n. 38 DAI VALORE MASSIMO ALLA TUA SCELTA 6-11 OTTOBRE 2014 Anno XIX Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Roma Scegli la certezza ACCA PROGETTI E CONCORSI Napoli, rigenerazione ai Quartieri Spagnoli nati su Abbo gna ORSI no asse à al CONC di Milare l’identitEliana 3811 6 - BRE OTTO dilizia m/BCE ! 4ore.co ce QR lsole2 il codi www.i o usa une rida ce Il Com a per sa. Vin 0. la gar via Bus se 198 clas cavalca .7 cino, a pag Sara aro Carbon 2014 io, che e Laz di euro Region oni e ridella 24,4 miliicazione tante edia ato alif preside he trovti di riqu più imm 19 aanc rnazionsci- ha intervene, di cui so inte la rina ico per erazion onibili. gen disp concor ne e lo stor om re.c vo un nerazioviale, a perife-il mente 24o rige Cor ole nto leme Supp 38 A.P. al n. o XIX . in Ann e It. sped 3 Post 353/200 004, D.L. v. L. 46/2 Con 1, 1, art. Roma DCB n arri is so-b ncor ficio di a, co Rom maxi-e e ial il per di Corv Iacp dell a di bolo unciato sim ann ItaleurbperanilasosticIacp Lo ha a. ples com di Rom ria rvizi ità, se e, attiv impres @ ata a rtecip ne pa razio Rigene RIQ UALIF ICA ZIO NE Informazioni e offerte su www.acca.it i.ils ors ieconc ett rog w.p ww di culla ento x conv li: l’e Napo e scer rina noli s fa ri Spag u q ie Fo SITO NEL remi io ild, p Rebuil risparm per etico erg ui mi glio io- Il contratto Rfi 2012-2016, firmato l’8 agosto e approvato con il decreto sblocca Italia, avvia nuovi interventi per 5.812 milioni Ferrovie, opere per 5,8 miliardi IL TREND DEGLI INVESTIMENTI Investimenti sulla rete ferroviaria Rfi, spesa annua effettiva (importi in miliardi di euro) SUL WEB www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com Sblocca Italia. I testi di tutte le audizioni ai rilievi di Cantone, Bankitalia e Antitrust su deroghe e commissari alle prese di posizione di costruttori e professionisti. Le audizioni sul decreto sblocca Italia. D Fs prevede un boom di investimenti già dal 2015, da 2,9 a 4,3 miliardi DI ALESSANDRO ARONA ale 5,8 miliardi di euro l’approvazione per legge del contratto di programma (CdP) Rfi 2012-2016, firmato l’8 agosto con il ministero delle Infrastrutture e ufficializzato dall’articolo 1, comma 10 del decreto sblocca Italia. «Il contratto – spiega Rfi – prevede l’avvio di nuovi investimenti per 5.812 milioni di euro», già interamente finanziati, ma che solo grazie all’ok al documento possono essere appaltati. La normale procedura per il CdP prevede, dopo la firma tra Rfi e ministero delle Infrastrutture, i pareri delle commissioni parlamentari competenti, il parere del Nars e poi del Cipe, un decreto Mit, la registrazione della Corte dei conti, la pubblicazione in «Gazzetta». Una trafila che in passato è durata anche un anno, un anno e mezzo. Ora invece il contratto è già in vigore. E Rfi non nasconde il suo entusiasmo: «Con V DOSSIER ON LINE Decreto 90, i nodi aperti nelle norme anticorruzione questo programma – scrivono in un documento – si prevede di dare un nuovo impulso anticiclico al settore, per un progressivo ritorno della spesa ai volumi degli anni precedenti la crisi». Come noto la spesa in investimenti nella rete ferroviaria si è impennata a metà del decennio scorso grazie ai lavori dell’alta velocità Torino-Milano-Napoli, con une media annua di 5,2 miliardi negli anni 2002-2009, per poi crollare (con la fine di quei lavori) a 2,7-2,9 miliardi dal 2011 al 2014. Non sono bastati a risollevare questi dati i cantieri per la Treviglio-Brescia (che Rfi prevede di concludere nel 2016) e dei primi lotti costruttivi del Terzo Valico e del tunnel del Brennero. Ora però, in forza dell’approvazione fulminea del nuovo contratto, Rfi si lancia in una previsione davvero esplosiva: dai 2,9 miliardi di quest’anno si passerebbe ai 4,3 del 2015, 4,7 nel 2016 e 4,9 nel 2017. Questa risalita della spesa era in effetti prevista da Rfi già dal 2013, dopo il finanziamento delle nuove tratte per lotti costruttivi, ma poi gli intoppi negli iter approvativi e i finanziamenti con il contagocce hanno inchiodato la spesa sempre sotto i tre miliar- l decreto legge Pa (90/2014) convertito in legge è andato in «Gazzetta» il 18 agosto, ma sembra già di un altro Governo. La spinta anticorruzione che lo caratterizzava (super-poteri all’Anac di Cantone, commissari nelle imprese con vertici indagati, controlli sulle varianti in corso d’opera, controlli su Expo, white list antimafia più forti) ha già “cambiato verso” nel decreto Sblocca Italia, che ha invece deroghe e procedure speciali a raffica: le trattative private per gli appalti sottosoglia su scuole, dissesto idrogeologico, bonifiche, beni culturali, i poteri com- I Autostrade. Piano alla Ue vale 12 miliardi di euro di. Rfi si dice certa che «dall’attivazione delle risorse di questo pacchetto di finanziamenti si attendono rapidi ritorni in termini di spesa per investimenti perché si tratta di interventi prontamente cantierabili». Il riferimento è in particolare alle tratte ad alta capacità già affidate ai vecchi general contractor del 1991, e che dunque non algono 12 miliardi di euro gli investinecessitano di gara (ma solo di “addendum menti sulle autostrade già notificati a contrattuale”) per essere cantierate: nel CdP si destinano in particolare 768 milioni al Bruxelles dal Mit in base all’articolo 5 del primo lotto costruttivo della Brescia-Pado- Dl sblocca Italia (che consente proroghe). va, e 369 per il primo lotto della Verona-Vicenza, fondi a valere sugli 1,8 miliardi stanziati dalla legge di stabilità 2014 insieme alla Napoli-Bari. La Brescia-Padova costa però in tutto 10,2 miliardi di euro, di cui nove ancora da reperire. Ma anche su questo Rfi è fiduciosa: «Altri importanti stanziamenti si aggiungeranno con il decreto sblocca Italia (200 milioni per il Terzo Valico, 270 per il Brennero, 90 per la Verona-Vicenza, ndr) e con la legge di stabilità, e comunque lo Stato con lo strumento dei lotti costruttivi si è ia libera definitivo al nuovo regolamenimpegnato a reperire le risorse per completato edilizio di Milano. Il Consiglio comure queste grandi opere». nale ha approvato il nuovo testo che arriva a sostituire il precedente datato 1999. V Milano. Disco verde al regolamento edilizio V © RIPRODUZIONE RISERVATA missariali a Fs sulla Napoli-Bari, le proroghe alle concessioni autostradali, la procedura negoziata facile per la bonifica dei siti inquinati, le gare a tempi ridotti per Bagnoli. Nel dossier on line (che riguarda anche il Dl 91 in materia di scuole, bonifiche, ambiente) l’analisi di Roberto Mangani su un «Governo senza bussola» in materia di appalti pubblici, e le spiegazioni degli esperti su tutte le norme dei due decreti di interesse per l’edilizia. DOSSIER SUL SITO In offerta a soli € 199,00+IVA anziché € 349,00+IVA -42% www.ilsole24ore.com/BCEdilizia 2 INFRASTRUTTURE EDILIZIA E TERRITORIO 6-11 OTTOBRE 2014 La novità è la Brescia-Padova (10 miliardi) – In tutto la cifra supera quella spesa per la Torino-Napoli Nuove tratte Av: in campo progetti per 39 miliardi, ma 28 sono ancora da trovare DI PROGRAMMA «NUOVI AVVII» Programma nuovi avvii Grandi opere Assegnati alla Napoli-Bari e alla BresciaPadova gli 1,8 miliardi della legge di stabilità, ora si possono appaltare i lotti costruttivi. Rfi: lo Stato si è impegnato a trovare le risorse per proseguire i lavori, una volta avviati. In tutto nel contratto di programma 22 miliardi di opere finanziate (lavori da completare e nuovi appalti) Valore fasi in avvio Corridoio Mediterraneo Corridoio Scandinavia-Mediterraneo 4.120 Corridoio Reno-Alpi A LE CIFRE COMPLESSIVE Come sempre il Piano di investimenti contenuto nel contratto di programma include tutte le opere in corso di realizzazione e quelle programmate, distinguendo la parte finanziata (Sezione 1, «Opere in corso», voce che però comprende anche la parte ancora da cantierare) da quella da finanziare (Sezione 1, «Opere programmatiche»). In tutto la parte finanziata (Sezione 1) vale 70 miliardi di euro, «che a oggi – spiega Rfi – registra un avanzamento realizzativo di quasi il 70%». Questo significa che la quota finanziata e ancora da spendere è di circa 21-22 miliardi di euro, cifra che comprende sia la quota di Sal residua degli interventi in corso sia i lotti ancora da appaltare degli stessi progetti, sia le nuove tratte. Molti dei progetti finanziati hanno però progettazioni da completare o approvare, gare da bandire, e cantieri da avviare, e dunque l’effettiva spesa dipende dalla consueta corsa a ostacoli che caratterizza le opere pubbliche. Come si diceva a pagina 1, però, Rfi prevede di incrementare a partire dal 2015 la sua spesa annua per investimenti, passando dai 2,8-2,9 miliardi annui del periodo 2011-2014, a un Corridoio merci Velocizzazioni Costo totale Nuova linea Torino-Lione(1) Av/Ac Brescia-Verona Av/Ac Verona-Vicenza Nuovo Valico del Brennero Linea di accesso meridionale al Brennero Itinerario Napoli-Bari Risorse disponibili Da reperire In arrivo Ex Dl sblocca Italia 7.789 3.954 3.658 4.865 3.280 768 369 888 4.509(2) 3.186 3.289 3.977 90 270 5.026 182 4.844 - 6.991 3.179 3.812 - 6.200 1.615 4.585 200 Piano per la sicurezza della circolazione ferroviaria Sismica e idrogeologica Opere sostitutive per eliminazione interferenze con la ferrovia (soppressione PL) Sicurezza Trasporto pubblico locale Tratta Terzo Valico dei Giovi ALESSANDRO ARONA i primi lotti costruttivi della Brescia-Verona e della Verona-Vicenza ad alta capacità andranno rispettivamente 768 e 369 milioni di euro, interventi cantierabili (nelle intenzioni) nella prima metà del 2015, una volta firmati gli addendum con i general contractor (le concessioni 1991 da “rivitalizzare”). Una delle novità principali del contratto di programma Rfi firmato l’8 agosto tra Rete Ferroviaria Italiana e il ministro Lupi, e approvato per legge con l’articolo 1, comma 10, del Dl 133, è lo sblocco del progetto alta capacità oltre Brescia, verso est (i lavori sulla Treviglio-Brescia sono in corso dal 2011 e dovrebbero finire nel novembre 2016). La legge di stabilità 2014, su spinta del ministro Lupi, aveva stanziato 1,8 miliardi per far ripartire questo progetto, anche con l’obiettivo di ottenere fondi europei nel programma Ten-T 2014-2020 (il primo bando Ue, per le richieste dei Paesi membri, scade a febbraio 2015). Gli 1,8 miliardi erano però da dividere con la Napoli-Bari, e senza contratto di programma tutto era rimasto sulla carta. Ora il documento, in vigore a tempi record con l’approvazione «ex lege», fissa le cifre di riferimento (768 milioni alla Brescia-Verona, 369 alla Verona-Vicenza, a cui andranno altri 90 milioni con i Dm attuativi dello sblocca Italia, e infine 768 milioni alla Napoli-Bari, tratta Apice-Orsara) e consente dunque di approntare i progetti dei lotti costruttivi, mettendolo in gara nel caso della Apice-Orsara, contrattualizzandolo nel caso della due tratte sulla Brescia-Padova. Nuovi appalti nel contratto Rfi 2012-2016, in milioni Colli di bottiglia nei principali nodi 1.692 Upgrading terminali viaggiatori (innalzamento marciapiede e sistemi laP) Adeguamento sagoma PC 80 principali corridoi europei Adeguamento a modulo 650/750 principali corridoi europei Potenziamento dei collegamenti con i porti Adeguamento del tracciato e velocizzazione dell’asse ferroviario Bologna-Lecce Velocizzazione Milano-Venezia-Trieste Upgrading tecnologico diffuso Totale 5.812 (1)Tratta internazionale (quota Italia); (2)Dovrebbero arrivare dei fondi europei Ten-t 2014-2020. ritmo di 4,3 miliardi già l’anno prossimo e poi in mento del rischio idrogeologico e sismico»; 2) trasporto pubblico locale: «incremento della media 4,8 nei due anni seguenti. capacità dei nodi attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative, risoluzione dei colli di bottiglia, velocizLE NUOVE OPERE IN AVVIO Grazie all’approvazione del contratto di program- zazione delle tratte extraurbane, sviluppo dei punti ma – spiega Rfi – «saranno avviati nuovi investi- di interscambio in area urbana, miglioramento delmenti per circa 5,8 miliardi di euro, ai quali si l’accessibilità e dei servizi nelle stazioni»; aggiungeranno gli importanti stanziamenti dei pros3) corridoi europei: «adeguamento delle sagosimi provvedimenti normativi, quali il decreto me delle gallerie e della lunghezza dei convogli», sblocca Italia e la legge di stabilità 2015». Gli per rispondere alle «esigenze del mercato»; eventuali finanziamenti “ferroviari” della legge di 4) velocizzazioni «diffuse sulle principali diretstabilità sono ancora da definire, mentre con i trici viaggiatori per il miglioramento delle perfordecreti attuativi dello sblocca Italia dovrebbero arri- mance dell’esistente infrastruttura, con interventi a vare nei prossimi mesi (così ha annunciato il Gover- basso costo, minimo impatto territoriale e a rapido no nella relazione tecnica al Dl 133) 989 milioni di ritorno in termini di beneficio per l’utenza». euro per opere ferroviarie: 25 milioni per il compleTra questi ultimi va segnalato in particolare il tamento del Passante ferroviario di Torino, 60 mln potenziamento tecnologico della linea Torino-Miper la soppressione passaggi a livello sulla Bolo- lano-Padova, 711 milioni di euro di interventi gna-Lecce, tratte a sud, 90 mln per la Av Verona- diffusi (alcuni avviati, la gran parte da avviare e Padova, 29 per la messa in sicurezza della Cuneo- completare entro il 2017) sulle tecnologie impiantiVentimiglia, 200 mln per il Terzo Valico di Geno- stiche e con adeguamenti infrastrutturali dei Prg di va, 270 per il tunnel del Brennero. stazione dei nodi urbani. Un intervento strategico – sottolinea Rfi – che consentirà di aumentare la frequenza e la velocità dei treni. La domanda è: CATEGORIE DI OPERE Rfi sintetizza i 5.812 milioni di euro di nuove perché allora sulla stessa linea serve un nuovo opere in avvio nella tabella che riportiamo integral- investimento da 10 miliardi per la nuova tratta Av? mente qui sopra. Il 71% dei nuovi investimenti in LA NUOVA ALTA CAPACITÀ avvio (4.120 milioni) riguarda dunque «grandi opeCome si diceva la novità è la Brescia-Verona, re», cioè le nuove linee ad alta capacità. La cifra tolta dai cassetti nei quali languiva dal 1991 e (4,1 miliardi) si riferisce alle nuove tratte che posso- rimessa tra le “opere in corso” del contratto. Il no essere avviate, dunque i lotti da affidare a costo totale aggiornato è di 10,2 miliardi, con risorgeneral contractor o mettere in gara. Nella tabella se disponibili per 1.227 milioni, e mancanti per 8,9 qui sopra abbiamo anche affiancato alle tratte delle miliardi: sbloccando i primi lotti costruttivi, dungrandi opere le cifre generali indicate nel Cdp, que, lo Stato si impegna a trovare nei prossimi dieci costo totale, risorse disponibili e da reperire: si anni circa 900 milioni all’anno per completare tratta di numeri complessivi, mentre i 4,1 miliardi l’opera. sono le nuove tratte che possono essere avviate Mettendo in fila tutti i nuovi progetti ad alta grazie all’approvazione del CdP. capacità avviati (tabella a pagina 4 in alto) si arriva Gli altri 1,692 miliardi riguardano la rete a un costo totale di 39,5 miliardi di euro, di cui 28,7 ordinaria: ancora da finanziare. Una cifra totale superiore al 1) interventi per la sicurezza: «mantenimento e costo complessivo della Tav Torino-Milano-Napoli innalzamento degli attuali standard, e avvio di nuo- (32 miliardi). vi programmi in particolare finalizzati al conteni© RIPRODUZIONE RISERVATA FERROVIE, LE 6-11 OTTOBRE 2014 PRINCIPALI OPERE INFRASTRUTTURE EDILIZIA E TERRITORIO 3 Contratto di programma Rfi 2012-2016 (firmato l’8 agosto, approvato con l’art. 1, c. 10, del Dl 133/2014): i principali interventi regione per regione, in corso o da avviare, in milioni 4 INFRASTRUTTURE EDILIZIA E TERRITORIO 6-11 OTTOBRE 2014 Finanziamenti disponibili per 1,1 miliardi: dopo gli addendum al via lotti costruttivi da 768 (Bs-Vr) e 369 milioni (Vr-Vi) Alta velocità, riparte la Brescia-Padova ma i costi salgono da 7,8 a 10 miliardi DI FRANCO TANEL osterà oltre 10 miliardi di euro realizzare la nuova linea ad alta capacità ferroviaria fra Brescia e Padova, prevista già nel piano Tav del 1991 e contrattualizzata ai general contractor di allora, ma rimasta nei cassetti fino alla legge di stabilità 2014, che ha stanziato i primi denari (1,8 miliardi di euro insieme alla Napoli-Bari). Il costo aggiornato (comunque da confermare con gli “addendum” contrattuali) è messo nero su bianco nel contratto di Programma Rfi (Cdp) 2012-2016, firmato l’8 agosto scorso. Per l’esattezza il «costo a vita intera» (nel gergo Rfi) è di 10.195 milioni di euro. Una cifra molto più alta di quella indicata dalla stessa Rfi nel contratto di programma 2007-2011 che fissava il fabbisogno in 7.868 milioni di euro e che solo poche settimane fa era stata confermata in un convegno a Verona organizzato da Transpadana e Confindustria Veneto. Anche aggiungendo ai 7.868 milioni, i 668 milioni di euro ipotizzati fino a oggi dagli studi di fattibilità per la sistemazione dell’intero nodo di Verona e che non riguardano solo la direttrice Milano-Venezia, si arrivava a 8.536 milioni milioni di euro. L’aumento dei costi è quindi tra 1,6 e 2,3 miliardi di euro a seconda se si voglia o meno inserire nel conto il nodo di Verona. C Quella che cambia poco è la copertura finanziaria al momento disponibile (le cifre indicate nel Cdp comprendono le risorse assicurate con la legge di stabilità 2014 ma non quelle indicate dallo sblocca Italia) che è di appena 1.159 milioni di euro; rimangono quindi da reperire 9.036 milioni di euro. Non inseriti nel progetto Av/ Ac ma oramai considerati funzionali alla messa a sistema della rete ferroviaria con gli aeroporti, sono anche i collegamenti con le aerostazioni di Verona e Venezia: il costo indicato per i due link è rispettivamente di 90 milioni per il capoluogo scaligero e 224 per il terminal veneziano di Tessera, che è anche l’unico dei due a disporre a oggi di 11 milioni di copertura finanziaria. Tornando alla linea Av/Ac vediamo, partendo da ovest, le varie sezioni nelle quali è suddivisa l’opera. Ricordiamo che la linea è già realizzata tra Milano e Treviglio, e che da Treviglio a Brescia i lavori sono in corso e si concluderanno (previsione Rfi) entro la fine del 2016, mentre a est la sezione Padova-Mestre è anch’essa già in funzione. Il tratto Brescia-Verona è quello dove saranno aperti i prossimi cantieri, ed è proprio questa sezione a segnare il maggior aumento di costi nei documenti di Rfi. Nel contratto di programma 2007-2011 valeva 2.747 milioni di euro, oggi la previsione è di 3.954 milioni. La progettazione infatti è conclusa ma soprattutto il contratto di programma firmato l’8 ago- Definitivo verso l’approvazione finale DI MARIA CHIARA VOCI LA SCHEDA ■ I costi. La spesa complessiva prevista per la sezione transfrontaliera della Torino-Lione è di 8,5 miliardi ■ L’Unione europea. Si ipotizza che l’Ue si prenderà carico della copertura del 40% di questa somma, pari a circa 3,4 miliardi ■ La Francia. Deve coprire, stando alle percentuali approvate con il trattato internazionale, una somma pari al 42,1% del totale (cioè circa 2,2 miliardi) ■ L’Italia. La copertura a carico del nostro Paese è il 57,9% del totale (cioè circa 2,9 miliardi). Questa somma è stata confermata in prima battuta dal governo Monti a fine 2012 con l’approvazione della legge di stabilità, spalmata su diversi anni. Ora dovrà essere confermata dalla prossima Finanziaria TUTTE LE NUOVE TRATTE AV/AC Importi in milioni Costo totale Risorse disponibili Da reperire Terzo Valico dei Giovi 6.200 1.815 (*) 4.385 Napoli-Bari Tunnel del Brennero 6.991 4.865 3.179 1.158 (*) 3.812 3.707 Linee di accesso al Brennero Brescia-VeronaVicenza-Padova 3.468 111 3.357 10.185 1.227 (*) 8.956 Torino-Lione Totale 7.769 39.478 3.280 10.770 4.509 28.708 Intervento (*) Comprese le risorse che dovrebbero arrivare con i Dm attuativi dello sblocca Italia. LA BRESCIA-VERONA-PADOVA Tratta Costo totale Brescia-Verona 3.954 Nodo di Verona 180 Verona-Vicenza 3.668 Vicenza-Padova 2.393 Totale Brescia-Padova 10.195 90 Collegamento aeroporto VR Collegamento aeroporto VE 224 ce, suddivisa in due tratte funzionali, il fabbisogno complessivo è di 6.061 milioni di euro contro i 5.130 indicati precedentemente. Più nel dettaglio la sub-tratta Verona-Vicenza vale 3.668 milioni mentre la Vicenza-Padova 2.393. Per la prima sono disponibili 389 milioni di euro. Considerando che il precedente Cdp di Rfi indicava una copertura di 171 milioni, sono 218 i milioni che si sono aggiunti grazie alla suddivisione del miliardo e 800 milioni complessivi messo a disposizione dalla ia libera della Regione Piemonte, ma dietro il rispetto di determinate condizioni, alla prima fase della tratta italiana della «sezione transfrontaliera» del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione, quella cioè che va dal confine di Stato a Bussoleno, e che comprende il tunnel di base transfrontaliero, la stazione internazionale di Susa, il tunnel dell’interconnessione con la linea storica del Frejus prima della stazione di Bussoleno e le opere all’aperto nella piana di Susa-Bussoleno. Il semaforo verde si è acceso lunedì 29 settembre. La Giunta regionale, guidata da Sergio Chiamparino, ha infatti approvato la delibera (in base alla legge obiettivo) con cui si esprime parere favorevole alle modifiche migliorative già apportate al progetto, seppur con nuove prescrizioni di varia natura, a cui sarà vincolata l’approvazione del definitivo in sede Cipe. Il progetto torna ora nelle mani dei Ministeri romani, per la chiusura della Conferenza dei servizi entro la fine del mese, come promesso a inizio agosto – nel corso di un incontro al ministero con gli enti del territorio – dal titolare delle Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi. «Le indicazioni che abbiamo recepito nella verifica – spiega Francesco Balocco, assessore ai Trasporti della Regione Piemonte – hanno come obiettivo la tutela dell’ambiente, dell’assetto idrogeologico e del territorio in generale, con particolare riguardo alle scelte paesaggistiche da adottare, nonché al riordino dell’accessibilità delle aree interessate dai lavori. Grande attenzione viene anche riservata al rischio amianto con l’intensificazione dei controlli e più in generale alla salute dei cittadini, con la definizione di una serie di attività da mettere in piedi per ridurre l’impatto dei lavori sulle V Torino-Lione, ok della Regione: progetto al Cipe sto ci informa che, degli 1,8 miliardi della legge di stabilità, andranno a questa tratta 768 milioni, che serviranno ad avviare il primo lotto dell’opera. L’atto integrativo (addendum) alla convenzione del 1991 tra Rfi e Cepav Due (a guida Eni) per la realizzazione della sub-tratta Treviglio-Brescia, firmato il 19 aprile 2011, disciplinava anche la prosecuzione dei lavori fino a Verona, stabilendo che la convenzione del 1991 resta in vigore per 10 anni purché entro questa data sia assicurato a Rfi il finanziamento della sub-tratta Brescia-Verona. Il primo lotto costruttivo per la tratta Brescia-Verona, che vale quindi 768 milioni, riguarderà le opere civili del tratto di linea tra i km 104,3 e 112,2 e quelle delle gallerie di Lonato e San Giorgio tra i km 130 e 133,6 (gallerie Lonato e S. Giorgio) che sono gli interventi più impegnativi in termini di tempi di esecuzione dell’intero progetto. Spostandoci verso est, per il nodo di Verona il Cdp di Rfi prevede una spesa di 180 milioni di euro, molto inferiore a quanto indicato precedentemente. Non è chiaro però quali dei numerosi e complessi interventi siano compresi in questi 180 milioni e quanti siano stati invece inseriti dei piani finanziari relativi alla linea del Brennero o al rifacimento del «piano regolatore» dei binari della stazione piuttosto che ai collegamenti con Quadrante Europa e le altre linee afferenti al nodo. Per la Verona-Padova inve- Importi in milioni Finanziato 768 2 389 0 1.159 0 11 Da finanziare 3.186 178 3.289 2.393 9.046 90 213 legge di stabilità 2014 per l’asse padano e la Napoli-Bari. A questi andranno aggiunti gli 80 milioni assicurati dallo sblocca Italia. Per questa tratta il cui concessionario è Iricav Due, è ipotizzabile un prossimo, ma non imminente, avvio dei lavori per le tratte in piena linea mentre solo nelle scorse settimane è stato trovato un accordo per l’attraversamento della città di Vicenza, dopo che per anni si è discusso su ipotesi molto diverse per tracciato e costo. © RIPRODUZIONE RISERVATA condizioni di vita della popolazione residente». Dal progetto definitivo è stata inoltre stralciata – così come si è stabilito in accordo con i ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, per risolvere un problema di origine tecnica – la parte che riguarda la ricollocazione della pista di Guida Sicura da Susa (nel terreno su cui aprirà il cantiere del tunnel di base) ad Avigliana. Considerata la contrarietà del Comune della bassa Valsusa ad accogliere la struttura, l’Osservatorio di Mario Virano ha lavorato nei mesi scorsi a una soluzione che prevede, in alternativa, lo spostamento della pista a Buttigliera Alta. Un’ipotesi che ha già il placet del Municipio locale. Ma che ha bisogno di più tempo per divenire concreta. «Nella delibera approvata lunedì 29 settembre – prosegue Balocco – ribadiamo anche la necessità di mantenere al 5% le compensazioni territoriali previste per i Comuni della Val di Susa interessati dal tracciato». Il progetto, una volta approvato dal Cipe, sarà anche presentato nella documentazione che Italia e Francia porteranno a Bruxelles per chiedere il cofinanziamento dell’opera al 40% entro il prossimo febbraio (data di scadenza del bando lanciato dalla Commissione). Dalle stime ufficiali – confermate da Ltf – l’Italia spenderà per questa prima parte dell’infrastruttura 2,9 miliardi (cioè il 57,9%) su un totale di 8,5 miliardi necessari e contro i 2,2 miliardi in carico all’Eliseo. Leggendo, invece, il contratto di programma Rfi 2012-2016 sembrerebbe che per la Torino-Lione la cifra, a costi correnti, a carico dell’Italia per la parte comune sia di 7,7 miliardi, di cui disponibili 3,2 miliardi e da finanziare 4,5 miliardi (non si contano però ancora i fondi Ue). © RIPRODUZIONE RISERVATA NORME 6-11 OTTOBRE 2014 EDILIZIA E TERRITORIO 5 Freno all’offerta più vantaggiosa e sulle commissioni di gara nella guida agli appalti Expo Subappalti, varianti, penali: le istruzioni di Cantone a Sala No a requisiti di accesso troppo restrittivi, invito ad almeno cinque imprese anche sotto i 40mila euro DI MAURO SALERNO referire il criterio (oggettivo) del massimo ribasso all’offerta più vantaggiosa, evitare requisiti di partecipazione capaci di limitare la concorrenza, niente varianti in sede di offerta o premi di accelerazione. E poi: sì a penali legate a ritardi di esecuzione, controlli stringenti sui componenti delle commissioni giudicatrici, comunicazione immediata di subappalti, varianti e motivazioni che dovessero comportare la scelta di un affidamento diretto rispetto a una normale gara pubblica. Sono le indicazioni per la gestione delle gare d’appalto che il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone (in qualità di presidente dell’Unità operativa speciale dell’Expo), ha inviato a Giuseppe Sala, commissario P unico per la gestione di Milano 2015. Il documento con cui Cantone stringe le maglie dei controlli sugli appalti milionari dell’Expo, dopo i casi di corruzione su cui indaga la Magistratura milanese, è un dettagliato vademecum per la corretta gestione delle gare per la realizzazione del sito espositivo, inclusa l’acquisizione di servizi e forniture. Per Cantone il primo passo è ridurre al minimo la possibilità si scelte arbitrarie ai commissari di gara nell’assegnazione dei contratti. Per cui no al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa «nei casi di beni e servizi standardizzati o che non lascino margini di discrezionalità all’impresa». Se proprio non si può usare il massimo ribasso, allora i criteri di assegnazione dei punteggi di gara devono essere coerenti con l’oggetto dell’appalto e misurabili «in termini oggettivi e non arbitrari». Non devono poi essere previsti requisiti di partecipazione di carattere economico-finanziario o tecnico-professionale «troppo stringenti, tali da limitare l’accesso alla gara a un numero ristretto di L’ANALISI di Roberto Mangani Appalto senza gara, il giudice può sempre annullare il contratto ualora il giudice amministrativo abbia annullato l’aggiudicazione di un appalto avendo ritenuto illegittimo il ricorso alla procedura negoziata senza preventiva pubblicità, non è automatico che il relativo contratto successivamente stipulato mantenga la sua efficacia anche se l’ente appaltante abbia provveduto a pubblicare l’avviso volontario per la trasparenza preventiva di cui all’articolo 79-bis del Dlgs 163/2006 con cui rendeva nota la sua volontà di utilizzare la suddetta procedura. Infatti, al giudice amministrativo è sempre riservata la valutazione ultima sulla legittimità del ricorso alla procedura negoziata. E qualora tale valutazione sia negativa, esso può comunque dichiarare, a seguito dell’annullamento dell’aggiudicazione, anche l’inefficacia del relativo contratto. Con l’affermazione di questi principi contenuti nella sentenza C-19/13 dell’11 settembre 2014, la Corte di giustizia Ue offre un’interessante chiave di lettura di una Q specifica previsione contenuta nella direttiva Ue 89/665 sui mezzi di ricorso (confermata anche nella più recente direttiva 2009/81) e recepita in termini sostanzialmente analoghi dall’articolo 122, comma 5 del Dlgs 104/2010 (Codice del processo amministrativo). Tale disposizione – e la corrispondente norma nazionale – limita la possibilità di dichiarare l’inefficacia del contratto a seguito dell’annullamento dell’aggiudicazione qualora ricorrano determinati presupposti. La sentenza in commento offre un’interpretazione restrittiva di tale limitazione, attraverso un iter argomentativo che come spesso accade nella giurisprudenza comunitaria - appare particolarmente attento al dato sostanziale piuttosto che agli aspetti formali. Il fatto. La pronuncia trae origine da un contenzioso sorto in Italia in relazione a un appalto per la fornitura e lo sviluppo dei servizi informatici che il ministero dell’Interno aveva aggiudicato a Tele- NORME E SENTENZA Le tre condizioni per mantenere il contratto ■ La Pa deve ritenere che l’aggiudicazione senza bando fosse consentita ■ L’ente deve aver pubblicato almeno un «avviso di trasparenza» dandone «inequivocabile» motivazione ■ Il contratto non deve essere stato concluso prima di 10 giorni dall’aggiudicazione La sentenza della Corte Ue ■ Spetta al giudice verificare le tre condizioni. In caso di valutazione negativa può annullare il contratto imprese». Un caso già verificatosi peraltro all’Expo, per la gara d’appalto del Padiglione Italia finita al centro di una polemica tra i costruttori dell’Ance e il commissario Antonio Acerbo, ora indagato dalla Procura. Non sono viste di buon occhio da Cantone neppure le varianti progettuali in sede di offerta o i premi di accelerazione. Mentre per il presidente dell’Anac è opportuno che la società inserisca nei documenti di gara un preciso cronoprogramma dei lavori, con l’applicazione di penali «da cui consegua la risoluzione contrattuale al raggiungimento del limite del 10% dell’importo del contratto». Giro di vite sui commissari di gara, da scegliere tra «personalità del mondo accademico e delle professioni» tramite sorteggio in «un’ampia rosa di candidati (rapporto non inferiore 1 a 5)». Indicazioni precise arrivano anche sulla valutazione delle offerte anomale. Cantone chiede di documentare sempre il procedimento di valutazione. E nel caso questo non conduca all’esclusione dell’impre- com Italia. Tale aggiudicazione era avvenuta in forza di una procedura negoziata senza preventiva pubblicità, cui l’ente committente aveva ritenuto di poter legittimamente ricorrere sulla base del presupposto indicato alla lettera b), del comma ,2 dell’articolo 57, del Dlgs 163, e cioè per ragioni di natura tecnica e di tutela di diritti di esclusiva. Lo stesso ente committente aveva proceduto alla pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» della Ue del cosiddetto avviso volontario per la trasparenza preventiva con cui dava evidenza della volontà di ricorrere a una procedura negoziata diretta con un operatore predeterminato ai fini dell’affidamento dell’appalto. Successivamente si svolgeva la negoziazione tra le parti e veniva quindi stipulato il relativo contratto. Un operatore del settore – Fastweb – proponeva ricorso davanti al Tar Lazio, contestando la legittimità della procedura negoziata senza preventiva pubblicità. Il giudice amministrativo di primo grado, accogliendo il ricorso, ha annullato l’aggiudicazione. Tuttavia, lo stesso giudice non ha ritenuto di poter dichiarare l’inefficacia del contratto nel frattempo stipulato, valutando che nel caso di specie ricorressero le condizioni indicate dall’articolo 121, comma 5, del Dlgs 104/2010. Tale disposizione prevede infatti che, in deroga al principio generale secondo cui nei casi di violazioni gravi della normativa il giudice che annulla l’aggiudicazione dichiara anche l’inefficacia del contratto, tale inefficacia non può essere dichiarata qualora l’ente appaltante abbia posto in essere la specifica procedura delineata dallo stesso comma 5. Questa procedura prevede che l’ente appaltante: a) con atto motivato anteriore all’avvio della procedura negoziata senza pubblicità abbia dichiarato di ritenere legittimo il ricorso sa di giustificarne il motivo. Sarà poi necessario attivare un canale di comunicazione diretto con l’unità speciale diretta da Cantone con l’obiettivo di comunicare «tempestivamente» le richieste di subappalto e le eventuali varianti. Niente filtri. In caso di «società schermate da persone giuridiche estere o fiduciarie» bisognerà comunque indicare a Cantone «il titolare effettivo dell’impresa subappaltatrice». Inutile dire che all’Anac gli affidamenti diretti sono visti come fumo negli occhi. Quindi prima di procedere, di assegnare un contratto senza gara, l’Expo dovrà prima verificare la possibilità di accorpare le procedure per raggiungere la soglia europea. Tutto il contrario della prassi dei «frazionamenti artificiosi» per aggirare la concorrenza. E anche nel caso di procedure di importo inferiore a 40mila euro, che per legge sono assegnabili in via diretta da Rup, «sono preferibili modalità di aggiudicazione competitiva a evidenza pubblica», con la consultazione di almeno cinque imprese o professionisti. alla stessa; b) abbia pubblicato sulla Guce (per i contratti sopra soglia) o sulla Guri (per quelli sotto soglia) un avviso volontario per la trasparenza preventiva; c) non proceda alla conclusione del contratto prima che siano trascorsi almeno dieci giorni dalla pubblicazione dell’avviso. La decisione del giudice amministrativo di primo grado è stata impugnata davanti al Consiglio di Stato. Quest’ultimo, mentre ha confermato l’annullamento dell’aggiudicazione, sul profilo relativo all’eventuale dichiarazione di inefficacia del contratto e sui limiti che conseguirebbero dalle richiamate norme, sia nazionale che comunitaria, ha ritenuto di sollevare una questione pregiudiziale davanti alla Corte Ue. La decisione. Il giudice comunitario ribadisce che la disposizione in esame impedisce di dichiarare l’inefficacia del contratto qualora tutte e tre le condizioni da essa indicate sono state soddisfatte. Tuttavia il giudice nazionale deve operare un controllo effettivo e puntuale sul ricorso di tutte e tre le condizioni. Ma mentre il controllo su due di esse – pubblicazione dell’avviso preventivo e decorso del termine prima della stipula del contratto – non può che essere di natura meramente formale e di tipo estrinseco, ben più penetrante si presenta il controllo in relazione alla terza condizione indicata dalla norma. Il giudice deve infatti accertare che nel caso di specie sussistano i presupposti che consentono all’ente appaltante di ricorrere alla procedura negoziata senza preventiva pubblicità. E nell’operare questo accertamento deve sottoporre a un rigoroso vaglio critico le ragioni addotte dall’ente appaltante, che a loro volta devono risultare in modo chiaro e inequivocabile nell’avviso che lo stesso è tenuto a pubblicare. Un’interpretazione restritti- © RIPRODUZIONE RISERVATA va. La decisione del giudice comunitario risponde a criteri di giustizia sostanziale. Anche se a prima vista le conclusioni cui giunge possono apparire scontate, a un esame più attento emerge un’interpretazione delle norme volta a salvaguardare le ragioni di sostanza piuttosto che gli aspetti più propriamente formali. Infatti, una lettura di tipo formale poteva anche limitarsi a ritenere che, una volta che l’ente appaltante, avendo deciso di ricorrere alla procedura negoziata senza pubblicità, avesse assolto agli adempimenti imposti dalla norma – e in particolare avesse proceduto alla pubblicazione dell’avviso preventivo di trasparenza – i presupposti richiesti dalla norma stessa potessero considerarsi sussistenti. E la sussistenza di tali presupposti non può essere semplicemente autodichiarata dall’ente appaltante, attraverso la pubblicazione dell’avviso preventivo di trasparenza. Essa va invece verificata dal giudice, che gode al riguardo di un ampio potere di indagine e di accertamento. La soluzione accolta dalla Corte appare condivisibile. Essa ha peraltro l’effetto di limitare il campo di applicazione della norma comunitaria e della corrispondente disposizione nazionale contenuta nel comma 5, dell’articolo 121, del codice del processo amministrativo. Infatti, il giudice amministrativo che ritenga illegittima l’aggiudicazione ha sempre il potere di dichiarare l’inefficacia del contratto, qualora la ritenuta illegittimità consegua alla mancanza dei presupposti che consentono il ricorso alla procedura negoziata senza pubblicità. E tale potere non incontra limiti nel semplice fatto che l’ente appaltante abbia precedentemente proceduto a pubblicare l’avviso preventivo di trasparenza volto a rendere nota la sua intenzione di ricorrere alla procedura negoziata. © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 LA SETTIMANA IN RETE INTERNET EDILIZIA E TERRITORIO 6-11 OTTOBRE 2014 LA PIÙ CLICCATA Giovedì 2 TORINO, A COLOMBO LA NUOVA SEDE LAVAZZA ■ È la Colombo Costruzioni di Lecco la società a cui Luigi Lavazza Spa ha assegnato l’appalto per la costruzione del nuovo centro direzionale che sorgerà a Torino, nel quartiere Aurora. La commessa ha un valore di circa 36 milioni. Il progetto denominato «Nuvola», porta la firma dell’architetto Cino Zucchi (vincitore di una competizione a inviti nel 2009). www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com Zucchi, nuvola, Aurora IMPRESE INCENTIVI Martedì 30 uccessi fuori confine per due delle imprese italiane di costruzione già più attive sui mercati esteri: Astaldi si è aggiudicata due nuovi contratti per opere stradali in Polonia e Romania, in tutto 100 milioni di euro, mentre Trevi ha ottenuto una serie di commesse in Medio Oriente per 84 milioni di dollari, di cui la principale (per 36 milioni) per la realizzazione delle fondazioni di tratte della metropolitana di Riyadh in Arabia Saudita. S Astaldi e Trevi: nuovi contratti fuori dall’Italia Astaldi, Trevi SOSTEGNO ALL’ACQUISTO Martedì 30 rriva in «Gazzetta Ufficiale» il decreto attuativo sul fondo statale a sostegno dell’acquisto della prima casa, con una priorità riservata ad alcune categorie di famiglie svantaggiate. Il fondo – previsto dalla Finanziaria 2014 – è stato emanato anche tenendo conto di alcuni ampliamenti delle categorie dei beneficiari previste dal decreto “casa” (47/2014) e dispone di 600 milioni nel triennio 2014-2016. A Fondo casa, 600 milioni in tre anni IMMOBILIARE Martedì 30 Bankitalia: sono oltre 500mila le case in cerca di compratori Ecobonus, solo il 6% sulle pareti alla Banca d’Italia arriva l’ultima stima sul numero di immobili invenduti. Secondo i tecnici di Palazzo Koch sono «stimabili in oltre 500mila» le residenze realizzate dalle imprese e non ancora assorbite dal mercato. Il dato si legge nella relazione che i rappresentati della Banca d’Italia hanno depositato in Parlamento nell’ambito di un’audizione in Parlamento sullo sblocca-Italia, svoltasi presso la commissione Ambiente della Camera. D Ecobonus, Fivra Banca d’Italia, 500.000, invenduto, Camera BANDI l programma di edilizia scolastica sta procedendo con un coinvolgimento di 1,5 miliardi. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, nel corso dell'audizione presso la commissione Cultura della Camera. Tra "Scuole belle", "Scuole sicure" e "Scuole nuove" il «grande piano dell'edilizia scolastica che il governo ha presentato come punto centrale, sta procedendo e i lavori stanno avanzando per tutti i capitoli». Scuole, Cdp finanzia 4mila opere Mutui, Giannini, Cdp, 900 milioni Mercoledì 1 pere di edilizia sanitaria in provincia di Piacenza. L’Azienda Usl manda in gara la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di costruzione del nuovo blocco «B» del presidio unico della Val d’Arda, a Fiorenzuola d’Arda, coerentemente con il progetto preliminare posto a base di gara e con il progetto definitivo ed esecutivo redatto dall’appaltatore e approvato dall’amministrazione. L’importo complessivo dell’appalto ammonta a 8.350.000 euro (durata del cantiere: 900 giorni). L’opera è finanziata con fondi della Regione Emilia Romagna del programma regionale di investimenti ex art. 38/2002. La gara rimane aperta fino al 18 dicembre. O Martedì 30 I li interventi di risparmio energetico realizzati in otto anni (2007-2014) grazie all’ecobonus del 65% ammontano secondo le stime Cresme a una spesa di 27,2 miliardi di euro, pari a 3,4 miliardi in media all’anno. Però il risparmio energetico conseguito è stato modesto, perché il 94% degli interventi, pari all’83% della spesa, è stato su infissi, caldaie e solare termico, interventi meno costosi (in media 10.500 euro, contro i 33.200 degli interventi sugli involucri), ma che da soli non conseguono grandi risparmi di consumo se non accompagnati da interventi sui muri esterni e sulle coperture piane (coibentazioni, o «cappotti termici»). Questi ultimi sono stati solo il 6% degli interventi, ma pari al 17% di risparmio. G Consap, garanzia, Abi, «Gazzetta», mutui ipotecari OPERE PUBBLICHE Martedì 30 Fiorenzuola, appalto Piano aeroporti, 11 scali chiave, per l’ospedale INFRASTRUTTURE Mercoledì 1 crescita a Roma, Fi, Ve, Malpensa l Consiglio dei Ministri ha finalmente adottato, nella seduta di martedì 30 settembre, su proposta del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, il «Piano nazionale degli aeroporti». Ora il provvedimento dovrà andare alla Conferenza Stato-Regioni per la prevista intesa e quindi sarà approvato in seconda lettura dal CdM, prima di diventare ufficiale con un Dpr. Undici gli aeroporti strategici nazionali, aumento traffico e investimenti concentrati su Fiumicino, Malpensa, Venezia, Firenze. I Lupi, aeroporti, adottato Piacenza, Val d’Arda, blocco «B» BANDI 6-11 OTTOBRE 2014 EDILIZIA E TERRITORIO Il bando da 45,8 milioni aperto solo fino al 9 ottobre a causa della scarsa sicurezza 7 TOP TEN Anas, procedura accelerata per la Ss 131 a Cagliari 1 4.820.294,40 Il Consorzio Grandi Lavori apre il cantiere a Salerno per l’adeguamento della banchina di Ponente (-19,68%) DI ALESSANDRO LERBINI nas sempre protagonista in Sardegna. Dopo i bandi della scorsa settimana dal valore di 71 milioni tra Cagliari e Tortolì, va ora in gara, per 45,8 milioni, l’affidamento dei lavori di completamento del tratto dal km 23,885 al km 32,412 della strada statale 131 Carlo Felice, nel territorio del comune di Nuraminis, in provincia di Cagliari. «La pubblicazione del bando – ha dichiarato il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci – sblocca definitivamente i lavori per il completamento di circa 10 chilometri di strada che, a seguito della risoluzione del contratto dell’appalto precedente, erano rimasti fermi. L’importo complessivo di questo intervento è di oltre 45 milioni di euro e costituisce la fase finale della ripresa dei lavori sulla più importante arteria dell’Isola dopo il riavvio, nei mesi scorsi, dei cantieri nel tratto compreso tra Serrenti e Villassanta». I lavori consistono nell’ammodernamento e nel completamento del tratto dal km 23,885 al km 32,412 della Ss 131 e, una volta conclusi, consentiranno di garantire la continuità degli standard di sicurezza presenti fino al km 108,300 dell’arteria. Tempi stretti per partecipare: le offerte dovranno pervenire entro le ore 12 del giorno 9 ottobre. I lavori A L’intervento vale 20,5 milioni Torino, Strabag si aggiudica l’urbanizzazione dell’Avio-Oval ■ L’area Avio-Oval TERMINE: 28/11/2014 Comune di Sammichele di Bari OGGETTO: Procedura aperta. Project financing - Gara ai sensi dell’art. 153, comma 19, del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. per l’affidamento in concessione della fornitura di energia elettrica, gestione, manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria degli impianti di pubblica illuminazione compresa la progettazione definitiva ed esecutiva, l’esecuzione degli interventi di adeguamento normativo, rifacimento, ristrutturazione, riqualificazione ed efficienza energetica degli impianti e conversione con tecnologia Led. avranno una durata di 720 giorni dal momento della consegna e sono finanziati con i fondi della delibera Cipe 43/2004. Per la gara è stata scelta la procedura ristretta accelerata giustificata dal fatto che il tratto di strada in appalto verte in condizioni critiche di deflusso, creando una significativa discontinuità rispetto agli standard e ai livelli di sicurezza garantiti nel restante percorso, già ammodernato, dell’itinerario che unisce Cagliari a Porto Torres. È necessario pertanto per l’Anas l’intervento al fine di ridurre il rischio di incidentalità riconducibile alle differenti velocità di esercizio degli adiacenti tratti di nuova esecuzione. Il bando sarà assegnato con il prezzo più basso. AGGIUDICAZIONI Con il ribasso del 19,68% il Consorzio stabile Grandi Lavori vince i lavori al porto di Salerno. Al bando da 33,8 milioni promosso dall’Autorità portuale hanno partecipato 12 imprese. La gara riguardava la progettazione esecutiva, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e l’esecuzione dei lavori a gara per le urbanizzazioni dell’area Avio-Oval era stata bandita nel 2009, insieme a quella per la realizzazione, nella zona di Lingotto, a Torino, della nuova sede unica della Regione Piemonte, progettata da Massimiliano Fuksas. I due lavori, infatti, uno in corso e l’altro in partenza, sono strettamente connessi. Tuttavia – causa ricorsi, burocrazia, verifiche e controverifiche – per sbloccare la situazione ci sono voluti quasi cinque anni. Solo a dicembre 2013 è infatti arrivata l’aggiudicazione provvisoria. Da poche settimane, è stato poi anche firmato il contratto. A realizzare il tunnel di collegamento viario sotterraneo, che dal sottopasso del Lingotto, collegherà il nuovo quartiere dell’Avio-Oval e l’area parcheggi del grattacielo, sarà la Strabag, gigante delle costruzioni a livello europeo. La società si è aggiudicata la gara, che prevede una possibilità di subappalto al 30%, battendo la concorrenza (37 i partecipanti che avevano risposto al bando) con un’offerta di 20,5 milioni, contro i 34,2 milioni posti a base d’asta. L’impresa sta già iniziando, in queste settimane, a predisporre il cantiere. «Grazie a questi lavori – spiega L di adeguamento funzionale e di consolidamento della banchina di Ponente e di Testata del Molo Trapezio (di cui al Grande Progetto «Logistica e Porti - Sistema integrato portuale di Salerno» - Por Campania 2007/2013) nonché della banchina Ligea II stralcio del porto commerciale. I progetti definitivi sono stati prodotti dalla stazione appaltante (responsabile incaricato del gruppo di progettazione ing. Gianluigi Lalicata), per l’adeguamento funzionale e il consolidamento della banchina di Ponente e di quella di Testata del Molo Trapezio; dal Rti Sispi – Conti & Associati (nella persona dell’ing. Marco Di Stefano), per l’adeguamento funzionale e il consolidamento della banchina Ligea II stralcio. Per l’edilizia sanitaria, Nbi (in Ati con Philips, Arco Lavori, Sidemsi) è aggiudicata la progettazione e la realizzazione del nuovo blocco operatorio, diagnostica e farmacia del dipartimento emergenza ad alta specialità (Deas) dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze. L’appalto da 31 milioni è stato assegnato con un ribasso del 17 per cento. © RIPRODUZIONE RISERVATA Luigi Robino, Rup dei lavori per la Regione Piemonte – interconnettiamo l’area Avio con il sottopasso a servizio del centro fieristico e congressi di Lingotto. Il contratto prevede anche la possibilità di proseguire con un collegamento che, risalendo poi in superficie, arriva fino in via Passo Buole. Ma sarà una decisione che verrà presa nel tempo». Questo secondo tratto viabile è, infatti, interconnesso alle scelte che saranno adottate per la trasformazione di una vasta area nei pressi della sede regionale, tutt’oggi da trasformare e dove pare sempre più probabile che possa atterrare la futura Città della Salute. Nel frattempo proseguono invece i lavori del grattacielo. Progettato da Fuksas, che tuttavia in modo polemico ha disconosciuto le modalità di realizzazione della sua opera, ritenuta non più fedele al progetto. «Siamo arrivati al 42esimo piano – prosegue Robino – su un totale di 45, compresi i piani interrati. Per la primavera del prossimo anno la torre sarà terminata. Ora siamo nella fase in cui, dopo un concorso di idee bandito ad hoc, dobbiamo procedere con la scelta e la fornitura degli arredi interni». Nel palazzo lavoreranno oltre duemiM.C.V. la dipendenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA 2 4.116.925,80 TERMINE: 5/11/2014 Ministero della Difesa - Aeronautica Militare - 3˚ Reparto Genio di Bari OGGETTO: Procedura aperta. G14-058 - Riqualificazione hangar centrale e relative appendici e alle aree destinate al gruppo efficienza aeromobili. 3 4.060.120,00 TERMINE: 27/11/2014 Comune di Castel di Sangro OGGETTO: Procedura aperta. Gara di finanza di progetto, ai sensi dell’art. 278 del D.P.R. 207/2010, per l’affidamento in concessione per la gestione integrata degli impianti di pubblica illuminazione compreso riqualificazione, adeguamento normativo ed efficientamento energetico. 4 3.852.190,21 TERMINE: 20/10/2014 Azienda sanitaria provinciale per i servizi sanitari di Trento OGGETTO: Procedura aperta. Lavori finalizzati al rinnovamento dell’8˚ piano – Corpo degenze delle Uu.Oo. di oculistica e otorinolaringoiatria presso il presidio ospedaliero S. Maria del Carmine di Rovereto (TN). 5 3.735.000,00 TERMINE: Non specificato Comune di Cefalù OGGETTO: Procedura aperta. Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione del comune di Cefalù. 6 3.702.343,57 TERMINE: 20/10/2014 RFI - Rete Ferroviaria Italiana Spa di Roma OGGETTO: Esecuzione di lavori per la realizzazione di un cavalcavia al km 37+409 e di un parcheggio intermodale per autoveicoli nella stazione di Samassi, della linea Cagliari-Golfo Aranci in comune di Samassi (VS), opere sostituitive dei PL ai km 37+403 e 37+640. 7 3.664.699,66 TERMINE: 27/10/2014 Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti - Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche per Lazio, Abruzzo e Sardegna di Roma OGGETTO: Procedura aperta. Lavori di riparazione danni e adeguamento sismico a seguito del sisma del 6 aprile 2009 della sede della direzione regionale Vv.FF. per l’Abruzzo L’Aquila. 8 3.140.000,00 TERMINE: 27/10/2014 Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti - Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche per Lazio, Abruzzo e Sardegna di Roma OGGETTO: Procedura aperta. Lavori di consolidamento e recupero della caserma della Guardia di Finanza Ciancarelli L’Aquila. 9 3.068.401,23 TERMINE: 1/12/2014 Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara OGGETTO: Procedura aperta. Interventi per la sicurezza idraulica della città di Cento (FE) e del suo territorio – 1˚ stralcio: realizzazione di invasi di accumulo a fini idraulico-ambientali. 10 2.850.000,00 TERMINE: 10/11/2014 Camera dei deputati di Roma OGGETTO: Procedura ristretta. Lavori e interventi di manutenzione elettrica nelle sedi della Camera dei deputati. 8 EDILIZIA E TERRITORIO 6-11 OTTOBRE 2014 SAIE PROJECT URBAN SPACE COSTRUIRE SOSTENIBILE TECNOLOGIE ECO PERFORMANTI CANTIERE
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