WEEKLY UPDATE - NEWS A cura dell'Ufficio Studi IDeA Fimit sgr Economia Banca d'Italia: quadro resta fragile, si attenua il credit crunch - Secondo il Bollettino Economico della Banca d'Italia, nonostante alcuni segnali di miglioramento della domanda interna, il quadro economico resta fragile. Per il progressivo riassorbimento della disoccupazione è necessaria una crescita duratura e un'accresciuta capacità di innovazione delle aziende e occorre che le politiche economiche sostengano la fiducia di imprese e famiglie, proseguano nella realizzazione delle riforme e assicurino la riduzione del peso del debito sul Pil, la cui velocita' non dipende solo dalla gestione prudente delle finanze pubbliche ma anche dall'espansione dell'attivita' economica. Nota positiva comunque l'attenuarsi del credit crunch. I sondaggi piu' recenti presso le imprese infatti, segnalano una lieve attenuazione della restrizione nelle condizioni di accesso al credito. Banca d'Italia precisa pure che non si e' ancora invertita la tendenza della crescita dei prestiti alle imprese, scesi ulteriormente in febbraio e che il costo del credito nel nostro paese resta di circa 80 punti base superiore a quello medio nell'area dell'euro. Istat: Pil crescerà dello 0,6%, meno di quanto previsto dal governo - L’istituto nazionale di statistica prevede che per il 2014 il prodotto interno lordo crescerà dello 0,6%, contro le previsioni dello 0,8% del governo, mentre il tasso di disoccupazione continuerà a crescere raggiungendo il 12,7%. Per il 2015, invece, è previsto un aumento del Pil dell’1%, comunque sotto l’1,3% stimato dal governo Renzi. I dati sono contenuti nel report “Le prospettive per l’economia italiana nel 2014-2015” pubblicato dall’Istat. Lo scorso novembre l’istituto aveva ipotizzato per l’anno in corso un Pil a +0,7% e una disoccupazione al 12,4%. Stress test Bce: tra le prove che le banche dovranno affrontare anche il crollo del mattone - Crollo del prezzo degli immobili e delle Borse: vengono contemplate anche queste due ipotesi dagli stress test che l'Eba (l'autorità bancaria europea) inizierà a somministrare ai 124 maggiori istituti continentali a partire dal mese corrente, in previsione dell'accentramento delle funzioni di vigilanza in capo alla Bce. In particolare, secondo quanto comunicato dall'EBA, la solidità delle maggiori banche europee verrà testata prevedendo uno scenario avverso che ipotizza un crollo del 21,2% dei prezzi immobiliari e del 19,2% dei mercati mobiliari regolamentati. La funzione dei test Eba-Bce è fondamentalmente quella di verificare la solidità patrimoniale degli istituti europei a fronte di eventi economici negativi, dall'avverso sino al catastrofico. Nel caso di bocciatura, quindi, le banche saranno tenute ad accantonare riserve patrimoniali sufficienti per raggiungere il grado di solidità necessario a far fronte all'ipotizzata burrasca. Togliendo risorse da dedicare al mercato nel caso degli istituti messi meglio, o obbligando gli azionisti a intervenire con l'iniezione di nuove risorse per le banche più traballanti. Come per esempio quelle italiane. Riuscire a mettere i crediti incagliati fuori bilancio, vendendoli o conferendoli a una bad bank , appare ora la soluzione migliore. Sempre nello scenario avverso dell'Eba, inoltre, il Pil dell'Ue tornerebbe in recessione per due anni, con un calo dello 0,7% quest'anno e dell'1,5% il prossimo, mentre la disoccupazione raggiungerebbe nuovi record. A differenza degli stress test precedenti, inoltre, nemmeno le attività cosiddette risk free , in pratica i titoli di stato, verranno considerate completamente prive di rischio. E così anche per i titoli registrati come available for sale (pronti e disponibili alla vendita) gli istituti dovranno considerare perdite a partire dal 20% delle perdite potenziali quest'anno fino al 60% nel 2016. Per essere promosse le banche dovranno superare tutte le prove con un coefficiente patrimoniale Common Equity Tier 1 di almeno il 5,5% ossia un equivalente del capitale proprio pari almeno al 5,5% degli asset soppesati per i rischi. I risultati sono attesi per ottobre. ABI: sofferenze ancora in aumento - Secondo l'ultimo rapporto dell'ABI, la rischiosità dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta e le sofferenze lorde sono risultate a febbraio 2014 pari a 162 miliardi, da 160,4 miliardi di gennaio, anche se il dato riferito a febbraio riguardante le sofferenze nette mostra un calo a 78,2 miliardi dai 79,2 miliardi di gennaio. Segnali di ripresa dai mutui - Le erogazioni di mutui immobiliari alle famiglie italiane evidenziano i primi segnali di ripresa. Nel primo Rapporto sulla stabilità finanziaria del 2014, Bankitalia rileva che le erogazioni di mutui nel primo trimestre del 2014 sono aumentate del 9,3% rispetto al periodo corrispondente del 2013. Le indagini presso gli intermediari indicano che il miglioramento riflette sia un allentamento delle condizioni di offerta sia una ripresa della domanda, principalmente dovuta a prospettive meno negative riguardo all’evoluzione dell’attività economica. Scende l'indice di fiducia delle imprese trascinato in basso dalle costruzioni - Peggiora il clima di fiducia delle imprese italiane in aprile, pesantemente appesantito dall'orizzonte cupo che caratterizza la situazione delle imprese di costruzione. Lo comunica l'Istat, secondo cui l'indice di fiducia delle imprese è calato in aprile a 88,8 punti dagli 89,5 di marzo. L'istituto statistico nazionale segnala che la fiducia delle imprese manifatturiere è in realtà aumentata, passando da 99,3 a 99,9 punti (2005=100) e toccando il record dal 2011. L'indice complessivo riflette però il peggioramento della fiducia delle imprese di costruzione, seguite da quelle dei servizi di mercato. Il sottoindice che esprime il clima di fiducia delle imprese di costruzione scende a 74,8 da 75,6 di marzo. Risparmio gestito Fondi immobiliari: masse complessive a 43 mld - Secondo quanto riportato da Assogestioni a marzo l’industria dei fondi ha registrato flussi netti per oltre 18,8 miliardi di euro. Il combinato effetto della raccolta e delle performance ha spinto le masse complessive al massimo storico di 1.391 miliardi di euro. Di queste masse, tra le gestioni collettive i fondi chiusi immobiliari si attestano a 43 miliardi di euro. (Fone: MF) Mercato immobiliare Investimenti immobiliari in Italia: +16% nel I trimestre - In Italia i volumi d’investimento nel primo trimestre sono aumentati del 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi su un valore intorno ai 720 milioni di euro. L’Italia sta beneficiando della maggiore liquidità disponibile, pur se in misura minore rispetto ai mercati di Spagna e Irlanda. Negli ultimi 5 trimestri, dall’ingresso del Qatar nell’operazione di Porta Nuova, gli investimenti stranieri nel settore immobiliare italiano hanno raggiunto i 4 miliardi di euro e sono ancora molto attivi investitori con profili opportunistici quali Blackstone, Cerberus, Apollo, Lone Star, Orion e Soros per citare i più grandi, nonchè Tristan e Benson Elliott con size più ridotte, che guardano a portafogli e genericamente ad asset svalutati in modo significativo. Similmente, a livello europeo, il totale degli investimenti immobiliari ha raggiunto i 37,9 miliardi di euro nel 1 ° trimestre 2014, in aumento del 18% rispetto al primo trimestre 2013. La crescita maggiore è stata registrata nei mercati di Austria (+183%), Irlanda (+179%), Spagna (+132%) e Finlandia (+103%), ma anche i mercati core hanno messo a segno crescite positive rispetto al primo trimestre 2013: Svezia (+68%), Germania (+47%) e Francia (+37%). Ad essere attivi un numero crescente di investitori che hanno un profilo di rischio maggiore e cercano opportunità value added . (Fonte: CBRE) Accordo Intesa-Unicredit-KKR-A&M per ristrutturazione crediti - Alvarez & Marsal, Intesa Sanpaolo, Kkr e Unicredit hanno confermato di aver firmato un memorandum of understanding per realizzare una "soluzione innovativa che ottimizzi le performance e massimizzi il valore di un portafoglio di crediti in ristrutturazione, attraverso la gestione attiva degli asset e l'apporto di nuove risorse finanziare". La formazione e l'operatività della partnership sono ancora oggetto di discussione e verifica tra le parti. Ulteriori dettagli verranno resi noti con il progredire dell'operazione. Complessivamente, Intesa Sanpaolo ha 57 mld di euro di crediti deteriorati, mentre Unicredit punta a ridurre i propri crediti deteriorati in Italia da 87 a 33 mld di euro nel giro di 5 anni. (Fonte: MF) Nuova IPO di un Reit in Spagna - L'Hedge Fund Anchorage Capital Group, con sede a New York, sta per lanciare un nuovo veicolo quotato sul mercato spagnolo che avrà come sponsor principale la società di Asset Management Rodex controllata dalla società quotata Alza Real Estate. Il target di raccolta è di 150 milioni di euro. Per il mercato spagnolo si tratta del terzo veicolo immobiliare quotato lanciato da inzio anno. Nei primi mesi del 2014, infatti, sono stati lanciati i veicoli Lar Espania (€400m) e Hispania (€500m). (Fonte: PEU) Canoni retail: Milano quarta in Europa - Nel primo trimestre del 2014, via Monte Napoleone a Milano si classifica come quarta shopping street europea per canoni retail, con una media di 580 euro mensili per metro quadro. La cima del podio è occupata da Old Bond Street a Londra (908 euro/mq/mese), seguita da Bahnhofstrasse a Zurigo e dagli Champs Elysees a Parigi. (Fonte: Colliers International) Retail Europa: investimenti +27% nel I trimestre 2014 - Gli investimenti diretti nell’immobiliare retail europeo hanno raggiunto quota 6,6 miliardi di euro nel primo trimestre 2014, +27% rispetto ai 5,2 miliardi di un anno prima, a un livello superiore del 20% rispetto alla media trimestrale degli ultimi cinque anni. Lo afferma uno studio pubblicato da Jones Lang LaSalle. A livello geografico, gran parte dell’attività rimane concentrata sui grandi e liquidi mercati di Regno Unito e Germania, che insieme rappresentano il 63% dei volumi complessivi. Tuttavia, si segnala un importante aumento dell’attività anche nei mercati in ripresa come Italia, Spagna e Irlanda, oltre ai Paesi Bassi. Risultati che indicano un'ulteriore crescita dell'orientamento degli investitori verso l’espansione geografica. Quattro nuovi hotel per NH in Italia - Quattro nuove strutture in arrivo in Italia per Nh Hotel. A maggio aprirà una struttura a Parma, a giugno seguirà Palazzo Barocci a Venezia, mentre dopo l'estate sarà la volta di Torino; per il nuovo anno, Nh prevede una apertura a Trento. La catena sta valutando anche altre possibilità a Milano e a Roma. José Maria Basterrechea, AD della società in Italia, afferma che Nh ha a disposizione importanti risorse da investire, che ammontano ad oggi a circa 200 mln, di cui almeno il 10% stimato per il mercato italiano. Klépierre vende centri commerciali a Joint Venture di Carrefour - Il Reit francese Klépierre ha annunciato giovedì il completamento della vendita di un portafoglio di gallerie commerciali a Carrefour situati in Francia, Spagna e Italia. Ad acquistare è stata Carmila, un consorzio guidato dalla stessa Carrefour, per un controvalore di 1,98 miliardi di euro (come stabilito dall'accordo siglato a dicembre del 2013). Carmila è una società dedicata alla valorizzazione dei centri commerciali con ipermercati Carrefour nei tre paesi. La joint venture possiede un portafoglio di 171 shopping center, di cui 126 sono quelli appena acquistati da Klépierre, mentre gli altri 45 (tutti siti in Francia) sono stati forniti dalla stessa Carrefour per un valore di mercato di 700 milioni di euro. Amundi venderà centro commerciale Bussolengo - Per conto dei fondi immobiliari Amundi Re Italia e Amundi Re Europa, è stato firmato il contratto preliminare per la vendita ad Auchan del centro commerciale di Bussolengo (Verona), detenuto in comproprietà in egual misura dagli stessi fondi. L’accordo, assistito da una caparra confirmatoria di 6.000 euro, prevede il perfezionamento della cessione entro il 30 giugno 2014 a un prezzo di 48 milioni di euro. L’immobile di complessivi 23.246 mq era stato acquistato nel dicembre del 2001 per circa 36,2 milioni di euro, pertanto il corrispettivo della transazione originerà una plusvalenza del 32,8%. L’investimento genererà un tasso interno di rendimento stimato al 9,40%. (Fonte: MF-DJ) Gwm investe in immobili Peugeot Citroën a Milano - Gwm Group ha investito, attraverso iI fondo immobiliare Pegasus, in due immobili ad uso ufficio e showroom, situati a Milano rispettivamente in via Gattamelata e in via Gallarate, ceduti da società del gruppo Psa Peugeot Citroën. Secondo quanto riportato da ilQI, il valore complessivo dell'operazione ammonta a 40 milioni di euro. Tale acquisizione, che segna l'effettivo avvio dell’operatività di Pegasus, rientra nelle strategie di investimento del fondo che mira a selezionare asset nelle principali città italiane in grado di garantire soddisfacente redditività, anche grazie a locatari di primario standing. Il gruppo Psa Peugeot Citroën manterrà, infatti, l'utilizzo degli immobili mediante la sottoscrizione di due contratti di locazione di lunga durata. Transazioni recenti IMMOBILE Immobili PSA Pegeot Citroën Via Aurelia 278 Il Castelletto HQ Milanese Telecom Italia Hotel Resort Valle dei Casali Portafoglio immobili italiani DATA 30/04/2014 03/04/2014 01/04/2014 31/03/2014 25/03/2014 24/03/2014 PROVINCIA MI RO MI MI RO VENDITORI PSA Peugeot Citroën Famiglia privata romana Nabucco Re Telecom Italia S.p.A. Edilmonte Roma Srl AXA Immoselect COMPRATORI GWM Group Benson Elliot Colony Capital, Data 4 Italy Fabrica Immobiliare sgr n.d. Blackstone Group VALORE 40 Mln € n.d. n.d. 75 Mln € n.d. ~350 Mln € TIPOLOGIA Direzionale/Uffici Residenziale/Abitativo Centro di sviluppo Direzionale/Uffici Albergo Uffici/Retail IDeA FIMIT sgr Chiusa l'Opa sul fondo Atlantic 1: Blackstone al 39% - Si è chiuso il 17 aprile il periodo di adesione legato all’offerta pubblica di acquisto promossa da Oceano Immobiliare sulle quote del Atlantic 1. In totale sono state apportate 137.222 quote del fondo, pari a circa il 26,3% del totale delle quote. Alla stessa data, l’offerente possedeva un totale di 68.706 quote del fondo, pari a circa il 13,2% del totale delle quote emesse. Di tali quote, 7.714 erano già possedute alla data di pubblicazione del documento di offerta e 60.992 sono state acquistate nel corso del periodo di adesione. Pertanto Blackstone ha raggiunto un totale di 205.928 quote del fondo, circa il 39,5% del totale delle quote emesse. Il corrispettivo dovuto per ogni quota portata in adesione durante il periodo di adesione è di 335 euro, per un controvalore complessivo delle quote portate in adesione all’offerta è di circa 46 milioni di euro. Competitor Fondo Real Venice 1: gestione a Hines Italia SGR - Hines Italia SGR, dopo avere concluso il periodo di due diligence e avere presentato il piano industriale all'assemblea dei quotisti del fondo Real Venice 1, si prepara all'avvicendamento con Est Capital SGR in continuità con la precedente gestione con cui è stato approntato il nuovo piano. Il piano industriale prevede un programma di lavoro propedeutico alla riqualificazione del Lido in collaborazione con il Comune di Venezia e gli enti preposti. Hines Italia SGR ha presentato inoltre all'Assemblea dei quotisti del Fondo l'accordo di collaborazione raggiunto con CDP Investimenti, gestore del Fondo Investimenti per le Valorizzazioni, che ha in portafoglio l’”ex Ospedale al mare” di Venezia. L’intesa, finalizzata alla valorizzazione integrata del Lido, prevede che i 55.000 mq dell’ex immobile pubblico possano essere conferiti in un nuovo veicolo di investimento, consentendo cosi a FIV di ottimizzarne la prevista valorizzazione. 05/05/2014
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