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«atti soavelnente alterirr, l'.antlar' che tlon è ocosa Inortale' ma rl'angelica forma»'
tratlizionorÌ (iotnpongorìo un'immagine delinì1a, rlarispondono ad un forlnulario
comllle'tLirnnragine
nale ecl i.urrio I'eleganza fstratta rU una cifra, di un emblema.
il vag6
è
-sivatli Laur.a, qualg resta nella merngria clopo la lettura del-Co.nzctrtiere,
slondo
riclente
un
su
di ,o. h.[. donna bionda, cl'," sl staglia di regola
;;;fii"
naturale.
forAnche iì paesaggio non si tlelinea ne[l'urgenza materiale e sensibile rlelle sue
estrerrrarnenda
ele.renti
anch'esso
risulta
e
idillicti me, dei ,.,ni
dei suoi ,rttfurni,
erbe. Iì<lri, froncle, monti, selt,e, acque limpirle, cieli sereni, tutti gl i
te stilizzati:",rlo.i.
(luogo am.eno) cr)lìsacrata
elenrerrti che compongclno l'inrmagine del lt'tcu,s amoentr's
sino ai trovatorì e aglì
giunge
e
classici
au rr,u lunga traclizione, <,he risalà ai poeti
stilnovisti.
no le situazioni e gli episoUn'anakrga mancanza tli concretezza
saltrti e sguardi negati '
a,
rli in cui -si arLicc,la la vicencla amorosa:
solitarie' nottj inseggiate
concessi, smarrimenl-i del poeta, sogni e
me1o, situaziorri
più
al
.o""1, colloqui con la natura, lacrinìe, sgspiri: sono_tutte, dal
lÌlscana sLilnor ialla
codiÉcate àaila lirica amorosa preeeclente, daìla Pnrverlza
Ilassen:a della stica. Insomma. nel Canzon,iere non si co
reaÌtà stol"ica corposi, che si articcllino nella su(lcess
la natura si assottiglia in uno stilizzato
una vaga sequenza di situazioni sterecltipat
del Co,nzoniere il m«rnd<l della storia conte
{l paesaggit:
si
po
ctl
mediatezzer
gentil, e Po
onese)' I-lor
si era allargato ad abbracciare il reale in t
a r'Édella storia umana all'imrnobile perlezione tlel rnonc{o divino, lolna nuovanlente
Legprivata'
e
soggettiva
entr6 i lirniti di un'espìrienza squisitarnente
=trir,g"r.i
('oll"
se
lìon
esìsta,
non
esl.erna
g"n,l-n il Canzoniere si ha l'irnpressione che la realtà
autentica realt-'
remota e clialana nìelnolia, o,,lIru puramente ailusiva, e che I'unica e
sia I'interiorità del poeta.
LauraePetrarca
Nel raffinato mondo avignonese Francesco incontrò
il 6 aprile del1327, nella chiesa di Santa Chiara, la
giovane donna di cui s'innamorò e che cantò con il
nome di Laura. Nella miniatura Laura è rappresentata
come musa ispiratrice del poeta, che, trafitto dalla
freccia di Amore, riceve dalla donna la corona della
gloria poetica; in secondo piano è raffigurata la pianta
sacra ad Apollo, il lauro, il cui nome richiama quello
di Laura. Sulla figura storica di Laura non abbiamo
nessuna notizia certa; da Petrarca stesso sappiamo
che morì ad Avignone il 6 aprile del 1348, mentre in
tutta Europa divamPava la Peste.
Laura incorona Petrarca, XV secolo, miniatura
dal ConzonÌere di Petrarca, cod. Ashb. 126i, Firenze,
Biblioteca Medicea Laurenziana.
3 - Uetà
comunale in ltalia