Raffinamento strutturale Richiamo sulle matrici Matrice: Inversa: Trasposta: Moltiplicazione: Matrice quadrata Determinazione di un parametro Immaginiamo di aver misurato l'altezza di alcuni studenti maschi di questo corso di aver ottenuto i dati seguenti: 1.75, 1.79, 1.80, 1.77, 1.82, 1.60, 1.85 m Potremmo voler calcolare il valore medio x Potremmo voler calcolare la varianza ฯ2 e quindi la deviazione standard ฯ ๐ฅ= ๐ ๐=1 ๐ฅ๐ ๐ 1 ๐2 = ๐โ1 = 1.77 ๐ (๐ฅ๐ โ ๐ฅ)2 = 0.0066 ๐=1 ๐ = 0.08 ๐ ๐ฅ = ๐ ๐ โน ๐ฅ = 1.77(3) ±1๐ 68% ±2๐ 95% ±3๐ 99% Media pesata l'altezza di alcuni studenti maschi di questo corso: 1.75, 1.79, 1.80, 1.77, 1.82, 1.60, 1.85 m Immaginiamo che le ultime due misure siano meno attendibili delle prime cinque. Per avere un valore medio più veritiero si potrebbe fare una media pesata ๐ฅ๐๐ฃ โฆ โฆ o meglio si potrebbe determinare un valore di ๐ฅ๐๐ฃ che minimizza la varianza ๐ 2 ๐ฅ= ๐ ๐=1 ๐ค๐ ๐ฅ๐ ๐ ๐=1 ๐ค๐ ๐๐๐ ๐ = ๐ค๐ = I pesi usati sono inversamente proporzionali alla varianza di ciascuna misura, ๐๐2 (qui ¼) 1 ๐2 Per n misuri indipendenti si dimostra che: 1 2 ๐ = ๐โ1 ๐ ๐=1 ๐ค๐ (๐ฅ๐ โ ๐ ๐=1 ๐ค๐ ๐ฅ)2 Minimi quadrati ๐ฅ= 1 ๐ค๐ = 2 ๐ ๐ ๐=1 ๐ค๐ ๐ฅ๐ ๐ ๐=1 ๐ค๐ 1 ๐2 = ๐โ1 ๐ ๐=1 ๐ค๐ (๐ฅ๐ โ ๐ ๐=1 ๐ค๐ Minimizzare la varianza vuol dire minimizzare i quadrati delle deviazioni dalla media: ๐ฅ = 1.7804 ๐ 2 = 0.0015 ๐ = 0.038 ๐(๐ฅ) = 0.017 ๐ฅ = 1.78(2) Il vecchio valore (per tutti i dati) era più piccolo e con una variazione più grande ๐ฅ = 1.77 ๐ 2 = 0.0066 ๐ = 0.08 ๐ฅ)2 Determinazione di due parametri Supponiamo di aver condotto un esperimento che ha dato come risultato i seguenti punti: (1,2), (2,5),(3,10), (4,18) Potremmo mettere in grafico i dati per studiarne lโandamento e quindi provare a tracciare una retta di regressione lineare (y = mx +c) . Quale sarà la miglior retta possibile? Determinazione di due parametri Se consideriamo solo due punti, es: (1, 2), (4,18) trovare i coefficienti m e c dell'equazione ๐ฆ = ๐๐ฅ + ๐ è triviale: Equazioni degli osservabili: ๐ ×๐ฅ+๐ =๐ฆ ๐×1+๐ =2 ๐ × 4 + ๐ = 18 Se metto a sistema le due equazioni, avrò: ๐ = 5.33, ๐ = โ3.33 Determinazione di due parametri Quindi possiamo esprimere i nostri dati misurati come una serie di equazioni del tipo: ๐๐ฅ + ๐ = ๐ฆ ๐×1+๐ ๐×2+๐ ๐×3+๐ ๐×4+๐ =2 =5 = 10 = 18 Problema: abbiamo 4 equazioni e 2 incognite Risoluzione: vogliamo 2 equazioni e 2 incognite Risoluzione: Esprimiamo le equazioni in notazione matriciale e adottiamo un «stratagemma»: 1 2 3 4 1 1 1 1 ๐ = ๐ 2 5 10 18 โ 1×๐+๐ 2×๐+๐ 3×๐+๐ 4×๐+๐ = 2 5 10 18 Determinazione di due parametri 1 2 3 4 1 1 1 1 ๐ = ๐ 2 5 10 18 Equazione normale dei minimi quadrati ๐ด๐ฅ = ๐ Vettore degli osservabili Matrice delle equazioni normali Vettore delle incognite Lo stratagemma: ๐ด๐ ๐ด ๐ฅ = ๐ด๐ ๐ 1 1 2 1 3 4 1 1 1 2 3 4 1 1 1 1 ๐ 1 2 = ๐ 1 1 3 1 4 1 2 5 10 18 Determinazione di due parametri 1 2 1 1 3 1 30 10 10 4 4 1 1 2 3 4 1 1 1 1 ๐ 1 = ๐ 1 2 3 1 1 ๐ 114 = ๐ 35 30๐ + 10๐ = 114 10๐ + 4๐ = 35 ๐ = 5.3; ๐ = โ4.5 2 equazioni 2 incognite 4 1 2 5 10 18 Ricordiamo che il prodotto tra una matrice A (m x n) e una matrice B (n x k), è una matrice C = A·B il cui generico elemento cij è la somma dei prodotti degli elementi della i-esima riga di A per i corrispondenti elementi della j-esima colonna di B, ovvero: ๐ ๐๐๐ = ๐๐๐ง ๐๐ง๐ ๐ง=1 La matrice prodotto C ha tante righe quante sono le righe di A e tante colonne quante sono le colonne di B. Determinazione di due parametri ๐ด๐ ๐ด ๐ฅ = ๐ด๐ ๐ ๐ฅ = ๐ด๐ ๐ด 30 10 10 4 โ1 ๐ด๐ ๐ ๐ 114 = ๐ 35 ๐ 0.2 0.5 = ๐ โ0.5 1.5 114 35 Incertezza standard Per un equazione del tipo ๐ฆ = ๐ × ๐ฅ + ๐ si dimostra che le varianze dei parametri sono relazionate dallโequazione seguente: 2 ๐ฅ 2 + ๐ 2 + 2๐ฅ๐ ๐ ๐ ๐๐ฆ2 = ๐๐ ๐ ๐ ๐ ๐๐ dove ๐๐ ๐๐ ๐๐๐ è la covarianza con ๐๐๐ = coefficiente di correlazione Matrice varianza-covarianza ฯ2m ฯm ฯc ฮผmc M= ฯm ฯc ฮผmc ฯ2c si dimostra che: M= dove n = numero di osservati p = numero di parametri w = matrice dei pesi N 2 n i=1 wi (ossโcalc) (AT WA)โ1 N nโp i=1 wi Incertezza standard n M= nโp N i=1 wi (oss โ N i=1 wi calc)2 (AT WA)โ1 = (AT WA)โ1 0.2 0.5 โ0.5 1.5 x yobs ycalc yobs- ycalc (yobs -ycalc)2 1.0 2 0.800 1.200 1.440 2.0 5 6.100 -1.100 1.210 3.0 10 11.400 -1.400 1.960 4.0 18 16.700 1.300 1.690 ๐ต ๐๐ (๐จ๐ฌ๐ฌ โ ๐๐๐ฅ๐)๐ 6.300 ๐ข=๐ 4 6.3 0.2 M= × × โ0.5 2 4 ๐๐ = 0.79 ๐๐ = 2.17 ๐๐๐ = 0.91 ฯ2m 0.5 0.63 1.575 = = 1.5 1.575 4.725 ฯm ฯc ฮผmc ๐ = 5.3(8) ๐ = โ4.5(20) (!!!) ฯm ฯc ฮผmc ฯ2c Minimi quadrati mal condizionati Si considerino le seguenti equazioni simili a quelle incontrate in precedenza. ๐ = 5.3, ๐ = โ4.5 sono le soluzioni esatte per le equazioni: 30.0๐ + 10.0๐ = 114.0 10.0๐ + 3.34๐ = 37.7 ๐ = 5.3 ๐ = โ4.5 Immaginiamo di ripeter la misura e trovare che lโosservabile 114.0 è varato in 114.1. Un cambiamento molto piccolo, ma โฆ 30.0๐ + 10.0๐ = 114.1 10.0๐ + 3.34๐ = 37.7 ๐ = 20.5 ๐ = โ5.0 Oh dear! Un piccolo cambiamento negli osservabili ha portato a una soluzione molto diversa. Minimi quadrati mal condizionati ฯ2m ฯm ฯc ฮผmc M= ฯm ฯc ฮผmc ฯ2c n M= nโp (AT WA)โ1 Ricordiamo che: ๐ ๐ ๐ ๐ โ1 = 1 ๐๐โ๐๐ N i=1 wi (oss โ N i=1 wi 30.0 10.00 = 10.00 3.34 ๐ โ๐ calc)2 (AT WA)โ1 โ1 โ๐ ๐ per cui (AT WA)โ1 Il det 16.7 โ50 30.0 10.00 = 10.00 3.34 โ1 = 1 3.34 โ10 16.7 = โ50 100.2 โ 100 โ10 30 โ50 150 โ50 = 5 che è piccolo rispetto ai numeri della matrice normale, questi implicherà: 150 โข Grandi errori โข Un numero infinito di soluzioni o nessuna soluzione Un determinante = 0 vuol dire una matrice singolare (di cui non si può fare la trasposta) Il Raffinamento strutturale Abbiamo sviluppato un metodo per applicare i minimi quadrati per un espressione semplice come: ๐ฆ = ๐ × ๐ฅ + ๐. In cristallografia le equazioni sono più complesse: ๐๐ = ๐น๐ = ๐ ๐=1 ๐๐ exp[2๐๐(โ๐ฅ๐ + ๐๐ฆ๐ + ๐๐ง๐ ) Le coordinate atomiche x, y, z e i parametri termici U (isotropo) or U11, U22, โฆU23 (anisotropi, 6 parametri) sono ottimizzati in modo che la somme dei quadrati delle differenze ๏ฅw (Fo2โFc2)2 o ๏ฅw (|Fo|-|Fc|)2 sia minima w è un peso che riflette lโaffidabilità di ciascuna intensità osservata; gli Fc2 sono calcolati come segue: A= ๏ฅ fj cos[2๏ฐ(hx + ky + lz)] exp(โ8๏ฐ2U sin2๏ฑ/๏ฌ2) B= ๏ฅ fj sin[2๏ฐ(hx + ky + lz)] exp(โ8๏ฐ2U sin2๏ฑ/๏ฌ2) Fc2 = A2 + B2; ๏ฆc = tanโ1(B/A) ๏ฅw (|Fo|-|Fc|)2 = min Comporta il calcolo delle derivate parziali di ogni fattore di struttura rispetto ai parametri da ottimizzare pi = xi, yi, zi, U11i, U22i, U33i, U12i, U13i, U23i, โฆ., ๏ถFc w ( Fo ๏ญ Fc ) ๏ฝ0 ๏ฅ ๏ถpi hkl La ottimizzazione avviene attraverso una procedura di minimi quadrati non lineari, dal momento che Fc non dipende linearmente da pi Variazione di R nello spazio dei parametri R best model p Il Raffinamento strutturale Questo significa che è necessario partire da buoni valori iniziali Fc(0) determinabili dal modello strutturale approssimato, e che la minimizzazione avviene per piccoli aggiustamenti degli shift dei parametri, piuttosto che dei parametri stessi ๏ถFc ๏Fc ๏ฝ ๏pi ๏ถpi Considerando tutti i parametri si ha che: ๏ถFc ๏ถFc ๏ถFc Fc ๏ฝ Fc (0 ) ๏ซ ๏p1 ๏ซ ๏p 2 ๏ซ ....... ๏p n ๏ถp1 ๏ถp 2 ๏ถp n Se gli shift dei parametri sono piccoli rispetto ai loro valori di partenza pi(0), il che significa che il modello di partenza è piuttosto buono, essi possono rappresentati tramite serie diTaylor โฆ Il Raffinamento strutturale Ricordiamo che la serie di Taylor di una funzione f(x) in un punto (a) è la rappresentazione della funzione come serie di termini calcolati a partire dalle derivate della funzione stessa nel punto. ๐ ๐ฅ =๐ ๐ + โ = ๐=0 dove ๐ 1 1! ๐ ๐ฅโ๐ + ๐ 2 2! ๐ ๐ฅโ๐ 2 ๐ (13 ๐ + 3! ๐ฅโ๐ 3 +โฏ = ๐ (๐) (๐) (๐ฅ โ ๐)๐ ๐! n! = fattoriale di n f(n)(a) = derivata n-esima della f valutata nel punto a. nel nostro caso โฆ Funzione seno approssimata con una serie di Taylor di grado 7. Fc ( x1 ) ๏ฝ f ๏ e 2๏ฐihx1 ๏ฝ f ๏ e 2๏ฐih[ x1 ( 0 ) ๏ซ ๏x1 ] ๏ฝ f ๏ e 2๏ฐihx1 ( 0 ) ๏ e 2๏ฐih๏x1 ๏ฝ 2 ๏ฉ ๏น 2 ๏ฐ ih ๏ x 2 ๏ฐ ih ๏ x 2๏ฐihx1 ( 0 ) 1 1 ๏ฝ f ๏e ๏ซ ๏ซ ...๏บ ๏ช1 ๏ซ 1! 2! ๏ซ ๏ป Il Raffinamento strutturale troncando al secondo termine si avrebbe Fc (x1 ) ๏ฝ f ๏ e 2๏ฐihx1 ( 0 ) ๏ซ f ๏ 2๏ฐih ๏x1 ๏ e 2๏ฐihx1 ( 0 ) da cui è facile calcolare la derivata rispetto a x1 ๏ถFc 2 ๏ฐihx ๏ฝ f ๏ 2๏ฐih ๏ e ๏ถx 1 1( 0 ) Applicando a tutti gli Fc la minimizzazioneโฆ. ๏ฌ ๏ผ ๏ถFc ๏ถFc ๏ถFc ๏ถFc w ๏ญFo ๏ญ Fc (0 ) ๏ญ ๏p1 ๏ญ ๏p 2 ๏ญ .... ๏p n ๏ฝ ๏ฝ0 ๏ฅ ๏ถp1 ๏ถp 2 ๏ถp n hkl ๏ฎ ๏พ ๏ถpi Il Raffinamento strutturale riorganizzando in una notazione matriciale ๏ฆ a 11 a 12 ๏ง ๏ง a 21 a 22 ๏ง ... ... ๏ง ๏ง ... ... ๏งa ๏จ n1 a n 2 dove: ... ... a 1n ๏ถ๏ฆ ๏p1 ๏ถ ๏ฆ v1 ๏ถ ๏ท๏ง ๏ท ๏ง ๏ท ... ... a 2 n ๏ท๏ง ๏p 2 ๏ท ๏ง v 2 ๏ท ... ... ... ๏ท๏ง ... ๏ท ๏ฝ ๏ง ... ๏ท ๏ท๏ง ๏ท ๏ง ๏ท ... ... ... ๏ท๏ง ... ๏ท ๏ง ... ๏ท ... ... a nn ๏ท๏ธ๏ง๏จ ๏p n ๏ท๏ธ ๏ง๏จ v n ๏ท๏ธ ๏ถF ๏ถF a ij ๏ฝ ๏ฅ w c c ๏ถpi ๏ถpj hkl vi ๏ฝ ๏ฅ w hkl ๏ถFc ( Fo ๏ญ Fc ) ๏ถp j Il Raffinamento strutturale il tutto si può abbreviare in: ๐ด โ โ๐ = ๐ฃ dove A è la matrice delle equazioni normali. Possiamo risolvere questa equazione in modo analogo a quanto vista prima: ๐ด๐ ๐ด โ โ๐ = ๐ด๐ โ ๐ฃ โ๐ = ๐ด๐ ๐ด โ1 ๐ ๐ด โ ๐ฃ = ๐ดโ1 โ ๐ฃ Ricordiamo alcune proprietà significative del prodotto di matrici: (AB)-1 = B-1A-1 (AB)T = BT AT I parametri si ottengono per inversione della matrice normale. Gli elementi diagonali di A-1, bii, permetteranno di calcolare gli errori. bii (๏ฅ w๏2 ) ๏ณ (pi ) ๏ฝ m๏ญn dove Il raffinamento è a convergenza quando i ๏pi < 1% dei ๏ณ(pi) m è il numero di riflessi n il numero di parametri raffinati ๏ =(|Fo|-|Fc|)2 o (Fo2-Fc2)2 a seconda della funzione di minimizzazione. Sintesi di Fourier delle differenze Completamento del modello Associando fasi calcolate e fattori di struttura osservati si può completare ed ottimizzare la densità elettronica osservata attraverso lโanalisi della sintesi di Fourier delle differenze Errore di posizionamento di un atomo (a), e relativa sintesi di Fourier delle differenze (b). Errore sui fattoti termici e il loro effetto sulla sintesi di Fourier delle differenze: (a) un fattore termico più piccolo di quello reale è assunto. (b e c) Il moto termico è trattato isotropicamente, mentre in realtà lโatomo ha un agitazione termica anisotropa. Mappa di densità elettronica Una sintesi di Fourier con coefficienti FoโFc e fasi ๏ฆc può essere utilizzata per individuare gli idrogeni o atomi mancanti nel modello strutturale. In questo esempio ci sono 2 idrogeni nel piano: uno attaccato a N(4) e uno dei 3 idrogeni del gruppo metilico C(5). Il Raffinamento strutturale Fasi di un raffinamento strutturale Partendo da un modello strutturale approssimato, ottenuto con metodi diretti o Patterson Fase 1: Completamento del modello strutturale con fattori termici isotropi Fase 2: Raffinamento con parametri termici isotropi (R โ 10-15%) Fase 3: Raffinamento anisotropo e (se possibile) collocamento degli atomi di H (R< 10%) Fase 4: Raffinamento di tutti i parametri contemporaneamente con fattori di temperatura anisotropi, o misti isotropi/anisotropi (R โ 2-5%) Figure di merito di un raffinamento strutturale Per valutare la qualità di un raffinamento strutturale si possono ricorrere a degli indicatori numerici definiti «figure di merito», come ad esempio: lโindice di discordanza ๐ = |๐น๐ โ ๐น๐ | |๐น๐ | Per dati di buona qualità R assume valori compresi tra 0.02 e 0.05. Dโaltra parte, errori sistematici (assorbimento, decadimento del cristallo) o un modello strutturale inadeguato (disordine, moto termico pronunciato) possono portare a valori di R fra 0.05 e 0.10. Il valore di R non tiene conto del fatto che la struttura diviene più precisa man mano che il rapporto riflessi/parametri aumenta. Le deviazioni standard delle distanze di legame sono migliori indicatori della precisione della struttura! Figure di merito di un raffinamento strutturale Deviazioni standard Per dati di diffrazione di alta qualità le deviazioni standard dovrebbero essere circa 0.001-0.002 Å per distanze di legame fra atomi pesanti e circa 0.005 Å o meno per distanze C โ C nei composti organici. S, bontà del fit (= 1 per fitting perfetto) S๏ฝ ๏ฅ w F0 ๏ญ Fc 2 n๏ญ p con n = numero di riflessi p = numero di parametri Indice di discordanza pesato, o di Hamilton Rw ๏ฝ ๏ฅwF ๏ญF ๏ฅwF o 2 c 2 o In genere w= 1/๏ณ2, ma esso può anche essere un espressione complessa derivata dalla scelta di un idoneo schema di pesaggio per i riflessi usati nel raffinamento. Figure di merito di un raffinamento strutturale Rapporto Numero di riflessi/Numero di parametri: N/p. N/p dovrebbe essere ๏ณ 10 per dati di buona qualità. Tale valore riflette anche la risoluzione dei dati di diffrazione, che è definita come la più piccola distanza interplanare (dhkl)min per la quale è possibile registrare una intensità di diffrazione significativa. Dallโequazione di Bragg, infatti si ha: ๏จdhkl ๏ฉmin ๏ฝ ๏ฌ 2sen๏ฑ max Convergenza del raffinamento: ๏/๏ณ La convergenza del raffinamento può essere stabilita in base ai valori massimi e medi di ๏/๏ณ dove ๏ è la massima variazione subita nellโultimo ciclo di raffinamento da un parametro la cui deviazione standard è ๏ณ. Per dati di diffrazione di buona qualità e quando il raffinamento va a buon fine ๏/๏ณ dovrebbe essere ๏ฃ 0.01. Se si osservano variazioni > 0.10 (es. nel caso di atomi di idrogeno o di frammenti disordinati) è consigliabile usare vincoli (constraint) per gli atomi coinvolti. Figure di merito di un raffinamento strutturale Densità elettronica residua: ๏๏ฒ ๏๏ฒ viene calcolata con una sintesi di Fourier delle differenze dopo il completamento del raffinamento strutturale. Solitamente si riportano i valori più alti (positivi) e più bassi (negativi) della densità elettronica residua. Per valori di R fra 0.02 e 0.05 ๏ฝ๏๏ฒ๏ฝnon dovrebbe superare 0.5 e-/Å3. Valori positivi di circa 1.0 e-/Å3 a distanze determinate dai raggi di Van der Waals o a distanze tipiche del legame idrogeno possono indicare la presenza di molecole di solvente. Valori simili di ๏๏ฒ a distanze di ~ 1 Å da atomi pesanti possono essere causati da errori sistematici, come assorbimento o trattamento inadeguato del moto termico. Assorbimento La mancata correzione per lโassorbimento è la principale causa di residui inspiegabili. correzione incompleta correzione โcompletaโ Differenze tra fattori di struttura calcolati con il modello prescelto e fattori di struttura ottenuti dalle intensità osservate. Se il modello contiene tutte le possibili caratteristiche della molecola in esame e se i fattori sperimentali sono corretti, non dovrebbe rimanere nulla (mappa dei residui piatta). Estinzione Mosaicità Allargamenti e/o splitting degli effetti di diffrazione sono dovuti alla mosaicistaโ del cristallo. I cristalli reali hanno una struttura cristallina ideale solo allโinterno di piccoli volumi o โblocchiโ. Tali blocchi o domini, sono disallineati gli uni rispetto agli altri, ad es. di 0.1-0.2° Eโ proprio grazie al fatto che i cristalli reali sono idealmente imperfetti che si può applicare la teoria cinematica della diffrazione Ihkl ~ F2hkl Estinzione Fo raffinamento teorici Negli stadi finali del raffinamento è bene controllare se esistono classi di riflessi per i quali risulta sistematicamente |Fo| < |Fc|. Questo effetto è dovuto allโestinzione. Lโestinzione può essere primaria o secondaria Fc Lโestinzione primaria avviene quando un raggio diffratto intenso si comporta come un raggio incidente che viene poi attenuato da diffrazioni successive. Questo fenomeno è tanto più importante quanto più il cristallo è perfetto (assenza di mosaicità) e porta ad una riduzione dell'intensità tale che: Ihkl ~ |Fhkl| Si verifica in materiali particolarmente puri come Si e Ge Lโestinzione secondaria è molto più comune e si verifica man mano che il fascio primario procede entro il cristallo. Se l'intensità di diffrazione da parte dei primi piani attraversati è notevole, i piani più interni al cristallo โvedonoโ un fascio primario meno intenso con un indebolimento dei raggi diffratti. Estinzione Estinzione primaria Ad ogni riflessione sfasamento di ๏ฐ/2 Importante per cristalli «perfetti» t ๏ผ t0 ๏ป 1 ๏ฌ Spessore critico perché lโestinzione sia trascurabile Zachariasen,W. H.Theory of X-ray Diffraction in crystals, 1945, JohnWiley, NewYork Estinzione secondaria Attenuazione dovuta alla diffrazione dei domini attraversati dal raggio incidente Dipende dal โgrado di perfezione del cristallo e dal disallineamento dei domini (mosaicità) Si può andare da effetti trascurabili (<1%) a effetti importanti (~20%) su Fo - Fc Estinzione Fc Fc (corr) ๏ฝ 2 3 1/ 4 (1 ๏ซ ๏ฅFc ๏ฌ / sin 2๏ ) Nei raffinamenti lโ estinzione secondaria viene considerata introducendo un ulteriore parametro variabile, ๏ฅ, nel raffinamento, che modifica nel modo seguente il fattore di struttura calcolato Analisi Fo/Fc R = 30% Analisi Fo/Fc R = 20% Analisi Fo/Fc R = 8% Analisi Fo/Fc R < 3% Normal probability plot ๏คi = (|F0|i- |Fc|i)/๏ณ(F0)i Un plot lineare indica che gli errori sono random Parametri Per ogni atomo: le coordinate frazionarie x, y, z e un parametro termico (raffinamento isotropo) oppure sei parametri termici (raffinamento anisotropo), ed eventualmente lโoccupanza. Per ogni struttura: Fattore di scala globale. Altri eventuali fattori di scala per raffinamenti particolari. Eventualmente il parametro di Flack (per la determinazione della configurazione assoluta) Anche il tipo di atomi nella struttura (fattori di scattering) sono dei parametri del modello strutturale, anche se non vengono raffinati. Un assegnazione incorretta di un atomo può portare seri inconvenienti nel raffinamento. Il numero totale di parametri è allโincirca dieci volte il numero totale di atomi indipendenti nella struttura. Per un raffinamento stabile: il rapporto dati/parametri dovrebbe essere > 8 per le strutture non-centrosimmetriche e > 10 per le strutture centrosimmetriche. Constraints I constraints sono delle relazioni matematiche esatte che portano alla riduzione del numero di parametri da variare. Esempi sono gruppi rigidi e atomi di idrogeno โridingโ. Tornando allโanalogia della regressione lineare, ipotizziamo che la linea di tendenza che interpola i dati debba passare per lโorigine, per cui lโequazione della retta cercata sarà: ๐ฆ = ๐๐ฅ + 0 ๐×1=2 ๐×2=5 ๐ × 3 = 10 ๐ × 4 = 18 30๐ = 114 ๐ = 3.8(5) 1 2 3 4 1 2 3 4 ๐ = 1 2 3 4 2 5 10 18 Constraints Ipotizziamo che la linea di tendenza che interpola i dati debba avere la pendenza uguale e opposta allโintercetta: ๐ = โ๐ ๐ฆ = ๐๐ฅ โ ๐ โ ๐ฆ = ๐(๐ฅ โ 1) ๐×0=2 ๐×1=5 ๐ × 2 = 10 ๐ × 3 = 18 0 1 2 3 0 1 2 3 ๐ = 0 1 2 14๐ = 79 ๐ = 35.6 4 โ ๐ = โ35.6(4) 3 2 5 10 18 Constraints Alcuni constraints usati nei raffinamenti strutturali: Constraints per posizioni speciali: si tratta delle condizioni su coordinate, occupanze e Uij, normalmente derivati automaticamente sulla base del G.S. Gruppi rigidi: i 3 parametri posizionali per atomo del gruppo sono sostituiti da 3 rotazioni e 3 traslazioni per lโintero gruppo rigido. Ogni atomo non può entrare in più di un gruppo rigido Riding hydrogen atoms: Il legame atomo-idrogeno (es. O-H) è rigido. Ogni shift alle coordinate frazionarie dellโatomo viene applicato anche alle coordinate dellโidrogeno: xH = xC +๏x; โ in questo modo non ci sono parametri posizionali aggiuntivi. Parametri fissi: x, y, z, occupanze, U etc. Dipendono dal Gruppo Spaziale Posizioni speciali Esempio: Atomo su asse binario nel gruppo spaziale C2. coordinate del tipo (0,y,0) , occupanza = 0.5. Lโellissoide di probabilità usato per descrivere il moto termico non deve cambiare per rotazione di 180º. y y no ok [U11, U22, U33, U23, U13, U12] ๏บ [U11, U22, U33, -U23, U13, -U12] vero solo se U23 = 0 and U12 = 0. Tutti i constraints di questo tipo sono generati automaticamente per tutti i Gruppi Spaziali Restraints I restraints sono osservazioni addizionali in forma di equazioni che consistono in valori attesi Ttarget e loro standard deviations ๏ณ che si sommano alle quantità da minimizzare: M = ๏ wx(Fo2 โ Fc2)2 + ๏ wr(Ttarget โ Tc )2 dove: M è la funzione da minimizzare Ttarget è il valore del restraint Tc è il valore calcolato wr è il peso del restraint (in genere inversamente proporzionale alla standard deviation) In genere i programmi di raffinamento permettono di controllare quando i restraints sono incompatibili con i dati di diffrazione. Restraints Tornando allโanalogia della regressione lineare, si può trattare il punto (0,0) come un osservabile addizionale 1 1 2 1 3 4 1 1 0 1 1 2 3 4 0 1 1 1 1 1 osservato addizionale x=0 30 10 10 5 ๐ 114 = ๐ 35 30๐ + 10๐ = 114 10๐ + 5๐ = 35 ๐ = 4.4 ๐ = โ1.8 ๐ = 1 2 1 1 3 1 4 0 1 1 2 5 10 18 0 osservato addizionale y=0 Restraints Se vogliamo che la retta passi assolutamente per lโorigine, si può ancora trattare il punto (0,0) come un osservabile addizionale ma dandogli un peso altissimo: ๐๐ด๐ฅ = ๐๐ ๐ฅ = ๐ด๐ก ๐ ๐ ๐ด๐ก ๐๐ด 1 2 3 4 0 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 100 1 2 3 4 0 1 1 1 1 1 ๐ 1 2 3 4 0 = ๐ 1 1 1 1 1 Il punto (0,0) pesa 100 volte di più degli altri 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 100 2 5 10 18 0 Restraints 1 1 2 3 1 1 4 1 0 1 1 2 3 4 0 1 1 1 1 100 30 10 10 104 ๐ 1 = ๐ 1 2 3 1 1 ๐ 114 = ๐ 35 30๐ + 10๐ = 114 10๐ + 104๐ = 35 ๐ = 3.81 ๐ = 0.03 Incertezza standard = ???? 4 1 0 1 2 5 10 18 0 Tipi di restraints Disordine chimico: più atomi occupano lo stesso sito; si può imporre che la somma delle occupanze sia =1. Può essere dato anche come constraint Distanze, angoli di legame: Si suggeriscono valori accettabili per composti simili o valori medi, con un certo intervallo di dispersione (es C-C = 1.54 ±0.01 Å) Parametri termici (ADPโs): esempio, Uiso(H) = 1.2·Ueq(C) Il Raffinamento strutturale Anche unโanalisi strutturale molto accurata, nella quale gli errori sistematici (assorbimento, estinzione) siano ridotti al minimo non può dare valori di R al di sotto di 0.015-0.02. Questo a causa di alcune approssimazioni presenti nel modello strutturale usato nel raffinamento, in particolare nel trattamento del moto termico (descritto da ellissoidi) e della distribuzione della densità elettronica (considerata nulla dappertutto tranne che in corrispondenza degli atomi, supposti sferici). Questโultima assunzione è chiaramente inadeguata a descrivere gli elettroni di valenza nelle molecole. Nel caso di legame idrogeno si riscontra un accorciamento sistematico delle lunghezze di legame di circa 0.10 โ 0.15 Å nellโanalisi mediante raggi X. La spiegazione sta nella distorsione della distribuzione della densità elettronica dellโunico elettrone di valenza dellโatomo di idrogeno verso lโatomo più elettronegativo (es. C, N, O) con cui si combina. Poiché dalla diffrazione di neutroni si ricava la posizione dei nuclei atomici, la combinazione delle due tecniche di diffrazione (sintesi X-N), quando si disponga di dati di alta qualità, permette di ottenere la distribuzione sperimentale degli elettroni di valenza.
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