EdT n. 38 - Le Banche Dati per gli Operatori del Diritto

n.
38
DAI VALORE MASSIMO
ALLA TUA SCELTA
6-11 OTTOBRE 2014
Anno XIX
Poste Italiane Sped. in A.P.
D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004,
art. 1, c. 1, DCB Roma
Scegli la certezza ACCA
PROGETTI E CONCORSI
Napoli, rigenerazione
ai Quartieri Spagnoli
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Il contratto Rfi 2012-2016, firmato l’8 agosto e approvato con il decreto sblocca Italia, avvia nuovi interventi per 5.812 milioni
Ferrovie, opere per 5,8 miliardi
IL TREND DEGLI INVESTIMENTI
Investimenti sulla rete ferroviaria Rfi, spesa annua effettiva (importi in miliardi di euro)
SUL WEB
www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com
Sblocca Italia. I testi
di tutte le audizioni
ai rilievi di Cantone, Bankitalia e Antitrust su deroghe e commissari alle prese di posizione di costruttori e professionisti.
Le audizioni sul decreto sblocca Italia.
D
Fs prevede un boom di investimenti
già dal 2015, da 2,9 a 4,3 miliardi
DI
ALESSANDRO ARONA
ale 5,8 miliardi di euro l’approvazione per legge del contratto di
programma (CdP) Rfi 2012-2016,
firmato l’8 agosto con il ministero
delle Infrastrutture e ufficializzato dall’articolo 1, comma 10 del decreto sblocca Italia.
«Il contratto – spiega Rfi – prevede l’avvio
di nuovi investimenti per 5.812 milioni di
euro», già interamente finanziati, ma che
solo grazie all’ok al documento possono
essere appaltati.
La normale procedura per il CdP prevede, dopo la firma tra Rfi e ministero delle
Infrastrutture, i pareri delle commissioni
parlamentari competenti, il parere del Nars
e poi del Cipe, un decreto Mit, la registrazione della Corte dei conti, la pubblicazione in
«Gazzetta». Una trafila che in passato è
durata anche un anno, un anno e mezzo.
Ora invece il contratto è già in vigore. E
Rfi non nasconde il suo entusiasmo: «Con
V
DOSSIER ON LINE
Decreto 90,
i nodi aperti
nelle norme
anticorruzione
questo programma – scrivono in un documento – si prevede di dare un nuovo impulso anticiclico al settore, per un progressivo
ritorno della spesa ai volumi degli anni
precedenti la crisi». Come noto la spesa in
investimenti nella rete ferroviaria si è impennata a metà del decennio scorso grazie ai
lavori dell’alta velocità Torino-Milano-Napoli, con une media annua di 5,2 miliardi
negli anni 2002-2009, per poi crollare (con
la fine di quei lavori) a 2,7-2,9 miliardi dal
2011 al 2014.
Non sono bastati a risollevare questi dati
i cantieri per la Treviglio-Brescia (che Rfi
prevede di concludere nel 2016) e dei primi
lotti costruttivi del Terzo Valico e del tunnel del Brennero. Ora però, in forza dell’approvazione fulminea del nuovo contratto,
Rfi si lancia in una previsione davvero
esplosiva: dai 2,9 miliardi di quest’anno si
passerebbe ai 4,3 del 2015, 4,7 nel 2016 e
4,9 nel 2017.
Questa risalita della spesa era in effetti
prevista da Rfi già dal 2013, dopo il finanziamento delle nuove tratte per lotti costruttivi, ma poi gli intoppi negli iter approvativi
e i finanziamenti con il contagocce hanno
inchiodato la spesa sempre sotto i tre miliar-
l decreto legge Pa (90/2014)
convertito in legge è andato in
«Gazzetta» il 18 agosto, ma
sembra già di un altro Governo.
La spinta anticorruzione che lo caratterizzava (super-poteri all’Anac
di Cantone, commissari nelle imprese con vertici indagati, controlli sulle varianti in corso d’opera,
controlli su Expo, white list antimafia più forti) ha già “cambiato
verso” nel decreto Sblocca Italia,
che ha invece deroghe e procedure
speciali a raffica: le trattative private per gli appalti sottosoglia su
scuole, dissesto idrogeologico, bonifiche, beni culturali, i poteri com-
I
Autostrade. Piano alla Ue
vale 12 miliardi di euro
di. Rfi si dice certa che «dall’attivazione
delle risorse di questo pacchetto di finanziamenti si attendono rapidi ritorni in termini
di spesa per investimenti perché si tratta di
interventi prontamente cantierabili».
Il riferimento è in particolare alle tratte
ad alta capacità già affidate ai vecchi general contractor del 1991, e che dunque non
algono 12 miliardi di euro gli investinecessitano di gara (ma solo di “addendum
menti sulle autostrade già notificati a
contrattuale”) per essere cantierate: nel CdP
si destinano in particolare 768 milioni al Bruxelles dal Mit in base all’articolo 5 del
primo lotto costruttivo della Brescia-Pado- Dl sblocca Italia (che consente proroghe).
va, e 369 per il primo lotto della Verona-Vicenza, fondi a valere sugli 1,8 miliardi stanziati dalla legge di stabilità 2014 insieme
alla Napoli-Bari.
La Brescia-Padova costa però in tutto
10,2 miliardi di euro, di cui nove ancora da
reperire. Ma anche su questo Rfi è fiduciosa: «Altri importanti stanziamenti si aggiungeranno con il decreto sblocca Italia (200
milioni per il Terzo Valico, 270 per il Brennero, 90 per la Verona-Vicenza, ndr) e con
la legge di stabilità, e comunque lo Stato
con lo strumento dei lotti costruttivi si è
ia libera definitivo al nuovo regolamenimpegnato a reperire le risorse per completato edilizio di Milano. Il Consiglio comure queste grandi opere».
nale ha approvato il nuovo testo che arriva a
sostituire il precedente datato 1999.
V
Milano. Disco verde
al regolamento edilizio
V
© RIPRODUZIONE RISERVATA
missariali a Fs sulla Napoli-Bari,
le proroghe alle concessioni autostradali, la procedura negoziata
facile per la bonifica dei siti inquinati, le gare a tempi ridotti
per Bagnoli.
Nel dossier on line (che riguarda anche il Dl 91 in materia di
scuole, bonifiche, ambiente)
l’analisi di Roberto Mangani su
un «Governo senza bussola» in
materia di appalti pubblici, e le
spiegazioni degli esperti su tutte
le norme dei due decreti di interesse per l’edilizia.
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2
INFRASTRUTTURE
EDILIZIA E TERRITORIO
6-11 OTTOBRE 2014
La novità è la Brescia-Padova (10 miliardi) – In tutto la cifra supera quella spesa per la Torino-Napoli
Nuove tratte Av: in campo
progetti per 39 miliardi,
ma 28 sono ancora da trovare
DI
PROGRAMMA «NUOVI AVVII»
Programma nuovi
avvii
Grandi opere
Assegnati alla Napoli-Bari e alla BresciaPadova gli 1,8 miliardi della legge di
stabilità, ora si possono appaltare i lotti
costruttivi. Rfi: lo Stato si è impegnato a
trovare le risorse per proseguire i lavori,
una volta avviati. In tutto nel contratto di
programma 22 miliardi di opere finanziate
(lavori da completare e nuovi appalti)
Valore
fasi in
avvio
Corridoio
Mediterraneo
Corridoio
Scandinavia-Mediterraneo
4.120
Corridoio
Reno-Alpi
A
LE CIFRE COMPLESSIVE
Come sempre il Piano di investimenti contenuto
nel contratto di programma include tutte le opere in
corso di realizzazione e quelle programmate, distinguendo la parte finanziata (Sezione 1, «Opere in
corso», voce che però comprende anche la parte
ancora da cantierare) da quella da finanziare (Sezione 1, «Opere programmatiche»).
In tutto la parte finanziata (Sezione 1) vale 70
miliardi di euro, «che a oggi – spiega Rfi – registra
un avanzamento realizzativo di quasi il 70%». Questo significa che la quota finanziata e ancora da
spendere è di circa 21-22 miliardi di euro, cifra che
comprende sia la quota di Sal residua degli interventi in corso sia i lotti ancora da appaltare degli stessi
progetti, sia le nuove tratte.
Molti dei progetti finanziati hanno però progettazioni da completare o approvare, gare da bandire, e
cantieri da avviare, e dunque l’effettiva spesa dipende dalla consueta corsa a ostacoli che caratterizza le
opere pubbliche. Come si diceva a pagina 1, però,
Rfi prevede di incrementare a partire dal 2015 la
sua spesa annua per investimenti, passando dai
2,8-2,9 miliardi annui del periodo 2011-2014, a un
Corridoio
merci
Velocizzazioni
Costo
totale
Nuova linea Torino-Lione(1)
Av/Ac Brescia-Verona
Av/Ac Verona-Vicenza
Nuovo Valico del Brennero
Linea di accesso meridionale
al Brennero
Itinerario Napoli-Bari
Risorse
disponibili
Da
reperire
In arrivo
Ex Dl
sblocca
Italia
7.789
3.954
3.658
4.865
3.280
768
369
888
4.509(2)
3.186
3.289
3.977
90
270
5.026
182
4.844
-
6.991
3.179
3.812
-
6.200
1.615
4.585
200
Piano per la sicurezza della circolazione ferroviaria
Sismica e idrogeologica
Opere sostitutive per eliminazione interferenze con la ferrovia (soppressione
PL)
Sicurezza
Trasporto
pubblico
locale
Tratta
Terzo Valico dei Giovi
ALESSANDRO ARONA
i primi lotti costruttivi della Brescia-Verona e della Verona-Vicenza ad alta
capacità andranno rispettivamente 768
e 369 milioni di euro, interventi cantierabili (nelle intenzioni) nella prima metà del
2015, una volta firmati gli addendum con i general contractor (le concessioni 1991 da
“rivitalizzare”).
Una delle novità principali del contratto di programma Rfi firmato l’8 agosto tra Rete Ferroviaria
Italiana e il ministro Lupi, e approvato per legge
con l’articolo 1, comma 10, del Dl 133, è lo sblocco del progetto alta capacità oltre Brescia, verso est
(i lavori sulla Treviglio-Brescia sono in corso dal
2011 e dovrebbero finire nel novembre 2016). La
legge di stabilità 2014, su spinta del ministro Lupi,
aveva stanziato 1,8 miliardi per far ripartire questo
progetto, anche con l’obiettivo di ottenere fondi
europei nel programma Ten-T 2014-2020 (il primo
bando Ue, per le richieste dei Paesi membri, scade
a febbraio 2015). Gli 1,8 miliardi erano però da
dividere con la Napoli-Bari, e senza contratto di
programma tutto era rimasto sulla carta.
Ora il documento, in vigore a tempi record con
l’approvazione «ex lege», fissa le cifre di riferimento (768 milioni alla Brescia-Verona, 369 alla Verona-Vicenza, a cui andranno altri 90 milioni con i
Dm attuativi dello sblocca Italia, e infine 768 milioni alla Napoli-Bari, tratta Apice-Orsara) e consente
dunque di approntare i progetti dei lotti costruttivi,
mettendolo in gara nel caso della Apice-Orsara,
contrattualizzandolo nel caso della due tratte sulla
Brescia-Padova.
Nuovi appalti nel contratto Rfi 2012-2016, in milioni
Colli di bottiglia nei principali nodi
1.692
Upgrading terminali viaggiatori (innalzamento marciapiede e sistemi laP)
Adeguamento sagoma PC 80 principali corridoi europei
Adeguamento a modulo 650/750 principali corridoi europei
Potenziamento dei collegamenti con i porti
Adeguamento del tracciato e velocizzazione dell’asse ferroviario Bologna-Lecce
Velocizzazione Milano-Venezia-Trieste
Upgrading tecnologico diffuso
Totale
5.812
(1)Tratta internazionale (quota Italia); (2)Dovrebbero arrivare dei fondi europei Ten-t 2014-2020.
ritmo di 4,3 miliardi già l’anno prossimo e poi in mento del rischio idrogeologico e sismico»;
2) trasporto pubblico locale: «incremento della
media 4,8 nei due anni seguenti.
capacità dei nodi attraverso l’utilizzo di tecnologie
innovative, risoluzione dei colli di bottiglia, velocizLE NUOVE OPERE IN AVVIO
Grazie all’approvazione del contratto di program- zazione delle tratte extraurbane, sviluppo dei punti
ma – spiega Rfi – «saranno avviati nuovi investi- di interscambio in area urbana, miglioramento delmenti per circa 5,8 miliardi di euro, ai quali si l’accessibilità e dei servizi nelle stazioni»;
aggiungeranno gli importanti stanziamenti dei pros3) corridoi europei: «adeguamento delle sagosimi provvedimenti normativi, quali il decreto me delle gallerie e della lunghezza dei convogli»,
sblocca Italia e la legge di stabilità 2015». Gli per rispondere alle «esigenze del mercato»;
eventuali finanziamenti “ferroviari” della legge di
4) velocizzazioni «diffuse sulle principali diretstabilità sono ancora da definire, mentre con i trici viaggiatori per il miglioramento delle perfordecreti attuativi dello sblocca Italia dovrebbero arri- mance dell’esistente infrastruttura, con interventi a
vare nei prossimi mesi (così ha annunciato il Gover- basso costo, minimo impatto territoriale e a rapido
no nella relazione tecnica al Dl 133) 989 milioni di ritorno in termini di beneficio per l’utenza».
euro per opere ferroviarie: 25 milioni per il compleTra questi ultimi va segnalato in particolare il
tamento del Passante ferroviario di Torino, 60 mln potenziamento tecnologico della linea Torino-Miper la soppressione passaggi a livello sulla Bolo- lano-Padova, 711 milioni di euro di interventi
gna-Lecce, tratte a sud, 90 mln per la Av Verona- diffusi (alcuni avviati, la gran parte da avviare e
Padova, 29 per la messa in sicurezza della Cuneo- completare entro il 2017) sulle tecnologie impiantiVentimiglia, 200 mln per il Terzo Valico di Geno- stiche e con adeguamenti infrastrutturali dei Prg di
va, 270 per il tunnel del Brennero.
stazione dei nodi urbani. Un intervento strategico –
sottolinea Rfi – che consentirà di aumentare la
frequenza e la velocità dei treni. La domanda è:
CATEGORIE DI OPERE
Rfi sintetizza i 5.812 milioni di euro di nuove perché allora sulla stessa linea serve un nuovo
opere in avvio nella tabella che riportiamo integral- investimento da 10 miliardi per la nuova tratta Av?
mente qui sopra. Il 71% dei nuovi investimenti in
LA NUOVA ALTA CAPACITÀ
avvio (4.120 milioni) riguarda dunque «grandi opeCome si diceva la novità è la Brescia-Verona,
re», cioè le nuove linee ad alta capacità. La cifra tolta dai cassetti nei quali languiva dal 1991 e
(4,1 miliardi) si riferisce alle nuove tratte che posso- rimessa tra le “opere in corso” del contratto. Il
no essere avviate, dunque i lotti da affidare a costo totale aggiornato è di 10,2 miliardi, con risorgeneral contractor o mettere in gara. Nella tabella se disponibili per 1.227 milioni, e mancanti per 8,9
qui sopra abbiamo anche affiancato alle tratte delle miliardi: sbloccando i primi lotti costruttivi, dungrandi opere le cifre generali indicate nel Cdp, que, lo Stato si impegna a trovare nei prossimi dieci
costo totale, risorse disponibili e da reperire: si anni circa 900 milioni all’anno per completare
tratta di numeri complessivi, mentre i 4,1 miliardi l’opera.
sono le nuove tratte che possono essere avviate
Mettendo in fila tutti i nuovi progetti ad alta
grazie all’approvazione del CdP.
capacità avviati (tabella a pagina 4 in alto) si arriva
Gli altri 1,692 miliardi riguardano la rete a un costo totale di 39,5 miliardi di euro, di cui 28,7
ordinaria:
ancora da finanziare. Una cifra totale superiore al
1) interventi per la sicurezza: «mantenimento e costo complessivo della Tav Torino-Milano-Napoli
innalzamento degli attuali standard, e avvio di nuo- (32 miliardi).
vi programmi in particolare finalizzati al conteni© RIPRODUZIONE RISERVATA
FERROVIE, LE
6-11 OTTOBRE 2014
PRINCIPALI OPERE
INFRASTRUTTURE
EDILIZIA E TERRITORIO
3
Contratto di programma Rfi 2012-2016 (firmato l’8 agosto, approvato con l’art. 1, c. 10, del Dl 133/2014): i principali interventi regione per regione, in corso o da avviare, in milioni
4
INFRASTRUTTURE
EDILIZIA E TERRITORIO
6-11 OTTOBRE 2014
Finanziamenti disponibili per 1,1 miliardi: dopo gli addendum al via lotti costruttivi da 768 (Bs-Vr) e 369 milioni (Vr-Vi)
Alta velocità, riparte la Brescia-Padova
ma i costi salgono da 7,8 a 10 miliardi
DI
FRANCO TANEL
osterà oltre 10 miliardi di euro realizzare
la nuova linea ad alta
capacità ferroviaria
fra Brescia e Padova, prevista già nel piano Tav del 1991
e contrattualizzata ai general
contractor di allora, ma rimasta nei cassetti fino alla legge
di stabilità 2014, che ha stanziato i primi denari (1,8 miliardi
di euro insieme alla Napoli-Bari).
Il costo aggiornato (comunque da confermare con gli
“addendum” contrattuali) è
messo nero su bianco nel contratto di Programma Rfi (Cdp)
2012-2016, firmato l’8 agosto
scorso. Per l’esattezza il «costo
a vita intera» (nel gergo Rfi) è
di 10.195 milioni di euro. Una
cifra molto più alta di quella
indicata dalla stessa Rfi nel contratto di programma 2007-2011
che fissava il fabbisogno in
7.868 milioni di euro e che solo
poche settimane fa era stata
confermata in un convegno a
Verona organizzato da Transpadana e Confindustria Veneto.
Anche aggiungendo ai 7.868
milioni, i 668 milioni di euro
ipotizzati fino a oggi dagli studi di fattibilità per la sistemazione dell’intero nodo di Verona e che non riguardano solo la
direttrice Milano-Venezia, si arrivava a 8.536 milioni milioni
di euro. L’aumento dei costi è
quindi tra 1,6 e 2,3 miliardi di
euro a seconda se si voglia o
meno inserire nel conto il nodo
di Verona.
C
Quella che cambia poco è la
copertura finanziaria al momento disponibile (le cifre indicate nel Cdp comprendono le
risorse assicurate con la legge
di stabilità 2014 ma non quelle
indicate dallo sblocca Italia)
che è di appena 1.159 milioni
di euro; rimangono quindi da
reperire 9.036 milioni di euro.
Non inseriti nel progetto Av/
Ac ma oramai considerati funzionali alla messa a sistema della rete ferroviaria con gli aeroporti, sono anche i collegamenti con le aerostazioni di Verona
e Venezia: il costo indicato per
i due link è rispettivamente di
90 milioni per il capoluogo scaligero e 224 per il terminal veneziano di Tessera, che è anche
l’unico dei due a disporre a
oggi di 11 milioni di copertura
finanziaria.
Tornando alla linea Av/Ac vediamo, partendo da ovest, le varie sezioni nelle quali è suddivisa l’opera. Ricordiamo che la
linea è già realizzata tra Milano
e Treviglio, e che da Treviglio a
Brescia i lavori sono in corso e
si concluderanno (previsione
Rfi) entro la fine del 2016, mentre a est la sezione Padova-Mestre è anch’essa già in funzione.
Il tratto Brescia-Verona è
quello dove saranno aperti i
prossimi cantieri, ed è proprio
questa sezione a segnare il maggior aumento di costi nei documenti di Rfi. Nel contratto di
programma 2007-2011 valeva
2.747 milioni di euro, oggi la
previsione è di 3.954 milioni.
La progettazione infatti è conclusa ma soprattutto il contratto
di programma firmato l’8 ago-
Definitivo verso l’approvazione finale
DI
MARIA CHIARA VOCI
LA SCHEDA
■ I costi. La spesa complessiva prevista per la sezione
transfrontaliera della Torino-Lione è di 8,5 miliardi
■ L’Unione europea. Si ipotizza che l’Ue si prenderà
carico della copertura del 40% di questa somma, pari
a circa 3,4 miliardi
■ La Francia. Deve coprire, stando alle percentuali approvate con il trattato internazionale, una somma pari
al 42,1% del totale (cioè circa 2,2 miliardi)
■ L’Italia. La copertura a carico del nostro Paese è il
57,9% del totale (cioè circa 2,9 miliardi). Questa
somma è stata confermata in prima battuta dal governo Monti a fine 2012 con l’approvazione della legge
di stabilità, spalmata su diversi anni. Ora dovrà essere confermata dalla prossima Finanziaria
TUTTE LE NUOVE TRATTE AV/AC
Importi in milioni
Costo totale
Risorse
disponibili
Da reperire
Terzo Valico dei Giovi
6.200
1.815 (*)
4.385
Napoli-Bari
Tunnel del Brennero
6.991
4.865
3.179
1.158 (*)
3.812
3.707
Linee di accesso
al Brennero
Brescia-VeronaVicenza-Padova
3.468
111
3.357
10.185
1.227 (*)
8.956
Torino-Lione
Totale
7.769
39.478
3.280
10.770
4.509
28.708
Intervento
(*) Comprese le risorse che dovrebbero arrivare con i Dm attuativi
dello sblocca Italia.
LA BRESCIA-VERONA-PADOVA
Tratta
Costo totale
Brescia-Verona
3.954
Nodo di Verona
180
Verona-Vicenza
3.668
Vicenza-Padova
2.393
Totale Brescia-Padova
10.195
90
Collegamento aeroporto VR
Collegamento aeroporto VE
224
ce, suddivisa in due tratte funzionali, il fabbisogno complessivo è di 6.061 milioni di euro
contro i 5.130 indicati precedentemente. Più nel dettaglio la
sub-tratta Verona-Vicenza vale 3.668 milioni mentre la Vicenza-Padova 2.393. Per la prima sono disponibili 389 milioni
di euro. Considerando che il precedente Cdp di Rfi indicava una
copertura di 171 milioni, sono
218 i milioni che si sono aggiunti grazie alla suddivisione del
miliardo e 800 milioni complessivi messo a disposizione dalla
ia libera della Regione Piemonte, ma dietro il
rispetto di determinate condizioni, alla prima fase
della tratta italiana della «sezione transfrontaliera» del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione,
quella cioè che va dal confine di Stato a Bussoleno, e
che comprende il tunnel di base transfrontaliero, la
stazione internazionale di Susa, il tunnel dell’interconnessione con la linea storica del Frejus prima della
stazione di Bussoleno e le opere all’aperto nella piana
di Susa-Bussoleno.
Il semaforo verde si è acceso lunedì 29 settembre. La
Giunta regionale, guidata da Sergio Chiamparino, ha
infatti approvato la delibera (in base alla legge obiettivo) con cui si esprime parere favorevole alle modifiche
migliorative già apportate al progetto, seppur con nuove
prescrizioni di varia natura, a cui sarà vincolata l’approvazione del definitivo in sede Cipe.
Il progetto torna ora nelle mani dei Ministeri romani,
per la chiusura della Conferenza dei servizi entro la fine
del mese, come promesso a inizio agosto – nel corso di
un incontro al ministero con gli enti del territorio – dal
titolare delle Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi.
«Le indicazioni che abbiamo recepito nella verifica –
spiega Francesco Balocco, assessore ai Trasporti della Regione Piemonte – hanno come obiettivo la tutela
dell’ambiente, dell’assetto idrogeologico e del territorio
in generale, con particolare riguardo alle scelte paesaggistiche da adottare, nonché al riordino dell’accessibilità delle aree interessate dai lavori. Grande attenzione
viene anche riservata al rischio amianto con l’intensificazione dei controlli e più in generale alla salute dei
cittadini, con la definizione di una serie di attività da
mettere in piedi per ridurre l’impatto dei lavori sulle
V
Torino-Lione, ok
della Regione:
progetto al Cipe
sto ci informa che, degli 1,8
miliardi della legge di stabilità,
andranno a questa tratta 768 milioni, che serviranno ad avviare
il primo lotto dell’opera.
L’atto integrativo (addendum) alla convenzione del 1991
tra Rfi e Cepav Due (a guida
Eni) per la realizzazione della
sub-tratta Treviglio-Brescia, firmato il 19 aprile 2011, disciplinava anche la prosecuzione dei
lavori fino a Verona, stabilendo
che la convenzione del 1991 resta in vigore per 10 anni purché
entro questa data sia assicurato
a Rfi il finanziamento della
sub-tratta Brescia-Verona.
Il primo lotto costruttivo per
la tratta Brescia-Verona, che vale quindi 768 milioni, riguarderà le opere civili del tratto di
linea tra i km 104,3 e 112,2 e
quelle delle gallerie di Lonato e
San Giorgio tra i km 130 e
133,6 (gallerie Lonato e S.
Giorgio) che sono gli interventi
più impegnativi in termini di
tempi di esecuzione dell’intero
progetto.
Spostandoci verso est, per il
nodo di Verona il Cdp di Rfi
prevede una spesa di 180 milioni di euro, molto inferiore a
quanto indicato precedentemente. Non è chiaro però quali dei
numerosi e complessi interventi
siano compresi in questi 180 milioni e quanti siano stati invece
inseriti dei piani finanziari relativi alla linea del Brennero o al
rifacimento del «piano regolatore» dei binari della stazione piuttosto che ai collegamenti con
Quadrante Europa e le altre linee afferenti al nodo.
Per la Verona-Padova inve-
Importi in milioni
Finanziato
768
2
389
0
1.159
0
11
Da finanziare
3.186
178
3.289
2.393
9.046
90
213
legge di stabilità 2014 per l’asse padano e la Napoli-Bari. A
questi andranno aggiunti gli 80
milioni assicurati dallo sblocca
Italia. Per questa tratta il cui
concessionario è Iricav Due, è
ipotizzabile un prossimo, ma
non imminente, avvio dei lavori per le tratte in piena linea
mentre solo nelle scorse settimane è stato trovato un accordo
per l’attraversamento della città
di Vicenza, dopo che per anni
si è discusso su ipotesi molto
diverse per tracciato e costo.
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condizioni di vita della popolazione residente».
Dal progetto definitivo è stata inoltre stralciata – così
come si è stabilito in accordo con i ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, per risolvere un problema
di origine tecnica – la parte che riguarda la ricollocazione della pista di Guida Sicura da Susa (nel terreno su
cui aprirà il cantiere del tunnel di base) ad Avigliana.
Considerata la contrarietà del Comune della bassa Valsusa ad accogliere la struttura, l’Osservatorio di Mario
Virano ha lavorato nei mesi scorsi a una soluzione che
prevede, in alternativa, lo spostamento della pista a
Buttigliera Alta. Un’ipotesi che ha già il placet del
Municipio locale. Ma che ha bisogno di più tempo per
divenire concreta.
«Nella delibera approvata lunedì 29 settembre – prosegue Balocco – ribadiamo anche la necessità di mantenere al 5% le compensazioni territoriali previste per i
Comuni della Val di Susa interessati dal tracciato».
Il progetto, una volta approvato dal Cipe, sarà anche
presentato nella documentazione che Italia e Francia
porteranno a Bruxelles per chiedere il cofinanziamento
dell’opera al 40% entro il prossimo febbraio (data di
scadenza del bando lanciato dalla Commissione). Dalle
stime ufficiali – confermate da Ltf – l’Italia spenderà
per questa prima parte dell’infrastruttura 2,9 miliardi (cioè il 57,9%) su un totale di 8,5 miliardi necessari e
contro i 2,2 miliardi in carico all’Eliseo. Leggendo,
invece, il contratto di programma Rfi 2012-2016 sembrerebbe che per la Torino-Lione la cifra, a costi correnti, a carico dell’Italia per la parte comune sia di 7,7
miliardi, di cui disponibili 3,2 miliardi e da finanziare
4,5 miliardi (non si contano però ancora i fondi Ue).
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NORME
6-11 OTTOBRE 2014
EDILIZIA E TERRITORIO
5
Freno all’offerta più vantaggiosa e sulle commissioni di gara nella guida agli appalti Expo
Subappalti, varianti, penali:
le istruzioni di Cantone a Sala
No a requisiti di accesso troppo
restrittivi, invito ad almeno cinque
imprese anche sotto i 40mila euro
DI
MAURO SALERNO
referire il criterio (oggettivo)
del massimo ribasso all’offerta
più vantaggiosa, evitare requisiti di partecipazione capaci di limitare la concorrenza, niente varianti
in sede di offerta o premi di accelerazione. E poi: sì a penali legate a ritardi di
esecuzione, controlli stringenti sui componenti delle commissioni giudicatrici, comunicazione immediata di subappalti, varianti e motivazioni che dovessero comportare la scelta di un affidamento diretto
rispetto a una normale gara pubblica. Sono le indicazioni per la gestione delle gare
d’appalto che il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone (in qualità di presidente
dell’Unità operativa speciale dell’Expo),
ha inviato a Giuseppe Sala, commissario
P
unico per la gestione di Milano 2015.
Il documento con cui Cantone stringe
le maglie dei controlli sugli appalti milionari dell’Expo, dopo i casi di corruzione
su cui indaga la Magistratura milanese, è
un dettagliato vademecum per la corretta
gestione delle gare per la realizzazione
del sito espositivo, inclusa l’acquisizione
di servizi e forniture.
Per Cantone il primo passo è ridurre al
minimo la possibilità si scelte arbitrarie ai
commissari di gara nell’assegnazione dei
contratti. Per cui no al criterio dell’offerta
economicamente più vantaggiosa «nei casi di beni e servizi standardizzati o che
non lascino margini di discrezionalità all’impresa». Se proprio non si può usare il
massimo ribasso, allora i criteri di assegnazione dei punteggi di gara devono essere coerenti con l’oggetto dell’appalto e
misurabili «in termini oggettivi e non arbitrari». Non devono poi essere previsti
requisiti di partecipazione di carattere economico-finanziario o tecnico-professionale «troppo stringenti, tali da limitare l’accesso alla gara a un numero ristretto di
L’ANALISI di Roberto Mangani
Appalto senza gara,
il giudice può sempre
annullare il contratto
ualora il giudice amministrativo abbia annullato l’aggiudicazione di un appalto avendo ritenuto illegittimo il ricorso
alla procedura negoziata senza preventiva pubblicità, non è automatico che il relativo contratto successivamente stipulato mantenga la
sua efficacia anche se l’ente appaltante abbia provveduto a pubblicare l’avviso volontario per la trasparenza preventiva di cui all’articolo
79-bis del Dlgs 163/2006 con cui
rendeva nota la sua volontà di utilizzare la suddetta procedura.
Infatti, al giudice amministrativo è sempre riservata la valutazione ultima sulla legittimità del ricorso alla procedura negoziata. E qualora tale valutazione sia negativa,
esso può comunque dichiarare, a
seguito dell’annullamento dell’aggiudicazione, anche l’inefficacia
del relativo contratto.
Con l’affermazione di questi
principi contenuti nella sentenza
C-19/13 dell’11 settembre 2014,
la Corte di giustizia Ue offre un’interessante chiave di lettura di una
Q
specifica previsione contenuta nella direttiva Ue 89/665 sui mezzi di
ricorso (confermata anche nella
più recente direttiva 2009/81) e
recepita in termini sostanzialmente analoghi dall’articolo 122, comma 5 del Dlgs 104/2010 (Codice
del processo amministrativo).
Tale disposizione – e la corrispondente norma nazionale – limita la possibilità di dichiarare l’inefficacia del contratto a seguito dell’annullamento dell’aggiudicazione qualora ricorrano determinati
presupposti. La sentenza in commento offre un’interpretazione restrittiva di tale limitazione, attraverso un iter argomentativo che come spesso accade nella giurisprudenza comunitaria - appare
particolarmente attento al dato sostanziale piuttosto che agli aspetti
formali.
Il fatto. La pronuncia trae origine da un contenzioso sorto in Italia in relazione a un appalto per la
fornitura e lo sviluppo dei servizi
informatici che il ministero dell’Interno aveva aggiudicato a Tele-
NORME E SENTENZA
Le tre condizioni per mantenere il contratto
■ La Pa deve ritenere che l’aggiudicazione senza bando fosse
consentita
■ L’ente deve aver pubblicato almeno un «avviso di trasparenza»
dandone «inequivocabile» motivazione
■ Il contratto non deve essere stato concluso prima di 10 giorni
dall’aggiudicazione
La sentenza della Corte Ue
■ Spetta al giudice verificare le tre condizioni. In caso di valutazione negativa può annullare il contratto
imprese». Un caso già verificatosi peraltro all’Expo, per la gara d’appalto del
Padiglione Italia finita al centro di una
polemica tra i costruttori dell’Ance e il
commissario Antonio Acerbo, ora indagato dalla Procura.
Non sono viste di buon occhio da Cantone neppure le varianti progettuali in
sede di offerta o i premi di accelerazione.
Mentre per il presidente dell’Anac è opportuno che la società inserisca nei documenti di gara un preciso cronoprogramma
dei lavori, con l’applicazione di penali
«da cui consegua la risoluzione contrattuale al raggiungimento del limite del 10%
dell’importo del contratto». Giro di vite
sui commissari di gara, da scegliere tra
«personalità del mondo accademico e delle professioni» tramite sorteggio in
«un’ampia rosa di candidati (rapporto
non inferiore 1 a 5)».
Indicazioni precise arrivano anche sulla valutazione delle offerte anomale. Cantone chiede di documentare sempre il procedimento di valutazione. E nel caso questo non conduca all’esclusione dell’impre-
com Italia. Tale aggiudicazione
era avvenuta in forza di una procedura negoziata senza preventiva
pubblicità, cui l’ente committente
aveva ritenuto di poter legittimamente ricorrere sulla base del presupposto indicato alla lettera b),
del comma ,2 dell’articolo 57, del
Dlgs 163, e cioè per ragioni di
natura tecnica e di tutela di diritti
di esclusiva.
Lo stesso ente committente aveva proceduto alla pubblicazione
sulla «Gazzetta Ufficiale» della
Ue del cosiddetto avviso volontario per la trasparenza preventiva
con cui dava evidenza della volontà di ricorrere a una procedura
negoziata diretta con un operatore
predeterminato ai fini dell’affidamento dell’appalto. Successivamente si svolgeva la negoziazione
tra le parti e veniva quindi stipulato il relativo contratto.
Un operatore del settore – Fastweb – proponeva ricorso davanti
al Tar Lazio, contestando la legittimità della procedura negoziata
senza preventiva pubblicità.
Il giudice amministrativo di primo grado, accogliendo il ricorso,
ha annullato l’aggiudicazione. Tuttavia, lo stesso giudice non ha ritenuto di poter dichiarare l’inefficacia del contratto nel frattempo stipulato, valutando che nel caso di
specie ricorressero le condizioni
indicate dall’articolo 121, comma
5, del Dlgs 104/2010.
Tale disposizione prevede infatti che, in deroga al principio generale secondo cui nei casi di violazioni gravi della normativa il giudice che annulla l’aggiudicazione
dichiara anche l’inefficacia del
contratto, tale inefficacia non può
essere dichiarata qualora l’ente appaltante abbia posto in essere la
specifica procedura delineata dallo stesso comma 5. Questa procedura prevede che l’ente appaltante: a) con atto motivato anteriore
all’avvio della procedura negoziata senza pubblicità abbia dichiarato di ritenere legittimo il ricorso
sa di giustificarne il motivo. Sarà poi
necessario attivare un canale di comunicazione diretto con l’unità speciale diretta
da Cantone con l’obiettivo di comunicare
«tempestivamente» le richieste di subappalto e le eventuali varianti. Niente filtri.
In caso di «società schermate da persone
giuridiche estere o fiduciarie» bisognerà
comunque indicare a Cantone «il titolare
effettivo dell’impresa subappaltatrice».
Inutile dire che all’Anac gli affidamenti diretti sono visti come fumo negli occhi. Quindi prima di procedere, di assegnare un contratto senza gara, l’Expo dovrà prima verificare la possibilità di accorpare le procedure per raggiungere la soglia europea. Tutto il contrario della prassi dei «frazionamenti artificiosi» per aggirare la concorrenza. E anche nel caso di
procedure di importo inferiore a 40mila
euro, che per legge sono assegnabili in
via diretta da Rup, «sono preferibili modalità di aggiudicazione competitiva a evidenza pubblica», con la consultazione di
almeno cinque imprese o professionisti.
alla stessa; b) abbia pubblicato
sulla Guce (per i contratti sopra
soglia) o sulla Guri (per quelli
sotto soglia) un avviso volontario
per la trasparenza preventiva; c)
non proceda alla conclusione del
contratto prima che siano trascorsi almeno dieci giorni dalla pubblicazione dell’avviso.
La decisione del giudice amministrativo di primo grado è stata
impugnata davanti al Consiglio di
Stato. Quest’ultimo, mentre ha confermato l’annullamento dell’aggiudicazione, sul profilo relativo all’eventuale dichiarazione di inefficacia del contratto e sui limiti che
conseguirebbero dalle richiamate
norme, sia nazionale che comunitaria, ha ritenuto di sollevare una
questione pregiudiziale davanti alla Corte Ue.
La decisione. Il giudice comunitario ribadisce che la disposizione in esame impedisce di dichiarare l’inefficacia del contratto qualora tutte e tre le condizioni da essa
indicate sono state soddisfatte.
Tuttavia il giudice nazionale deve
operare un controllo effettivo e
puntuale sul ricorso di tutte e tre
le condizioni. Ma mentre il controllo su due di esse – pubblicazione dell’avviso preventivo e decorso del termine prima della stipula
del contratto – non può che essere
di natura meramente formale e di
tipo estrinseco, ben più penetrante
si presenta il controllo in relazione
alla terza condizione indicata dalla norma.
Il giudice deve infatti accertare
che nel caso di specie sussistano i
presupposti che consentono all’ente appaltante di ricorrere alla procedura negoziata senza preventiva
pubblicità. E nell’operare questo
accertamento deve sottoporre a un
rigoroso vaglio critico le ragioni
addotte dall’ente appaltante, che a
loro volta devono risultare in modo chiaro e inequivocabile nell’avviso che lo stesso è tenuto a pubblicare.
Un’interpretazione restritti-
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va. La decisione del giudice comunitario risponde a criteri di giustizia sostanziale. Anche se a prima
vista le conclusioni cui giunge possono apparire scontate, a un esame più attento emerge un’interpretazione delle norme volta a salvaguardare le ragioni di sostanza
piuttosto che gli aspetti più propriamente formali.
Infatti, una lettura di tipo formale poteva anche limitarsi a ritenere
che, una volta che l’ente appaltante, avendo deciso di ricorrere alla
procedura negoziata senza pubblicità, avesse assolto agli adempimenti imposti dalla norma – e in
particolare avesse proceduto alla
pubblicazione dell’avviso preventivo di trasparenza – i presupposti
richiesti dalla norma stessa potessero considerarsi sussistenti. E la
sussistenza di tali presupposti non
può essere semplicemente autodichiarata dall’ente appaltante, attraverso la pubblicazione dell’avviso
preventivo di trasparenza. Essa va
invece verificata dal giudice, che
gode al riguardo di un ampio potere di indagine e di accertamento.
La soluzione accolta dalla Corte appare condivisibile. Essa ha
peraltro l’effetto di limitare il campo di applicazione della norma comunitaria e della corrispondente
disposizione nazionale contenuta
nel comma 5, dell’articolo 121,
del codice del processo amministrativo. Infatti, il giudice amministrativo che ritenga illegittima l’aggiudicazione ha sempre il potere
di dichiarare l’inefficacia del contratto, qualora la ritenuta illegittimità consegua alla mancanza dei
presupposti che consentono il ricorso alla procedura negoziata senza pubblicità. E tale potere non
incontra limiti nel semplice fatto
che l’ente appaltante abbia precedentemente proceduto a pubblicare l’avviso preventivo di trasparenza volto a rendere nota la sua intenzione di ricorrere alla procedura negoziata.
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6
LA SETTIMANA
IN RETE
INTERNET
EDILIZIA E TERRITORIO
6-11 OTTOBRE 2014
LA PIÙ CLICCATA
Giovedì 2
TORINO, A COLOMBO
LA NUOVA SEDE LAVAZZA
■ È la Colombo Costruzioni di
Lecco la società a cui Luigi
Lavazza Spa ha assegnato
l’appalto per la costruzione del
nuovo centro direzionale che
sorgerà a Torino, nel quartiere
Aurora. La commessa ha un
valore di circa 36 milioni. Il
progetto denominato «Nuvola»,
porta la firma dell’architetto
Cino Zucchi (vincitore di una
competizione a inviti nel 2009).
www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com
Zucchi, nuvola, Aurora
IMPRESE
INCENTIVI
Martedì 30
uccessi fuori confine per
due delle imprese italiane di costruzione già più attive sui mercati esteri: Astaldi
si è aggiudicata due nuovi
contratti per opere stradali
in Polonia e Romania, in tutto 100 milioni di euro, mentre Trevi ha ottenuto una serie di commesse in Medio
Oriente per 84 milioni di dollari, di cui la principale (per
36 milioni) per la realizzazione delle fondazioni di tratte della metropolitana di Riyadh in Arabia Saudita.
S
Astaldi e Trevi:
nuovi contratti
fuori dall’Italia
Astaldi, Trevi
SOSTEGNO ALL’ACQUISTO
Martedì 30
rriva in «Gazzetta Ufficiale» il decreto attuativo sul fondo statale a
sostegno dell’acquisto della prima casa, con una priorità riservata ad alcune categorie di famiglie svantaggiate. Il fondo – previsto
dalla Finanziaria 2014 – è
stato emanato anche tenendo conto di alcuni ampliamenti delle categorie dei
beneficiari previste dal decreto “casa” (47/2014) e
dispone di 600 milioni nel
triennio 2014-2016.
A
Fondo casa,
600 milioni
in tre anni
IMMOBILIARE
Martedì 30
Bankitalia: sono oltre 500mila
le case in cerca di compratori
Ecobonus,
solo il 6%
sulle pareti
alla Banca d’Italia arriva l’ultima stima sul numero
di immobili invenduti. Secondo i tecnici di Palazzo
Koch sono «stimabili in oltre 500mila» le residenze
realizzate dalle imprese e non ancora assorbite dal
mercato. Il dato si legge nella relazione che i rappresentati della Banca d’Italia hanno depositato in Parlamento
nell’ambito di un’audizione in Parlamento sullo sblocca-Italia, svoltasi presso la commissione Ambiente della Camera.
D
Ecobonus, Fivra
Banca d’Italia, 500.000, invenduto, Camera
BANDI
l programma di edilizia
scolastica sta procedendo con un coinvolgimento
di 1,5 miliardi. Lo ha detto
il ministro dell'Istruzione,
Stefania Giannini, nel corso dell'audizione presso la
commissione Cultura della
Camera. Tra "Scuole belle", "Scuole sicure" e
"Scuole nuove" il «grande
piano dell'edilizia scolastica che il governo ha presentato come punto centrale, sta procedendo e i lavori stanno avanzando per tutti i capitoli».
Scuole, Cdp
finanzia
4mila opere
Mutui, Giannini, Cdp, 900 milioni
Mercoledì 1
pere di edilizia sanitaria in provincia di Piacenza. L’Azienda Usl manda in gara la progettazione
esecutiva e l’esecuzione
dei lavori di costruzione
del nuovo blocco «B» del
presidio unico della Val
d’Arda, a Fiorenzuola
d’Arda,
coerentemente
con il progetto preliminare
posto a base di gara e con
il progetto definitivo ed
esecutivo redatto dall’appaltatore e approvato dall’amministrazione.
L’importo complessivo
dell’appalto ammonta a
8.350.000 euro (durata del
cantiere: 900 giorni).
L’opera è finanziata con
fondi della Regione Emilia Romagna del programma regionale di investimenti ex art. 38/2002. La
gara rimane aperta fino al
18 dicembre.
O
Martedì 30
I
li interventi di risparmio energetico realizzati in otto anni (2007-2014)
grazie all’ecobonus del 65%
ammontano secondo le stime Cresme a una spesa di
27,2 miliardi di euro, pari a
3,4 miliardi in media all’anno. Però il risparmio energetico conseguito è stato modesto, perché il 94% degli interventi, pari all’83% della spesa, è stato su infissi, caldaie
e solare termico, interventi
meno costosi (in media
10.500 euro, contro i 33.200
degli interventi sugli involucri), ma che da soli non conseguono grandi risparmi di
consumo se non accompagnati da interventi sui muri
esterni e sulle coperture piane (coibentazioni, o «cappotti termici»). Questi ultimi sono stati solo il 6% degli interventi, ma pari al 17% di risparmio.
G
Consap, garanzia, Abi, «Gazzetta», mutui ipotecari
OPERE PUBBLICHE
Martedì 30
Fiorenzuola,
appalto
Piano aeroporti, 11 scali chiave, per l’ospedale
INFRASTRUTTURE
Mercoledì 1
crescita a Roma, Fi, Ve, Malpensa
l Consiglio dei Ministri ha finalmente adottato, nella
seduta di martedì 30 settembre, su proposta del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, il «Piano nazionale degli aeroporti». Ora il provvedimento dovrà andare alla Conferenza Stato-Regioni per la prevista intesa e
quindi sarà approvato in seconda lettura dal CdM, prima
di diventare ufficiale con un Dpr. Undici gli aeroporti
strategici nazionali, aumento traffico e investimenti concentrati su Fiumicino, Malpensa, Venezia, Firenze.
I
Lupi, aeroporti, adottato
Piacenza, Val d’Arda, blocco «B»
BANDI
6-11 OTTOBRE 2014
EDILIZIA E TERRITORIO
Il bando da 45,8 milioni aperto solo fino al 9 ottobre a causa della scarsa sicurezza
7
TOP TEN
Anas, procedura accelerata
per la Ss 131 a Cagliari
1 4.820.294,40
Il Consorzio Grandi Lavori apre
il cantiere a Salerno per
l’adeguamento della banchina
di Ponente (-19,68%)
DI
ALESSANDRO LERBINI
nas sempre protagonista
in Sardegna. Dopo i bandi
della scorsa settimana dal
valore di 71 milioni tra Cagliari e Tortolì, va ora in gara, per
45,8 milioni, l’affidamento dei lavori di completamento del tratto dal
km 23,885 al km 32,412 della strada statale 131 Carlo Felice, nel territorio del comune di Nuraminis, in
provincia di Cagliari.
«La pubblicazione del bando – ha
dichiarato il presidente dell’Anas,
Pietro Ciucci – sblocca definitivamente i lavori per il completamento
di circa 10 chilometri di strada che,
a seguito della risoluzione del contratto dell’appalto precedente, erano
rimasti fermi. L’importo complessivo di questo intervento è di oltre 45
milioni di euro e costituisce la fase
finale della ripresa dei lavori sulla
più importante arteria dell’Isola dopo il riavvio, nei mesi scorsi, dei
cantieri nel tratto compreso tra Serrenti e Villassanta».
I lavori consistono nell’ammodernamento e nel completamento del tratto dal km 23,885 al km 32,412 della
Ss 131 e, una volta conclusi, consentiranno di garantire la continuità degli
standard di sicurezza presenti fino al
km 108,300 dell’arteria.
Tempi stretti per partecipare: le
offerte dovranno pervenire entro le
ore 12 del giorno 9 ottobre. I lavori
A
L’intervento vale 20,5 milioni
Torino, Strabag
si aggiudica
l’urbanizzazione
dell’Avio-Oval
■
L’area Avio-Oval
TERMINE: 28/11/2014
Comune di Sammichele di Bari
OGGETTO: Procedura aperta. Project financing - Gara ai sensi
dell’art. 153, comma 19, del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. per
l’affidamento in concessione della fornitura di energia elettrica, gestione, manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria degli impianti di pubblica illuminazione compresa la
progettazione definitiva ed esecutiva, l’esecuzione degli interventi di adeguamento normativo, rifacimento, ristrutturazione,
riqualificazione ed efficienza energetica degli impianti e conversione con tecnologia Led.
avranno una durata di 720 giorni dal
momento della consegna e sono finanziati con i fondi della delibera
Cipe 43/2004.
Per la gara è stata scelta la procedura ristretta accelerata giustificata
dal fatto che il tratto di strada in
appalto verte in condizioni critiche
di deflusso, creando una significativa discontinuità rispetto agli standard e ai livelli di sicurezza garantiti nel restante percorso, già ammodernato, dell’itinerario che unisce
Cagliari a Porto Torres. È necessario pertanto per l’Anas l’intervento
al fine di ridurre il rischio di incidentalità riconducibile alle differenti velocità di esercizio degli adiacenti tratti di nuova esecuzione. Il
bando sarà assegnato con il prezzo
più basso.
AGGIUDICAZIONI
Con il ribasso del 19,68% il Consorzio stabile Grandi Lavori vince i
lavori al porto di Salerno. Al bando
da 33,8 milioni promosso dall’Autorità portuale hanno partecipato 12
imprese. La gara riguardava la progettazione esecutiva, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e l’esecuzione dei lavori
a gara per le urbanizzazioni dell’area Avio-Oval era stata bandita nel 2009, insieme a quella
per la realizzazione, nella zona di
Lingotto, a Torino, della nuova sede
unica della Regione Piemonte, progettata da Massimiliano Fuksas. I
due lavori, infatti, uno in corso e
l’altro in partenza, sono strettamente
connessi. Tuttavia – causa ricorsi,
burocrazia, verifiche e controverifiche – per sbloccare la situazione ci
sono voluti quasi cinque anni. Solo
a dicembre 2013 è infatti arrivata
l’aggiudicazione provvisoria. Da poche settimane, è stato poi anche firmato il contratto.
A realizzare il tunnel di collegamento viario sotterraneo, che dal sottopasso del Lingotto, collegherà il
nuovo quartiere dell’Avio-Oval e
l’area parcheggi del grattacielo, sarà
la Strabag, gigante delle costruzioni
a livello europeo.
La società si è aggiudicata la gara, che prevede una possibilità di
subappalto al 30%, battendo la concorrenza (37 i partecipanti che avevano risposto al bando) con un’offerta di 20,5 milioni, contro i 34,2 milioni posti a base d’asta. L’impresa
sta già iniziando, in queste settimane, a predisporre il cantiere.
«Grazie a questi lavori – spiega
L
di adeguamento funzionale e di consolidamento della banchina di Ponente e di Testata del Molo Trapezio (di cui al Grande Progetto «Logistica e Porti - Sistema integrato portuale di Salerno» - Por Campania
2007/2013) nonché della banchina
Ligea II stralcio del porto commerciale. I progetti definitivi sono stati
prodotti dalla stazione appaltante
(responsabile incaricato del gruppo
di progettazione ing. Gianluigi Lalicata), per l’adeguamento funzionale
e il consolidamento della banchina
di Ponente e di quella di Testata del
Molo Trapezio; dal Rti Sispi – Conti & Associati (nella persona dell’ing. Marco Di Stefano), per l’adeguamento funzionale e il consolidamento della banchina Ligea II stralcio. Per l’edilizia sanitaria, Nbi (in
Ati con Philips, Arco Lavori, Sidemsi) è aggiudicata la progettazione e
la realizzazione del nuovo blocco
operatorio, diagnostica e farmacia
del dipartimento emergenza ad alta
specialità (Deas) dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze. L’appalto da 31 milioni è
stato assegnato con un ribasso del
17 per cento.
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Luigi Robino, Rup dei lavori per la
Regione Piemonte – interconnettiamo l’area Avio con il sottopasso a
servizio del centro fieristico e congressi di Lingotto. Il contratto prevede anche la possibilità di proseguire
con un collegamento che, risalendo
poi in superficie, arriva fino in via
Passo Buole. Ma sarà una decisione
che verrà presa nel tempo». Questo
secondo tratto viabile è, infatti, interconnesso alle scelte che saranno
adottate per la trasformazione di una
vasta area nei pressi della sede regionale, tutt’oggi da trasformare e dove
pare sempre più probabile che possa
atterrare la futura Città della Salute.
Nel frattempo proseguono invece i
lavori del grattacielo. Progettato da
Fuksas, che tuttavia in modo polemico ha disconosciuto le modalità di
realizzazione della sua opera, ritenuta non più fedele al progetto. «Siamo
arrivati al 42esimo piano – prosegue
Robino – su un totale di 45, compresi i piani interrati. Per la primavera
del prossimo anno la torre sarà terminata. Ora siamo nella fase in cui,
dopo un concorso di idee bandito ad
hoc, dobbiamo procedere con la scelta e la fornitura degli arredi interni».
Nel palazzo lavoreranno oltre duemiM.C.V.
la dipendenti.
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2 4.116.925,80
TERMINE: 5/11/2014
Ministero della Difesa - Aeronautica Militare - 3˚ Reparto Genio di Bari
OGGETTO: Procedura aperta. G14-058 - Riqualificazione
hangar centrale e relative appendici e alle aree destinate al
gruppo efficienza aeromobili.
3 4.060.120,00
TERMINE: 27/11/2014
Comune di Castel di Sangro
OGGETTO: Procedura aperta. Gara di finanza di progetto, ai
sensi dell’art. 278 del D.P.R. 207/2010, per l’affidamento in
concessione per la gestione integrata degli impianti di pubblica illuminazione compreso riqualificazione, adeguamento normativo ed efficientamento energetico.
4 3.852.190,21
TERMINE: 20/10/2014
Azienda sanitaria provinciale per i servizi sanitari di
Trento
OGGETTO: Procedura aperta. Lavori finalizzati al rinnovamento dell’8˚ piano – Corpo degenze delle Uu.Oo. di oculistica e
otorinolaringoiatria presso il presidio ospedaliero S. Maria del
Carmine di Rovereto (TN).
5 3.735.000,00
TERMINE: Non specificato
Comune di Cefalù
OGGETTO: Procedura aperta. Progettazione esecutiva ed
esecuzione dei lavori di adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione del comune di Cefalù.
6 3.702.343,57
TERMINE: 20/10/2014
RFI - Rete Ferroviaria Italiana Spa di Roma
OGGETTO: Esecuzione di lavori per la realizzazione di un
cavalcavia al km 37+409 e di un parcheggio intermodale per
autoveicoli nella stazione di Samassi, della linea Cagliari-Golfo
Aranci in comune di Samassi (VS), opere sostituitive dei PL ai
km 37+403 e 37+640.
7 3.664.699,66
TERMINE: 27/10/2014
Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti - Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche per Lazio,
Abruzzo e Sardegna di Roma
OGGETTO: Procedura aperta. Lavori di riparazione danni e
adeguamento sismico a seguito del sisma del 6 aprile 2009
della sede della direzione regionale Vv.FF. per l’Abruzzo L’Aquila.
8 3.140.000,00
TERMINE: 27/10/2014
Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti - Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche per Lazio,
Abruzzo e Sardegna di Roma
OGGETTO: Procedura aperta. Lavori di consolidamento e
recupero della caserma della Guardia di Finanza Ciancarelli L’Aquila.
9 3.068.401,23
TERMINE: 1/12/2014
Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara
OGGETTO: Procedura aperta. Interventi per la sicurezza idraulica della città di Cento (FE) e del suo territorio – 1˚ stralcio:
realizzazione di invasi di accumulo a fini idraulico-ambientali.
10 2.850.000,00
TERMINE: 10/11/2014
Camera dei deputati di Roma
OGGETTO: Procedura ristretta. Lavori e interventi di manutenzione elettrica nelle sedi della Camera dei deputati.
8
EDILIZIA E TERRITORIO
6-11 OTTOBRE 2014
SAIE
PROJECT
URBAN SPACE
COSTRUIRE
SOSTENIBILE
TECNOLOGIE
ECO PERFORMANTI
CANTIERE