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SOLUZIONE srl
Servizi per gli enti locali
www.entionline.it
Aggiornamento Polizia Locale
Circolare 25 agosto 2014
Notiziario entionline + Notizie quotidiani
dal 29 luglio al 23 agosto 2014
Notiziario entionline
(riportiamo le ultime news, di interesse in
materia di Polizia Locale, pubblicate nel nostro sito www.entionline.it)
Ministero Trasporti: revisione autobus
Con la Circolare prot. n. 2405 del 21 luglio 2014 il Ministero dei Trasporti fornisce nuove
disposizioni in materia di obbligo di revisione degli autobus.
Ministero Interno: prevenzione furti nelle abitazioni
Il Ministero dell’Interno ha pubblicato una nota 29 luglio 2014 in merito ai consigli forniti
dalla Polizia di Stato per evitare i furti in casa durante le vacanze.
Corte Costituzionale: poteri dei sindaci per il gioco d’azzardo
Pubblichiamo il testo della sentenza n. 220 del 18 luglio 2014 nella quale la Corte
Costituzionale dichiara l’inammissibilità della questione di legittimità costituzionale
sollevata in merito ad alcuni articoli del TUEL che non prevedono la competenza dei
Comuni ad adottare atti normativi e provvedimentali volti a limitare l’uso degli
apparecchi da gioco di cui al comma 6 dell’art. 110 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773
(Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), in ogni esercizio a ciò
autorizzato ai sensi dell’art. 86 dello stesso decreto: la Corte rileva infatti che il potere
d’intervento dei Sindaci sulla questione non è affatto limitato da tali norme, in quanto, in
forza della generale previsione dell’art. 50, comma 7, del d.lgs. n. 267/2000, il Sindaco può
disciplinare gli orari delle sale giochi e degli esercizi nei quali siano installate
apparecchiature per il gioco, per esigenze di tutela della salute, della quiete pubblica,
ovvero della circolazione stradale.
Ministero Giustizia: certificato casellario per attività con minori
Il Ministero della Giustizia ha pubblicato la Circolare 24 luglio 2014, relativa al rilascio del
certificato del Casellario, a richiesta del datore di lavoro, secondo l'art. 25-bis d.p.r.
313/2002, introdotto dal d.lgs. 39/2014, relativo all'irrogazione di sanzioni interdittive
all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori, intervento
finalizzato alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia
minorile.
Ministero Interno: contrasto abusivismo e contraffazione
Pubblichiamo il testo della direttiva Ministero dell’Interno dell’ 8 agosto 2014, relativa alla
prevenzione e al contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione, che
afferma l’essenzialità del ricorso alle Polizie locali, alle quali è peraltro demandato per
legge il controllo dell’osservanza delle prescrizioni in materia di commercio, sollecitando i
Sindaci affinchè rendano più agevole possibile la predisposizione di tali servizi e
forniscano un adeguato supporto logistico alle attività di accertamento, anche con la messa
a disposizione di idonei locali di deposito ove poter custodire il materiale posto sotto
sequestro, in attesa delle decisioni dell’Autorità giudiziaria.
Vai alle slides del Ministero dell’Interno
Ministero Interno: nuove procedure per sequestro e fermo veicolo
Il Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha emanato la circolare
5721 del 1° agosto 2014, relativa alle nuove procedure per l’applicazione della misura
cautelare del sequestro amministrativo e della sanzione accessoria del fermo
amministrativo del veicolo.
Notizie quotidiani
(abbiamo estrapolato i passaggi di maggiore
rilievo degli articoli, di interesse nella materia Polizia Locale,
pubblicati sui quotidiani durante il periodo di chiusura estiva dei
nostri servizi)
Sistri
04/08/2014 - Italia Oggi
In base all'attuale assetto normativo, il Sistri continua a essere obbligatorio per i seguenti
soggetti: enti/imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi (ad eccezione,a
condizione che non stocchino i propri rifiuti, delle aziende agricole conferenti rifiuti a
propri sistema di raccolta e le piccole strutture individuate dal citato dm 24 aprile 2014);
enti/imprese di raccolta/trasporto a titolo professionale, di trattamento, recupero,
smaltimento, commercio, intermediazione di rifiuti speciali pericolosi; nuovi produttori di
rifiuti pericolosi; operatori del trasporto intermodale affidatari di rifiuti speciali pericolosi;
comuni e imprese di trasporto rifiuti urbani della regione Campania.
Fino al 31 dicembre 2014 è tuttavia vigente un regime transitorio che sospende
l'applicazione delle (sole) sanzioni per le violazioni Sistri ma impone ai soggetti interessati
dal tracciamento telematico di continuare ad osservare anche le tradizionali regole
costituite da registri di carico/scarico, formulario di trasporto e dichiarazione annuale
Mud. All'appello mancano due importanti decreti ministeriali previsti dal «Codice
ambientale» e provvedimenti satellite: il regolamento che avrebbe dovuto avviare in via
sperimentale l'applicazione del Sistri ai gestori di rifiuti urbani pericolosi operanti
sull'intero territorio nazionale; i decreti Minambiente previsti dal dl 91/2014 che entro il 24
agosto prossimo dovranno invece renderne funzionale l'interoperatività (ossia
l'interazione tra il sistema informatico dello Stato ed eventuali software esterni) e
provvedere alla sostituzione dei dispositivi token usb (le c.d. «chiavette» contenenti i
codici di identifi cazione utente).
L'operatività del Sistri è stata confermata anche dalla legge di conversione del citato dl
91/14 approvata dal senato in prima lettura lo scorso 25 luglio e ora all'esame della
camera, provvedimento che prevede il pieno coinvolgimento del Corpo forestale dello
Stato nel Sistri e nuove regole per incentivare l'utilizzo del Sistema.
Sotto il primo profilo è infatti previsto che, al fine di intensificare la lotta alla gestione
illecita dei rifiuti, il Minambiente provveda a disciplinare l'interconnessione della citata
Forza di polizia al sistema telematico. Sotto il secondo profilo, invece, si prevede mediante
la diretta modifica del «Codice ambientale» a inasprire la responsabilità per la gestione dei
rifiuti da parte dei soggetti che, pur non essendo obbligati, non aderiscono
volontariamente al Sistri ed a regolare nel dettaglio l'attività di tracciamento delle imprese
agricole «Sistri orientate». Viene infatti in linea generale dimezzato il termine entro cui i
soggetti ammessi a effettuare raccolta e trasporto dei propri rifiuti in deroga alle regole
abilitative ordinarie devono denunciare la mancata ricezione della copia del formulario di
trasporto in caso di spedizione dei rifiuti a impianti oltreconfine per essere esentati (salvo
di concorso nel reato) dall'eventuale illecita gestione altrui.
Ancora, la legge specifica le modalità alternative di tenuta dei registri di carico/scarico da
parte degli imprenditori agricoli che, non essendovi obbligati, non aderiscono
volontariamente al Sistri. Per questi, la tenuta dei registri di carico/scarico effettuata
tramite la conservazione delle «schede Sistri» loro inoltrate dal destinatario dei rifiuti
dovrà avvenire conservandone il «formato fotografi co digitale».
Vincenzo Dragani
Sistri
07/08/2014 - Italia Oggi
Inefficiente, costoso, basato su una tecnologia di difficile utilizzazione, privo di un
customer care adeguato. Insomma, una zavorra che rallenta e complica le attività delle
imprese del settore rifiuti (produttori, ma anche trasportatori e smaltitori) senza portare
un reale beneficio in termini di legalità e tutela dell'ambiente.
È impietoso il giudizio delle imprese sul Sistri, il Sistema integrato per il controllo e la
tracciabilità dei rifiuti che dal 1° gennaio dell'anno prossimo, salvo ulteriori ripensamenti
da parte del legislatore, dovrebbe restare l'unico strumento di tracciabilità visto che
cesserà l'attuale coabitazione con il vecchio sistema cartaceo.
A certificare la bocciatura è un sondaggio che la Cna ha realizzato tra 1.700 imprese
associate.
A fare acqua da tutte le parti, infatti, è proprio la piattaforma software del sistema che dal
60% delle imprese interpellate dalla Cna viene giudicata totalmente insufficiente (voto
uno) e che in scala da 1 a 10 riporta un giudizio medio di 2,3.
Stesso discorso per la gestione delle procedure che registra una valutazione media anche
in questo caso molto bassa (2,2). Ancora peggiore è il voto sulla chiarezza degli obblighi
normativi che nel 63% degli casi è stato un 1. Non va meglio l'interfaccia con i clienti che è
stata considerata sufficiente da solo il 6,4% delle imprese che utilizzano il Sistri.
Francesco Cerisano
Conversione DL 91 e novità rifiuti
11/08/2014 - Italia Oggi
Numerose le novità in materia di beni a fine vita previste dalla legge di conversione del dl
91/2014 (decreto Competitività) approvata in via definitiva dal senato il 7 agosto 2014.
Fanno il loro esordio nel dlgs 152/06 nuove regole per procedere all'identificazione dei
rifiuti in base ai codici Cer: in caso di rifiuti con «codici specchio» (ossia da classificare
come pericolosi in presenza di determinate caratteristiche) sarà obbligo dell'operatore, in
virtù del principio di precauzione, prendere come riferimento sempre i composti
chimicamente peggiori e, in caso di dubbio, considerare i residui senz'altro come
pericolosi.
Rifiuti «spiaggiati». A condizione che siano condotte in loco e nel tempo tecnico
strettamente necessario non necessiteranno di autorizzazione (in quanto considerata fuori
dall'attività di gestione di rifiuti) tutte le operazioni che precedono la raccolta (identificate
come prelievo, raggruppamento, cernita, deposito preliminare alla raccolta) dei materiali
naturali (anche frammisti ad elementi antropici) depositatisi a seguito di eventi atmosferici
o meteorici (come mareggiate e piene).
Miscelazione rifiuti. Alleggerito il divieto di miscelazione dei rifiuti previsto dal dlgs
152/2006. Le legge scavalca le restrizioni in materia introdotte nel Codice ambientale dal
dlgs 205/2010 permettendo agli impianti autorizzati prima della citata revisione del 2010
di continuare a operare in base alle precedenti regole. Con specifico riferimento agli oli
usati, la legge prevede invece la secca possibilità di poter procedere alla loro miscelazione,
imponendo solo di tenere costantemente separati, per quanto possibile, quelli destinati a
trattamenti diversi.
Riciclo semplificato. I rifiuti a minor impatto ambientale (come rottami di metallo,
plastiche e legno) contemplati dalla «lista verde» ex regolamento Ce n. 1013/2006 sui
trasporti transfrontalieri (e in conseguenza di ciò oggetto di meno restrizioni) potranno
essere riciclati negli impianti industriali in possesso di autorizzazione integrata ambientale
dietro semplice rispetto delle norme su trasporto di rifiuti e formulario di identificazione,
ma a condizione che: siano rispettate le migliori tecniche disponibili (requisito base per il
rilascio dell'Aia); sia stata effettuata relativa comunicazione all'Autorità pubblica
competente entro i 45 giorni precedenti le attività.
Bonifiche semplificate. La legge di conversione ritocca la procedura semplificata per le
operazioni di bonifica inserita nel dlgs 152/2006 (nuovo articolo 242-bis) dal testo
originario del dl 91/2014. Rispetto alla disposizione iniziale, la certificazione dell'avvenuta
bonifica si avrà non più con la semplice validazione dei «risultati di caratterizzazione» da
parte dell'Arpa, ma sarà necessaria l'approvazione del «piano di campionamento di
collaudo finale» da parte dello stesso Ente.
Resta però ferma la possibilità per gli operatori interessati di riutilizzare i siti contaminati
dopo aver ridotto nei limiti di legge i soli valori inquinanti relativi al suolo, essendo loro
consentito mettere a norma quelli relativi alle acque di falda in successivo momento.
Ordinanze locali sui rifiuti. Circoscritti e ridimensionati i «super poteri» di ordinanza in
materia di gestione rifiuti attribuito dall'originario dl 91/2014 a tutti gli enti locali, che la
legge di conversione riserva ora alle sole Autorità locali della Regione Lazio (le quali
potranno procedere alla requisizione degli impianti di trattamento e di utilizzarne il
relativo personale).
End of waste e «Mps». Confermata e allargata l'applicabilità del regime autorizzatorio
semplificato alle operazioni di recupero dei beni a fine vita svolte secondo le norme
comunitarie sull'end of waste dei residui. Le attività di trattamento potranno infatti essere
avviate decorsi 90 giorni dalla semplice comunicazione all'Ente provinciale (in luogo del
previo rilascio dell'autorizzazione regionale) a condizione che vengano rispettati i requisiti
tecnici sanciti dai regolamenti comunitari sulle singole categorie di rifiuti, non essendo più
necessario (anche) l'ossequio dei limiti nazionali stabiliti dai decreti ministeriali sulle
materie prime secondarie (dm Ambiente 5 febbraio 1998, dm 161/2002, dm 269/2005).
Gli enti e le imprese che effettuano le attività di gestione ai sensi dei predetti decreti
ministeriali dovranno però adeguarsi alle regole Ue entro 6 mesi. In attesa di regole «Eow»
ad hoc, sarà altresì consentito fin da subito il riutilizzo delle materie prime secondarie
ottenute da rifiuti inerti (acquisite da impianti di recupero autorizzati in via semplificata)
per opere di recupero ambientale, rilevati, sottofondi stradali, ferroviari e aeroportuali,
piazzali. I materiali dragati potranno essere gestiti come normali beni a condizione che,
dopo le necessarie operazioni di recupero in casse di colmata: presenteranno valori
inquinanti sotto le «concentrazioni soglia di contaminazione» ex dlgs 152/06; saranno
destinati a riutilizzo diretto in sito certo e senza rischi per ambiente; rispetteranno i
requisiti tecnici standard per prodotti o materie prime; saranno accompagnati nei vari
passaggi da una «dichiarazione di conformità» del produttore o detentore (comunicata alle
Autorità pubbliche di competenza) e dai documenti di trasporto previsti dalla normativa
di settore.
Vincenzo Dragani
Assunzioni vigili: eliminazione deroghe e nuove deroghe nei piccoli Comuni turistici
15/08/2014 - Il Sole 24 Ore
Per aumentare la possibilità delle Pa e, in particolare dei Comuni e delle Regioni, di
effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato e determinato il Dl 90/14
contiene numerosi interventi.
Si abroga, anzitutto, il divieto di dare corso ad assunzioni per gli enti con un rapporto tra
spesa del personale e corrente superiore al 50 per cento.
Importante è la scelta di assumere, dal 2014, come tetto alla spesa del personale negli enti
soggetti al patto di stabilità, quello medio del triennio 2011-13 e non più quello dell'anno
precedente.
La possibilità di effettuare assunzioni viene, inoltre, accresciuta. Per quelle a tempo
indeterminato il tetto è fissato non più nel 40% della spesa del personale cessato, ma nel
60% per il biennio 2014-15, nell'80% per il biennio 2016-17 e nel 100% dal 2018. Per gli enti
in cui il rapporto tra spesa del personale e spesa corrente è inferiore al 25% il tetto alle
assunzioni a tempo indeterminato sale allo 80% per il 2014 e al 100% dal 2015.
In controtendenza rispetto a queste scelte si colloca, invece, il superamento delle deroghe
in tema d'incidenza sulla spesa per le nuove assunzioni dei vigili e del personale da
utilizzare nelle funzioni servizi sociali e pubblica istruzione.
Aumentano, infine, le possibilità di ricorrere anche alle assunzioni flessibili. Non sono
incluse nel relativo tetto alla spesa gli oneri per Lsu, Lpu e cantieri di lavoro finanziati da
altri soggetti. E, soprattutto, si può superare il tetto del 50% della spesa sostenuta a tale
titolo nel 2009 in tutti gli enti in cui viene rispettato il vincolo alla spesa del personale. Vi
sono, inoltre, deroghe al tetto di spesa complessivo per quelle dei vigili nei piccoli Comuni
turistici.
Arturo Bianco