Crociato
solenne di ringraziamento per tanti favori che avevano da
Lui ricevuto.
Dopo questi avvenimenti, Giosuè governò il popolo in
pace, amato e venerato da tutti. Quando comprese che era
vicino alla morte, ricordò al popolo i benefici che aveva ricevuto da Dio, e fattosi promettere che si sarebbero sempre
mantenuti fedeli al Signore, colmo di meriti, spirò all’età di
110 anni.✦
Intenzione per il mese di Luglio 2014
Per i Governanti
I governanti sono coloro che dirigono i nostri paesi: alcuni
sono re, regine, presidenti,... ma tutti sono incaricati del bene
del loro paese, cioè del bene dei suoi abitanti, che è di andare
in Paradiso. Dovrebbero dunque facilitare la salvezza delle
anime e dunque favorire la Chiesa Cattolica affinché possa
continuare l’Opera di Salvezza di Nostro Signore Gesù Cristo. Ma purtroppo oggi non esiste quasi più un paese cattolico. I governanti fanno delle leggi che non riconoscono la
Regalità di Nostro Signore, non riconoscono che la Chiesa
Cattolica è il solo e unico mezzo di salvezza per tutti gli uomini. Quindi bisogna pregare per questi uomini, affinché si
convertano e facciano ciò a cui sono chiamati.
I governanti hanno un’influenza molto grande sui loro
sudditi. Sant’Alfonso de Liguori, Dottore della Chiesa, diceva: “Se riuscissi a convertire un re, avrò fatto di più per la
gloria di Dio, che se avessi predicato centinaia e migliaia di
missioni. Ciò che un Sovrano, toccato dalla grazia di Dio,
può fare per l’interesse della Chiesa e degli uomini, mille
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missioni non lo faranno mai”.
Ecco un esempio meraviglioso tratto dalla storia:
All’inizio del IV. Secolo, Costantino era diventato il Capo
della Gallia e della Spagna con le armi... ma era un
capo pagano dal carattere instabile e violento. Sua
madre Elena, che si era convertita al cristianesimo, fu come un angelo inviato presso di
lui per la sua conversione: gli parlava spesso
del vero Dio e un giorno dell’anno 312, quando l’armata di Costantino era in una situazione
pericolosa di fronte a Massenzio, Costantino
invocò la protezione del Dio tanto amato da sua
madre; terminata la preghiera, vide nel cielo una
Croce luminosa con questa iscrizione: “CON QUESTO
SEGNO VINCERAI”. Costantino, toccato da questo miracolo, e
docile alla grazia, fece mettere la Croce al posto delle aquile romane su tutti gli stendardi. Il giorno seguente la sua
armata riportò una grande vittoria e lui stesso diventò l’imperatore incontestato di tutto l’Impero Romano. Per ringraziare il Signore Gesù, pubblicò un Editto celebre, l’”Editto
di Milano” che mise fine alle persecuzioni dei cristiani e accordò loro finalmente la libertà di culto. L’Imperatore, sotto
la dolce influenza di sua madre, fece costruire numerose e
splendide Basiliche a Roma e poco a poco, da pagano che
era, tutto l’Impero Romano era diventato cristiano!
Tesoro Spirituale di Aprile 2014
Tesori
ricevuti
Offerte
della
giornata
Sante
Messe
Comunioni
Sacramentali
Comunioni
Spirituali
Sacrifici
Decine
di S.
Rosario
Visite
al SS.
Sacramento
15 minuti di
silenzio
Buoni
esempi
14
474
124
117
335
834
1779
188
107
583
14
ridono g
“Cameriere, mi porti una bistecca
non troppo cotta, con un’insalata con poco aceto, una mela non
troppo matura, e dell’acqua...”
Il cameriere: “L’acqua, la vuole
non troppo bagnata !?”.
ngeli
Quando
li A
Tommy sta
cercando di
pescare, ma nell’acqua non ci sono pesci.
Riesci a scoprire dove
si sono nascosti i 5
pesciolini?
Il Crociato
Nel
deserto,
una duna
dice all’altra: “Speriamo che passi
qualche...
duno...”
Regna il
ragno,
dentro
il buco.
Dentro
il buco,
il ragno
regna.
IL CROCIATO – Poste italiane Sped. Abb. Post. DL 353-2003 (Conver. In legge 27/02/2004 n° 46)
art. 1 com. 2 – DCB Roma – Aut. di Velletri n. 7/11 del 08/04/2011 – Dir. Resp. Don Giuseppe Rottoli –
Stampato in proprio al Priorato di Albano Laziale – Via Trilussa, 45 – 00041 Albano Laziale (RM) –
Tel. 06.930.68.16. Sito internet: www.sanpiox.it – e-mail: [email protected].
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Intenzione per il mese di Agosto 2014
PER LE VOCAZIONI RELIGLIOSE
Un Religioso o una Religiosa è qualcuno che dona tutta la sua
vita a Dio e cerca di diventare un cristiano perfetto. Per appartenere totalmente al Buon Dio, i Religiosi pronunciano i tre Voti di
Povertà, Castità e Obbedienza.
Alcuni passano la parte essenziale della loro vita a pregare e
a meditare; si chiamano i Religiosi contemplativi: per esempio
le Benedettine, le Carmelitane, Clarisse, Franciscane... la loro
missione è di santificarsi, pregare, fare numerosi sacrifici per la
Chiesa, per le anime. Ottengono così da Dio copiose grazie di
santificazione e conversione: un tal Vescovo viene illuminato, un
pagano domanda il Battesimo...
Vediamo un bell’esempio di Vocazione nel Poverello di Assisi: Francesco, giovane uomo, prega davanti ad un’immagine dipinta del Crocifisso, ed ecco che questo si anima e parla:
“Francesco, la mia casa cade in rovina, va e riparala”. “Volentieri, Signore.” Francesco pensa che deve riparare la cappella
Continua
“Il Crociato” è il bollettino ufficiale della Crociata Eucaristica, opera spirituale
per la santificazione dei bambini e dei ragazzi, al servizio dei grandi bisogni
della Chiesa.
◊ Il bollettino è inviato gratuitamente.
Chi volesse contribuire alle spese di stampa e di spedizione può inviare un‛offerta tramite la posta, al CCP n. 61417002 intestato a Ass. Fraternità San Pio
X, indicando nella causale: PER IL CROCIATO. Coloro che non fossero interessati a ricevere il bollettino sono invitati gentilmente a segnalarlo.
◊ Ecco il nostro indirizzo:
CROCIATA EUCARISTICA ITALIANA
VIA TRILUSSA 45
00041 ALBANO LAZIALE (ROMA)
Tel. 06 930 6816
Fax 06 930 5848
e-mail: [email protected]
L’intenzione del mese
Per le Vocazioni Religiose
nella quale stava pregando, e si mette
all’opera con pietre e calce. Ma Nostro Signore voleva un’altra cosa da lui! Qualche
mese più tardi, il Santo Padre a Roma, fa
un sogno: vede la cattedrale
di San Giovanni in Laterano
che minaccia di crollare; si
accorge poi di un poverello
che si appoggia su una delle
colonne, ma invece di rimanerne schiacciato, la raddrizza. Il poverello si gira verso
il Papa e questo riconosce
quell’umile frate che era venuto a visitarlo, Francesco.
Il Santo Padre comprende
che, per mettere fine ai gravi
disordini che affliggono l’intera Chiesa, deve appoggiarsi
sul santo frate Francesco e i
suoi Religiosi che pregano così bene, che
imitano Gesù mostrando a tutti l’esempio
di una vera vita evangelica. Sostenuto dal
Papa, l’Ordine dei Religiosi Francescani
opera un bene straordinario in Italia poi in
Francia, in Spagna e nel mondo intero.
Altri Religiosi predicano, insegnano,
si occupano degli orfanelli, delle persone
anziane e malate, dei bambini... pregando
e sacrificandosi. Si chiamano Religiosi di
vita attiva perché in più della preghiera si
dedicano a delle opere esteriori: sono per
esempio le Suore della carità, le Domenicane insegnanti, ecc. altre
uniscono la vita attiva e la
vita contemplativa come i
Domenicani, i Cappuccini, le
Suore della Fraternità di San
Pio X, le Suore Consolatrici
del Sacro Cuore di Gesù, le
Discepole del Cenacolo ecc.
Tutte si dedicano al prossimo: avete mai visto delle foto
delle Religiose che fanno il
catechismo ai piccoli in Gabon, o delle Suore che si occupano degli orfani in India,
oppure un Fratello della Fraternità che insegna a servire
la Messa ad un gruppo di Crociati?
Durante questo mese d’agosto domandiamo molte Vocazioni religiose perché sono necessarie al sostegno della
Chiesa e alla conversione delle anime. E
se un giorno, Gesù vorrà farvi l’onore di
chiamarvi al Suo seguito come Religioso o
Religiosa, chiedete la grazia di rispondere
con un generoso ‘SÌ’!
Offerta della giornata:
“Divin Cuore di Gesù, vi offro, attraverso il Cuore Immacolato di Maria le preghiere, le azioni e le sofferenze della giornata, in riparazione
delle nostre offese e secondo le intenzioni per le quali vi immolate
continuamente sugli altari. Ve le offro in particolare: per le Vocazioni
Religiose ”.