TLC e “Net neutralità”

NOTIZIARIO PARLAMENTO, GOVERNO ED AUTHORITIES
Luglio 2014
MiSE: TLC e “Net neutralità”: occorre costruire un nuovo rapporto tra Europa e
USA su sicurezza, privacy, diritti della persona
Garante Privacy: più tutela per gli utenti Google
CE: sfruttare il potenziale dei “big data”
CE: lo stato del mercato delle TLC e dell’UE
MiSE: TLC e net neutrality
“Internet non può essere ridotto alla sua dimensione commerciale, ma deve
rimanere un luogo di opportunità per tutti, non solo per chi ha grandi risorse
economico-finanziarie”. Lo ha detto il sottosegretario alle Comunicazioni
Antonello Giacomelli nel corso del convegno “Da Net Mundial in Brasile
all’Internet Governance Forum in Turchia”. “La net neutrality resta un principio
fondamentale: il timore di un eventuale accordo tra i cosiddetti over the top e
grandi compagnie di telecomunicazione è legittimo e non vorremmo che a farne
le spese fossero i cittadini” ha aggiunto Giacomelli, secondo il quale “c’è grande
attesa per il ruolo che l'Italia può giocare sul tema della governance di Internet
durante il semestre di presidenza italiana della Ue: il governo cercherà una
mediazione perché l’Europa maturi una posizione comune verso un modello
davvero multi-stakeholder. La vicenda dei nomi a dominio dimostra che c’è
ancora molta strada da fare”.
Giacomelli si è poi incontrato con il vicepresidente di Icann Jean-Jacques Sahel
e ha assciurato che “su una governance di Internet più inclusiva e
sull’evoluzione del ruolo di Icann cercheremo di costruire una posizione comune
dell’Europa con cui confrontarci con gli Stati Uniti”. “Nel mio giro di incontri
bilaterali nelle maggiori capitali europee ho registrato la condivisione di un’idea
della Rete come spazio di libertà e democrazia propria dei valori occidentali,
che si scontra però con lo scetticismo di molti paesi europei che non hanno
trovato un’interlocuzione efficace con Icann per esempio sul tema dei nomi di
dominio” ha aggiunto Giacomelli riferendosi alla questione ancora aperta
dell’assegnazione dei domini .wine e .vin sulla quale è intervenuto anche il
Commissario Ue Neelie Kroes.
“L’idea di una governance multi-stakholder di Internet di per sé contrasta con
una dimensione puramente commerciale del web: attraverso il coinvolgimento
dei governi, delle università e delle associazioni non governative occorre
costruire un nuovo rapporto politico tra Europa e Stati Uniti sulle questioni della
sicurezza, della privacy, dei diritti della persona” ha concluso il sottosegretario.
AGCOM: Lo sviluppo delle reti a larga banda in Italia
Nell'ambito di un rapporto di collaborazione tra la LUISS Guido Carli e
all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è stato costituito nel 2014
l'Osservatorio sulla regolazione dei mercati delle telecomunicazioni e dei media.
L'osservatorio ha lo scopo di promuovere, attraverso incontri di studio, il
dibattito interdisciplinare tra rappresentanti del mondo accademico, delle
autorità indipendenti, delle imprese, delle professioni, dei consumatori e della
magistratura.
Il primo incontro. tenutosi il 25 giugno, dal titolo "Lo sviluppo delle reti a larga
banda in Italia", è stato dedicato al tema delle reti di accesso di nuova
generazione, alla luce degli obiettivi stabiliti dall'Agenda Digitale nell'ambito
della strategia Europa 2020.
Interventi
Francesco Sclafani
Filippo Donati
Angelo M. Cardani
Maurizio Dècina
Francesco M. Sacco
Garante: più tutela utenti Google
Gli utenti che useranno i servizi o il motore di ricerca di Google in Italia saranno
più tutelati. Il Garante privacy ha stabilito che il colosso di Mountain View non
potrà utilizzare i loro dati a fini di profilazione se non ne avrà prima ottenuto il
consenso e dovrà dichiarare esplicitamente di svolgere questa attività a fini
commerciali. Si è conclusa con un provvedimento prescrittivo l'istruttoria avviata
lo scorso anno dal Garante italiano a seguito dei cambiamenti apportati dalla
società alla propria privacy policy. Si tratta del primo provvedimento in Europa
che - nell'ambito di un'azione coordinata con le altre Autorità di protezione dei
dati europee ed a seguito della pronuncia della Corte di Giustizia europea sul
diritto all'oblio - non si limita a richiamare al rispetto dei principi della disciplina
privacy, ma indica nel concreto le possibili misure che Google deve adottare per
assicurare la conformità alla legge. La società ha infatti unificato in un unico
documento le diverse regole di gestione dei dati relative alle numerosissime
funzionalità offerte - dalla posta elettronica (Gmail), al social network
(GooglePlus), alla gestione dei pagamenti on line (Google Wallet), alla
diffusione di filmati (YouTube), alle mappe on line (Street View), all'analisi
statistica (Google Analytics) - procedendo pertanto all'integrazione e
interoperabilità anche dei diversi prodotti e dunque all'incrocio dei dati degli
utenti relativi all'utilizzo di più servizi.
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MEF- MIT: task force per finanziamento infrastrutture
Il Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, e il Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, con i rispettivi staff, si sono incontrati
al Mef per mettere a punto una strategia complessiva con l’obiettivo di
individuare le modalità per allocare le risorse pubbliche e favorire la
mobilitazione di risorse private per il finanziamento delle infrastrutture. Sono
stati discussi strumenti finanziari innovativi volti a produrre un effetto leva su
capitali privati, anche esteri, attraverso le risorse pubbliche. L’iniziativa si
aggiunge alla collaborazione già avviata con il Ministero dello Sviluppo
Economico, che ha consentito di inserire nel ‘decreto competitività’ importanti
misure per il finanziamento e la capitalizzazione delle imprese. Le misure per
rilanciare gli investimenti infrastrutturali saranno adottate nel breve termine,
anche attraverso lo strumento del decreto legge, e nel medio termine con
interventi da varare entro la fine dell’anno.
Dell’incavo dell’incontro è stato costituito un gruppo di lavoro congiunto con il
compito di definire soluzioni operative, ascoltando anche gli operatori del
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settore. L’attenzione sarà concentrata sia sulle grandi opere, sia sulle piccole
opere più vicine alle realtà territoriali, che sono state segnalate dai sindaci al
governo. Un altro aspetto che sarà affrontato riguarda il superamento dei ‘colli
di bottiglia’ normativi e regolamentari.
Soddisfazione è stata espressa dal ministro Padoan che ha sottolineato la
necessità di ‘’sviluppare lo strumento dei project bond e il partenariato
pubblico-privato con proposte precise di semplificazione e defiscalizzazione’’.
Il Ministro dell’economia ha quindi posto l’accento sull’’’orizzonte europeo della
finanza per la crescita, che è una delle priorità del semestre di presidenza della
Ue’’.
Da parte sua il ministro Lupi ha posto l’accento sull'importanza di "lavorare
insieme, Presidenza del Consiglio, Ministero dell'Economia e Ministero delle
Infrastrutture su tre piani: strumenti finanziari, investimenti in infrastrutture e
semplificazione/sburocratizzazione per sbloccare opere strategiche per il Paese
per favorire la crescita".
Commissione europea: sfruttare il potenziale dei "big data"
La raccolta e lo sfruttamento dei dati è un fenomeno in crescita: in risposta alle
richieste dell'industria e della società civile la Commissione europea si appella
ai governi nazionali affinché abbraccino la rivoluzione dei "big data".
I principali problemi individuati durante le consultazioni pubbliche sui big data
sono i seguenti:
• assenza di coordinamento transfrontaliero
• infrastrutture e opportunità di finanziamento insufficienti
• carenza di esperti dei dati e delle relative competenze
• frammentazione ed eccessiva complessità del quadro giuridico
• Le principali azioni concrete proposte oggi per risolvere questi problemi:
• Istituire un partenariato pubblico-privato sui big data per finanziare idee
rivoluzionarie, in settori come la medicina su misura e la tracciabilità degli
alimenti dal produttore al consumatore
• Creare un incubatore di dati aperti (nell'ambito di Orizzonte 2020), per
aiutare le PMI a dotarsi di catene di fornitura basate sui dati e incrementare il
ricorso al cloud computing
• Proporre nuove regole sulla proprietà dei dati e sulla responsabilità della loro
fornitura per i dati raccolti attraverso l'internet degli oggetti (comunicazione
da macchina a macchina)
• Mappare gli standard sui dati, individuando le eventuali divergenze
• Istituire una serie di centri di eccellenza di supercalcolo per aumentare il
numero dei professionisti dei dati in Europa
• Creare una rete di strutture per l'elaborazione dei dati in diversi Stati membri
• Le azioni della Commissione saranno ampliate o proseguiranno con
l'espansione degli investimenti per la tecnologia 5G (già 700 milioni di euro
impegnati in un partenariato pubblico-privato) grazie ad accordi
internazionali, come quello concluso in giugno fra la Commissione europea e
la Corea del Sud; con le iniziative "Grande coalizione per l'occupazione nel
digitale" e "Aprire l'istruzione" per ovviare alla carenza di competenze; con la
pubblicazione di orientamenti sulle migliori pratiche per le autorità pubbliche
in materia di dati aperti.
Comunicazione "Verso una florida economia basata sui dati"
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What big data can do for you – here are some examples
Commissione: Lo stato del mercato delle telecomunicazioni dell'UE
La Commissione europea ha pubblicato il 22 luglio una relazione, che copre gli
anni 2012 e 2013, sul mercato e la regolamentazione delle telecomunicazioni.
Di seguito, le principali conclusioni:
• le entrate del settore sono nuovamente calate nel 2013, ma gli investimenti
iniziano a crescere;
• ai servizi di telefonia tradizionali si preferiscono sempre più i servizi VoIP;
• il traffico dati è in rapido aumento;
• i costi delle chiamate vocali e dei servizi dati su reti mobili sono più alti
nell'UE rispetto agli Stati Uniti, mentre l'uso dei servizi mobili è più diffuso
negli USA, dove si registra di conseguenza un "ricavo medio per utente" più
elevato;
• solo la Danimarca, la Germania, la Lettonia e Malta hanno raggiunto
l'obiettivo del 2012 per l'autorizzazione di bande di frequenza specifiche. 21
Stati membri sono infine riusciti ad arrivare al traguardo nel 2013, ma il
ritardo nell'assegnazione della banda a 800 MHz ha pesantemente
rallentato la diffusione delle reti mobili 4G in tutta l'UE;
• il tempo necessario per ottenere i permessi di installare nuove reti varia da
pochi giorni a diversi anni, secondo il luogo in cui si costruisce la rete. La
maggior parte delle autorità tuttora non accetta la presentazione delle
richieste per via elettronica.
Infrastruttura - Dalla relazione risulta inoltre che l'accesso a un'infrastruttura
passiva di telecomunicazione è frammentato, complesso e pesante in alcuni
Stati membri, tra cui Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Lussemburgo,
Malta e Polonia.
Consumatori - Esistono notevoli differenze tra gli Stati membri per quanto
riguarda le tariffe all'ingrosso per la portabilità del numero, ossia il costo
addebitato a un operatore concorrente per trasferire il numero di un abbonato.
Banda larga - La maggior parte dei paesi europei ha definito piani nazionali per
la banda larga, ad eccezione di Grecia, Romania e Cipro, che stanno tuttavia
per finalizzarli; i progetti nazionali per la banda larga sono finanziati nei modi più
disparati (ad esempio mediante fondi pubblici nazionali sotto forma di aiuti di
Stato o attraverso i fondi strutturali dell'UE).
La relazione affronta una serie di questioni normative: regolamentazione del
mercato, piani e finanziamenti per la banda larga, autorità nazionali di
regolamentazione, autorizzazioni, gestione dello spettro, diritti di passaggio e
accesso all'infrastruttura passiva, accesso e interconnessione, questioni relative
ai consumatori, servizio universale e neutralità della rete. Tali questioni sono
affrontate nel contesto degli sviluppi del mercato, della competitività e degli
obiettivi fissati dall'Agenda digitale. La relazione copre il periodo da gennaio
2012 a dicembre 2013.
Link alla relazione
2014 Complete Implementation Report
2014 EU Report
Italy
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Commissione: "Corsia veloce per l'innovazione" e premi innovazione
Il 22 luglio la Commissione europea ha presentato una nuova azione pilota dal
titolo "Corsia veloce per l'innovazione" (CVI) con una dotazione di 100 milioni di
EUR e ha annunciato cinque premi all'innovazione nell'ambito di Orizzonte
2020, il programma di ricerca e innovazione dell'Unione europea con una
dotazione di 80 miliardi di EUR. La CVI ha lo scopo di sostenere l'economia
europea offrendo alle imprese e alle organizzazioni innovative sovvenzioni che
permettano loro di portare fino alla fase della commercializzazione le idee
migliori. I premi offrono un compenso per le innovazioni tecnologiche di elevato
interesse per la società. Le iniziative sottolineano la volontà di sostenere
l'innovazione in Europa nel quadro del primo programma di lavoro biennale di
Orizzonte 2020. L'annuncio conferma inoltre la disponibilità di 7 miliardi di EUR
per i bandi nell'ambito di Orizzonte 2020 nel corso del 2015 e definisce il
calendario per la presentazione delle proposte (MEMO/14/492).
Le domande per la "corsia veloce per l'innovazione" potranno essere presentate
a partire dal gennaio 2015. Saranno finanziati i piccoli consorzi composti da 3-5
organizzazioni con una forte partecipazione delle imprese per consentire alle
idee più promettenti di completare il processo per accedere al mercato. La CVI
è aperta alle idee di tutti i settori tecnologici o applicativi e a tutti i soggetti
giuridici stabiliti nell'UE o in un paese associato a Orizzonte 2020.
I concorsi per i cinque premi all'innovazione cominceranno fra la fine del 2014 e
l'inizio del 2015. I premi, del valore di 6 milioni di EUR nel 2015, coprono tre
differenti aree tematiche di ricerca: salute (premio per la riduzione dell'uso degli
antibiotici, premio per lo scanner degli alimenti), ambiente (premio per la
riduzione dell'inquinamento atmosferico) e TIC (condivisione collaborativa dello
spettro, premio per la trasmissione ottica).
Il programma di lavoro aggiornato adottato sempre il 22 luglio conferma i
dettagli degli inviti a presentare proposte per il 2015, annunciati per la prima
volta nel dicembre scorso, e precisa i termini per la presentazione delle
proposte. Tutte le opportunità di finanziamento disponibili nel quadro di
Orizzonte 2020 sono accessibili dal portale dei partecipanti .
Orizzonte 2020 - sito internet
Portale dei partecipanti
Commissione: nuove possibilità finanziamento banda larga
La Commissione europea lancia "Connected Communities", un'iniziativa che
raggruppa diversi sistemi progettati per fornire a città, piccole e grandi,
partenariati locali per la banda larga e operatori consulenza su come accedere
ai finanziamenti e sviluppare modelli di business personalizzati per portare la
banda larga nelle loro comunità.
Tutte le parti operanti a livello nazionale, regionale e locale sono invitate a
presentare alla Commissione europea idee e piani per progetti di sviluppo della
banda larga. Le domande dovranno pervenire entro il 15 ottobre 2014. Le idee
migliori riceveranno l'approvazione della Commissione e beneficeranno di un
sostegno concreto.
Le modalità di sostegno includono:
feedback individuale: valutazione iniziale del piano locale per la banda larga
per determinare il tipo di sostegno che è possibile fornire;
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assistenza tecnica della Banca mondiale: la Banca mondiale collabora con
esperti della Commissione europea che forniranno assistenza nello sviluppo dei
modelli di business e consigli su come conferire ai progetti la portata necessaria
per essere ammessi a ricevere finanziamenti pubblici o privati.
Banca europea per gli investimenti: nell'ambito del Meccanismo per collegare
l'Europa, la Commissione ha fornito uno stanziamento iniziale per consentire
alla BEI, forte del suo rating AAA, di offrire soluzioni di finanziamento su misura
per la realizzazione di progetti relativi alla banda larga;
fondi strutturali e di investimento europei: l'UE dispone di una dotazione
finanziaria, da qui al 2020, di 453 miliardi di EUR per tutte le regioni. Per la
prima volta l'accesso alle TIC, la loro qualità e il loro utilizzo (compresi gli
investimenti nella banda larga) costituiscono una della priorità fondamentali di
queste sovvenzioni;
aiuto di Stato: la Commissione ha definito regole speciali per gli aiuti di Stato
concessi per la banda larga che evitano distorsioni della concorrenza, il che ha
comportato un notevole aumento di tali aiuti negli ultimi anni. È ora disponibile
un manuale come ausilio per coloro che desiderano richiedere aiuti di Stato.
Commissione: Piano d'azione verde per le PMI
La Commissione europea ha adottato una comunicazione dal titolo "Piano
d'azione verde per le PMI: aiutare le PMI a trasformare le sfide ambientali in
opportunità di business". Il piano d'azione illustra una serie di iniziative,
proposte a livello europeo e orientate alle PMI, volte ad aiutare queste ultime a
sfruttare le opportunità offerte dal passaggio a un’economia verde, rendendo
più efficiente la gestione delle risorse da parte delle PMI europee, promuovendo
l'imprenditorialità verde, sfruttando le opportunità offerte da catene del valore
più verdi e facilitando l'accesso al mercato delle PMI verdi.
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